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05/12/2011, 21:52

ubatuba ha scritto:



quindi piuttosto ke essere succubi/vassalli(di napoleone o bismark)di,sarebbe opportuno fare sacrifici ma x proprio conto..... [;)]


Questa volta ti quoto io [:)]

I sacrifici comunque dovremo farli...facciamoli per noi stessi e sistemiamo le cose in modo che in futuro i nostri figli non si debbano sacrificare più di noi.

06/12/2011, 10:51

Altre 100 manovre come questa

Manovra “salva Italia”. Per pagare il debito, ce ne vogliono altre 100 uguali a questa. Ancora convinti che “i debiti si pagano”?

http://www.informarexresistere.fr/2011/ ... z1fkLLSWvq

Mi stupisce la disperazione e lo stracciamento di vesti che si accompagna a questa manovra. “Lacrime e sangue”, viene definita. Ma quando mai? Si tratta di una manovra soft, una robetta da nulla, una cosina irrilevante.

A lamentarsi a voce più alta sono spesso gli stessi che finora hanno ripetuto la lezioncina “i debiti si pagano!“, col severo tono moralista. Ebbene, sappiano questi signori che si tratta di una manovra da 20 miliardi in tre anni. Il nostro debito pubblico è pari a 1900 miliardi, e il conto è presto fatto: affinché “i debiti si paghino” occorrono altre 95 manovre come questa. E non si possono distribuire nel corso del prossimo secolo, vorranno mica che i nostri creditori aspettino così tanto, i debiti si pagano e in fretta altrimenti sai che brutta figura. E’ il “paradigma sociale prevalente“, come diceva Pietro Cambi.

Così, se l’obiettivo è davvero quello di pagare il debito, ciò che avete sentito ieri sera non è neppure l’antipasto, è un salatino. C’è da augurarsi che abbiano ragione i più complottisti, che sostengono che invece si tratta di un’operazione vòlta semplicemente alla spoliazione delle ricchezze del nostro Paese, perché in tal caso ci rimetteremmo di meno.

Mi auguro che il fare questi due conti riporti i toni dei maestrini moralisti a più miti consigli, e che si cominci invece ad affermare che il debito va ridiscusso, che in buona parte è illegittimo, che non dobbiamo pagare gli interessi sugli interessi, insomma che i cittadini comincino a chiedere di bloccare questa follia invece di preoccuparsi della brutta figura con gli strozzini.

In caso contrario, prepariamoci a piangere insieme alla Fornero per altre 95 volte.


Tratto da: AInformare per Resistere http://www.informarexresistere.fr/2011/ ... z1fkLoBVRB

06/12/2011, 13:06

Scusa TTE, non è con te ce l'ho.

Ma sono davvero stufo di sentire i cosiddetti paladini del popolo oppresso lamentarsi del debito "impagabile" quando in Italia abbiamo una evasione di 200 miliardi l'anno. Che, moltiplicata per 10 anni, fa 2000 miliardi di euro. Più o meno l'entità del debito pubblico.

Il debito nasce per colpa dell'evasione fiscale, per colpa di chi NON PAGA E PUR DI NON PAGARE SI INVENTA I COMPLOTTI.

06/12/2011, 13:30

sezione 9... tu hai ragione, ma vogliamo cominciare con l'AZZERARE la più grossa evasione che c'è, quella sull'IVA? Benissimo, tanto per cominciare riduzione delle aliquote al 4-10 e 15%, e soprattutto, permetti di dedurre dal reddito TUTTA l'IVA pagata, producendo gli scontrini. Vedrai come la gente li se li farà dare!!!!!!!
Allora li voglio vedere questi furbetti a non emettere fattura, li voglio proprio vedere.
Ma nessno lo farà, primo per il balzano principio che l'iva deve ricadere per forza sul consumatore finale povero, e non sull'imprenditore-commerciante, che è solo un tramite, secondo lor signori, e secondo perché questo semplice atto smuoverebbe troppa mierda e farebbe schizzare alle stelle i redditi degli autonomi. Sai che casino, dopo secoli abituati a non dichiarare quanto effettivamente ricavano dalle loro attività ormai ritengo "giusto" sia così e basta.

