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25/10/2014, 16:19

Ufologo, il movimento 5 stelle si sta muovendo, la lega di salvini pure, la meloni dovrebbe avere maggior consenso ma anch'essa certamente sarebbe d'accordo...

Tu che fai? Continui a leggere "libero"?

25/10/2014, 16:36

Di certo non "la Repubblica" et similia ... Però seguo tutti i Tg, l'idea me la faccio a posteriori, facendo una media delle corbellerie.[;)]

25/10/2014, 21:29

Ufologo 555 ha scritto:

facendo una media delle corbellerie.[;)]

Come sarebbe fare una media di tutte le cazz....le leggi?.[8]

26/10/2014, 10:26

Appunto; il mondo funziona così e di conseguenza la gente ... reagisce o no ...[;)]

26/10/2014, 16:18

Ufologo 555 ha scritto:

Appunto; il mondo funziona così e di conseguenza la gente ... reagisce o no ...[;)]


Sì.. ma se il mondo funziona male non è che io mi accontento di adeguarmi ad esso se so che c'è un modo per potermi informare meglio e/o vivere meglio.

Altrimenti eravamo ancora servi della gleba convinti che il potere del sovrano fosse ricevuto per grazia di dio.

27/10/2014, 10:12

E alllora cosa fai? Pensi che la gente reagisca leggendo ... Internet? [8)] Gli UFO sarebbero accettati da tempo allora .... [;)] Ma siccome c'è tutto ed il contrario di tutto, tanto vale ...... [;)]

27/10/2014, 12:25

DI PAOLO BARNARD

paolobarnard.info

Mentre 25 delle maggiori banche europee sembra siano state bocciate dagli esami bancari della BCE (Barnard qui), e mentre questa è una fottuta balla perché il numero è come minino 5 volte superiore (Bloomberg), ecco cosa accadrà al tuo affitto. Gira la testolina a sinistra sulla carta geografica, cosa vedi? La Spagna. Ok.


Sotto pressione da Bruxelles per le solite Austerità (= vendete tutto, anche la milza dei bambini, per ridurre il debito pubblico nazionale e locale – che, ricordo io, è in realtà la nostra ricchezza privata, ma vabbè), i Comuni spagnoli hanno venduto 5.000 appartamenti a equo-canone a Goldman Sachs, e ne stanno vendendo decine di migliaia ad altri squali di Wall St., promettendo agli affittuari che l’affitto non sarebbe cambiato…

Indovinate? Ahahahahahah!

Ora Goldman chiede il raddoppio degli affitti, se no li sfrattano.

Fra quanto accadrà a te a Imola, a Frosinone? Hey sto parlando della tua famiglia ********! E' ora che apri gli occhi oltre al consiglio comunale di Occhiobello e Roncobilaccio... Fra quanto ti accadrà non lo sappiamo, non tanto però e Renzi lo sa, ma di certo i grillini sono informati e ti difenderanno! Tranquilli, basterà un boato gastrico di Beppe!!!!!!!!!!!!!!, e Lloyd Blankfein o Laurence Fink, Black Rock, Pimco, Goldman tremeranno… (dal ridere).

Paolo Barnard

Fonte: http://paolobarnard.info

Link: http://paolobarnard.info/intervento_mos ... php?id=974

http://www.comedonchisciotte.org/site/m ... &sid=14105

...questa e' l'europa delle arpie..................finanziarie [;)]

27/10/2014, 15:44

L'euro e la strage delle imprese #fuoridalleuro

Immagine

http://www.beppegrillo.it/2014/10/euro_e_imprese.html

Le aziende italiane stanno pagando l'imposizione dell'euro a caro prezzo. Mentre una miriade di aziende fallisce, altre nonostante abbiano una tradizione, una storia e offrano prodotti di estrema qualità vengono acquistate e passano in mani straniere.

Dal 1998, quando la lira era già agganciata all'ECU (condizione postaci per poter entrare nell'euro), sono state vendute all'estero centinaia di imprese italiane che hanno fatto la storia e la fortuna del Made in Italy e del nostro Paese, tra queste: Locatelli, Algida, Fendi, Peroni, Lucchini, Wind, Riso Scotti. Solo negli ultimi quattro anni quasi 500 marchi nostrani sono passati in mano straniera. Uno degli ultimi marchi a perdere la proprietà italiana è stata la Garofalo a giugno di quest'anno, acquistata per il 52% da Ebro Foods. Secondo i dati diffusi dalla Coldiretti il valore dei soli marchi alimentari italiani venduti all'estero dal 2008 ad oggi oltrepassa i 10 miliardi.

