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 Oggetto del messaggio: Re: CORONAVIRUS
MessaggioInviato: 21/04/2020, 13:38 
Robiwankenobi ha scritto:
barionu ha scritto:
Scusa caro , ma nella mia Emilia mi bacio i gomiti nel vedere come funziona la sanità .

e penso che i Lombardi dovrebbero arrabbiarsi non poco con chi ha fatto morire i propri cari,

e in quel modo atroce .

Del resto il carcinoma di arcore lo conosciamo bene ormai , la distruzione della sanità pubblica

in Lombardia è opera sua .

Confido che Salvini lo prenda a calci .



zio ot [:305]


Non preoccuparti che i Lombardi non sono scemi, prenderanno le dovute misure nel momento opportuno.
Detto questo, è una ruota che gira, le regioni sono amministrate da persone, a volte va bene a volte no e chi piu' chi meno fa i propri interessi.
Siamo sempre stati una regione virtuosa sono tanti punti di vista, questa volta ci sono stati dei grossi errori e sono certo che, come successo in passato, chi ha sbagliato pagherà le conseguenze (vedi celestino).
Diciamo che adesso colpire duro la Lombardia fa comodo a molti nello stivale, vedo da piu' parti un gioco al massacro forse più pesante di quello che effettivamente è, ma come dicevo è una ruota che gira; le regioni Italiane hanno dimostrato, chi prima e chi dopo, di andare in me.rda su più fronti, quindi l'esultare di adesso di alcuni potrebbe trasformarsi nel loro pianto a dirotto in futuro, vedremo, nessuno è esente da errori.
[:305]

Bisogna riconoscere che l'Emilia Romagna ed altre regioni del settentrione, NON hanno fatto fatto gli stessi errori della Lombardia:
- non piantare casino ad libitum, quando ci hanno mandato i confinati .
- accettare che il "beneficio" kilometrico, si sostituisse al merito/professionalità nelle assunzioni.
- VOTARE un mucchio di guano; ma se avessero potuto votare solo i lombardi doc non andava così certamente, perchè un lombardo nipote di gente che ha fatto le 5 giornate, o figlio di gente che ha combattuto, sofferto e morta in montagna, non si vende per 30 denari.
- e sopratutto quel modo di vivere, quel concetto di vita che AVEVANO i Milanesi:
"MILAN COL COEUR IN MAN"
Il problema è che intanto che con una mano lavoravaMo e con l'altra "offrivamo il cuore" NON avevaMo più mani per pararci il bottom.
Inoltre da FESSI/BABBI, nazionalmente appellati e riconosciuti, abbiamo sopratutto pensato come accumulare le 52 settimana annuali per una pensione decente, lavorando conseguentemente.
Penso di non rivelare il segreto del'acqua calda, facendo notare i costi settimanali e/o mensili di una vacanza estiva in Emilia-Romagna o in altre zone dell'Italia.
Per quanto riguarda la sanità dell'Emilia, eccellente dal punto di vista professionale, voglio fare una domanda: quale è la composizione "regionale" ???
Qui abbiamo tantissimi bravi medici, operatori sanitari "IMMIGRATI", ma abbiamo anche politici, amministratori e furbacchioni vari.
Ma se un lombardo si azzarda solo ad "aggrottare" la fronte, si piglia del RAZZISTA, XENOFOBO e quant'altro, anche da Bergoglio & CO.
Io nel 68 avevo 21 anni, avevo un sacco di amici, compagni di lavoro immigrati, poi sono arrivati a milioni , non necessariamente cattivi, ma diversi.
Tanti si sono integrati, ma la maggioranza no.
Quanti ne sono arrivati in Veneto o in Emilia??
Io sono RAZZISTA e XENOFOBO, SE questo vuol dire difendere la propria casa, i propri vecchi, i propri figli e nipoti.



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 Oggetto del messaggio: Re: CORONAVIRUS
MessaggioInviato: 21/04/2020, 16:01 
SPINOZA

http://forum.spinoza.it/viewtopic.php?f ... start=8650

Secondo alcuni ricercatori il Coronavirus si rifugia nei testicoli.

Ma tranquilli: la fase due prevede di tagliarseli.


Secondo alcuni ricercatori il virus si rifugia nei testicoli.

Non voglio sapere come funziona il tampone in questo caso.


Dalla Germania arrivano immagini di gente sdraiata in riva al fiume.

Stanno aspettando il cadavere dell'Italia.


Oggi è venerdì 17.

Ma starnutire nel gomito toccandosi le palle non è semplicissimo.



Conte: "L'app di tracciamento sarà solo su base volontaria".

E servirà per localizzare gli stronzi che non la usano.


Conte: "Non ci saranno limitazioni per chi non usa l'app".

Per chi la usa invece sì.


Ultima modifica di barionu il 21/04/2020, 16:14, modificato 1 volta in totale.


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 Oggetto del messaggio: Re: CORONAVIRUS
MessaggioInviato: 21/04/2020, 16:03 
barionu ha scritto:
SPINOZA

http://forum.spinoza.it/viewtopic.php?f ... start=8650

Secondo alcuni ricercatori il Coronavirus si rifugia nei testicoli.

Ma tranquilli: la fase due prevede di tagliarseli.


Dalla Germania arrivano immagini di gente sdraiata in riva al fiume.

Stanno aspettando il cadavere dell'Italia.


Oggi è venerdì 17.

Ma starnutire nel gomito toccandosi le palle non è semplicissimo.



Conte: "L'app di tracciamento sarà solo su base volontaria".

E servirà per localizzare gli stronzi che non la usano.


Conte: "Non ci saranno limitazioni per chi non usa l'app".

Per chi la usa invece sì.


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 Oggetto del messaggio: Re: CORONAVIRUS
MessaggioInviato: 21/04/2020, 18:02 
Che esperimenti BLACK

https://www.liberoquotidiano.it/news/es ... _nera.html


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 Oggetto del messaggio: Re: CORONAVIRUS
MessaggioInviato: 21/04/2020, 18:09 
La faccenda del laboratorio francese di Wuhan indica che certi sospetti non sono poi così campati per aria come si vorrebbe far credere.


