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 Oggetto del messaggio: Re: ATTENTATI ...
MessaggioInviato: 23/11/2015, 23:41 
xke'farlo in italia,....e' un luogo di passaggio x entrare in europa,hanno tutto l'interesse a che non succeda nulla......... [:294]


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 Oggetto del messaggio: Re: ATTENTATI ...
MessaggioInviato: 24/11/2015, 09:16 
scommetto che trattasi di una comune POSTEPAY

http://www.corriere.it/esteri/15_novemb ... f00e.shtml

Salah, caccia alla carta di credito «Usata per il covo a Parigi»
La carta di credito utilizzata in Italia da Salah Abdeslam, l’ottavo componente del commando del massacro di Parigi, è la stessa usata dall’uomo per affittare uno dei «covi» nella capitale francese



_________________
https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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 Oggetto del messaggio: Re: ATTENTATI ...
MessaggioInviato: 24/11/2015, 19:49 
Mentre in giro ........



Tunisia, esplode bus con a bordo guardie presidenziali: almeno dieci morti

A bordo del mezzo c'erano gli uomini della guardia presidenziale. L'esplosione è avvenuta nel centro di Tunisi. Decine di feriti
Redazione 24 novembre 2015
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Isis e Al Qaeda, Libia e Tunisia sotto attacco

La Tunisia dichiara stato d'emergenza

TUNISIA - Un bus con a bordo uomini della guardia presidenziale è esploso nel centro di Tunisi, provocando almeno dieci morti e decine di feriti. Secondo i media locali, che citano un funzionario del ministero dell'Interno, l'incidente è avvenuto in Avenue Mohamed V, nei pressi dell'ex sede del partito Rcd fondato da Ben Ali.

Immagine

Alcuni testimoni presenti sul posto riferiscono di numerose ambulanze in movimento. L'intera area centrale della capitale è stata isolata e chiusa alla circolazione.

http://www.today.it/mondo/tunisia-esplo ... morti.html


Il "calderone" è quasi pieno .......... [8)]



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 Oggetto del messaggio: Re: ATTENTATI ...
MessaggioInviato: 24/11/2015, 20:34 
Francia, ostaggi a Roubaix: “Tra loro alcuni bambini”

Un gruppo di persone – inclusa una famiglia – è stata presa in ostaggio di alcuni individui armati in una stazione di servizio a Roubaix, nel nord della Francia, vicino al Belgio. Lo dicono fonti francesi. Gli uomini asserragliati in un edificio tra Avenue Gustave Delory e rue Vaillant avrebbero aperto il fuoco contro la polizia con armi da guerra. La Voix du Nord e Nord Éclair parlano di colpi di kalashnikov. Ci sarebbero diversi feriti. Il quotidiano belga Le Soir scrive che tra gli ostaggi ci sono anche alcuni bambini.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/11 ... i/2249989/


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 Oggetto del messaggio: Re: ATTENTATI ...
MessaggioInviato: 24/11/2015, 20:43 
Mi sà che siamo solo all'inizio e ci saranno guerriglie urbane in tutta Europa.



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 Oggetto del messaggio: Re: ATTENTATI ...
MessaggioInviato: 24/11/2015, 20:50 
RAPINA FINITA MALE «Diversi uomini sono asserragliati in una villetta di Roubaix e tengono una famiglia in ostaggio»: è quanto riferisce I-Tèlè, secondo cui, secondo i primi elementi, «non si tratterebbe di un atto terroristico ma di un tentativo di rapina finito male».


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 Oggetto del messaggio: Re: ATTENTATI ...
MessaggioInviato: 25/11/2015, 17:38 
Il fatto "strano" è che avevano armi ... pesanti. [8]



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 Oggetto del messaggio: Re: ATTENTATI ...
MessaggioInviato: 26/11/2015, 17:47 
Isis, attacco alla Francia: Oriana Fallaci lo aveva predetto


