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Progetto Europa
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Pagina 186 di 212

Autore:  vimana131 [ 07/01/2018, 18:02 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Progetto Europa

Cita:

Le famiglie non spendono: +19 miliardi in banca


La crisi spaventa gli italiani, il denaro non circola. Le aziende non investono e le famiglie non spendono, preferendo accumulare: in banca aumentano le riserve, cresciute in un anno di quasi 38 miliardi di euro. Crescita boom dei conti correnti, arrivati vicini a quota 1.000 miliardi. In aumento di 19 miliardi i salvadanai delle famiglie, su di oltre 21 miliardi i fondi delle imprese. Questi i dati principali che emergono dalle ricerca del Centro studi di Unimpresa sull'andamento delle riserve delle famiglie e delle imprese italiane, secondo cui, in totale, negli ultimi 12 mesi nei conti correnti sono stati accumulati 37,5 miliardi in più rispetto all'anno precedente. Dal 2016 al 2017 il totale dei depositi di cittadini, aziende, assicurazioni e onlus è aumentato di circa il 3% passando da 1.261 miliardi a 1.299 miliardi.

Le famiglie non spendono e hanno lasciato in banca 19,1 miliardi in un anno (+2,08%), le aziende non investono e i loro fondi sono cresciuti di circa 13 miliardi (+6%), le imprese familiari hanno visto crescere i loro fondi di oltre 2 miliardi (+4%). Le riserve delle assicurazioni sono aumentate di oltre 1 miliardo (+7%). In aumento i fondi delle onlus di quasi 1 miliardo (+3%). Si registra anche l'impennata dei conti correnti, cresciuti di oltre 62 miliardi negli ultimi dodici mesi, passando da 936 miliardi a 999 miliardi.

"A frenare consumi, investimenti e credito sono rispettivamente la paura di nuove tasse, l'assenza di certezze sul futuro" commenta il vicepresidente di Unimpresa, Maria Concetta Cammarata secondo la quale "i nostri dati sono in linea con quelli diffusi dall'Istat relativi al commercio al dettaglio, in calo nell'ultimo anno".

Secondo lo studio di Unimpresa, che incrocia i dati della Banca d'Italia relativi alla raccolta delle banche, il totale dei depositi è passato dai 1.261,4 miliardi del 2016 ai 1.299,02 miliardi del 2017 con un incremento di 37,5 miliardi (+2,98%). I salvadanai delle famiglie sono saliti da 924,8 miliardi a 944,03 miliardi con un'impennata di 19,1 miliardi (+2,08%); i conti delle imprese familiari sono passati da 54,1 miliardi a 56,6 miliardi in salita di 2,4 miliardi (+4,57%); i depositi delle organizzazioni non lucrative (onlus) sono aumentati da 25,5 miliardi a 26,1 miliardi in crescita di 665 milioni (+2,61%); i fondi delle aziende sono saliti da 236,8 miliardi a 250,6 miliardi in aumento di 13,8 miliardi (+5,85%); i conti di assicurazioni e fondi pensione sono passati da 20,09 miliardi a 21,4 miliardi in aumento di di 1,3 miliardi (6,84%).

Quanto all'analisi per strumento, i conti correnti registrano una variazione positiva di 62,5 miliardi (+6,67%), cresciuti da 936,9 miliardi a 999,4 miliardi. Variazione negativa per i pronti contro termine di 49,9 miliardi (-31,44%) da 158,7 miliardi a 108,8 miliardi; in calo i depositi rimborsabili con preavviso di 4,06 miliardi (-1,35%) da 299,9 miliardi a 295,9 miliardi.

Per quanto riguarda i depositi con durata prestabilita si osservano due situazioni di variazione negativa: quelli con scadenza fino a 2 anni sono calati sensibilmente di 16,3 miliardi (-17,67%) da 92,7 miliardi a 76,3 miliardi; quelli con scadenza oltre i due anni sono scesi di 873 milioni (-0,65%) da 134,5 miliardi a 133,7 miliardi.

