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05/02/2014, 16:50

Etna, sbuffi ed emissioni di cenere ogni 5-10 minuti: la situazione del vulcano LIVE
martedì 4 febbraio 2014, 22:56 di Peppe Caridi


etnaSull’Etna, da stamane, e’ iniziata una modesta, sebbene quasi continua emissione di cenere dal Nuovo Cratere di Sud-Est. Lo rendono noto gli esperti della sezione di Catania dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. La cenere, che viene emessa a sbuffate, viene spinta dal vento verso est. Tale attivita’ sta generando piccole anomalie nelle immagine registrate dalla telecamera termica sulla Montagnola. E sta continuando l’emissione, a basso tasso, di una colata di lava da una bocca posta alla base orientale del cono del Nuovo Cratere di Sud-Est, formando un flusso lungo circa 1 chilometro sulla parete occidentale della Valle del Bove.
L'Etna stasera, foto di Boris Behncke

L’Etna stasera, foto di Boris Behncke

L’ampiezza media del tremore vulcanico si mantiene su livelli bassi, sostanzialmente invariati nelle ultime 24 ore. Le emissioni di cenere, secondo quanto hanno osservato gli esperti della sezione di Catania dell’Ingv, avvengono in sequenze di 5-10 sbuffi separate da diversi minuti di emissione passiva di vapore. Dopo il tramonto sono stati osservati anche getti di materiale incandescente durante le emissioni di cenere sul fianco meridionale del vulcano. I getti hanno raggiunto fino a 100 metri sopra l’orlo del cratere; il materiale incandescente e’ ricaduto nel cratere. Dopo le 18 sono terminiate le emissioni di cenere e materiale incandescente, mentre e’ continuata l’emissione, a basso tasso, di una colata di lava da una bocca posta alla base orientale del cono del Nuovo Cratere di Sud-Est, formando un flusso lungo circa 1 chilometro sulla parete occidentale della Valle del Bove. L’ampiezza media del tremore vulcanico si mantiene su livelli bassi, senza mostrare variazioni di rilievo.

da meteoweb

08/02/2014, 20:30

Reggio Calabria: 5 scosse di terremoto in pieno centro, tutti i dati

sabato 8 febbraio 2014, 19:41

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Cinque scosse di terremoto hanno interessato la città di Reggio Calabria negli ultimi minuti la più forte è stata di magnitudo 2.9 alle 19 e 15 seguita da un’altra di magnitudo 2.4 alle 19 e 18. Prima c’erano state tre scosse di minore intensità alle 18 e 58 (magnitudo 1.8), 18 e 59 (magnitudo 1.8) e 19 e 07 (magnitudo 1.7). Tutte e 5 le scosse si sono verificate a circa 10 chilometri di profondità. L’epicentro è stato nel centro storico della città dello Stretto, esattamente tra il Corso Garibaldi e il lungomare. Migliaia di persone hanno avvertito le scosse ma al momento non è segnalato alcun danno. La scossa più forte delle 19 e 15 è stata avvertita anche in molti comuni della provincia e nella dirimpettaia Messina.

[align=right]Source: Reggio Calabria: 5 scosse di t...ntro, tutti i dati - Meteo Web [/align]

12/02/2014, 22:36

Vesuvio: scossa di terremoto registrata nell'edificio vulcanico

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Una lieve scossa tellurica è stata registrata ieri dai sismografi dell’INGV (Osservatorio-vesuviano).l’ipocentro (negativo) è stato rilevato a circa 190 metri di altezza e non nel sottosuolo ( praticamente nel cono vulcanico).La scossa è stata avvertita lievemente dalla popolazione locale ai piedi del vulcano. La magnitudo e' stata quantificata a 1.8 della scala Richter.

Nuova lieve scossa di terremoto sul Vesuvio
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Napoli, 12 febbraio 2014 - Nuova lieve scossa di terremoto registrata sul Vesuvio intorno alle 11:39 ora locale. Per il momento la magnitudo e la profondita' dell'evento non sono ancora state diffuse dall'INGV.Questo evento segue la scossa di ieri avvenuta a profondita' negativa cioe' a 190 metri di altezza alla base del cono vulcanico.

http://terrarealtime.blogspot.it/
Ultima modifica di nemesis-gt il 12/02/2014, 22:39, modificato 1 volta in totale.

