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Marziano
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 Oggetto del messaggio: Re: In preparazione della guerra in Siria
MessaggioInviato: 10/07/2016, 11:57 
Hai dimenticato il "ribelli moderari", tanto caro ai nostri "amici" americani.


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 Oggetto del messaggio: Re: In preparazione della guerra in Siria
MessaggioInviato: 08/08/2016, 19:18 
quelli del corriere sono sempre
più svergognati..
quasi quasi fanno tifo per i terroristi dell'isis..
adesso nella NEOLINGUA del corriere
gli insorti ribelli islamisti sono diventati
"estremisti", "rivoluzionari",
leggete qua..

http://www.corriere.it/esteri/16_agosto ... 1635.shtml

Ad Aleppo la battaglia finale
tra Assad e gli estremisti

Tra barili bomba e orti sui tetti, la città resiste al regime. «Tra i rivoluzionari anti Assad ci sono migliaia di civili e l’avanzata dei fondamentalisti è un brutta notizia per loro»

Jabat al Nusra ha cambiato insegna per evitare di venir bersagliato dai jet americani. Washington colpisce quella che considera un’organizzazione terroristica e aiuta altre formazioni ribelli. Non abbastanza per contrastare l’avanzata del regime e il ruolo centrale conquistato dai russi in Siria. La Cia — secondo una ricostruzione del quotidiano New York Times — ha ridotto i rifornimenti di armi ai gruppi che sostiene proprio nell’imminenza dell’offensiva lealista su Aleppo

capito?
basta cambiare insegna..
targa alla macchina,
tutto risolto..

come se al queida
domani si chiama "viva la patonza"..
bum !
problema risolto,
il terrorismo è sparito..
devono averci presi per INKOGLIONITI..



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https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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 Oggetto del messaggio: Re: In preparazione della guerra in Siria
MessaggioInviato: 09/08/2016, 20:13 
[;)]

L'incontro al Cremlino

L'incontro più atteso tra Putin-Erdogan: il loro patto sul futuro del mondo

Immagine

I presidenti russo e turco, Vladimir Putin e Recep Tayyp Erdogan, si sono riuniti in via straordinaria per cercare di avvicinare le loro posizioni sulla questione siriana, il più divisivo punto nelle relazioni bilaterali. La riunione è durata circa quattro ore. "Credo che il consenso sia possibile, perché abbiamo obiettivi comuni per risolvere il conflitto siriano. Su questa piattaforma, cercheremo soluzioni comuni accettabili a entrambi", ha detto Putin. La Turchia, così come l'Arabia Saudita e vari Paesi occidentali, è uno degli acerrimi nemici del presidente siriano Bashar Assad, e ritiene che egli debba lasciare come precondizione per una transizione politica. Il Cremlino invece respinge le richieste di dimissioni ad Assad e afferma che il futuro debba essere deciso tramite elezioni. "In Russia abbiamo parlato delle riforme politiche, ma partiamo dalla base che le riforme possano verificarsi solo con mezzi democratici. Questa nostra posizione è irrinunciabile", ha sottolineato ancora il leader russo.

Le scuse turche - L'intervento militare di Mosca nella guerra civile siriana, che ha permesso alle forze del regime di riguadagnare terreno sull'opposizione armata, era stato criticato da Ankara. L'abbattimento da parte delle forze armate turche di un aereo militare di Mosca al confine turco-siriano nel novembre 2015 ha fatto precipitare le relazioni tra i due Paesi, rimaste congelate sino a quando circa un mese fa Erdogan ha chiesto scusa per l'abbattimento..

http://www.liberoquotidiano.it/news/est ... ordo-.html

Solo noi europei non abbiamo mai capito un fico secco!!! (E facciamo ancora le sanzioni alla Russia!)[:306]
Poi, aspettiamo Hillary, e saremo "A POSTO" con tutto! [:246]

[:287]



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 Oggetto del messaggio: Re: In preparazione della guerra in Siria
MessaggioInviato: 09/08/2016, 20:46 
ma poi quale regime in siria, si cè da decenni però stavano benissimo prima dei casini di questi anni portati da usa e mossad seguiti da europa, stessa cosa in libia ecc...
guardate le intervista, tutto pagato, scuola, ospedale, casa regalata a ogni coppia sposata eccc.. cose che nella nostra democratica e avanzata europa o usa ce le sogniamo.


