In questo Forum puoi scrivere... con cognizione... quello che vuoi.
Rispondi al messaggio

16/09/2013, 17:40

Il dominio dell’élite sull’umanità sta rapidamente diminuendo

13 settembre 2013

Euro mortoIl Karma è in arrivo per l’élite e a grande velocità. Mentre i Poteri che Sono si muovono verso una sconfitta devastante dei loro piani di guerra per la Siria, stanno emergendo segnali che il loro dominio sull’umanità sta rapidamente diminuendo.

Negli ultimi dieci anni l’élite globale è stata in una folle corsa per consolidare il proprio potere sul mondo. È sempre stato il loro piano come il malvagio nemico dei fumetti, ma dopo l’11 Settembre, il piano è andato in overdrive e poi ha messo il turbo durante la crisi finanziaria del 2008.

Eppure il loro piano è destinato a fallire perché gli esseri umani sono destinati ad essere guidati dalla loro spontanea volontà, non controllati come bestiame. Quanto più l’élite cerca di controllare l’umanità, tanto più l’entropia si verifica. Entropia, per chi non lo sapesse, è la mancanza di ordine e prevedibilità; un graduale declino nel disordine.

Anche se l’élite gode ancora di un vantaggio di ricchezza enorme sulle masse, ora devono rassegnarsi a comportarsi come i tiranni per mantenere il controllo. Questo, a sua volta, mette in evidenza il loro lato oscuro che è stato celato per secoli. Non più.

Le persone si stanno svegliando a frotte, almeno alla stessa velocità alla quale l’élite può costruire il loro carcere matrice a spettro completo. Che ci provino. Parafrasando Victor Hugo, “Nessun esercito può fermare un’idea il cui tempo è arrivato”.

Ecco i dieci segni che fanno capire come l'élite sta perdendo il controllo sulle persone:

1. Le bugie ufficiali non sono più efficaci: Le bugie che raccontano semplicemente non funzionano più. C’è stato un tempo in cui le bugie ufficiali, in particolare sulla guerra e la pace, erano credute. Perché, dopo tutto, quanto malvagio sarebbe mentire su queste cose? Generalmente le persone vogliono credere che venga detta la verità quando la vita e la morte è in gioco. Il ragazzo che gridava al lupo al lupo ha gridato una volta di troppo. Anche se dicessero la verità a questo punto, molto pochi li crederebbero.

2. Sfiducia nella politica: i politici americani hanno un indice di gradimento irrisorio. La fiducia nel governo è ai minimi di tutti i tempi qui e in tutto il mondo. Sondaggi Mainstream mostrano che solo il 10% del pubblico ha fiducia nel Congresso. In altre parole, il 90 % non crede che siano competenti a governare.

Guarda questo video girato nel Municipio, dove un uomo minaccia faccia a faccia un senatore americano John McCain di l’arresto per tradimento. Questo non sarebbe mai accaduto solo un anno o due anni fa:

[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=H8SycdU3QDk[/BBvideo]

[i]3. Sfiducia nei mezzi di comunicazione: I più recenti sondaggi mostrano che il 77 % della popolazione non si fida più delle notizie in tv. C’è da meravigliarsi perché i media dell’establishment non siano riuscito a vendere le menzogne?? Circa il presunto evento chimico in Siria? Nonostante tutto il loro monopolio sulle onde radio, non possono più sostenere che il nero è bianco, semplicemente perché i burocrati dicono così.

4. Banchieri respinti: l’Ungheria è recentemente diventato il primo paese a seguire l’esempio dell’Islanda cacciando i banchieri internazionali (FMI) e sta valutando l’ipotesi di perseguire i passati primi ministri che hanno schiavizzato il popolo con il debito.

Guardate il continuo di questo trend anche se le nazioni decidono di andare in default per liberarsi.


[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=BzToBNKVwBs[/BBvideo]

5. Vaticano bruscamente ripulisce il suo atto: Sotto il precedente Papa, Papa Benedetto, gli scandali scoppiati dal Vaticano che vanno dalla copertura dei preti pedofili al riciclaggio di denaro e alla frode. Benedetto, in una mossa senza precedenti, improvvisamente si è riturato per far posto a un Papa Francesco apparentemente molto più simpatico. Papa Francesco, secondo tutte le misure sta lavorando furiosamente per diffondere un’immagine della chiesa pacifica e umile. Se questo sia vero o una mossa da PR, ci fa capire che la chiesa sia stata costretta ad una tale svolta drastica per salvare se stessa dalla perdita di ogni credibilità .