"I dati mostrano che le disponibilità finanziarie delle aziende e delle famiglie italiane sono congelate. Se i cittadini accumulano per timore di nuove tasse, le imprese non investono perché non hanno fiducia nel futuro" osserva ancora il vicepresidente di Unimpresa, Maria Concetta Cammarata.



http://www.adnkronos.com/soldi/economia ... refresh_ce

Autore:  sottovento [ 08/01/2018, 18:18 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Progetto Europa

Cita:
CENTRODESTRA VINCERA' E DOPO LE ELEZIONI I VERTICI DELLA UE DOVRANNO SCENDERE A PATTI CON L'ITALIA (O SALTANO UE E EURO)

http://www.ilnord.it/c-5451_CENTRODESTR ... _UE_E_EURO

Autore:  MaxpoweR [ 08/01/2018, 23:53 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Progetto Europa

si come no

Autore:  Ufologo 555 [ 09/01/2018, 14:25 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Progetto Europa

sottovento ha scritto:
Cita:
CENTRODESTRA VINCERA' E DOPO LE ELEZIONI I VERTICI DELLA UE DOVRANNO SCENDERE A PATTI CON L'ITALIA (O SALTANO UE E EURO)

http://www.ilnord.it/c-5451_CENTRODESTR ... _UE_E_EURO



Tutt'è se vincono e quale autorevolezza abbiano! [:291]

Autore:  mik.300 [ 09/01/2018, 16:13 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Progetto Europa

berlusca è un altro che abbaia
senza mordere..

fa il figo, battute ("kulona"), ecc.
ma poi va all'estero scodinzolando..
come il discepolo del resto..

ha permesso che il suo amico gheddafi
vensse bombardato e ammazzato
senza far niente di concreto per evitarlo..

Autore:  sottovento [ 09/01/2018, 16:31 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Progetto Europa

mik.300 ha scritto:
berlusca è un altro che abbaia senza mordere..
fa il figo, battute ("kulona"), ecc. ma poi va all'estero scodinzolando..
come il discepolo del resto..

Se il centrodestra vincerà queste elezioni stai sicuro che sarà un centrodestra "a trazione leghista" specie se a presidente del consiglio (non essendo Berlusconi candidabile), verrà eletto Maroni e in tal caso sta pur sicuro che il duo Maroni-Salvini sbatterebbe parecchi pugni sui tavoli della UE rispetto a ciò che potrebbe fare un governo (che Iddio ce la scampi!), composto da 5 Stelle + Liberi & Uguali.
mik.300 ha scritto:
ha permesso che il suo amico Gheddafi vensse bombardato e ammazzato
senza far niente di concreto per evitarlo..

Premesso che quale membro della Nato abbiamo -dovuto- concedere le nostre basi, probabilmente non sai che è il presidente della Repubblica quale capo del "Consiglio supremo di Difesa" ad autorizzare gli interventi militari (l'articolo 87 della Costituzione italiana stabilisce che il presidente della Repubblica ha «il comando delle Forze armate, presiede il Consiglio supremo di difesa costituito secondo la legge, dichiara lo stato di guerra deliberato dalle Camere») https://it.wikipedia.org/wiki/Comandante_in_capo#Italia

Fosse per lui, Berlusconi lo avrebbe certamente evitato e se non ricordo male minacciò anche di dimettersi.

Autore:  Ufologo 555 [ 09/01/2018, 17:20 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Progetto Europa

.. infatti ... [:305] E Napolitano fu FORZATO da Sarkozy, Obama e l'Europa tutta! [:293]

Autore:  bleffort [ 09/01/2018, 18:19 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Progetto Europa

sottovento ha scritto:
mik.300 ha scritto:
berlusca è un altro che abbaia senza mordere..
fa il figo, battute ("kulona"), ecc. ma poi va all'estero scodinzolando..
come il discepolo del resto..

