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08/06/2012, 09:43

In Grecia si spengono le luci
- Corrado Belli -

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Di certo la notizia non sarà tanto drammatica, dato che prima o poi ci si doveva aspettare una tragedia del genere, invece è una tragedia che colpisce come sempre i poveri e i cittadini Greci ormai allo stremo delle loro forze.

Fra pochi giorni molte famiglie saranno senza corrente a casa perchè non possono pagare le bollette, l’altro problema è che il ministero dell’energia anche se vorrebbe continuare a erogare energia elettrica alle famiglie… NON può farlo dato che breve non ci sarà abbastanza Gas e Petrolio per tenere in funzione le centrali elettriche a causa delle fatture che ancora devono essere pagate alla DEPA, la stessa DEPA che assicura il pagamento delle Fatture all’ENI alla società Turca “Bota” e alla russa Gazprom è quasi fallita, non ha più un Euro nelle casse, molte famiglie e anche molte agenzie statali non pagano fatture da mesi, con questo si rischia che Ospedali, case di cura, asili, scuole e ben tre quarti della popolazione greca rimarrà al buio se le fatture non vengono pagate in breve tempo, le 4 aziende che fino ad oggi hanno coperto il 30% del fabbisogno di energia in Grecia sono costrette a chiudere il rifornimento di energia elettrica dato che non hanno alcuna materia prima per continuare ad erogare.

La Elpedison / Mytilineos.Heron e Corinth Power saranno fermate se il pagamento di 120 Milioni di Euro alle sopracitate Agenzie non avverrà.

Il Presidente della Public Gas Corporation (DEPA) Harri Sachinis ha mandato una lettera al Ministro della Finanza George Zanias e la Ministro per l’Ambiente e Energia, Grigoris Tsaltas sollecitandoli a pagare le fatture che lo Stato ha ancora aperte si aggirano sui 300 Milioni di Euro, caso contrario dentro questo mese è costretto a sospendere la fornitura di Energia elettrica dato che anche loro non possono pagare le fatture che hanno ancora aperte nei confronti dei produttori e fornitori di Gas.

Già all’inizio dell’anno molti Ospedali e molte Farmacie si lamentavano che il rifornimento di medicinali era sceso del 25% perchè il governo non aveva pagato le Aziende straniere fornitrici di medicinali essenziali, molte farmacie e Ospedali davano medicinali gratis ai bisognosi e ai senza soldi, anche coloro che hanno un’assicurazione statale che dovrebbero ricevere almeno i medicinali essenziali non ricevono da mesi alcun sostegno e nemmeno medicinali, ancora oggi pagano mensilmente il loro contributo e non sono nemmeno sicuri ce le assicurazioni rimborseranno le somme pagate per nulla, i più coliti sono i Pensionati dato che la pensione è stata ridotta drasticamente, i cittadini greci hanno cominciato a vivere facendo scambio di merce, lavori in cambio generi alimentari cosi come vestiario e tante altre merci di cui c’è un bisogno giornaliero, lo stesso Stato non ha soldi per assicurare un degno pasto ai carcerati che a volte si scannano tra di loro per un qualcosa in più, questa crisi e fabbisogno di cibo può far sfociare da un momento all’altro a una e vera rivoluzione dato che a breve mancherà tutto il necessario, dai generi alimentari all’acqua, dall’energia elettrica ai medicinali.

Lo stato greco ha somme di denaro fino al 20 Luglio, dopo è caos, non può più pagare Pensione e nemmeno il mensile ai suoi dipendenti, secondo informazioni certe lo stato ha abbassato le uscite da 3,8 Miliardi a 700 Milioni già da Maggio, se il FMI e il Fondo di stabilità della UE non saranno in grado di assicurare almeno le somme di denaro per pagare il rifornimento di Gas e le pensioni entro il 18 Luglio e fare in modo che la Grecia continui a rimanere nella UE, sarà la fine dell’Euro, ma il problema non sarà solo dei greci, Italia, Portogallo e Spagna già bussano alla porta che porta all’abisso dato che a breve quello che stanno vivendo il popolo greco lo vivremo anche noi, ma non è tutto, la stessa Germania che dice di essere il motore trainante dell’Europa ha problemi con la povertà, già a Febbraio del 2010 600.000 famiglie non potevano pagare le fatture per l’energia elettrica, oggi si aggirano sul milione e passa, secondo statistiche ..neanche l’America se la passa bene, nel mese di Marzo di quest’anno c’erano 46’405’204 persone che vivenano sotto la soglia della povertà e ricevevano buoni Pasto dal governo.