6. Ammutinamento tra i soldati: Finalmente. I soldati, cui è vietato fare dichiarazioni pubbliche, stanno costantemente pronunciandosi contro l’avventurismo militare statunitense. Come Einstein con le famose parole ha detto “I pionieri di un mondo senza guerra sono i giovani uomini (e donne) che rifiutano il servizio militare”.

7. Lo stato di polizia militarizzato: Uno dei segni più bui che l’élite sta perdendo la loro presa sul potere è la costruzione dello stato di polizia militarizzato specificamente addestrati per combattere disordini civili interni. Poliziotti locali con carri armati e altri attrezzi da combattimento stanno lavorando con i federali, le unità dell’esercito sono attive sul suolo americano per la prima volta nella storia, la rete di spionaggio della NSA è utilizzata da l’IRS e dalla DEA e l’eliminazione di un giusto processo per gli americani sotto il NDAA sono solo alcune delle mosse tiranniche in essere per evitare ai criminali dell’élite la reazione pubblica. Sono chiaramente spaventati, come è giusto che sia visto quello che hanno fatto al popolo americano e alla Costituzione.

[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=Equc9A1pqQk[/BBvideo]

8. Movimenti di secessione ovunque: Uno stato che chiede la secessione da un soggetto politico più grande era un avvenimento più che anomalo, fino ad ora. In America, i movimenti secessionisti stanno vincendo sul pubblico in alcune parti del Colorado e della California. In Europa, importanti movimenti secessionisti stanno accadendo in Spagna e in Scozia, così come diverse nazioni dell’UE flirtano con l’idea di abbandonare la moneta unica. Decentramento = Entropia!

9. Alimenti OGM sono rifiutati ovunque: controlla il cibo e controllerai le persone. Vero in teoria, ma molto più difficile in pratica. I leader OGM come la Monsanto sono esposti. Tutta la loro forza economica e politica non può sconfiggere la diffusione della conoscenza sui pericoli di pesticidi imbevuti di Frankenstein. I campi OGM vengono bruciati in segno di protesta in America e in tutto il mondo, le nazioni informate continuano a respingere i loro prodotti e le leggi in materia di etichettatura stanno guadagnando terreno.

10. Liberalizzazione della canna: Molti leggendo questo penseranno che legalizzazione della marijuana è uno sviluppo superficiale. Tuttavia, è un grande segno che la presa del élite sta svanendo. Ingenti risorse sono state spese per mantenere la cannabis illegale. La cannabis è un farmaco efficace per la salute fisica, mentale e spirituale riconosciuto nei secoli. Questa singola pianta rappresenta una enorme minaccia per le strutture di potere e le industrie, da qui la sua illegalità apparentemente senza senso. L’avvicinamento dell’inversione globale della politica tirannica del divieto è la prima di molte concessioni storiche che arriveranno.

Autore: Eric Blair / Fonti originali: activistpost.com - goldenageofgaia.com / Fonte: ununiverso.altervista.org[/i]

16/09/2013, 20:20

Coraggio ragazzi.. dobbiamo perseverare e resistere. Il vento sta cambiando!

E il vento solleverà il velo di maya, una volta per tutte!

[:D] [:D] [:D]

16/09/2013, 21:20

qualche segno c'è ma è ancora poco, ne dovrò passare di acqua sotto i ponti

22/09/2013, 12:29

Cosa succede ora.. che l'inganno è stato svelato? [:D]

[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=9VRbeaN93_c[/BBvideo]

22/09/2013, 17:44

Thethirdeye ha scritto:


Cosa succede ora.. che l'inganno è stato svelato? [:D]

[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=9VRbeaN93_c[/BBvideo]


Ecco cosa succede amico mio... cercano di correre ai ripari!

Internet: il NWO non la combatte, la pilota

Nella grande sala consiglio l’atmosfera era quella delle grandi occasioni. Al giovane analista brillante erano stati dati pochi mesi per analizzare, studiare, e risolvere uno dei problemi più scottanti: l‘emergere di una nuova coscienza collettiva che rischiava di mettere in crisi l’ordine mondiale così come era stato concepito da svariate generazioni di illuminati al potere occulto. E, come sempre, queste sono opportunità che non si possono sbagliare: l’esito del’esame poteva aprire le porte ad una veloce carriera verso i vertici o chiudere per sempre ogni prospettiva futura.

