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Euro si,Euro no?-sondaggio/referendum
Si,è fondamentale che l'italia resti nella moneta unica... 16%  16%  [ 8 ]
Arrivati a questo punto meglio ritornare alla vecchia lira... 82%  82%  [ 40 ]
Non mi interessano queste cose... 0%  0%  [ 0 ]
Per me non cambia nulla basta che continuino a mandare in onda il GF 2%  2%  [ 1 ]
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Aztlan ha scritto:

Quoto tutto a parte il governo peronista, di tutto abbiamo bisogno meno che di questo. Ci manca solo questo.

Abbiamo già un governo fantoccio, non dobbiamo passare al capoccia di turno ma tornare a votare per un vero governo democratico.

Mandando a casa la vecchia classe dirigente inetta e corrotta e fare spazio alle nuove generazioni.


E' lì che troviamo ancora l' onesta e la capacità intellettuale e soprattutto la volontà personale di pretendere un futuro degno.

Aztlan


prendila come battuta null'altro......(il governo peronista)

RMND@,non credo che l'argentina sia tutto il disastro ke si vuole fare credere,andrei piano con giudizi diciamo magari "partigiani"prob attualmente si trovano in una situazione migliore della ns...[;)]


Ultima modifica di ubatuba il 03/12/2011, 19:01, modificato 1 volta in totale.

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ubatuba ha scritto:

innanzitutto in argentina l'anno piu' tosto e' stato il primo,e dalla fine del 2002 stabilizzata tutta la situazione economico/finanziaria /politica l'argentina comnciava a ricrescere,quindi anni di miseria non esageriamo,forse dimentiki ke svalutando la liretta come altre volte i ns prodotti diventano supercompetitivi,quindi altro ke monucoltura,abbiamo un ventaglio di prodotti superiore,quindi con maggiori probabilita' di risalita,attualmente l'argentina sta avendo una buona crescita economica ed una buon funzionamento della politica,quindi tutti questi disastri non li vedo,non facciamoci sempre fuorviare dal passimismo di certi economisti,prob,addentro alla grande finanza,come detto alcuni miei amici di b.aires mi dicono ke attualmente la situazione e' piu' ke buona,senza pensare ke il governo argentino ha rinegoziato il debito in default attenendo un forte sconto,ed ha ripainato il debito con il fmi,certo ke ogni stato ha problematke proprie.Ma x fare questo occorrono politci di livello e non servi come quelli ke attualmente siedono al parlamento,incapaci di gestire la situazione e di conseguenza demandando la soluzione a ki la crisi l'ha creata [;)]

cmq dal mio punto di vst e' meglio vivere bene pur con un governo peronista,ke dovere supportare le grandi banke e la grande finanza.


L'Argentina si è stabilizzata coi peronisti al potere e con i soldi del FMI. Soldi che hanno aiutato pure l'Islanda. Quindi, scusa, ma le grandi banche dove sono e con chi stanno?

L'Argentina si è stabilizzata dopo anni (ANNI) di fame. Adesso, tanto per dire, ha un'inflazione al 20%. Volete voi un'inflazione al 20%

L'Argentina ha puntato tutto sull'esportazione della soia, su agricoltura e allevamento. E grazie: tanta terra e pochi investimenti. Noi come ne usciremo da una eventuale crisi all'Argentina? Non siamo un Paese agricolo, siamo manifatturieri. Qualsiasi cosa produci la fai con materie prime comperate all'estero, il che significa pagare tantissimo in entrata e, per essere competitivi, dover ridurre al minimo il costo del lavoro.

Ribadisco che le idee proposte portano dritto dritto ad una politica autarchica. E, dico io, ad un governo autoritario, perchè noi non siamo nè islandesi nè italiani, e in caso di scenario argentino (con rivolte e morti), qua capita la rivoluzione. Stato di emergenza, esercito, sospensione VERA della democrazia.


