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19/02/2013, 18:29

La Spagna e' fallita ed è in balia a una vera e propria guerra civile, ma nessuno ne parla!

Aveva ragione la gente e aveva ragione Internet: anche la Spagna è fallita definitivamente. È ora di toglierci il casco e unirci alla controinformazione. Pubblichiamo una testimonianza che ci arriva da Barcellona.

Dovete sapere che la Spagna è in balia a una vera e propria guerra civile, ma nessun giornale italiano ne parla. Mi chiamo Don Diego De La Vega, vivo a Barcellona da molti anni e mia moglie è greca, quindi so perfettamente di cosa parlo. E vi prego di leggere questa mia testimonianza con molta attenzione, perché quello che oggi sta succedendo a me potrebbe accadere domani a voi, a vostro figlio, vostro fratello o vostra madre…

Accorgersi che la posta non funziona non è uno scherzo, perché non sai mai se stai aspettando lettere o no. Quindi è veramente molto complicato smascherare la CENSURA POSTALE di cui il popolo spagnolo è vittima. Io me ne sono accorto quasi per caso: grazie a un fortuito giro di telefonate ho scoperto l’altro ieri che mio cugino Simone Grossi, italiano emigrato in Islanda, mi ha spedito una lettera contenente informazioni importanti sulla Troika e istruzioni su come uscire dall’euro. Ma non è il contenuto della lettera che ci interessa (per il momento), bensì il fatto che non sia mai arrivata a destinazione. Cioè a me (casualmente).
Ma facciamo ordine: la lettera, dopo più una settimana, non è arrivata. Non ci vuole un genio per capire cosa stia succedendo. Basta avere un po’ di conoscenze di massoneria spicciola e fare 2 + 2 per capire che poco a poco la Germania (Merkel, BCE, Bildemberg & co.) sta isolando la penisola iberica dal resto d’Europa. Il primo passo -la storia ce lo insegna- è bloccare la Posta, come è successo nella Bolivia di Pinochet nel 1963. Ricordo come fosse ieri che i miei genitori emigrati in Bolivia, in fuga dal nazismo tedesco, spedivano la posta in Italia e non arrivava. Mai. Fate la prova, chiamate un amico che vive in Spagna e chiedetegli di inviarvi una cartolina della Sagrada Familia: non la riceverete mai. Volete un’altra prova? Andate dal calzolaio sotto casa e chiedete se ha un paio di spadrillas. E poi mi dite cosa vi ha detto…

Ho avuto modo di verificare personalmente con varie associazioni di postini in sciopero che è tutto vero. La Spagna non riceve più la Posta dal resto d’Europa! Incredibile, no? Beh io dico che la vera incredibilità è che non ne parlino i telegiornali italiani (domandatevi il perché, ma la risposta ve la posso dare anche io ed è: CENSURA).

Quindi, dopo aver verificato con vari giri di chiamate che la Spagna era isolata postalmente, ho telefonato ad alcuni amici portoghesi che vivono a Lisbona (fanno parte di un’importante associazione umanitaria locale) per sapere come fosse la situazione postale dalle loro parti, ma il telefono era spento. Ho richiamato qualche ora più tardi e niente. Un caso? Io la chiamo una conferma, una prova di quello che sta accadendo e che presto finirà con dei morti, perché la gente è alla fame. Per colpa della BCE e della Germania ci sono ben 6.000.000 di disoccupati in Spagna (i più attenti avranno notato che è lo stesso numero dell’Olocausto).
Le manifestazioni nelle piazza spagnole (più di 2 milioni di persone il 29 febbraio dell’anno scorso a Barcellona) ormai sono all’ordine del giorno, con bandiere. Ma anche con carri armati (come testimonia la foto al lato, scattata da un amico fotografo egiziano che vive in Spagna).
La gente in fila alla CARITAS ormai intralcia il traffico, delle poche Seat Marbella rimaste in circolazione dopo che i concessionari hanno smesso di vendere auto nel 2011 (cercate su Internet, c’è tutto). Ma i vigili urbani per fortuna, invece di mettere le multe ai poveri in fila alla Caritas, si sono tolti il casco e si sono uniti alle file in segno di solidarietà gridando: “Questa crisi non la pagamos!”. Ci sono le foto, le testimonianze, i video. Se andate su Internet c’è tutto. Ma i media mainstream italiani lo censurano, e sapete perché? Perché fra poco toccherà all’italia.
Non mancano neanche casi di ragazzi spagnoli desaparecidos, tirati dalle carrozze della polizia in corsa (le automobili non ci sono dal 2011 in Spagna ma nessuno ce lo dice) e di cui nessuno poi sa nulla. La situazione è gravissima (nonostante il Governo Rajoy continui a fare fracking come se niente fosse): tutte le banche del paese sono crollate (leggete The Guardian, c’è tutto!) e i banchieri si sono tolti l’abito e il monocolo per unirsi agli indignados e vendere le banche alla gente per 1 euro!
Ricapitolando: in Spagna stanno facendo praticamente COME IN ISLANDA e il Governo ha dovuto mettere in vendita la Moncloa (che è tipo la Casa Bianca)… in Francia hanno già abolito le auto blu… e in Italia? In Italia non ce lo dicono. Semplice. Ma mentre i giornalisti erano impegnati a guardare Al Bano che canta a Sanremo, in Spagna c'era e c’è una guerra in corso. Ho visto con i miei occhi e sentito con le mie labbra decine e decine di testimonianze, e nel sud del paese nei Paesi Baschi le cose vanno anche peggio. Ringrazio Valigia Blu per aiutarmi a sconfiggere il muro di censura dei media mainstream e del PD.

