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 Oggetto del messaggio: Re: Venezuela
MessaggioInviato: 02/05/2019, 18:31 
TheApologist ha scritto:
Appunto. Finiranno per stare sui ******** a tutti, in quel modo, anche ai fedelissimi come te... Non puoi rapportarti col mondo mettendo sanzioni a chi non ti sta simpatico, e costringere i tuoi alleati a fare altrettanto.
Nel nome di cosa poi? Perché "io so io e voi nun siete n'cavolo?"
È un atteggiamento da bulli. I cinesi e i russi insieme si stanno dimostrando più "pacifisti" degli americani negli ultimi 50 anni.

Ma lo vuoi capire che non possiamo mollare gli Usa? Oppure vorresti mollare la Nato e passare col blocco russo-cinese??



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 Oggetto del messaggio: Re: Venezuela
MessaggioInviato: 02/05/2019, 18:34 
MaxpoweR ha scritto:

Pensa se invece tassassimo noi i loro :) Mettendo una coca cola a 15€con 12€ di tasse ad esempio quanto se ne gioverebbe il nostro paese, o un bel pacchetto di sigarette americane a 30€ l'uno con 25€ di tasse...

Manderesti in crisi le manifatture dei tabacchi e le aziende italiane che lavorano su commissione delle aziende americane (hai mai letto sulle etichette "prodotto su commissione della......"??), producendo ulteriore disoccupazione in questo paese.

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 Oggetto del messaggio: Re: Venezuela
MessaggioInviato: 02/05/2019, 18:41 
bleffort ha scritto:
Gli usa dicono che un loro eventuale intervento è per aiutare la popolazione Venezuelana, i Russi per aiutare solo Maduro!, che infami loro e chi condivide questa ipocrita linea. [:303]

Domanda: dove sta la differenza? Risposta: che Guaidò non è un dittatore!



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 Oggetto del messaggio: Re: Venezuela
MessaggioInviato: 02/05/2019, 20:02 
.. e non entra a fare irruzione nelle Chiese per scovare chissà chi ..... [:305]



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 Oggetto del messaggio: Re: Venezuela
MessaggioInviato: 02/05/2019, 21:07 
Ufologo 555 ha scritto:
.. e non entra a fare irruzione nelle Chiese per scovare chissà chi ..... [:305]

Già! [:264] oltretutto se è vero che hanno distrutto o bruciato tutti gli aiuti umanitari è davvero il colmo con una popolazione che muore di fame. Però qui si vede anche la forza di un popolo che nonostante sia stremato chiede elezioni e un nuovo presidente.

Domanda: come si può usare il pugno di ferro con questa gente? Oltretutto se Maduro è davvero amato dalla sua gente non temerebbe nuove elezioni, la gente lo rieleggerebbe subito!



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 Oggetto del messaggio: Re: Venezuela
MessaggioInviato: 03/05/2019, 07:40 
MaxpoweR ha scritto:
Pensa se invece tassassimo noi i loro :) Mettendo una coca cola a 15€con 12€ di tasse ad esempio quanto se ne gioverebbe il nostro paese, o un bel pacchetto di sigarette americane a 30€ l'uno con 25€ di tasse...



Più di qualcuno in quel caso rosicherebbe mica poco.
Un reflusso biliare collettivo (piccoli fans compresi).
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Divertente situazione.
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Il fallimento del golpe di Guaidò? Un complotto di Putin per il Corriere della Sera


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di Francesco Santoianni
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Il fallimento del golpe di Guaidò? Colpa dei Russi. Chiude in bellezza il Corriere della Sera la sua forsennata campagna per imporre al Venezuela la stessa sorte toccata alla Siria. Campagna stampa, comunque, condotta da TUTTI i media mainstream e da quasi tutti i leader politici italiani: da Salvini a Zingaretti (di quest’ultimo ci piace riportare la sua sbalorditiva dichiarazione: “Guaidò non sta facendo un golpe”).

