Prima di schierarsi è necessario capire la situazione politica del medio oriente...si l'Iran sta completando il suo programma atomico, ma...:
LA BOMBA ISRAELIANA
Il programma nucleare israeliano iniziò negli ultimi anni '40. Fu stabilito dal Dipartimento di Ricerca sugli Isotopi al Weissman Institute of Science, sotto la direzione di Bergmann, il "padre della bomba israeliana", che nel 1952 fondò la Commissione israeliana per l'Energia Atomica.
Sin dall'inizio, gli USA sono stati pesantemente coinvolti nello sviluppo della capacità nucleare israeliana, addestrando scienziati nucleari israeliani e fornendo tecnologia nucleare incluso un piccolo reattore per la "ricerca" nel 1995 nell'ambito del programma "Atomi per la pace".
E' stata la Francia, comunque, a fornire il grosso dell'assistenza nucleare ad Israele, culminata con la costruzione di Dimona, un pesante reattore ad uranio naturale e a riprocessamento di plutonio, situato vicino Bersheeba, nel deserto del Negev.
Israele è stato attivo nel programma di armi nucleari francese dal suo inizio e ha fornito fondamentali competenze tecniche. Dimona diventò operativa nel 1964 e il riprocessamento del plutonio cominciò subito dopo. Nonostante le affermazioni israeliane che Dimona fosse una "fabbrica di manganese o un'industria tessile", le misure di sicurezza estreme che sono state impiegate, hanno smascherato queste falsità.
Nel 1976 Israele ha abbattuto uno dei suoi aerei Mirage e nel 1973 un aereo civile libico che si era avvicinato troppo a Dimona, uccidendo 104 persone.
Ci sono ipotesi credibili sul fatto che Israele abbia fatto esplodere almeno uno e forse diversi ordigni nucleari a metà degli anni '60 nel deserto del Negev, vicino alla frontiera egiziana, e che abbia partecipato attivamente ai test nucleari francesi in Algeria.
Dal tempo della guerra dello Yom Kippur nel 1973, Israele ha avuto un arsenale di forse diverse dozzine di atomiche pronte ed arrivò allo stato di pieno allarme nucleare.
Possedendo un'avanzata tecnologia nucleare e il meglio degli scienziati nucleari, Israele ha dovuto presto affrontare un grosso problema - come ottenere l'uranio necessario. La fonte propria di uranio erano i depositi di fosfati nel Negev, totalmente inadeguati per il fabbisogno del programma in rapida crescita. La risposta a breve termine furono i raid in Francia e Gran Bretagna per appropriarsi delle spedizioni di uranio di contrabbando e nel 1968 con il "Plumbatt Affair" collaborò con la Germania occidentale per appropriarsi i 200 tonnellate di yellowcake (ossido di uranio).
Queste acquisizioni clandestine di uranio per Dimona furono successivamente coperte dai paesi coinvolti.
Ci fu anche l'ipotesi che una Società USA, Nuclear Material and Equipment Corporation (NUMEC), ha deviato centinaia di libbre di uranio arricchito a Israele dalla metà degli anni '50 alla metà dei '60. Nonostante inchieste della CIA e dell'FBI e udienze del Congresso, nessuno èstato perseguito.
Alla fine degli anni '60 Israele risolse il problema dell'uranio sviluppando stretti legami con il Sud Africa con degli accordi per cui Israele forniva la tecnologia e le competenze per la "Bomba dell'Apartheid" mentre il Sud Africa provvedeva all'uranio.
http://www.tmcrew.org/csa/l38/wwi/israe ... /index.htm