L'euro ha fatto dell'Italia terra di conquista e di vendita all'asta al ribasso dei nostri marchi più prestigiosi. I gruppi stranieri hanno speso circa 55 miliardi di euro per portarsi via i marchi italiani più famosi, soldi che non portano alcun valore aggiunto alla comunità che invece si vede depredata di una ricchezza inestimabile.
E' una strage delle imprese che porta l'economia al collasso.
Non c'è più tempo!
Fuori dall'euro per salvare le imprese del Made in Italy e recuperare la nostra identità.

Di seguito alcune della maggiori aziende italiane finite all'estero (fonte):

1998
Locatelli (Svizzera)
San Pellegrino (Svizzera)

1999
Algida (Unilever)

2000
Emilio Pucci (Arnault, Francia)
Fiat Ferroviaria (Alstom, Francia)

2001
Bottega Veneta (Francia)
Fendi (Francia)

2003
Peroni (Sudafrica)
Sps Italiana Pack Systems (Usa)

2005
Acciaierie Lucchini (Russia)
Benelli (Cina)

2006
Carapelli Sasso e Bertolli (Spagna)
Galbani (Francia)

2008
Osvaldo Cariboni (Alstom, Francia)

2009
Fiat Avio (divisione Fiat per il settore aerospaziale) (Usa,Inghilterra)

2010
Fastweb (Svizzera, aveva già parte delle azioni dal 2007)
Belfe (Sud Corea)
Lario (Sud Corea)
Boschetti alimentare (confetture) (Francia)

2011
Gancia (Russia)
Fiorucci (salumi) (Spagna)
Parmalat (Lactalis, Francia)
Bulgari (Francia)
Brioni (Francia)
Wind (Russia, prima Egitto)
Edison (Francia)
Mandarina Duck (Sud Corea)
Loquendo (leader nelle tecnologie di riconoscimento vocale) (Usa)
Eridania (zucchero) (Francia)

2012
Star (Spagna) Controlla i marchi RisoChef, Pummarò, Sogni d'Oro, GranRagù Star, Orzo Bimbo ed Olita
Ducati (Germania)
Eskigel (produzione gelati per varie catene di supermercati) (UK)
Valentino (Qatar)
Ferretti (nautica) (Cina)
AR Pelati (pomodori) (Giappone)
Coccinelle (Sud Corea)
Sixty (Cina) Proprietaria dei marchi Miss Sixty e Energie

2013
Richard Ginori (venduta a Gucci, Francese)
Loro Piana (Francia)
Pernigotti (Turchia)
Chianti Gallo Nero Docg (Cina)
Pomellato (Francia)
Scotti Oro (Spagna per il 25%)

>>> Per aiutare gli alluvionati di Genova fai la tua donazione a questo conto:
IT11F0333201404000000812864 - Grillo Giuseppe - per Alluvione Genova - Banca Passadore, agenzia di Nervi <<<

27/10/2014, 17:26

..ma quella mente fertile di prodiiiiiiiiiiiiiiiiiiii non affermava che con l'euro si sarebbe lavorato una giornata in meno........................era pessimista,qui non si lavora +...........................[;)]

27/10/2014, 20:58

Maria Cristina Spano a josè manuel barroso


[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=QkBGRLytzEI[/BBvideo]

TESTO IN ITALIANO:
Per cosa sono queste medaglie d'oro?
L' Unione Europea non è altro che un pezzo del piano del Nuovo ordine Mondiale, il cui obiettivo è la schiavitù monetaria, politica e culturale, così come la depopolazione attraverso differenti mezzi tecnologici e pseudomedici come quelli correlati alla nutrizione; l'uccisione degli animali e la distruzione dell'intero pianeta Terra.

come abitante dell'Unione Europea posso certamente affermare che questo non è quel tipo di Europa in cui la maggior parte dei cittadini europei vogliono vivere, perché l'attuale Europa sembra essere sempre più una dittatura finanziaria ed un mucchio di bugie.

L' Unione Europea sta adorando un falso dio attraverso la massoneria che sta privando le persone e gli animali del loro diritto di vivere serenamente.

Questa non è unione europea, dal momento in cui la democrazia è stata rimpiazzata dalla dittatura.

Chi ti ha dato il diritto di prendere decisioni su più di 500 milioni di europei, dal momento in cui nessuno di loro ti ha mai eletto direttamente, né nemmeno ti conoscono?

Rivogliamo indietro la nostra sovranità monetaria, politica e culturale.

Questa non è democrazia!