Ma torniamo all’articolo del Corriere della Sera “Venezuela, il golpe che non c’è stato. I russi dietro la «beffa» dei militari?” che, dopo aver dovuto ammettere l’evidenza (“la rivolta non è andata oltre qualche immagine sui social”, “il leader oppositore Leopoldo López è dovuto correre a rinchiudersi nell’ambasciata spagnola”, “I militari venezuelani, tranne poche diserzioni di soldati semplici, non si sono spaccati”...) si affida alle dichiarazioni di John Bolton “Alcuni uomini chiave del regime avrebbero dovuto disertare, spianando la strada alla caduta di Maduro”.
E questo ci può stare: se nessun esponente del “regime” - o qualche alto ufficiale - diserta, che golpe è? Si, ma perché non ci sono state diserzioni? Perché la popolazione si è schierata compatta con Maduro? Perché il golpe è fallito?

E qui il Corriere – affidandosi ad un altro gentiluomo, Mike Pompeo - tira fuori l’asso dalla manica: “Maduro era pronto a salire su un aereo, per scappare a Cuba. Poi è stato fermato dai russi”. Ma come sarebbe a dire? Nessuno diserta, la piazza è con lui, i golpisti corrono a nascondersi… e Maduro che fa? Scappa a Cuba? Altro che – come recita il Corriere - “Siamo di fronte, insomma, ad uno scenario da post guerra fredda”. No, qui si è in pieno delirio! Forse sarebbe il caso – per il Corriere – di lasciar perdere le sue fantomatiche dietrologie e continuare a dedicarsi alle tante piccole bufale che deliziano le nostre giornate.
Come il “delfino arma di Putin”. Ve la siete persa? Leggete qui.
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Fonte



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Il Venezuela e i fantomatici esperti nei dibattiti televisivi


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Superficialità e disonestà intellettuale spadroneggiano sugli schermi della tv italica allorquando fantomatici esperti presentati come super-partes approcciano alla questione Venezuela. L’ultimo esempio lo abbiamo avuto in occasione di un dibattito andato in onda sulle frequenze di Sky TG24 alla presenza dell’ambasciatore in Italia della Repubblica Bolivariana del Venezuela, Julian Isaias Rodriguez Diaz, il sottosegretario agli Esteri del governo italiano Ricardo Merlo, e Antonella Mori dell’ISPI.



Possiamo anche passare sopra le banalità proferite da Merlo, ma le false notizie presentate dalla signora Mori come fossero verità oggettive rappresentano un’intollerabile dimostrazione di disonestà intellettuale.



La signora Mori infatti arriva ad affermare che le sanzioni illegali imposte dagli Stati Uniti contro il Venezuela non avrebbero sostanzialmente colpito l’economia di Caracas. Solo al governo bolivariano, suggerisce l’intervento della signora Mori, sarebbero da imputare colpe per il decadimento dell’economia venezuelana.



Tutto ciò affermato dopo aver premesso che le sue conclusioni arrivano dopo anni di studi dedicati all’argomento. E menomale che ci sono anni di studi alla spalle, viene naturale a questo punto affermare, altrimenti cosa sarebbe arrivata a dichiarare la signora Mori?



Come si può affermare che le sanzioni non hanno prodotto alcun effetto se queste sono state definite da Alfred de Zayas - ex esperto ONU che è stato in Venezuela e ha stilato un accurato rapporto - alla stregua di un assedio e un vero e proprio crimine contro l’umanità secondo la definizione stabilita nel Trattato di Roma?



Magari la signora Mori potrebbe aggiornare i suoi studi e aggiungere a questi la lettura dello studio condotto da Mark Weisbrot e Jeffrey Sachs per il Center for Economic and Policy Research dal titolo assai emblematico: Sanzioni economiche come punizione collettiva: il caso del Venezuela.



Uno studio dove vengono esaminati alcuni degli impatti più importanti delle sanzioni economiche imposte al governo venezuelano dall'agosto del 2017. Si scopre che la maggior parte dell'impatto di queste sanzioni non è stato per il governo ma per la popolazione civile. Dove scopriamo che le sanzioni hanno inflitto e sempre più gravemente danni alla vita e alla salute umana, tra cui una stima di oltre 40.000 morti nel 2017-2018; e che queste sanzioni corrisponderebbero alla definizione di punizione collettiva della popolazione civile, come descritto nelle convenzioni internazionali di Ginevra e dell'Aja, di cui gli Stati Uniti sono firmatari.



Sanzioni illegali secondo il diritto e i trattati internazionali che gli Stati Uniti hanno firmato e sembrerebbero violare la legge statunitense.



