In questo Forum puoi scrivere... con cognizione... quello che vuoi.
Rispondi al messaggio

04/09/2014, 15:34

Intanto in Italia, gl'indiani fanno gl'"indiani"......[^]







Il danno e la beffa
Puglia, le nozze di due rampolli indiani: sfarzo, elefanti e polemiche



Immagine:
Immagine
13,96 KB

Fasano come Hollywood per il matrimonio tra Ritika Agarwal (terzogenita del milionario indiano del ferro) e Rohan Metha: 800 invitati, scenografie da film, ballerini, fiori a non finire e elefanti, sì, elefanti. Il tutto per quattro giorni. Non si bada a spese, il budget fissato è di 10 milioni di dollari, milione più, milione meno.

Il matrimonio - I super ricconi indiani hanno scelto Fasano come location delle nozze, proprio Fasano, in Puglia, nella terra dei nostri marò. I festeggiamenti hanno avuto inizio ieri 3 settembre. Comparse con tuniche bianche, musica dal vivo (si vociferava fosse attesa la cantante Shakira), fuori d'artificio, danze e l'obbligo per gli ospiti di indossare qualcosa d'oro. Anche le partecipazioni erano d'oro. Si dice che solo per i fiori, le famiglie abbiano speso 750 mila euro, fiori arrivati direttamente dall'Olanda e con i quali verranno addobbate le diverse location dei festeggiamenti. Quattro i banchetti nuziali (si calcola che gli chef dovranno cucinare circa 10 mila pasti).La festa andrà avanti fino all’alba di sabato, mentre la cerimonia del matrimonio si terrà domani 5 settembre con rito induista. La coppia in realtà si è già sposata a Londra, con rito civile, lo scorso 25 agosto. Gli invitati sono arrivati con una ventina di jet privati,per i quali sono state previste aree imbarco-sbarco ad hoc.Ovviamente intorno alla zona dei festeggiamenti è stato predisposto un cordone di sicurezza perché gli ospiti non corrano rischi.

Le polemiche - Per il matrimonio dello sfarzo non mancano le polemiche. Il web è stato preso d'assalto da coloro ai quali proprio non va giù che i due indiani abbiamo scelto la terra dei marò per festeggiare le nozze. C'è chi dice che sembra una beffa vera e propria, un'offesa verso i marò e verso gli italiani. Il sindaco di Fasano, Lello Di Bari, ha ricevuto una montagna di mail di protesta perché le nozze non fossero celebrate in terra pugliese. Su Facebook è nato anche un gruppo "Nessun amministratore fasanese al matrimonio indiano", ma il sindaco non ha rinunciato all'invito.

04/09/2014, 15:36

Ecco i complici italiani dei carcerieri dei "marò"

In quasi mille giorni di processi in violazione del diritto, ben tre governi hanno fallito nella missione di riportare a casa i due fucilieri di Marina. Tutte le responsabilità



Immagine:
Immagine
31,01 KB

Una vera e propria odissea. Massimiliano Latorre e Salvatore Girone sono prigionieri dell'India da oltre trenta mesi, quasi mille giorni di processi senza fine, rinvii, ricorsi, trasferimenti, ricoveri. Un'interminabile attesa. Di che cosa? Del verdetto di una corte indiana che non è legittimata a giudicare i nostri militari, a prescindere dalle loro azioni.

Ma è proprio l'impossibilità di arrivare a una sentenza che rende questa vicenda drammatica. Per i due marò, per le loro famiglie, per la dignità del nostro Paese.

È stata una Caporetto sotto tutti gli aspetti: politici, diplomatici, d'immagine. L'Italia ne esce con le ossa rotte e una credibilità internazionale finita sotto i tacchi. Ma i responsabili di questa farsa mondiale hanno un nome e un cognome e possiamo definirli, senza alcuna remora, complici dell'India.

A cominciare dal non rimpianto premier Mario Monti. Lui non è solo colpevole, ma agì contro gli interessi nazionali tenendo una condotta a dir poco criminale. Monti e il suo governo cercarono di risolvere la crisi con l'India a tarallucci e vino. Neppure per un momento, nonostante furono sollecitati da più parti, misero in agenda il ricorso all'arbitrato internazionale, visto che l'India non ha giurisdizione fuori dalle proprie acque territoriali, dove avvenne l'incidente in cui morirono due pescatori indiani. Neppure dopo gli schiaffi ricevuti come risposta da New Delhi cambiò l'atteggiamento di Monti, che superò se stesso il 23 febbraio 2013, quando Latorre e Girone rientrarono in Italia per votare con il permesso dei giudici indiani.

