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Re: Venezuela

01/05/2019, 01:13

Come in Libia, come in Ucraina, come in Siria... Prendono in giro tutti. E tutti ci cascano, ogni volta.

Re: Venezuela

01/05/2019, 08:15

TheApologist ha scritto:Come in Libia, come in Ucraina, come in Siria... Prendono in giro tutti. E tutti ci cascano, ogni volta.


quando c'era morsi in egittomi ricordo gli attivisti "democratici"
appellarsi all'esercito per ribaltare le elezioni..

poi è arrivato al sisi..

Re: Venezuela

01/05/2019, 11:12

TheApologist ha scritto:Come in Libia, come in Ucraina, come in Siria... Prendono in giro tutti. E tutti ci cascano, ogni volta.


Ci cascano? Davvero pensi che vengano e\o si facciano ingannare?


Intanto per non sbagliare quel cretino di Salvini continua a sostenere Guaidò ed il suo ormai fallito golpe. Che cazzone.

Re: Venezuela

01/05/2019, 12:04

MaxpoweR ha scritto:
Ci cascano? Davvero pensi che vengano e\o si facciano ingannare?

Mi riferivo ai proseliti neocon e sionisti nostrani, ... Secondo loro, questi sono tutti metodi "giusti" perché a sostenere i golpe di turno ci sono gli Usa e i nasoni guidati da JHWH.
Viceversa, se facessero i cinesi o i russi delle operazioni del genere gli scoppierebbe la giugulare...

Il pensiero di Salvini è comprensibile; se vuole continuare a fare politica deve sostenere per forza l'attuale amministrazione americana. Quando Trump bombardo la Siria, protestó, se ti ricordi.

Dopo fu convocato dall'ambasciatore Usa che gli tirò le orecchie, successivamente lo spedirono in Israele per la canonica leccata al muro, e al deretano di Bibi, e ritornò sionista de fero...

Re: Venezuela

01/05/2019, 12:09

TheApologist ha scritto:
MaxpoweR ha scritto:
Ci cascano? Davvero pensi che vengano e\o si facciano ingannare?

Mi riferivo ai proseliti neocon e sionisti nostrani, ... Secondo loro, questi sono tutti metodi "giusti" perché a sostenere i golpe di turno ci sono gli Usa e i nasoni guidati da JHWH.
Viceversa, se facessero i cinesi o i russi delle operazioni del genere gli scoppierebbe la giugulare...

Il pensiero di Salvini è comprensibile; se vuole continuare a fare politica deve sostenere per forza l'attuale amministrazione americana. Quando Trump bombardo la Siria, protestó, se ti ricordi.

Dopo fu convocato dall'ambasciatore Usa che gli tirò le orecchie, successivamente lo spedirono in Israele per la canonica leccata al muro, e al deretano di Bibi, e ritornò sionista de fero...

ahahahahah..... [:297]

Me fai morì TheApologist.... [:D] [:D] [:D]

Re: Venezuela

01/05/2019, 12:47

VIDEO. Un militare venezuelano denuncia: "Così mi hanno ingannato per partecipare al tentativo di golpe"


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Un soldato venezuelano intervistato dalla catena Telesur ha raccontato come lui e altri soldati siano stati ingannati e costretti a unirsi al tentato colpo di stato contro il governo nella giornata del 30 aprile.

Secondo il soldato, il giorno prima lui e i suoi compagni sono stati inviati a cercare le loro "uniformi patriottiche" con il pretesto che avrebbero ricevuto "alcune decorazioni" e una notizia che avrebbe "cambiato la loro vita". Poi hanno ricevuto l'ordine di rimuovere i fucili per prendere il carcere di Tocorón, nello stato di Aragua, a causa di una presunta situazione irregolare.

La denuncia di questo soldato con i sottotitoli in italiano

Guarda su youtube.com


Quando hanno raggiunto il punto concordato ad Altamira, hanno avuto l'ordine di bloccare la strada adiacente con l'infomrazione che in corso c'era "un colpo di stato", dice l'ufficiale militare, che identificò tra coloro che impartirono le istruzioni al comandante della Guardia Nacional Rafael Pablo Soto Manzanares, "il sindaco Cequea" e il comandante Sánchez Illich.

Quindi, l'intervistato e altri ufficiali militari hanno comunicato con i loro superiori per coordinare il trasferimento alla base aerea di La Carlota e ritornare sotto il comando dei propri ufficiali.
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Fonte

Re: Venezuela

01/05/2019, 14:50

"Un soldato"....con tutto il rispetto per questo soldato ma è uno soltanto su migliaia di altri militari venezuelani? e tutti questi altri sono del suo stesso parere?