Ci permettiamo sommessamente, inoltre, alla signora Mori di aggiungere ai suoi eminenti studi quello realizzato dall’Unità di Dibattito Economico del CELAG, diretto dall’economista spagnolo Alfredo Serrano Mancilla, dove viene mostrato dati alla mano che il blocco finanziario internazionale contro il Venezuela dal 2013 è la causa principale della crisi economica. Questo blocco ha comportato la perdita di 350.000 milioni di dollari nella produzione di beni e servizi tra il 2013 e il 2017, secondo uno degli scenari proposti nel modello macroeconomico di coerenza utilizzato.



Così come sulla questione inflazione invitiamo la signora Mori ad essere maggiormente accorta per non incorrere in errori marchiani. Non si può affermare che l’esplosione dell’inflazione in Venezuela sia stata causata dal governo socialista che ha deciso di aumentare la stampa di denaro. Questo è smentito dai numeri dal già citato economia spagnolo Alfredo Serrano Mancilla, nel suo articolo ‘Manuale di stupidaggini sull’inflazione in Venezuela', dove spiega: «In Venezuela, da diversi decenni, l’inflazione è costituita come componente strutturale dell’economia (…) Per alcuni neoliberisti da manuale (monetaristi) tutto è dovuto al chavismo che utilizza troppo la macchina per stampare bolívares. Questo corrisponde a verità? È tutta colpa dell’emissione monetaria? No. Assolutamente no. Non tutto è dovuto all’aumento degli aggregati monetari. Numericamente è molto semplice dimostrarlo. Basta dare uno sguardo ad alcuni casi per renderci rapidamente conto che non vi è alcuna relazione diretta. È vero che nel 2015 l’inflazione fu elevata (180,9%) così come anche l’emissione monetaria (100,66%). Tuttavia, non è stato sempre così. Osserviamo l’anno 2006: con maggiore creazione di denaro (104,34%), l’inflazione fu relativamente bassa (17%). Oppure guardiamo l’anno 1996, prima dell’avvento del chavismo al potere, l’inflazione giunse al 103% con una crescita della massa monetaria del 55%. Comunque si guardi la questione, non vi è alcuna relazione semplicistica tra prezzi e denaro in circolazione».



Infine, vi invitiamo a leggere questo articolo che riproduciamo per intero dove vengono spiegate per bene le conseguenze sul Venezuela dettate da sanzioni ed aggressione finanziaria. Giudicate voi se la signora Mori non è quantomeno in malafede.



——



L'annuncio dell’ingresso di "aiuti umanitari" da parte degli Stati Uniti attraverso i confini della Colombia e del Brasile - valutato 20 milioni di dollari e totalmente irrisorio in contrasto con il danno prodotto dall'assedio finanziario quantificato in 30 miliardi di dollari - non riesce ad egemonizzare l'opinione pubblica, in particolare per le minacce di intervento militare che sono filtrate dalla Casa bianca, ma anche perché i dati reali sulla situazione politica ed economica del Venezuela non sono in sintonia con quelli delle nazioni che vivono una profonda devastazione sociale.



La crisi umanitaria è una categoria del diritto umanitario internazionale, che si riferisce alle calamità naturali o alle guerre ad alta densità e permette all’aiuto transnazionale gestito da governi e organizzazioni internazionali un argomento per intervenire nelle decisioni riguardanti gli Stati, violando la loro sovranità. Haiti, Somalia e Sud Sudan sono i precedenti del Venezuela, l'attuale obiettivo delle crociate umanitarie.



L'Organizzazione delle Nazioni Unite definisce che, per esistere un'emergenza di questa natura, i livelli di violenza, fame e malattie devono colpire milioni di persone senza che lo Stato incaricato sia in grado di esercitare un controllo efficace dei problemi.



Yemen, Libia, Iraq, Siria, Repubblica Democratica del Congo, Ucraina, sono alcuni dei principali paesi che l'Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) considera come i più critici del 2018 perché sono immersi in una crisi sociale di natura complessa e prolungata. Le guerre che li attraversano aumentano le crisi alimentari, epidemie di malattie, spostamenti interni e migrazioni forzate.



Le caratteristiche specifiche che si ripetono in queste regioni dell'Africa, Asia ed Europa orientale, non si verificano in Venezuela o sono per alcuni parametri molto meno intensi.





