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Re: In preparazione della guerra in Siria

26/11/2015, 11:46

(Comunque è un cacciabombardiere, l'equivalente del nostro "Tornado"; e quando fu abbattuto, nel Golfo e volava raso terra, i sensori si udivano eccome!)

Re: In preparazione della guerra in Siria

26/11/2015, 12:39

Ufologo 555 ha scritto:(Comunque è un cacciabombardiere, l'equivalente del nostro "Tornado"; e quando fu abbattuto, nel Golfo e volava raso terra, i sensori si udivano eccome!)



domanda da profano,
ma sti sensori ce l'hanno anche in coda?
o solo sul muso?

comunque ho calcolato
che dal momento del lancio all'impatto 4/5 secondi al massimo..
metti anche il tempo di reazione umano
di capire quello che sta succedendo..

Re: In preparazione della guerra in Siria

26/11/2015, 12:51

zakmck ha scritto:
gippo ha scritto:Dietro l'abbattimento del caccia russo ci sono motivazioni più complesse, ci sono tensioni nel mondo mussulmano che stanno tragicamente maturando
http://www.ilgiornale.it/news/mondo/lut ... 98349.html
http://www.liberoquotidiano.it/news/est ... erto-.html
http://archivio.articolo21.org/4039/not ... -iran.html
http://it.danielpipes.org/9603/turchia-contro-iran

A parte l'articolo del "Il fatto", gli altri, in modo disarticolato e confusionario, presentano un'analisi che definire "filo occidentale" e' un eufemismo.
Poi tutti gia' a scaricare le responsabilita' del sostegno all'ISIS esclusivamente sulla Turchia.
Nemmeno un misero accenno ai Sauditi e compagni.
[8)] Vabbe'.

Si vero, confusi e di parte ... ma è proprio questa la situazione medio-orientale, confusa e agitata da diverse fazioni sullo sfondo della continua lotta fra sciiti e sunniti
Nelle zone depresse ci sono spesso popolazioni sostenute dalle diverse nazioni/fazioni che destabilizzano le aree
Penso che la presenza russa non faccia altro che accentuare le ostilità, non risolverà la situazione, forse la peggiorerà
L'episodio turco fa capire quanto sono incaxxati da quelle parti, la Turchia fa capire alla Russia che non deve aggredire le popolazioni vicine al confine turco e lo fa abbattendo un aereo
Peggio di così ...

Re: In preparazione della guerra in Siria

26/11/2015, 13:14

intanto xo' questa situazione potrebbe danneggiare l'europa,nell'imminenza dell'arrivo del freddo,il tutto,sommato alle nuove diatribe conl'ucraina,la russia potrebbe chiuderei rubonetti del gas,di conseguenza,con l'aumento del consumo del gas:quello russo sia solo un primo avvertimento? [:I]

Re: In preparazione della guerra in Siria

26/11/2015, 14:09

gippo ha scritto:L'episodio turco fa capire quanto sono incaxxati da quelle parti, la Turchia fa capire alla Russia che non deve aggredire le popolazioni vicine al confine turco e lo fa abbattendo un aereo
Peggio di così ...

Se è secondo il tuo parere quello che sta facendo la Russia che sarebbe una aggressione,andiamo bene,con queste idee che hai!. [:291]
Ultima modifica di bleffort il 26/11/2015, 14:17, modificato 1 volta in totale.

Re: In preparazione della guerra in Siria

26/11/2015, 14:15

Intano lo sbaglio che hanno fatto i Turchi si ritorcerà verso di loro in senso che palesemente non potranno più intervenire nell'aiutare anche sottobanco l'iSIS,non potranno sconfinare di un centimetro nel voler attaccare le popolazioni Curde che eventualmente si troverebbero oltre i suoi confini e altre cose ancora. [:246]

Re: In preparazione della guerra in Siria

26/11/2015, 14:19

bleffort ha scritto:
gippo ha scritto:L'episodio turco fa capire quanto sono incaxxati da quelle parti, la Turchia fa capire alla Russia che non deve aggredire le popolazioni vicine al confine turco e lo fa abbattendo un aereo
Peggio di così ...