12/02/2014, 22:41

Cina: violentissima scossa di terremoto nello Xinjiang M 6.8

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12 febbraio 2014 - alle ore 09:19 UTC una violenta scossa di terremoto e' stata registrata in Cina nello Xinjiang.La magnitudo 6.8 della scala Richter e la profondita' ipocentrale di 10 km.Non ci sono notizie di danni a cose o persone per il momento.

http://terrarealtime.blogspot.it/

13/02/2014, 11:49

cari amici,
http://www.affaritaliani.it/cronache/te ... 30214.html

ciao
mauro

13/02/2014, 12:36

mauro ha scritto:

cari amici,
http://www.affaritaliani.it/cronache/te ... 30214.html

ciao
mauro

Si a quell'ora ero al lavoro (Cittaducale,rieti) ma non l'ho sentita ;) comunque 3,5 è stata una discreta scossetta [8)]
Mi preoccupano le scosse nel Vesuvio più che altro umm [8)]
Ultima modifica di GIANLUCA1989 il 13/02/2014, 12:39, modificato 1 volta in totale.

13/02/2014, 13:34

Terremoto alle isole Eolie, i dati dell’INGV: magnitudo 4.0, epicentro al largo di Milazzo

http://www.meteoweb.eu/2014/02/terremot ... pe/262666/

13/02/2014, 22:32

INGV: registrati 2.845 terremoti nel mese di gennaio 2014


giovedì 13 febbraio 2014, 21:02

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Sono stati 2.845 i terremoti registrati nel mese di gennaio 2014 dalla Rete Sismica Nazionale dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv): una media di quasi oltre 91 eventi al giorno, ancora in aumento rispetto agli ultimi mesi del 2013. Di questi 2.000 sono stati registrati solo nell’area di Gubbio. Il piu’ forte e’ stato il terremoto di magnitudo 4,2 del 20 gennaio nell’area del Matese che si era attivata con il sisma di magnitudo 4.9 del 29 dicembre 2013. Nella zona del Matese sono stati 111 gli eventi registrati nel mese di gennaio. Dei circa 2.000 eventi registrati nell’area di Gubbio, la maggior parte e’ stata di magnitudo minore di 2 e cinque sono stati di magnitudo compresi tra 3 e 4. Il piu’ forte e’ stato l’evento di magnitudo 3.4 del 7 gennaio. Da parecchi mesi, ricorda l’Ingv, l’area e’ interessata da una sequenza che complessivamente ha avuto piu’ di 7.000 terremoti da gennaio 2013. I terremoti di questi mesi sono stati risentiti dalla popolazione di Gubbio, Pietralunga e di altri comuni limitrofi in provincia di Perugia che hanno manifestato, spiega l’Ingv, il bisogno di essere informati sulle caratteristiche del fenomeno in atto, i suoi effetti e sui comportamenti corretti da adottare in situazioni di rischio. Sono state quindi avviate delle iniziative di informazione rivolte alla popolazione e al mondo della scuola proprio per rispondere a questa esigenza. Anche la vicina Grecia, nelle Isole Ionie, e’ interessata da una sequenza sismica che ha prodotto numerosi terremoti, iniziata con il terremoto di magnitudo 5.9 e’ avvenuto il 26 gennaio.

[align=right]Source: INGV: registrati 2.845 terremo...se di gennaio 2014 - Meteo Web [/align]

14/02/2014, 15:56

Eruzione Kelud a Giava, gli evacuati sono più di 200.000!
kelud06Sono almeno due le vittime e 200 mila le persone evacuate a causa della spettacolare eruzione del vulcano Kelud, che da ieri notte ha ripreso la sua attivita’ nella principale isola dell’Indonesia. Il monte Kelud e’ considerato uno dei piu’ pericolosi vulcani dell’arcipelago indonesiano, dopo l’eruzione che nel 1568 provoco’ oltre 10 mila morti. Uno spesso strato di cenere e polvere si e’ depositato sulle citta’ vicine, ricoprendo case e macchine in un raggio di 15 km. I principali aeroporti sono stati chiusi su iniziativa del ministero dei Trasporti indonesiano, che ha inoltre diramato l’ordine di evacuazione a oltre 200 mila famiglie residenti nelle vicinanze.

http://www.meteoweb.eu/2014/02/eruzione ... 00/262958/

14/02/2014, 22:19

L'ultima firma di Letta: ecco le aree da evacuare in caso di eruzione del Vesuvio


Sono state firmate oggi dal presidente del consiglio dei ministri le disposizioni per l'aggiornamento della pianificazione di emergenza per il rischio vulcanico del Vesuvio. Il documento, che ha ottenuto l'intesa della Conferenza unificata lo scorso 6 febbraio, oltre a stabilire l'area da evacuare cautelativamente in caso di ripresa dell'attività eruttiva, definisce i gemellaggi tra i 25 Comuni che hanno aree ricadenti proprio nella cosiddetta zona rossa e le Regioni e Province autonome che accoglierebbero nei loro territori la popolazione evacuata.