INSUFFICIENZA ALIMENTARE INDOTTA E CONTROFFENSIVA DEI CLAP



Dal 2016, si è cominciato a utilizzare il riferimento alla "crisi umanitaria" dalla Assemblea Nazionale, tribuna dell'opposizione, e negli spazi della Organizzazione degli Stati Americani (OAS) con Luis Almagro a capo dell'operazione, prevedendo che gli effetti del decreto Obama e la sua ratifica da parte del presidente Donald Trump si sentissero nella vita quotidiana della popolazione.



È innegabile il deterioramento delle condizioni economiche del popolo venezuelano prodotto dalla violenta aggressione economica, che ha anche favorito la proliferazione di un’economia parallela e la speculazione, ma ancora nulla a che vedere con il vero e proprio crollo strutturale delle regioni asiatiche e africane.



Gli ultimi rapporti della FAO stimano che tra il 2016 e il 2018 c’è stato un aumento del 11% di denutrizione, totalmente insufficiente per paragonarlo alle emergenze alimentari che soffrono i paesi sub-sahariani, dove la percentuale di persone denutrite è il 30% del totale della popolazione.



Il boicottaggio deliberato dell'industria privata che esercita pressione economica, insieme all'attacco alla moneta da parte delle mafie cambiarie, hanno influenzato negativamente l'accesso dei cittadini comuni a prodotti essenziali del paniere di base.

Allo stesso tempo, le sanzioni finanziarie applicate alla Banca Centrale del Venezuela e all’azienda statale PDVSA hanno limitato la capacità di manovra del governo venezuelano per rispondere alla precarizzazione alimentare.

Ma la politica di distribuzione del cibo a prezzi agevolati, che lo Stato venezuelano articola attraverso il CLAP, ha ampiamente contenuto gran parte degli effetti di queste aggressioni dirette contro la popolazione.
L'attacco e il discredito internazionale su una struttura che attualmente garantisce cibo di base a più di 6 milioni di famiglie, riafferma le intenzioni di strumentalizzare la storia della carestia come elemento di una presunta "crisi umanitaria" in Venezuela, che serve per giustificare un intervento militare.



Non dimentichiamo che lo scorso anno il governo della Colombia, sotto la tutela del Dipartimento di Stato, ha impedito l'ingresso di oltre 25 mila scatole di cibo CLAP, mentre le banche internazionali hanno ostacolato il pagamento di altri 18 mila, costringendo il paese a triangolare con i paesi alleati per evitare il blocco.



CONSEGUENZE DELL’AGGRESSIONE FINANZIARIA AL SETTORE DELLA SALUTE PUBBLICA





Più critico è stato il sabotaggio nell'acquisizione di forniture mediche per i servizi di emergenza ospedaliera. Le condizioni deteriorate dei centri di assistenza hanno come principale causa l'ordine esecutivo firmato da Donald Trump nell'agosto del 2017.





Ai fenomeni nazionali di accaparramento dei farmaci, che aumentano i prezzi e le reti di contrabbando che deviano le risorse, si aggiungono i vincoli internazionali per l’importazione di particolare trattamenti medici, come ad esempio il rifiuto della Citibank di ricevere il pagamento per l'acquisto di 300 mila dosi di insulina, l'ostruzione in Colombia di una spedizione con farmaci contro la malaria, e il recente blocco dalla Spagna della compagnia aerea Iberia di 200 mila unità di farmaci per le malattie croniche, che il Venezuela aveva acquistato dal Qatar.





Ora, la controffensiva venezuelana compensa nuovamente le gravi conseguenze di questi attacchi multidimensionali.





L'attivazione del piano vaccinale nazionale gratuito 2018, con il supporto dell'Organizzazione mondiale della sanità e dei rappresentanti dei medici cubani, ne è un esempio.



Durante i mesi di aprile e maggio è stato sviluppato un processo di vaccinazione con oltre 11 milioni di dosi, per un totale di 9 milioni di beneficiari. Tra le malattie incluse, c'erano difterite, tubercolosi, malaria, epatite B, poliomielite, morbillo e tetano.



L'arrivo della nave ospedale cinese "Peace Ark" nel settembre del 2018, è un altro fattore da soppesare quando si accusa il governo di essere responsabile della situazione ospedaliera. Questa nave è arrivata nel porto venezuelano, con 120 medici, 8 sale operatorie, 300 posti letto ospedalieri e circa 2.666 dispositivi medici per fornire assistenza specializzata al paese. L'attività è stata un'azione coordinata tra Cina e Venezuela.