L'indimenticabile premier si precipitò all'aeroporto ad accoglierli, pensando bene di sfruttare l'occasione mediatica per racimolare consensi elettorali. Pochi giorni dopo, l'11 marzo, il professore si trasformò in leone e, grazie all'operazione congegnata dall'allora ministro degli Esteri Giulio Terzi , dichiarò urbi et orbi che i due marò dovevano restare in Italia. L'India è beffata, pensarono tutti. Ma non fecero i conti con il vero Monti, un quaquaraquà senza pari, che calò le braghe quando gli indiani cominciarono a strillare e presero in ostaggio il nostro ambasciatore a New Delhi (amico stretto, guarda caso, del suo ministro Corrado Passera). Un'altra, gravissima violazione del diritto. E non sarà l'ultima.

Il governo Monti come reagì? Coinvolse l'Onu, l'Europa, le corti internazionali competenti? Macché. Da vero criminale, non esiste altra maniera per definirlo, rispedì in India i due marò, facendo rischiare loro la pena di morte poiché i giudici indiani, per aggirare le norme internazionali, inventarono l'accusa di terrorismo per avere il diritto di processarli.

Nel piano diabolico Monti fu appoggiato (e forse anche ispirato) dal ministro dello Sviluppo Passera che, assieme a quello della Difesa Giampaolo di Paola, in una riunione governativa ristretta presero la decisione fatale sui marò. Il responsabile degli Esteri, Giulio Terzi, che fino allora aveva seguito la linea montiana, non ne volle sapere della porcata e rassegnò le dimissioni. Memorabile la seduta in Parlamento in cui Terzi lasciò l'incarico senza indugi e il collega Di Paola, ammiraglio che aveva da poco tolto la divisa per la politica, con palese imbarazzo annunciò che era giusto abbandonare i militari al loro destino. Nobile figura per un ex comandante della Marina.

Ma non dimentichiamo Passera che, nonostante il suo dicastero non avesse competenze dirette nella vicenda, fu il più attivo nello spingere il governo a prendere quella scelta scellerata. Quali interessi si celavano dietro il suo pressante intervento? Non lo sappiamo, le voci in circolazione erano tante. Una cosa è sicura: non voleva certo tutelare Finmeccanica, che perse comunque la commessa da oltre 500 milioni con l'India.

Le elezioni politiche dell'aprile 2012 seppellirono il ridicolo Monti e compagnia e aprirono la strada al governo di Enrico Letta. Encomiabile nei propositi. Già all'atto dell'insediamento il neo premier volle stupire annunciando che il caso marò sarebbe stato «una priorità» per il suo governo. «Priorità» sarà una cantilena ricorrente, che rimbalzerà sulle bocche di ministri e premier fino ai giorni attuali.

Ma in concreto, neppure Letta con i ministri della Difesa Mario Mauro e degli Esteri Emma Bonino spostarono avanti di un millimetro la questione marò. Certo, è stato un esecutivo con la vita breve (otto mesi), sgambettato dagli stessi compagni di partito. Negli ultimi giorni di vita, ci fu un colpo di coda della Bonino che internazionalizzò il caso, coinvolgendo Unione europea e Nato e aprendo la strada all'arbitrato internazionale. Troppo poco e troppo tardi.

Il 22 febbraio 2014 arriva il rottamatore Matteo Renzi che sfratta tutti e inaugura la strategia degli annunci. E sono già trascorsi due anni. Latorre e Girone sono sempre alla mercé di una giustizia lenta e che vìola le più elementari norme del diritto. «Riportare a casa i marò è una priorità», continuano a ripetere i ministri degli Esteri Federica Mogherini (ora salita al sacro soglio di responsabile europeo della politica estera) e della Difesa Roberta Pinotti. Il mantra però non sortisce più effetti. Sono solo chiacchiere.

Ma qualcosa cambia. Sì, in peggio. La scorsa primavera il voto indiano ha portato al governo un'altra maggioranza politica e un primo ministro nazionalista indù. E che cosa tirano fuori dal cilindro i nostri rappresentanti al governo? La trattativa. Ora è più facile negoziare con New Delhi, dicono convinti. Quindi Renzi e compagnia cantante pensano bene di fermare la richiesta di arbitrato internazionale. Ma «resta pronta», ci tiene a dire la Mogherini, anche se «stiamo lavorando per riaprire canali di dialogo col nuovo governo indiano». Perché questo cambio di strategia?

