Ufologo 555 ha scritto: Certo, anche i morti (soprattuto cristiani) sono propaganda?
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Continuano le violenze in Siria.
Violenze in Siria, ancora 88 morti per le bombe
Osservatori dell'Onu arrivati a Tremseh: «Un massacro».
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13,67 KBIl 14 luglio, almeno altre 88 persone (43 civili, 17 ribelli e 28 soldati) sono morte in Siria, secondo i dati diffusi dai Comitati locali di coordinamento dell'opposizione, dopo le 120 contate il 13 luglio.
Le violenze sono accadute a Mahrada, nella provincia di Hama, per l'esplosione di una bomba contro un compound, a Duma, a 15 chilometri da Damasco, e a Homs, dove sono stati bombardati i quartieri di Khalidiya e Jorat al Shayah.
I Comitati locali di coordinamento dell'opposizione hanno segnalato ancora bombardamenti su sobborghi di Damasco, in particolare Maliha, Zabadein e Deir al Asafir, sulla città di Rastan e, per il quattordicesimo giorno consecutivo, su Izaz, nella provincia di Aleppo.
OSSERVATORI ONU A TREMSEH. Intanto, tre automobili con a bordo alcuni osservatori dell'Onu sono arrivate a Tremseh, 25 chilometri a nord-ovest di Hama, teatro del massacro di due giorni fa.
Per l'
Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus), cha ha sostenuto di avere identificato un centinaio di vittime della strage, alcuni feriti e morti sarebbero stati portati via da Tremseh, dalle forze governative.«L'attacco», secondo gli osservatori «sembra aver preso di mira gruppi e abitazioni specifiche, in maggioranza di disertori e di militanti».«C'erano tracce e schizzi di sangue nelle stanze di molte case, oltre che bossoli», si legge in un comunicato. «Il numero delle vittime è tuttora incerto».
TERZI: «MANCA L'IMPEGNO DELL'ONU». Altri cadaveri, secondo le testimonianze raccolte dall'Ondus sul posto, sarebbero invece bruciati e, dunque, non più riconoscibili. Alcune delle vittime sarebbero di villaggi vicini a Tremseh, 17 persone, tra cui donne e bambini, sarebbero stati uccisi mentre cercavano di fuggire.
L'osservatorio dell'opposizione ha poi aggiunto che, tra le oltre 150 vittime della strage, ci sono anche «decine di ribelli armati».
«Il massacro di Tremsheh conferma, tragicamente, quanto l'Italia sostiene da diverse settimane a questa parte: questa crisi sta diventando una enorme catastrofe per il popolo siriano», ha dichiarato il ministro degli Esteri Giulio Terzi, in un'intervista all'Unità. «La Siria è la preoccupazione massima della nostra politica estera. E finora, contro Damasco, non c'è stato l'impegno tangibile di tutti i membri del Consiglio di sicurezza dell'Onu», ha commentato Terzi.
LEGA ARABA: «CRIMINE ODIOSO A TREMSEH». Il segretario della Lega araba Nabil el Araby ha condannato come «crimine odioso» il massacro di Tremseh, sostenendo che, come nel caso della strage di Hula, si tratta di «puliza etnica». In una dichiarazione sul sito della Lega, el Araby ha detto che la responsabilità di questo «crimine» ricade sul regime siriano che «utilizza armi pesanti per aggredire i civili». El Araby ha fatto appello al Consiglio di sicurezza Onu perché adotti una risoluzione vincolante che obblighi Damasco a cessare le violenze.
Sabato, 14 Luglio 2012
Siria, nuove bombe su Homs e Aleppo
E Damasco nega la strage di Tremseh
Una bambina viene soccorsa dopo essere rimasta gravemente ferita sotto i bombardamenti a Homs
Massacro in Siria
Oltre 200 morti in un villaggio
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25,14 KBLa strage in Siria scuote il mondo Ban: "L'inazione licenza di massacro"
+ Amnesty: "Stop ai massacri in Siria" Oltre 14 mila morti dal febbraio 2011
+ Siria, denuncia dell'Onu: l'esercito usa i bambini come scudi umani
+ Bombe su Homs: "Massacro di civili" Ma Damasco respinge tutte le accuse No di Cina e Russia a risoluzione Onu
+ La vendetta di Assad su Hama e Homs È strage di bambini
Allarme Onu: un massacro. Ma
il regime smentisce. Il 17 luglio vertice Putin-Annan sulla crisi.