Re: Venezuela

02/05/2019, 07:34

Venezuela, scontro Usa-Russia. Pompeo: “Azione militare è possibile”. Mosca: “Con ingerenza americana conseguenze gravi”


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Nel day after del tentato golpe contro Nicola Maduro, il Venezuela diventa ufficialmente terreno di scontro tra Washington e Mosca. Telefonata tra il segretario di Stato e il ministro russo: "Mosca e Cuba vogliono destabilizzare Caracas. E così rischiano di destabilizzare nostri rapporti". "Dall'America influenza distruttiva". Nel frattempo nel Paese sudamericano nuovi scontri dopo il fallito golpe di Guaidò
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Gli Stati Uniti non escludono un’azione militare. La Russia risponde: in quel caso le conseguenze sarebbero gravi. Nel day after del tentato golpe contro Nicola Maduro, il Venezuela diventa ufficialmente terreno di scontro tra Washington e Mosca. Quella che doveva essere la spinta definitiva per portare Juan Guaidò alla guida del Paese si è rivelata una mezza sconfitta per l’autoproclamato presidente ad interim. Un morto e 90 feriti sono i numeri degli scontri ieri nel Paese venezuelano. Dove si è registrato caos anche oggi: manifestanti sono entrati nuovamente in contatto con la Guardia nazionale bolivariana. Gli hanno utilizzato gas lacrimogeni e sfollagente per disperdere centinaia di oppositori di Maduro. Nonostante l’intervento delle forze dell’ordine, i dimostranti sono rimasti nella zona. “Non abbandoneremo le strade – hanno sostenuto i leader della protesta – perché non abbiamo paura, e perché non ne possiamo più di questo malgoverno”.

Leader opposizione si rifugia all’ambasciata spagnola – In corso a Caracas le marce contrarie di sostenitori di Maduro e degli oppositori. Il presidente è rimasto saldamente al suo posto, visto che la maggioranza dell’esercito gli è rimasta fedele. Solo venticinque militari hanno chiesto asilo all’ambasciata brasiliana a Caracas, dopo aver espresso il loro appoggio a Guaidò, mentre il leader dell’opposizione venezuelana Leopoldo López – arrestato nei mesi scorsi e liberato proprio ieri dai golpisti – si è rintananto all’ambasciata spagnola dopo aver lasciato quella cilena.

Lo telefonata Pompeo-Lavrov – Lo stesso Guaidò – secondo il Corriere della Sera – rischia l’arresto. Ed è per questo motivo il Segretario di Stato americano, Mike Pompeo, in un’intervista televisiva rilanciata da diversi media internazionali non ha escluso che gli Usa possano impegnarsi a breve con un’azione militare a Caracas: “È possibile. Se necessario è quello che faranno gli Stati Uniti” per restaurare la democrazia anche “se preferirebbero una transizione pacifica del potere”. Parole che provocano la replica del ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov: “L’ingerenza Usa negli affari interni del Venezuela” è una violazione del diritto internazionale, ha detto il ministro di Mosca al suo omologo americano durante una conversazione telefonica, citata alle agenzie russe Interfax e Tass. Lavrov ha messo in guardia Pompeo sul fatto che ulteriori passi “aggressivi” di Washington nel Paese latinoamericano comporterebbero “conseguenze gravi”. Il ministro di Mosca ha parlato ancora di “influenza distruttiva” degli Stati Uniti allorché lo stesso Pompeo non ha escluso un intervento militare nel Paese latinoamericano. “È una violazione flagrante del diritto internazionale che non ha nulla a che fare con la democrazia”, si legge in un comunicato diffuso dal ministero degli Esteri russo dopo il colloquio tra i due.

Maduro smentisce Pompeo: “Non è vero che stavo scappando” – Dall’altra parte del mondo, arriva la versione americata alla telefonata, riferita una portavoce del Dipartimento di Stato, Morgan Ortagus. “La Russia e Cuba stanno destabilizzando il Venezuela” e il coinvolgimento russo nelle vicende del Paese latinoamericano “rischia di destabilizzare anche le relazioni bilaterali tra Washington e Mosca”, sono le parole usate da Pompeo durante la telefonata con Lavrov. Il capo della diplomazia americana ha insistito perché la Russia cessi immediatamente le attività di sostegno al presidente Maduro. Che hanno come effetto quello di rafforzare la posizione di Maduro. Il presidente del Venezuela, da parte sua, ha smentito l’intenzione, attribuitagli dallo stesso Pompeo, di abbandonare il Paese per trasferirsi a Cuba quando è cominciata la rivolta militare. “Ha detto Mike Pompeo che Maduro aveva un aereo pronto per andarsene a Cuba, per fuggire, e che i russi lo hanno fatto scendere, proibendogli di lasciare il Paese. Signor Pompeo, per favore, che mancanza di serietà”, ha detto il leader venezuelano in un video. L’ennesima controprova che conferma come a Caracas il vero contrasto in corso sia quello tra Usa e Russia.