In tempi non sospetti non era stata creduta, anzi veniva derisa Oriana Fallaci, famosa giornalista di guerra. Ed ora, a nove anni dalla sua morte, si scopre che c’era più di un fondo di verità in quelle che vennero definite come “affermazioni di una pazza”. La Fallaci, attraverso libri e articoli, aveva messo in guardia l’Occidente dal pericolo del fondamentalismo islamico. Le sue posizioni erano molto dure ed estreme, per questo si era inimicata molte personalità della cultura. La sua attività dal fronte cominciò nel 1967 durante la guerra del Vietnam, dando il via alla figura dell'”inviato speciale” in Italia. Si è sempre distinta per il suo coraggio e per la tenacia, riuscì a porre domande scomode a personaggi di importanza mondiale come Yasser Arafat, Muammar Gheddafi e l’Imam Khomein, arrivando a togliersi il velo in sua presenza (atto proibito alle donne nei Paesi di regime islamico). Solo oggi il mondo apre gli occhi sulle raccomandazioni della Fallaci, che ha dichiarato la fine del mondo Occidentale per mano degli islamici. Di seguito, alcune paure della giornalista raccolte dai suoi libri. Paure che forse da oggi verranno condivise da tutto il mondo:

“Sono anni che come una Cassandra mi sgolo a gridare «Troia brucia, Troia brucia». Anni che ripeto al vento la verità sul Mostro e sui complici del Mostro cioè sui collaborazionisti che in buona o cattiva fede gli spalancano le porte. Che come nell’Apocalisse dell’evangelista Giovanni si gettano ai suoi piedi e si lasciano imprimere il marchio della vergogna. Incominciai con La Rabbia e l’Orgoglio . Continuai con La Forza della Ragione . Proseguii con Oriana Fallaci intervista sé stessa e con L’Apocalisse . I libri, le idee, per cui in Francia mi processarono nel 2002 con l’accusa di razzismo-religioso e xenofobia. Per cui in Svizzera chiesero al nostro ministro della Giustizia la mia estradizione in manette. Per cui in Italia verrò processata con l’accusa di vilipendio all’Islam cioè reato di opinione. Libri, idee, per cui la Sinistra al Caviale e la Destra al Fois Gras ed anche il Centro al Prosciutto mi hanno denigrata vilipesa messa alla gogna insieme a coloro che la pensano come me. Cioè insieme al popolo savio e indifeso che nei loro salotti viene definito dai radical-chic «plebaglia-di-destra». E sui giornali che nel migliore dei casi mi opponevano farisaicamente la congiura del silenzio ora appaiono titoli composti coi miei concetti e le mie parole. Guerra-all’Occidente, Culto-della-Morte, Suicidio-dell’Europa, Sveglia-Italia-Sveglia.”
Il nemico è in casa

Continua la fandonia dell’Islam «moderato», la commedia della tolleranza, la bugia dell’integrazione, la farsa del pluriculturalismo. E con questa, il tentativo di farci credere che il nemico è costituito da un’esigua minoranza e che quella esigua minoranza vive in Paesi lontani. Be’, il nemico non è affatto un’esigua minoranza. E ce l’abbiamo in casa. Ed è un nemico che a colpo d’occhio non sembra un nemico. Senza la barba, vestito all’occidentale, e secondo i suoi complici in buona o in malafede perfettamente-inserito-nel-nostro-sistema-sociale. Cioè col permesso di soggiorno. Con l’automobile. Con la famiglia. E pazienza se la famiglia è spesso composta da due o tre mogli, pazienza se la moglie o le mogli le fracassa di botte, pazienza se non di rado uccide la figlia in blue jeans, pazienza se ogni tanto suo figlio stupra la quindicenne bolognese che col fidanzato passeggia nel parco. È un nemico che trattiamo da amico. Che tuttavia ci odia e ci disprezza con intensità. Un nemico che in nome dell’umanitarismo e dell’asilo politico accogliamo a migliaia per volta anche se i Centri di accoglienza straripano, scoppiano, e non si sa più dove metterlo. Un nemico che in nome della «necessità» (ma quale necessità, la necessità di riempire le strade coi venditori ambulanti e gli spacciatori di droga?) invitiamo anche attraverso l’Olimpo Costituzionale. «Venite, cari, venite. Abbiamo tanto bisogno di voi». Un nemico che le moschee le trasforma in caserme, in campi di addestramento, in centri di reclutamento per i terroristi, e che obbedisce ciecamente all’imam. Un nemico che in virtù della libera circolazione voluta dal trattato di Schengen scorrazza a suo piacimento per l’Eurabia sicché per andare da Londra a Marsiglia, da Colonia a Milano o viceversa, non deve esibire alcun documento. Può essere un terrorista che si sposta per organizzare o materializzare un massacro, può avere addosso tutto l’esplosivo che vuole: nessuno lo ferma, nessuno lo tocca.
Il crocifisso sparirà