http://terrarealtime.blogspot.it/2013/0 ... a-una.html

http://www.ecplanet.com/node/3753

22/02/2013, 00:00

Gb:per 8 posti barista 1.701 candidature
In tempi di crisi si presentano in migliaia a offerta lavoro
21 febbraio, 20:18

Gb:per 8 posti barista 1.701 candidature (ANSA) - LONDRA, 21 FEB - Una popolare catena di caffetterie in Gran Bretagna pubblicizza otto posti da barista e riceve, con grande sorpresa, 1.701 candidature per il lavoro. E' accaduto a Nottingham, nel nord dell'Inghilterra, e il fatto non ha potuto che attirare l'attenzione dei media. Oggi il Guardian ne riferisce in un lungo servizio, sottolineando da una parte come il dato sia un segnale della crisi economica che ha colpito anche il Regno Unito (dove tra l'altro giungono molti immigrati dal resto d'Europa).


http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 89499.html

28/02/2013, 16:01

Crisi Grecia: mercenari USA a difendere il Parlamento di Atene?

Il governo greco avrebbe assunto a propria protezione i sinistramente famosi mercenari della Blackwater, “licenziando” la Polizia greca.
C’è una storia che sta girando per tutta la Rete. Una storia che ha molto di inquietante, e che origina da un blog che si chiama DarkerNet. Una fonte non verificata, dunque. DarkerNet racconta che in Grecia è in atto una vera strategia della tensione,
ma soprattutto che il governo greco avrebbe assunto a propria protezione i sinistramente famosi mercenari della Blackwater (oggi ribattezzata Academi), che già avevano imperversato in Iraq e di cui si vociferano metodi sanguinari.
Sembra che la notizia arrivi da un’intervista ad un ambasciatore greco, e quindi non è confermabile. Ho cercato parecchio in Rete, ma non ho trovato nulla di ufficiale… finché non mi sono imbattuta in un articolo di un piccolo giornale di provincia dello Stato del Mississipi. La cronista, una brava investigatrice, incuriosita dalla stessa notizia, ha provato a contattare fonti greche e della Blackwater per tentare di avere informazioni. Senza risultato, come era prevedibile: chi ammetterebbe un fatto del genere?
Nessuno. Ma Internet conserva tutti i segreti, e li fa saltar fuori quando meno te lo aspetti: ecco quindi la brava Barbara scoprire, alla faccia di tutte le negazioni “ufficiali”, un vecchio articolo di Athens News, giornale greco, risalente all’Agosto del 2012 che apre testualmente:
La sicurezza del Parlamento sarà rilevata da una compagnia privata, mentre il numero delle forze dell’ordine usate per proteggere politici e altre figure pubbliche sarà drasticamente ridotto.
Ne consegue che l’informazione diffusa da quel blog, e rilanciata su tutta la Rete, pare avere una conferma da una fonte attendibile e anche piuttosto “vecchia”.
Commenti? In un Paese che sta crollando, e dove molto presto anche le forze dell’ordine resteranno a terra e a piedi con il conseguente sfascio della sicurezza dei cittadini, si provvede a mettere al sicuro esclusivamente l’organismo deputato a continuare ad opprimere il popolo ed a distruggere ciò che resta. Qualora la gente disperata decida di tentare il tutto per tutto e ribellarsi al governo, troverà pane per i suoi denti: invece dei poliziotti greci, i mercenari senza volto della compagnia privata più pericolosa del mondo