Bufera su lady Assad: "Il paese brucia e lei fa shopping a Londra"
È di almeno altri nove morti il bilancio delle violenze che anche oggi sono proseguite in tutta la Siria, malgrado i moniti lanciati al regime di Bashar al-Assad da gran parte della comunità internazionale dopo il massacro di tre giorni fa nel villaggio sunnita di Tremseh, dove oltre duecento persone sono state trucidate. Il bilancio aggiornato è stato fornito dall'Osservatorio Siriano per i Diritti Umani, organizzazione dell'opposizione in esilio con sede in Gran Bretagna, secondo cui due delle nuove vittime erano semplici civili, uccisi sotto un bombardamento lealista a Homs, la città-martire capoluogo dell'omomima provincia centrale dove si trova Tremseh. Le artiglierie governative hanno inoltre continuato a martellare Aleppo, nel nord.
Intanto il ministro degli Esteri siriano ha negato che negli scontri a Tremseh si sia fatto uso di artiglieria, carri armati ed elicotteri come sostenuto dall'inviato speciale per la Siria Kofi Annan. «A Tremseh - ha specificato - sono morti 37 ribelli e due civili e non più di cento persone come affermato dagli attivisti». Gli osservatori Onu avevano condannato duramente l'intervento dell'esercito siriano, che, in base a quanto da loro riscontrato, è stato un attacco che «ha preso di mira gruppi e abitazioni specifiche» di ribelli, che si sarebbero difesi con armi leggere. «C'erano tracce e schizzi di sangue nelle stanze di molte case, oltre che bossoli», si legge in un comunicato degli ispettori, secondo i quali «il numero delle vittime è tuttora incerto».
Secondo quanto aveva raccontato l'organizzazione d'opposizione Osservatorio siriano dei diritti umani (Ondus), gran parte dei morti del massacro erano vittime di «esecuzioni sommarie», mentre altre persone, fra cui anche dei bambini, sarebbero state assassinate mentre cercavano di fuggire.
L'Ondus afferma di aver saputo da testimoni che alcuni feriti e morti nel massacro sono stati portati via dalle forze governative in un tentativo di distruggere le prove.
La Russia, storica alleata del regime di Assad, ha fatto sapere oggi che «il piano Annan è l'unica strada praticabile per la soluzione dei problemi interni della Siria». Lo sottolinea il Cremlino nel comunicato con il quale annuncia l'incontro - martedì prossimo a Mosca - tra il presidente Vladimir Putin e l'inviato speciale per la Siria Kofi Annan. «L'obiettivo, durante questo incontro - si legge nella nota - è di assicurare il sostegno della Russia al piano di pace di Annan per una soluzione politico-democratica della crisi in Siria».
Intanto oggi il quotidiano britannico Mail on Sunday attacca duramente la moglie di Assad, accusandola di dedicarsi allo shopping nei quartieri più chic di Londra mentre il suo paese è in fiamme. «Lady Assad - scrive- ha speso l'equivalente di oltre 300mila euro in mobili di lusso». Il giornale mostra in esclusiva una serie di mail di Wikileaks con gli ordini da 270mila sterline di Asma Assad. Tavoli, divani, tappeti, candelabri e pouf, tutti in stile "ottomano", acquistati in uno dei più esclusivi negozi di design di Chelsea, per arredare la sua residenza estiva, a 200 miglia da Damasco.
Alternando le drammatiche foto dei massacri a quelle dei lussuosi mobili, il giornale britannico, sul sito online, indica il prezzo di ciascun "pezzo" scelto dalla trentaseienne moglie di Assad, dai candelabri da oltre 8mila sterline, al tavolo da 10mila fino al tappeto costato 11 mila sterline per arredare la residenza in un paese nel quale si stima che da marzo - data dell'ordine inviato da Asma Assad - siano state uccise, ricorda il giornale, 16 mila persone, tra le quali donne e bambini. Un'indifferenza non da poco per la donna che Vogue aveva definito «una rosa nel deserto».
http://www3.lastampa.it/esteri/sezioni/ ... tp/462450/ faccio notare..
ecc. ecc.
il solito insomma..
panzane inventate di sana pianta..
balle al cubo..
ma abbiamo già visto in libia..
copiano e incollano..