A differenza di Stati che hanno perso la capacità di esercitare un controllo sui loro territori e, in caso di conflitti o catastrofi naturali non sono in grado di gestire le soluzioni alle crisi sanitarie derivanti, il Venezuela è riuscito a stabilire partnership di cooperazione con i paesi e le organizzazioni internazionali per mitigare i danni alla salute della popolazione.





SPOSTAMENTI INTERNI E RIFUGIATI: DATI CONTRAPPOSTI





Una caratteristica elementare dei paesi con crisi umanitarie sono gli spostamenti forzati interni e verso altri paesi, persone che cercano di proteggersi dagli scontri violenti. Nella relazione annuale 2018, l'UNHCR ha precisato che due terzi dei 68 milioni di persone sfollate da guerre e conflitti provengono da cinque paesi: Siria, Afghanistan, Sud Sudan, Myanmar e Somalia. D'altra parte, la Colombia ha 7,7 milioni di vittime del conflitto in fuga attraverso il territorio nazionale, risultando il paese latinoamericano con i maggiori sfollati interni.



Tuttavia, in Venezuela non v'è alcuna traccia di spostamento forzato all'interno del paese, ma i dati decontestualizzati sulla migrazione e sui rifugiati mediante l'uso dei media internazionali è ben documentata, e si è attirata l'attenzione su una crisi di immigrazione che non corrisponde agli spostamenti causati da uno scontro bellicoso.



I dati pubblicati da diverse iniziative per rimarcare l '"esodo venezuelano" come un problema che minaccia la sicurezza internazionale, variano di numero e collocano migranti e rifugiati nella stessa statistica. La verità è che le ragioni della migrazione del Venezuela sono principalmente economiche (aggravata da campagne mediatiche) e si sviluppa nel 2017, quando il blocco finanziario contro il paese si è intensificato.



Allo stato attuale un totale di 12 mila 750 persone che avevano viaggiato in altri paesi per migliorare la loro condizione economica sono tornati attraverso il “Piano di ritorno alla Patria”, programma attuato a rimpatriare le vittime venezuelane di sfruttamento del lavoro, di atti di xenofobia e tratta di persone.



ATTORI E ELEMENTI ATTUALI CHE SMONTANO LA "CRISI UMANITARIA"





Lo Stato venezuelano mantiene l'articolazione tra attori statali e non statali allo scopo di proteggere i programmi sociali, a condizione che la fornitura di sostegno non sia condizionata.



In un incontro con la FAO e l'UNICEF a metà gennaio, come parte di un invito da parte della Presidenza ricevuta dall'ONU, in relazione ai programmi di alimentazione scolastica, si sono firmati convezioni in relazione ai programmi di alimentazione scolastica, educazione integrale e agricoltura urbana.



Inoltre, i membri del Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) hanno partecipato insieme al Vice Presidente e il Ministero della Salute per valutare meccanismi di cooperazione per rafforzare l'area medica. Dopo pochi giorni, il presidente della Croce Rossa Christoph Harnisch ha preso atto della natura politica dell'operazione che vuole attivarsi al confine con la Colombia e ha dichiarato di non partecipare ad un'operazione di quelli che non considera aiuti umanitari.



Il ministro della Sanità Carlos Alvarado ha anche annunciato l'ingresso di 18 milioni di farmaci, provenienti in gran parte dagli accordi stabiliti con Cuba e la Cina, una società dirette acquisto in tutto il mondo che non ostacolano i pagamenti e gli altri ingressi attraverso Revolving Fund e Pan American Health Organization.



Questa gestione diretta delle istituzioni venezuelane impedisce che le azioni coordinate da Washington determinino una vera crisi umanitaria che promuova l'imminente caduta delle strutture che mantengono l'ordine politico all'interno del paese. Vale a dire: lo Stato e il chavismo.