Segretario Difesa Usa annulla viaggio in Europa – E infatti il segretario alla Difesa ad interim degli Stati Uniti, Patrick Shanahan, ha cancellato un viaggio in Europa per restare a Washington durante la crisi. Lo ha fatto sapere il Pentagono, sottolineando che Shanahan resterà a Washington per “coordinarsi più efficacemente con l’Nsa e il dipartimento di Stato sul Venezuela e per continuare il coordinamento con il dipartimento della Sicurezza interna sul sostegno al confine sudoccidentale”. Insomma il golpe di Guaidò è fallito ma la questione venezuelana va avanti.

Guaidò va avanti. Intelligence Brasile: “Ha sbagliato” – Lo stesso autoproclamato presidente ha detto che le proteste continueranno “con più forza che mai”. “Oggi continuiamo. Andiamo avanti con più forza che mai, Venezuela”, ha scritto su Twitter Guaidò, condividendo le informazioni sui 15 principali punti di concentrazione delle proteste che si terranno oggi a Caracas. L’impressione, però, è che il sedicente presidente abbia perso un’occasione importante. E ha ricevuto le critiche di alcuni militari e diplomatici brasiliani. “Già dal mattino abbiamo cominciato a monitorare la situazione e ci sembrava che Guaidò contasse su un appoggio significativo, ma a misura che passavano le ore abbiamo capito che era minore di quanto pensassimo”, ha confidato una fonte militare qualificata al portale news Uol, legato al quotidiano Folha de Sao Paulo. La stessa fonte anonima ha aggiunto che l’appoggio militare a Guaidò “è risultato insufficiente per ottenere il risultato desiderato”. D’altra parte, una fonte diplomatica, anch’essa anonima, ha sottolineato che la situazione in Venezuela “resta ancora molto instabile, e le informazioni che ci giungono da Caracas sono contraddittorie”. Ma anche così “la nostra impressione è che c’è stata una certa precipitazione” da parte di Guaidò. Precipitazione che potrebbe essergli fatale.
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Fonte

Re: Venezuela

02/05/2019, 14:01

[:296]


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Russia e Stati Uniti affilano le armi per il Venezuela. Ieri, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha mandato un messaggio molto chiaro nei confronti del governo di Nicolas Maduro. Su Twitter, il presidente degli Stati Uniti ha detto che la sua amministrazione segue “da vicino” la “terribile” situazione nel Paese sudamericano e ha detto che gli Usa “stanno facendo tutto il possibile” per aiutare la popolazione, mantenendo “aperte molte opzioni”. Il presidente ha evidenziato poi che il suo governo ha “molte opzioni aperte”. E questo elemento delle opzioni aperte è stato poi approfondito durante un’intervista a Fox in cui il presidente americano ha dichiarato: “Noi stiamo facendo tutto quello che possiamo, salvo, sapete, l’azione massima”. E il riferimento è stato, ovviamente, a un’opzione militare. “Ci sono molte persone che vorrebbero che lo facessimo”, ha aggiunto il capo della Casa Bianca, dicendo che fra le opzioni possibili ci sono alcune che “non voglio neanche nominarle perché sono molto severe”.

Le parole di Trump entrano come un martello in una crisi che ormai sembra arrivata a una svolta. E che rischia di deflagrare in un altro scontro internazionale. L’ennesimo di un mondo che vede ormai come una costante le tensioni fra i poli del pianeta, con Russia, Stati Uniti e Cina che guidano “dalla regia” una serie di conflitto a bassa o media intensità in diversi parti del globo. L’America Latina non da eccezione e Caracas è un altro di questi laboratori di Guerra fredda del XXI secolo, con Maduro da un alto e Juan Guaidò sostenuto apertamente da Washington.

La sfida fra Russia e Usa è ormai evidente. Ieri, in una telefonata bollente fra Mike Pompeo e Sergei Lavrov, il ministro degli Esteri russo ha accusato Washington di ingerenze nella politica venezuelana, denunciando “l’influenza distruttiva” degli Stati Uniti sul Venezuela. Per il ministro russo, “l’ingerenza di Washington negli affari del Venezuela è una flagrante violazione del diritto internazionale” e “questa influenza distruttrice non ha nulla a che vedere con la democrazia” ribadendo che il futuro del Venezuela lo deciderà solo “il popolo venezuelano”.