Un nemico che appena installato nelle nostre città o nelle nostre campagne si abbandona alle prepotenze ed esige l’alloggio gratuito o semi-gratuito nonché il voto e la cittadinanza. Tutte cose che ottiene senza difficoltà. Un nemico che ci impone le proprie regole e i propri costumi. Che bandisce il maiale dalle mense delle scuole, delle fabbriche, delle prigioni. Che aggredisce la maestra o la preside perché una scolara bene educata ha gentilmente offerto al compagno di classe musulmano la frittella di riso al marsala cioè «col liquore». E-attenta-a-non-ripeter-l’oltraggio. Un nemico che negli asili vuole abolire anzi abolisce il Presepe e Babbo Natale. Che il crocifisso lo toglie dalle aule scolastiche, lo getta giù dalle finestre degli ospedali, lo definisce «un cadaverino ignudo e messo lì per spaventare i bambini musulmani». Un nemico che in Inghilterra s’imbottisce le scarpe di esplosivo onde far saltare in aria il jumbo del volo Parigi-Miami. Un nemico che ad Amsterdam uccide Theo van Gogh colpevole di girare documentari sulla schiavitù delle musulmane e che dopo averlo ucciso gli apre il ventre, ci ficca dentro una lettera con la condanna a morte della sua migliore amica. Il nemico, infine, per il quale trovi sempre un magistrato clemente cioè pronto a scarcerarlo. E che i governi eurobei (ndr: non si tratta d’un errore tipografico, voglio proprio dire eurobei non europei) non espellono neanche se è clandestino.
Dialogo tra civiltà

Apriti cielo se chiedi qual è l’altra civiltà, cosa c’è di civile in una civiltà che non conosce neanche il significato della parola libertà. Che per libertà, hurryya, intende «emancipazione dalla schiavitù». Che la parola hurryya la coniò soltanto alla fine dell’Ottocento per poter firmare un trattato commerciale. Che nella democrazia vede Satana e la combatte con gli esplosivi, le teste tagliate. Che dei Diritti dell’Uomo da noi tanto strombazzati e verso i musulmani scrupolosamente applicati non vuole neanche sentirne parlare. Infatti rifiuta di sottoscrivere la Carta dei Diritti Umani compilata dall’Onu e la sostituisce con la Carta dei Diritti Umani compilata dalla Conferenza Araba. Apriti cielo anche se chiedi che cosa c’è di civile in una civiltà che tratta le donne come le tratta. L’Islam è il Corano, cari miei. Comunque e dovunque. E il Corano è incompatibile con la Libertà, è incompatibile con la Democrazia, è incompatibile con i Diritti Umani. È incompatibile col concetto di civiltà.
Una strage in Italia?

La strage toccherà davvero anche a noi, la prossima volta toccherà davvero a noi? Oh, sì. Non ne ho il minimo dubbio. Non l’ho mai avuto. E aggiungo: non ci hanno ancora attaccato in quanto avevano bisogno della landing-zone, della testa di ponte, del comodo avamposto che si chiama Italia. Comodo geograficamente perché è il più vicino al Medio Oriente e all’Africa cioè ai Paesi che forniscono il grosso della truppa. Comodo strategicamente perché a quella truppa offriamo buonismo e collaborazionismo, coglioneria e viltà. Ma presto si scateneranno. Molti italiani non ci credono ancora. Si comportano come i bambini per cui la parola Morte non ha alcun significato. O come gli scriteriati cui la morte sembra una disgrazia che riguarda gli altri e basta. Nel caso peggiore, una disgrazia che li colpirà per ultimi. Peggio: credono che per scansarla basti fare i furbi cioè leccarle i piedi.
Multiculturalismo, che panzana