Immagine

Fino a quel punto l’esposizione era andata bene. Grafici, dati, sintesi, analisi interessanti. Tutti aspettavano però con ansia la parte finale, quella delle soluzioni, vedere cosa l’analista avrebbe tirato fuori, il famoso coniglio dal cilindro. Così, quando arrivato verso la fine, si capiva che non ci sarebbe stato nessun coup du theatre, il vicepresidente lo interruppe.

- Allora, tutto questo è imbattibile. Non si può fermare. Questa è la sua soluzione? Tre mesi per dirci quello che già sapevamo, o quantomeno per confermarci quello che sospettavamo?

Un qualunque neofita avrebbe tremato, esistato, balbettato di fronte ad un attacco così diretto. Ma il nostro analista era uno con la stoffa, per non dire con le palle, e non indietreggiò di un millimetro.

- Non serve.

- Come non serve? La gente sta scoprendo tutto, le scie chimiche, i vaccini, le bufale dell’AIDS, per non parlare della Luna, del Global Warming, e poi, la più grande di tutte, la creazione di denaro dal nulla, e lei mi dice che non serve? Secondo lei dovremmo stare qui a vedere il nostro impero crollare, pezzo per pezzo, senza fare nulla? – Urlò il vicepresidente.

- Vede, signor Vicepresidente, dobbiamo tenere in conto l’utilità di ogni azione. Le faccio una domanda: quello che la preoccupa è la conoscenza, o le azioni?

- Non capisco, sia più esplicito.

- Faccio un esempio, secondo lei è un problema se si viene a scoprire che il denaro viene creato dal nulla?

- Certo che è un problema, mi prende in giro?

- Ma è un problema la conoscenza in sè, o è un problema perchè questa conoscenza può avere delle conseguenze?

- Conoscenza e conseguenze sono un tutt’uno! - Taglio corto il vicepresidente.

- A volte. Ma a volte no. Paradossalmente, fa più male uno che conosce tutto, ma continua la sua vita come niente fosse, o uno che, anche senza sapere tutto, fa un attentato? Perchè questo è il punto vero.- L’atmosfera si fece più silenziosa, tutti volevano capire dove sarebbe arrivato l’analista, si intuiva che aveva qualcosa di interessante da dire. E infatti, lasciati passare alcuni secondi di pausa (ben studiata), riprese:

- Non dobbiamo fare l’errore di pensare che le persone si comportino sempre e continuamente in modo razionale. Molti sono gli istinti, le necessità immediate, le distrazioni che, a caso o volontariamente, possiamo inserire. E poi non tutte le persone hanno lo stesso livello di coscienza: per uno che capisce tutto, ce ne sono 99 che intuiscono, intravvedono, ma non si fidano di loro stessi, educati come sono stati alla loro inadeguatezza fin da piccoli… insomma: questa “rivoluzione” di Internet ha sì in sè qualche germe di pericolosità, ma non dobbiamo sopravvalutarne la portata. E soprattutto non commettere l’errore di affrontarla di petto: allora sì che sveglieremmo il can che dorme. Esempio: se una mandria di bufali ti sta correndo incontro, se pensi di fermarla ne vieni travolto. La cosa migliore è metterti a correre nella loro stessa direzione, e quando ti raggiungono sali su uno di quelli in testa. Una volta lì, puoi guidarlo a destra o sinistra e pilotare tutta la mandria. L’importante è capire come ragiona e come si comporta la mandria.

- E quindi, in concreto, lei cosa propone? Propone di non far nulla?

- Non dico questo. Dico solo che non bisogna mettersi contro di petto. Dobbiamo, ancora una volta, come sempre abbiamo fatto nei corso della storia, infiltrare, essere dappertutto, a destra e sinistra, con russi e americani, con arabi e israeliani, e controllare tutti i fenomeni dal di dentro. In effetti, a ben pensarci, abbiamo sempre avuto successo così.

- Ripeto: quindi?

- Allora: la stragrande maggioranza della popolazione è stupida e addormentata. Per quelli basta già il pensiero di non arrivare a fine mese, e con un po’ di calcio, e tette e culi, (che non guasta mai) li teniamo impegnati. Panem et circenses. Ovviamente bisogna continuare come abbiamo fatto finora: alimentare le paure e i bisogni in modo che non siano mai a posto, che gli manchi sempre qualcosa. Poi esiste una minoranza, i cosiddetti “intellettuali”, gli impegnati: quelli li distraiamo con la politica. Si perderanno in interminabili discussioni, assemblee di partito, collettivi, comitati, riunioni serali, e anche con quelli il gioco è fatto. E questi sono, a occhio e croce, un decimo degli altri.