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 Oggetto del messaggio: Re: In preparazione della guerra in Siria
MessaggioInviato: 10/08/2016, 08:49 
quando l'unu chiede 48 di tregua umanitaria
significa che i ribelli terroristi sono in difficoltà..

e servono rigfornimenti..
copione già visto..


http://www.corriere.it/esteri/16_agosto ... 1635.shtml

Aleppo, una città in ostaggio
«2 milioni senza acqua né energia»

Precipita la situazione umanitaria nella più popolosa città siriana contesa tra truppe di Assad e ribelli: niente acqua né luce. L’allarme dell’Onu che chiede un cessate il fuoco



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 Oggetto del messaggio: Re: In preparazione della guerra in Siria
MessaggioInviato: 10/08/2016, 11:22 
Visto che furbo Erdogan? Visto che non l'hanno fatto entrare in Europa (giustamente) e che non è riuscirtìo a fare il "Nuovo Califfato", dapprima ha buttato giù un caccia russo (tanto per far vedere che lui ... conta!), ed ora sta stringendo un bel patto con la Russia! [;)]
Ve la figurate voi la stessa mossa da parte dell'Italia? [:246] [:297]



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 Oggetto del messaggio: Re: In preparazione della guerra in Siria
MessaggioInviato: 11/08/2016, 16:16 
mik.300 ha scritto:
quelli del corriere sono sempre
più svergognati..
quasi quasi fanno tifo per i terroristi dell'isis..
adesso nella NEOLINGUA del corriere
gli insorti ribelli islamisti sono diventati
"estremisti", "rivoluzionari",
leggete qua..

http://www.corriere.it/esteri/16_agosto ... 1635.shtml

Ad Aleppo la battaglia finale
tra Assad e gli estremisti

Tra barili bomba e orti sui tetti, la città resiste al regime. «Tra i rivoluzionari anti Assad ci sono migliaia di civili e l’avanzata dei fondamentalisti è un brutta notizia per loro»

Jabat al Nusra ha cambiato insegna per evitare di venir bersagliato dai jet americani. Washington colpisce quella che considera un’organizzazione terroristica e aiuta altre formazioni ribelli. Non abbastanza per contrastare l’avanzata del regime e il ruolo centrale conquistato dai russi in Siria. La Cia — secondo una ricostruzione del quotidiano New York Times — ha ridotto i rifornimenti di armi ai gruppi che sostiene proprio nell’imminenza dell’offensiva lealista su Aleppo

capito?
basta cambiare insegna..
targa alla macchina,
tutto risolto..

come se al queida
domani si chiama "viva la patonza"..
bum !
problema risolto,
il terrorismo è sparito..
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i ribelli terroristi ad aleppo
devono passarsela proprio male..


http://www.corriere.it/esteri/16_agosto ... 1635.shtml

Aleppo, Mosca annuncia tregua
di tre ore. L’appello dei medici
a Obama: fermi i raid di Assad

La Russia afferma di sospendere i combattimenti per tre ore al giorno per consentire l’ingresso degli aiuti umanitari. L’Onu: «Non è sufficiente»



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 Oggetto del messaggio: Re: In preparazione della guerra in Siria
MessaggioInviato: 11/08/2016, 18:27 
..quasi come quando qualche americano vince una medaglia alle olimpiadi in corso [:305]


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 Oggetto del messaggio: Re: In preparazione della guerra in Siria
MessaggioInviato: 11/08/2016, 19:36 
Russia sta vincendo contro gli Usa

La Russia sta vincendo la guerra per procura in Siria. Dinamiche simili a quelle verificatesi in Afghanistan, negli anni ‘80, quando l’esercito sovietico subì pesantissime perdite ad opera dei combattenti afgani equipaggiati dalla CIA. I missili Stinger cambiarono per sempre le sorti del conflitto contro l’Unione Sovietica. Oggi, il risultato in Siria, è diametralmente opposto. Le forze ribelli “moderate” addestrate dalla Coalizione, dopo una prima serie di successi, sono incapaci di reagire alle operazioni russe a sostegno delle truppe lealiste. Anche le forniture missilistiche iniziano a scarseggiare. Le 17 agenzie d’intelligence degli Stati Uniti hanno avuto un ruolo (alcune continuano ancora ad averlo) a vario titolo nella “questione siriana”. Molte volte si fa riferimento alla CIA come unica agenzia responsabile per le operazioni e forniture ombra degli USA nel globo, ma la portata dell’impegno statunitense è ben più radicato e segreto.
Per approfondire: Così si favorisce solo Al Qaida

