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Astronave
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MessaggioInviato: 29/05/2012, 14:08 
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Zelman ha scritto:

io penso che sarebbe OPPORTUNO fare la traduzione, quando si usa l'euro, in lire, di ciò che si spende...


Ma quante volte me lo chiedo?! Non ne hai idea.
Se i commercianti "traducessero" l'equivalente in lire di quello che attualmente spendiamo in €, sicuramente quasi tutti non comprerebbero più quasi nulla.
Ne vogliamo una prova? Ma non una, ce ne sono tante!

Esempio?
Un bar da fighetti vicino casa sapete a quanto vende una coppetta gelato? Quella piccola, intendo....

2€, Cioè, 4000 lire!
Per fortuna che ho visto in tempo il listino prezzi, altrimenti glielo avrei lasciato dicendogli "Mangiatelo tu!".

Qui al Sud Italia invece i prezzi delle pizze in alcuni locali sono rimasti buoni: 4€ una capricciosa, ad esempio.
Ma se non si gira si rischia di imbattersi nel furbastro che te la vende a 6/6,50€, ovvero fino a 5000 lire di differenza!
Dannati, furbi e b******i!



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MessaggioInviato: 14/07/2012, 14:49 
[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=jma8GlGVBwQ[/BBvideo]
Nato da un'idea del Ministero delle Finanze greco questo originale video si rivolge prima di tutto alla gente comune affinché si sviluppi una "coscienza fiscale" condivisa



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MessaggioInviato: 14/07/2012, 15:43 
Certo che quest'idea dell'evasione fiscale diffusa tra la popolazione e' proprio contagiosa. In un certo senso lo capisco, e' meglio addossare la colpa a questi imprendibili evanescenti evasori che estirpare la causa del male. Un po' come curare la polmonite con massicce dosi di tachipirina.
E poi sarei proprio curioso di sapere chi ci crede ancora. Dove sarebbe tutta questa ricchezza frutto di questa imponente evasione se la stragrande maggioranza della popolazione e' alla fame?



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MessaggioInviato: 14/07/2012, 16:07 
Cita:
zakmck ha scritto:

Certo che quest'idea dell'evasione fiscale diffusa tra la popolazione e' proprio contagiosa. In un certo senso lo capisco, e' meglio addossare la colpa a questi imprendibili evanescenti evasori che estirpare la causa del male. Un po' come curare la polmonite con massicce dosi di tachipirina.
E poi sarei proprio curioso di sapere chi ci crede ancora. Dove sarebbe tutta questa ricchezza frutto di questa imponente evasione se la stragrande maggioranza della popolazione e' alla fame?



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.......................I primi evasori in assoluto sono le banche, che inseriscono sotto la voce “passivi” i soldi che prestano, anche se questi, oltre a tornare indietro, producono utili attraverso l’applicazione dei tassi di interesse. Poi vi sono le grandi aziende, che per non pagare il costo elevato che si porta con se ogni dipendente, aprono le loro filiali nelle zone dell’Est europeo e in Asia dove la manodopera costa meno e dove le tasse sono più basse. All’evasione ed all’esportazione all’estero di ingenti capitali in questo casi si aggiunge anche la perdita dei posti di lavoro per i nostri cittadini. Poi ci sono le industrie farmaceutiche che ogni anno producono per se stesse utili pari ai PIL delle nazioni europee. Costoro, invece di pagare le tasse sugli utili prodotti, investono il capitale acquisito nella sperimentazione di nuovi farmaci che non di rado vengono testati sulla povera gente che vive nei paesi più poveri dell’Africa. Investimenti che, oltre a produrre la morte di coloro che sperimentano i nuovi farmaci a loro insaputa, aumentano gli utili per l’anno successivo, i quali verranno investiti allo stesso modo dell’anno precedente. E dei soldi incamerati lo Stato italiano percepisce ben poco dalle tasse applicate.......................

http://finanzanostop.borse.it/2012/06/0 ... o-secondo/



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MessaggioInviato: 22/07/2012, 15:11 
Non dimentichiamoci della Grecia!