- E poi?

- Poi esiste una piccola fascia ancora più ristretta, direi un altro decimo (se non meno) del gruppo precedente, che comincia a capire tutto. Non possiamo farli fuori fisicamente, ma “tenerli fuori” sì: li terremo incollati alla tastiera. Metteremo in giro dei nostri emissari, attivissimi nelle discussioni, riempiranno di commenti i loro blog, a volte diranno qualcosa di giusto ma il più delle volte faranno perder tempo, e questi a furia di rispondere, a furia di ribattere, perderanno un sacco di tempo e resteranno tutto il tempo alla scrivania, convinti di essere i veri rivoluzionari. Avremo disinnescato e neutralizzato anche questi, i più pericolosi. E loro neanche se ne accorgeranno, tutti intenti a rispondere ai nostri troll!

Immagine

Nella sala si fece il silenzio. Era evidente che quello era stato il trampolino di lancio del giovame analista: aveva superato la prova brillantemente.

http://www.stampalibera.com/?p=66711
Ultima modifica di Atlanticus81 il 22/09/2013, 17:45, modificato 1 volta in totale.

04/10/2013, 14:21

Sapete cosa biasimo di più di questo tipo di articoli?!

Denigrano, insultano, ridicolizzano idee controcorrente, senza proporre nessuna soluzione alternativa... [8]

Lo riporto per dovere di cronaca e perchè mi permette di rilanciare questo thread, citando l'autore, ma sottolineando fermamente che le tesi ivi descritte NON SONO CONDIVISE DAL SOTTOSCRITTO il quale, già in precedenza, ha manifestato apprezzamenti nei confronti delle idee di Serge Latouche in merito alla "Decrescita Felice" che considero una delle possibili strade da percorrere per giungere alla RINASCITA SOCIALE GLOBALE.

Invito l'autore dell'articolo, tale Petrosillo, a voler argomentare SUE personali soluzioni ai problemi del "Sistema" (oggettivi e ineludibili), invece che limitarsi ad attaccare chi, a torto o a ragione, prova a definire percorsi alternativi.

A meno che il Sig.Petrosillo non ritenga che tutto vada bene così com'è, nonostante la logica e la storia (anche economica) dimostri l'IMPOSSIBILITA' OGGETTIVA del paradigma, tutto occidentale/capitalista, della CRESCITA INFINITA. Una bestialità che tanto male sta causando alle economie e al tessuto sociale di interi paesi/continenti.

Alla assurdità bestiale della CRESCITA INFINITA, mi perdonerete se preferisco "La ********** di Latouche" così come definita dal molto urbano Petrosillo nell'articolo che segue...

La ********** di Latouche
Scritto da: Gianni Petrosillo (04/10/2013)

Il “pollo” ha fatto di nuovo l’uovo. Ovviamente, poiché in natura questo è impossibile, guardando meglio l’oggetto, cioè il prodotto esitato dal pennuto addottorato, quell’uovo non è un uovo ma una deiezione di sembianza ovulare e di pura sostanza fecale. Chiameremo questa uscita fuorviante l’ultima evacuazione propagandistica abbondante del “wate”, ovvero Serge Latouche che per i suoi dolori di pancia intellettuali convoca Marx ad avvalorare i suoi contorcimenti enterici. Insomma, l’intellettuale l’ha fatta di nuovo grossa e fuori dal suo consueto vasino.

Lo spazio dello stabbio ideologico, che è altra cosa dal campo della scienza, si riempie di tutti i feticci disponibili sul mercato delle idee di risulta, che non sono concetti ma contenitori stracolmi di pregiudizi, per poi espellere rapide soluzioni, sotto specie di proposte rivoluzionarie regressive, come la decrescita, le quali attirano tutti gli esseri sragionanti affetti da dissenteria ribellistica.

Chi si nutre di queste elaborazioni estemporanee si alimenta sostanzialmente di **********, può ornarla come vuole, edulcorarne il sapore con vari condimenti filosofici ed ecologisti, ma il piatto principale non cambia.

La decrescita, che prospetta una frugalità sociale complessiva come antidoto all’esasperazione consumistica, è già in sé una forma di parsimonia, ma di pensieri e categorie. Latouche combatte la società dell’accumulazione capitalistica con chiacchiere pauperistiche e illusioni ossimoriche (l’abbondanza frugale) , cioè non la combatte affatto perché non la colpisce al cuore delle sue contraddizioni, che non attengono alla sua illimitatezza produttiva ma alla sua violenza politica.