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 Oggetto del messaggio: Re: CORONAVIRUS
MessaggioInviato: 21/04/2020, 18:16 
a wuhan bazzicava mezzo mondo..
fossi nei cinesi limiterei gli accessi..
vatti a fidare..


https://www.corriere.it/esteri/20_april ... bf14.shtml

Coronavirus, ombre e sospetti sul laboratorio francese di Wuhan
Consegnato ai cinesi nel 2018 per lo studio dei virus patogeni è finito sotto il controllo totale di Pechino. Il segretario di Stato americano Mike Pompeo invoca un’inchiesta



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https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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 Oggetto del messaggio: Re: CORONAVIRUS
MessaggioInviato: 21/04/2020, 18:28 
ORSOGRIGIO

Cita:
- e sopratutto quel modo di vivere, quel concetto di vita che AVEVANO i Milanesi:
"MILAN COL COEUR IN MAN"
Il problema è che intanto che con una mano lavoravaMo e con l'altra "offrivamo il cuore" NON avevaMo più mani per pararci il bottom.
Inoltre da FESSI/BABBI, nazionalmente appellati e riconosciuti, abbiamo sopratutto pensato come accumulare le 52 settimana annuali per una pensione decente, lavorando conseguentemente.


Hoe ! cari amici lumbard , chiariamo una cosa, sono troppo legato a miei amici di Milano , città fantastica dove ho lavorato per anni ,

e a questo particolare film :

Guarda su youtube.com


per non sapere quello che orsogrigio ha espresso così bene .

Hora si tratta solo di rimediare a certe malefatte di certi elementi ....

( tutta Mediaset coatta condannata a studiare per 5 anni latino greco e storia dell' arte ,

Preside Vittorio Sgarbi ,

bidello armato di frusta [:292] zio ot )



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 Oggetto del messaggio: Re: CORONAVIRUS
MessaggioInviato: 21/04/2020, 20:04 
barionu ha scritto:
ORSOGRIGIO

[


Hora si tratta solo di rimediare a certe malefatte di certi elementi ....

( tuttaMediaset coatta condannata a studiare per5 anni latino greco e storia dell' arte ,

Preside Vittorio Sgarbi ,

bidello armato di frusta [:292] zio ot )


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 Oggetto del messaggio: Re: CORONAVIRUS
MessaggioInviato: 21/04/2020, 20:57 
Singapore estende lockdown, 1.111 casi
Dal 4 maggio all'1 giugno dopo impennata contagi saliti a 9.125


(ANSA) - PECHINO, 21 APR - Singapore estende le misure anti Covid-19 dal 4 maggio al primo giugno: è quanto ha annunciato il premier Lee Hsien Loong sul lockdown parziale della città, noto come "circuit breaker", che prevede lo stop temporaneo a scuole e molti luoghi di lavoro. Il ministero della Salute ha annunciato oggi altri 1.111 casi di coronavirus, a 9.125 totali, per il secondo giorno di fila sopra quota 1.000, dopo i 1.426 record di ieri. Le ultime infezioni sono soprattutto legate ai focolai nei dormitori dei lavoratori stranieri del settore delle costruzioni.


https://www.ansa.it/sito/notizie/topnew ... bf997.html


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 Oggetto del messaggio: Re: CORONAVIRUS
MessaggioInviato: 21/04/2020, 21:23 
Il virus è mutato in almeno 30 ceppi. In Europa il più letale

https://www.agi.it/scienza/news/2020-04 ... 402608/amp



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 Oggetto del messaggio: Re: CORONAVIRUS
MessaggioInviato: 21/04/2020, 21:29 
Robiwankenobi ha scritto:
Il virus è mutato in almeno 30 ceppi. In Europa il più letale

https://www.agi.it/scienza/news/2020-04 ... 402608/amp


Aspettiamo con ansia le damigiane coi vaccini...



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 Oggetto del messaggio: Re: CORONAVIRUS
MessaggioInviato: 21/04/2020, 21:34 
Cita:
Comunicato AMPAS del 21/4

Con serenità, ma anche con determinazione, i medici del gruppo della medicina di segnale (735 iscritti all’AMPAS, la nostra associazione, di cui tanti impegnati in prima linea), preoccupati per le possibili derive autoritarie in atto, desiderano fare chiarezza circa la possibilità che siano lesi dei diritti costituzionalmente garantiti per i cittadini.