Lady Pesc Mogherini sostiene che per l'arbitrato servono tempi lunghi, mentre la «priorità» è riportare i marò a casa presto. Balle, le stesse che ripetono da due anni e mezzo. Se la fa sotto anche questo governo. Che, oltre all'arbitrato, avrebbe un jolly nel suo mazzo: l'accordo di libero scambio tra Ue e India. Basta che l'Italia ponga il veto e salta tutto. Potrebbe essere più che sufficiente per un accordo di libero scambio con i marò. Ma non lo faranno: bisogna avere gli attributi per contare qualcosa e il nostro Paese in questa vicenda non li ha avuti. Né mai li avrà. E la lista dei complici italiani dell'India si allungherà. Che schifo.

04/09/2014, 17:32

Ufologo 555 ha scritto:

Ecco i complici italiani dei carcerieri dei "marò"

In quasi mille giorni di processi in violazione del diritto, ben tre governi hanno fallito nella missione di riportare a casa i due fucilieri di Marina. Tutte le responsabilità



Immagine:
Immagine
31,01 KB

Una vera e propria odissea. Massimiliano Latorre e Salvatore Girone sono prigionieri dell'India da oltre trenta mesi, quasi mille giorni di processi senza fine, rinvii, ricorsi, trasferimenti, ricoveri. Un'interminabile attesa. Di che cosa? Del verdetto di una corte indiana che non è legittimata a giudicare i nostri militari, a prescindere dalle loro azioni.

Ma è proprio l'impossibilità di arrivare a una sentenza che rende questa vicenda drammatica. Per i due marò, per le loro famiglie, per la dignità del nostro Paese.

È stata una Caporetto sotto tutti gli aspetti: politici, diplomatici, d'immagine. L'Italia ne esce con le ossa rotte e una credibilità internazionale finita sotto i tacchi. Ma i responsabili di questa farsa mondiale hanno un nome e un cognome e possiamo definirli, senza alcuna remora, complici dell'India.

A cominciare dal non rimpianto premier Mario Monti. Lui non è solo colpevole, ma agì contro gli interessi nazionali tenendo una condotta a dir poco criminale. Monti e il suo governo cercarono di risolvere la crisi con l'India a tarallucci e vino. Neppure per un momento, nonostante furono sollecitati da più parti, misero in agenda il ricorso all'arbitrato internazionale, visto che l'India non ha giurisdizione fuori dalle proprie acque territoriali, dove avvenne l'incidente in cui morirono due pescatori indiani. Neppure dopo gli schiaffi ricevuti come risposta da New Delhi cambiò l'atteggiamento di Monti, che superò se stesso il 23 febbraio 2013, quando Latorre e Girone rientrarono in Italia per votare con il permesso dei giudici indiani.

L'indimenticabile premier si precipitò all'aeroporto ad accoglierli, pensando bene di sfruttare l'occasione mediatica per racimolare consensi elettorali. Pochi giorni dopo, l'11 marzo, il professore si trasformò in leone e, grazie all'operazione congegnata dall'allora ministro degli Esteri Giulio Terzi , dichiarò urbi et orbi che i due marò dovevano restare in Italia. L'India è beffata, pensarono tutti. Ma non fecero i conti con il vero Monti, un quaquaraquà senza pari, che calò le braghe quando gli indiani cominciarono a strillare e presero in ostaggio il nostro ambasciatore a New Delhi (amico stretto, guarda caso, del suo ministro Corrado Passera). Un'altra, gravissima violazione del diritto. E non sarà l'ultima.

Il governo Monti come reagì? Coinvolse l'Onu, l'Europa, le corti internazionali competenti? Macché. Da vero criminale, non esiste altra maniera per definirlo, rispedì in India i due marò, facendo rischiare loro la pena di morte poiché i giudici indiani, per aggirare le norme internazionali, inventarono l'accusa di terrorismo per avere il diritto di processarli.

Nel piano diabolico Monti fu appoggiato (e forse anche ispirato) dal ministro dello Sviluppo Passera che, assieme a quello della Difesa Giampaolo di Paola, in una riunione governativa ristretta presero la decisione fatale sui marò. Il responsabile degli Esteri, Giulio Terzi, che fino allora aveva seguito la linea montiana, non ne volle sapere della porcata e rassegnò le dimissioni. Memorabile la seduta in Parlamento in cui Terzi lasciò l'incarico senza indugi e il collega Di Paola, ammiraglio che aveva da poco tolto la divisa per la politica, con palese imbarazzo annunciò che era giusto abbandonare i militari al loro destino. Nobile figura per un ex comandante della Marina.

