Cita:
Hannah ha scritto:
Questa storia dell'invidia non la sopporto più. Cose da pazzi. Ma pensate veramente che tutti abbiano invidia per Berlusconi & co. e per chi si comporta in un certo modo? Io credo che i veri invidiosi e insoddisfatti siano loro: quelli a cui non bastano mai né il potere, né i soldi che spendono, le donne che hanno e che pur di arrivare dove sono arrivati si sono venduti anche l'anima (sia a destra che a sinistra). Proverbi 30:
12 C'è una razza di gente che si crede pura:
e non è lavata della sua sozzura.
13 C'è una razza di gente che ha gli occhi molto alteri,
e le palpebre superbe.
14 C'è una razza di gente i cui denti sono spade
e i mascellari sono coltelli,
per divorare del tutto i miseri sulla terra
e i bisognosi in mezzo agli uomini.
15 La sanguisuga ha due figlie che dicono: «Dammi, dammi!»
Hai ragione, Hannah, e io aggiungo che la storia dell'invidia la menano in continuazione perché non hanno altri argomenti per difendersi.
Quando uno agisce in modo manifestamente disonesto e prevaricatore, l'unico modo che ha per giustificare quello che fa, è che gli altri lo criticherebbero non per senso della giustizia, ma solo perché sono invidiosi dei suoi soldi, del suo potere, dei suoi soldi.
Nietzsche, che difendeva strenuamente i prepotenti, i predatori e i violenti contro i deboli e gli indifesi (pur essendo tedesco, sapeva essere molto italiano), l'aveva chiamata "etica del risentimento", perché secondo lui quelli che accusavano i ricchi e i potenti di essere ladri, assassini e puttanieri erano guidati dall'invidia per il fatto di non poter fare lo stesso....
Il fatto è che per i delinquenti, l'onestà non esiste (la sola idea li metterebbe in crisi, perché sospetterebbero di avere sbagliato scelta di vita), e quindi chi parla di onestà, sarebbe per loro solo un ipocrita che predica bene solo perché non può razzolare male....
Con certa gente non serve discutere: serve solo assicurarli alla giustizia senza badare ai loro blateramenti.
Punto.