L’Eurabia ha costruito la panzana del pacifismo multiculturalista, ha sostituito il termine «migliore» col termine «diverso-differente», s’è messa a blaterare che non esistono civiltà migliori. Non esistono principii e valori migliori, esistono soltanto diversità e differenze di comportamento. Questo ha criminalizzato anzi criminalizza chi esprime giudizi, chi indica meriti e demeriti, chi distingue il Bene dal Male e chiama il Male col proprio nome. Che l’Europa vive nella paura e che il terrorismo islamico ha un obbiettivo molto preciso: distruggere l’Occidente ossia cancellare i nostri principii, i nostri valori, le nostre tradizioni, la nostra civiltà. Ma il mio discorso è caduto nel vuoto. Perché? Perché nessuno o quasi nessuno l’ha raccolto. Perché anche per lui i vassalli della Destra stupida e della Sinistra bugiarda, gli intellettuali e i giornali e le tv insomma i tiranni del politically correct , hanno messo in atto la Congiura del Silenzio. Hanno fatto di quel tema un tabù.
Conquista demografica

Nell’Europa soggiogata il tema della fertilità islamica è un tabù che nessuno osa sfidare. Se ci provi, finisci dritto in tribunale per razzismo-xenofobia-blasfemia. Ma nessun processo liberticida potrà mai negare ciò di cui essi stessi si vantano. Ossia il fatto che nell’ultimo mezzo secolo i musulmani siano cresciuti del 235 per cento (i cristiani solo del 47 per cento). Che nel 1996 fossero un miliardo e 483 milioni. Nel 2001, un miliardo e 624 milioni. Nel 2002, un miliardo e 657 milioni. Nessun giudice liberticida potrà mai ignorare i dati, forniti dall’Onu, che ai musulmani attribuiscono un tasso di crescita oscillante tra il 4,60 e il 6,40 per cento all’anno (i cristiani, solo 1’1 e 40 per cento). Nessuna legge liberticida potrà mai smentire che proprio grazie a quella travolgente fertilità negli anni Settanta e Ottanta gli sciiti abbiano potuto impossessarsi di Beirut, spodestare la maggioranza cristiano-maronita. Tantomeno potrà negare che nell’Unione Europea i neonati musulmani siano ogni anno il dieci per cento, che a Bruxelles raggiungano il trenta per cento, a Marsiglia il sessanta per cento, e che in varie città italiane la percentuale stia salendo drammaticamente sicché nel 2015 gli attuali cinquecentomila nipotini di Allah da noi saranno almeno un milione.
Addio Europa, c’è l’Eurabia

L’Europa non c’è più. C’è l’Eurabia. Che cosa intende per Europa? Una cosiddetta Unione Europea che nella sua ridicola e truffaldina Costituzione accantona quindi nega le nostre radici cristiane, la nostra essenza? L’Unione Europea è solo il club finanziario che dico io. Un club voluto dagli eterni padroni di questo continente cioè dalla Francia e dalla Germania. È una bugia per tenere in piedi il fottutissimo euro e sostenere l’antiamericanismo, l’odio per l’Occidente. È una scusa per pagare stipendi sfacciati ed esenti da tasse agli europarlamentari che come i funzionari della Commissione Europea se la spassano a Bruxelles. È un trucco per ficcare il naso nelle nostre tasche e introdurre cibi geneticamente modificati nel nostro organismo. Sicché oltre a crescere ignorando il sapore della Verità le nuove generazioni crescono senza conoscere il sapore del buon nutrimento. E insieme al cancro dell’anima si beccano il cancro del corpo.
Integrazione impossibile