Ma non dimentichiamo Passera che, nonostante il suo dicastero non avesse competenze dirette nella vicenda, fu il più attivo nello spingere il governo a prendere quella scelta scellerata. Quali interessi si celavano dietro il suo pressante intervento? Non lo sappiamo, le voci in circolazione erano tante. Una cosa è sicura: non voleva certo tutelare Finmeccanica, che perse comunque la commessa da oltre 500 milioni con l'India.

Le elezioni politiche dell'aprile 2012 seppellirono il ridicolo Monti e compagnia e aprirono la strada al governo di Enrico Letta. Encomiabile nei propositi. Già all'atto dell'insediamento il neo premier volle stupire annunciando che il caso marò sarebbe stato «una priorità» per il suo governo. «Priorità» sarà una cantilena ricorrente, che rimbalzerà sulle bocche di ministri e premier fino ai giorni attuali.

Ma in concreto, neppure Letta con i ministri della Difesa Mario Mauro e degli Esteri Emma Bonino spostarono avanti di un millimetro la questione marò. Certo, è stato un esecutivo con la vita breve (otto mesi), sgambettato dagli stessi compagni di partito. Negli ultimi giorni di vita, ci fu un colpo di coda della Bonino che internazionalizzò il caso, coinvolgendo Unione europea e Nato e aprendo la strada all'arbitrato internazionale. Troppo poco e troppo tardi.

Il 22 febbraio 2014 arriva il rottamatore Matteo Renzi che sfratta tutti e inaugura la strategia degli annunci. E sono già trascorsi due anni. Latorre e Girone sono sempre alla mercé di una giustizia lenta e che vìola le più elementari norme del diritto. «Riportare a casa i marò è una priorità», continuano a ripetere i ministri degli Esteri Federica Mogherini (ora salita al sacro soglio di responsabile europeo della politica estera) e della Difesa Roberta Pinotti. Il mantra però non sortisce più effetti. Sono solo chiacchiere.

Ma qualcosa cambia. Sì, in peggio. La scorsa primavera il voto indiano ha portato al governo un'altra maggioranza politica e un primo ministro nazionalista indù. E che cosa tirano fuori dal cilindro i nostri rappresentanti al governo? La trattativa. Ora è più facile negoziare con New Delhi, dicono convinti. Quindi Renzi e compagnia cantante pensano bene di fermare la richiesta di arbitrato internazionale. Ma «resta pronta», ci tiene a dire la Mogherini, anche se «stiamo lavorando per riaprire canali di dialogo col nuovo governo indiano». Perché questo cambio di strategia?

Lady Pesc Mogherini sostiene che per l'arbitrato servono tempi lunghi, mentre la «priorità» è riportare i marò a casa presto. Balle, le stesse che ripetono da due anni e mezzo. Se la fa sotto anche questo governo. Che, oltre all'arbitrato, avrebbe un jolly nel suo mazzo: l'accordo di libero scambio tra Ue e India. Basta che l'Italia ponga il veto e salta tutto. Potrebbe essere più che sufficiente per un accordo di libero scambio con i marò. Ma non lo faranno: bisogna avere gli attributi per contare qualcosa e il nostro Paese in questa vicenda non li ha avuti. Né mai li avrà. E la lista dei complici italiani dell'India si allungherà. Che schifo.


ma più che portarli in italia,
li processino in india,
si facessero 4/5 anni
di cui molti già fatti..
e bon.............

04/09/2014, 18:17

L' India non ha nessuna giurisdizione perchè il fatto è avvenuto in acque internazionali.

Hanno aprofittato del fatto che li avessero sotto mano. Questo si chiama sequestro. Un altro governo avrebbe preteso il loro rilascio immediato e minacciato sanzioni.

Inoltre è evidente che in India non c'è un clima sereno per un processo equo e imparziale, la gente ha già deciso che sono colpevoli e chiede a gran voce il loro sangue...


Vorrei vedere se un governo minacciasse di cessare le operazioni antipirateria lasciando soli gli indiani coi loro problemi, se ripagherebbero con questa moneta...

04/09/2014, 18:25

aztlan,+ che altro hanno approfittato di qualke testa di rapa italiana,che li ha fatti sbarcare in india............................[;)]

04/09/2014, 19:16

******** (pardon) si nasce! [^] E quanti ce ne sono! [;)]

04/09/2014, 22:51

Aztlan ha scritto:

L' India non ha nessuna giurisdizione perchè il fatto è avvenuto in acque internazionali.

