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Argomento bloccato

01/04/2010, 12:21

che il sud abbia le sue colpe ultracentenarie non e' una novita', non entro in merito al federalismo.... se la gente lo vuole lo si faccia, se la gente vuole puo' anche dividere in 2 il paese, il popolo e' sovrano, ma davvero pensate che con il federalismo fiscale vi ritroverete in un'isola felice? il grosso dell'evasione fiscale avviene nella beneamata padania, se vi chiudete in una riserva e poi vi fregate tra voi (cosa che avviene gia' oggi), il nord potrebbe diventare un deserto, fabbriche e produzione in romania, cina, disoccupazione alle stelle e conti in rosso! okkio! in padania c'e' solo il riso e tante fabbriche, se queste vengono meno..... vi fidate dei vostri industriali? dei vostri politici? bene andate avanti , ma fate in modo che paghino le tasse , altrimenti lo zimbawe e' dietro l'angolo.

01/04/2010, 12:22

Blissenobiarella ha scritto:

La delinquenza organizzata nasce sempre come risposta all'assenza dello Stato. Così è stato in passato è così è ancora oggi. Man mano che lo Stato si ritira, subentrano le strutture criminali che lo sostituiscono: non si tratta di male che sale dal basso, ma della continua riprova del progressivo fallimento delle strutture di governo. Non prendiamocela dunque con il meridione se questo fallimento si è manifestato prima di là. Prendiamocela con chi invece di tentare di arginare e risolvere questo fenomeno ha preferito finanziarlo per i propri fini.


Brava Bliss...... straquoto.

La Mafia ha fatto comodo allora e fa comodo tuttora. E sappiamo tutti quanto è labile il confine tra amministrazione pubblica (locale e non) e la malavita organizzata di stampo mafioso.

01/04/2010, 12:35

La delinquenza organizzata nasce sempre come risposta all'assenza dello Stato. Così è stato in passato è così è ancora oggi. Man mano che lo Stato si ritira, subentrano le strutture criminali che lo sostituiscono: non si tratta di male che sale dal basso, ma della continua riprova del progressivo fallimento delle strutture di governo. Non prendiamocela dunque con il meridione se questo fallimento si è manifestato prima di là. Prendiamocela con chi invece di tentare di arginare e risolvere questo fenomeno ha preferito finanziarlo per i propri fini.

perfetto..... 15 anni fa, oggi la cancrena e' arrivata al cervello, nelle stanze dei bottoni e stiamo ancora a guardare il piede da dove e' partita. dobbiamo cominciare a guardare le cose nel presente, ora lo stato non si ritira piu' , legifera, con mafia e fascismo tra i banchi del parlamento.
fermare la cancrena significa sostituire tutta la classe dirigente di questo paese , vecchia e collusa con una nuova, a partire dall'imperatore fino all'ultimo dei consiglieri comunali, di dx e di sx .
e quindi con questi italiani qua' , la cosa si fa improponibile.
buona tirannia a tutti.

01/04/2010, 12:39

Lawliet ha scritto:

rmnd ha scritto:

Ma se non ci riesce la lega, non potrà riuscirci nessun altro partito. Perchè a nessuno fa comodo il federalismo eccetto a quelli del nord anche se non tutti sembrano rendersene conto qui da noi.

Se potrò un giorno assistere al distacco da Roma, quel giorno sarà un giorno indimenticabile e meraviglioso e francamente poco m'importa se sarà federalismo o secessione.


Apposto.

La nuova geografia del voto
la stampa
LUCA RICOLFI
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/gEditoriali.asp?ID_blog=25&ID_articolo=7165&ID_sezione=&sezione=

..La Lega sfonda in quattro regioni: Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte.

Cresce un po’ di meno in Toscana e Marche. Cresce ancora meno in Umbria e Liguria.

Non si presenta dal Lazio in giù.

Ebbene, è sorprendente constatare che il tasso di penetrazione della Lega è strettamente correlato al ruolo economico dei territori.

