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Re: ELEZIONI 2018

28/05/2018, 12:50

mik.300 ha scritto:
(il problema era savona no?
tuto il resto era ok
giusto?
hanno sentito tutti..)



Il Problema erano i due schieramenti; sicuro.

Re: ELEZIONI 2018

28/05/2018, 12:53

Ufologo 555 ha scritto:
bleffort ha scritto:
Ufologo 555 ha scritto:.. Appunto! Di ..SINISTRA! Hanno tremendamente perso ma ...non ci stanno! ORA si sentono ..."VINCITORI"; e quel fesso del berlusca li appoggerà ... [:o)]

Lo dicono loro che sono di Sinistra,ma non lo sono stati mai,tutte le politiche che hanno fatto secondo te sono state di Sinistra?svegliti Ufologo! [:D]



Sono sveglio, non preoccuparti. Infati i veri compagni hanno praticamente condiviso con la Dc quasi tutto (e senza tante "tragedie")!
Poi, naturlamente, se fossero riusciti ............ Ma per fortuna, NO [:306]


Tu ritorni sempre indietro nel tempo a decine e decine di anni fa,sei rimasto scioccato dal Comunismo dell'URSS facendo una analisi tutta distorta mettendo a confronto situazione Italiana che c'è oggi con quella di decine e decine di anni fa!,io non so se ci sei nato o ci sei diventato avere il cervello vecchio senza riflessioni, forse ti si è indurito sotto il Radar. [:246] [:302]

Re: ELEZIONI 2018

28/05/2018, 13:02

come con la grecia,
dapotenza occupante..


https://www.corriere.it/economia/18_mag ... c337.shtml

Report, vignette, accuse: così Berlino elabora la linea dura sull’Italia
Si rivede la strategia usata contro la Grecia con la Venere di Milo che faceva il dito medio. La Germania rigida solo con gli altri è un grande ostacolo per gli europeisti degli altri Paesi


Ciò che sorprende oggi non è che quello studio di Blanchard sia stato rimosso dal dibattito sull’area euro: quasi nessuno ne parla. Colpisce piuttosto come il conformismo e i cliché di una certa stampa tedesca — ieri sulla Grecia, oggi sull’Italia — sembrino preparare l’opinione pubblica all’atteggiamento che il governo di Berlino intende tenere se si arrivasse a uno scontro. Con il tramonto del tentativo giallo-verde ieri sera a Roma la minaccia (forse) non è più imminente, ma la prospettiva non è affatto tramontata. L’idea di fondo nel governo tedesco è semplice come lo fu per Atene a guida populista nel 2015: non cedere, non concedere, non permettere a un Paese di condizionare il sistema con la minaccia dell’uscita dall’euro; aspettare che lo stress finanziario sempre più acuto metta spalle al muro il governo ribelle per poi imporre le condizioni che funzionano meglio nei sondaggi per i partiti di governo in Germania. A qualunque prezzo per il Paese coinvolto.
Ultima modifica di mik.300 il 28/05/2018, 13:08, modificato 1 volta in totale.

Re: ELEZIONI 2018

28/05/2018, 13:04

bleffort ha scritto: ... forse ti si è indurito sotto il Radar. [:246] [:302]


No, ho avuto un "rafforzamento" caso mai ... [^]

Re: ELEZIONI 2018

28/05/2018, 13:10

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E a dare sostegno all'ex Mr. Spending Review è stato il segretario reggente del Pd, Maurizio Martina: "Ieri è successo un fatto gravissimo. Sono parole inaudite quelle di Salvini e di Di Maio. Ha fatto bene il Presidente della Repubblica a rimanere fedele alla Costituzione e a difendere gli interessi nazionali rispetto all’interessi di partito di queste due forze. Salvini deve spiegare perchè deve dire di no all’ipotesi di Giorgetti ministro. Le cose che sono accadute in queste ore dimostrano che è Salvini che è il nemico del popolo. Questa è una situazione delicata. Faccio fatica ad immaginare una legislatura che vada avanti. Ora bisogna dare una mano al presidente Mattarella. Noi del Pd dobbiamo essere pronti ad ogni scenario e lavorare uniti ed aperti. Abbiamo tutte le condizioni per fare bene. Voteremo sì a Cottarelli".