La storia delle frittelle al marsala offre uno squarcio significativo sulla presunta integrazione con cui si cerca di far credere che esiste un Islam ben distinto dall’Islam del terrorismo. Un Islam mite, progredito, moderato, quindi pronto a capire la nostra cultura e a rispettare la nostra libertà. Virgilio infatti ha una sorellina che va alle elementari e una nonna che fa le frittelle di riso come si usa in Toscana. Cioè con un cucchiaio di marsala dentro l’impasto. Tempo addietro la sorellina se le portò a scuola, le offrì ai compagni di classe, e tra i compagni di classe c’è un bambino musulmano. Al bambino musulmano piacquero in modo particolare, così quel giorno tornò a casa strillando tutto contento: «Mamma, me le fai anche te le frittelle di riso al marsala? Le ho mangiate stamani a scuola e…». Apriti cielo. L’indomani il padre di detto bambino si presentò alla preside col Corano in pugno. Le disse che aver offerto le frittelle col liquore a suo figlio era stato un oltraggio ad Allah, e dopo aver preteso le scuse la diffidò dal lasciar portare quell’immondo cibo a scuola. Cosa per cui Virgilio mi rammenta che negli asili non si erige più il Presepe, che nelle aule si toglie dal muro il crocifisso, che nelle mense studentesche s’è abolito il maiale. Poi si pone il fatale interrogativo: «Ma chi deve integrarsi, noi o loro?».
L’islam moderato non esiste

Il declino dell’intelligenza è il declino della Ragione. E tutto ciò che oggi accade in Europa, in Eurabia, ma soprattutto in Italia è declino della Ragione. Prima d’essere eticamente sbagliato è intellettualmente sbagliato. Contro Ragione. Illudersi che esista un Islam buono e un Islam cattivo ossia non capire che esiste un Islam e basta, che tutto l’Islam è uno stagno e che di questo passo finiamo con l’affogar dentro lo stagno, è contro Ragione. Non difendere il proprio territorio, la propria casa, i propri figli, la propria dignità, la propria essenza, è contro Ragione. Accettare passivamente le sciocche o ciniche menzogne che ci vengono somministrate come l’arsenico nella minestra è contro Ragione. Assuefarsi, rassegnarsi, arrendersi per viltà o per pigrizia è contro Ragione. Morire di sete e di solitudine in un deserto sul quale il Sole di Allah brilla al posto del Sol dell’Avvenir è contro Ragione.
Ecco cos’è il Corano

Perché non si può purgare l’impurgabile, censurare l’incensurabile, correggere l’incorreggibile. Ed anche dopo aver cercato il pelo nell’uovo, paragonato l’edizione della Rizzoli con quella dell’Ucoii, qualsiasi islamista con un po’ di cervello ti dirà che qualsiasi testo tu scelga la sostanza non cambia. Le Sure sulla jihad intesa come Guerra Santa rimangono. E così le punizioni corporali. Così la poligamia, la sottomissione anzi la schiavizzazione della donna. Così l’odio per l’Occidente, le maledizioni ai cristiani e agli ebrei cioè ai cani infedeli.

http://www.retenews24.it/attacco-alla-f ... di-guerra/



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 Oggetto del messaggio: Re: ATTENTATI ...
MessaggioInviato: 26/11/2015, 17:53 
Ufologo 555 ha scritto:
... E così le punizioni corporali. Così la poligamia, la sottomissione anzi la schiavizzazione della donna. Così l’odio ...


Dove? Nell'antico testamento?! Sì, sono d'accordo...

[:p]



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 Oggetto del messaggio: Re: ATTENTATI ...
MessaggioInviato: 26/11/2015, 18:19 
Che palle!!!!! E' colpa loro se stanno ancora a quei tempi....! [:294]
Non hanno esegeti! Il primo che piglia in mano il corano ... legge; stop
Non hanno i "dottori della Chiesa"; non hanno il Magistero; non hanno un ciufolo!
Ecco perché è una deviazione, uno stralcio della Bibbia, tra l'altro. [^]
M'arrendo. [:287]



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 Oggetto del messaggio: Re: ATTENTATI ...
MessaggioInviato: 27/11/2015, 00:54 
No, è colpa nostra.