Il primo piano della CIA per spodestare Assad è stato presentato al presidente Obama nel 2012: conteneva 50 opzioni finali per facilitare l’uscita di scena di Assad con un’alta probabilità di successo. Una delle soluzioni pacifiche prospettate dalla CIA per risolvere la guerra civile siriana era quella di rafforzare i ribelli siriani, facendo pressioni (elargendo grosse somme) sulle figure di alto profilo del regime per abbandonare Assad. La Casa Bianca ritenendo politicamente non soddisfacenti le proposte della CIA preferì investire 40 milioni di dollari per addestrare una manciata di ribelli, con la quasi totalità dell’equipaggiamento finito nelle mani dei terroristi.

Nel maggio del 2013, un nuovo piano della Central Intelligence Agency che mirava a riscrivere le singolarità in atto in Siria, fu autorizzato. Diviso in cinque fasi, il piano è stato svelato il 27 febbraio scorso. La prima fase era indirizzata al reclutamento dei comandanti di fiducia a cui fornire, nella seconda fase del programma, equipaggiamento e formazione sulla strategia da adottare. Il Dipartimento della Difesa si era posto l’obiettivo di addestrare delle unità in Siria per combattere lo Stato islamico: si rivelerà essere uno dei più grossi fallimenti della storia del Pentagono. Quella forza moderata addestrata in Siria che avrebbe dovuto contrastare lo Stato islamico (54 unità invece di 5,400), non esiste più. La Casa Bianca sperava di addestrare 5400 siriani l’anno per una forza che avrebbe dovuto annoverare 15 mila effettivi entro il 2017. Per addestrare 54 ribelli, il Pentagono ha speso 41,8 milioni di dollari. Nella terza fase il Pentagono avrebbe identificato i gruppi ribelli “sicuri” a cui, nella quarta, avrebbe fornito missili TOW (acronimo di Tube-launched Optically-tracked Wire-guided). La fornitura dei missili anticarro, ha preso il via nel gennaio del 2014, tramite l’Arabia Saudita. Nel 2013, l’Arabia Saudita ha acquistato 13.975 missili anticarro, fornitura interamente consegnata. Per contratto, il governo saudita deve informare gli Stati Uniti della destinazione finale dei missili. L’approvazione statunitense è implicita. La quinta fase avrebbe dovuto ricreare un Afghanistan 2.0. Non è mai divenuta operativa per timore che anche i missili terra-aria cadessero nella mani dei terroristi. L’entrata in scena della Russia, ha stravolto l’intera strategia della CIA. Da rilevare che in Siria, sono attive diverse agenzie d’intelligence, supportate fin dal 2010. Ad oggi, l’assetto strategico-tattico russo in Siria, ha favorito le forze lealiste. Mosca, dopo l’isolamento dell’Occidente a seguito dell’annessione della Crimea e del conflitto in Ucraina, è nuovamente protagonista per le decisioni sul futuro del Medio Oriente. Gli strateghi del Pentagono, poche ore dopo la decisione di Putin di entrare in guerra contro lo Stato islamico in Siria, rassicurarono la Casa Bianca. La spedizione russa – secondo il Pentagono – si sarebbe trasformata in un disastro per Mosca.

Disse un rassicurato Obama in un discorso pubblico lo scorso ottobre: “Russia ed Iran stanno sostenendo Assad, cercando di pacificare la popolazione. Il loro unico risultato sarà quello di impantanarsi, non funzionerà. Resteranno lì per un pò”.

Non è andata esattamente così. Eppure, analizzando la tempistica dell’intervento russo, si nota una strana “coincidenza”. Putin, infatti, decise di dichiarare guerra al terrorismo in Siria durante la massima espansione delle truppe supportate dalla Coalizione che, lo scorso settembre, conquistavano territori ad Idlib, Hama e Latakia. Mosca giustificò la sua incursione militare in Siria come una campagna per combattere il terrorismo, con l’obiettivo primario di supportare l’esercito militare di Assad contro tutti i gruppi di insorti, compresi quelli sostenuti dalla CIA.