Una posizione quella del Pd che è stata aspramente criticata da Matteo Salvini: "Il Pd bocciato dagli italiani torna al governo, grazie a Mattarella? Questa non è democrazia, questo non è rispetto del voto popolare. È solo il colpo di coda dei poteri forti che vogliono l'Italia schiava, impaurita e precaria. Le prossime elezioni saranno un plebiscito, Popolo e vita vera contro vecchie caste e Signori dello Spread".

Re: ELEZIONI 2018

28/05/2018, 13:14

[:o)]


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Carlo Cottarelli è salito al Quirinale alle 11.30 e un'ora più tardi il segretario generale del Quirinale Zampetti è comparso davanti ai giornalisti per annunciare che "il presidente della Repubblica ha affidato l'incarico a Carlo Cottarelli, che ha accettato con riserva". Ancora pochi minuti ed è toccato a mister spending review presentarsi alla stampa:

"Sono molto onorato, ce la metterò tutta - ha esordito Cottarelli - il capo dello Stato mi ha chiesto di presentare un programma di governo che possa comunque condurre il Paese a nuove elezioni. Se la mia squadra otterrà la fiducia in Parlamento, questo governo farà la Legge di Bilancio 2018 per poi dimettersi in vista di un ritorno al voto a inizio 2019. Se invece non avremo la fiducia in Parlamento, il governo si dimetterebbe subito, svolgendo solo l'ordinaria amministrazione per elezioni dopo estate. A breve presenterò la lista dei ministri da sottoporre al giudizio del capo dello Stato. Chiederò a ciascuno di prendere l'impegno formale a non presentarsi alle successive elezioni".

Questo il messaggio che Cottarelli ha voluto rivolgere agli italiani e al mondo della politica. Poi c'è stato quello a Europa e mercati: "Proseguiremo il dialogo con l'Europa, che sarà costruttivo ma deve essere migliore. La nostra partecipazione all'area dell'euro è e resterà essenziale".

Sarà, dunque, governo neutrale, quello che Mattarella aveva ipotizzato alcune settimane fa. Ma sarà un vero e proprio governo tecnico, l'ennesimo di questa fase della vita repubblicana del nostro Paese. Sulla composizione della squadra di Cottarelli girano infatti nomi "pesanti" come quelli di Paola Severino, Raffaele Cantone, Francesco Paolo Tronca, Alessandro Pajno.

http://tv.liberoquotidiano.it/video/pol ... refresh_ce

[:287]

Re: ELEZIONI 2018

28/05/2018, 13:21

Ufologo 555 ha scritto:Immagine
E a dare sostegno all'ex Mr. Spending Review è stato il segretario reggente del Pd, Maurizio Martina: "Ieri è successo un fatto gravissimo. Sono parole inaudite quelle di Salvini e di Di Maio. Ha fatto bene il Presidente della Repubblica a rimanere fedele alla Costituzione e a difendere gli interessi nazionali rispetto all’interessi di partito di queste due forze. Salvini deve spiegare perchè deve dire di no all’ipotesi di Giorgetti ministro. Le cose che sono accadute in queste ore dimostrano che è Salvini che è il nemico del popolo. Questa è una situazione delicata. Faccio fatica ad immaginare una legislatura che vada avanti. Ora bisogna dare una mano al presidente Mattarella. Noi del Pd dobbiamo essere pronti ad ogni scenario e lavorare uniti ed aperti. Abbiamo tutte le condizioni per fare bene. Voteremo sì a Cottarelli".

Una posizione quella del Pd che è stata aspramente criticata da Matteo Salvini: "Il Pd bocciato dagli italiani torna al governo, grazie a Mattarella? Questa non è democrazia, questo non è rispetto del voto popolare. È solo il colpo di coda dei poteri forti che vogliono l'Italia schiava, impaurita e precaria. Le prossime elezioni saranno un plebiscito, Popolo e vita vera contro vecchie caste e Signori dello Spread".