Se il centrodestra vincerà queste elezioni stai sicuro che sarà un centrodestra "a trazione leghista" specie se a presidente del consiglio (non essendo Berlusconi candidabile), verrà eletto Maroni e in tal caso sta pur sicuro che il duo Maroni-Salvini sbatterebbe parecchi pugni sui tavoli della UE rispetto a ciò che potrebbe fare un governo (che Iddio ce la scampi!), composto da 5 Stelle + Liberi & Uguali.
mik.300 ha scritto:
ha permesso che il suo amico Gheddafi vensse bombardato e ammazzato
senza far niente di concreto per evitarlo..

Premesso che quale membro della Nato abbiamo -dovuto- concedere le nostre basi, probabilmente non sai che è il presidente della Repubblica quale capo del "Consiglio supremo di Difesa" ad autorizzare gli interventi militari (l'articolo 87 della Costituzione italiana stabilisce che il presidente della Repubblica ha «il comando delle Forze armate, presiede il Consiglio supremo di difesa costituito secondo la legge, dichiara lo stato di guerra deliberato dalle Camere») https://it.wikipedia.org/wiki/Comandante_in_capo#Italia

Fosse per lui, Berlusconi lo avrebbe certamente evitato e se non ricordo male minacciò anche di dimettersi.
Almeno aveva il dovere come capo del Governo aprire bocca e far conoscere la sua posizione in merito all'idea di attaccare Gheddafi e invece come i codardi si stette zitto e muto facendosi al pipì addosso per la paura di quello che potevano pensare gli Americani,Inglesi e i Francesi di Lui, il tradimento dopo il bacio di Caino [:246]
Chissà non possiamo essere esserne certi, può darsi che avrebbero desistito dato che si riteneva molto influente avendo come amico Putin". [:291] [^]

Autore:  sottovento [ 09/01/2018, 19:26 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Progetto Europa

Ma cosa poteva fare? Ascolta (per la cronaca La Russa all'epoca era Ministro della Difesa):



Oltretutto Berlusconi fu l'unico che anni prima cercò di evitare, purtroppo senza successo, la guerra in Iraq http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 88930.html

Autore:  Ufologo 555 [ 09/01/2018, 19:42 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Progetto Europa

... ma che ne sanno ......! [^] [:306]

Autore:  bleffort [ 09/01/2018, 21:49 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Progetto Europa

sottovento ha scritto:
Ma cosa poteva fare? Ascolta (per la cronaca La Russa all'epoca era Ministro della Difesa):



Oltretutto Berlusconi fu l'unico che anni prima cercò di evitare, purtroppo senza successo, la guerra in Iraq http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 88930.html

Discorso fatto da un ministro guerrafondaio presentato da un Giornale di Destra!. [:D]
Parole ..parole...ma i fatti furono quelli!; Berlusconi doveva far conoscere al mondo (se è vero quello che disse la Russa) la sua disapprovazione UFFICIALE all'ONU,al mondo intero se si sentiva essere amico di un Leader di una superotenza come la Russia e uno statista con le @@.. le!. [:D]
che COMICO NATURALE! [:246]

Autore:  Ufologo 555 [ 10/01/2018, 19:16 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Progetto Europa

bleffort ha scritto:
sottovento ha scritto:
Ma cosa poteva fare? Ascolta (per la cronaca La Russa all'epoca era Ministro della Difesa):



Oltretutto Berlusconi fu l'unico che anni prima cercò di evitare, purtroppo senza successo, la guerra in Iraq http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 88930.html

Discorso fatto da un ministro guerrafondaio presentato da un Giornale di Destra!. [:D]
Parole ..parole...ma i fatti furono quelli!; Berlusconi doveva far conoscere al mondo (se è vero quello che disse la Russa) la sua disapprovazione UFFICIALE all'ONU,al mondo intero se si sentiva essere amico di un Leader di una superotenza come la Russia e uno statista con le @@.. le!. [:D]
che COMICO NATURALE! [:246]




Ma se lo sapevano perfino i sassi! [:298]

Autore:  Ufologo 555 [ 10/01/2018, 19:19 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Progetto Europa