1. Lesione libertà costituzionalmente garantite
In questo periodo sono stati gravemente lesi alcuni diritti costituzionali (la libertà di movimento, il diritto allo studio, la possibilità di lavorare, la possibilità di accedere alle cure per tutti i malati non-Coronavirus) e si profila all’orizzonte una grave lesione al nostro diritto alla scelta di cura. Tutto questo in assenza di una vera discussione parlamentare, e a colpi di decreti d’urgenza. Ci siamo svegliati in un incubo senza più poter uscire di casa se non firmando autocertificazioni sulla cui costituzionalità diversi giuristi hanno espresso perplessità, inseguiti da elicotteri, droni e mezzi delle forze dell’ordine con uno spiegamento di forze mai visto neppure nei momenti eversivi più gravi della storia del nostro paese.
Ora sta entrando in vigore un’app per il tracciamento degli spostamenti degli individui, in patente violazione del nostro diritto alla privacy, e che già qualcuno pensa di utilizzare per scopi extrasanitari.
Ma tra le lesioni più gravi ai nostri diritti costituzionali spicca quella legata al diritto di scelta di cura, ben definito sia nella costituzione che nel documento europeo di Oviedo. Noi medici siamo colpevoli di non aver adeguatamente contrastato, due anni fa, una legge che toglieva al pediatra di fatto ogni dignità e autonomia decisionale.
Ricordiamoci che una lesione di diritti non giustificata è sempre la premessa ad altre possibili lesioni.
2. Conflitti di interesse
Gli attori “scientifici” della redazione e della promozione della citata legge Lorenzin non sembrano essere molto diversi dai “consulenti” dell’emergenza di oggi.
Ci chiediamo se le informazioni provenienti dalle figure che operano come consulenti del Ministero della Salute siano diffuse con la comunicazione dei conflitti di interesse che essi possano avere con aziende del settore. Non sarebbe etico né lecito avere consiglieri che collaborano con grandi aziende farmaceutiche.
Sempre in tema di conflitto di interessi: è stato il Parlamento a stabilire i componenti della Task force costituita recentemente per affrontare la cosiddetta fase2? Sono presenti possibili conflitti di interesse? Tali soggetti pare abbiano chiesto l’immunità dalle conseguenze delle loro azioni. Ma non dovrebbero essere figure istituzionali a prendere “decisioni” sul futuro del nostro paese? Una cosa è la consulenza, altro è decidere “in nome e per conto”. Con quale autorità?
3. Libertà di espressione e contraddittorio
Il giornalismo dovrebbe essere confronto di idee, discussione, valutazione di punti di vista diversi. Ci chiediamo quanto sia garantita la libertà di espressione anche di professionisti che non la pensano come noi. Vediamo invece giornalisti che festeggiano la “cattura” di un povero runner sulla spiaggia da parte di un massiccio spiegamento di forze, e la sistematica cancellazione di ogni accenno a diversi sistemi di cura rispetto alla “narrazione ufficiale” del salvifico vaccino, si tratti di vitamina C o di eparina, in totale assenza di contraddittorio.
In questo quadro intossicato, le reti e i giornali maggiori mandano in onda continuamente uno spot, offensivo per l’intelligenza comune, in cui si ribadisce a chiare lettere che la loro è l’unica informazione seria e affidabile: il resto solo fake. Viene così creata l’atmosfera grazie alla quale si interviene su qualunque filmato, profilo social, sito internet che non si reputi in linea con la narrazione ufficiale. Nessuna dittatura può sopravvivere se non ha il supporto di una informazione asservita.
4. Vaccino: soluzione a tutti i mali?
Tutti aspettano come una liberazione il nuovo vaccino (che giornalisti e virologi a senso unico continuano a vantare come l’unica possibile soluzione), dimenticando alcuni fatti. Il primo è che il vaccino viene sviluppato sulla base delle proiezioni teoriche sui virus in circolo l’anno precedente, e dunque è una “scommessa” (è esperienza comune ad ogni inverno che molte persone vaccinate si ammalino comunque). Il secondo è la continua forte variabilità di un virus a RNA come il Coronavirus, di cui pare esistano già diverse varianti. Ciononostante, in dispregio anche del rischio di interferenza virale (per cui il vaccino per un virus diverso può esacerbare la risposta ad un altro virus) la regione Lazio propone l’obbligatorietà per tutti i sanitari e tutti gli over65 di effettuare vaccinazione antinfluenzale ordinaria, violando ancora una volta (se l’obbligo fosse reale) il diritto costituzionale alla scelta di cura. E i difensori della costituzione, muti. Facile immaginare cosa succederà non appena sarà reso disponibile, con iter accelerati e prove di sicurezza minimali, il nuovo vaccino salvavita. Da medici vogliamo ribadire l’importanza del rispetto della libertà di scelta di cura così come costituzionalmente definita.
5. Bambini e movimento fisico
Una nota è necessaria per capire la gravità della situazione anche per quanto concerne movimento fisico e chiusura in casa dei nostri bambini. La stessa OMS si è pronunciata nel merito raccomandando l’uscita all’aria aperta e il movimento fisico come indispensabili presidi di salute e di sostegno immunitario. Quasi tutti gli altri paesi europei hanno consentito l’uscita in solitaria per fare sport e la passeggiata con i bambini. Noi no. Con una regola di incredibile durezza, venata di un inaccettabile paternalismo (“se li lasciamo liberi poi non sono capaci di stare distanti”) abbiamo creato disagi psicologici e fisici (obesità e sedentarietà) e costretto a salti mortali i pochi obbligati al lavoro (sanitari, agricoltori, trasportatori, negozi alimentari).
Non possiamo inoltre non rimarcare la totale disattenzione di questi draconiani provvedimenti nei confronti delle famiglie con figli disabili (e in particolare autistici) per i quali il momento quotidiano di uscita all’aria aperta rappresenta un indispensabile supporto alla propria difficile condizione. I più fragili, come sempre, pagano il pedaggio più duro.
Tutto ciò non bastasse è stata scatenata la guerra del sospetto e della delazione tra gli invidiosi delle libertà altrui.
Come lucidamente scrive Noam Chomsky, mettere i propri sudditi uno contro l’altro è uno splendido sistema per qualunque dittatura per distrarre il popolo da quello che veramente il potere sta perpetrando a suo danno.
L’intervento di squadre di polizia con quad ed elicotteri ad inseguire vecchietti isolati sui sentieri non fa che rafforzare l’idea di poter essere tutti sceriffi, a dimostrazione della perfetta riuscita di induzione della psicosi da parte del potere.
6. Danni economici del lockdown: un disastro epocale
Alcuni comparti, come quello del turismo, della ristorazione o automobilistico hanno avuto riduzioni di fatturato vicine al 100%. Questo significherà, come dicono le prime stime, una decina di milioni di disoccupati. Che smetteranno di pagare i mutui in corso. Smetteranno di acquistare beni di consumo. Perderanno le loro attività o le loro aziende costruite in decenni di sacrifici. Noi medici sappiamo cosa significhi questo a livello sanitario: migliaia e migliaia di nuovi decessi. Persone che si ammaleranno, si suicideranno (le prime avvisaglie sono già visibili), ritireranno i propri risparmi in banca. Serve ripartire subito, tutti, senza tentennamenti. Per ridurre i danni, che comunque, anche si ripartisse oggi, saranno epocali. Se domani si dovesse scoprire che qualcuno ha surrettiziamente prolungato il lockdown italiano (ad oggi il più duro d’Europa) per mantenere alto il panico e trovare un ambiente più pronto all’obbligo vaccinale, ci auguriamo solo che la giustizia possa fare il suo corso con la massima durezza. La gente perde il lavoro e muore di fame, e lorsignori pontificano.
