ANSA- 29 ottobre
Berlusconi, nessuno mi fa cambiare stile di vita
Così Berlusconi parlando di Ruby. Famiglia Cristiana, malattia premier fa tristezza e pietà
BRUXELLES - "Su quanto avviene a casa mia non devo chiarire niente perché da me entrano solo persone che si comportano bene". Lo ha detto Silvio Berlusconi rispondendo alle domande dei giornalisti sul caso Ruby al termine del Consiglio europeo. "Nessuno può farmi cambiare stile di vita". Berlusconi conferma di aver inviato Nicole Minetti, l'ex igienista dentale ora consigliere regionale in Lombardia, presso la Questura di Milano per aiutare Ruby, la ragazza marocchina coinvolta nell'inchiesta di Milano. "E' stata mandata da me per dare aiuto a una persona che poteva essere consegnata non ad una comuntà o alle carceri che non è una bella cosa, ma data in affidamento. Avendo un quadro di vita tragico, l'ho aiutata", ha detto il premier parlando con i cronisti a Bruxelles. Ma, aggiunge in riferimento a quanto scritto oggi da alcuni quotidiani, "non ho regalato auto o altro". "Sono una persona giocosa - ha aggiunto - amo la vita e amo le donne".
RELAZIONE QUESTORE A MARONI,RISPETTATE PROCEDURE - In una relazione esplicativa del questore di Milano, trasmessa al ministro dell'Interno Roberto Maroni attraverso il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, emerge che in occasione dell'accompagnamento di Ruby negli uffici di polizia il 27 maggio scorso sono "state eseguite tutte le ordinarie procedure previste dal protocollo per i casi di rintraccio di persona minorenne". Lo si apprende da fonti del Viminale secondo le quali l'affidamento al consigliere regionale Nicole Minetti venne deciso "solo dopo che la Questura ebbe accertata la mancanza di posti presso le comunità della zona, dopo l'autorizzazione del magistrato competente e con il consenso della giovane marocchina"
F.CRISTIANA, MALATTIA PREMIER FA TRISTEZZA E PIETA'- Veronica Lario "lo aveva già segnalato", Berlusconi ha "una malattia, qualcosa di incontrollabile" ed è "incredibile che un uomo di simile livello non abbia il necessario autocontrollo. E che il suo entourage stia a guardare". Lo afferma il settimanale Famiglia Cristiana in un commento pubblicato sul suo sito. Tra le reazioni all'ultima "bufera" - scrive - "ne manca una che faticheremmo a definire, qualcosa che sta fra la tristezza civile e la pietà umana". "Non assistiamo soltanto a una tegola sulla testa del Berlusconi politico, primo ministro in carica e aspirante al Quirinale", afferma Famiglia Cristiana, "né stavolta si può parlare di complotto giudiziario, o tanto meno poliziesco". "Il fatto è - aggiunge - che esistono testimonianze, alcune opinabili ma altre, ahimè, documentate, che creano un duplice ordine di problemi". L'ultima vicenda avrebbe ulteriormente minato "la credibilità, meglio ancora la dignità, dell'uomo che governa il Paese; i riflessi sulla vita nazionale e sui rapporti con l'estero; l'esempio che dall'alto viene trasmesso ai normali cittadini. I quali non si sognano né trasgressioni né festini, ma da oggi dovranno abituarsi alle variazioni pecorecce sul 'bunga bunga'". E, oltre all'aspetto politico, il settimanale cattolico si allarma su quello umano. "L'altro problema, da valutare come se Berlusconi fosse un tizio qualunque, è la condizione che già la moglie, Veronica Lario, aveva pubblicamente segnalato. Uno stato di malattia, qualcosa di incontrollabile anche perchè consentito, anzi incoraggiato, dal potere e da enormi disponibilità di denaro". "Incredibile che un uomo di simile livello e responsabilità non disponga del necessario autocontrollo - afferma l'articolo - . E che il suo entourage stia a guardare". Tra le tante reazioni alla vicenda - tra "chi tende a ingigantire e chi tenta di argineare" - il periodico dei Paolini sottolinea come "la stampa di destra" faccia "titoloni su tutta la prima pagina". "Per una vicenda che si voleva sopire - aggiunge - strana tecnica. E siamo solo all'inizio. Come sa chi ha un minimo di esperienza sul gossip e le sue diramazioni, aspettiamoci il peggio".
FRANCESCHINI,SFIDUCIA? NO,MA PUNTIAMO A CADUTA GOVERNO - "Noi abbiamo il dovere di chiudere il più possibile in fretta la pagina del berlusconismo. La telefonata alla questura di Milano configura un reato grande come una casa e in qualsiasi paese del mondo avrebbe già portato alle dimissioni del premier. Adesso non ci interessa un applauso ad una nostra azione parlamentare, ma molto più concretamente la fine del governo Berlusconi". Così Dario Franceschini ha risposto al telefono alla domanda se il gruppo del Pd presenterà una mozione di sfiducia a Berlusconi sul caso Ruby.
ENRICO LETTA: SE FATTI CONFERMATI BERLUSCONI SI DIMETTA - "Quello che è emerso è molto grave. E se quei fatti sono confermati penso che non ci sia altra strada che le dimissioni del Presidente del Consiglio. In particolare mi riferisco alla pressioni esercitate dal premier sulla Questura milanese. Al di là di ragionamenti moralistici che comunque mi sento di fare, penso che i comportamenti disdicevoli del Presidente del Consiglio rappresentino un modo per calpestare l'etica pubblica". Lo ha detto Enrico Letta, parlando a Rosarno.
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