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16/05/2012, 20:03

WAR !!!!!!!!!!!!!!!

18/05/2012, 10:56

Il pessimo Trichet svela il piano per salvare l’euro: bancarotta

Unione monetaria nata debole, ha causato la crisi dei PIIGS. L’Europa potrebbe rafforzarla garantendo ai leader politici il potere di dichiarare default selettivi, e dunque riappropriarsi delle politiche fiscali.

http://www.wallstreetitalia.com/article ... rotta.aspx

Roma - L’Europa potrebbe rafforzare l’Unione monetaria esistente, garantendo ai leader politici il potere di dichiarare la bancarotta e dunque riappropriarsi delle politiche fiscali. Questa la proposta per salvare l’euro di Jean-Claude Trichet, ex-Presidente della Banca centrale europea.

Questa soluzione dovrebbe andare a risolvere il vero punto di debolezza della moneta unica, utilizzata orma da circa 13 anni, suggerisce Trichet, che lo scorso novembre ha lasciato il posto alla guida dell’istituto di Francoforte all’italiano Draghi.

L’Unione monetaria non ha mai tenuto rispetto dei principi economici, perché è stata avviata senza avere unione fiscale o politica. Ecco quello che avrebbe causato la crisi della periferia, dei PIIGS (Portogallo, Irlanda, Italia, Grecia e Spagna).

Per l’Unione europea, una sorta di Stati Uniti d’Europa, dove i paesi cedono gran parte del potere fiscale al governo federale, non sembra applicabile in termini politici, afferma Trichet. Piuttosto, sarebbe meglio attivare il potere federale dell’Ue solo in casi eccezionali, quando le politiche di bilancio di un paese mettono a rischio l’intera Unione.

"Una federazione mi sembra non solo necessaria per essere sicuri di avere una unione economica e monetaria solida, ma potrebbe anche soddisfare la vera natura dell’Europa nel lungo periodo. Non credo che avremo un grande (e centralizzato) bilancio europeo".

18/05/2012, 12:40

Capisco che la relaizzazione degli stati uniti di Europa sia di difficile attuazione perchè la società europea non è omogenea o uniformemente distribuita.

Ma senza gli stati uniti d'europa che tolgano il potere alla nazione più forte, (la Germania) non si può andare avanti.
Non si può avere un'unica moneta con quasi 30 economie diverse tra loro. dove i singoli stati europei invece di procedere insieme si fanno spietata concorrenza tra loro .Non funziona in Italia tra nord e sud (dove avremmo bisogno di due casse statali differenziate e due monete e due debiti pubblici differenziati) figuriamoci se possa funzionare nell'intera Europa.

Per limare le differenze occorre una politica comune, che spalmi debiti e crediti, una lingua comune, una televisione europea comune, una storia comune, un presidente europeo eletto da tutti i cittadini dell'unione. Togliere potere ai singoli stati nazione.

18/05/2012, 13:36

rmnd ha scritto:

Capisco che la relaizzazione degli stati uniti di Europa sia di difficile attuazione perchè la società europea non è omogenea o uniformemente distribuita.

Ma senza gli stati uniti d'europa che tolgano il potere alla nazione più forte, (la Germania) non si può andare avanti.
Non si può avere un'unica moneta con quasi 30 economie diverse tra loro. dove i singoli stati europei invece di procedere insieme si fanno spietata concorrenza tra loro .Non funziona in Italia tra nord e sud (dove avremmo bisogno di due casse statali differenziate e due monete e due debiti pubblici differenziati) figuriamoci se possa funzionare nell'intera Europa.

Per limare le differenze occorre una politica comune, che spalmi debiti e crediti, una lingua comune, una televisione europea comune, una storia comune, un presidente europeo eletto da tutti i cittadini dell'unione. Togliere potere ai singoli stati nazione.



Praticamente... un Nuovo Ordine Europeo, che più in là, potrebbe diventare un Nuovo Ordine Mondiale... come prospettato da Bush Senior....... splendido! [:D]

18/05/2012, 16:41

TTE, sei fantastico, con le tue battute mi risollevi sempre il morale. Ma chi te le scrive?

