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16/10/2012, 14:28

Friuli, imprenditori sul piede di guerra. Denunciano Equitalia per usura

Cartelle esattoriali raddoppiate in pochi anni: una decina di imprenditori, coordinati da Federfriuli, si sono presentanti al nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Pordenone, hanno spiegato le loro intenzioni e inoltrato le querele. L'associazione assicura, siamo solo all'inizio

Cristina Malaguti - PORDENONE – Perché continuare a subire la “prepotenza” di Equitalia? Se lo sono chiesti una decina di imprenditori di Pordenone, che insieme a Federfriuli hanno deciso di denunciare l’Ente di riscossione per usura. Mai successo prima in regione. Ne ha dato notizia due giorni fa il Messaggero Veneto, ma nonostante siano passati due giorni la cosa sembra passata sotto il silenzio dei più. L’azione è di quelle destinate a far discutere, ma soprattutto a fare crescere la voglia di ribellarsi al sistem in Italia iniziative simili, sotto la gestione di Federitalia, sono invece in continuo aumento.

“Ieri mattina – si legge sul quotidiano – una decina di imprenditori del Friuli occidentale hanno denunciato Equitalia per usura: si sono presentanti al nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Pordenone, hanno spiegato le loro intenzioni e inoltrato le querele”. «Perché abbiamo deciso di denunciare Equitalia per usura? In base al lavoro dei nostri consulenti, abbiamo appurato che i tassi applicati dall’agenzia statale nel calcolo degli interessi superano mediamente di 20-30 punti percentuali quelli previsti dalla legge. In alcuni casi si arriva anche al 70 per cento in più», ha spiegato Idilia Pajer, presidente di Federfriuli.

Ad azioni di questo genere, assicurano a Federfriuli, farà seguito ben presto un’altra di carattere simile: «Abbiamo almeno una ventina di querele praticamente pronte, mancano solo alcuni dettagli – ha riferito Pajer al Messaggero Veneto-. Nei prossimi giorni ci presenteremo nuovamente al comando della Guardia di finanza: ci attendiamo che la nostra denuncia non venga lasciata cadere nel vuoto, bensì che venga raccolta e che, alla fine, ci venga data ragione». L’l’associazione nata 4 mesi fa sta progressivamente crescendo, grazie soprattutto a un massaccio utilizzo dei social network. del resto la determinazione non manca, come probabilmente non manca la rabbia tra gli imprenditori che si trovano a dover fare i conti ogni giorno con la crisi e soprattutto con le banche che hanno escluso qualsiasi possibilità di credito. Crisi, niente credito, uguale a debito che cresce. La presidente di Federfriuli riporta anche un esempio: un imprenditore che nel 2007 aveva accumulatocartelle esattoriali per 494mila euro, cinque anni dopo si ritrova con una somma di 909mila euro, quasi il doppio.

http://www.ilvostro.it/economia-e-lavor ... rra/57621/

18/10/2012, 13:47

Vicenza, ganasce al pulmino per disabili
Un imprenditore accusa Equitalia

Ha vinto un appalto con l’Asl per portare i ragazzi in carrozzina fino all’ospedale, ma il mezzo è stato bloccato dall’agenzia di riscossione

alessio schiesari


C’era una volta il ricco nord est. Un ricordo sfocato perché, dall’inizio della crisi, il numero di piccole aziende in crisi è aumentato esponenzialmente anche in Veneto. E, quando i conti vanno in rosso, puntualmente cominciano le pendenze con Equitalia. Cartelle esattoriali, pignoramenti e fermi amministrativi. Il fatto però che le ganasce siano applicate a un pulmino per il trasporto dei disabili fa un certo effetto, soprattutto se il mezzo serve a trasportare dei ragazzi in carrozzina per conto dell’Usl 5 di Valdagno. La denuncia arriva da Moreno Dal Pian, un imprenditore di autotrasporti di trasporti a Sovizzo, nel vicentino, che da qualche mese ha vinto una gara d’appalto con l’azienda sanitaria ma non può effettuare il trasporto perché l’unico attrezzato per la mobilità dei disabili è stato bloccato con un fermo amministrativo. E i ragazzi con difficoltà motorie rischiano di restare a piedi.