terrarealtime

http://crisis.blogosfere.it/2013/02/cri ... atene.html

28/02/2013, 16:37

nemesis-gt ha scritto:

Crisi Grecia: mercenari USA a difendere il Parlamento di Atene?

Il governo greco avrebbe assunto a propria protezione i sinistramente famosi mercenari della Blackwater, “licenziando” la Polizia greca.
C’è una storia che sta girando per tutta la Rete. Una storia che ha molto di inquietante, e che origina da un blog che si chiama DarkerNet. Una fonte non verificata, dunque. DarkerNet racconta che in Grecia è in atto una vera strategia della tensione,
ma soprattutto che il governo greco avrebbe assunto a propria protezione i sinistramente famosi mercenari della Blackwater (oggi ribattezzata Academi), che già avevano imperversato in Iraq e di cui si vociferano metodi sanguinari.
Sembra che la notizia arrivi da un’intervista ad un ambasciatore greco, e quindi non è confermabile. Ho cercato parecchio in Rete, ma non ho trovato nulla di ufficiale… finché non mi sono imbattuta in un articolo di un piccolo giornale di provincia dello Stato del Mississipi. La cronista, una brava investigatrice, incuriosita dalla stessa notizia, ha provato a contattare fonti greche e della Blackwater per tentare di avere informazioni. Senza risultato, come era prevedibile: chi ammetterebbe un fatto del genere?
Nessuno. Ma Internet conserva tutti i segreti, e li fa saltar fuori quando meno te lo aspetti: ecco quindi la brava Barbara scoprire, alla faccia di tutte le negazioni “ufficiali”, un vecchio articolo di Athens News, giornale greco, risalente all’Agosto del 2012 che apre testualmente:
La sicurezza del Parlamento sarà rilevata da una compagnia privata, mentre il numero delle forze dell’ordine usate per proteggere politici e altre figure pubbliche sarà drasticamente ridotto.
Ne consegue che l’informazione diffusa da quel blog, e rilanciata su tutta la Rete, pare avere una conferma da una fonte attendibile e anche piuttosto “vecchia”.
Commenti? In un Paese che sta crollando, e dove molto presto anche le forze dell’ordine resteranno a terra e a piedi con il conseguente sfascio della sicurezza dei cittadini, si provvede a mettere al sicuro esclusivamente l’organismo deputato a continuare ad opprimere il popolo ed a distruggere ciò che resta. Qualora la gente disperata decida di tentare il tutto per tutto e ribellarsi al governo, troverà pane per i suoi denti: invece dei poliziotti greci, i mercenari senza volto della compagnia privata più pericolosa del mondo

terrarealtime

http://crisis.blogosfere.it/2013/02/cri ... atene.html


Ah ecco vedi..................

03/03/2013, 01:24

L’ECONOMIA GRECA È KAPUT (UNO SGUARDO NELL’ABISSO)

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http://www.altrainformazione.it/wp/2013 ... ellabisso/

"L’economia greca è finita. L’economia greca è in una grande, grande depressione … Non c’è nessun potere, nessuna forza all’interno dell’economia greca, all’interno della società greca che possa evitarla …. Immaginiamo di essere nell’ Ohio del 1931 e di chiederci: Che possono fare i politici dell’ Ohio, per tirare fuori l’Ohio dalla Grande Depressione? La risposta è niente. "

- Yanis Varoufakis - economista greco

Dopo 5 anni di crescita negativa, una disoccupazione arrivata a livelli da record e tagli selvaggi ai servizi essenziali dei programmi alla base dall’assistenza, la società greca sta cominciando a cedere.
I diabetici non possono permettersi l’insulina, il numero dei suicidi e l’uso di anti-depressivi ormai è fuori controllo, il tasso di tubercolosi e di HIV è alle stelle, e i pensionati disperati, sono ridotti a cercare un tozzo di cibo frugando nei cestoni della mondezza fuori dai negozi di alimentari, per sfamare se stessi e le loro famiglie. La trasformazione scioccante da nazione moderna a stato in bancarotta non è avvenuta in una notte sola e nemmeno senza una spinta dei burocrati dell’UE e dei potentati finanziari che dettano la politica economica da Bruxelles, Francoforte e Berlino.