Oggi si realizza quello che prima si andava a vedere al cinema, molti dicevano “..a noi non succederà”. Oggi è realtà!

Fonte: http://www.informarexresistere.fr/2012/ ... z1wcGRnzz4

08/06/2012, 12:14

Thethirdeye ha scritto:

Sirius ha scritto:

Corsa agli sportelli: in Italia hanno preso il volo 274 mld di euro!

Prosegue quasi inarrestabile il deflusso di capitali dall'Italia verso il Nord Europa.
La chiave di volta di una notizia che tiene banco da mesi e che è stata commentata anche dal premier Mario Monti, trova per la prima volta conferma ufficiale in un passaggio del Bollettino della Banca d'Italia sull'evoluzione "dei saldi del sistema di pagamento Target 2".
Dietro al titolo dell'analisi di certo non accattivante c'è però un dato significativo: gli italiani stanno spostando ingenti masse di denaro dalle banche domestiche a quelle estere. Si tratta di una cifra molto consistente, che a marzo avrebbe toccato 274 miliardi di euro.
Le cifre ufficiali si fermano però a dicembre del 2011, quando l'emorragia era da tempo in atto e sfiorava 200 miliardi; a tanto ammonta infatti la "passività verso l'Eurosistema" della Banca d'Italia, ovvero tutti i pagamenti, importazioni e investimenti all'estero, del sistema Italia, intermediati dalle banche del Belpaese per via della banca centrale e che diventano un debito nei confronti della Bce, che funge a sua volta da cassa di compensazione finale.
"Dall'avvio della crisi del debito sovrano si è registrato un forte incremento dei flussi di pagamento per il tramite del sistema di regolamento transeuropeo Target 2 dai Paesi dell'area maggiormente interessati dalla crisi verso quelli ritenuti più solidi dagli operatori di mercato", scrivono gli economisti di Palazzo Koch. "Tali andamenti hanno determinato ampie variazioni nella posizione creditoria o debitoria, registrata nella voce altri investimenti della bilancia dei pagamenti di un Paese, delle diverse banche centrali nazionali nei confronti della Banca centrale europea".
Via Nazionale addebita questa emorragia alle tensioni sul debito pubblico e alla crisi dell'economia italiana che fa fuggire gli investitori stranieri e anche i capitali domestici. Con effetti pessimi sulle banche.
Fonte: wallstreetitalia.com


Una considerazione su questa faccenda....

Non è curioso che la Germania, paladina e portavoce di questo disastro europeo sia, ma guarda tu il caso, la stessa nazione nella quale la maggior parte di questi flussi di denaro degli italiani.... confluiscono?

Meditate gente, meditate.... [:D]


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http://www.wallstreetitalia.com/article ... esche.aspx

09/06/2012, 11:00

Onestamente non capisco il senso di questo spostamento di capitali in Germania. Se l'euro cade, cade in tutta Europa.

Se posso permettermi, l'unica cosa che davvero ha senso se si vogliono mettere al sicuro dei soldi, in QUESTO periodo (non varrà per un futuro non troppo lontano) è cambiarli in dollari.

Perchè? Perchè l'Asia non può permettersi un calo del dollaro, ora.

09/06/2012, 18:39

Ahimè... si comincia...

Banca Network ferma i pagamenti, clienti furiosi
Stop alle transazioni fino a luglio per fronteggiare la crisi dell'istituto

Banca Network Investimenti ha sospeso i pagamenti, arrecando gravi disagi ai clienti.