Dal Pian ha con Equitalia un debito importante, tra tasse non pagate e interessi circa 200mila euro. Non è però un evasore: «Io lavoro con gli enti locali e ho sempre dichiarato tutto, fino all’ultimo centesimo. Il problema è che due anni fa la mia azienda è entrata in crisi e non ho i soldi per pagare le tasse arretrate. Ma a me sono arrivate le cartelle perché al fisco non ho mai nascosto nulla», spiega l’imprenditore. Due anni fa, su richiesta di una Cassa rurale e di Equitalia, gli viene anche pignorata la casa. La sua storia rischia di finire come quella di tanti altri piccoli imprenditori strozzati dai debiti che decidono di farla finita, «ho anche provato a… No, non voglio nemmeno dirla quella parola lì», racconta. La Federcontribuenti di Padova però gli viene in soccorso, e manda una lettera alla banca sostenendo che «il debito è stato gonfiato di 70mila euro, perché sono stati applicati tassi da usura». Dal Pian riprende la sua attività e vince una gara d’appalto con l’Asl 5 di Valdagno: 70mila euro per trasportare alcuni ragazzi disabili tutte le mattine fino all’ospedale. «Purtroppo però ho un solo mezzo che soddisfa tutti i requisiti tecnici per questo tipo di trasporto, ed è posto sotto sequestro». Stando alle carte dell’agenzia di riscossione il mezzo vale 4mila euro ed è stato bloccato per una cartella che ne vale 30mila. «Ho provato a chiedere la rateizzazione di questa cartella, perché con i soldi dell’appalto potrei rateizzare almeno questa cartella. Per un mezzo del valore di 4mila euro rischio di perderne 70mila che mi servirebbero per ripagare una parte del debito e a dare lavoro a quattro autisti». La risposta di Equitalia però è negativa, e l’azienda sanitaria è costretta a concedere una proroga a Dal Pian, che scadrà il primo novembre. E si ripresenta lo stesso paradosso di tanti altri piccoli imprenditori: hanno un debito che va saldato, ma non possono riprendere l’attività perché i pignoramenti bloccano gli impianti necessari per riprendere a guadagnare. E, intanto, il debito aumenta.



A fianco di Del Pian si è schierato il deputato regionale dell’Udc Antonio De Poli, che accusa Equitalia di «essere un Caterpillar» e di non «usare il buon senso». «A subire questa decisione non sarebbe soltanto l’azienda indebitata, ma anche i disabili che beneficiano del servizio», prosegue De Poli. Anche Marco Paccagnella, presidente di Federcontribuenti, si schiera con l’imprenditore: «La vicenda è al limite dell’assurdo, stanno cercando in tutti i modi di non far lavorare un nostro associato». Equitalia nord però rimanda le accuse al mittente: «Il veicolo fermato è intestato a Del Pian, non alla srl che lavora con l’Asl. Non ci risulta – continua la nota dell’agenzia di riscossione – che sia stata fatta richiesta di rateizzare il debito».


http://www.lastampa.it/2012/10/18/crona ... agina.html

da ricerche su chi evade completamente il fisco,forse sarebbero piu' opportune......................................[;)]

18/10/2012, 14:07

Sarebbe opportuno anche chiudere Equitalia e riformare da zero le modalità di riscossione tributi da parte dello stato italiano sancendo un diritto fondamentale:

la possibilità di compensazione per un impresa dei "debiti vs erario" con "crediti vs enti pubblici"

ma non lo faranno mai... considerando quanto lo stato italiano deve alle imprese private tra rimborsi iva e commesse non pagate da parte degli enti pubblici locali il tutto peserebbe troppo a livello di bilancio statale e salterebbero tutti i parametri rivelando la realtà della cosa:

lo stato italiano è fallito

e sappiamo bene cosa significherebbe per il "Progetto Europa" una Italia che dichiara default...
[}:)]

19/10/2012, 11:30

Le pignorano il bar e lei sfonda la sede dell'Agenzia delle Entrate con l'auto.



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CHIAVARI (GENOVA) - Quando le hanno comunicato che il pignoramento del suo bar era inevitabile, non ci ha visto più. E' uscita, s'è messa al volante della sua auto, una Fiat 500, e si è lanciata contro le vetrine dell'Agenzia delle Entrate. E' successo questa mattina in piazza Leonardi a Chiavari (Genova). Dentro la filiale erano presenti alcuni dipendenti, fortunatamente non ci sono feriti. La donna invece è stata portata al pronto soccorso in stato di choc, poi in commissariato.

http://www.nocensura.com/

19/10/2012, 11:55

sistema di protesta condannabile,ma quando l'esasperazione prende il sopravvento,tutto diventa possibile.....[:(!]

29/10/2012, 20:21

Catastrofe-Equitalia: 426mila case pignorate in tre anni! Italiani in ginocchio



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http://www.nocensura.com/2012/10/catast ... -case.html

31/10/2012, 10:05

Dovevano abbassare l'esoso aggio di Equitalia, invece, non solo resta quasi invariato ma, saranno i contribuenti a pagare l'Iva che Equitalia non ha mai versato.

(ASI) La Federcontribuenti svela il trucchetto inserito nel decreto crescita del 20 ottobre scorso, secondo l'organizzazione, '' siamo al limite dell'abuso causativo di vantaggio patrimoniale a danno dei contribuenti italiani ''. Nel trafiletto del decreto la cancellazione dell'esenzione IVA "dall'attività di riscossione effettuata da soggetti ai quali viene corrisposto un aggio". Dunque, un nome per tutti: Equitalia.