Le regioni a maggiore penetrazione leghista sono le regioni più produttive del Paese, quelle che «tirano la carretta» e sono quindi in forte credito con buona parte delle altre (circa 55 miliardi di euro all’anno).

Le regioni a media penetrazione della Lega - Toscana e Marche - sono anch’esse in credito ma in misura meno drammatica.

Le regioni a bassa o nulla penetrazione della Lega (Liguria, Umbria, Lazio e Mezzogiorno) sono in debito con tutte le altre (i calcoli sui crediti e debiti delle regioni sono esposti nel mio libro Il sacco del Nord).

Anche questo risultato fa riflettere.

I dirigenti della Lega sognavano il «quadrilatero del Nord», ovvero la conquista al centro-destra delle tre grandi regioni subalpine (Piemonte, Lombardia, Veneto) più la Liguria.

Ma a giudicare dai dati economici di fondo dovrebbero forse correggere il loro sogno: la Liguria fa parte delle regioni debitrici, mentre l’Emilia Romagna è la seconda regione creditrice dopo la Lombardia.

Se finora non è stata ancora conquistata completamente dalla Lega è soprattutto per due motivi:
la forza inerziale della tradizione comunista, la concorrenza esercitata dalla sinistra populista (Di Pietro + Grillo), che per ora è riuscita a intercettare una parte consistente delle inquietudini degli elettori, e forse non a caso ha ottenuto proprio in Emilia Romagna il successo più strepitoso, triplicando i voti rispetto a quelli del 2008.

Così la mappa politica dell’Italia che si comincia a intravedere dopo le Regionali ha non pochi tratti inediti.

A Nord una fascia di quattro grandi regioni, le più produttive del Paese, affacciate sul fiume Po:
il Piemonte è già entrato nel club, l’Emilia Romagna potrebbe entrarci al prossimo giro.

Al centro la classica zona rossa, che già ora si stende fino alla Liguria (rimasta al centro-sinistra), e che domani potrebbe perdere l’Emilia Romagna: un’area sostanzialmente in pareggio, che riceve più o meno quanto dà.

A Sud della zona rossa il resto del Paese - dal Lazio alla Sicilia - dove la Lega non può attecchire perché tutte le sue regioni producono di meno di quello che consumano.


e ancora:

La denuncia. Un libro rivela il «tasso di parassitismo» ai danni del Nord. Ma anche le colpe del ceto politico preoccupato di autoconservarsi
Ricolfi: attenti, il Gattopardo si farà un boccone del federalismo
La provocazione Il Sud non ha interesse a cambiare, lo stato di cose gli permette di vivere al di sopra dei suoi mezzi

http://archiviostorico.corriere.it/2010/gennaio/26/Ricolfi_attenti_Gattopardo_fara_boccone_co_9_100126031.shtml


Mi sembra estremamente semplice il rapporto tra causa ed effetto. Una manciata di regioni che foraggiano con 55 miliardi di euro all'anno le restanti e la quasi totalità delle regioni italiane.
Ultima modifica di rmnd il 01/04/2010, 12:41, modificato 1 volta in totale.

01/04/2010, 12:42

La "cancrena" come voi la chiamate, è stata debellata in parte (anzi, da una sola parte) 19 anni fà; poi se voi chiamte questa, la "cancrena", mi rifiuto di rispondere ... perchè è inutile! Significa che la maggioranza degl'italiani è imbecille. (Oppure l'altra ... può essere reversibile!)

01/04/2010, 12:42

Prima il SUD viene colonizzato (perché di questo si è trattato), poi sfruttato ed utilizzato.. ora non serve più, e occorre la secessione?
Ma per cortesia, dovreste vergognarvi (oltre a rendervi conto del fatto che non avete la minima idea di come funzioni l'economia di uno Stato).

Spero che questa miracolosa secessione avvenga.. non voglio essere chiamato Italiano se questi sono gli italiani.
Ultima modifica di Lawliet il 01/04/2010, 12:46, modificato 1 volta in totale.