La Cina elegge Macron come leader dell’Europa

Immagine

“Sono venuto a dirvi che l’Europa sta tornando”. Basterebbe questa frase scandita a Pechino da Macron per comprendere l’importanza di questo viaggio non solo per il presidente francese, ma anche per la Cina e i suoi rapporti con la Francia e con l’Europa. Emmanuel Macron si è presentato in Cina con un obiettivo chiaro, per quanto non direttamente evidente, e cioè quello di farsi riconoscere quale unico leader europeo affidabile e in grado di rappresentare non soltanto il proprio Paese – che resta in cima ai suoi pensieri – ma anche il continente di cui fa parte e, in particolare, del blocco dell’Unione europea. E sembra proprio che Macron ci sia riuscito, dal momento che anche i media cinesi, organi ufficiali e privati, hanno sostanzialmente incoronato il giovane inquilino dell’Eliseo quale controparte del Vecchio Continente per la geopolitica cinese. Sono tanti i motivi per cui Xi Jinping e il suo governo hanno selezionato la Francia (e in particolare il suo presidente) come interlocutore privilegiato in Europa, non tutti voluti esplicitamente né dalla Francia né dalla Cina, ma che hanno condotto a un inevitabile riavvicinamento di Parigi e Pechino.

Negli ultimi due anni ci sono stati almeno quattro avvenimenti ad aver influito sull’ascesa di Parigi a ruolo di leader dell’Unione europea: la Brexit, le crisi di governo in Italia (e ora anche in Germania), l’elezione di Trump, la questione dell’accordo di Parigi sul clima, l’agenda europeista di Macron. Questi quattro motivi “occidentali”, unti all’inaugurazione dei lavori per la Nuova Via della Seta hanno creato la cronice adeguata per la naturale predisposizione di Pechino a vedere in Parigi un interlocutore a lungo termine. La Brexit, attendendo che dia i suoi frutti e che si ufficializzi l’uscita del Regno Unito dall’Unione europea, ha tolto di mezzo Londra quale potenza del blocco europeo in grado di poter scalfire la volontà di leadership francese. Lo spazio lasciato vuoto dalla scelta britannica è stato immediatamente colmato dalla prepotenza di Macron, trasformando la Francia nell’unica potenza nucleare dell’Ue e nell’unico Paese dell’Unione a essere membro permanente del Consiglio di Sicurezza. Due caratteristiche che, unite al discreto potere diplomatico e militare francese, fanno sì che la Cina guardi alla Francia con una certa dose di rispetto ma anche di credibilità. A questo, si aggiungono la cronica debolezza dei governi italiani, che cambiano troppo velocemente per i lunghi ritmi della politica cinese e che sono sempre troppo fragili, cui si unisce la crisi di governo in Germania, con Angela Merkel che fatica a trovare una soluzione risolutiva per evitare il destino di nuove elezioni. Con Roma debole e Berlino che si scopre fragile, Parigi ha le capacità di ergersi a unico Paese con un leader solido. E per Pechino questo è già un grande punto di vantaggio. In tutto questo, non va sottovalutato poi il ruolo “rivoluzionario” di Donald Trump all’interno dell’Occidente, con l’Europa che, mai come adesso, si trova su posizioni nettamente distinte da quelle dell’amministrazione americana. In questo gioco di divisioni, la Cina può entrare come coltello nel burro, proponendo solidità di progetti infrastrutturali, denaro, soluzioni ai problemi europei, e dimostrare di essere una potenza affidabile e che è consapevole dei problemi mondiali. E in questo, l’Accordo di Parigi sul clima ha un significato profondo, poiché è stata la certificazione non solo dello sganciamento dell’Unione europea dagli Stati Uniti, ma anche dell’unione d’intenti fra la Cina e l’Europa a dispetto dell’esuberanza di Trump.