Nel riconoscere organi paralleli come legittimi e finanziandoli, gli Stati Uniti negano l’autorità politica del governo nazionale come massimo rappresentante del paese nella risoluzione dei problemi. Allo stesso tempo, denunciano che il Venezuela non accetta gli “aiuti umanitari”, ma non riconosce gli sforzi multilaterali per garantire la stabilità sociale. E tutto questo perché un’uscita diplomatica minaccia le variabili che sono state fabbricate per giustificare l’accesso militare nel territorio venezuelano con il presupposto degli aiuti umanitari.
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Fonte



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 Oggetto del messaggio: Re: Venezuela
MessaggioInviato: 03/05/2019, 10:12 
sottovento ha scritto:
bleffort ha scritto:
Gli usa dicono che un loro eventuale intervento è per aiutare la popolazione Venezuelana, i Russi per aiutare solo Maduro!, che infami loro e chi condivide questa ipocrita linea. [:303]

Domanda: dove sta la differenza? Risposta: che Guaidò non è un dittatore!


Chi lo decide che è non è un Dittatore? Strump? è peggio, vuole essere un dittatore manovrato come un burattino [:D] . Tu non sai nemmeno dove stà di casa la Democrazia, un pugno di venduti agli usa decide di spodestare un Presidente eletto democraticamente dal suo popolo,ciò vuol dire che alla maggioranza ci stà bene no?.

Che poi sappiamo che tutti i guai del Venezuela gli sono arrivati dagli usa che vogliono metterci una "Cannuccia" come un Drink per succhiarci il "Sangue" e anni e anni di Embargo altro che per il bene del suo popolo.


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 Oggetto del messaggio: Re: Venezuela
MessaggioInviato: 03/05/2019, 11:10 
Adesso, dopo averle provate tutte, prendono pure in considerazione "l'opzione militare". Ma scusate... Non sono bastate le "liberazioni", solo per citare i casi recenti, di Iraq, Libia, Siria e Ucraina?
Cos'hanno risolto? Niente... Hanno causato solo morti, guerre civili e instabilità politica(e un sacco di soldi per le tasche dei neocon) .
Comunque, tolta l'Ucraina, l'Iraq, la Libia, la Siria e il Venezuela che cos'hanno in comune? Il PETROLIO.

Quindi se proprio volete "tifare" per gli ammerregaani con viva e vibbrante soddisfazioune, almeno evitate di tirare in ballo le solite fregnacce sui diritti umani, i dittatori da abbattere per "portare libertà" + tutto il resto dell'armamentario dei perfetti democratici.

Non ci crede più NESSUNO.



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 Oggetto del messaggio: Re: Venezuela
MessaggioInviato: 03/05/2019, 11:50 
sottovento ha scritto:
TheApologist ha scritto:
Appunto. Finiranno per stare sui ******** a tutti, in quel modo, anche ai fedelissimi come te... Non puoi rapportarti col mondo mettendo sanzioni a chi non ti sta simpatico, e costringere i tuoi alleati a fare altrettanto.
Nel nome di cosa poi? Perché "io so io e voi nun siete n'cavolo?"
È un atteggiamento da bulli. I cinesi e i russi insieme si stanno dimostrando più "pacifisti" degli americani negli ultimi 50 anni.

Ma lo vuoi capire che non possiamo mollare gli Usa? Oppure vorresti mollare la Nato e passare col blocco russo-cinese??


I Paesi satelliti del Patto di Varsavia hanno avuto il coraggio di staccarsi dall'URSS,per quale motivo noi non possiamo staccarci dalla NATO ?. [:305]


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 Oggetto del messaggio: Re: Venezuela
MessaggioInviato: 03/05/2019, 14:15 
... curete, Blé, curete!
Te l'ho già detto che la Francia e la Spagna ne sono uscite! Basta volerlo ... (Ma ci fanno comodo i loro quattrini, delle basi, e i loro armamento ...)
Quelli del Patto di varsavia, ci hanno provato ad uscirne: Ungheria, Cecoslovacchia, Polonia ma IL GIORNO DOPO si sono ritrovati i carri armati ... in casa!

Dai, fatte vedé, ma da uno bravo ...! [:246]



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 Oggetto del messaggio: Re: Venezuela
MessaggioInviato: 03/05/2019, 14:17 
bleffort ha scritto:
I Paesi satelliti del Patto di Varsavia hanno avuto il coraggio di staccarsi dall'URSS,per quale motivo noi non possiamo staccarci dalla NATO ?. [:305]

Hanno avuto il coraggio?? ahahah! [:297] Il comunismo è collassato su se stesso altrimenti sarebbe ancora vivo e vegeto e tutti quei paesi satelliti starebbero ancora con 1 bottiglia di vodka e 1 pollo al mese!