STOP DI UN MESE
L'istituto, in amministrazione straordinaria dallo scorso novembre, ha reso noto che il 31 maggio, i commissari, «con il parere favorevole del comitato di sorveglianza e previa autorizzazione della Banca d'Italia, hanno deliberato la sospensione del pagamento delle passività di qualsiasi genere» per un mese. Lo stop, comunicato attraverso il sito Internet della banca, non comprende gli strumenti finanziari della clientela. È stato sottolineato che «la misura si è resa necessaria per fronteggiare la situazione di difficoltà della banca.

CORRENTISTI FURIOSI
Per il salvataggio - si legge nelle poche righe online - si sono fatti avanti Consultinvest Sim e il gruppo Cassa di Risparmio di Ravenna, ma nel frattempo i correntisti sono furiosi. Per tutti ha parlato Massimo, poliziotto a Milano con moglie e due figlie a Messina: «Nessuno mi ha detto niente e oggi (4 giugno), quando sono andato a pagare il meccanico, il bancomat non funzionava. Nemmeno i bonifici posso fare».

MI HANNO TOLTO I SOLDI
«Di fatto», ha aggiunto, «mi hanno tolto i miei soldi. Nel portafoglio ho solo 20 euro in contanti e con il conto bloccato, dove mi viene accreditato lo stipendio, come faccio ad arrivare a fine mese?». E dire che Banca Network Investimenti ha come azionisti nomi di primo piano del mondo finanziario: Aviva, Banco Popolare, De Agostini e Sopaf.

CLIENTELA DI SOGGETTI FINANZIARIAMENTE EVOLUTI
La clientela di Banca Network, hanno rilevato fonti finanziarie, è composta per la gran parte di «soggetti finanziariamente evoluti» in grado di comprendere la situazione e di attendere la definizione del piano di intervento da parte di Consultinvest Sim e del gruppo Cassa di Risparmio di Ravenna come annunciato dal comunicato dei commissari straordinari.

Lunedì, 04 Giugno 2012

Fonte: http://www.rischiocalcolato.it/2012/06/ ... s-p-a.html

09/06/2012, 19:10

Oramai era nell'aria e questo è solo l'inizio.
Aggiungo anche che con le limitazioni più restrittive alla circolazione dei contanti (conti correnti) imposte dal Gov. Monti si rischia di essere ostaggi dei banchieri.
Ultima modifica di Wolframio il 09/06/2012, 19:13, modificato 1 volta in totale.

09/06/2012, 21:28

non volevo crederci quando ho letto la notizia stamattina... spero, mi auguro, davvero che questa sia una banca minore, di quelle più fragili.. ditemi che è così

10/06/2012, 12:24

Sirius ha scritto:

non volevo crederci quando ho letto la notizia stamattina... spero, mi auguro, davvero che questa sia una banca minore, di quelle più fragili.. ditemi che è così


Senza voler fare del catastrofismo gratuito, la cosa viene da pensare e da dire è che questa azione, ahinoi, potrebbe essere benissimo una "prova tecnica di trasmissione".... [:o)]




Credito - NIENTE PRELIEVI - VERSAMENTI PER I CORRENTISTI DI BNI
http://www.adiconsum.it/Pages/News.aspx ... eSupport=1

Correntisti di BNI impossibilitati ad effettuare prelievi/versamenti, pagamenti di bollette, rate mutui, tasse

Pietro Giordano, Adiconsum: “Grave l’atteggiamento di Banca d’Italia che assume provvedimenti senza valutare le ricadute sui correntisti, ed in special modo, sulle famiglie monoreddito e sui pensionati”

Adiconsum chiede a Bankitalia un incontro urgente e la revoca del provvedimento. La Banca d’Italia ha autorizzato la sospensione dei pagamenti della Banca Network Investimenti S.p.A. (BNI) senza comunicare alcunché ai correntisti.

Molto grave e inaccettabile – dichiara Pietro Giordano, Segretario Generale Adiconsum – l’atteggiamento di Banca d’Italia nella vicenda BNI S.p.A., perché altamente lesivo degli interessi della clientela.