7. Le cure
Anche qui l’argomento è imbarazzante. È comprensibile che un virus nuovo possa spiazzare anche i migliori medici per qualche tempo. Ma via via che le informazioni si accumulano occorrerebbe ascoltare coloro che sul campo hanno potuto meglio capire. Un gruppo Facebook di cui molti di noi fanno parte, nato spontaneamente come autoaiuto, e che conta circa 100.000 iscritti, ha elaborato delle raccomandazioni di cura efficaci poi inviate al ministero.
Oggi che pare chiaro e assodato che il decesso avvenga a causa di una forte coagulazione intravascolare molte vite possono essere salvate con l’uso della semplice eparina. Ma non basta: servono anche attenzioni specifiche a seconda del timing della malattia: ai primi sintomi, ai primi aggravamenti, o in fase procoagulativa. In particolare a noi medici di segnale risulta difficile comprendere l’uso massivo di paracetamolo o di altri antipiretici una volta acclarato che la febbre è un potente antivirale per l’organismo. È in preparazione un documento interassociativo anche su questo delicato argomento che merita più ampia trattazione.
Ove qualcuno, tuttavia, si permetta di ritardare l’adozione di sistemi di cura efficaci, per motivi meno che chiari (e alcuni interventi televisivi volti a screditare l’eparina sembrano andare in quella direzione) si aspetti reazioni forti da chi ha rischiato la propria vita in prima linea.
La magistratura sta ora indagando sui gravi errori commessi in alcune regioni nella gestione delle residenze per anziani, veri e propri focolai d’infezione con purtroppo un numero elevatissimo di decessi, stante la fragilità e la polimorbilità degli ospiti, quasi sempre in trattamento con statine, antipertensivi, analgesici, antidiabetici. Al di là delle responsabilità regionali, che la magistratura valuterà, preme fare dei numeri: dei 22000 decessi totali nazionali ben 7000 (il 30%!) sono di degenti in RSA. Un dato sconvolgente, ma che deve farci riflettere sull’incremento importante dei decessi in alcune province.
Gli errori fatti, in buona o cattiva fede, sono costati la vita a più di 100 medici e ad un alto numero di altri operatori sanitari che sono stati mandati allo sbaraglio senza un piano preciso e senza i necessari dispositivi di protezione. A loro va la nostra più profonda gratitudine.
8. Test sierologici ritardati o non autorizzati
Uno dei modi per capire quante persone hanno già incontrato il virus (smettiamo di chiamarli “contagiati”, perché talvolta hanno avuto solo lievi sintomi influenzali e prodotto splendidi anticorpi) è quello di effettuare un test sierologico, che è di costo contenuto e che evidenzia malattia in corso (IgM+) o malattia superata e presenza di anticorpi memoria (IgG+). Chi sia IgG+ potrebbe già serenamente ricominciare a muoversi senza particolari cautele né per sé né per gli altri. Sensibilità e specificità di questi test sono altissime a differenza di quelle dei tamponi. Perché tanta ostilità da parte di governo e istituzioni sanitarie tanto da vietarne l’uso “fino ad approvazione di un test affidabile”? I casi di Ortisei (45% di positivi) e di Vò Euganeo (75%) ci dicono che probabilmente il virus si è già diffuso molto più di quanto pensiamo e che le misure in essere potrebbero non essere poi così necessarie, almeno in alcune zone d’Italia.
9. Qualche numero
Vi prego risparmiateci il teatrino delle 18. Quei numeri non sono affidabili e fanno parte di una consumata regia. A fianco di Borrelli sfilano talvolta alcune figure i cui potenziali conflitti d’interesse non vengono mai dichiarati.
Il numero dei “contagiati” è privo di senso, visto che dipende dal numero di tamponi effettuato. E la stragrande maggioranza della popolazione potrebbe già avere incontrato il virus senza saperlo. Stime della Oxford University parlano di 11 milioni di potenziali positivi già ora. Se questo dato fosse vero la letalità di Sars-Cov2 sarebbe veramente irrisoria: lo 0,05%, anche prendendo per veri i dati di mortalità. Ma anche su questi permane il terribile dubbio sui decessi PER e CON Coronavirus. Diverse testimonianze mettono in forte dubbio il dato, visto che ogni giorno in Italia ci lasciano circa 1900 persone (dati ISTAT) e non si fa fatica ad estrarne 400, tra questi, che siano anche positivi al virus. Tuttavia è dato chiaro a chi lavori in prima linea che la grave coagulazione intravascolare indotta dall’incontro tra il virus e un terreno per lui fertile (età media decessi 78 anni, media 3,3 patologie presenti) possa portare rapidamente alla morte individui fragili che tuttavia avrebbero volentieri vissuto qualche anno ancora. In Inghilterra hanno rilevato che che il 73% dei pazienti ricoverati in Terapia Intensiva per CoronaVirus è sovrappeso o obeso. Come dice il dr. Lustig: “Il virus non distingue chi infetta ma distingue benissimo chi uccide”.
Questi pazienti fragili comunque avrebbero preferito morire tra le braccia dei loro cari piuttosto che da soli in questo modo terribile.
In altri paesi hanno usato modalità di calcolo diverse. Non potremmo chiedere dati più precisi e affidabili evitando di diffondere panico e preoccupazione?
10. Altri Paesi europei e non: lockdown molto diversi
Altri paesi sia in Europa che nel mondo stanno adottando lockdown parziali molto meno rigidi di quello italiano, tanto che il lockdown completo viene ormai tristemente chiamato “all’italiana”. Eppure abbiamo il problema da prima di tutti gli altri e ci stanno facendo credere che lo chiuderemo buoni ultimi. Per colpa dei runner e dei bimbi a passeggio, ovviamente. Peccato che in molti paesi europei la passeggiata di adulti e bambini, la gita al mare, l’accesso alle seconde case sia quasi ovunque consentito, a patto di mantenere il distanziamento sociale. Ma non eravamo nell’Europa unita? Perché questa crudeltà nella sola Italia? Siamo ancora il paese cavia? Richiediamo con forza di allinearci al più presto alle direttive in essere nella maggior parte dei paesi europei.
11. Sostegno al sistema immunitario: i sani proteggono
Un punto chiave, che è sfuggito totalmente ai nostri governanti e ai nostri media è che i sani (quell’85% delle persone che ha incontrato il virus e nemmeno se ne é accorto, o ha subito lievi sintomi, costruendo presto gli anticorpi necessari) conducono uno stile di vita più sano che ne ha irrobustito e forgiato il sistema immunitario. Mangiare sano, fare sport quotidiano, condurre una vita meno stressante (magari abitando fuori città), assumere vitamine e integratori naturali, fare a meno di farmaci inutili, rinunciare a fumare, a drogarsi o a bere senza controllo, rappresenta un impegno che si vorrebbe vedere in qualche modo valorizzato come comportamento virtuoso quantomeno in relazione al risparmio che consente al sistema sanitario nazionale e, in questo caso, alla protezione dalla diffusione del virus e alla non occupazione di un posto letto, lasciato così libero per un altro.
Invece se accendiamo la TV vediamo solo pubblicità di farmaci e di dolciumi. E tra i pochissimi negozi aperti, in pieno lockdown, lo stato ha pensato bene di lasciare le tabaccherie. Fuma, riempiti di dolci, stai sedentario e ingozzati di farmaci: questo il messaggio che lo stato ci ha dato in questo periodo. Tanto, presto, arriverà il vaccino.
12. Le richieste
Consapevoli del fatto che il futuro sarà nuovo e diverso solo se capiremo che la nostra biologia non ci consente di vivere in città superaffollate, inquinate, fumando, drogandoci e mangiando solo cibi industriali e raffinati in completa sedentarietà, vogliamo sperare che il “dopo emergenza” possa essere migliore del “prima”. Ma questo potrà avvenire solo se avverranno molte delle cose che siamo qui a richiedere, alcune immediate, altre a breve.