Questi cosiddetti "manager" hanno guidato i diciassette paesi della zona euro nella più grande crisi dopo la Grande Depressione, imponendo strette di cinghia che hanno soffocato la crescita, hanno spinto la disoccupazione alle stelle, e provocato proteste e violenze nelle strade in tutto il continente. La Grecia è stata particolarmente colpita. La povertà e la miseria ormai sono dilaganti. Il paese è un cesto bucato. Segue qualche brano tratto da articoli del Guardian:

"La Grecia è attualmente al centro di una crisi umanitaria . Gran parte delle famiglie greche oggi vive in condizioni di "deprivazione materiale". Un po’ più del 11% in realtà vive in "deprivazione materiale estrema", il che significa senza sufficiente riscaldamento, elettricità, e senza disporre di una auto o di un telefono . C’è stata una crescita esplosiva delle mense per i poveri e della distribuzione di generi alimentari. … La Chiesa Ortodossa distribuisce circa 250.000 razioni giornaliere … Per recenti ordini del governo, le razioni comunali sono state aumentate a causa del crescente numero di bambini che svengono a scuola, perché hanno mangiato solo cibi a basso contenuto calorico. La dimostrazione della povertà, della disuguaglianza, e dell’impossibilità di accedere ai servizi base è confermata dalle dichiarazioni di gente sempre più disperata che lavora in prima linea. "[/f]

[wbf]“The Guardian” riconosce che non ci sono ragioni politiche per cui la crisi non sia stata adeguatamente seguita dai media. "Riconoscendo la gravità della situazione, il governo geco e l’UE avrebbero anche dovuto ammettere che la situazione attuale è stata determinata dal cosiddetto "salvataggio dell’economia " della Grecia. Quindi, le autorità hanno scelto di rimanere in silenzio. La Grecia non è stata salvata anche perché questo non è mai rientrato nei piani. Fin dall’inizio, l’austerità aveva lo scopo di punire e umiliare lo stato, per strizzarlo ed espropriarlo di qualsiasi cosa di valore. E la farsa va ancora avanti con i commissari della UE che continuano a sostenere che la loro teoria infame stia raggiungendo i suoi obiettivi. Tanto per ribadire questo concetto, il Vice Presidente della Commissione europea, Olli Rehn, osanna l’austerità come antidoto agli affanni del debito europeo.

" La decisa azione politica intrapresa di recente sta spianando la strada ad un rapido recupero. Dobbiamo mantenere la rotta delle riforme ed evitare qualsiasi perdita di slancio, che potrebbe minare l’inversione di tendenza per ridare fiducia, ritardando la ripresa necessaria della crescita e della creazione di posti di lavoro. "[/f]

Non c’è recupero. L’EuroZona è in preda alla depressione. I fondamentali dell’economia sono stati buttati a mare per favorire gli interessi dei ricchi che traggono profitti dall’immiserimento dei lavoratori. L’austerità è una finzione che ha scaraventato gran parte del sud Europa tra i rifiuti. Un numero crescente di famiglie sta abbandonando i figli, perché non riesce più a mantenerli.