Bankitalia, infatti, dopo aver prorogato il commissariamento dell’istituto di credito, dando quindi l’impressione di un imminente salvataggio, ha poi dato il via libera alla liquidazione coatta, senza fornire alcuna preventiva comunicazione ai correntisti, lasciandoli in condizione di non poter effettuare alcun tipo di operazione, neanche quelle di base per la sopravvivenza quotidiana, quali prelievi/ versamenti, pagamenti di utenze, rate, tasse.

Dobbiamo purtroppo segnalare che provvedimenti lesivi come quelli adottati nei confronti della clientela BNI – denuncia Giordano – non rappresentano un caso isolato. Decisioni prese senza tener conto delle pesanti ricadute, in particolare sui risparmiatori in possesso di un unico conto corrente su cui accreditano stipendio o pensione, non sono nuove a Bankitalia, ed hanno interessato anche i correntisti di Banca MB.

L’atteggiamento di Banca d’Italia – prosegue Giordano – è burocratico e notarile e come Adiconsum abbiamo chiesto in una lettera inviata a Banca d’Italia e a BNI la revoca del provvedimento e un incontro urgente per definire le modalità con cui i clienti, specie famiglie a reddito fisso e pensionati, possano svolgere le normali operazioni quotidiane.

10/06/2012, 14:32

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http://www.wallstreetitalia.com/article ... ogati.aspx

10/06/2012, 15:25



Loretta Napoleoni è un'economista e saggista italiana.
Si è occupata dello studio dei sistemi finanziari ed economici
attraverso cui il terrorismo finanzia le proprie reti organizzative.

http://it.wikipedia.org/wiki/Loretta_Napoleoni

10/06/2012, 16:07

ragazzi..
bisogna separare banche d'investimenti
e banche di credito/commerciali,
com'era prima che il glass-steagall act
venisse abrogato..

come è possibile che le banche
usino i soldi dei correntisti per speculare in borsa ?
è ASSURDO.

è INCREDIBILE
che la bce fornisca credito all'1% a soggetti
per giocarseli in borsa..
senza alcuna condizione..
e se va male chi paga?
finchè c sarà questa confusione di ruoli
sarà sempre peggio..

sta tutto lì l'inghippo..

10/06/2012, 16:10

Thethirdeye ha scritto:


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http://www.wallstreetitalia.com/article ... ogati.aspx


a quanto ammontano i depositi
dei correntisti?

io salverei quelli,
lasciando fallire il resto..
chi specula o acquista titoli speculativi
ne accetta il rischio..

troppo facile ?

ma non c'era un fondo interbancario
a protezione dei correntisti ?

10/06/2012, 16:23

mik.300 ha scritto:

ragazzi..
bisogna separare banche d'investimenti
e banche di credito/commerciali,
com'era prima che il glass-steagall act
venisse abrogato..

come è possibile che le banche
usino i soldi dei correntisti per speculare in borsa ?
è ASSURDO.

è INCREDIBILE
che la bce fornisca credito all'1% a soggetti
per giocarseli in borsa..
senza alcuna condizione..
e se va male chi paga?
finchè c sarà questa confusione di ruoli
sarà sempre peggio..

sta tutto lì l'inghippo..


Bravissimo mik... hai centrato il punto..... [;)]

11/06/2012, 08:07

Thethirdeye ha scritto:

mik.300 ha scritto:

ragazzi..
bisogna separare banche d'investimenti
e banche di credito/commerciali,
com'era prima che il glass-steagall act
venisse abrogato..

come è possibile che le banche
usino i soldi dei correntisti per speculare in borsa ?
è ASSURDO.

è INCREDIBILE
che la bce fornisca credito all'1% a soggetti
per giocarseli in borsa..
senza alcuna condizione..
e se va male chi paga?
finchè c sarà questa confusione di ruoli
sarà sempre peggio..

sta tutto lì l'inghippo..


Bravissimo mik... hai centrato il punto..... [;)]


http://it.wikipedia.org/wiki/Glass-Steagall_Act

l Glass-Steagall Act (da non confondere con una omonima legge dell'anno prima) fu la risposta del Congresso degli Stati Uniti alla crisi finanziaria iniziata nel 1929 che all'inizio del 1933 mise in ginocchio numerose banche americane.