Richiediamo dunque con forza, a nome dell’associazione AMPAS e dei 735 medici che ne fanno oggi parte (nonché dei numerosi simpatizzanti non medici):
L’immediato ripristino della legalità istituzionale e costituzionale, richiamando il parlamento alle sue funzioni democratiche e al dibattito che necessariamente deve scaturirne.
L’immediata cancellazione di task force e di consulenti esterni i cui conflitti di interesse potrebbero essere letti, nel momento in cui si affidino loro responsabilità non previste istituzionalmente, come un aggiramento delle regole democratiche.
L’immediato ripristino del diritto al lavoro per milioni di italiani, che se non possono avere il proprio stipendio saranno presto alla fame con conseguenze prevedibili di ordine pubblico (nel rispetto delle nuove regole di distanziamento fino a che sarà necessario)
L’immediato ripristino del diritto allo studio per milioni di bambini, ragazzi, studenti universitari che sono stati da un giorno all’altro privati di uno dei loro diritti fondamentali (nel rispetto delle nuove regole, fino a che sarà necessario)
La protezione del diritto alla scelta di cura, già violato da precedenti leggi, per impedire l’obbligatorietà di ogni possibile nuovo trattamento sanitario. Ogni nuovo provvedimento emesso in emergenza dovrà obbligatoriamente prevedere una data di fine del provvedimento, al fine di non “tentare” alcuni a rendere le restrizioni alle libertà una regola.
Il blocco di qualunque “app” o altro dispositivo informatico volto al controllo dei movimenti delle persone in palese violazione della nostra privacy.
L’immediata riapertura della possibilità per adulti e bambini di uscire all’aperto a praticare sport, passeggio, vita sociale, seppur nel rispetto delle regole necessarie.
Il ripristino immediato di una par condicio televisiva o mediatica, con ospitalità nelle trasmissioni di esponenti, ovviamente qualificati, di diversi punti di vista, con allontanamento immediato (o retrocessione a mansioni diverse) di conduttori che non abbiano saputo tener fede al loro dovere di giornalisti.
Dichiarazione dei propri conflitti di interesse da parte di qualunque professionista sanitario che esprima un parere televisivo o partecipi a un dibattito. L’omissione deve essere punita con un allontanamento mediatico proporzionato. Lo spettatore deve sapere se chi sta parlando riceve milioni di euro da un’azienda, o meno.
Il divieto di chiudere o cancellare siti o profili social in assenza di gravi violazioni di legge. Eventuali cancellazioni dovranno comunque essere tempestivamente notificate e giustificate. La rimozione di idee ed opinioni solo perché diverse dal mainstream ufficiale non è degna di un paese civile.
Il divieto per le forze dell’ordine di interpretare a propria discrezione le regole di ordine pubblico fissate dai decreti. Qualunque abuso, anche minimo, dovrà essere perseguito.
Il divieto di radiazione di medici per la sola espressione di idee diverse da quelle della medicina ordinaria. Da sempre il dialogo e il confronto tra idee diverse ha arricchito la scienza, che cambia e si evolve. Non sopravvalutiamo le nostre attuali misere conoscenze.
L’attivazione tempestiva di nuovi protocolli di cura in tutti gli ospedali Covid19 che, oltre a garantire la salute del personale sanitario, prevedano l’utilizzo di vitamine, minerali, ozonoterapia e tutte le cure naturali e di basso costo efficaci e documentate, accompagnando via via con farmaci più a rischio di effetti collaterali solo in caso di aggravamento, e attivando solo per la fase di crisi o pre-crisi l’utilizzo dei farmaci immunosoppressori e dell’eparina.
La disponibilità immediata e per tutta la popolazione di test sierologici IgM e IgG che possano consentire da subito sia di monitorare lo stato di diffusione del virus nelle diverse aree, sia dare la possibilità a chi sia IgG+ di riprendere la propria vita senza alcuna limitazione.
In una ipotesi di graduale diffusione dell’immunità virale, particolare attenzione dovrà essere riservata alla popolazione fragile: anziani, obesi, ipertesi, diabetici, infartuati (le categorie più colpite). Nel rispetto del diritto di scelta di cura nessun obbligo potrà essere dato se non temporaneamente, ma solo forti raccomandazioni e informazioni dettagliate sui rischi di infezione. Un individuo fragile deve poter scegliere se rischiare di morire abbracciando il suo nipotino, o restare vivo recluso in casa senza vedere nessuno.
Una forte campagna informativa sui rischi legati ad un cattivo stile di vita e su come tale stile aumenti il rischio di essere infettati. O vogliamo essere costretti a tenere le mascherine tutta la vita e a non poterci più abbracciare per consentire a qualcuno di fumare e di gonfiarsi di farmaci e di merendine zuccherate, disdegnando qualsiasi tipo di movimento fisico? Ciascuno resterà libero di farsi del male ma almeno lo stato non potrà dirsi complice.
Il divieto, almeno in questo periodo, di pubblicizzare sulle reti televisive e sui giornali farmaci e prodotti dolciari ingrassanti, al pari di come già in atto con il fumo.
Un aiuto immediato alle tante famiglie in crisi che a causa di questo lockdown totale hanno smesso di lavorare e di produrre reddito, con modalità molto semplici (ad esempio ticket a valore per acquisti di derrate alimentari). L’aiuto migliore per le aziende, invece dell’elemosina, sarà una tempestiva riapertura.
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 Oggetto del messaggio: Re: CORONAVIRUS
MessaggioInviato: 22/04/2020, 13:25 
Cita:
L’amnesia è un sintomo del Covid-19?