Spiegel: “Fondo monetario vuole bloccare gli aiuti alla Grecia, probabile default a settembre”

22 lug. – Il Fondo monetario internazionale vuole bloccare gli aiuti economici alla Grecia. Lo Spiegel scrive che alti esponenti dell’Fmi hanno gia’ comunicato questa intenzione alle autorita’ di Bruxelles, con la conseguenza di un probabile default di Atene nel prossimo mese di settembre.
Attualmente la Troika formata da Fmi, Ue e Bce sta esaminando il modo in cui Atene sta applicando il programma di riforme concordato, ma secondo il settimanale di Amburgo “appare chiaro che il governo greco non riuscira’ a ridurre entro il 2020 il debito pubblico al 120% del Pil”. Nel caso in cui ad Atene venisse concesso piu’ tempo, cio’ causerebbe secondo la troika un esborso maggiore degli aiuti compreso tra 10 e 50 miliardi di euro, che molti Paesi dell’Eurozona non sono disposti ad accollarsi.
In aggiunta a cio’, Olanda e Finlandia avrebbero posto come condizione della loro partecipazione agli aiuti alla Grecia che anche l’Fmi se ne assuma una parte. Lo Spiegel scrive inoltre che, secondo l’opinione dei Paesi dell’Eurozona, un’uscita della Grecia dall’euro sarebbe controllabile.

Fonte: http://www.imolaoggi.it/?p=22438


Non c'è soluzione...

[:(]



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MessaggioInviato: 29/04/2013, 12:57 
..in base al nuovo accordo grecia e troika,un nuovo flagello sta x colpire la popolazione ellenica,entro maggio 4000 dipendenti statali saranno postati a casa ed entro il 2014 altri 11.000 ne seguiranno la sorte,il comunicato afferma che saranno lasciati a casa quei dipendenti che si sono comportati in modo disonesto,certo e' che con le decine di migliaia licenziati con il precedente accordo ,evidentemente i dipendenti pubblici greci avevano una fedina penale poco invidiabile......................[;)]


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MessaggioInviato: 09/05/2013, 19:28 
Grecia: arrivano emuli Grillo, nasce 'Dracma M5S'
'Solidarietà, efficienza ed onestà' parole d'ordine

09 maggio, 16:43


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M5S: EMULI DI GRILLO IN EUROPA, NASCE IN GRECIA 'M5S DRACMA'

(ANSAmed) - ROMA, 9 MAG - Il movimento di Beppe Grillo fa proseliti in Europa: in Grecia nasce 'Dracma, Movimento democratico greco 5 stelle', che si batte per il ritorno alla moneta greca e per la fine di ogni accordo con l'Europa. Nel suo statuto, informa il sito GreekReporter - il neonato M5S ellenico dichiara di voler mettere insieme ''cittadini attivi di tutte le professioni e parti politiche che non sono coinvolte nella 'servitu' del Memorandum con l'Europa''. Il movimento, la cui nascita è stata certificata dalla Corte suprema di Atene, ''esprime un socialismo patriottico dal volto umano'', e le sue parole d'ordine sono ''solidarieta', efficienza, onesta', trasparenza e meritocrazia'', oltre che ''attenzione all'ambiente e ai cittadini senza privilegi e un impegno per l'auto-sviluppo e autopromozione del Paese''. Punti salienti del suo programma sono: ''Stracciare il Memorandum firmato con l'Europa, tornare alla dracma, auto-sviluppo, giustizia sociale e dignita' nazionale''. Tra i fondatori figura Theodoros Katsanevas, professore universitario ed ex cognato dell'ex premier greco Giorgios Papandreou, il regista Nikos Iatridis, e il giornalista Stephanos Mitilineos.

Tra i suoi obiettivi anche ''cooperare a livello europeo per creare un'alleanza di Paesi del Sud Europa''.

Il movimento sembra dunque adottare un'agenda simile a quella del partito di sinistra Syriza, schierato contro l'austerità e il cosiddetto Memorandum (l'accordo che ha permesso alla Grecia di ricevere aiuti in cambio di tagli durissimi alla spesa pubblica), favorevole a uno sviluppo sostenibile della Grecia e che gli ultimi sondaggi vedono al secondo posto nel gradimento dei greci con un 27,5% dei consensi. Potrebbe però riuscire ad intercettare anche il malcontento che finora si è indirizzato verso la formazione filonazista Alba Dorata, stabilmente al terzo posto del gradimento dei greci (11% dei consensi negli ultimi rilevamenti) con la sua politica muscolare anti-immigrati, anti-Europa ed ultranazionalista.

© Copyright ANSA - Tutti i diritti riservati

Source: Grecia: arrivano emuli Grillo,...a M5S' - Politica - ANSAMed.it


Ultima modifica di Wolframio il 09/05/2013, 19:29, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 26/07/2013, 13:49 
Grecia in saldo, ma nessuno la vuole

di: Dimitri Deliolanes Pubblicato il 26 luglio 2013| Ora 09:57

In centro case per 7-10 mila euro. Non interessano nemmeno ai cinesi: supertasse su immobili sono troppo alte.