Le aree da sottoporre ad evacuazione cautelativa sono, infatti, sia quelle soggette ad alta probabilità di invasione di flussi piroclastici (zona rossa 1) sia quelle soggette ad alta probabilità di crolli delle coperture degli edifici per importanti accumuli di materiale piroclastico (zona rossa 2).

In particolare, saranno i successivi protocolli d'intesa che Regioni e Province Autonome dovranno sottoscrivere con la regione Campania e le amministrazioni comunali interessate - d'intesa con il Dipartimento della Protezione civile - a rendere effettivamente operativi i gemellaggi, prevedendo specifici piani per il trasferimento e l'accoglienza della popolazione da assistere. Nel frattempo, entro 45 giorni da quando le disposizioni del presidente del consiglio verranno pubblicate in gazzetta ufficiale, il capo del dipartimento della protezione civile - d'intesa con la Regione Campania e sentita nuovamente la Conferenza unificata - dovrà fornire alle diverse componenti e strutture operative del servizio nazionale della Protezione Civile le indicazioni per l'aggiornamento delle rispettive pianificazioni di emergenza previste per lo specifico rischio vulcanico al Vesuvio, aggiornamento che dovrà compiersi entro i successivi quattro mesi.

La pianificazione nazionale nasce dal concorso delle pianificazioni di tutti i soggetti coinvolti, dalle istituzioni centrali e periferiche, alle organizzazioni di volontariato e alle società di servizi: l'obiettivo del piano di emergenza nazionale, infatti, è quello di assicurare la mobilitazione di tutte le componenti e strutture operative del servizio nazionale della Protezione Civile come un'unica organizzazione volta a portare soccorso e assistenza ai cittadini.

Le aree da sottoporre ad evacuazione cautelativa, fa sapere la Protezione civile, sono sia quelle soggette «ad alta probabilità di invasione di flussi piroclastici» (zona rossa 1) sia quelle «soggette ad alta probabilità di crolli delle coperture degli edifici per importanti accumuli di materiale piroclastico» (zona rossa 2). I flussi piroclastici sono la colata lavica e di gas ad alte temperature.


Ecco i gemellaggi decisi per l'evacuazione.

PIEMONTE gemellato con PORTICI

VALLE D'AOSTA / NOLA

LIGURIA / CERCOLA

LOMBARDIA / TORRE DEL GRECO

TRENTO E BOLZANO / POLLENA TROCCHIA

VENETO / SAN GIUSEPPE VESUVIANO
SANT'ANASTASIA
POMIGLIANO D'ARCO
FRIULI
VENEZIA GIULIA / PALMA CAMPANIA

EMILIA ROMAGNA / ERCOLANO

TOSCANA / SAN GIORGIO A CREMANO

UMBRIA / SAN GENNARO VESUVIANO

MARCHE / POGGIO MARINO

LAZIO / OTTAVIANO
NAPOLI
(parte della circoscrizione
Barra-Ponticelli-San Giovanni
a Teduccio)

ABRUZZO / TERZIGNO

MOLISE / MASSA DI SOMMA

PUGLIA / TORRE ANNUNZIATA
SAN SEBASTIANO AL VESUVIO

BASILICATA / BOSCOTRECASE

CALABRIA / BOSCOREALE

SICILIA / SCAFATI

SARDEGNA / POMPEI


http://www.ilmattino.it/articolo.php?id ... ez=CRONACA
Ultima modifica di nemesis-gt il 14/02/2014, 22:20, modificato 1 volta in totale.

15/02/2014, 10:21

Grecia 14 Febbraio 2014, forte scossa M 4.7


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Una forte scossa di terremoto oggi alle ore 4:38 della notte è stata registrata da Ingv in Grecia. Il terremoto è avvenuto nei pressi dell’Isola di Cefalonia, come da qualche tempo ormai. La zona infatti è interessata da una sequenza di scosse di terremoto, alcune anche di magnitudo superiore a 6 che hanno provocato ingenti danni. L’ipocentro del terremoto oggi avvenuto in Grecia è stato localizzato alla profondità di 10 km in mare. Terremoto oggi Grecia che ha quindi avuto ipocentro superficiale.

http://www.centrometeoitaliano.it

17/02/2014, 18:28



etna 17 02 14

28/02/2014, 10:31

L'esistenza di misteriosi immensi terremoti nelle profondità del mantello terrestre ha trovato una spiegazione grazie all'osservazione di minuscole deformazioni nei cristalli di olivina, il principale costituente del mantello. A fornirla è uno studio condotto da alcuni ricercatori dell'Université Lille 1 aVilleneuve d’Ascq e dell'Université de Lorraine a Ile du Saulcy, in Francia, che firmano un articolo su “Nature”.