01/04/2010, 12:48

dark side ha scritto:

fermare la cancrena significa sostituire tutta la classe dirigente di questo paese , vecchia e collusa con una nuova, a partire dall'imperatore fino all'ultimo dei consiglieri comunali, di dx e di sx .



Vedo che cominciamo a ragionare....

01/04/2010, 13:07

Lawliet ha scritto:

Prima il SUD viene colonizzato (perché di questo si è trattato), poi sfruttato ed utilizzato.. ora non serve più, e occorre la secessione?
Ma per cortesia, dovreste vergognarvi.

Spero che questa miracolosa secessione avvenga.. non voglio essere chiamato Italiano se questi sono gli italiani.


Scusa Lawliet, questo è stato vero in parte, all'inizio, 150 anni fa. Il resto è solo revisionismo storico di parte.
Un po' come certi revisionisti che ridimensionano la portata dell'olocausto.
Il nord era industrializzato anche prima della unificazione.

La realtà è che alcune regioni del nord e del centro nord mantengono tutte le altre.

E se volessimo proprio buttarla sul 'patriottismo' , tra il serio e il facèto, allora potremmo dire che l'italianità è caratteristica prevalentemente settentrionale.
"...I colori della bandiera Nazionale Italiana furono stabiliti dal Senato di Bologna, con un documento datato 18 ottobre 1796, in cui si legge: "Bandiera coi colori Nazionali - Richiesto quali siano i colori Nazionali per formare una bandiera, si è risposto il Verde il Bianco ed il Rosso." Il tricolore fu reso Universale a Reggio Emilia il 7 gennaio 1797, i deputati delle popolazioni di Bologna, Ferrara, Modena e Reggio Emilia, su proposta del deputato Giuseppe Compagnoni, decreta "che si renda Universale lo Stendardo o Bandiera Cispadana di tre colori, Verde, Bianco e Rosso e che questi tre colori si usino anche nella Coccarda Cispadana, la quale debba portarsi da tutti...

...Ma perché proprio questi tre colori? Nell'Italia del 1796, attraversata dalle vittoriose armate napoleoniche, le numerose repubbliche di ispirazione giacobina che avevano soppiantato gli antichi Stati assoluti adottarono quasi tutte, con varianti di colore, bandiere caratterizzate da tre fasce di uguali dimensioni, chiaramente ispirate al modello francese del 1789.

In realtá i primi a ideare la bandiera nazionale erano stati due patrioti e studenti studenti dell'Universitá di Bologna, Luigi Zamboni, natio del capoluogo emiliano, e Giambattista De Rolandis, originario di Castell'Alfero (Asti), che nell'autunno del 1794 unirono il bianco e il rosso delle rispettive cittá al verde, colore della speranza. .."


http://www.imagohistoriae.it/index.php?option=com_content&view=article&id=204:la-bandiera-italiana1&catid=36:bandiera-

01/04/2010, 13:09

La "cancrena" come voi la chiamate, è stata debellata in parte (anzi, da una sola parte) 19 anni fà; poi se voi chiamte questa, la "cancrena", mi rifiuto di rispondere ... perchè è inutile! Significa che la maggioranza degl'italiani è imbecille. (Oppure l'altra ... può essere reversibile!)

debellata? cosa, quando!?
riciclata, rafforzata, col potere in mano vorrai dire, ma proprio non riesci a renderti conto di quello che succede? e qui' non e' una questione destra-sinistra, padania o sud, milan-inter. la maggioranza degli italiani, purtroppo non si rende minimamente conto di quello che e' accaduto e di cosa sta succedendo.

01/04/2010, 13:28

rmnd ha scritto:
Scusa Lawliet, questo è stato vero in parte, all'inizio, 150 anni fa. Il resto è solo revisionismo storico di parte.
Un po' come certi revisionisti che ridimensionano la portata dell'olocausto.
Il nord era industrializzato anche prima della unificazione.

La realtà è che alcune regioni del nord e del centro nord mantengono tutte le altre.