Ce ne dice di più il presidente Paccagnella: '' avevano promesso di abbassare il salatissimo aggio e lo abbasseranno al 7%, ma, su questo caricheranno l'Iva facendolo risalire di un punto e mezzo di percentuale: si otterrà quindi un aggio del 8,5% anziché 9%. L'Iva la pagherà il contribuente, in questo Equitalia si comporta come una qualsiasi azienda, facendo quindi il sostituto d'imposta. Il punto è che Equitalia ha accumulato un debito di Iva nei confronti dello Stato (proprio perché non la aveva mai pagata ) ''. Il debito accumulato verrà spalmato sulle teste dei contribuenti. L'avvocato di Federcontribuenti, Fortunato Forcellino: '' l'aggio al 9% viene calcolato anche sugli interessi di mora che paga il contribuente. L'Iva verrà calcolata quindi anche sugli interessi? È un regalo vero e proprio dal momento che Equitalia non deve anticipare alcuna somma e, soprattutto, non corre alcun rischio come azienda. La scorsa primavera arrivava al ministero dell'economia, dalla commissione europea, una richiesta di spiegazione in merito all'esenzione dell'Iva in favore di Equitalia. In particolare, le istituzioni comunitarie volevano capire perché la società di riscossione dei tributi, al 51% dell'Agenzia delle entrate e al 49% dell'Inps, fosse esente dal pagamento dell'Iva. L'Ue faceva notare, ai distratti tecnici di casa nostra che, nella sesta direttiva Iva, la bibbia dell'imposta in ambito europeo, non c'è traccia di uno specifico passaggio che esenterebbe dall'applicazione del tributo l'attività riscossione dei tributi. Tale passaggio è presente solo all'interno della legge italiana (dpr. 633/1972), in barba alle direttive europee. Per evitare pericolose incursioni europee, il nostro governo, decide di optare per la furbata del secolo?

Ufficio Stampa Federcontribuenti Italia

http://www.agenziastampaitalia.it/index ... &Itemid=34

31/10/2012, 10:20

Blissenobiarella ha scritto:
Dovevano abbassare l'esoso aggio di Equitalia, invece, non solo resta quasi invariato ma, saranno i contribuenti a pagare l'Iva che Equitalia non ha mai versato.

La Federcontribuenti svela il trucchetto inserito nel decreto crescita del 20 ottobre scorso

L'Iva verrà calcolata quindi anche sugli interessi? È un regalo vero e proprio dal momento che Equitalia non deve anticipare alcuna somma e, soprattutto, non corre alcun rischio come azienda.



Ma che bravi che sono.......

05/02/2013, 13:13

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http://www.wallstreetitalia.com/article ... -casa.aspx

05/02/2013, 14:07

No comment [xx(]

E gli italiani stanno ancora ad ascoltare le favolette di Bersani+Berlusconi+Monti+Casini... ma questi vanno condannati tutti all'ergastolo per alto tradimento!!!

Nessuno si interessa della gente onesta (voglio vedere con quale coraggio mi si dirà che la signora in questione sia un evasore fiscale) mentre ci si strappa le vesti per i truffatori in giacca e cravatta della finanza. Più rubano, più li dobbiamo aiutare...

Schifo totale... [xx(]

05/02/2013, 14:29

Atlanticus81 ha scritto:

No comment [xx(]

E gli italiani stanno ancora ad ascoltare le favolette di Bersani+Berlusconi+Monti+Casini... ma questi vanno condannati tutti all'ergastolo per alto tradimento!!!

Nessuno si interessa della gente onesta (voglio vedere con quale coraggio mi si dirà che la signora in questione sia un evasore fiscale) mentre ci si strappa le vesti per i truffatori in giacca e cravatta della finanza. Più rubano, più li dobbiamo aiutare...

Schifo totale... [xx(]


Quoto.... [V]

21/03/2013, 15:12

Italiani sempre più in crisi, ma Equitalia alza tassi di mora +15%
http://www.wallstreetitalia.com/article ... ra-15.aspx
di: WSI Pubblicato il 21 marzo 2013| Ora 08:17


La società, "già tristemente nota per le cartelle pazze, ancora una volta, vuole fare cassa, per conto dell’Agenzia delle Entrate, con metodi prepotenti ed arroganti". Adusbef e Federconsumatori sul piede di guerra. "Piove sul bagnato".



Crisi forte in Italia, ma Equitalia decide di aumentatre i tassi di interesse di mora dal prossimo primo maggio.

ROMA (WSI) - La crisi incalza in Italia, i cittadini sono vessati dalle tasse e da un tasso di disoccupazione a livelli record, ma Equitalia ha deciso di aumentare i tassi di interesse di mora, a partire dal primo maggio, con il direttore dell'Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, che parla di un incremento previsto dalla legge.