Se è secondo il tuo parere quello che sta facendo la Russia che sarebbe una aggressione,andiamo bene,con queste idee che hai!. [:291]


Ma veramente non mi sembra che gippo abbia detto questo..

Re: In preparazione della guerra in Siria

26/11/2015, 14:27

zakmck ha scritto:
bleffort ha scritto:
gippo ha scritto:L'episodio turco fa capire quanto sono incaxxati da quelle parti, la Turchia fa capire alla Russia che non deve aggredire le popolazioni vicine al confine turco e lo fa abbattendo un aereo
Peggio di così ...

Se è secondo il tuo parere quello che sta facendo la Russia che sarebbe una aggressione,andiamo bene,con queste idee che hai!. [:291]

Ma veramente non mi sembra che gippo abbia detto questo..

Infatti, non ho proprio detto quello ...
Penso che la Russia era costretta a scendere in campo, per diversi motivi, ma la situazione non è affatto chiara come sembra
Sono convinto che il califfato è il sogno di un nuovo mondo che hanno diversi potenti e ricchi dell'area mussulmana, persone che non sopportano il dilagare dello stile di vita occidentale.
Il problema è ideologico ed è molto radicato nel mondo mussulmano, non si risoverebbe con la distruzione dell'ISIS
L'interrvento russo non risolve, rischia di esacerbare le posizioni

Re: In preparazione della guerra in Siria

26/11/2015, 15:04

Del pilota eiettatosi e mitragliato come un bersaglio mentre scendeva col paracadute in spregio di tutte le norme del diritto internazionale ne vogliamo parlare?

questo evento è uno SPECIFICO crimine di guerra.

Re: In preparazione della guerra in Siria

26/11/2015, 15:16

bleffort ha scritto:
gippo ha scritto:L'episodio turco fa capire quanto sono incaxxati da quelle parti, la Turchia fa capire alla Russia che non deve aggredire le popolazioni vicine al confine turco e lo fa abbattendo un aereo
Peggio di così ...

Se è secondo il tuo parere quello che sta facendo la Russia che sarebbe una aggressione,andiamo bene,con queste idee che hai!. [:291]



ma infatti..
se quelli che abbiamo visto
tirare al bersaglio sul pilota inerme ancora in aria,
gridare "allah akbar", ecc.
sono i cosiddetti moderati
siamo apposto !!

isis, fsa, free arab army,
democratic arab army, ecc. ecc. ecc.
ogni giorno se ne inventano una..
SONO TUTTI UGUALI..

ma d'altronde anche bin laden
quando sparava sui russi in afghanistan
era un paladino della democrazia..

(per gli yanchees e sodali si intende..)
allora di che c scandalizziamo??

Re: In preparazione della guerra in Siria

26/11/2015, 15:23

loro pensano davvero che sia il loro momento, nel senso che sia il loro turno nel mondo che conta. l'ho sentito dire da uno sceiccho del quatar durante un'intervista.

Re: In preparazione della guerra in Siria

26/11/2015, 15:45

La Merkel (tanto pe' fa vedé) manda qualche "Tornado" ...
Noi ... abbiamo il Giubileo (da salvaguardare ...) [;)]
Ma tanto, anche se non ci fosse stato .......... [:306]

Re: In preparazione della guerra in Siria

26/11/2015, 18:03

mik.300 ha scritto:ma infatti..
se quelli che abbiamo visto
tirare al bersaglio sul pilota inerme ancora in aria,
gridare "allah akbar", ecc.
sono i cosiddetti moderati
siamo apposto !!

Forse non avete chiaro cosa sia una guerra
Dopo giorni di bombardamenti, verso i quali non puoi fare nulla, se prendi un pilota te lo mangi vivo
Forse le persone uccise da quel pilota sono meno inermi?