Piccolo esempio, ho lavorato all'Agenzie delle entrate e potevo accedere alla banca dati tributaria. PEr curiosità ho guardato i redditi di un tale che conosco, giovane imprenditore, non è ricco, ma sicurmante benestante. Sapete quanto dichirava la sua piccola azienda?

Indovinate, sta tra -1 e 1.
Ultima modifica di Raziel il 06/12/2011, 13:32, modificato 1 volta in totale.

06/12/2011, 14:54

sezione 9 ha scritto:
Il debito nasce per colpa dell'evasione fiscale, per colpa di chi NON PAGA E PUR DI NON PAGARE SI INVENTA I COMPLOTTI.


No, il debito si è creato per una serie di motivi.

Il primo, il più importante, ha a che fare con gli interessi
(impagabili, per una questione matematica) legati al...

SIGNORAGGIO BANCARIO.

Questo argomento è TABU, in ogni media del pianeta TERRA.

E questo, a casa mia, si chiama COMPLOTTO.


Se poi tu, preferisci dare la colpa ad ALTRO, o sminuire la cosa
perchè di fatto è taciuta dai tuoi paladini.. scusami... ma il
problema è tutto tuo.

Citazione:

L’attività bancaria fu fecondata con l’ingiustizia e nacque nel peccato. I banchieri posseggono il mondo.Se glielo toglierete via lasciando loro il potere di creare denaro, con un colpo di penna creeranno abbastanza depositi per ricomprarselo. Toglieteglielo via in qualunque modo e tutti i grandi patrimoni come il mio scompariranno, ed è necessario che scompaiano affinché questo diventi un mondo migliore in cui vivere. Ma se preferite restare schiavi dei banchieri e pagare voi stessi il costo della vostra stessa schiavitù, lasciate che continuino a creare denaro.”

Sir Josiah Stamp, Direttore della Banca d’Inghilterra negli anni venti, considerato a quel tempo il secondo uomo più ricco di tutta l’Inghilterra.

06/12/2011, 17:07

TTE, hai un conto in banca? Hai mai pagato un mutuo? Hai mai fatto un finanziamento per pagare a rate un acquisto? Hai il bancomat-carta di credito eccetera? Se sei davvero coerente, comincia tu, che gli altri ti verranno dietro.

Sul signoraggio, non serve essere dei genii dell'informatica per trovare decine di siti che ne dimostrano gli svantaggi e altrettanti che ne dimostrano i vantaggi. Quello che dirò sempre, perchè sono di scuola comunista, è che gridare contro un nemico irraggingibile, lontano e non meglio definito, invece che di colpire chi abbiamo di fronte e che sappiamo essere "nemico", significa solo fare i comodi di chi è il vero "nemico" della situazione. Ripeto ancora: se noi avessimo avuto per 10 anni i soldi dell'evasione fiscale, non avremmo alcun debito. Perchè, se avessimo avuto i soldi già in tasca, non avremmo avuto la necessità di fare altri debiti per il rifinanziamento. E in questo, il signoraggio non c'entra niente, ma proprio nulla. Tirare in ballo la balla del signoraggio ha uno scopo solo: quello di chiedere il ritorno alla "sovranità monetaria". Stampiamo moneta, così diventiamo tutti più ricchi. Avanti con le favole. Ma sai quanti soldi finiscono alle banche private della Banca d'Italia? Dai 50 ai 100 milioni all'anno (ora, se ricordo, una cifra corrispondente tra il 3 e il 5% degli utili della BdI). Uno scandalo? Certo. Ma, perdonami, non sarò un matematico ma 100 milioni per 10 anni fanno 1 miliardo. Al conto del debito pubblico ne mancano ancora 1899 miliardi e rotti. O mi sono raccolto, nel tempo, cifre sbagliate, oppure ho ragione nel dire che continuare a parlare di signoraggio e non di altre cose significa non risolvere mai i problemi. Ripeto: 200 miliardi di evasione per 10 anni fa più di tutto il debito pubblico italiano. Se lo Stato avesse di botto 200 miliardi di euro all'anno, non avrebbe bisogno di chiedere l'elemosina (al tasso da strozzini, secondo le leggi dell'umanissimo mercato libero) per il rifinanziamento.