Credo che Latouche, grazie alle conferenze ben retribuite, dove parla e straparla, se la passerà senz’altro meglio di noi. Lo vedo alzarsi piuttosto tardi (le star possono), prendere un caffè equo e solidale, ingurgitare un biscottino biologico, ripulirsi le labbra con un tovagliolino di carta riciclata e poi, lo immagino ad imprimere i suoi sforzi mattutini, anziché sulla carta igienica come la gente normale, su pagine che saranno stampate dalla Jaca Book con titoli improponibili come il seguente: “Incontri di un obiettore di crescita”. Per questo leggerli è come buttare il tempo nel water.

In uno dei suoi ultimi interventi, l’economista francese, ha rispolverato l’ormai famigerata lettera a Vera Zasuli#269; di Marx, del 1881, cavallo di battaglia di tutti gli utopisti rincitrulliti che cercano le luci della ribalta e il riconoscimento della comunità universitaria, quella pagante i giri dei conferenzieri predicanti la frugalità agli altri, purché non riguardi il loro portafogli. Secondo Latouche, in quella missiva, Marx gli dava ragione dimostrando di essere un decrescista ante litteram. Costui, infatti, “evocava la possibilità di un passaggio diretto dalla comunità contadina tradizionale russa, il mir, al socialismo, saltando la tappa capitalista.” Come ha scritto Gianfranco La Grassa sulla questione, Marx, al tempo di quella epistola, era ormai un uomo disilluso, che si era reso conto “dell’allontanarsi, per lui sorprendente, della prospettiva comunista. Si concede così l’autentica sciocchezza, malgrado il suo genio, di prendere sul serio la comunità contadina feudale russa, come se si potesse saltare lo sviluppo capitalistico con quell’enorme socializzazione della produzione da esso indotta, che gli aveva fatto credere al comunismo quale processo già in gestazione nelle viscere del modo di produzione capitalistico.”. Latouche (e non solo lui), si è avventato, come uno avvoltoio che non butta via niente, su questa piccola debolezza marxiana, quella appunto commessa da una persona stanca e disincantata che, tuttavia, poteva anche permettersi un minimo cedimento psicologico dopo decenni passati a studiare e a raccogliere “una quantità enorme di dati sullo sviluppo capitalistico, il tutto sfociato nella sua massima opera”, Das Kapital.

Siccome, Latouche oltre che rapace è anche iena, dopo essere salito su questo errore marginale del barbuto di Treviri, ne approfitta per riesumare, da autentico necroforo del marxismo che si richiama al suo fondatore solo per seppellirne definitivamente la memoria, “la straordinaria varietà di vie e di voci del primo socialismo (frettolosamente liquidato con l’etichetta di socialismo romantico o utopistico)”. Certamente, perché se costui non recupera, in qualche maniera, queste forme primordiali di socialismo reazionario come potrebbe mai legittimare l’ultima manifestazione dello stesso, quella da lui brevettata, denominata appunto decrescita?

Poi arriva anche la ciliegina sulla torta, con Latouche che assicura che “si potrebbe presentare paradossalmente la decrescita come un progetto radicalmente marxista”. Ma davvero? Eppure, a me la sua decrescita sembra una riedizione malriuscita del vecchio socialismo feudale, di cui Marx parla nel Manifesto, ignobile “mescolanza di lamentazioni e pasquinate, di echi del passato e vagiti dell’avvenire”, lotta letteraria per una più rapida decadenza politica ed economica, che al posto dell’ascetismo cristiano mette il misticismo comunitario irrealistico e cencioso.

Infine, il prete Latouche ci indica la strada della resipiscenza: “Per uscire da una crisi che è inestricabilmente ecologica e sociale, bisogna uscire dalla logica dell’accumulazione infinita del capitale e dalla subordinazione di tutte le decisioni essenziali alla logica del profitto. È per questo che la sinistra, se non vuole rinnegare se stessa, dovrà abbracciare senza riserve le tesi della decrescita”. La sinistra, già rinnegata, non rinneghi se stessa ma abbracci pure la palla al piede della decrescita così la vedremo finalmente inabissarsi insieme a tutte le sue allucinazioni post-moderne, dall’ambientalismo, al differenzialismo di genere, alle altre psicosi politically correct dei nostri tempi.

http://www.conflittiestrategie.it/la-** ... i-latouche

06/10/2013, 16:45

il problema non è nel fare certi articoli ma nella risonanza e visibilità che gli si da nei confronti dell'opinione pubblica. Purtroppo sono queste le opinioni che vengono tacciate come "GIUSTE" e quindi la gente e abituata a prenderle per buone e basta.