Hanno aprofittato del fatto che li avessero sotto mano. Questo si chiama sequestro. Un altro governo avrebbe preteso il loro rilascio immediato e minacciato sanzioni.

Inoltre è evidente che in India non c'è un clima sereno per un processo equo e imparziale, la gente ha già deciso che sono colpevoli e chiede a gran voce il loro sangue...


Vorrei vedere se un governo minacciasse di cessare le operazioni antipirateria lasciando soli gli indiani coi loro problemi, se ripagherebbero con questa moneta...


mi pareva fossero nella zona contigua..
comunque siccome l'india
non minaccia gli interessi di israele

per le sanzioni non c'è speranza............

04/09/2014, 23:29

erano in una zona fuori di giurisdizione indiana,il tutto deriva da certe teste italiche che hanno permesso lo sbarco........................[;)]

05/09/2014, 02:05

Aztlan ha scritto:

L' India non ha nessuna giurisdizione perchè il fatto è avvenuto in acque internazionali.

Hanno aprofittato del fatto che li avessero sotto mano. Questo si chiama sequestro. Un altro governo avrebbe preteso il loro rilascio immediato e minacciato sanzioni.

Inoltre è evidente che in India non c'è un clima sereno per un processo equo e imparziale, la gente ha già deciso che sono colpevoli e chiede a gran voce il loro sangue...


Vorrei vedere se un governo minacciasse di cessare le operazioni antipirateria lasciando soli gli indiani coi loro problemi, se ripagherebbero con questa moneta...



non erano in acque internazionali, il gps della petroliera da la posizione durante il "presunto attacco" a 20 miglia .
Le acque internazionali iniziano a 24 miglia, e' di giurisdizione indiana il processo, la unica cosa che ha fatto l'italia e' cagarla come sempre, copn perizie invalide e falsi.


http://www.wumingfoundation.com/giap/?p=10639

"La squadra d’investigazione speciale che si è occupata del caso lo scorso 18 maggio ha depositato presso il tribunale di Kollam l’elenco dei dati a sostegno dell’accusa di omicidio, citando i risultati dell’esame balistico e la posizione della petroliera italiana durante la sparatoria.
Secondo i dati recuperati dal GPS della petroliera italiana e le immagini satellitari raccolte dal Maritime Rescue Center di Mumbai, l’Enrica Lexie si trovava a 20,5 miglia nautiche dalla costa del Kerala, nella cosiddetta «zona contigua».
Il diritto marittimo internazionale considera «zona contigua» il tratto di mare che si estende fino alle 24 miglia nautiche dalla costa, entro le quali è diritto di uno Stato far valere la propria giurisdizione."

Leggetevi l'articolo e' interessante.
Ultima modifica di Maniscalco il 05/09/2014, 02:11, modificato 1 volta in totale.

05/09/2014, 02:10

Ufologo 555 ha scritto:

Intanto in Italia, gl'indiani fanno gl'"indiani"......[^]







Il danno e la beffa
Puglia, le nozze di due rampolli indiani: sfarzo, elefanti e polemiche



Immagine:
Immagine
13,96 KB

Fasano come Hollywood per il matrimonio tra Ritika Agarwal (terzogenita del milionario indiano del ferro) e Rohan Metha: 800 invitati, scenografie da film, ballerini, fiori a non finire e elefanti, sì, elefanti. Il tutto per quattro giorni. Non si bada a spese, il budget fissato è di 10 milioni di dollari, milione più, milione meno.

Il matrimonio - I super ricconi indiani hanno scelto Fasano come location delle nozze, proprio Fasano, in Puglia, nella terra dei nostri marò. I festeggiamenti hanno avuto inizio ieri 3 settembre. Comparse con tuniche bianche, musica dal vivo (si vociferava fosse attesa la cantante Shakira), fuori d'artificio, danze e l'obbligo per gli ospiti di indossare qualcosa d'oro. Anche le partecipazioni erano d'oro. Si dice che solo per i fiori, le famiglie abbiano speso 750 mila euro, fiori arrivati direttamente dall'Olanda e con i quali verranno addobbate le diverse location dei festeggiamenti. Quattro i banchetti nuziali (si calcola che gli chef dovranno cucinare circa 10 mila pasti).La festa andrà avanti fino all’alba di sabato, mentre la cerimonia del matrimonio si terrà domani 5 settembre con rito induista. La coppia in realtà si è già sposata a Londra, con rito civile, lo scorso 25 agosto. Gli invitati sono arrivati con una ventina di jet privati,per i quali sono state previste aree imbarco-sbarco ad hoc.Ovviamente intorno alla zona dei festeggiamenti è stato predisposto un cordone di sicurezza perché gli ospiti non corrano rischi.