Non c'erano dubbi che sti sciacallli si accodassero scodinzolanti.

Re: ELEZIONI 2018

28/05/2018, 13:22

DITEMI CHE SIAMO SU "SCHERZI A PARTE" ..! [:302]
(Visto che siamo ancora all'8 Settembre ...?)

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Signori, entra in scena l’Anpi. Effetti collaterali, solidarietà inaspettate a Mattarella che suonano farsesche. Il veto posto dal Capo dello Stato sul nome di Savona e l’innescarsi di un processo rocambolesco, con l’incarico a Cottarelli, innesca spirali inverosimili, è come l’allestimento di una rappresentazione teatrale dove ci sono i cattivi e i buoni e ognuno si ritaglia il ruolo da protagonista che più fa comodo. L’ingresso in scena dei partigiani dell’Anpi è divertente. Buttandosi a capofitto nella possibilità da parte di M5S e Fratelli d’Italia di richiedere l’ inpeachment contro Sergio Mattarella entrano in campo i partigiani italiani, che con sensibilità democratica, per voce del loro presidente nazionale, si sentono ribollire il sangue all’eventualità che qualcuno tocchi il Capo dello Stato.

Mattarella docet, è il grido. Parte il copione: «Il presidente della Repubblica ha rispettato i doveri affidatigli dalla Costituzione – ha detto Carla Nespolo – La richiesta di metterlo in stato di accusa é perciò un atto grave e pericoloso perché può dare spazio a spinte eversive in una fase molto delicata della vita del Paese». L’Anpi è preoccupata, pensate un po’, perché nel tentatovo di formare un governo e nominare i ministri da parte di Lega e M5S, come avviene di solito in democrazia, vede «un vero e proprio allarme democratico». E così parte l’appello «a tutte le forze politiche che hanno a cuore la tenuta civile dell’Italia e la saldezza delle istituzioni, a tutti i cittadini, indipendentemente dalle loro opzioni ideali e dalle loro scelte elettorali, alla massima unità a difesa della Repubblica antifascista e della Costituzione». Ecco la parola chiave irrinunciabile. Arriva, come ovvio, la parola magica per l’esistenza in vita dell’Anpi: l’antifascismo. Che cosa c’entri in tutto il balilamme istituzionale, non è dato sapere. Come rimane imperscutabile l’endorsement dei partigiani a Carlo Cottarelli. Tu chiamali se vuoi, effetti collaterali.

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Questi, non basta quello che hanno combinato i loro padri i loro nonni! Stuprato, ucciso, rubato, vendicati e quant'altro ...
Ora rompono le @@ anche i giovani!
Ultima modifica di Ufologo 555 il 28/05/2018, 13:53, modificato 1 volta in totale.

Re: ELEZIONI 2018

28/05/2018, 13:24

Rientro da una settimana in Uk c/o i miei parenti durante la quale ho comunque avuto modo di seguire la situazione politica del ns paese sperando fino all'ultimo di vedere il governo Lega-5 Stelle. Il No di Mattarella è stato un pugno nello stomaco a cui si sono sommate le aspre critiche dei miei parenti inglesi i quali mi hanno detto che noi italiani non rialzeremo mai la testa dalla sudditanza alla Ue. In Inghilterra usano sovente una frase che fa proprio al caso nostro: "Suck it up!" che tradotto significa: fattene una ragione.

Ho seguito l'intervento di Cottarelli il quale ha detto che se avrà il sostegno (e certamente lo avrà da parte di Pd, Forza Italia, Liberi e Uguali, Bonino etc.), di nuove elezioni se ne parlerà nel 2019. Vi rendete conto? Cosa abbiamo votato a fare? Cosa significa sovranità popolare??? Anche qualora Cottarelli non avesse i numeri per formare un governo e tornassimo nuovamente a votare cosa cambierebbe?

