Sondaggi: quanti voti ha rubato Beppe Grillo a Matteo Renzi?di Donato De Sena - 03/03/2014
Il Movimento 5 Stelle resiste alle fratture interne. Mentre il Pd perde terreno. Lo rivela il confronto dei dati diffusi a gennaio e febbraio da dieci diversi istituti di ricerca.Se pensavate che le continue fibrillazioni sorte all’interno dei gruppi parlamentari del Movimento 5 Stelle avrebbero causato una perdita di consensi da parte del partito di Beppe Grillo è molto probabile vi sbagliavate di grosso. Ed è probabile che vi sbagliavate di grosso anche se pensavate che l’arrivo al governo di Matteo Renzi avrebbe innescato un flusso di voti a favore del Partito Democratico in arrivo dalle parti dei grillini.
GRILLO SALE E RENZI SCENDE – A raccontare una realtà diversa sono i numeri diffusi dagli istituti di ricerca che costantemente monitorano le intenzioni di voto degli italiani e, in particolare, il confronto tra i sondaggi effettuati a gennaio, prima della spallata di Renzi ad Enrico Letta e prima della bufera in casa 5 Stelle, e le più recenti rilevazioni. Confrontando i dati sulle preferenze potenziali alle forze politiche elaborati da dieci diversi autori di sondaggi, emerge che in sole 4 settimane il consenso del Movimento 5 Stelle non ha affatto perso vigore, ma anzi, al contrario, la popolarità del partito di Grillo è ancora aumentata di oltre un punto percentuale, proprio mentre il Pd che ha promosso la sostituzione a Palazzo Chigi si ritrova con percentuali di voti stimate leggermente inferiori.

IL MOVIMENTO 5 STELLE RESISTE OLTRE IL 22% – Nel dettaglio, dalla media delle rilevazioni effettuate a fine gennaio e a fine febbraio da Demopolis (per il Barometro Politico e per Otto e Mezzo), Ipr Marketing (Matrix), Euromedia Research (Il Mattinale), Emg (TgLa7), Datamedia (Il Tempo), Ipsos (Ballarò), Swg (SwgLab), Tecnè (TgCom24), Ixé (Agorà) e Lorien Consulting (Italia Oggi), emerge che il Movimento 5 Stelle è passato in un mese dal 21,3 al 22,6% di preferenze, conquistando precisamente 1,3 punti, esattamente la stessa quota di consensi persa in contemporanea dal Pd, sceso per i sondaggisti mediamente dal 31,5 al 30,2%. I dati migliori per il partito di Grillo vengono forniti dalla società Ipr Marketing, che nella rilevazione del 24 gennaio scorso resa nota nel corso della trasmissione Matrix attribuiva ai pentastellati il 21% dei consensi, 2,7 punti in meno del 23,7% segnalato nel sondaggio del 21 febbraio (il sondaggio del 28 febbraio, infine, ha segnalato una leggera flessione al 23,2). Ma una crescita ampia viene indicata anche dall’istituto Tecnè, secondo il quale Movimento 5 Stelle è passato dal 20,9% della rilevazione effettuata il 28 gennaio al 23,4% del 25 febbraio.

IL PD SCENDE AL 30% – A fornire brutti sengali per il Pd, invece, sono ancora Ipr Marketing ed anche l’istituto Demopolis. Tra il 24 gennaio e il 24 febbraio secondo Ipr il consenso del partito di Renzi è calato di 3 punti esatti, dal 32,5 al 29,5%, ed è poi ulteriormente sceso, al 29,3%, nel sondaggio del 28 febbraio. Demopolis in una rilevazione effettuata tra i 7 e il 9 gennaio e diffusa ad Otto e Mezzo, infine, segnalava i Democratici al 32,8%, 2,8 punti in più del 30% netto indicato nel sondaggio del 17 e 18 febbraio per il Barometro Politico.
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