11/10/2013, 08:31

VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE: SVILUPPO ECONOMICO

Le risorse umane e naturali hanno permesso la nascita e l’evoluzione dell’economia; la valorizzazione delle risorse umane ha consentito lo sviluppo dell’organizzazione del lavoro, il progresso e la specializzazione delle professioni, la maturazione delle competenze; tali risorse hanno permesso di sfruttare le risorse naturali: l’agricoltura per produrre i frutti della terra, l’allevamento per i frutti della selvaggina, l’edilizia per la costruzione di case, ecc..

Tali risorse costituiscono il baricentro dell’economia reale cresciuta prima attraverso il baratto, poi attraverso l’utilizzo della moneta; ma col passare del tempo quelle risorse hanno gradualmente perso valore specifico rispetto al valore della moneta che oggigiorno ha segnato il passaggio dall’economia reale all’economia monetaria. In questa moderna economia il baricentro è il denaro, non più mero mezzo di scambio, ma ossessione primaria rispetto a tutte le altre risorse di cui spesso ci si priva; la ricchezza reale è costituita dalle risorse, dalla produzione di beni e di servizi, dalle competenze dei lavoratori e dalle ore di lavoro da essi svolte; nell’economia monetaria la ricchezza è costituita da carta colorata e carte magnetiche a cui per convenzione attribuiamo un valore non reale.

Le monete complementari valorizzano le risorse poichè, nella maggior parte dei casi, non generano interessi e quindi non servono ad accumulare ricchezza, bensì a generare nuova ricchezza incentivando gli scambi e l’utilizzo delle risorse.

Gli effetti sull’economia sono potentissimi: il maggior potere d’acquisto permette di aumentare i consumi, le vendite delle imprese (maggiori profitti) e la capacità produttiva impiegata (maggiore produzione); maggiori profitti e produzione provocano la crescita dimensionale delle imprese, l’aumento degli investimenti nell’innovazione e nella ricerca, l’assunzione di personale e la diminuzione della disoccupazione, tutti requisiti a cui seguono nuovi consumi; questo circolo virtuoso continua all’infinito e valorizza la produzione, il lavoro e gli scambi.
Le risorse devono tornare al centro dell’economia e la moneta deve riassumere il suo ruolo di strumento di scambio: questo deve essere l’imperativo da condividere per tornare all’economia reale.

RISPARMIO E SVILUPPO

Quanto ci costano gli interessi sul debito e quanto possiamo risparmiare? Facciamo un esempio: per acquistare un’auto di 20.000 € la maggior parte di noi chiede un mutuo (un prestito bancario) su cui paga un interesse; con un interesse del 5 % la somma da restituire sarà pari a 21.000 €. Quei 1.000 € intascati dalla banca potrei investirli in risorse reali ad esempio acquistando un computer. Il venditore del computer avrà 1.000 € da spendere e investe in pubblicità; l’agenzia pubblicitaria spenderà quei 1.000 € per altri acquisti; permette una crescita maggiore dell’economia.

Consideriamo solo il debito pubblico: per chi non lo sapesse ognuno di noi ha un debito di 30.000 € contratto dai nostri rappresentanti politici. In totale il debito pubblico italiano genera circa 70 miliardi di interessi che paghiamo tramite tasse: circa 1.100 € a persona da pagare ogni anno, che in una famiglia di 3-4 persone diventa di 3.000 o 4.000 euro.

Quanto denaro perdiamo durante la nostra vita? Facciamo degli esempi!

Chi nasce oggi, resta in famiglia fino a 25 anni e vive per 80 anni perderebbe 60.500 € della ricchezza che produce; sommando a tale somma il debito arriviamo a 90.500 €.

Se consideriamo una famiglia costituida da una coppia di 25 anni, che vive per 80, con due figli a carico per 25 anni avrebbe una perdita di circa 150.000 € della propria ricchezza prodotta. Con il debito considerato solo per la coppia la somma ammonta a 210.000 €.
I due esempi descritti non tengono conto dell’aumento del debito pubblico e dell’interesse che negli ultimi anni è costantemente aumentato in valore assoluto. A quelle somme che costituiscono un debito che non abbiamo contratto noi, ma i governi, per coprire le spese derivanti dalla loro inefficienza e incompetenza.