Secondo Press TV:

[wbf]"C’è stato un aumento del numero dei neonati abbandonati fuori dalle cliniche e affidati alla beneficenza …." Le famiglie si stanno disgregando, e crescono le istanze di madri e padri che denunciano di non essere più in grado di crescere i loro stessi figli" come ha detto il Segretario Generale del Sindacato dipendenti pubblici Adedy, Ilias Ilioupolis .
Le implicazioni politiche di questa austerità sono altrettanto preoccupanti. C’è una crescente opposizione al diktat di Bruxelles che ha portato ad una recrudescenza dell’estremismo di destra in particolare con il partito super-nazionalista Alba Dorata, il cui stile nazista e la sua retorica contro gli immigrati ora sta trovando ampio consenso tra i giovani greci disoccupati e disillusi. La xenofobia e l’antisemitismo sono in aumento. I politici di Bruxelles potrebbero invertire questa pericolosa tendenza, ma hanno scelto di moltiplicare le umiliazioni della Grecia, aumentando le loro richieste e negando qualsiasi sostegno fiscale di cui il paese ha disperato bisogno. Di conseguenza, gli elementi reazionari stanno prendendo forza, mentre le istituzioni democratiche stanno progressivamente indebolendosi.[/f]

Nel frattempo, l’economia di tutta l’EZ continua a peggiorare. In Grecia, ad esempio, il rapporto sul 3° trimestre si è ridotto del 7,2 %, peggiore del 2° trimestre quando aveva perso il 6,3% . Quindi l’economia sta peggiorando e significa anche che la Grecia non rispetterà i suoi obiettivi sul disavanzo e sarà costretta a mettere in atto altre misure di austerità. Ma se il governo continuerà a non fare ‘investimenti pubblici, la domanda si indebolirà, le entrate dello Stato diminuiranno, e la recessione si aggraverà ancora. Lo stesso modello continua a ripetersi da venti trimestri, e niente cambia. La Grecia viene fatta a pezzi e svenduta a corporazioni e uomini d’affari ricchi e senza fondo. Si mantiene ancora un supporto vitale per fare in modo che le banche europee e gli obbligazionisti evitino di pagare per le perdite, di cui solo loro sono i veri responsabili. Una elite criminale dell’UE ha ridotto il paese in macerie.

Il MEMORANDUM: Una condanna a morte per la Grecia

A febbraio 2012, i parlamentari greci hanno firmato la condanna a morte della nazione ratificando l’atroce "Memorandum of Understanding" (MOU), un documento che abroga in modo effettivo la sovranità della Grecia e consegna la nazione nelle mani delle banche e delle società straniere. L’editto di 43 pagine impone norme severe su tutto, dalla riduzione della spesa per i farmaci salvavita, ai "vincoli che dovevano rispettare i negozianti per vendere certe particolari categorie di prodotti, come gli alimenti per bambini."
Il MOU prevede un taglio del 10% degli stipendi salari dei dipendenti pubblici, tagli a "fondi di previdenza sociale e ospedali", e ancora altre privatizzazione dei beni di proprietà pubblica e per ogni privatizzazione il PIL si contrae. E’ la strada indicata alla Grecia per uscire dalla sua crisi attuale, il protocollo riduce la spesa pubblica e contemporaneamente crea nuove opportunità di sfruttamento e saccheggio dello stato.

Ecco un estratto dal MOU:

[wbf]"Il governo è pronto a mettere in vendita le sue quote residue nelle imprese di proprietà statale, se necessario per raggiungere gli obiettivi di privatizzazione. Il controllo pubblico sarà limitato solo ai casi di infrastrutture di rete critiche. " I beni pubblici vengono venduti per pochi centesimi di dollaro a società e imprenditori stranieri.
[/f]
Poi c’è questo:

[wbf]"Il governo non proporrà, né metterà in atto misure che possano violare le norme in materia di libera circolazione dei capitali." In Grecia, gli interessi dei cittadini sono stati subordinati agli interessi delle imprese a scopo di lucro e dei loro azionisti. Le regole del Capitale. L’ MOU degrada i principi base sui quali poggia il governo rappresentativo. Il memo contiene anche disposizioni che prevedono attacchi contro l’ organizzazione del lavoro.[/f]

Ancora una clip:

[wbf]"Il Governo adotterà misure per favorire un rapido adeguamento del costo del lavoro per combattere la disoccupazione e ripristinare la competitività dei costi, garantire l’efficacia delle recenti riforme del mercato del lavoro, allineando le condizioni di lavoro nelle ex imprese statali a quelle del resto del settore privato e introdurre accordi più flessibili sugli orari di lavoro. Questa strategia dovrebbe arrivare a ridurre i costi nominali unitari del lavoro del 15% entro il 2014. Allo stesso tempo, il Governo promuoverà una contrattazione salariale che uniformi i vari livelli e combatta il lavoro nero. "