MARIA CRISTINA SPANO

28/10/2014, 11:38

[:264]

28/10/2014, 19:27

Anche la La Germania pare si sia resa conto, ed è notizia di pochi giorni fa, che perseverare irragionevolmente su una politica di assoluta rigidità di cambio, con la conseguenza di deprimere irrimediabilmente l’intera Eurozona, non sia del tutto produttivo, neppure per le nazioni con le economie più solide e con i saldi di bilancio in attivo. Era noto in partenza, e quindi facilmente prevedibile, oltre che ampiamente previsto, che costringere paesi eterogenei come quelli europei al cambio fisso nella moneta unica, senza quindi trovare i necessari equilibri reciproci attraverso la svalutazione (e la rivalutazione), avrebbe comportato grosse difficoltà per alcuni e, apparentemente, grossi vantaggi per altri. Tra coloro che hanno sofferto, e continuano a soffrire sempre di più, i cosiddetti PIIGS (Portogallo, Italia, Irlanda, Grecia e Spagna), che pagano l’impossibilità a svalutare, a vantaggio (effimero) della Germania e dei paesi del centro Europa che, non essendo costretti a rivalutare, hanno visto crescere progressivamente le proprie esportazioni, con lusinghiere ripercussioni sulla produzione industriale e sul PIL.

L’elemento veramente nuovo è che la Germania, dopo avere contribuito in modo rilevante alla crisi nei paesi del sud dell’Eurozona, che rappresentano il punto di destinazione di gran parte delle proprie merci, registra una preoccupante riduzione delle esportazioni, che irrimediabilmente peserà sulla produzione industriale e sul PIL, esattamente come da noi. Come evolverà la politica economica e monetaria europea dopo questa presa di coscienza è difficile da dire, e ancora più difficile è rappresentare uno scenario attendibile per il prossimo futuro, mentre anche questa esperienza ci dimostra come in economia non sia importante stravincere (che è una ricorrente aspirazione della Germania), quanto piuttosto ricercare un equilibrio armonico, con le necessarie compensazioni attraverso le monete, i cambi, la svalutazione e la rivalutazione. Sul banco degli imputati c’è quindi prima di tutto l’Euro, la politica mercatista e la tentazione egemonica della Germania e dei Paesi del centro e nord Europa. Probabilmente, se non si potrà fare palesemente marcia indietro sulla moneta unica, andranno per lo meno introdotti degli spazi di flessibilità monetaria, se non addirittura un meccanismo di Euro a due velocità, che consenta di offrire il fiato necessario ad una reale ripresa dell’Eurozona. Non sempre però la logica e la razionalità sono sovrane in economia come in politica, ed il rischio è che pur di non dover ammettere l’errore della moneta unica, si perseveri sulla strada dell’austerity, fino al cronicizzarsi del trend deflattivo dell’Europa. Una lenta eutanasia che piò essere fermata solo attraverso una decisa sterzata politico-istituzionale del Vecchio Continente.

L’occasione ci era stata servita su un piatto d’argento dal referendum sull’indipendenza della Scozia (che ben sappiamo come è andato a finire). Altra imperdibile opportunità sarà, tra pochissimi giorni, il programmato referendum per l’autodeterminazione della Catalogna, che potrebbe risultare ancora più incisivo di quello scozzese. L’unica certezza è che né l’attuale sistema né l’attuale classe politico-burocratica europea saranno in grado di tirarci fuori dal vicolo cieco nel quale ci hanno infilato a forza attraverso l’imposizione della moneta unica. Si rende indispensabile una vasta presa di coscienza dei Popoli che vessati rischiano di soccombere, schiacciati come sono dalle baronie di Bruxelles. Insorgere diventa quindi un imperativo per tuti!

Luca Bertagnon

http://www.stampalibera.com/?a=28130

29/10/2014, 11:06

I tedeschi hanno ancora il ... chiodo in testa! Non se lo sono ancora tolto!



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14,67 KB

29/10/2014, 11:30

i deucht non avendo dominato l'europa con due guerre,ci sono riusciti senza colpo ferire,tramite trattati capestro verso gli altri aderenti,ma la colpa e' di chi ha acconsentito senza battere ciglio........italia in testa..............[;)]

29/10/2014, 11:52

Di Prodi e Ciampi per primi! CI HANNO SVENDUTO !!!!!!!!! E CI FECERO PAGARE PERFINO UNA TASSA PER ENTRARE NEL MERCATO COMUNE; DELINGUENTI! [:(!]
Sapevano benissimo che non ce l'avremmo potuto fare ... Ciampi da dove veniva? Prodi era il paravento di chi? [:216] [:49] [:206]
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