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 Oggetto del messaggio: Re: ATTENTATI ...
MessaggioInviato: 28/11/2015, 10:41 
Mali, attacco a base di peacekeeper
dell'Onu: tre morti e diversi feriti

Tre morti nell'attacco ad una base di peacekeeper dell'Onu a Kidal, nel nord del Mali. Lo riporta la britannica Skynews. Nell'attacco sarebbero anche rimaste ferite «diverse persone» secondo il portavoce della missione delle Nazioni Unite nel paese africano, Olivier Salgado, che però non ha precisato il numero dei feriti o delle vittime. Secondo la sua ricostruzione, l'attacco è avvenuto attorno alle 4 del mattino. «Sono stati lanciati 4 o 5 razzi contro la base», ha detto parlando con alcuni media, «diverse persone sono rimaste ferite ma è troppo presto per dare un numero preciso». Testimoni hanno raccontato di aver sentito colpi di mortaio provenire dalla base Onu che si trova nella città di Kidal. L'attacco arriva otto giorni dopo il sanguinoso attentato nell'hotel Radisson di Bamako nel quale sono rimaste uccise 20 persone.

http://www.leggo.it


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 Oggetto del messaggio: Re: ATTENTATI ...
MessaggioInviato: 30/11/2015, 10:57 
Parigi e 9/11: il grande déjà vu

Ora che le acque si sono calmate, possiamo osservare con un minimo di distacco i fatti di Parigi. E ci accorgiamo che, per svariati aspetti, ci ricordano molto da vicino quelli dell'11 settembre.

Déjà vu n.1 - I "buchi" nell'intelligence


Dopo Parigi ci hanno raccontato che i servizi francesi avevano avuto diverse segnalazioni sugli attentati imminenti, ma che "non sono riusciti a collegare le informazioni" in modo da riuscire a prevenirli.

Dopo l'11 settembre ci hanno raccontato che CIA, FBI, NSA eccetera avevano ricevuto diversi avvisi sugli attacchi imminenti, ma che non avevano saputo "connect the dots" (collegare i puntini).

Soltanto un imbecille può credere che i servizi occidentali fra i più esperti al mondo (quelli francesi e quelli americani) siano talmente imbranati da non saper prevenire un attacco che è stato ampiamente annunciato da soffiate di ogni tipo. E' molto più probabile, invece, che tutte queste informazioni siano state ignorate intenzionalmente (come nel noto caso di Coleen Rowley, la whistleblower dell'FBI), proprio perchè si voleva che gli attentati andassero in porto.

Fra l'altro, sia gli americani che i francesi si sono curiosamente dimenticati di punire, licenziare, o perlomeno sospendere dal servizio coloro che avrebbero commessi questi errori clamorosi. Come se le vite dei loro concittadini, perdute a causa di questi errori, non contassero nulla.

Déjà vu n.2 - L'attacco alle nostre libertà


Subito dopo gli attentati di Parigi, ci hanno racconato che "l'Islam ci attacca perchè odiano i nostri valori di libertà e democrazia".

Subito dopo l'11 settembre ci hanno raccontato che gli islamici hanno organizzato gli attentati alle Torri Gemelle "perchè odiavano l'occidente con i suoi valori di libertà e democrazia".

Peccato che in ambedue i casi i presunti esecutori di questi attentati fossero dei caproni da discoteca che giocavano d'azzardo, bevevano alcol e sniffavano coca direttamente dalle chiappe delle prostitute con cui passavano le loro serate. Tutte abitudini che con l'Islam hanno ben poco a che fare.

Déjà vu n.3 - Appello all'unità nazionale


Due giorni dopo gli attentati di Parigi, l'intero parlamento francese cantava in coro l'inno nazionale, con la mano sul cuore, per richiamare i propri concittadini a quel "senso di unità nazionale" che fa così tanto comodo a chi governa, per rafforzare le proprie posizioni e tacitare i suoi oppositori.

Due giorni dopo gli attentati dell'11 di settembre, l'intero parlamento americano cantava in coro l'inno nazionale davanti a Capitol Hill, per richiamare i propri concittadini a quel "senso di unità nazionale" che fa così tanto comodo a chi governa, per rafforzare le proprie posizioni e tacitare i suoi oppositori.

Déjà vu n.4 - Perdità di libertà


A ruota del richiamo all'unità nazionale, seguiva a Parigi un forte restrigimento delle libertà personali, nel nome della "sicurezza collettiva", con estensione dello stato di emergenza ai prossimi tre mesi. Presumibilmente rinnovabili ad libitum.

A ruota del richiamo all'unità nazionale, seguiva in America un forte restrigimento delle libertà personali, nel nome della "sicurezza collettiva", con la proclamazione dell'infame "Patriot Act". Che fu poi rinnovato con l'altrettanto infame Patriot Act 2.