Al debito pubblico dobbiamo aggiungere il debito privato, costituito dai prestiti che chiediamo alle banche volontariamente per acquistare case, auto, ecc.. In questo caso il debito privato italiano ammonta a circa 524 miliardi di euro; provando a dare una stima calcolata con un tasso del 5 %, gli interessi ammonterebbero a circa 26 miliardi di euro. Sommando interessi del debito pubblico e privato otteniamo un totale di 96 miliardi di euro, che potrebbero essere risparmiati ed essere investiti in economia reale: innovazione, ricerca e sviluppo, occupazione. L’utilizzo della moneta complementare permetterebbe di ridurre l’esposizione al debito e agli interessi da parte delle famiglie favorendo l’aumento di potere d’acquisto nell’economia reale.

Valorizzare le risorse è uno dei vantaggi delle monete complementari poichè esse, nella maggior parte dei casi, non generano interessi e quindi non servono ad accumulare ricchezza, bensì a favorire gli scambi e a generare nuova ricchezza. La loro natura generalmente locale favorisce lo sviluppo delle risorse e dei mercati locali e la diminuzione dell’occupazione.

Le risorse devono tornare al centro dell’economia e la moneta deve rientrare nel ruolo di strumento di scambio.

PIU’ LIQUIDITA’ E MENO DILAZIONI DI PAGAMENTO

I vantaggi per l’economia sono davvero tanti: oltre a quelli già descritti le imprese possono sfruttare la moneta complementare per ridurre le crisi di liquidità, le eccessive dilazioni di pagamento e le insolvenze.

Quando un cliente non ha potere d’acquisto in Euro sufficiente a pagare il fornitore, è costretto a supplicare il fornitore per ottenere sconti e rateizzazioni sul prezzo.

La moneta complementare può essere la soluzione a questi problemi: cosa darebbe il fornitore per vedere i suoi clienti pagare immediatamente gli acquisti, magari pagando una parte in Euro e una parte (che non hanno disponibile a breve) in moneta complementare? A sua volta il fornitore potrà spenderli presso il proprio fornitore.

Sono i vantaggi che sfruttano le imprese associate alle reti che utilizzano quotidianamente la moneta complementare: ad esempio la banca svizzera Wir (letteralmente “Noi”), oppure l’italiana BexB (Business Exchange Business) o ancora la belga RES.

http://www.dionidream.com/i-vantaggi-de ... lementare/

11/10/2013, 14:38

Svizzera preleva ai ricchi per dare ai disoccupati

Da gennaio sarà trattenuto l'1% sui redditi sopra 250 mila
euro: governo spera di recuperare 80 milioni l'anno.

http://www.wallstreetitalia.com/article ... upati.aspx

11/10/2013, 15:25

Thethirdeye ha scritto:


Svizzera preleva ai ricchi per dare ai disoccupati

Da gennaio sarà trattenuto l'1% sui redditi sopra 250 mila
euro: governo spera di recuperare 80 milioni l'anno.

http://www.wallstreetitalia.com/article ... upati.aspx



Svizzera-Robin hood [:D]
Ottimo! [^]

11/10/2013, 20:34

shighella ha scritto:

Thethirdeye ha scritto:


Svizzera preleva ai ricchi per dare ai disoccupati

Da gennaio sarà trattenuto l'1% sui redditi sopra 250 mila
euro: governo spera di recuperare 80 milioni l'anno.

http://www.wallstreetitalia.com/article ... upati.aspx[/f]


Svizzera-Robin hood [:D]
Ottimo! [^]



Cara Shighella a me leggendo questi titoli Svizzera, prelievo forzoso dai conti dei ricchi per l'assicurazione ai disoccupati vien da pensare, ma non saranno mica messi apposta per per addolcire la pillola quando in europa si faranno i prelievi forzosi tipo Cipro dai conti correnti?
Sai....se lo fà la Svizzera ........ [8] [8] [:)] [:)] allora tutto Ok, è cosa buona e giusta.

Secondo me si, perchè in Svizzera questi "prelievi" dei quali si scrive strumentalizzando la notizia con questi titoloni, non sono altro che una trattenuta sui salari alti dei lavoratori dipendenti, tuttaltro che prelievi forzosi o coatti come si vuol lasciare intendere.

http://www.seco.admin.ch/aktuell/00277/ ... g-id=47946


Io ci vedo solo della propaganda.