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Gilad Atzmon
gilad.online

Lo chiedo perché, solo tre anni fa, negli Stati Uniti si era sviluppato uno dei più gravi focolai di influenza della storia recente. Sto parlando dell’influenza del 2017-18 che, secondo l’American Centers of Disease Control and Prevention (CDC), aveva causato “45 milioni di eventi patologici, 21 milioni di visite mediche, 810.000 ricoveri.” Nel settembre 2018 la CNN aveva parlato addirittura di 80.000 decessi causati dall’epidemia.

Nel 2018, nei soli Stati Uniti il numero complessivo dei casi di influenza era stato circa 18 volte superiore all’attuale numero di nuovi casi mondiali di coronavirus (2,5 milioni finora). Il numero dei pazienti americani ospedalizzati era stato oltre il quadruplo dei ricoverati negli Stati Uniti con sintomi da coronavirus (200.000 ad oggi). Il rapporto mortalità/ricoveri ospedalieri di quell’anno era stato di circa 0,1, più o meno lo stesso rapporto visto nel Nord Italia il mese scorso. E, se tutto ciò non bastasse, le vittime americane nel 2017-18 era state più del triplo dei decessi attualmente associati al Covid-19.

Nel caso tutto questo non fosse sufficiente a stimolare i vostri sospetti, allora sarà utile dare un’occhiata alle fasce d’età delle vittime statunitensi dell’influenza 2017-18. Nell’influenza 2017-18, i tassi di mortalità erano stati più alti nella fascia di età superiore ai 65 anni. Il CDC aveva riferito che “le persone di età pari o superiore a 65 anni avevano rappresentato circa il 58% dei ricoveri ospedalieri associati all’influenza.” Ma la storia diventa ancora più interessante. Nella stagione influenzale 2017-18 il secondo gruppo più colpito era stato quello di età compresa tra 50 e 64 anni. Questo, in realtà, è molto strano per un’epidemia di influenza, perchè di solito il secondo tasso di mortalità più elevato si verifica nei bambini, dalla nascita fino ai 4 anni. Nel giugno 2018, Contagion-Infectious Disease Today aveva riferito che la “gravità dell’influenza stagionale 17-18 in generale, combinata con la mortalità sopra media dei più giovani della generazione del dopoguerra, aveva fatto del 2017-2018 una annata da record.”

Nel settembre 2018 la CNN aveva riferito che: “Nel complesso, gli Stati Uniti hanno subito una delle più gravi influenze stagionali degli ultimi decenni.” A questo punto, non vi sorprenderà scoprire che la polmonite era stata la principale complicanza fatale associata all’epidemia del 2017.

Quella che segue potrebbe sembrare una descrizione dell’attuale pandemia da Coronavirus: “La stagione era iniziata a novembre, con una recrudescenza della malattia; la situazione era rimasta grave nei mesi di gennaio e febbraio, dopodichè l’epidemia era continuata fino alla fine di marzo.” Avete indovinato, questo non è il racconto dell’attuale pandemia globale da coronavirus, ma la descrizione fatta dalla CNN dell’epidemia di influenza scoppiata in America nel settembre 2018.

Ci vuole forse un genio per capire che l’epidemia di influenza in America del 2017-18 era stata abbastanza “simile” all’attuale epidemia da Coronavirus?

La prima domanda che viene in mente è perché l’America, a differenza di adesso, non si fosse bloccata durante la catastrofica influenza del 2017-18. Come mai il CDC non aveva reagito alla “gravità” dell’epidemia, almeno tre volte più letale dell’attuale crisi sanitaria legata al coronavirus? Ma, ancora più inquietante è il fatto che, nonostante la gravità dell’epidemia di influenza del 2017, l’entità dei decessi, l’enorme numero dei ricoveri e l’alto tasso di infezione, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) non avesse ritenuto necessario allertare il mondo o arrestare tutte le attività commerciali planetarie come ha fatto quest’anno. Stranamente, l’OMS non si era nemmeno preoccupato di etichettare l’epidemia americana come un’epidemia o una pandemia. Si era trattato solo di una “normale influenza.”

La cosa mi stupisce; è possibile che quello che ora consideriamo un “nuovo” coronavirus non sia affatto nuovo, dopo tutto? In tal caso, come è possibile che [nel 2018] l’America non abbia risposto ad un virus letale che aveva messo a letto quasi l’11% della sua popolazione e aveva causato la morte di 80.000 persone? Era stato tutto messo a tacere o è un esempio di totale disfunzionalità ad ogni possibile livello?

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Guardate il grafico relativo all’influenza del 2017-18 (azzurro) negli Stati Uniti e vedete se non vi ricorda un altro grafico che vi capita di osservare molto spesso sui notiziari.


Gli esperti di pandemie e, a questo punto, sono convinto che Anthony Fauci e l’OMS non rientrino in questa categoria, ci dicono che, negli ultimi decenni, le pandemie globali sono arrivate in tre ondate. La prima ondata è spesso grave, la seconda è catastrofica e la terza è relativamente blanda. Mi chiedo se sia possibile che questa fase della crisi da coronavirus sia, in realtà, la seconda ondata e non un “nuovo evento.” In questo caso, la prima ondata ci era stata nascosta proprio da quelli che dicono di essere i guardiani che dovrebbero difendere il mondo dalle pandemie virali.

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Guardate il grafico sulla mortalità per polmonite ed influenza per il 2017-18 negli Stati Uniti e vedete se non vi ricorda un altro grafico che vi capita di osservare spesso sui notiziari.


Se questo scenario è corretto, il presidente Trump può risparmiare le forze. Cercare di scrollarsi di dosso le proprie responsabilità, dando la colpa alla Cina con la speranza che i Cinesi possano decidere di costruire il muro al posto dei Messicani, non funzionerà. Il governo americano dovrebbe utilizzare le proprie energie per eliminare alcune delle informazioni ampiamente disponibili sull’epidemia di influenza americana del 2017-18.

L’attuale coronavirus è certamente un disastro finanziario globale, ma non è la Peste Nera. Tuttavia, è stato molto efficace nel renderci tutti consapevoli dei pericoli insiti nelle problematiche della virologia moderna e del possibile impatto delle armi biologiche e dell’ingegneria virale. Se dovessimo dare un significato all’attuale crisi, allora dovremmo sottoporre la reazione del governo ad un’immediata indagine giudiziaria. Dovremmo anche iniziare a porci delle domande sull’OMS.