ATENE (WSI) - Un appartamento o uno studio di due stanze a meno di diecimila euro: lo si può trovare al centro di Atene, ma anche a Salonicco, a Patrasso, perfino nella turistica Corfù oppure nell'isola di Creta. Non ruderi da ristrutturare, ma case pronte per essere abitate.

E' il panorama da svendita del mercato immobiliare della Grecia in crisi, descritto dal quotidiano economico Imerisia in un documentato reportage, basato sui dati dell'Unione proprietari immobiliari (Pomida).

La città in cui i prezzi sono letteralmente crollati rispetto a cinque anni fa è Atene, specialmente nel centro della città, abbandonato da decenni al degrado. Quartieri centrali come Kypseli, Patisia, persino il famigerato Agios Panteleimon, roccaforte dei nazisti di Alba dorata, sono stati gradualmente abbandonati dai residenti greci, sostituiti da immigrati.

Ora anche gli immigrati se ne vanno. Specialmente gli albanesi, al primo posto tra le comunità straniere in Grecia, hanno da tempo ripreso la strada del ritorno in patria. Gli appartamenti in cui vivevano, spesso in affitto, qualche volta di proprietà, sono rimasti vuoti. E sui proprietari pesano le tasse e i costi di mantenimento.

Le tasse, appunto. Fin dallo scoppio della crisi, la proprietà immobiliare è stata la più sicura fonte di entrate per le casse dello stato. Non c'è solo l'analoga dell'Imu, qui chiamata "tassa straordinaria di solidarietà", che sarà protratta fino al 2016. C'è anche la rivalutazione del valore catastale, decretato nel 2011 ma calcolato sui valori di mercato del 2005, di regola tre o quattro volte più alti degli attuali.

Qualche esempio: un appartamento di 55 mq al centralissimo quartiere Kypseli, palazzo del 1958 in ottime condizioni, si vende per undicimila euro. A Patisia, un appartamento di 68 mq in una palazzina del 1976 si vende a settemila euro. A Salonicco, 50 mq in vendita a diecimila euro. A Corfù, una villetta fuori città di 55 mq con un piccolo giardino, diecimila euro. Ma anche con questi prezzi, gli immobili rimangono invenduti e vuoti.

La Pomida calcola che gli appartamenti vuoti siano tra i 200 e i 270 mila in tutto il paese, e propone la sua soluzione: modificare la legge che impedisce ai proprietari di cedere gli immobili al demanio, come saldo per le tasse dovute. Da quest'anno, per debiti all'ufficio delle imposte per più di cinquantamila euro è prevista la condanna a un anno di carcere.

Durante la sua visita a Pechino, nel maggio scorso, il premier Samaras aveva invitato i cinesi - ma fino a oggi con scarsissimi risultati - ad acquistare immobili in Grecia, visto che la legge cinese prevede per i proprietari di immobili all'estero l'esenzione dall'obbligo del figlio unico.

http://www.wallstreetitalia.com/article ... vuole.aspx

stanno schiavizzando la culla della cultura e civilta'europea,e a nessuno interessa + nulla,questa e'l'europa.................[:(!]


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MessaggioInviato: 09/08/2013, 13:45 
Grecia: e ora la troika vuole confisca delle case

Tutto per le lobby, ovvero le banche, che troverebbero fondi per ricapitalizzarsi. Mentre il mercato immobiliare crollerebbe fino a -21%.

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ROMA (WSI) - Le misure di austerity che hanno reso agonizzante l'economia della Grecia, evidente, non sono sufficienti. La Troika, che di fatto ha strappato al paese la sua sovranità imponendo nuove regole, e governando aiutato da un esecutivo fantoccio, ora vuole di più: eliminare la regola che vieta alle banche di confiscare le case dei greci.

Si parla, stando alla stampa grecia, di quelle abitazioni che hanno un valore superiore a 200.000 euro e i cui proprietari non riescono a pagare i mutui, proprio a causa delle manovre di lacrime e sangue.

I funzionari della troika - che riunisce i rappresentanti del Fondo Monetario Internazionale, dell'Unione europea e della Bce - vogliono dunque anche questo potere di confisca sulle abitazioni e i creditori internazionali stanno facendo già pressioni al governo guidato dal premier Antonis Samaras.