PS: correggimi se sbaglio. Tu difendi, TTE, Tremonti, parlandone come uno che ha avuto sentore del complotto. Tremonti era quello che voleva far stampare le banconote da 1 e da 2 euro, "per comodità". Sono scemo io, o i soldi del signoraggio ottenuto dalle monete metalliche finiscono direttamente agli Stati, mentre il signoraggio da cartamoneta passa attraverso la BCE? Tu dimentichi spesso quello che vuoi dimenticare, te l'ho già detto. Gridi alla Luna, ben sapendo che tutti possono vederla ma nessuno la raggiungerà mai. Il complotto, certo. L'evasione fiscale non è invece un problema, no. Anche se è enorme, è troppo reale per essere combattuta. Perchè chi parla di complotti in realtà parla ma non vuole mai combattere realmente.

06/12/2011, 19:05

sezione.. sei d'accordo o no nel permettere alla povera gente di scaricarsi l'iva dal reddito, TUTTA, per qualsiasi bene, tranne il lusso certamente (che un povero con altissima propensione al consumo non acquisterà), oppure, forse perché difendi gli autonomi (?), ritieni sia "giusto" l'iva sia scaricata sui dipendenti, pensionati e disoccupati?

06/12/2011, 19:30

Certo che sono d'accordo. Quello che va fatto è "costringere" la gente a chiedere lo scontrino. Dopo, si può vedere se convenga limitare la cosa come dici tu solo ai beni di largo consumo o a tutti, ma se lo scontrino poi lo deduco, si presume che ci siano alcune persone (i ricchi) che non ne avrebbero diritto, qualsiasi cosa abbiano comperato. O comunque la deduzione può essere modulata... Insomma, certo che mi va bene, se serve a ridurre l'evasione. Il consumo secondo me non lo sostieni così, però. Neanche aumentando l'Iva, certo, ma non è che io compro di più perchè così posso dedurlo dalle tasse, mi servirebbero più soldi in tasca... E poi, restano sempre fuori quelli che sono così poveri da non pagare già tasse.

06/12/2011, 19:56

Chi non paga nessun imposta sul reddito (irpef) percepisce meno di 8000 euro all'anno (mio caso se vivessi da solo), non ci sono molti, per fortuna a questi livelli. E parliamo se mettessimo un limite alla possibilità di dedursi l'iva dal reddito, di persone ad altissima propensione al consumo, ossia hanno redditi talmente bassi che non tesaurizzano niente o quasi niente. Quindi parliamo di una fetta molto elevata dei consumi, perché sono in pratica tutti i consumi delle fasce medio-basse (ossia 50 milioni di persone in Italia), perlomeno primari, e già sarebbe tanto assicurarsi di quelli...

07/12/2011, 01:38

sezione 9 ha scritto:
TTE, hai un conto in banca? Hai mai pagato un mutuo? Hai mai fatto un finanziamento per pagare a rate un acquisto? Hai il bancomat-carta di credito eccetera? Se sei davvero coerente, comincia tu, che gli altri ti verranno dietro.


Comincio io a fare cosa? Non è che ci siano scelte da poter prendere in piena libertà. O mi sbaglio?

Sul signoraggio, non serve essere dei genii dell'informatica per trovare decine di siti che ne dimostrano gli svantaggi e altrettanti che ne dimostrano i vantaggi.


I vantaggi del Signoraggio? Ma non diciamo idiozie.....
I vantaggi sono TUTTI per i Banchieri e per i padroni del mondo.
Nessun vantaggio per noi poveri cittadini..... stanne certo.

Tirare in ballo la balla del signoraggio ha uno scopo solo:
quello di chiedere il ritorno alla "sovranità monetaria".


Forse è una balla per te, che non sai di cosa parli.
Cmq sì.... torniamo alla "sovranità monetaria", se vogliamo
davvero smettere di essere SCHIAVI di questi signori....

Tu difendi, TTE, Tremonti, parlandone come uno che ha avuto
sentore del complotto.


Ancora co 'sto Tremonti. Io non difendo proprio nessuno. Ciò che ho
detto e che ribadisco è solo questo: in Italia ci sono stati alcuni politici
(di destra e di sinistra) che hanno parlato di questa truffa colossale.

Tremonti ha parlato per la prima volta in TV, degli Illuminati e dei governi
transnazionali, Borghezio ha parlato in TV del Gruppo Bilderberg, della
Trilaterale e della Goldman Sachs, mentre Berlusconi, una volta, ha
parlato della Trattato di Lisbona e della sovranità monetaria che è nelle
mani della BCE.