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In poche settimane, il Cremlino schierava in Siria una potente flotta aerea nella principale base di Latakia, una forza terrestre di quattromila unità e centinaia di specnaz. In tre mesi, le posizioni ottenute dai ribelli nel nord sono state riprese dalle truppe lealiste supportate dalla forza aerea e terrestre russa. Bombardieri a lungo raggio, aerei da combattimento, elicotteri d’attacco e missili da crociera russi hanno ridato slancio all’esercito siriano, che ha ripreso le posizioni vicino al confine turco. Il contesto di oggi è nettamente diverso da quello di un anno fa. Nonostante le forniture della CIA, le armi date ai “moderati” si dimostrano troppo poche per avere un reale impatto. I gruppi ribelli supportati dalla CIA, sempre disponibili a diramare dettagli sulle forniture ricevute, come la Division 13 o la Suqour al-Jabal, confermano che il flusso di armi straniere dalla Turchia, necessarie per rompere l’assedio di Aleppo, sta rallentando. Allo stato attuale, le forniture della CIA difficilmente potranno cambiare le condizioni sul campo di battaglia. A differenza di quanto previsto dagli strateghi del Pentagono, Putin ha mantenuto l’accesso nella sua ultima base sul Mar Mediterraneo e sfruttato il contesto siriano per testare la più avanzata tecnologia militare russa.

http://www.occhidellaguerra.it/russia-s ... paign=OdG#



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 Oggetto del messaggio: Re: In preparazione della guerra in Siria
MessaggioInviato: 11/08/2016, 19:55 
La fallimentare politica di Washington


Erdogan e Putin si stringono la mano: ecco l'ultimo disastro di Obama
Il Capo di Stato USA è riuscito a disintegrare politicamente l'Europa e a cacciare Mosca verso Cina e Turchia, una strategia che ci rende poco più di una colonia ...


Immagine

Una foto che rappresenta la definitiva sconfitta della politica internazionale imbastita in questi anni da Barack Obama. Ecco il significato dell'immagine che ritrae il presidente russo, Vladimir Putin e il dittatore turco, Recep Tayyip Erdogan stringersi la mano durante un incontro ufficiale a San Pietroburgo che di fatto chiude un periodo di pesante crisi diplomatica riaprendo la porta a contatti sempre più fitti dal punto di vista economico e geopolitico.

"Il nemico del mio nemico è mio amico" spiega un vecchio adagio che diventa realtà tra due leader che fino a qualche settimana fa si attaccavano pesantemente in seguito all'abbattimento da parte dell'aviazione turca di un cacciabombardiere russo sui cieli siriani, goccia che ha fatto traboccare un vaso già pieno di tensioni. Tutto (quasi) dimenticato per merito della realpolitik che impone a Putin ed Erdogan di riallacciare i rapporti in chiave antioccidentale.


La responsabilità è tutta di Washington che da anni sta attuando una sfrenata politica antirussa passando tra la crisi Ucraina (e le conseguenti sanzioni) e l'utilizzo delle proprie aree di influenza come magli nei confronti di Mosca che ha visto anche mettere in dubbio gli accordi per la realizzazione di importanti gasdotti verso l'Europa.

Il Vecchio Continente non solo ha subito le scelte d'Oltreoceano ma le ha avvallate promuovendo sanzioni suicide e iniziative che l'hanno messa all'angolo riuscendo nuovamente a dividere gli Stati. Così, in totale autonomia, la Germania ha consolidato i suoi rapporti con Mosca riuscendo a ricavarsi un importante ruolo di interlocutore escludendo gli altri partner (Italia in testa).

Dalle parti di Ankara invece, il tentato golpe e le responsabilità cadute su un esiliato in terra americana, hanno permesso a Erdogan di slegare le mani dall'alleanza atlantica che limita i movimenti a chi sta cercando in tutti i modi di assurgere a Stato egemone dell'area mediorientale. Per questo il sultano turco ha prima cercato in tutti i modi di defenestrare il vicino Assad (alleato russo) e poi ha intessuto rapporti con Israele ma dopo anni persi sotto la guida USA nel tentativo di far cadere il Governo siriano, forse Erdogan ha capito che la strada migliore non è quella degli incontrollabili ribelli ma la diplomazia che passa da Mosca.