Il divieto di confisca da parte delle banche si avvicina tra l'altro alla sua scadenza, prevista per la fine del mese.

Di certo se la misura diventasse esecutiva, a guadagnarci sarebbe il mondo delle lobby, ovvero le banche che, in un periodo in un cui fanno fronte a tassi di default sui prestiti erogati superiori al 27% - i cittadini non riescono a onorare i prestiti strangolati dalla disoccupazione, dalla crisi e dalle tasse - potrebbero, con la confisca delle case, ricapitalizzarsi.

Il vice ministro del discastero della crescita Thanasis Skordas ha riferito che il governo di Atene, al momento, starebbe considerando una eliminazione parziale del divieto: Samaras sarebbe pronto a inchinarsi per l'ennesima volta, dunque, ai dettami della troika.

Ma i leader hanno pensato alle conseguenze sul mercato immobiliare? Secondo alcuni studi, la confisca porterebbe il valore della casa a crollare tra il 12% e il 21%.

http://www.wallstreetitalia.com/article ... -case.aspx

Non è il caso di iniziare a darsi una mossa prima che sia troppo tardi?!

[8]



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MessaggioInviato: 10/08/2013, 12:41 
CRISI ALIMENTARE IN GRECIA: LE FAMIGLIE RISCHIANO LA FAME DURATE L'ESTATE
Postato il Sabato, 10 agosto @ 00:10:00 CEST di davide

HELENA SMITH
theguardian.com

Le organizzazioni di carità in prima linea rivelano che il 90% delle famiglie nei quartieri più poveri deve affidarsi alla banca del cibo e alle mense dei poveri per la sopravvivenza. Ma la fine dell’austerità non è in vista, e ora anche i volontari stanno rallentando.

"Fame" non è una parola che venga facile ad Antonis Antakis. E al 28 di Veikou Street, negli spazi ristretti e affollati del Club della Solidarietà, è una parola che non viene nemmeno pronunciata. Ma la paura di non avere abbastanza da mangiare è la forza che spinge quelli che arrivano qui - ed è quella che sostiene gli instancabili volontari che accatastano pacchi di riso, pasta e altre merci secche che i greci come Antakis si portano a casa.

"La verità è che, se non venissi qui, non avrei i mezzi per nutrire i miei figli," dice il padre di tre figli, recentemente rimasto vedovo, con gli occhi fissati sul pavimento. "Tre anni fa, quando io ero il capo e avevo due dipendenti, l'idea di andare da qualche parte a raccattare cibo sarebbe stata inconcepibile. Allora, guadagnavo €3.000 al mese e il frigo era sempre pieno".

Il compito di assicurare che le famiglie come quella di Antakis abbiano da mangiare per tutta l'estate è diventato più gravoso in questo fine settimana, in cui i greci si preparano alla tradizionale pausa estiva, condizionando la fornitura di servizi di base come la distribuzione di cibo ai poveri.

Normalmente, la prospettiva che la Chiesa ortodossa – o qualsiasi altra organizzazione caritatevole – in agosto rallenti l'attività, sarebbe passata inosservata. Ma in questa Grecia tramortita dai debiti è impossibile da ignorare. In un contesto di disoccupazione record e con il paese intrappolato nella sua peggiore crisi dai tempi moderni, il disagio emerge in modi che pochi avrebbero mai potuto prevedere. Fame e malnutrizione sono parte del quadro.

Per Antakis e per il numero crescente di persone che dipendono dalle mense dei poveri, che ora saranno privati di ogni supporto esterno, agosto è diventato il mese più crudele.

"Mi preoccupo seriamente che un giorno non sarò più in grado di nutrire i miei figli", ha spiegato l'ex piastrellista trentanovenne, ora diventato taxista. Prima ero il capo, ora sono fortunato se guadagno 500 € al mese. Non puoi vivere solo di questo, pagare le bollette, tutti i debiti e tutte le tasse che ti accollano e riuscire a sopravvivere."

Con il suo personale motivato e il suo spirito positivo, il Club della Solidarietà è simile a molti altri gruppi creati dai cittadini preoccupati e afflitti dagli effetti corrosivi dell'austerità. È gestito, anche se non finanziato, dalla sezione locale del partito di opposizione della sinistra radicale, Syriza.

Un segno rivelatore del tessuto sociale greco, è che Veikou street non si trova nella periferia decrepita di una capitale intrappolata nel sesto anno consecutivo di recessione, ma nel centro, a pochi isolati di distanza dal viale più elegante di Atene, in vista dell'antica Acropoli.