La legge bancaria Glass-Steagall mirava a introdurre misure per contenere la speculazione da parte degli intermediari finanziari e i panici bancari.

La prima misura fu quella di istituire la Federal Deposit Insurance Corporation con lo scopo di garantire i depositi e prevenire eventuali corse allo sportello delle banche e ridurre il rischio di panici bancari.

La seconda misura prevedeva l'introduzione di una netta separazione tra attività bancaria tradizionale e attività bancaria di investimento. Le due attività non potevano essere esercitate dallo stesso intermediario, avendo così la separazione tra banche commerciali e banche di investimento. La ratio di tale provvedimento era quella di evitare che il fallimento dell'intermediario comportasse altresì il fallimento della banca tradizionale, impedendo di fatto che l'economia reale fosse direttamente esposta al pericolo di eventi negativi prettamente finanziari. Per via della sua successiva abrogazione, nella crisi del 2007 è accaduto proprio questo, quando l'insolvenza nel mercato dei mutui subprime ha scatenato una crisi di liquidità che si è trasmessa immediatamente all'attività bancaria tradizionale, in quanto quest'ultima è commistionata all'attività di investimento, in questo caso immobiliare.
Abrogazione della legge

A partire dagli anni Ottanta, l'industria bancaria ha cercato di convincere il Congresso ad abrogare il Glass-Steagall Act. Nel 1999 il Congresso a maggioranza repubblicana approvò una nuova legge bancaria promossa dal Rappresentante Jim Leach e dal Senatore Phil Gramm e promulgata il 12 novembre 1999 dal Presidente Bill Clinton, nota con il nome di Gramm-Leach-Bliley Act. La nuova legge abroga le disposizioni del Glass-Steagall Act del 1933 che prevedevano la separazione tra attività bancaria tradizionale e investment banking, senza alterare le disposizioni che riguardavano la Federal Deposit Insurance Corporation.

la cosa si sono estese a tutto il mondo..
da allora come nel '29
i correntisti sono di fatto "ostaggio"
delle banche ergo qualunque errore facciano
lo stato copre le spese..

comunque in attesa del ripristino,
c'è un fondo interbancario a protezione dei depositi ?

la banca fa crac ?
si ripaghino i correntisti,
il resto fallisca pure..

11/06/2012, 11:48

mik.300 ha scritto:

A partire dagli anni Ottanta, l'industria bancaria ha cercato di convincere il Congresso ad abrogare il Glass-Steagall Act. Nel 1999 il Congresso a maggioranza repubblicana approvò una nuova legge bancaria promossa dal Rappresentante Jim Leach e dal Senatore Phil Gramm e promulgata il 12 novembre 1999 dal Presidente Bill Clinton, nota con il nome di Gramm-Leach-Bliley Act. La nuova legge abroga le disposizioni del Glass-Steagall Act del 1933 che prevedevano la separazione tra attività bancaria tradizionale e investment banking, senza alterare le disposizioni che riguardavano la Federal Deposit Insurance Corporation.

la cosa si sono estese a tutto il mondo..
da allora come nel '29
i correntisti sono di fatto "ostaggio"
delle banche ergo qualunque errore facciano
lo stato copre le spese..

comunque in attesa del ripristino,
c'è un fondo interbancario a protezione dei depositi ?

la banca fa crac ?
si ripaghino i correntisti,
il resto fallisca pure..


Eh magari fosse così facile.... [8]

Proprio il fatto che le due diverse attività delle Banche non siano separate, espone i correntisti ad un grande rischio. E' ovvio che ci sia lo Stato prima di questo... ma poichè, come si dice, lo Stato siamo noi, viene da sè che un eventuale rimpinguamento delle casse delle Banche toglie di fatto liquidità allo stato sociale, alle pensioni alle pubbliche amministrazioni etc.