Re: ELEZIONI 2018

28/05/2018, 13:25

Ufologo 555 ha scritto:Immagine


E chi gliela deve votare la fiducia quei 4 gatti del PD FI e LeU?

Re: ELEZIONI 2018

28/05/2018, 13:27

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Marine Le Pen e Nigel Farage urlano al complotto e bollano come «scandalosa» la decisione di Mattarella: un golpe della Ue che ha rapinato gli italiani. Non fanno nessun tipo di sconto i due leader, francese e britannico, parlando di vero e propria stilettata inferta contro la volontà degli elettori, con il popolo italiano rapinato, defraudato della legittimità democratica tranquillamente ignorata dal minuto dopo la chiusura delle urne. La Le Pen e Farage all’attacco del Quirinale non risparmiano stoccate e affondi al Colle e a Bruxelles.

Le Pen e Farage contro Mattarella: il grido d’allarme arriva da Twitter

Non usa mezze misure Marine Le Pen per commentare il fallito tentativo di M5S e Lega di formare il governo. Su Twitter la leader del Front National francese sostiene che «l’Unione europea e i mercati finanziari confiscano nuovamente la democrazia. Quello che sta accadendo in Italia è un colpo di stato, una rapina ai danni del popolo italiano da parte di istituzioni illegittime» e aggiunge: «Di fronte a questa negazione della democrazia, la rabbia dei popoli cresce ovunque in Europa!». Poi, non ancora paga, in un successivo tweet, rincara la dose e centra meglio il bersaglio delle critiche arrivando a citare espressamente il capo dello Stato Sergio Mattarella e il suo no, riguardo al quale la leader del Front National ha parlato di «decisione scandalosa». Per comprenderla, afferma, «dobbiamo ricordare la dichiarazione di Juncker nel 2015: Non ci può essere scelta democratica contro i trattati europei». Un grido d’allarme, quello della Le Pen, a cui hanno fatto eco le parole forti che hanno animato le dichiarazioni rilasciate poco fa dal leader populista britannico, Nigel Farage, non per niente ritenuto la vera eminenza grigia della Brexit che, sia pure con toni più pacati, ma non meno sferzanti, sempre via Twitter ha sostenuto: «Gli elettori italiani saranno furiosi per il veto dell’establishment ai nuovi ministri. È tempo di altre elezioni e di un numero maggiore di voti». Basterà?

Re: ELEZIONI 2018

28/05/2018, 13:31

PCI; PDS; DS ... DEM Ma sono sempre LORO! [;)]


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Come allo stadio. Come se avessero vinto lo scudetto, con Mattarella nuovo Maradona. Pd e Cgil fanno festa, scampato pericolo, i “barbari” della Lega e del M5S sono stati sconfitti. E sembra di assistere ai cori da curva, alla chi non salta Salvini è, perché – a conti fatti – il leader leghista è sempre il nemico, il pericolo pubblico numero uno. Il Pd è pronto a scendere in piazza per difendere l’inquilino del Colle e a votare la fiducia a qualsiasi governo proposto dal presidente, alla faccia degli elettori, del voto, della sensibilità democratica ferita. Quindi è un fuoco di fila contro Salvini e Di Maio “rei” di avere tentato di formare un governo in sintonia con le attese dei rispettivi elettorati. Ora sono bravissimi a sparare a zero, iniziando un “massacro” di Lega e M5S «È un momento gravissimo – tuona Ettore Rosato- . Il Pd sostiene Cottarelli. Siamo rimasti molto stupiti da chi diceva che contava il famoso contratto e non le persone, e poi si è impuntato su un nome senza rispettare le prerogative del Presidente della Repubblica che ha fatto esclusivamente il suo dovere». Non c’è ritegno. Il vice presidente della Camera, ai microfoni di “6 su Radio 1” infierisce sulla legittimità del tentativo di Lega e M5S di tentare di fare politica mentre il Pd fin’ora è stato alla finestra, preoccupandosi soltanto del suo ombelico e dei problemi di leadership.