E se volessimo proprio buttarla sul 'patriottismo' , tra il serio e il facèto, allora potremmo dire che l'italianità è caratteristica prevalentemente settentrionale.
"...I colori della bandiera Nazionale Italiana furono stabiliti dal Senato di Bologna, con un documento datato 18 ottobre 1796, in cui si legge: "Bandiera coi colori Nazionali - Richiesto quali siano i colori Nazionali per formare una bandiera, si è risposto il Verde il Bianco ed il Rosso." Il tricolore fu reso Universale a Reggio Emilia il 7 gennaio 1797, i deputati delle popolazioni di Bologna, Ferrara, Modena e Reggio Emilia, su proposta del deputato Giuseppe Compagnoni, decreta "che si renda Universale lo Stendardo o Bandiera Cispadana di tre colori, Verde, Bianco e Rosso e che questi tre colori si usino anche nella Coccarda Cispadana, la quale debba portarsi da tutti...

...Ma perché proprio questi tre colori? Nell'Italia del 1796, attraversata dalle vittoriose armate napoleoniche, le numerose repubbliche di ispirazione giacobina che avevano soppiantato gli antichi Stati assoluti adottarono quasi tutte, con varianti di colore, bandiere caratterizzate da tre fasce di uguali dimensioni, chiaramente ispirate al modello francese del 1789.

In realtá i primi a ideare la bandiera nazionale erano stati due patrioti e studenti studenti dell'Universitá di Bologna, Luigi Zamboni, natio del capoluogo emiliano, e Giambattista De Rolandis, originario di Castell'Alfero (Asti), che nell'autunno del 1794 unirono il bianco e il rosso delle rispettive cittá al verde, colore della speranza. .."


http://www.imagohistoriae.it/index.php?option=com_content&view=article&id=204:la-bandiera-italiana1&catid=36:bandiera-

Sono d'accordo,e poi smettiamola con questa falsa storia del razzismo,il nord mantiene buona parte del centro e del sud é solo verita'.

01/04/2010, 15:32

Parlando della Sicilia,primo fra tutti è stato l'Impero Romano a rompere i C......... alla Sicilia,in quando già allora noi stavamo abbastanza bene con i Greci e i Cartaginesi e poi si sono succeduti le genti del Nord i quali hanno ridotto la Sicilia al punto in cui è,annullando la nostra cultura,le nostre tradizioni e il nostro modo di vivere,ora non serviamo più.[:(]

01/04/2010, 15:46

bleffort ha scritto:

Parlando della Sicilia,primo fra tutti è stato l'Impero Romano a rompere i C......... alla Sicilia,in quando già allora noi stavamo abbastanza bene con i Greci e i Cartaginesi e poi si sono succeduti le genti del Nord i quali hanno ridotto la Sicilia al punto in cui è,annullando la nostra cultura,le nostre tradizioni e il nostro modo di vivere,ora non serviamo più.[:(]

Soliti piangina siciliani.

01/04/2010, 15:50

mha.... un po' di storia ogni tanto si potrebbe anche studiare.... magari prima della prossima riforma scolastica sarebbe meglio [8]

01/04/2010, 15:56

robs79 ha scritto:

bleffort ha scritto:

Parlando della Sicilia,primo fra tutti è stato l'Impero Romano a rompere i C......... alla Sicilia,in quando già allora noi stavamo abbastanza bene con i Greci e i Cartaginesi e poi si sono succeduti le genti del Nord i quali hanno ridotto la Sicilia al punto in cui è,annullando la nostra cultura,le nostre tradizioni e il nostro modo di vivere,ora non serviamo più.[:(]

Soliti piangina siciliani.

Non preoccuparti,non farti scrupoli,tanto il destino è una ruota e Cartagine risorgerà dalle ceneri,vedremo chi piangerà poi.[;)]

01/04/2010, 16:03

Blissenobiarella ha scritto:

mha.... un po' di storia ogni tanto si potrebbe anche studiare.... magari prima della prossima riforma scolastica sarebbe meglio [8]


rotfl
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