Re: In preparazione della guerra in Siria

26/11/2015, 18:15

Naturalmente no; però anche un pilota è indifeso, a terra; o no ... (Sempre le stesse cose) ... [8)]


Immagine

Turchia contro Russia. Giochi di guerra e nuove alleanze
(di Giampiero Venturi)
25/11/15

L’abbattimento del Sukhoi russo era questione di tempo. Poteva capitare per un missile dei ribelli siriani, poteva dipendere dalle milizie ISIS, poteva essere un incidente.

È stato un F-16 turco, su ordine del governo di Ankara.

Un Paese NATO attacca deliberatamente un aereo russo ufficialmente per difendere il proprio spazio aereo. Se lo scenario militare è preoccupante, il messaggio politico è chiarissimo e getta luce sui giochi di guerra al confine fra Siria e Turchia.

Per quanto nebuloso possa essere l’episodio, epilogo di una serie di scaramucce iniziate a settembre fra turchi e russi, in realtà per la prima volta dall’inizio dell’internazionalizzazione della crisi siriana si crea uno spartiacque netto sui fronti di guerra.

Due sono gli elementi da mettere in risalto:

il confronto politico e militare in Medio Oriente si gioca a livello di Stati nazionali;
i margini per dissimulare gli obiettivi di ciascun soggetto sono ormai nulli.

Riguardo il primo punto si prende atto del fatto che la guerra civile siriana, degenerata in problema regionale e globale, non vede protagonisti organismi sovranazionali. Alla totale assenza delle Nazioni Unite si somma l’isterismo di un’Unione Europea priva non solo di politica estera comune, ma anche di unità di valori di riferimento. Gli Stati nazionali si muovono singolarmente tenendo conto del grado di coinvolgimento nella crisi e del proprio peso politico-militare. Alla luce del fatto che il terrorismo internazionale di matrice islamista va considerato legato al teatro di guerra siriano, è facile comprendere che nessuno Stato nazionale può ritenersi escluso a priori da un diretto coinvolgimento nel conflitto. La Francia che si è mossa da sola, dimostra entrambe le cose.

A questo proposito la riunione della NATO alle 17 del 24 novembre richiesta proprio dalla Turchia è da ritenersi poco più di un pro forma da cui non c’è da attendersi decisioni operative particolari. L’interessamento diretto della Russia del resto allarga i rischi di un’escalation militare oltre ogni scenario prevedibile. La guerra in Siria che fin dall’inizio ha rivalutato il ruolo dei singoli Stati, finirà quindi per avallare la tesi che vuole un rimescolamento di alleanze, dovute a cambiamenti di equilibri e interessi geopolitici sempre più fluidi.

La cosa suona un po’ romantica e ottocentesca, ma l’intensa attività diplomatica di Parigi e Mosca dimostra da mesi come schemi e fronti classici siano in parte tramontati. La stessa idea di una Seconda Guerra Fredda sembra infatti già un’ipotesi da archivio.

Al netto del dato che risulteranno più isolati i Paesi che hanno puntato su una politica estera collegiale (Italia) al punto da rimanere completamente fuori dai giochi, la domanda che sorge automatica è semplice: ha ancora senso parlare di alleanze e schieramenti rigidi?

Possiamo provare a rispondere prendendo in esame il secondo elemento messo in risalto.

L’abbattimento di un aereo russo impegnato in operazioni sul fronte siriano rivela l’ordine delle priorità turche. Ankara preferisce la difesa del proprio spazio aereo alla guerra all’ISIS. Anche fingendo di non sapere che l’abbattimento più che a un problema di sovranità è legato agli aiuti che i turchi forniscono ai ribelli siriani, è evidente che la scelta declassa ogni coinvolgimento della Turchia nella guerra al terrorismo. Anche solo ideologicamente Ankara si sgancia dalla cordata internazionale anti ISIS e tira dritto per suoi interessi alternativi.

Non è un caso che lo scontro nei cieli siriani sia avvenuto dopo le elezioni che hanno sancito una netta vittoria di Erdogan. Con l’atto di guerra di oggi la Turchia ha reso pubblica una scelta forte e consolidata nel tempo: con le dovute cautele immaginare una sua deriva islamista (paventata da mesi in precedenti analisi su questa rubrica) non sembra più una proiezione del tutto surreale.