«Sembra un sopruso – ha aggiunto Rosato- quello che Salvini e di Maio si sono prestati a fare- Deve essere chiaro come Mattarella abbia solo difeso gli interessi degli italiani contro quei paesi europei che vogliono mettere il cappello sulle nostre decisioni. Il Pd darà il proprio sostegno al lavoro del Presidente della Repubblica e a Cottarelli», sibila. «Spero – ha proseguito – che non saremo i soli per sostenere una situazione che è frutto dell’impuntatura di due partiti che dicono di voler governare ma evidentemente non vogliono governare. Andremo alle elezioni costruendo una coalizione alternativa al centrodestra e al M5S. Troveremo una modalità normale per andare al voto, Martina è già vicesegretario reggente, Renzi si è dimesso da segretario e continuerà a dare il suo contributo al Pd». Siamo a cavallo italiani. Ora ci pensa il Pd, che con mezzo punto in più della Lega alle elezioni del 4 marzo ora metterà a ferro e fuoco il parlamento per raccattare voti per Cottarelli (o chi per lui) con una «modalità normale», dice Rosato. Insomma, tentare un governo con chi vince le elezioni è modalità «anormale» per il Pd. Quante cose abbiamo appreso in questi giorni sul tasso di democrazia dello scassassimo partito democratico!

Ancora: «Così per chiarire, Salvini che si considera il depositario della volontà del popolo sovrano ha preso il 17% #IostoconMattarella», scrive su twitter il senatore Franco Mirabelli, vicepresidente del Gruppo Pd al Senato, incurante del ridicolo.

Si aggiunge la Cgil al coro del viva Mattarella, viva Cottarelli. Ancora più ridicola: «Rispetto per la #Costituzione. Difendiamo prerogative Presidente Repubblica e istituzioni democratiche. Nessuno s’azzardi a pensare una guerra alle istituzioni», scrive su Twitter la Cgil nazionale, che chiede «decisioni rapide per l’economia e il lavoro. ‘Gli interessi di lavoratori, pensionati, giovani, disoccupati siano a 1^ posto”, conclude il sindacato di Corso d’Italia. Chi dovrà pensarci? Cottarelli che non è stato in grado neanche di sforbiciare la spesa pubblica?

Re: ELEZIONI 2018

28/05/2018, 13:35

[:296] Qua so' tutti fori de ... cervello! [8)]



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Chi scrive non si propone di trattare questo tema in modo approfondito, ma di dare pochi elementi di riflessione al lettore, perché la sua presa di posizione non si limiti solo a tifare per gli Azzurri contro la Germania. Sì, perché il nostro Paese è - restando nella metafora calcistica - campione mondiale di partecipazione a conflitti a cui non è preparato: la guerra austro-prussiana1 nel 1866, la prima guerra italo-etiopica2 nel 1895-1896, la prima guerra mondiale3 nel 1915-1918, la seconda guerra mondiale nel 1940-1945 solo per citarne alcuni… Ecco, il punto è questo: siamo preparati a un conflitto - incruento ma potenzialmente devastante sul piano finanziario e commerciale - e, se sì, fino a che punto siamo pronti a sopportare l’urto con l’Unione Europea e le potenze regionali che vi partecipano?

Dal punto di vista diplomatico, abbiamo creato una rete di relazioni con potenze globali e regionali che faccia da “paracadute” in vista di giornate nere in Europa? Non pare proprio, se consideriamo che Francia e Germania vengono normalmente invitate a partecipare a ospitare tavoli negoziali o a svolgere funzioni di mediatore in quasi tutte le crisi dall’ex URSS al Golfo Persico (Ucraina, Iran, Libia, Qatar ecc.), mentre il governo italiano al più riceve una telefonata dai leader francesi e tedeschi dopo gli incontri e le decisioni prese altrove. Questo prescinde dal dato economico: in Iran abbiamo interessi commerciali e industriali a livello di Berlino, ma contiamo quanto la Spagna o la Slovacchia, quando si tratta di “fare sul serio”. Siamo attivi con missioni militari e umanitarie nel Vicino Oriente, ma la nuova maggioranza non sembra determinata a proseguire queste politiche.