Le polemiche - Per il matrimonio dello sfarzo non mancano le polemiche. Il web è stato preso d'assalto da coloro ai quali proprio non va giù che i due indiani abbiamo scelto la terra dei marò per festeggiare le nozze. C'è chi dice che sembra una beffa vera e propria, un'offesa verso i marò e verso gli italiani. Il sindaco di Fasano, Lello Di Bari, ha ricevuto una montagna di mail di protesta perché le nozze non fossero celebrate in terra pugliese. Su Facebook è nato anche un gruppo "Nessun amministratore fasanese al matrimonio indiano", ma il sindaco non ha rinunciato all'invito.


ma scusa se ti chiamo xenofobo, ma ripeto questo che cosa centra con i maro'???
se non sono indiani sono islamici, poi cosa vengono?? quelli di colore??? i sudamericani? gli indios dell'amazzonia? quelli che gli manca un braccio???

ripeto e scusa shighella ma come vedi ho ragione, qui qualcuno ha seri problemi con le persone.
PS chiaramente se il berlusca truffa , ruba, fa festini miliardari mentre la gente si scanna per arrivare a fine mese, tutto va bene hahahaha

05/09/2014, 08:45

ubatuba ha scritto:

erano in una zona fuori di giurisdizione indiana,il tutto deriva da certe teste italiche che hanno permesso lo sbarco........................[;)]


bah però
mettetevi anche nei loro panni,
loro pensavano di aiutare la giustizia,
di testimoniare sull'attacco piratesco..
insomma volevano fare una "buona azione"..
collaborare con la giustizia,
ecc.

certo, avessero saputo di essere indagati,
secondo me col cavolo
che si avvicinavano alla costa........

insomma li hanno fregati..........

05/09/2014, 10:15

Maniscalco ha scritto:

Ufologo 555 ha scritto:

Intanto in Italia, gl'indiani fanno gl'"indiani"......[^]







Il danno e la beffa
Puglia, le nozze di due rampolli indiani: sfarzo, elefanti e polemiche



Immagine:
Immagine
13,96 KB

Fasano come Hollywood per il matrimonio tra Ritika Agarwal (terzogenita del milionario indiano del ferro) e Rohan Metha: 800 invitati, scenografie da film, ballerini, fiori a non finire e elefanti, sì, elefanti. Il tutto per quattro giorni. Non si bada a spese, il budget fissato è di 10 milioni di dollari, milione più, milione meno.

Il matrimonio - I super ricconi indiani hanno scelto Fasano come location delle nozze, proprio Fasano, in Puglia, nella terra dei nostri marò. I festeggiamenti hanno avuto inizio ieri 3 settembre. Comparse con tuniche bianche, musica dal vivo (si vociferava fosse attesa la cantante Shakira), fuori d'artificio, danze e l'obbligo per gli ospiti di indossare qualcosa d'oro. Anche le partecipazioni erano d'oro. Si dice che solo per i fiori, le famiglie abbiano speso 750 mila euro, fiori arrivati direttamente dall'Olanda e con i quali verranno addobbate le diverse location dei festeggiamenti. Quattro i banchetti nuziali (si calcola che gli chef dovranno cucinare circa 10 mila pasti).La festa andrà avanti fino all’alba di sabato, mentre la cerimonia del matrimonio si terrà domani 5 settembre con rito induista. La coppia in realtà si è già sposata a Londra, con rito civile, lo scorso 25 agosto. Gli invitati sono arrivati con una ventina di jet privati,per i quali sono state previste aree imbarco-sbarco ad hoc.Ovviamente intorno alla zona dei festeggiamenti è stato predisposto un cordone di sicurezza perché gli ospiti non corrano rischi.

