vimana131 ha scritto:
Cita:
Per Boeri immigrati pagano pensioni italiani. Ma si tratta di un prestito
ROMA (WSI) – Le pensioni degli italiani sono pagate dai lavoratori stranieri. Così diceva poco tempo fa il presidente dell’Inps Tito Boeri che, numeri alla mano, ha dimostrato come senza l’apporto degli immigrati non si potrebbero pagare gli assegni previdenziali.
Ma è davvero così? A pensarla diversamente è Gian Carlo Blangiardo, professore di demografia all’Università di Milano-Bicocca, che intervistato da Libero spiega che i suoi calcoli si basano non sul breve periodo (quanti immigrati pagano oggi le nostre pensioni), ma sul lungo (quante pensioni dovremo pagare a tutti questi immigrati). Blangiardo punta il dito contro il calo demografico indicato come il cancro del nostro Paese.
“Non facciamo figli, e se li facciamo sono troppi pochi. “Ci sono gli immigrati”, dicono i buonisti. Ma non è così. “L’immigrazione ha compensato per un po’ il saldo naturale negativo fra nati e morti. Oggi non lo fa più (…) L’immigrazione va gestita con criteri di sostenibilità, per non compromettere il benessere di chi c’è e di chi arriva. Possiamo permetterci di ricevere chi vada a colmare effettive carenze in determinati settori”.
In soldoni il discorso di Blangiardo suona così: in futuro l’immigrato che oggi ci paga le pensioni domani dovrà incassarla.
“Quelli di Boeri sono discorsi un po’ propagandistici. Certo, oggi l’Inps incassa i contributi di giovani immigrati e li usa per pagare gli assegni. Ma vanno considerate due cose. Anzitutto, è vero: noi abbiamo bisogno ogni anno di un certo numero di nuovi lavoratori che versino contributi. Ma non necessariamente devono essere stranieri, potrebbero anche essere donne o giovani italiani, per citare due categorie il cui tasso di partecipazione al mercato del lavoro è basso. Inoltre, i contributi versati dagli immigrati sono un prestito, non un regalo. Andranno restituiti sotto forma di assegni pensionistici”.
http://www.wallstreetitalia.com/per-boe ... -prestito/ http://www.liberoquotidiano.it/news/ita ... degli.htmlPensioni, vitalizi ai parenti degli immigrati, anche se non lavorano né vivono in ItaliaPoi c’è la seconda signora. Ha 65 anni, è nata ad Hammamet, non ha mai vissuto in Italia e non ha versato un euro di contributi nel nostro Paese.
Un bel giorno ha deciso di trasferisi nella Penisola, e lo ha fatto regolarmente, perché suo figlio (a sua volta emigrato qui anni prima) ha fatto richiesta di ricongiungimento familiare. Bene, questa signora ha la possibilità di ricevere dallo Stato italiano una pensione di circa 450 euro al mese. Ed ecco la morale: l’italiana che vive all’estero viene mazziata. La straniera che si trasferisce in Italia viene gentilmente omaggiata di un assegno.
Come è possibile? Lo spiega il sito dell’Inps: grazie all’«assegno sociale», quello che una volta si chiamava «pensione sociale». Possono farne richiesta gli stranieri extracomunitari, lavoratori e non. Ne hanno diritto per loro stessi, ma soprattutto possono richiederlo per i loro parenti, e qui sta l’assurdità maggiore.
Nei fatti, un immigrato, per avere l’assegno, deve aver compiuto «65 anni e 3 mesi di età» e trovarsi in uno «stato di bisogno economico». Poi, gli basta avere un famigliare che sia titolare del «permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo» e abbia «residenza effettiva, stabile e continuativa per almeno 10 anni nel territorio nazionale». Rispettate queste condizioni, il gioco è fatto: lo Stato gli elargirà una pensione di
448,51 euro mensili per 13 mensilità (cifra aggiornata a inizio 2015). Più o meno è l’importo di una pensione minima di un lavoratore italiano. Solo che lo straniero non ha lavorato né versato contributi qui.
Non solo: grazie alla Fornero, gli italiani ora vanno in pensione a 66 anni e 3 mesi. Gli stranieri, invece, possono ricevere i soldi un anno prima. Riepilogando: un immigrato, tramite il ricongiungimento, può far venire in Italia i suoi parenti (per esempio i suoi genitori). Costoro ottengono la residenza e in breve tempo possono avere la pensione sociale, anche se non hanno pagato un centesimo di contributi.
capito?
ma completo il quadro..
la mamma , il papà, vengono qui in italia
x il tempo necessario,
si congiungono..
percepiscono la pensione..
poi tornano in tunisia, algeria ecc.
è incassano là!!
(la pensione può essere goduta dove si vuole..)
facile, no?
lo stesso vale per mogli, mariti, figli, nipoti
nel caso di pensione di reversibilità,
ecc.