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MessaggioInviato: 03/12/2011, 21:00 
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sezione 9 ha scritto:

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ubatuba ha scritto:

innanzitutto in argentina l'anno piu' tosto e' stato il primo,e dalla fine del 2002 stabilizzata tutta la situazione economico/finanziaria /politica l'argentina comnciava a ricrescere,quindi anni di miseria non esageriamo,forse dimentiki ke svalutando la liretta come altre volte i ns prodotti diventano supercompetitivi,quindi altro ke monucoltura,abbiamo un ventaglio di prodotti superiore,quindi con maggiori probabilita' di risalita,attualmente l'argentina sta avendo una buona crescita economica ed una buon funzionamento della politica,quindi tutti questi disastri non li vedo,non facciamoci sempre fuorviare dal passimismo di certi economisti,prob,addentro alla grande finanza,come detto alcuni miei amici di b.aires mi dicono ke attualmente la situazione e' piu' ke buona,senza pensare ke il governo argentino ha rinegoziato il debito in default attenendo un forte sconto,ed ha ripainato il debito con il fmi,certo ke ogni stato ha problematke proprie.Ma x fare questo occorrono politci di livello e non servi come quelli ke attualmente siedono al parlamento,incapaci di gestire la situazione e di conseguenza demandando la soluzione a ki la crisi l'ha creata [;)]

cmq dal mio punto di vst e' meglio vivere bene pur con un governo peronista,ke dovere supportare le grandi banke e la grande finanza.


L'Argentina si è stabilizzata coi peronisti al potere e con i soldi del FMI. Soldi che hanno aiutato pure l'Islanda. Quindi, scusa, ma le grandi banche dove sono e con chi stanno?

L'Argentina si è stabilizzata dopo anni (ANNI) di fame. Adesso, tanto per dire, ha un'inflazione al 20%. Volete voi un'inflazione al 20%

L'Argentina ha puntato tutto sull'esportazione della soia, su agricoltura e allevamento. E grazie: tanta terra e pochi investimenti. Noi come ne usciremo da una eventuale crisi all'Argentina? Non siamo un Paese agricolo, siamo manifatturieri. Qualsiasi cosa produci la fai con materie prime comperate all'estero, il che significa pagare tantissimo in entrata e, per essere competitivi, dover ridurre al minimo il costo del lavoro.

Ribadisco che le idee proposte portano dritto dritto ad una politica autarchica. E, dico io, ad un governo autoritario, perchè noi non siamo nè islandesi nè italiani, e in caso di scenario argentino (con rivolte e morti), qua capita la rivoluzione. Stato di emergenza, esercito, sospensione VERA della democrazia.

peronisti o no hanno risolto un po di problemi, rinegoziato il debito,e pure notevolmente diminuito,rimborsato il fmi,certo ke fino a quando non si sono stabilizzate economia finanze politica hanno fatto sacrifici ma poi sono ritornati lentamente allo stadio iniziale,io non so se sia meglio una politica autarchica,come dici tu,o essere schiavi della grande finanza delle banke,in cui a pagare sono i soliti noti,ti posso garantire ke se questi sacrifici fossero stati chiesti da una certa linea politica,sareste andati in piazza senza preamboli,ma i vate sono monti e passera quindi la cosa vi aggrada assai.senza pensare ke magari questi sacrifici possono non essere sufficenti,con le conseguenze ke ne derivano.forse sarebbe piu'opportuno fare sacrifici non x le banke ma x se stessi,almeno possono essere piu' produttivi. [;)]


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MessaggioInviato: 03/12/2011, 21:31 
Sul governo attuale aspetto. Anche se sento una gran puzza di cetriolone per il retrobottega del PD. E quindi una prosecuzione delle politiche tremontiane grazie all'obbligato (ormai) sostegno della sinistra...

Quello che io sostengo è che se si propone di RITIRARCI dalla comunità internazionale (no all'Europa, no al FMI, magari no all'Onu perchè tanto se governano i banchieri, allora tutto il mondo è in mano a tali signori), l'unica soluzione per non pagare è di "bastare a noi stessi". Perchè non è che il mondo sia fatto di capitalisti col cilindrone, ladri, fascisti ed ebrei (PS: ma quanto la teoria della cospirazione è razzista?), è fatto di commercio, di relazioni internazionali eccetera. Con questi signori, che governerebbero il mondo, ci devi trattare, perchè l'Italia o si isola totalmente (ma dico proprio in stile Giappone feudale), oppure deve giocare anche coi banchieri in campo...