Dov’era nel 2018? Perché non aveva avvertito il mondo? Cosa gli aveva impedito di considerare l’epidemia di influenza americana come una pandemia o un’epidemia? Erano stati i 400 milioni di dollari che l’OMS riceve ogni anno dal governo degli Stati Uniti o forse c’entrano in qualche modo le strette relazioni dell’OMS con l’industria farmaceutica americana?

Ho iniziato chiedendomi se l’amnesia fosse un sintomo del Covid-19. La risposta è un NO categorico. Nel 2017-18 l’America era incappata in una crisi sanitaria molto più pericolosa di quella dell’attuale coronavirus. Ma non molti in America ne erano stati al corrente. Non aveva fatto notizia. Non è che l’abbiamo dimenticata, non l’abbiamo mai saputo. L’abbiamo vissuta, nonostante fosse molto più grave della crisi attuale. E, la prossima domanda da porsi, è sapere chi ha deciso di trasformare l’attuale crisi in una fantomatica narrativa apocalittica e perché. Presto sapremo la risposta visto che, chiaramente, gli si è ritorta contro.

Gilad Atzmon

Fonte: gilad.online
Link: https://gilad.online/writings/2020/4/20/is-amnesia-a-symptom-of-covid-19

Fonte: www.https://comedonchisciotte.org/lamnesia-e-un-sintomo-del-covid-19/


Lo sapremo mai? No. tutti a casa da bravi zitti e muti. Ha stata la Cinaaaaaaaaaaahhh



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 Oggetto del messaggio: Re: CORONAVIRUS
MessaggioInviato: 22/04/2020, 13:34 
Cita:
La verità sul Coronavirus sta venendo alla luce

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Vladimir Prokhvatilov

Stalkerzone.org

“L’unico mezzo per combattere la peste è il buon costume” (Albert Camus)

Eminenti virologi ed epidemiologi concludono che le informazioni ufficiali sul coronavirus non sono vere.

John Ioannidis, professore di virologia, epidemiologia e statistica alla Stanford University, ritiene che “i dati raccolti finora sul numero di persone infette e sull’evoluzione dell’epidemia sono del tutto inattendibili“. Le informazioni sulla diffusione del virus, dice Ioannidis, sono un “evidence fiasco“, evidenze che non stanno in piedi.

La nave da crociera Diamond Princess e i suoi passeggeri messi in quarantena sono stati l’unico caso in cui l’intera popolazione è stata sottoposta a test. Secondo questi test, l’indicatore di mortalità era dell’1,0%; perlopiù persone anziane.

Un gruppo di medici francesi ha confermato i calcoli di Ioannidis, essendo giunti alla conclusione che la letalità di COVID-19 non differisce significativamente dalla SARS causata da coronavirus conosciuti in precedenza. Il problema di COVID-19 è “probabilmente sopravvalutato“, ritengono i virologi francesi, osservando che oggi nel mondo esistono quattro diversi coronavirus, che hanno infettato, spesso in modo asintomatico, milioni di persone, ma che sono caratterizzati da una bassa mortalità.

Un gruppo di virologi americani e cinesi ha fornito dati per la città cinese di Wuhan in un articolo pubblicato sulla più autorevole rivista medica del mondo Nature Medicine (Provincia di Hubei) dove COVID-19 è stato registrato per la prima volta. Il rischio di un esito letale in aree al di fuori della provincia di Hubei è stato dello 0,85% e dell’1,2-1,4% per la città di Wuhan, che ben si correla con i dati del professor Ioannidis.

I principali virologi mettono in discussione anche l’affermazione che la popolazione non ottiene l’immunità da COVID-19. Il sito web medico internazionale BMJ, riferendosi alle ricerche dei principali scienziati internazionali, scrive che la stragrande maggioranza delle infezioni da coronavirus non porta a sintomi. Sergio Romagnani, professore di immunologia clinica all’Università di Firenze, afferma che la maggior parte delle persone infettate da un coronavirus non mostra sintomi. I dati di Romagnani si basano su una ricerca condotta in un villaggio completamente isolato con una popolazione di circa 3.000 persone nel nord Italia.

Il direttore del Centro di medicina ‘Evidence-Based’ dell’Università di Oxford Carl Heneghan è sicuro: “Non c’è dubbio che il covid-19 possa essere molto più diffuso di quanto alcuni possano credere. L’isolamento sta mandando in bancarotta tutti noi e i nostri discendenti ed è improbabile che a questo punto rallenti o arresti la circolazione virale, visto che il genio è uscito dalla lampada“.

Il professor Knut Wittkowski, che ha diretto il dipartimento di biostatistica ed epidemiologia dell’Università di Rockefeller per 20 anni, parla in modo categorico. Secondo lui, “oltre il 90% delle persone con un risultato positivo al test non ha sintomi gravi, quindi non c’è motivo di parlare di ‘mancanza di immunità’ nella popolazione“. I medici austriaci sono d’accordo con lui. Il Centro di statistica medica dell’Università di Vienna ha analizzato i dati sulla mortalità in Austria per la prima decade di aprile ed è giunto alla conclusione che la curva dei risultati letali del COVID-19 “corrisponde approssimativamente alla mortalità ‘normale’ tra uomini e donne in fasce d’età separate“. In altre parole, la maggior parte delle persone che sono risultate positive al coronavirus è morta a causa della cosiddetta vecchiaia.

“A un esame più attento, le segnalazioni di persone giovani e sane che sono morte a causa del coronavirus erano false“, affermano i rappresentanti del gruppo indipendente Swiss Propaganda Research (SPR). Molte di queste persone o sono morte non a causa del COVID-19, o avevano una grave malattia (per esempio, una leucemia non diagnosticata). Il Guardian e il sito goal.com scrivono la stessa cosa.

A partire dalla metà di aprile la mortalità generale negli Stati Uniti e nella maggior parte dei Paesi europei rimane nell’ambito delle gravi epidemie stagionali di SARS e influenza. Per quanto riguarda gli indicatori di mortalità fortemente aumentati, ad esempio, nel Nord Italia, gli scienziati sono inclini a concludere che la causa di ciò sia da ricercarsi nell’inquinamento atmosferico e nell’infezione da legionella (un batterio che causa un’infezione acuta), oltre che nel basso livello di sviluppo del sistema sanitario e nell’assistenza agli anziani, anche a causa del panico.