Le polemiche - Per il matrimonio dello sfarzo non mancano le polemiche. Il web è stato preso d'assalto da coloro ai quali proprio non va giù che i due indiani abbiamo scelto la terra dei marò per festeggiare le nozze. C'è chi dice che sembra una beffa vera e propria, un'offesa verso i marò e verso gli italiani. Il sindaco di Fasano, Lello Di Bari, ha ricevuto una montagna di mail di protesta perché le nozze non fossero celebrate in terra pugliese. Su Facebook è nato anche un gruppo "Nessun amministratore fasanese al matrimonio indiano", ma il sindaco non ha rinunciato all'invito.


ma scusa se ti chiamo xenofobo, ma ripeto questo che cosa centra con i maro'???
se non sono indiani sono islamici, poi cosa vengono?? quelli di colore??? i sudamericani? gli indios dell'amazzonia? quelli che gli manca un braccio???

ripeto e scusa shighella ma come vedi ho ragione, qui qualcuno ha seri problemi con le persone.
PS chiaramente se il berlusca truffa , ruba, fa festini miliardari mentre la gente si scanna per arrivare a fine mese, tutto va bene hahahaha



Per tua informazione sono tutto (s.tr.onzo compreso) ma non xenofobo.
Mi da fastidio come trattiamo TUTTI gli stranieri in Italia: siamo succubi, ruffiani e troppo accondiscendenti (vivo accanto al Lago di Garda, ne so qualcosa).
Comunque permettiamo TUTTO a tutti. (Ultimamente ci hanno mostrato cosa combinano gli stranieri nelle città d'arte ...) mentre noi non facciamo così all'estero, semplicemente perché non ce lo permettono! Mentre noi, che siamo più fessi e menefreghisti, permettiamo loro di fare tutto ciò che vogliono; basta che portino ...soldi! Stop.

Ora, poi, con la vicenda dei due fucilieri di Marina (ed anche qui siamo dei pusillanimi affaristi!) in India, permettiamo a 'sti "4 fessacchiotti" d'indiani di fare quello che vogliono nel nostro Paese; elefanti compresi, sì; e allora?
Riguardo i cosiddetti immigrati clandestini, ho detto più volte che sono AIUTATI da noi stessi, ma non umanamente (anche ...) ma a farli giungere fin qui, anzi, ad andarli addirittura a PRENDERLI!
A parte, come ho sempre scritto, sono praticamente tutti giovanotti e (stranamente) donne incinte e bambini (soli), non ti sfiora QUALCHE DUBBIO?


E se non hai letto, leggi anche il mio piccolo post .. http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ ... ichpage=57
Ultima modifica di Ufologo 555 il 05/09/2014, 10:22, modificato 1 volta in totale.

05/09/2014, 12:02

Ufologo 555 ha scritto:


Per tua informazione sono tutto (s.tr.onzo compreso) ma non xenofobo.
Mi da fastidio come trattiamo TUTTI gli stranieri in Italia:

Ora, poi, con la vicenda dei due fucilieri di Marina (ed anche qui siamo dei pusillanimi affaristi!) in India, permettiamo a 'sti [b]"4 fessacchiotti"d'indiani di fare quello che vogliono nel nostro Paese; elefanti compresi, sì; e allora?




hahahaha tipica risposta da XENOFOBO, veramente patetico e al limite della legalita'.

Ti ricordo questo, o forse per te non esiste??

Dichiarazione di responsabilità

Con l'iscrizione gli utenti di UFOforum.it dichiarano di essere i soli responsabili per qualsiasi informazione o file o link inseriti nel Forum tramite il rispettivo nickname. Questo vuol dire che le eventuali denuncie per diffamazione per mezzo internet provenienti da “terzi” (non utenti del Forum o utenti stessi che siano), vedranno come unici responsabili gli “autori” delle diffamazioni stesse. L'utente inoltre si assume l'onere di assicurarsi che i materiali - testi, foto e file audio/audiovisivi - inseriti nei forum, siano liberi da vincoli di copyright e di premurarsi di indicarne sempre la fonte e l'autore(L. 633/41). In questo senso sappiate che gli Amministratori sono costretti dalla legge a fornire i dati personali, i numeri IP, le date e copia dei messaggi incriminati alla Polizia Postale eventualmente chiamata in causa. Gli utenti accettano quindi con l’iscrizione di assumersi tale responsabilità e sono pertanto invitati a non inserire messaggi inappropriati, link a siti erotici, o comunque messaggi che siano offensivi, infamanti, diffamatori o che vadano contro il rispetto delle leggi e del buon senso comune, a non inserire nei messaggi parole volgari, offese, calunnie, bestemmie o frasi che inneggino alla violenza, all'odio razziale, alla discriminazione sociale o che siano comunque irrispettose nei confronti delle minoranze etniche e religiose. E’ inoltre vietato inserire informazioni personali e/o dati sensibili di altri utenti senza l’espressa autorizzazione di quest’ultimi.


benvenuto nel secolo 21 [:D]

05/09/2014, 13:02

Maniscalco ha scritto:

Aztlan ha scritto:

L' India non ha nessuna giurisdizione perchè il fatto è avvenuto in acque internazionali.