Il governo greco deve revocare i diritti di contrattazione collettiva e di impugnare le leggi sul salario minimo che minano il rapporto "costo-competitività", un termine orwelliano che significa "salari da schiavi". Chi ha scritto questo laido Memorandum cerca di nascondere la propria animosità verso i lavoratori con l’invenzione di pubbliche relazioni e "crisi del debito", ma la loro vera intenzione è chiara. Ecco ancora una chicca del MOU:
"Il governo istituisce una task force per esaminare …. casi di gestione giudiziaria, con la facoltà di rimuovere i casi in sospeso dai registri dei tribunali." … Questo fa seguito al piano di lavoro, presentato dal governo a maggio 2012, che prevede la riduzione del carico di ricorsi fiscali giacenti nel mese di gennaio 2012, in tutti i tribunali e le corti di appello amministrative, che prevede obiettivi intermedi per ridurre l’arretrato di almeno il 50% entro giugno 2012, di almeno l’ 80 % entro dicembre 2012 e l’azzeramento dell’arretrato per la fine di luglio 2013. "

L’ MOU, contiene anche una carta che “dice come non andare gratis in prigione, se inganni il fisco”. Come aiuta a riequilibrare il bilancio? Non aiuta, ma serve a spiegare che la "crisi del debito" è una truffa progettata per aprire la Grecia come una pigna e per rubare tutto quello su cui la grande finanza e i loro colleghi delle multinazionali riescono a mettere le mani. L’oligarchia finanziaria sta usando i suoi agenti politici ad Atene per intensificare la repressione della polizia di Stato e per reprimere ogni focolaio di resistenza organizzata.

Secondo il World Socialist Web Site:

"In quattro distinte occasioni il governo greco è ricorso alla legge marziale per costringere i lavoratori in sciopero a riprendere il lavoro, da quando l’Unione europea ha iniziato a dettare le misure di austerità per la Grecia. … Ogni forma di efficace resistenza collettiva contro le incontrollabili misure di austerità, che sono già costate decine di migliaia di posti di lavoro e tagli a stipendi e pensioni è stata effettivamente dichiarata illegale …


L’attacco al diritto di sciopero in Grecia è stato realizzato con la collaborazione ed il sostegno di altri governi europei e delle istituzioni dell’UE. La cosiddetta "troika", il Fondo Monetario Internazionale (FMI), la Commissione Europea e la Banca Centrale Europea (BCE), controllano tutte le misure prese dal governo greco e hanno inviato osservatori per sorvegliare ogni ministero greco. "

L’austerità viene usata per mascherare il saccheggio della Grecia da parte del capitale straniero. L’attacco alla nazione martoriata guidato dalla troika, ha portato ad una disoccupazione giovanile superiore al 60%, ha ridotto milioni di lavoratori ad uno stato di "deprivazione materiale estrema" ed ha buttato nel caos il sistema sanitario pubblico.
MIKE WHITNEY vive nello stato di Washington. Ha collaborato a Hopeless: Barack Obama and the Politics of Illusion (AK Press).

Fonte: http://www.counterpunch.org
Link: http://www.counterpunch.org/2013/02/26/ ... -is-kaput/
- See more at: http://www.altrainformazione.it/wp/2013 ... Hz2c7.dpuf

03/03/2013, 01:33

Sfinge e piramidi a rischio 'svendita', proposta choc in Egitto contro la crisi

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Il Cairo - (Adnkronos/Aki) - La conferma arriva dal segretario generale del Consiglio supremo delle Antichità, che ha parlato di una proposta avanzata dal governo. Il piano per dare in concessione il patrimonio archeologico porterebbe 200 miliardi di dollari in 5 anni

Il Cairo, 1 mar. (Adnkronos/Aki) - L'Egitto potrebbe presto svendere o quanto meno dare in concessione le sue meraviglie archeologiche per far fronte alla grave crisi economica con cui si confronta ormai da anni. E' una voce che circola su Internet da diversi mesi e ora una conferma arriva da Adel Abdel Sattar, segretario generale del Consiglio supremo delle Antichità, che in un'intervista all'emittente OnTv ha parlato di una proposta avanzata dal governo. Si tratterebbe di dare in concessione a soggetti stranieri, ad esempio a tour operator internazionali, alcuni 'gioielli di famiglia', come le piramidi di Giza, la Sfinge e le aree templari di Abu Simbel e di Luxor.