Il sovraccarico dei sistemi sanitari negli Stati Uniti, in Gran Bretagna, Spagna e Italia osservato ora non è qualcosa di insolito. Nel 2018 gli ospedali di tutto il territorio degli Stati Uniti sono stati riempiti da pazienti con la solita influenza virale; nello Stato dell’Alabama è stato dichiarato lo stato di emergenza. Le operazioni pianificate negli ospedali locali sono state cancellate, i pazienti con altre malattie non sono stati accettati. La California è stata dichiarata “zona di operazioni militari”, i pazienti affetti da influenza sono stati curati in tende montate in fretta e furia.

Nello stesso 2018 i reparti di terapia intensiva di Milano sono stati “completamente stracolmi” di malati di influenza.

Nel dicembre 2019 l’NHS britannico ha messo ulteriori “letti temporanei” nel 52% dei suoi ospedali per far fronte all’afflusso di pazienti affetti da influenza. La maggior parte di questi ospedali dispone di posti letto temporanei rimasti dall’anno scorso. Nel novembre 2019 gli esperti britannici hanno avvertito che il NHS non è in grado di far fronte all’influenza stagionale.

In Spagna l’influenza travolge gli ospedali quasi ogni anno. Nel 2015 i pazienti giacevano nei corridoi. Nel marzo 2019 gli ospedali spagnoli sono stati riempiti per oltre il 200%.

Da dove viene il numero spaventoso di morti per coronavirus?

Il presidente dell’Istituto tedesco Robert Koch, Lothar Wieler, in una conferenza stampa del 20 marzo ha dichiarato che la causa della morte di coloro che sono morti con un risultato positivo del test in Germania è ufficialmente considerata un coronavirus, nonostante la presenza di altre malattie.

Guarda su youtube.com


Il fatto che in Germania la situazione sia proprio questa è stato confermato dal virologo tedesco Hendrik Streeck, che ha dato l’esempio di un uomo di 78 anni morto per insufficienza cardiaca senza il minimo danno ai polmoni, ma è stato inserito nelle statistiche dei decessi per coronavirus. “I dati ufficiali dei laboratori mostrano che il virus si diffonde molto più lentamente di quanto sostenuto… Le autorità e il governo si rifiutano di fare le indagini necessarie e di ‘complicare’ le informazioni”, riferisce una testata tedesca.

E il presunto aumento esponenziale del numero di infezioni da coronavirus?

Il fatto è che il numero di test in molti paesi aumenta in una progressione geometrica. Nella maggior parte dei paesi il rapporto tra i test positivi e il numero totale di test è costante (5-15%) o cresce molto lentamente. Il medico svizzero Felix Scholkmann fornisce i dati rilevanti per gli Stati Uniti, la Germania e la Svizzera.

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La posizione di virologi di spicco è stata sostenuta dall’OMS. Contrariamente alle sue dichiarazioni iniziali, alla fine di marzo, l’OMS ha stabilito che non c’erano prove della diffusione del virus nell’aria. E il principale virologo tedesco Hendrik Streeck non ha trovato alcuna via di trasmissione aerea o di contatto.

Le ragioni delle spaventose statistiche sulla malattia sono state spiegate l’altro giorno dal medico americano Scott Jensen, che è un senatore del Minnesota. L’8 aprile, su Fox News, ha parlato del fatto che i medici indicano la COVID-19 come causa di morte sui certificati di morte, che, a suo parere, è “un’assurdità assoluta”. Il fatto è che il sistema assicurativo americano Medicare paga 13.000 dollari per un paziente con coronavirus e 39.000 dollari se il paziente è collegato ad un apparecchio di ventilazione polmonare artificiale.

Guarda su youtube.com


Jensen ha detto di aver ricevuto un documento di 7 pagine con un’istruzione che indicava come completare i certificati di morte diagnosticati con COVID-19 senza un test di laboratorio che confermasse che il paziente aveva effettivamente il virus. Il medico deve scrivere che è probabile o presunto che la morte del paziente sia avvenuta a causa del coronavirus. Gli ospedali che seguono le istruzioni riceveranno tre volte più denaro. Jensen ha mostrato le istruzioni dal vivo.

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Swiss Propaganda Research ha pubblicato un’indagine speciale che riporta numerosi casi di drammatizzazione non dimostrata dell’epidemia di coronavirus nei media globali. Hanno messo le parole di Albert Camus come epigrafe della loro indagine: “L’unico mezzo per combattere una piaga è la comune decenza.”



Vladimir Prokhvatilov è presidente della Russian Academy for Realpolitics e esperto dell’Accademia per le Scienze Militari russa.

Fonte:https://www.stalkerzone.org/the-truth-about-coronavirus-comes-to-light/

Traduzione per Comedonchisciotte.org a cura di Riccardo Donat-Cattin

Fonte: www.https://comedonchisciotte.org/la-verita-sul-coronavirus-viene-alla-luce/




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 Oggetto del messaggio: Re: CORONAVIRUS
MessaggioInviato: 22/04/2020, 13:35 
perchè non si punta sulla cura?
conte
dopo averci venduto alle banche c vuole vendere a bill gates??

7. Le cure
Anche qui l’argomento è imbarazzante.
È comprensibile che un virus nuovo possa spiazzare anche i migliori medici per qualche tempo. Ma via via che le informazioni si accumulano occorrerebbe ascoltare coloro che sul campo hanno potuto meglio capire. Un gruppo Facebook di cui molti di noi fanno parte, nato spontaneamente come autoaiuto, e che conta circa 100.000 iscritti, ha elaborato delle raccomandazioni di cura efficaci poi inviate al ministero.
Oggi che pare chiaro e assodato che il decesso avvenga a causa di una forte coagulazione intravascolare molte vite possono essere salvate con l’uso della semplice eparina. Ma non basta: servono anche attenzioni specifiche a seconda del timing della malattia: ai primi sintomi, ai primi aggravamenti, o in fase procoagulativa. In particolare a noi medici di segnale risulta difficile comprendere l’uso massivo di paracetamolo o di altri antipiretici una volta acclarato che la febbre è un potente antivirale per l’organismo. È in preparazione un documento interassociativo anche su questo delicato argomento che merita più ampia trattazione.
Ove qualcuno, tuttavia, si permetta di ritardare l’adozione di sistemi di cura efficaci, per motivi meno che chiari (e alcuni interventi televisivi volti a screditare l’eparina sembrano andare in quella direzione) si aspetti reazioni forti da chi ha rischiato la propria vita in prima linea.



_________________
https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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