Ufologo, ti ho già risposto su questo nell' altro topic in cui ha postato questa risposta.  
![Occhiolino [;)]](./images/smilies/UF/icon_smile_wink.gif) 
 Atlanticus81 ha scritto:
Cari amici, credo si debba prendere in considerazione l'idea di prendere una posizione chiara.
E soprattutto organizzarci per potere mantenere i contatti e garantire la sopravvivenza delle piccole comunità (compresa la propria famiglia) prima che il mondo entri in una nuova terribile guerra. 
![Disapprovazione [V]](./images/smilies/UF/icon_smile_disapprove.gif) 
 E, non per fare il catastrofista, ma purtroppo temo possa non essere un orizzonte temporale così lontano...
Io lo dicevo da tempo.
I venti di guerra soffiano da quasi un anno ormai e ora si parla apertamente di conflitto.
Non dobbiamo farci ingannare dal fatto che siamo tutti cresciuti in un' epoca che per fortuna ha conosciuto la pace almeno a casa nostra, e abbandonarsi alla seducente illusione che non verrà mai da noi.
Ormai siamo sull' orlo di una guerra con la Russia, cioè una terza guerra mondiale, nell' epoca degli armamenti nucleari. 
La volontà di combattere questa guerra potenzialmente in grado di distruggere il mondo è tutta americana mentre da parte russa si è fatto e si fa ancora di tutto per scongiurarla, 
questo è un fatto che va tenuto a mente quando si farà la scelta di quale parte sostenere, e una verità che va conservata per chi verrà dopo di noi e ce ne chiederà le ragioni.
E mentre la propaganda martella senza sosta, la gente risponde con l' apatia più totale. 
E' solo che non credono sul serio che possa avvenire, o piuttosto non si rendono conto della gravità della cosa, e non gliene importa dunque e sono pronti a sostenerla?
Presto lo scopriremo. Per ora, nessuno è sceso in piazza per protestare contro la possibilità di una guerra così devastante e temo non lo farà nessuno.
Dobbiamo fare tutto il possibile perchè ciò non accada. Se ci saranno manifestazioni, dovremo partecipare, è un obbligo morale.
E per essere presi sul serio faremmo meglio a farlo non agitando simboli hippie e ideologie ma motivazioni razionali e concrete che indicano la strada giusta da percorrere.
Ma se come temo appunto nessuno muoverà un dito, e la guerra già decisa da tempo calerà su di noi, sarebbe meglio come sosteniamo da tempo io e Atlanticus avere un piano di riserva per sopravvivere e poterci ancora guardare allo specchio.
Dobbiamo fare, ora, una scelta morale su quale parte supportare se le nostre speranze svaniranno e la guerrà avrà luogo.
Io ho già detto che considero gli USA in torto marcio e la Russia nel giusto per diversi motivi e che ho fatto la mia scelta in accordo a ciò.
Rimane da capire cosa fare per garantire le migliori possibilità a noi e i nostri cari, 
e ho già detto che in un contesto come questo, la cosa migliore sarebbe optare per un Paese che rimanga sicuramente neutrale
(quindi non un Paese instabile politicamente e che potrebbe cambiare decisione e schierarsi nè uno strategico che verrebbe invaso)
ma se come temo questa guerra sarà la prima ad essere davvero mondiale, globale, e non conoscerà zone neutrali, la seconda alternativa migliore è trovarsi nel luogo più sicuro della parte che si è scelto di supportare, ossia nella sua capitale.
Restare fissi dove ci si trova fisicamente e nelle proprie abitudini per la pigrizia mentale di non voler prendere una decisione e quella fisica di non voler affrontare tutte le difficoltà, illudendosi che anche se scoppi la guerra potremo mantenere tutte le nostre comodità, potrebbe essere fatale. 
In particolar modo è pericoloso per noi che ci troviamo in Italia, un Paese dalla posizione oltre modo strategica e saldamente in mano all' alleanza atlantica.
Nulla è più pericoloso per noi se questo terribile scenario si concretizzasse che la resistenza al cambiamento e l' inerzia.
Io ho deciso da tempo di seguire con attenzione l' evolversi della situazione e al primo segnale chiaro di un imminente scoppio delle ostilità, agire di conseguenza secondo quanto detto sopra ponendomi al riparo.
Purtroppo non ho i mezzi economici per sostenermi all' estero e in questo periodo è difficile pensare di ottenere un lavoro con le mie credenziali.
Il che mi lascia preoccupato.