Con questo NON VOGLIO DIRE CHE LI STIMO. Ma solo che loro hanno
avuto il coraggio di parlare di queste cose e di renderle pubbliche ai più.

Stesso non possiamo dire di quei cialtroni di Dalema, Bersani, Prodi e
compagnia cantante. Bene.... tu sei in grado di spiegarmi il motivo?

Sicuramente no, visto che appoggi il Governo Monti seguendo le orme
dei cialtroni di cui sopra.

07/12/2011, 12:52

Ma lo capisci che mentre Tremonti "aveva il coraggio di denunciare il complotto" chiedeva le banconote da 1 da 2 euro (e sai meglio di me chi ci guadagnava) e importava la truffa dei derivati? Ma cosa dici? Chissà per quale motivo (che SO ma che non dico), tu vedi i difetti solo di una parte. Come dire, obiettività saltami addosso...

Quanto alla "sovranità monetaria", che dire... I tuoi discorsi li facevano i baroni di Sicilia dopo l'Unificazione d'Italia. Davvero, tu accusi glii altri di farsi manipolare, ma non capisci quanto TU sia manipolato. Tu vaneggi se pensi che basti tornare a stampare moneta per liberare il popolo oppresso. E, come ho già detto, o sei in buona fede (ma allora: studia, studia e studia, non solo certi fascio-comunisti odierni, soprattutto qualcuno che la mente ce l'aveva per davvero), o persegui coscientemente degli scopi che sono "altrui". Prova a ragionarci un po' su: chi ha sempre avuto bisogno di "complotti"? Guarda, stai attento: tu non fai altro che attaccare la sinistra e incolpare il complotto giudaico-massonico. Io un briciolo di storia l'ho studiata, e ci metto poco a ragionare con la MIA testa. Tu per chi parli?

07/12/2011, 12:57

ALLA FINE L’ISLANDA HA VINTO

Immagine

http://www.altrainformazione.it/wp/2011 ... -ha-vinto/

dic 1st, 2011

DI AMBROSE EVANS-PRITCHARD
Telegraph.co.uk

L’OCSE è davvero arrivato vicino a prevedere una recessione per l’Europa se i leader dell’UE non faranno apparire molto velocemente un prestatore di ultima istanza, e non riusciranno in qualche modo a far credere al mondo che il fondo di salvataggio EFSF esista davvero.

Anche se il disastro venisse evitato, la previsione di crescita per l’eurozona è terribile. Italia, Portogallo, Grecia avranno tutte una contrazione nel 2012, mentre Spagna, Francia, Paesi Bassi e Germania rimarranno ferme. La disoccupazione raggiungerà il 18,5 per cento il Grecia, il 22,9 in Spagna, il 14,1 in Irlanda e il 13,8 per cento in Portogallo.

E l’Islanda svetta, con il 2,4 per cento di crescita e la disoccupazione che è scesa al 6,1. Bene, bene.

Ecco i dati dell’OCSE:.

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La politica islandese di drastica svalutazione assieme al controllo dei capitali non è stata il disastro che in tanti avevano diagnosticato. Il suo rifiuto di accettare il fardello delle perdite delle banche private non ha trasformato la nazione in una terra di lebbrosi.

Il paese è riuscito a tenere salda la coesione sociale. Se l’Islanda fosse stata nell’eurozona, sarebbe stata costretta a seguire le stesse politiche reazionarie della "svalutazione interna" e della deflazione del debito inflitte oggi alla massa dei disoccupati in tutta l’area soggetta a recessione.

Mi dispiace, ma non ho resistito dal postarvelo. Mi vergogno.

**********************************************

Fonte: Iceland wins in the end

Traduzione per http://www.comedonchisciotte.org a cura di SUPERVICE

07/12/2011, 18:38

TTE, sai quando l'Islanda avrà vinto?

Nel 2007 la sua ricchezza era di 20 miliardi, adesso è a 13. A 2,5% di crescita annui, ci metterà 20 anni a tornare ai livelli pre-crisi. E intanto, in Islanda, avranno redditi più bassi (che sono ancora in calo).