"Non avevo idea – e sono rimasto scioccato nel saperlo - che la gente di questo quartiere, in queste strade, in tutti gli edifici a cui passo davanti ogni giorno, stesse soffrendo in questa maniera," dice Panaghiota Mourtidou, 54 anni, co-fondatore dell'organizzazione, mentre imballa alacremente scatole di cibo. "Dopo tutto, stiamo parlando della classe media, persone che per lungo tempo si sono vergognate troppo per poter ammettere di avere di questi problemi."

I bambini malnutriti, alla fine, hanno svelato il segreto attraverso i rapporti sugli svenimenti di alunni nelle scuole di tutto il paese. "Gli insegnanti hanno segnalato casi di bambini che venivano a scuola da mesi con nient’altro che riso o biscotti stantii", ha ricordato Mourtidou. "E’ lì che abbiamo deciso di lavorare con le associazioni dei genitori per identificare le famiglie in difficoltà. Attraverso le raccolte di cibo fuori dal supermercato ora nutriamo circa 130 persone per due volte al mese."

Mentre il paese vacilla elemosinando un aiuto dopo l’altro, un clima di silenziosa disperazione cresce in Grecia. La politica della povertà – causata dai tagli implacabili, aumenti di tasse e licenziamenti richiesti in cambio dei fondi di salvataggio di UE e FMI - lascia disastri nella sua scia.

La Chiesa greco-ortodossa da sola alimenta circa 55.000 persone al giorno; le autorità comunali distribuiscono altri 7.000 pasti presso le mense dei poveri intorno ad Atene. «Normalmente non chiudiamo, ma le volontarie che cucinano nelle cucine delle chiese in tutta Atene hanno bisogno di riposo» ha detto padre Timotheos, portavoce del Santo Sinodo, massima autorità della Chiesa.

"A tutti i livelli, le persone stanno attraversando un periodo molto difficile. La richiesta di cibo è cresciuta enormemente" ha dichiarato al Guardian, ammettendo che se i bisognosi non potessero recarsi alla mensa centrale della Chiesa dovrebbero affrontare immense difficoltà.

Attraversando la città fino a Neos Kosmos, un quartiere della classe operaia i cui abitanti sono visti spesso rovistare in cerca di cibo al mercato settimanale di frutta e verdura, Christos Provezis descrive i fatti senza mezzi termini. L'ingegnere civile disoccupato, che ha avviato un proprio gruppo di solidarietà nella zona lo scorso anno, dice: "In passato una persona su 10 andava alla mensa dei poveri, oggi siamo quasi a nove persone su 10."

"Dicevano che la crisi sarebbe finita nel 2012 e ora, nel 2013, dicono che vedremo la luce in fondo al tunnel nel 2014. La verità è che la situazione continua a peggiorare. I greci hanno speso i loro risparmi, non hanno più nulla da parte".

In un rapporto agghiacciante di quest'anno, l'Unicef stima che in Grecia quasi 600.000 bambini vivono al di sotto della soglia di povertà e che più della metà di loro non può soddisfare le necessità nutrizionali quotidiane di base. "Nelle famiglie più povere stiamo assistendo all'incapacità di garantire le necessità di salute, sociali ed educative dei bambini," ha detto Lambros Kanellopoulos, che dirige il ramo greco dell'Unicef. "L'esclusione sociale è in crescita. Lo si nota nella classe media, dove i redditi sono stati duramente colpiti da tutti i tagli."

Nell'ambiente politico greco, sempre più teso, la politica del cibo è delicata. Negli ultimi mesi il partito di estrema destra Alba Dorata ha iniziato a tenere distribuzioni alimentari " per soli greci" al fine di guadagnare consensi.

I politicanti hanno nascosto quello che molti temono possa trasformarsi in una crisi umanitaria nei prossimi mesi. Come la malnutrizione – ad oggi il più pernicioso sottoprodotto dell’austerità – anche il fenomeno dei senzatetto è in aumento. "La situazione peggiorerà ancora prima di poter vedere qualche miglioramento" ha detto Xenia Papastavrou, che gestisce la principale organizzazione di soccorso alimentare del paese, Boroume.