In questo modo, il tasso di interesse che si applica sui pagamenti che arrivano in ritardo passerà 4,55% al 5,22%, balzando dunque di ben +15%. Immediata la reazione delle associazioni dei consumatori.

"Una vera e propria assurdità. Piove sul bagnato", commentano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, presidenti di Federconsumatori e Adusbef. "Piuttosto che pensare ad aumentare i tassi di mora –affermano – Equitalia dovrebbe dare la priorità ad una decisa riorganizzazione della struttura, migliorando i pessimi rapporti con il pubblico".

E se Equitalia non darà risposte, le due associazioni "avvieranno tutte le iniziative necessarie per tutelare le famiglie". "Non bastava l’aumento dei prezzi e delle tariffe, la caduta verticale del potere di acquisto (-14,1% dal 2008) e l’incredibile livello raggiunto dalla pressione fiscale nel nostro Paese, con aumenti solo nel 2013 di 421 euro". Ma ora anche Equitalia, "dà un ulteriore contributo per accrescere la preoccupazione e lo stato di vera e propria esasperazione in cui si trovano le famiglie".

La società, "già tristemente nota per le cartelle pazze, ancora una volta, vuole fare cassa, per conto dell’Agenzia delle Entrate, con metodi prepotenti ed arroganti".

11/04/2013, 20:30

Debiti fiscali, saltano i limiti al pignoramento: Equitalia potrebbe prendersi l'intero stipendio

Potrebbe essere un bello scacco matto per il contribuente che ha debiti fiscali non pagati. E' obbligato a versare sul conto corrente lo stipendio o la pensione se superano i 1.000 euro. Ma così facendo fa saltare la protezione che limita il pignoramento a 1/5 e rende i suoi redditi preda per intero di Equitalia.

E' il risultato dell'azione congiunta di due provvedimenti del governo Monti - la manovra salva-Italia e il decreto semplificazioni - su cui ora Confedercontribuenti chiede di intervenire con urgenza.

Lo scudo per i redditi da lavoro...

Le due leggi, infatti, annullano di fatto il tetto di pignorabilità stabilito dal Codice di procedura civile (art. 545) per i redditi di lavoro (stipendi, pensioni e altre indennità compresa quella di licenziamento): "Tali somme - dice il Codice - possono essere pignorate nella misura di un quinto per i tributi dovuti allo Stato, alle province e ai comuni, ed in eguale misura per ogni altro credito".

Il decreto semplificazioni (Dl n. 16/2012) ha introdotto nuovi limiti al pignoramento presso terzi di stipendi e di pensioni, cioè quando i beni del debitore (le somme, in questo caso) sono custoditi da altri soggetti:
• 1/10 per redditi di lavoro fino a 2.500 euro;
• 1/7 per redditi di lavoro da 2.500 a 5.000 euro;
• 1/5 per redditi oltre 5.000 euro.

... reso inutile dal conto corrente obbligatorio

Ma la vecchia soglia di 1/5 sopra i 5mila euro sopravvive solo teoricamente. Bisogna infatti fare i conti con l'oste della manovra salva-Italia che prevede limitazioni all'uso del contante per importi superiori ai 1.000 euro per aumentare la tracciabilità dei pagamenti e combattere l'evasione fiscale.

Non potendo più essere pagati cash, ogni pagamento di stipendi e le pensioni al di sopra di questa cifra deve transitare su un conto corrente, cioè essere custoditi presso un terzo (la banca o la posta). E qui si "confonde" pericolosamente col resto della giacenza perdendo lo status di somma a "tutela speciale".

A dare una mano a Equitalia è arrivata anche una sentenza della Cassazione (la n.17178 del 2012) che ha stabilito che "qualora le somme dovute per crediti di lavoro siano già affluite sul conto corrente o sul deposito bancario del debitore esecutato, non si applicano le limitazioni al pignoramento previste dall'art. 545 cod. proc. civ.".

Ma anche ammettendo che il debitore dimostri che sul suo conto confluiscono solo redditi da lavoro e nessun altro importo, Equitalia ha sempre una marcia in più rispetto ad altri creditori: in base alla legge, il concessionario della riscossione può richiedere il pagamento del suo credito direttamente alla banca senza la necessità di avviare in procedimento giudiziario.

http://economia.virgilio.it/soldi/debit ... endio.html

Continuate a votarli .. mi raccomando ..

[:200]

30/04/2013, 20:33

"LA CONOSCENZA E' UN'ARMA INVINCIBILE" - Intervista a WALLY BONVICINI

[BBvideo]7C9xmPJ4tGk#![/BBvideo]

23/11/2013, 17:22

cari amici,
http://www.laleggepertutti.it/42670_dir ... nto-nulli#

ciao
mauro
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