Secondo alcune indiscrezioni cui fa riferimento la tv satellitare al-Arabiya, il Qatar, tra i primi sostenitori della rivolta contro l'ex rais Hosni Mubarak, avrebbe già espresso il suo interesse a prendere in gestione i più importanti siti archeologici egiziani per un periodo minimo di cinque anni. La somma che l'Egitto riceverebbe in cambio sarebbe pari complessivamente a 200 miliardi di dollari, sufficienti per pagare l'enorme debito nazionale e avviare progetti di rilancio dell'economia. Per ora Abdel Sattar ha confermato solo l'esistenza della proposta del governo, mentre ha negato che il Qatar o altri ricchi stati del Golfo siano già coinvolti nella vicenda.

Il responsabile delle antichità egizie ha spiegato che la proposta gli è stata girata dal ministero delle Finanze e che il suo autore sarebbe l'intellettuale egiziano Abdallah Mahfouz. Secondo il piano, i vari siti archeologici - o almeno la loro gestione - dovrebbero essere messi all'asta con un bando pubblico destinato a soggetti internazionali. La proposta non sembra per ora aver raccolto grandi consensi e lo stesso Abdel Sattar ha espresso la sua contrarietà, assicurando che il ministero per le Antichità ha espresso un parere legale contrario. Ma la crisi economica continua a mordere e, in assenza di stabilità politica e di ricette economiche credibili, quella delle attrazioni turistiche e culturali potrebbe essere l'ultima carta da giocare.


http://www.adnkronos.com/IGN/News/Ester ... 39306.html

07/03/2013, 19:13

La troika ricatta Atene: “25.000 licenziamenti in cambio di nuovi prestiti”