"I servizi sociali dei comuni non possono nemmeno tenere il passo a registrare il numero delle persone in stato di bisogno," ha detto Papastavrou, il cui programma distribuisce le eccedenze alimentari donate da catene di negozi, ristoranti, pasticcerie e alberghi a 700 mense dei poveri in tutta la Grecia. "In quartieri borghesi tradizionali come Zographou il numero di coloro che richiedono aiuto dal 2011 è salito da 50 a 500 persone. Ovunque andiamo è la stessa storia, ed è il motivo per cui abbiamo bisogno di tutto l'aiuto possibile."

Versione originale:

Helena Smith
Fonte: http://www.theguardian.com
Link: http://www.theguardian.com/world/2013/a ... -austerity
6.08.2013

Versione italiana:

Fonte: http://vocidallestero.blogspot.it
Link: http://vocidallestero.blogspot.it/2013/ ... .html#more
9.08.2013


http://www.comedonchisciotte.org/site/m ... &sid=12173

di questo passo la grecia sta correndo verso un ritorno al medioevo piu'oscuro,altro che europa,questo e' schiavismo puro.....[:(!]


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MessaggioInviato: 20/08/2013, 15:53 
Ad ammetterlo è stato il ministro tedesco delle Finanze Wolfgang Schauble. Servirà a colmare inaspettato gap di fondi.


Il ministro tedesco delle Finanze Wolfgang Schauble ha ammesso che la Grecia dovrà ricorrere a un nuovo piano di aiuti esterni.


BERLINO (WSI) - Le misure draconiane di austerity imposte in Grecia non sono ancora sufficienti. Il ministro tedesco delle Finanze Wolfgang Schauble ha ammesso che Atene dovrà ricorrere a un nuovo piano di aiuti esterni, il terzo da quando è scoppiata la crisi del debito nell'area euro.

La somma sarà inferiore a quella dei precedenti programmi di sostegno esterno e servirà a colmare un improvviso e inaspettato gap di fondi.

"Ci sarà un altro programma in Grecia", ha detto il ministro durante un intervento nella parte settentrionale della Germania. Le dichiarazioni pronunciate in campagna elettorale saranno probabilmente accolte con sfavore in patria, in vista delle elezioni generali del 22 settembre.

In Atene intanto un funzionario del ministero delle Finanze ellenico ha detto all'agenzia di stampa Reuters che un nuovo programma di salvataggio si occuperà di coprire i buchi di bilancio che si apriranno nel periodo 2014-2016.

In un'intervista concessa alla Frankfurter Allgemeine il ministro tedesco ha aggiunto che non ci sarà un nuovo taglio del debito greco.

http://www.wallstreetitalia.com/article ... aiuti.aspx

tanto debito + debito - non riusciranno mai a rimborsare il dovuto,rimanendo schiavi a vita-------- [;)]


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Molti su questo forum lo avevano previsto, che la grecia avrebbe dovuto ricorrere a nuovi aiuti (e dovrà farlo ancora, e ancora, e ancora e sempre)

Che dite? Il prossimo premio nobel per l'economia lo diamo a qualche utente qui su Ufoforum invece che a quei cervelloni che stanno a Bruxelles, alla BCE o al FMI?!?!



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Cita:
Atlanticus81 ha scritto:

Molti su questo forum lo avevano previsto, che la grecia avrebbe dovuto ricorrere a nuovi aiuti (e dovrà farlo ancora, e ancora, e ancora e sempre)

Che dite? Il prossimo premio nobel per l'economia lo diamo a qualche utente qui su Ufoforum invece che a quei cervelloni che stanno a Bruxelles, alla BCE o al FMI?!?!


sarebbe quanto mai giusto,ai soloni teste d'uovo vuote bce et fmi,sarebbe opportuno una bella zappa e via [;)]


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MessaggioInviato: 21/08/2013, 13:05 
Come ogni estate anche quest'anno ho passato le mie vacanze in Grecia e parlando con italiani (che hanno aperto quanche struttura lì) e greci, mi dicevano che i turisti quest'anno sono diminuiti almeno del 30%, c'è stata una diminuzione notevole anche di turisti greci che andavano in vacanza presso le isole.

Una norma fiscale che è stata introdotta nei ristoranti per evitare l'evasione fiscale è lo scontrino da portare subito al tavolo non appena uno ha ordinato cosa mangiare. Se non si rispetta tale procedura, in caso di controllo le multe sono molto salate.



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MessaggioInviato: 21/08/2013, 13:38 
turisti greci in calo,ma con i tagli effettuati su ordine bce fmi,la trippa(euro) scarseggia,e pure dall'estero la situazione non e' delle migliori......[:(!]


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