Per capire meglio cosa voglio dire, leggere qui sotto: [:)]

[wbf]11 ottobre 2013

Conti correnti: la BCE non esclude il prelievo forzoso

Immagine

La notizia è una di quelle che fa venire i brividi, soprattutto in tempi di incertezza economica: parliamo di prelievo forzoso dai conti correntiper sostenere le banche in default. Nei mesi della crisi di Cipro era emersa l’idea che le banche potessero ricorrere ai depositi dei clienti per sanare le “buche” nei propri bilanci: effettivamente, la procedura del “bail-in” (il ricorso al contributo degli azionisti e dei correntisti per salvare le banche) è stata la tassa chiesta dall’Unione per risanare il Paese.

Da più parti si era corsi ad affermare come una misura di questo tipo fosse improbabile in caso di (eventuale) default del nostro Paese. Eppure, un intervento di questo tipo è compatibile con il quadro giuridico dell’UE. A ricordarlo – e a far preoccupare i correntisti – è stato, negli scorsi giorni, uno dei principali esponenti del board della BCE, Joerg Asmussen. Questi, durante un’intervista, ha ammesso che i depositi dei correntisti potrebbero, in caso di estremo bisogno, essere intaccati in caso di necessità. Asmussen si è affrettato a sottolineare il carattere di eccezionalità di questo provvedimento, anche se anche il solo tornare a parlarne mette tutti sull’attenti (ricordiamo che la gestione di Cipro è stata definita dal presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem un “modello”).

Ad ogni modo è bene ricordare che sono a rischio solo i conti più pingui: quelli, per intenderci, con depositi superiori a centomila euro, visto che il Fondo interbancario per la tutela dei depositi obbliga alla salvaguardia delle cifre depositate fino a quella cifra. L’italiano medio – e i suoi depositi ridotti dalla crisi – è chiaramente salvo.

[align=right]Source: Conti correnti: prelievo forzoso non escluso | Facile.it [/align]



L’italiano medio – e i suoi depositi ridotti dalla crisi – è chiaramente salvo.


Ma c'è qualcuno che crede che l'italiano NON medio, quello che ha i soldi, li lasci depositati in banca per farsi spennare?.
E se non si riesce a spennare i ricchi sfondati, indovinello, chi rimane da spennare?
Ultima modifica di Wolframio il 11/10/2013, 21:06, modificato 1 volta in totale.

11/10/2013, 20:59

Credi che vogliano farci abituare all'idea?
L'articolo dice che la tassazione dell'1% riguarda gli stipendi che superano i 250mila euro e che la somma viene reimpiegata per la sussistenza ai disoccupati..Non mi sembra malvagia come cosa; in Italia sono pochissimi quelli che guadagnano uno stipendio annuo di 250000 euro, non penso che i gia tartassati lavoratori italiani. quelli dagli 800 ai 1200 euro al mese, possano abituarsi all' idea di un'ulteriore privazione.
E cmq anche se dovessero decidere per questa ulteriore tassazione, potrà fermarli qualcuno?? [xx(]
Ultima modifica di shighella il 11/10/2013, 21:05, modificato 1 volta in totale.

11/10/2013, 21:06

L'articolo che hai postato spega che la tassazione servirebbe per tappare i buchi delle banche e non per la sussistenza ai disoccupati come nel caso dellaa svizzera [8]

11/10/2013, 21:11

http://www.wallstreetitalia.com ha scritto abbastanza bene l'articolo, salvo per il finale (Il prelievo forzoso alla "Robin Hood" e la parola forzoso), ma se leggi i titoli che avresti visto cliccando il testo del mio intervento, si pensa a tutt'altra cosa

Clicca [:)]
Svizzera, prelievo forzoso dai conti dei ricchi per l'assicurazione ai disoccupati


Chi legge solo i titoli, cosa gli viene in mente?

Svizzera, prelievo forzoso dai conti dei ricchi per l'assicurazione.....

prelievo forzoso dai conti
prelievo forzoso dai conti
prelievo forzoso dai conti

Subliminale no ?


Guarda qui sotto se in Google svizzera trovi gli stessi titoli...non mi pare e se ne trovi sono solo testate italiane che parlano di prelievi forzosi

http://alturl.com/6rhka

Riguarda Google Italia

http://alturl.com/o25mc
Ultima modifica di Wolframio il 11/10/2013, 21:30, modificato 1 volta in totale.

11/10/2013, 21:36

In effetti da quando ho iniziato ad avere problemi a vedere da vicino sn diventata molto pigra nella lettura ( basterebbe un paio di occhiali, lo so)...Cmq l'unica cosa che posso dirvi, ragazzi, evitate di invecchiare se potete!! [:o)] [:D]
Ultima modifica di shighella il 11/10/2013, 21:38, modificato 1 volta in totale.
Rispondi al messaggio