Già, l’economia, dicevamo pocanzi. Siamo la seconda potenza industriale dell’Europa, eppure il principale articolo dell’export italiano non sono né merci di grande qualità né servizi ad alto valore aggiunto, ma i titoli relativi al nostro debito. Di conseguenza, il nostro primo interesse è di cederlo alle migliori condizioni per le nostre casse, come venditori? Ci rendiamo conto che il taglio del deficit è un modo per tenere sotto controllo la tigre dell’indebitamento, perché più ne produciamo, meno vale per i nostri “clienti” e più ci costa in termine di interessi4?!!! Non ci vuole una laurea in economia per capirlo…

Qualcuno dovrebbe spiegare ai cittadini elettori che con quello che il governo paga di interessi in mezza giornata si può costruire un ospedale da 500 posti letto con i migliori equipaggiamenti e con la spesa d’interessi di sei giorni una portaerei come la nostra Cavour (foto).

Al momento, piaccio o non piaccia, l’Italia è membro fondatore di istituzioni chiamate Unione Europea, Banca Centrale Europea, Area Schengen ecc. Non per caso, siamo il secondo beneficiario di fondi strutturali europei: siamo anche appena sestultimi per utilizzo5, il che la dice lunga sull’inefficienza del nostro sistema Paese, che va ben al di là della insipienza della classe politica.

Chi scrive potrebbe dilungarsi, ma preferisce lasciare che queste righe siano un pungolo, non un trattato. Davvero riteniamo di poter fare meglio dei governanti del 1866, del 1895, del 1915 e del 1940 proponendoci, nel 2018, di aprire le ostilità con gli altri Paesi europei - i principali clienti sia del nostro debito sia del Made in Italy - allo scopo di espandere il nostro debito pubblico contro il nostro interesse nazionale mentre rimandiamo a Bruxelles ogni anno settanta miliardi che non abbiamo saputo spendere? O piuttosto non conviene rafforzare il sistema Paese, non riversando sui nostri figli un fardello che noi a stento riusciamo a portare, rinviando la richiesta di autonomia dall’Unione ad altri tempi, probabilmente non lontani, quando forse una o più di una delle grandi banche dei Paesi leader saranno con l’acqua alla gola, come un Monte dei Paschi qualsiasi, a causa di enormi quantità di titoli derivati emessi, per importi pari a decine di volte il PIL di una potenza a caso, la Germania.

Allora, quando - tornando alla metafora iniziale - l’avversario sarà più debole, potremo decidere sul nostro futuro senza paura di gravi conseguenze. Perché le potenze regionali, che oggi sembrano “too big to fail” un domani saranno forse too big to be saved.



1 Che la retorica patriottica - nonché i manuali scolastici di Storia del Bel Paese - chiamano “Terza Guerra di Indipendenza”.

2 Di cui la disfatta di Adua fu il culmine, con la perdita di due terzi delle forze in campo.

3 Il Paese era ancora esaltato dalla faticosa vittoria nella guerra italo-turca del 1911-1912.

4 Tra l’altro, paghiamo 90 miliardi ogni anno solo di interessi, vale a dire quasi 2.900 Euro al secondo!

5 Abbiamo speso appena 2,4 su 73,6 miliardi di Euro concessi dall’UE.

http://www.difesaonline.it/evidenza/edi ... i-troviamo

Re: ELEZIONI 2018

28/05/2018, 13:36

Governo, tutto come previsto (buona catastrofe)

https://comedonchisciotte.org/governo-t ... atastrofe/

Re: ELEZIONI 2018

28/05/2018, 13:39

barionu ha scritto:
barionu ha scritto:a ottobre torniamo a votare ...

zio ot [:305]


da pag 56 , data 9 marzo 2018


zio ot [:305]


195 PAGINE DI SEGHE AI CANI ....

ok , in autunno facciamo fuori le 2 m-erdacce .

e poi cancelliamo questo topic cesso .



zio ot [:305]
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