I moti convettivi che avvengono nel mantello – e che controllano fra l'altro la dinamica della tettonica a placche - dipendono dalla viscosità dell'olivina, che influisce anche sull'attenuazione delle onde sismiche che lo percorrono. Questa viscosità dipende a sua volta dalle proprietà fisiche dei granuli di cristalli di olivina nelle condizioni presenti a quelle profondità.

Da oltre mezzo secolo i geofisici cercano di definire in particolare le proprietà di scorrimento allo stato solido dell'olivina, ma si sono sempre dovuti accontentare di estrapolazioni basate su esperimenti di laboratorio effettuati in condizioni di pressione, stress e tempi inferiori di molti ordini di grandezza a quelle esistenti nelle profondità del pianeta.

Queste estrapolazioni hanno portato a elaborare modelli di flusso dei materiali del mantello a cui corrispondono particolari delle deformazioni microstrutturali nei cristalli dei suoi componenti. Queste deformazioni sono state confermate dall'osservazione dei campioni di roccia portati in superficie dalle eruzioni vulcaniche: ma con un'eccezione. Nei cristalli di olivina di quelle rocce mancano infatti alcuni tipi di deformazione, e proprio quelli legati allo scatenamento dei terremoti nel mantello. Ci si trovava quindi in una situazione paradossale: l'esistenza di terremoti che però secondo il modello del comportamento plastico dell'olivia non avrebbero dovuto esserci.

L'enigma è stato ora risolto da Patrick Cordier e colleghi grazie a un'attenta analisi di campioni profondi di olivina che ha messo in evidenza l'importanza di un tipo di deformazioni superficiali dei granuli di olivina finora sottovalutato: le disclinazioni, o dislocazioni con rotazione.

I tipi di deformazione invano cercate all'interno dei granuli di olivina non ci sono perché gli stress che dovrebbero provocarli in realtà si scaricano tutti sulla superficie dei granuli, dove il reticolo cristallino invece di subire una semplice dislocazione, cioè uno spostamento, subisce localmente anche una torsione, assorbendo l'energia che altrimenti avrebbe deformato l'interno dei granuli.

http://www.lescienze.it/news/2014/02/27 ... 28-02-2014

01/03/2014, 12:01

Una scossa di magnitudo 2.9 e’ stata avvertita dalla popolazione in provincia di Salerno. Lo rende noto il Dipartimento della Protezione Civile, specificando che le localita’ vicine all’epicentro sono: Salento, Vallo della Lucania e Moio della Civitella Pellare. Dalle verifiche effettuate dalla Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile non risultano al momento danni a persone e/o cose. Secondo i rilievi registrati dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia l’evento sismico e’ stato registrato alle 2:48.

notizia meteoweb

07/03/2014, 12:01

[Clicca e scopri il significato del termine: Una nuova idea sui terremoti Un modello geologico dei terremoti sviluppato dagli autori indica che paradossalmente gli eventi sismici caratterizzati da un’elevata energia possono verificarsi in zone con un basso tasso di deformazione delle rocce rispetto alle aree circostanti. L’idea di base è che la transizione tra il comportamento elastico della crosta terrestre superiore e il comportamento visco-plastico della crosta inferiore svolga l’azione di accumulo e scarico dell’energia sismica nella crosta superiore, agendo come un interruttore. Uno dei risultati è che possiamo prevedere con maggiore accuratezza l’area dei prossimi eventi sismici che si concentrano in zone in cui il tasso di deformazione è più basso. Inoltre il modello suggerisce un ruolo più affidabile come precursore sismico per le variazioni di portata di sorgenti e falde idriche] Una nuova idea sui terremoti
Un modello geologico dei terremoti sviluppato dagli autori indica che paradossalmente gli eventi sismici caratterizzati da un’elevata energia possono verificarsi in zone con un basso tasso di deformazione delle rocce rispetto alle aree circostanti. L’idea di base è che la transizione tra il comportamento elastico della crosta terrestre superiore e il comportamento visco-plastico della crosta inferiore svolga l’azione di accumulo e scarico dell’energia sismica nella crosta superiore, agendo come un interruttore. Uno dei risultati è che possiamo prevedere con maggiore accuratezza l’area dei prossimi eventi sismici che si concentrano in zone in cui il tasso di deformazione è più basso. Inoltre il modello suggerisce un ruolo più affidabile come precursore sismico per le variazioni di portata di sorgenti e falde idriche

http://www.lescienze.it/archivio/artico ... 07-03-2014
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