In questa cornice di transizione geopolitica, Emmanuel Macron è diventato, per ragioni contingenti e per scelta strategica, l’unico presidente europeo di un Paese forte che può rappresentare anche l’agenda politica dell’Unione europea. E questo lo sanno anche in Cina, tanto che Xi Jinping ha spesso parlato di Francia e Unione europea, in riferimento a Macron, quasi senza accorgersi di unire uno Stato con un’organizzazione. La fusione dell’agenda politica macroniana con quella di Bruxelles e il considerare il presidente francese come rappresentante dell’Ue serve a Pechino per semplificare il suo rapporto con l’Europa ma anche come monito per tutti gli altri Stati europei, perché è evidente che questa “elezione” comporta il declassamento degli altri governi. E lo stesso Macron, nei suoi discorsi, ha parlato indistintamente a nome di Francia e di Europa, confermando l’immagine non di un leader esclusivamente nazionale, ma di un leader che si sta prendendo l’agenda politica europea. E l’apertura di Macron alla Nuova Via della Seta può essere solo il preludio a questi nuovi rapporti sino-francesi che, nel tempo, potrebbero trasformarsi, senza accorgercene, in rapporti sino-europei.

http://www.occhidellaguerra.it/la-cina- ... elleuropa/


Siamo a posto ........... [:293]

Autore:  Ufologo 555 [ 13/01/2018, 13:24 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Progetto Europa

Poveretti ... [:291]




C'è un Paese che va fortissimo, in Europa. Non è mai stato neppure un mese in recessione, mentre da noi calava l' occupazione, lì cresceva. Come mai? Una delle ragioni, e non l' ultima, è che, pur stando nell' Unione Europea, non se n' è fatto comandare. È la Polonia. In questi anni ha preferito obbedire allo spirito polacco, e ha fatto finta che Bruxelles, con i suoi diktat, non esistesse. Ha succhiato la mammella europea, ovvio. Ma lo ha fatto benissimo: a differenza del nostro Sud, non ha rovesciato il secchio del latte. I sussidi li ha adoperati per svezzarsi al meglio, e dopo decenni di malnutrizione comunista ha messo i muscoli, e la sua moneta, lo zloty, è robusta e duttile, obbedisce agli interessi dell' economia locale, e funziona. Crescita del pil al 4,4 per cento. Ha riassorbito i propri migranti, e richiama lavoratori dalla Bielorussia e un milione di profughi (cristiani) dall' Ucraina.

Leggi anche: Farina, la lezione brutale ai politici italiani

Ora che sta succedendo? L' Europa vuole risucchiare la Polonia, riconsegnarla al ruolo originario per cui - con la spinta decisiva di Romano Prodi - fu inclusa nell' Unione europea: essere un satellite dell' asse franco-tedesco, di più: un mercato periferico della Germania.

La Polonia ha 39 milioni di abitanti. Ha una cultura nazionale formidabile. E si è fatta capofila degli Stati dell' Est che non accettano di essere i parenti poveri e servili di Berlino e di Parigi. E neppure vogliono fare la fine della disgraziata Grecia, cui le banche galliche e crucche hanno succhiato il midollo delle ossa.

Varsavia ha colto l' attimo, e da potenza regionale, ha raccolto intorno a sé Ungheria, Repubblica ceca e Slovacchia costituendo il gruppo di Visegrad, che gli ambienti progressisti hanno subito ribattezzato il «cuore di tenebra» dell' Europa, mentre quello luminoso starebbe a Bruxelles. Ora questo gruppo ha un sostenitore esterno: l' Austria di Kurz.

Ecco che allora l' Europa cerca di smontare il gruppo. Punta sulla Polonia, con cui usa carota e bastone. Prima il bastone però.
La Polonia, guidata dal partito cosiddetto populista "Libertà e Giustizia" di Jaroslaw Kaczynski, ha cercato di mettere al riparo la politica da un eccesso di potere della magistratura, adottando circa il regime francese, con i pm controllati dal ministero. Guai. In coincidenza con la formazione di un governo a Vienna con la presenza del partito che fu di Haider, l' Europa, per usare un' espressione del Sole 24 ore, ha fatto scattare «l' opzione nucleare» contro Varsavia. Per la prima volta nella sua storia, la Commissione europea ha deciso di dichiarare «il tradimento dei valori fondamentali dell' Unione Europea» da parte della Polonia, con una procedura che può portare alla sospensione dei diritti di voto. Insomma: il trattamento che il Senato ha riservato a Berlusconi, trasferito contro uno Stato intero.