Anche per Erdogan l'Europa è solo una comparsa anzi, è il compagno sfortunato col quale fare il bullo ed esigere la paghetta, che per noi significa 6 miliardi di euro versati ad Ankara con lo spauracchio dell'invasione di clandestini.

In questo quadro internazionale i reciproci interessi economici e geopolitici permettono di superare le asperità degli ultimi anni per aprire il dibattito sul Turkish Stream, il progetto di gasdotto russo che serve proprio ad aggirare l'Ucraina. Il leader turco ha promesso che verrà avviato, mentre gli americani lo avevano bloccato un anno fa affermando "che la Russia si serve del gas come di un'arma puntata contro l'Europa", come se ai cittadini di Boston o Cleveland questo potesse interessare.

Putin dal canto suo può rilanciare il giro d'affari con l'Asia che oggi è di 30 miliardi dollari ma potrebbe raggiungere i 100 nel 2020, il primo passo è stata l'eliminazione delle sanzioni sul turismo che avevano svuotato le spiagge sul Mediterraneo e sono state già tolte con i turisti russi che tornano ad Antalya e nelle altre località turche. Via anche le sanzioni sull'import agro-alimentare, una scelta che fa sorridere Ankara e piangere pesantemente le aziende italiane rappresentate da un Governo supino alle scelte di altri.

http://www.ilpopulista.it/news/10-Agost ... obama.html


E se eleggono la strega, ancora peggio ... Tutti nei tombini, perché scoppierà la III Guerra Mondiale! [:107]



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 Oggetto del messaggio: Re: In preparazione della guerra in Siria
MessaggioInviato: 11/08/2016, 20:11 
in siria i russi
stanno MENANDO come fabbri..



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 Oggetto del messaggio: Re: In preparazione della guerra in Siria
MessaggioInviato: 11/08/2016, 20:17 
... tra poco si prenderanno anche l'inutile Europa (come una volta), così è contento Bleffort ... [:246]



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 Oggetto del messaggio: Re: In preparazione della guerra in Siria
MessaggioInviato: 12/08/2016, 02:09 
Ufò si tratta della solita politica del ricatto
Erdogan va da Putin, che si odiano a morte, solo sulla base di questo: “Prima o poi, gli Stati Uniti dovranno scegliere: o la Turchia o Fehtullah Gülen. Dovranno scegliere tra il terrorista golpista Gülen e la Turchia, il Paese democratico”.
http://it.euronews.com/2016/08/11/turch ... -scegliere
Come dire datemi il cuore ancora pulsante di Gulen altrimenti regalo i vostri missili a Putin
Putin invece approfitta della situazione per trovare un falso partner sulle sanzioni

Ma una decina di mesi fa non erano giurati nemici?? Per poco fanno iniziare la terza guerra mondiale ...
Nemici per la pelle, ora amici di convenienza ... questa è politca, forse per voi sono due leader, per me sono due vermi


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 Oggetto del messaggio: Re: In preparazione della guerra in Siria
MessaggioInviato: 12/08/2016, 08:38 
chissà se dopo tuto questo casino,
erdogan pensa di aver fatto bene
a spalleggiare l'isis..
fino a pochi anni fa turchia e siria
erano praticamente alleati..


chissà per quale accidenti di motivo
ha cambiato politica..
sirene americane??

forse si sta pentendo..



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 Oggetto del messaggio: Re: In preparazione della guerra in Siria
MessaggioInviato: 12/08/2016, 10:11 
.. quando dico che la politica (purtroppo) è un "gioco a scacchi" .... [8)] E la gente ci rimette!
Poi, ormai il mondo, non è più quello di una volta: diviso praticamente in due; ora è a "pezzettini", e ognuno fa casino per i propri comodi, tanto nessuno lo fermerà ... Turchia con i Curdi (e tentativo di un grnade Califfato); Russia con Ucraina e Crimea; USA con la puttanata delle "primavere"(e ha perso tutte le alleanze del M.O.); l'Europa (sebbene inesistente) che sanziona la Russia ...
E noi, che ci becchiamo (anzi, li andiamo a prendere direttamente) l'invasione da parte dell'Africa (dove però, svelatamente) ce ne approfittiamo con loschi e lauti guadagni! [8)]
Ecco il mio quadretto del mondo d'oggi.



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U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
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