L’appartenenza della Turchia alla NATO a questo punto offre lo spunto di riflessione più importante. Il ritorno alla “politica dei singoli Stati” elude anche i vincoli dell’Alleanza Atlantica o il peso di Ankara finirà per trascinare anche i membri occidentali in un quadro pericoloso?

Se il ruolo della Turchia in Siria non può più essere considerato ambiguo, ma chiaramente ostile alle milizie YPG curde e per conseguenza utile al fronte ISIS, come si comporteranno gli USA?

La Russia è sul piede di guerra, ma forte della sua tradizione diplomatica farà pesare l’incidente più sul piano delle trattative politiche globali (crisi ucraina compresa). L’”atto ostile” così come giudicato da Mosca, però rimane.

Le prossime ore saranno caldissime non solo per il fronte siriano e per le conseguenze militari che ne seguiranno. Quello che è in gioco è l’ordine di alleanze politiche e militari secolari.

http://www.difesaonline.it/geopolitica/ ... e-alleanze

Re: In preparazione della guerra in Siria

26/11/2015, 18:25

... a detta dei russi



Mosca: "Ecco cosa siamo in grado di disintegrare con gli S-400"

26/11/15

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I russi ripropongono la lista dei vettori (in servizio e non), che i sistemi antiaerei S-400, inviati in Siria dopo l'abbattimento del Su-24, sarebbero in grado di abbattere secondo i dati della Almaz/Antei che li produce.

I sistemi S-300 e S-400 rappresentano la punta più alta dei sistemi di difesa terra-aria russi. Sono progettati per proteggere le aree di importanza strategica. Ogni batteria può attaccare più di una mezza dozzina di obiettivi simultaneamente. Tra i target che i russi sono certi di riuscire ad abbattere, figura anche l'F-22 Raptor.

Secondo Mosca, l'S-400 può disintegrare i bombardieri strategici B-52, B-1 e F-111 così come gli EF-11A Raven, gli EA-6 Prowler e l'aereo spia U-2. Facile preda degli S-400 sarebbero gli E-3 Sentry e gli E-2 Hawkeye. Nella lista dei caccia occidentali che i russi affermano di riuscire ad abbattere figurano gli F-15 e gli F-16.

Per i russi, l'S-400 sarebbe in grado di rilevare ed abbattere anche il caccia di quinta generazione F-22 Raptor ed i velivoli stealth F-117 e B-2. Infine, secondo Mosca, missili balistici e strategici (il sistema ne può tracciare 72 simultaneamente) non potrebbero attraversare impunemente uno spazio aereo protetto dagli S-400.

Secondo i russi, quindi, ogni piattaforma aerea in linea con l'Occidente, non avrebbe scampo contro gli S-400. Ed in effetti, questo dovrebbe essere abbastanza corretto per tutti i velivoli fino alla quarta generazione, probabilmente anche con quelli di 4,5. Ricordiamo che l'S-400 è stato progettato per intercettare le minacce stealth occidentali.

Nei dati diramati dalla Almaz/Antei non figurano gli F-18, gli EFA, gli F-35 ed i Rafale. La scelta è politicamente corretta per gli EFA ed i Rafale. Gli F-18 al momento sono in navigazione con la Truman e non saranno disponibili prima di due settimane mentre gli F-35 non sono stati schierati.

Secondo una strategia condivisa, l'opzione migliore per annullare uno scherma difensivo S-300/S-400 sarebbe quella di ricorrere alla “Global Strike Task Force”. Una task force combinata di F-22 e B-2. Ci sarebbe poi una seconda opzione, che prevede un massiccio attacco di missili JASSM-ER (dove ER sta per Extended Range) in un contesto che richiederebbe la presenza degli EA-18G Growler. Il problema, nella seconda opzione, è precaricare i target dei missili: S-300 ed S-400, infatti, sono sistemi mobili, collegati in rete ed in grado di lanciare missili, una volta posizionati, dopo appena tre minuti.

http://www.difesaonline.it/mondo-milita ... -gli-s-400

Una specie di "Patriot" [:305]
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