Chissà quanto tempo serve per stampare, concretamente, la quantità di banconote necessaria per un eventuale ritorno della Dracma. Diciamo che l'ordine di stampa potrebbe essere partito in questi giorni: quanto tempo serve per far arrivare alle banche i nuovi soldi? Un mese? Di più? Certo non possono decidere in pochi giorni (se vi ricordate poi mesi fa si diceva che "la fine è vicina" perchè c'erano voci di marchi stampati in Svizzera). E' possibile che ci vogliano, diciamo, tre mesi per organizzare tutto?

20/05/2012, 18:35

[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=x7cfMPSr4-M[/BBvideo]

24/05/2012, 13:24

Immagine

http://www.wallstreetitalia.com/article ... uropa.aspx

24/05/2012, 14:18

Thethirdeye ha scritto:

rmnd ha scritto:

Capisco che la relaizzazione degli stati uniti di Europa sia di difficile attuazione perchè la società europea non è omogenea o uniformemente distribuita.

Ma senza gli stati uniti d'europa che tolgano il potere alla nazione più forte, (la Germania) non si può andare avanti.
Non si può avere un'unica moneta con quasi 30 economie diverse tra loro. dove i singoli stati europei invece di procedere insieme si fanno spietata concorrenza tra loro .Non funziona in Italia tra nord e sud (dove avremmo bisogno di due casse statali differenziate e due monete e due debiti pubblici differenziati) figuriamoci se possa funzionare nell'intera Europa.

Per limare le differenze occorre una politica comune, che spalmi debiti e crediti, una lingua comune, una televisione europea comune, una storia comune, un presidente europeo eletto da tutti i cittadini dell'unione. Togliere potere ai singoli stati nazione.



Praticamente... un Nuovo Ordine Europeo, che più in là, potrebbe diventare un Nuovo Ordine Mondiale... come prospettato da Bush Senior....... splendido! [:D]





Ma se fossimo tutti uniti non sarebbe neanche tanto male, però come ci uniamo e chi decide per il popolo? Il popolo o i tecnici...?

Comunque devo confessarvi una cosa, io sono contento se ci fosse un pò di integrazione, però devo confessare che sono preoccupato per come possa avvenire.

Sì insomma, la memoria storica di un paese non dovrebbe andare persa, al massimo mutare e lentamente...

Però prima che una persona possa definirsi appartenente a una nazione dovrebbe anche sentire o vivere quella cultura...

Metti che mi trasferisco in Norvegia, prendo la cittadinanza norvegese, sarò sempre un italiano che vive in Norvegia, prima di poter assorbire la cultura del posto ci vorrà un bel pò.

I miei figli saranno sicuramente norvegesi ( parlo di livello culturale ) ma io credo che mi sentirò sempre un italiano che vive in Norvegia, almeno che la mia vita in Norvegia non sia superiore alla mia vita vissuta qua in Italia.

Quando parlo di paura di perdere le tradizioni mi riferisco a questo.

Un'altro problema è che all'inizio si tende sempre alla ghettizzazione, e questo non incrementa l' integrazione ma costruisce solo un posto dove vivono comunità differenti.

L'integrazione pura avviene solo col tempo, e prima che diverse culture si mischino ce ne vuole.

Quello che voglio dire in breve è che credo che sia giusto il mescolamento dei popoli, che formerà le tradizioni di domani, ma nello stesso tempo chi arriva, così come chi va, dovrebbe prima assorbire bene quella cultura prima di potersi definire di far parte di quella nazione...

( E sono favorevole alla cittadinanza agli immigrati, quello che voglio dire è che bisognerebbe sapere che prima di definirsi culturalmente appartenenete a un posto bisognerebbe prima conoscerlo bene... spero di venir capito!)

Cià!

24/05/2012, 20:40

Dal New York Times: tra un mese banche italiane bloccheranno prelievi dai conti correnti

Immagine

Il prossimo mese la Grecia esce dall’Euro e in Spagna ed Italia, le banche bloccheranno il prelievo dai conti correnti. E’ l’ipotesi che scrive sul New York Times del 13 maggio 2012 : non un giornalista qualsiasi, ma il premio nobel per l’economia nel 2008.