Déjà vu n.5 - Minaccia batteriologica


Quasi a rafforzare questo senso di "pericolo imminente" - che giustificava in pieno le nuove norme restrittive - dopo i fatti di Parigi il primo ministro Valls ha dicharato che "i terroristi potrebbero disporre di armi chimiche e batteriologiche", in grado di scatenare gravi epidemie nelle più grandi metropoli del paese.

Un mese dopo gli attentati dell'11 settembre, l'America ha vissuto un lungo periodo di paranoia, grazie ai famosi "attacchi all'antrace". Perpetrati contro politici (curiosamente democratici), contro giornalisti (curiosamente dubbiosi della tesi governativa) e contro gente comune, si sarebbe poi scoperto che il ceppo di antrace utilizzato per terrorizzare la popolazione proveniva da un laboratorio militare governativo.

Déjà vu n.6 - Futuro minaccioso

Non appena si è calmata la prima ondata di paura, in Francia, i governanti si sono affrettati a far sapere alla popolazione che "probabilmente andremo incontro ad altri attacchi del genere, nel prossimo futuro".

Dopo l'11 settembre, per anni, Dick Cheney è andato avanti a ripetere come un mantra che negli Stai Uniti "a new terrorist attack is not a matter of if, but only a matter of when" (un nuovo attacco terroristico non è questione di se, ma soltanto una questione di quando).

Per loro fortuna, il nuovo attacco gli americani lo stanno ancora aspettando. Ma intanto sono quindici anni che se la fanno sotto dalla paura, e si sono completamente dimenticati di richiedere indietro le libertà che gli erano state tolte dopo l'11 settembre.

E come se il cacciavite delle libertà personali girasse da una parte sola: si stringe molto facilmente, ma poi a smollarlo non ci riesce più nessuno.

Déjà vu n.7 - Ebrei avvisati in anticipo

Il giorno dopo gli attentati di Parigi, il Times of Israel ha scritto: "Proprio venerdì mattina, i funzionari di sicurezza della comunità ebraica in Francia sono stati informati di una possibilità molto concreta di un grave ed imminente attacco terroristico nel paese." (*)

Pochi giorni dopo l'11 settembre, su Haaretz compariva la notizia, mai smentita, che alcuni dipendenti della Odigo di New York (una società di telecomunicazioni israeliana, con sede a Tel Aviv) erano stati avvisati di non andare a lavorare quel giorno alle Torri Gemelle.

Che dite, saranno tutte coincidenze?

Massimo Mazzucco

* Curiosamente, la prima frase dell'articolo del Times of Israel è stata poi cambiata, da http://www.timesofisrael.com/in-france- ... to-israel/ "Proprio venerdì mattina" a "Da alcuni mesi". Ma l'articolo originale nel frattempo era stato memorizzato dall'implacabile web
archive. https://web.archive.org/web/20151114222 ... to-israel/

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MessaggioInviato: 01/12/2015, 18:56 
Istanbul, esplosioni vicino metropolitana. Sindaco: “E’ stata una bomba. 5 feriti”

Solo tre giorni fa l’omicidio del capo degli avvocati curdi Tahir Elci, 49 anni, aveva di nuovo alimentato le tensioni nell’est del Paese. E ora l’allarme torna nella capitale, a Istanbul, dove una bomba è esplosa intorno alle 18 ora locale (17 in Italia) in un passaggio pedonale nei pressi della stazione della metropolitana di Bayrampasa, nonché principale stazione degli autobus di Istanbul.

Inizialmente si pensava che fosse stato un trasformatore di corrente a saltare, ma la conferma della presenza dell’ordigno è arrivata dal sindaco del distretto, Atilla Aydiner, che ha parlato di cinque persone ferite. Aydiner ha dichiarato alla tv A Haber che lo scoppio è stato provocato da una pipe-bomb, un ordigno artigianale costituito da un tubo riempito di esplosivo e schegge di metallo. In precedenza, il governatore di Istanbul, Vasip Sahin, riferiva che la causa dell’esplosione era ancora ignora e che le autorità stavano “valutando tutte le possibilità”.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/12 ... i/2268733/


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