Ma perchè dico che il problema è di "comunicazione"? Perchè, come nel caso della Spagna, si dice che la BCE stia prestando soldi allo Stato... (i famosi 100 miliardi) mentre invece, i soldi li presta alle Banche. Perchè li presta alle Banche? Perchè le Banche (anzi la Bankia Spagnola) ha prodotti finanziari tossici (cioè ha speculato con gli stessi soldi di cui dispone e che sono ANCHE dei correntisti) che rischiano di valere NIENTE dall'oggi al domani e perchè dopodomani gli spagnoli postrebbero svegliarsi ed andare a prelevare tutti i loro soldi agli sportelli.... e trovare solo le croste di formaggio.

Che io sappia, c'è un fondo interbancario a protezione dei depositi in Italia. Certo... ma dubito fortemente che possa coprire il 100% dei depositi eventuali.

Senti cosa dice Andrew Spannaus dal min. 01:40 in poi... e ascolta
quando dice che "è necessario separare le banche" (cioè quelle tradizionali dei "conti correnti" da quelle che effettuano "speculazione finanziaria").. al minuto 02:40....



La cosa curiosa poi... è che Obama ha la faccia tosta di dire che siamo NOI europei a rappresentare il pericolo per l'economia americana... quando invece sono PROPRIO i prodotti tossici americani ad aver innescato il tracollo in Europa sin dal 2008.... [}:)]

http://www.ilmessaggero.it/economia/spa ... 1393.shtml

11/06/2012, 11:55

Italia: la prossima a chiedere aiuti? Pressioni su Monti

Analista: "Il problema per il paese è la percezione degli investitori, secondo cui, dove va la Spagna, andrà anche l'Italia". Il Tesoro deve collocare poi ogni mese bond per un valore superiore al Pil di Cipro, Estonia e Malta.

http://www.wallstreetitalia.com/article ... monti.aspx

Roma - Ora che la Spagna ha messo da parte il suo orgoglio nazionale, chiedendo un prestito per le sue banche fino a 100 miliardi di euro, gli investitori sono meno preoccupati per il suo futuro (anche se, alla fine, i prestiti non fanno altro che aumentare il debito sovrano del paese iberico, creando ulteriore debito per l'Europa intera).

Al centro dell'attenzione torna così l'Italia, secondo molti la prossima a bussare alla porta dell'Unione europea. D'altronde, tra i Piigs - Portogallo, Irlanda, Italia, Grecia, Spagna - l'Italia è l'unica che non ha chiesto nulla, nonostante il debito spaventoso, superiore a 2.000 miliardi di euro. Bloomberg dedica così un articolo di approfondimento al paese, ricordando anche che il Tesoro italiano dovrà vendere titoli di stato per un valore superiore a 35 miliardi di euro ogni mese; un ammontare che supera il Pil annuo di ognuno dei tre membri più piccoli dell'Eurozona: Cipro, l'Estonia e Malta.

"L'attenzione sull'Italia è elevata e certamente non si smorzerà dopo l'accordo con la Spagna - afferma in una intervista a Bloomberg Nicola Marinelli, gestore presso Glendevon King Asset Management a Londra - Il salvataggio non indica che l'Italia sarà sotto attacco, ma che gli investitori presteranno attenzione a ogni informazione prima di decidere di acquistare o vendere bond italiani ".

"Il problema per l'Italia è che c'è sempre la percezione degli investitori secondo cui, dove va la Spagna andrà anche l'Italia - aggiunge Nicholas Spiro, gestore presso Spiro Sovereign Strategy a Londra - La differenziazione all'interno dei mercati finanziari è insufficiente. E' chiaro come la luce del giorno e lo è tuttora che i fondamentali della Spagna sono molto più deboli di quelli dell'Italia. Ma ciò non ha impedito l'Italia dal soffrire il contagio spagnolo".

Lex Van Dan, gestore di Hampstead Capital a Londra, fa notare poi che, vista la situazione dei debiti sovrani, che alla fine non è stata affatto risolta, "la Bce dovrà probabilmente tornare ad acquistare bond; ma ci saranno molti che venderanno, tra quegli investitori che temono che la Spagna sia la prossima Grecia, e l'Italia la prossima Spagna".

Anche Citigroup conferma: l'Italia dovra' con ogni probabilita' fare ricorso agli aiuti da parte del Fondo Salva Stati (EFSF/ESM) dal Fondo Monetario Internazionale e dala Bce.
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