Some of us have been talking it over, and here’s what we think the end game looks like:

1. Greek euro exit, very possibly next month.

2. Huge withdrawals from Spanish and Italian banks, as depositors try to move their money to http://en.wikipedia.org/wiki/Germany]Germany.

3a. Maybe, just possibly, de facto controls, with banks forbidden to transfer deposits out of country and limits on cash withdrawals.

3b. Alternatively, or maybe in tandem, huge draws on http://en.wikipedia.org/wiki/European_Central_Bank ECB credit to keep the banks from collapsing.

4a. Germany has a choice. Accept huge indirect public claims on http://en.wikipedia.org/wiki/Italy]Italy and http://en.wikipedia.org/wiki/Spain]Spain, plus a drastic revision of strategy — basically, to give Spain in particular any hope you need both guarantees on its debt to hold borrowing costs down and a higher eurozone inflation target to make relative price adjustment possible; or:

4b. End of the euro.

And we’re talking about months, not years, for this to play out.

Articolo originale: http://krugman.blogs.nytimes.com/2012/0 ... &seid=auto]New York Times

Source: http://bsideme.wordpress.com/2012/05/23 ... -correnti/


Il mio commento è un.... mah [|)]
Ultima modifica di Wolframio il 24/05/2012, 20:41, modificato 1 volta in totale.

24/05/2012, 20:45

New York Times: entro un mese le banche italiane bloccheranno i prelievi dai conti correnti
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La notizia è di quelle che fanno tremare i polsi e fanno, purtroppo, temere il peggio.

La fonte è tra le più autorevoli ed arriva da uno dei più prestigiosi quotidiani al mondo, il New York Times.

Chi parla non è l'economista di turno, ma un signore che per l'economia ha vinto il premio Nobel nel 2008. Lui si chiama Paul Krugman e nell'articolo pubblicato il 13 maggio scorso, passato inosservato alle lenti d'ingrandimento d'oltre oceano, descrive questo scenario.

Entro un mese la Grecia uscirà dall'euro ed in Spagna ed in Italia le banche bloccheranno i prelievi dai conti correnti. Krugman afferma che si tratti di ben più che un'ipotesi e traccia e cita una serie di eventi che si sono già verificati.

Non si tratta, quindi, di una profezia, ma di una previsione su dati reali.

In Spagna, dove forse hanno preso coscienza prima di noi, si registrano già le prime file agli sportelli e se il New York Times, che tutto è fuorchè un giornaletto di provincia, ha dato credito a Paul Krugman, non vediamo perchè non lo si debba fare anche noi.

[fonte palermoreport]

Source:http://www.reporterliveitalia.info/2012/05/new-york-times-entro-un-mese-le-banche.html

Mah ancora
Ultima modifica di Wolframio il 24/05/2012, 20:46, modificato 1 volta in totale.

24/05/2012, 20:58

Mah anche da parte mia,mi sembra un attacco mediatico,certo che se la gente iniziasse a prelevare i propri contanti dalle benche l'attuale classe politica condita da benchieri e affaristi inizierebbe ad avere ancora più paura di quanto ne abbia ora.

Dico ciò perchè gli attuali partiti non sono partiti politici,in primo piano sono società di business per produrre denaro.

Ma poi è vera quella delle file agli sportelli spagnoli?
Ultima modifica di Ronin77 il 24/05/2012, 20:59, modificato 1 volta in totale.

25/05/2012, 00:21

Ronin77 ha scritto:

Ma poi è vera quella delle file agli sportelli spagnoli?



25/05/2012, 00:39

Thethirdeye ha scritto:

Ronin77 ha scritto:

Ma poi è vera quella delle file agli sportelli spagnoli?






Quell'immagine è del 2007 , Inghilterra, coda dei correntisti davanti alle filiali della Northern Rock per la crisi del mercato immobiliare.

25/05/2012, 03:19

rmnd ha scritto:

Quell'immagine è del 2007 , Inghilterra, coda dei correntisti davanti alle filiali della Northern Rock per la crisi del mercato immobiliare.



Vero.. ma i contenuti del video sono del 17/mag/2012.

28/05/2012, 12:41

Martin Schulz ammette: l'euro è una frode ai danni del cittadino

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