Accuse dirette e moto precise cui ha risposto Pompeo, che, come lo stesso Lavrov, non ha usato mezzi termini. Nel colloquio telefonico, il segretario di Stato Usa ha accusato direttamente il Cremlino di ingerenze nella politica di Caracas, chiedendo la fine dell’ingerenza russa e dicendo che è la Federazione russa che “destabilizza” il Venezuela. Il portavoce del dipartimento di Stato, Morgan Ortagus, ha chiesto alla Russia di interrompere il sostegno a Maduro e ha detto che “l’intervento di Russia e Cuba è stato destabilizzante per il Venezuela e per le relazioni bilaterali Usa-Russia”.

Accuse che chiaramente non sono che strumentali. Perché è del tutto evidente che le due superpotenze siano coinvolte pienamente nella crisi che sta sconvolgendo il Venezuela. E se il governo di Vladimir Putin sostiene Maduro, è altrettanto vero che gli Stati Uniti non facciano mistero di appoggiare economicamente, politicamente e, probabilmente anche a livello logistico, la rivolta guidata da Guaidò. Quindi è chiaro che si tratti di uno scontro mondiale in cui tutti hanno interessi da tutelare.

La rivolta militare invocata dal leader dell’Assemblea nazionale venezuelana non è stata certamente un colpo di testa: il sostegno americano ha di sicuro avuto un ruolo decisivo. Così come è decisivo per la permanenza di Maduro al potere il supporto di Cina e Russia. E finché le due (o tre) parti non si metteranno intorno a un tavolo, la guerra intestina al Venezuela non avrà fine. Una guerra che può avere però conseguenze devastanti. Lo sanno tutti, a partire dagli Stati Uniti che, negli ultimi tempi, hanno inviato un messaggio abbastanza chiaro: delle esercitazioni a largo del Golfo del Messico per un eventuale boom di profughi. Il messaggio era rivolto a Caracas?

Re: Venezuela

02/05/2019, 14:47

Secondo me nessuna guerra in Venezuela, ne civile ne mondiale perché alla fine anche i militari lasceranno solo Maduro che oramai è soltanto un perdente contestato dalla maggioranza del popolo e andrà a finire con Guaidò nuovo presidente e Maduro costretto a emigrare dal caldo del Venezuela al freddo della Russia [:297]

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Re: Venezuela

02/05/2019, 14:51

Ho visto il discorso del primo maggio di Maduro, c'era così tanta gente a sentirlo che non si riusciva a vedere la fine della fiumana di persone.

Secondo me Guaidó pensava che bastasse somigliare ad Obama per tirarsi dietro tutto il popolo, invece ha ottenuto "l'effetto Putin". Ovvero più gli Stati Uniti dicono che il leader del paese di turno è un diavolaccio che se ne deve andare, e più la gente si compatta intorno a lui.

Perche sanno già come va a finire, hanno visto Saddam penzolare, Gheddafi sporco di sangue e poi morto con una baionetta nel culo, e i paesi "liberati" depredati e ridotti in macerie.

Gli Usa possono pure fare la guerra al Venezuela, ma sarà la volta che si riveleranno davanti al mondo intero per quello che sono, dei guerrafondai scatenati. Finiranno scaricati da chiunque... Diciamo la verità, al mondo non interessa più la pax americana, la "via della seta" è lì a dimostrarlo.

Re: Venezuela

02/05/2019, 15:19

TheApologist ha scritto:Diciamo la verità, al mondo non interessa più la pax americana, la "via della seta" è lì a dimostrarlo.

Si come no, specie se gli Usa inizieranno a tassare prodotti italiani mandando in crisi quel po di export che abbiamo!

Re: Venezuela

02/05/2019, 15:27

Appunto. Finiranno per stare sui ******** a tutti, in quel modo, anche ai fedelissimi come te... Non puoi rapportarti col mondo mettendo sanzioni a chi non ti sta simpatico, e costringere i tuoi alleati a fare altrettanto.
Nel nome di cosa poi? Perché "io so io e voi nun siete n'cavolo?"
È un atteggiamento da bulli. I cinesi e i russi insieme si stanno dimostrando più "pacifisti" degli americani negli ultimi 50 anni.

Re: Venezuela

02/05/2019, 15:44

Gli usa dicono che un loro eventuale intervento è per aiutare la popolazione Venezuelana, i Russi per aiutare solo Maduro!, che infami loro e chi condivide questa ipocrita linea. [:303]

Re: Venezuela

02/05/2019, 17:23

sottovento ha scritto:
TheApologist ha scritto:Diciamo la verità, al mondo non interessa più la pax americana, la "via della seta" è lì a dimostrarlo.

Si come no, specie se gli Usa inizieranno a tassare prodotti italiani mandando in crisi quel po di export che abbiamo!


Pensa se invece tassassimo noi i loro :) Mettendo una coca cola a 15€con 12€ di tasse ad esempio quanto se ne gioverebbe il nostro paese, o un bel pacchetto di sigarette americane a 30€ l'uno con 25€ di tasse...