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 Oggetto del messaggio: Re: Venezuela
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bleffort ha scritto:
Chi lo decide che è non è un Dittatore? Strump?

Secondo me la questione è assai semplice: se sei il dittator....ops! volevo dire il presidente di un paese dove è in atto una guerra civile tu per amore del tuo popolo dovresti passarti la mano sulla coscienza e dire: se davvero amo il mio popolo evito queste violenze, mi faccio da parte e chiedo nuove elezioni e sia il popolo a scegliere: se mi confermano bene altrimenti sia fatto il volere del popolo!!!



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 Oggetto del messaggio: Re: Venezuela
MessaggioInviato: 03/05/2019, 14:27 
sottovento ha scritto:
bleffort ha scritto:
I Paesi satelliti del Patto di Varsavia hanno avuto il coraggio di staccarsi dall'URSS,per quale motivo noi non possiamo staccarci dalla NATO ?. [:305]

Hanno avuto il coraggio?? ahahah! [:297] Il comunismo è collassato su se stesso altrimenti sarebbe ancora vivo e vegeto e tutti quei paesi satelliti starebbero ancora con 1 bottiglia di vodka e 1 pollo al mese!



Mo' gli rinfresco le idee ...

Fu la Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria fatta da S. Giovanni Paolo II che fece crollare l'Impero comunista senza infrangere nemmeno un verto di finestra ...!


La primavera del 1984 segnava l’inizio di un periodo davvero catastrofico per l’Urss. Il 13 maggio 1984 (ancora un anniversario delle apparizioni di Fatima) saltava in aria l'arsenale di Severomorsk sul mare del nord. Con questa esplosione la speranza di vittoria sovietica in un conflitto nucleare - dato per imminente - veniva vanificata. Senza quell’apparato missilistico che controllava l‘Atlantico, l’Urss non aveva più alcuna speranza di prevalere sugli avversari. Per questo ogni opzione militare fu abbandonata. Sfiorammo davvero la III WW!

Dopo il 1984 anche il clima politico in Russia cambiò radicalmente. L'11 marzo 1985 (ad un anno dalla consacrazione al Cuore Immacolato fatta da Giovanni Paolo II), Mikhail Gorbaciov veniva eletto Segretario Generale del Comitato Centrale del Partito Comunista. La sua politica di riforme avvierà numerosi processi di cambiamento che grazie alla Glasnost ("apertura"), alla Perestroika ("ristrutturazione") e all'Uskorenie ("accelerazione" dello sviluppo economico), porteranno alla fine della Guerra Fredda, arrestando la corsa agli armamenti ed eliminando il rischio di un conflitto nucleare. L'11 ottobre 1986, infatti, Gorbaciov ed il presidente statunitense Ronald Reagan si incontravano a Reykjavik (in Islanda) per discutere la riduzione degli arsenali nucleari installati in Europa. Tutto ciò condurrà, nel 1987 alla firma del trattato di non proliferazione nucleare.

L'Unione Sovietica cessava di esistere l’8 dicembre 1991 (festa dell’Immacolata Concezione!), quando i presidenti di Russia, Ucraina e Bielorussia ne annunciavano formalmente la dissoluzione. In seguito alla dissoluzione dell'URSS nascerà la Comunità di stati indipendenti (CSI).

Il 25 dicembre 1991 - giorno di Natale in Occidente - Mikhail Gorbaciov rassegnava le dimissioni da presidente dell’URSS. La bandiera rossa che per molti decenni aveva svettato sul Kremlino venne ammainata definitivamente e sostituita dalla bandiera nazionale russa. Il comunismo sovietico era stato sconfitto!

Comunque ci sono un sacco di rifermenti e date coincidenti con la Madonna e le sue profezie!



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U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
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 Oggetto del messaggio: Re: Venezuela
MessaggioInviato: 03/05/2019, 15:25 
Comunque... Maduro è cristiano, Guaidó è massone.
https://www.dagospia.com/rubrica-3/poli ... 194907.htm

Comunque non sono "comunisti" in Venezuela, anche perché al 90% sono cattolici, quello di Maduro è una sorta di socialismo nazionalista.



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 Oggetto del messaggio: Re: Venezuela
MessaggioInviato: 03/05/2019, 16:41 
i Venezuelani non vogliono un presidente molle,...Maduro! [:246] [8D]

ciao
mauro



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