A proposito, sai quanto erano e quanto sono i redditi in Islanda? 35mila prima, 28mila poi. Sai in Grecia? 29mila prima, 27mila poi. In Grecia, la crisi ha colpito meno duramente che in Islanda. Altrochè. E comunque, spiegami come mai l'Islanda è morta fuori dall'euro e dall'Europa, e per superare la crisi ha chiesto subito di entrare sia nell'euro che in Europa. E i debiti, come ti ho già detto, sono debiti PRIVATI, non pubblici. In Italia il debito da pagare è PUBBLICO, non privato.

07/12/2011, 19:50

Sezione9

L'Islanda ha vinto già adesso. I livelli precrisi sono stati raggiunti in passato attraverso un modello di "neoliberismo puro" che è poi stata la causa della crisi stessa, quindi non sono valori reali e non possono fungere da punto di riferimento per una ripresa concreta.


"quando avvenne il crack, “gli utili [delle banche, ndr] sono stati privatizzati ma le perdite sono state nazionalizzate”. Per i cittadini d’Islanda era decisamente troppo.
Fu qui che qualcosa si ruppe. E qualcos’altro invece si riaggiustò. Si ruppe l’idea che il debito fosse un’entità sovrana, in nome della quale era sacrificabile un’intera nazione. Che i cittadini dovessero pagare per gli errori commessi da un manipoli di banchieri e finanzieri. Si riaggiustò d’un tratto il rapporto con le istituzioni, che di fronte alla protesta generalizzata decisero finalmente di stare dalla parte di coloro che erano tenuti a rappresentare.
Accadde che il capo dello Stato, Ólafur Ragnar Grímsson, si rifiutò di ratificare la legge che faceva ricadere tutto il peso della crisi sulle spalle dei cittadini e indisse, su richiesta di questi ultimi, un referendum, di modo che questi si potessero esprimere. La comunità internazionale aumentò allora la propria pressione sullo stato islandese. Olanda ed Inghilterra minacciarono pesanti ritorsioni, arrivando a paventare l’isolamento dell’Islanda. I grandi banchieri di queste due nazioni usarono il loro potere ricattare il popolo che si apprestava a votare. Nel caso in cui il referendum fosse passato, si diceva, verrà impedito ogni aiuto da parte del Fmi, bloccato il prestito precedentemente concesso. Il governo inglese arrivò a dichiarare che avrebbe adottato contro l’Islanda le classiche misure antiterrorismo: il congelamento dei risparmi e dei conti in banca degli islandesi. “Ci è stato detto che se rifiutiamo le condizioni, saremo la Cuba del nord ­ ha continuato Grímsson nell’intervista - ma se accettiamo, saremo l’Haiti del nord”.
A marzo 2010, il referendum venne stravinto, con il 93 per cento delle preferenze, da chi sosteneva che il debito non dovesse essere pagato dai cittadini. Le ritorsioni non si fecero attendere: il Fmi congelò immediatamente il prestito concesso. Ma la rivoluzione non si fermò. Nel frattempo, infatti, il governo ­ incalzato dalla folla inferocita ­ si era mosso per indagare le responsabilità civili e penali del crollo finanziario.
L’Interpool emise un ordine internazionale di arresto contro l’ex-Presidente della Kaupthing, Sigurdur Einarsson. Gli altri banchieri implicati nella vicenda abbandonarono in fretta l’Islanda.
In questo clima concitato si decise di creare ex novo una costituzione islandese, che sottraesse il paese allo strapotere dei banchieri internazionali e del denaro virtuale. "
Per leggere tutto => http://www.rinascita.eu/index.php?action=news&id=11955

07/12/2011, 20:36

C'è da dire però che per un paese come l'Islanda è più facile combattere una battaglia di questo tipo: paese piccolo, geograficamente isolato e difficile da raggiungere, popolazione pari a quella di una piccola provincia italiana, abbondanza di fonti energetiche rinnovabili in loco, insomma ci sono tutti i presupposti per resistere ad una forte pressione internazionale ed ai prevedibili ricatti che le sarebbero piovuti addosso.
Per un paese come l'Italia sarebbe difficilissimo, soprattutto per via della nostra dipendenza dal petrolio, anche se non impossibile.
Ultima modifica di quisquis il 07/12/2011, 20:41, modificato 1 volta in totale.
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