Una minaccia formidabile, una mossa preventiva di dissuasione atomica che equivale anche a un altolà all' Austria. Bruxelles (cioè Germania e Francia, con in coda Olanda e Lussemburgo) ha scelto di dislocare i cavalli di Frisia sulla rotta tra Vienna e Visegrad, minando il naturale asse tra Polonia e Austria (20 dicembre).

I polacchi abituati a opporsi alla pistola puntata alla tempia da Breznev con i suoi carri armati sui confini hanno però rinculato dinanzi al bastone dei padroni del vapore. Non era bastata la sostituzione della premier Beata Szydlo, che aveva il torto di rimuovere teatralmente la bandiera europea durante le sue conferenze stampa, con l' ex banchiere di successo ed economista Mateusz Morawiecki. Egli a sua volta ha cambiato i ministri degli esteri, della difesa e dell' ambiente. E si è recato a Bruxelles con intenti conciliatori. Ed ecco che è arrivata la carota, dopo il bastone.

Sul Sole 24 Ore, un analista assai importante, Witold Orlowski, espressione degli intendimenti delle grandi banche mondiali e chief economic advisor di PwC in Polonia, ha comunicato di aver proposto, in una lettera indirizzata al neo-premier Morawiecki, firmata con la crème degli economisti polacchi, di intraprendere il cammino di adesione all' euro. Ovvio che questo sia il pensiero dei poteri forti che hanno in pugno l' Europa, e temono che l' Est si apra alle lusinghe russe. Insomma: propongono di legare il cane polacco alla loro catena, garantendo sul fatto che sarà d' oro, e ci sarà pappa per tutti. Se non accetta questa strada? Guerra economica, ovvio, mascherata da guerra morale, sui diritti negati agli islamici, sul torto fatto all' indipendenza della magistratura eccetera. Resisteranno i polacchi? Siccome Morawiecki non è cretino, sa benissimo che ci sarà sì la catena, ma non sarà neppure d' oro. Se l' oca entra nel recinto avrà ancora e per un po' abbondante becchime, finché sarà spennata e cucinata con le mele e magari lo zenzero. Si farà comprare come Esaù per una pentola di lenticchie?
Oddio no. Speriamo di no.
(P.S. Non abbiamo nominato l' Italia di Gentiloni. Ieri ha incontrato a Roma il presidente Macron. Micron & Macron).

di Renato Farina

http://www.liberoquotidiano.it/news/opi ... uro--.html

Autore:  vimana131 [ 18/01/2018, 18:09 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Progetto Europa

Cita:

Soros: Europa sull’orlo di una crisi, “Russia in ascesa”


L’Europa è sull’orlo del collasso. E di questa situazione ne approfitterà la Russia. Parola del miliardario filantropo George George Soros, che in un’intervista al Financial Times, ha sottolineato che “L’ideologia dominante nel mondo ora è il nazionalismo”.

Parlando con i giornalisti del quotidiano londinese, il miliardario americano di origini ungheresi ha detto che “l’Unione Europea è sull’orlo di una crisi” mentre “la Russia è ora il potere che sta risorgendo, grande al suo nazionalismo “.

Intanto, il governo di Budapest sta preparando un pacchetto di leggi contro le organizzazioni civili finanziate da Soros, accusato di voler favorire l’immigrazione musulmana, e vuole anche vietare l’entrata nel Paese del magnate americano-ungherese.

Soros ha anche la cittadinanza ungherese e dunque non potrebbe essergli vietato di entrare nel Paese.

Fra le misure annunciate nel pacchetto di leggi c’è un’imposta del 25% sui finanziamenti ricevuti dall’estero e altre sanzioni. Il piano è stato battezzato ‘Stop Soros!’. Le Ong che forniscono assistenza legale ai profughi, nel mirino delle autorità ungheresi, sono qualificate come “agenti stranieri” o “agenti di Soros”.




http://www.wallstreetitalia.com/soros-e ... in-ascesa/

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