Insomma, le idee proposte (e parlo quelle in stile ultra-indignato) sono palesemente inattuabili, oltre che controproducenti. Non che questo voglia dire che Monti abbia ragione. Ma Monti ancoranon si sa quello che vuole fare, OLTRE a quanto già promesso da chi c'era prima. Se pensano di continuare a tagliare e basta (magari anche tagliando qualcosina ai ricchi), non cambierà mai niente. Insomma, certo che è vero che piuttosto che vivere di tagli per anni e poi fallire lo stesso è meglio cominciare a pensare al fallimento fin da subito (ma poi: siamo sicuri che la crisi tra un anno non sia finita? Sai che bello fallire un attimo prima della fine della crisi...), ma io penso che sia ancora possibile fare DI PIU' di quanto fatto fino ad ora. Per dire: perchè tagliare ancora le pensioni, quando si sa benissimo che le pensioni erogate vengono pagate da chi ancora lavora? Non sarebbe meglio aumentare la gente che lavora invece che tenere a lavorare persone che, oltretutto, non sono al massimo della produttività, tanto che gli stessi industriali in crisi ne chiedono il prepensionamento? Non dobbiamo (solo) pagare tutti di più, dobbiamo LAVORARE di più, e ci sono milioni di giovani disoccupati. Che magari vivono della pensione dei genitori. Prendi pure soldi da tutti (in proporzione, possibilmente, alla ricchezza), ma invece di pagare (solo) il debito, che così non pagherai mai, investi per la crescita. E i settori da far sviluppare già li hanno detti qui: turismo, cultura, ricerche tecnologiche, energie rinnovabili... Cavolo, adesso vien fuori che la ricerca dei "neutrini più veloci della luce" è stata fatta grazie al lavoro fondamentale di italiani, che hanno seguito le orme di altri italiani che hanno fondato le basi della scoperta... Ma se abbiamo le menti, perchè siamo sempre quelli di pizza e mandolino?


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MessaggioInviato: 04/12/2011, 01:42 
Far crollare l'euro non significherebbe affatto isolarci, ma rifiutarsi di soggiacere al volere di un organo di potere, ossia la BCE, che è fuori controllo, che non appartiene all' UE, che attualmente gode di maggiori poteri dello stesso parlamento europeo, le cui quote di maggioranza non appartengono a paesi europei ma all'Inghilterra. Un organo che ci presta carta e che dal fallimento di una paese ha tutto da guadagnare, perchè acquisisce beni reali a fronte della perdita di beni che non esistono. Se non si sbaraglia questo meccanismo illegittimo e criminale, su quali basi vogliamo sperare di creare un' economia sana?



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 Oggetto del messaggio: Re:
MessaggioInviato: 25/01/2017, 23:06 
Ufologo 555 ha scritto:
Se dovessimo ripassare alla lira il caffé lo pagheremmo la metà ... perché il doppio? Questo è successo proprio con l'Euro! Quello che costava "tutto a mille lire" oggi è "tutto ad un ...euro"! [;)]


Se tornassimo alla Lira il tuo caffè costerebbe la metà ma anche il tuo stipendio varrebbe la metà inoltre i soliti speculatori grazie alla svalutazione della Lira faranno aumentare i prezzi e, non per ultimo, siccome il caffè lo commerciamo in dollari c'è da aggiungere il fattore cambio, ergo il caffè ti costerà di più con la Lira rispetto agli anni in cui c'era la Lira perché il vero problema del ritorno alla Lira è che oggi non ci sarebbero più le condizioni che esistevano in Italia fino agli anni 90.



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 Oggetto del messaggio: Re: Re:
MessaggioInviato: 25/01/2017, 23:36 
sottovento ha scritto:
Ufologo 555 ha scritto:
Se dovessimo ripassare alla lira il caffé lo pagheremmo la metà ... perché il doppio? Questo è successo proprio con l'Euro! Quello che costava "tutto a mille lire" oggi è "tutto ad un ...euro"! [;)]


Se tornassimo alla Lira il tuo caffè costerebbe la metà ma anche il tuo stipendio varrebbe la metà inoltre i soliti speculatori grazie alla svalutazione della Lira faranno aumentare i prezzi e, non per ultimo, siccome il caffè lo commerciamo in dollari c'è da aggiungere il fattore cambio, ergo il caffè ti costerà di più con la Lira rispetto agli anni in cui c'era la Lira perché il vero problema del ritorno alla Lira è che oggi non ci sarebbero più le condizioni che esistevano in Italia fino agli anni 90.


Un ritorno alla Lira sarebbe impossibile al valore del cambio che si aveva all'adozione dell'Euro.

Di sicuro ci sarebbe l'introduzione della "Nuova Lira" con un cambio iniziale 1=1. Quindi il caffe' lo pagheremmo sempre uguale, almeno fino alla prima svalutazione (e cioe' circa trenta secondi dopo).



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 Oggetto del messaggio: Re: Euro si,Euro no?-sondaggio/referendum
MessaggioInviato: 26/01/2017, 09:44 
L'unico modo per uscire "bene" dall'euro, è di uscire dall'Italia e conseguentemente dall'Europa.



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La carta NON È tutta uguale.
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