Hanno aprofittato del fatto che li avessero sotto mano. Questo si chiama sequestro. Un altro governo avrebbe preteso il loro rilascio immediato e minacciato sanzioni.

Inoltre è evidente che in India non c'è un clima sereno per un processo equo e imparziale, la gente ha già deciso che sono colpevoli e chiede a gran voce il loro sangue...


Vorrei vedere se un governo minacciasse di cessare le operazioni antipirateria lasciando soli gli indiani coi loro problemi, se ripagherebbero con questa moneta...



non erano in acque internazionali, il gps della petroliera da la posizione durante il "presunto attacco" a 20 miglia .
Le acque internazionali iniziano a 24 miglia, e' di giurisdizione indiana il processo, la unica cosa che ha fatto l'italia e' cagarla come sempre, copn perizie invalide e falsi.


http://www.wumingfoundation.com/giap/?p=10639

"La squadra d’investigazione speciale che si è occupata del caso lo scorso 18 maggio ha depositato presso il tribunale di Kollam l’elenco dei dati a sostegno dell’accusa di omicidio, citando i risultati dell’esame balistico e la posizione della petroliera italiana durante la sparatoria.
Secondo i dati recuperati dal GPS della petroliera italiana e le immagini satellitari raccolte dal Maritime Rescue Center di Mumbai, l’Enrica Lexie si trovava a 20,5 miglia nautiche dalla costa del Kerala, nella cosiddetta «zona contigua».
Il diritto marittimo internazionale considera «zona contigua» il tratto di mare che si estende fino alle 24 miglia nautiche dalla costa, entro le quali è diritto di uno Stato far valere la propria giurisdizione."

Leggetevi l'articolo e' interessante.




a volte mi sembra
che viga la legge del più forte..
non quella del diritto..

chi è più forte (o pensa di esserlo)
deve avere anche ragione..
siccome gli americani c pigliano a pesci in faccia,
cermis, ecc. ecc.
allora noi pensiamo di fare
lo stesso con gli altri..

05/09/2014, 16:16

Maniscalco ha scritto:

Ufologo 555 ha scritto:


Per tua informazione sono tutto (s.tr.onzo compreso) ma non xenofobo.
Mi da fastidio come trattiamo TUTTI gli stranieri in Italia:

Ora, poi, con la vicenda dei due fucilieri di Marina (ed anche qui siamo dei pusillanimi affaristi!) in India, permettiamo a 'sti [b]"4 fessacchiotti"d'indiani di fare quello che vogliono nel nostro Paese; elefanti compresi, sì; e allora?




hahahaha tipica risposta da XENOFOBO, veramente patetico e al limite della legalita'.

Ti ricordo questo, o forse per te non esiste??

Dichiarazione di responsabilità

Con l'iscrizione gli utenti di UFOforum.it dichiarano di essere i soli responsabili per qualsiasi informazione o file o link inseriti nel Forum tramite il rispettivo nickname. Questo vuol dire che le eventuali denuncie per diffamazione per mezzo internet provenienti da “terzi” (non utenti del Forum o utenti stessi che siano), vedranno come unici responsabili gli “autori” delle diffamazioni stesse. L'utente inoltre si assume l'onere di assicurarsi che i materiali - testi, foto e file audio/audiovisivi - inseriti nei forum, siano liberi da vincoli di copyright e di premurarsi di indicarne sempre la fonte e l'autore(L. 633/41). In questo senso sappiate che gli Amministratori sono costretti dalla legge a fornire i dati personali, i numeri IP, le date e copia dei messaggi incriminati alla Polizia Postale eventualmente chiamata in causa. Gli utenti accettano quindi con l’iscrizione di assumersi tale responsabilità e sono pertanto invitati a non inserire messaggi inappropriati, link a siti erotici, o comunque messaggi che siano offensivi, infamanti, diffamatori o che vadano contro il rispetto delle leggi e del buon senso comune, a non inserire nei messaggi parole volgari, offese, calunnie, bestemmie o frasi che inneggino alla violenza, all'odio razziale, alla discriminazione sociale o che siano comunque irrispettose nei confronti delle minoranze etniche e religiose. E’ inoltre vietato inserire informazioni personali e/o dati sensibili di altri utenti senza l’espressa autorizzazione di quest’ultimi.


benvenuto nel secolo 21 [:D]





Scusa, ma tu devi essere fuori di testa! (Ho sbagliato anche a risponderti; mi regolerò in seguito ... maniscalco!)
Rispondi al messaggio