I dati forniti ieri dall’Ufficio Statistico dell’Unione Europea (Eurostat) sul Pil e sui consumi delle famiglie degli Stati membri nel quarto trimestre del 2012 dimostrano che Bruxelles ha fallito per l’ennesima volta. La recessione economica tuttora in corso coinvolge ormai tutti i Paesi dell’Eurozona,
anche se con intensità diversa a seconda della solidità delle singole economie. Il Prodotto Interno Lordo è sceso dello 0,6 per cento nell’ultimo trimestre, mentre su base annua il calo è del 2,7. Persino la Germania ha frenato la sua crescita registrando un abbassamento pari allo 0,6 per cento. Ma nonostante tutto gli eurocrati perseverano la loro politica a favore dei creditori (le banche) per mezzo delle privatizzazioni (svendita del patrimonio pubblico) e delle ricette di austerità e tagli (smantellamento dello Stato Sociale). Misure ordinate prevalentemente dalla Troika (Bce, Ue, Fmi) in cambio di nuovi aiuti finanziari (presiti a interesse) per “rilanciare” l’economia e continuare a risanare il proprio debito pubblico.
Ieri lo stesso copione è stato ordinato al governo di Atene. Il ministro delle Finanze, Yannis Stournaras, ha incontrato i rappresentanti dei creditori internazionali per discutere della parte economica della riforma amministrativa che riguarda la mobilità (condizione che costituisce il primo passo verso il licenziamento) di 25 mila dipendenti statali entro la fine dell’anno e la riduzione dell’Iva sui prodotti di ristorazione dall’attuale 23% al 13%. “La questione della mobilità dei dipendenti statali è considerata cruciale per dare il via libera alla concessione della tranche” (2,8 miliardi di euro) ha fatto sapere la delegazione della Troika. Mentre sempre ieri, nel pomeriggio questi ultimi hanno incontrato il ministro del Lavoro, Yannis Vroutsis, per discutere delle modifiche da apportare al sistema dei contributi previdenziali e del nuovo sistema di definizione dello stipendio base nel settore privato, il quale subirà un’ulteriore riduzione. Così dopo il programma di privatizzazioni che impone entro la fine del 2014 la vendita di aziende statali come l’Opap (la società che gestisce le lotterie), le Poste elleniche, la Depa (azienda del Gas), la Desfa (gestore della rete del gas) e la concessione a privati di infrastrutture come porti, aeroporti ed autostrade, la Grecia si prepara ad altre nuove riforme “lacrime e sangue” ai danni dello Stato Sociale.
Il popolo ellenico è ormai allo stremo, strozzato dalle misure del governo e della Troika, mentre la Grecia è già entrata nel quinto anno di recessione con una disoccupazione record pari al 27% (che raggiunge il 50% fra i più giovani), per la chiusura di scuole, degli uffici pubblici, degli ospedali, dei servizi di trasporto marittimi e aerei. Ogni giorno ci sono mille disoccupati in più. Il Prodotto interno lordo che lo scorso anno è sceso del 6%, è retrocesso ai livelli di dodici anni fa. Chi non ha più un tetto, va a vivere in strada, mentre nelle città aumentano violenze, rapine e furti nelle case. I crimini sono addirittura aumentati del tremila per cento in due anni. Secondo uno studio del Gsee, il maggior sindacato del settore privato, 3,9 milioni di persone su 11 vivranno a fine 2013 sotto la soglia di povertà dei 7.200 euro di reddito annuo. Il Paese è sommerso dai debiti e mantenuto a galla allo stesso tempo dagli “aiuti” finanziari forniti dai Paesi dell’Eurozona e dal Fondo Monetario Internazionale che secondo il programma stabilito nel 2014 raggiungeranno la cifra stratosferica di 240 miliardi di euro.
Grecia. Il governo mette sotto controllo le operazioni bancarie
Il segretario generale per i sistemi di informazione ha approvato un decreto che permette al governo di monitorare tutte le operazioni bancarie ad opera dei cittadini. Il controllo avverrà attraverso un meccanismo di doppio controllo online, mettendo i conti corrente in collegamento con spese e dichiarazione dei redditi. Il Ministero delle Finanze potrà quindi analizzare tutti i conti correnti, gli ispettori online potranno consultare prestiti, depositi, carte di credito e qualunque altro dato bancario, senza avere il permesso dei detentori dei conti.
Atene. Rimpasto di governo in vista
Il premier greco Antonis Samaras dovrebbe decidere nei prossimi giorni se fare un rimpasto del suo governo di coalizione (con il suo partito, Nea Dimokratia, appoggiato dal socialista Pasok e da Sinistra Democratica) dopo che il leader del Pasok, Evangelos Venizelos, uscito rafforzato dal recente Congresso del partito, ha manifestato la propria disponibilità a fornire all’esecutivo ulteriori ministri socialisti.

http://terrarealtime.blogspot.it

08/03/2013, 01:05

Francia: proteste contro chiusura fabbrica Goodyear, 19 agenti feriti

Parigi, 7 mar. (Adnkronos/Dpa) - Sono 19 gli agenti di polizia che sono rimasti feriti oggi negli scontri che si sono registrati durante le proteste contro la chiusura della fabbrica della Goodyear a Rueil-Malmaison, nei pressi di Parigi. Secondo quanto ha reso noto un portavoce della polizia francese, sei poliziotti sono stati trasferiti in ospedale ed un manifestante e' stato arrestato.


http://www.adnkronos.com/IGN/News/Ester ... 63816.html


Usa: documentario shock, 16% famiglie combattono la fame

Washington, 5 mar. (Adnkronos) - Decine di milioni di cittadini americani combattono la fame. La denuncia arriva dal documentario 'A Place at the table", in uscita in alcune sale negli Stati Uniti il prossimo fine settimana. "Per la maggior parte gli americani non sono a conoscenza di quanto vasto sia il problema", ha spiegato Kristi Jacobson, che ha diretto con Lori Silverbush il documentario, un'inchiesta su come un paese come gli Stati Uniti possa avere un 16 per cento di famiglie confrontate a problemi di questo tipo. Il documentario e' nato dopo che a Tom Colicchio, produttore esecutivo di "A Place at the Table" e' arrivata la telefonata di un dirigente scolastico che riferiva del caso di una ragazzina di 12 anni sorpresa a rovistare tra i rifiuti in cerca di cibo, uno degli oltre 16 milioni di bambini americani che soffre la fame o l'insicurezza alimentare.


http://www.adnkronos.com/IGN/News/Ester ... 10507.html

09/03/2013, 13:15

Questa la poggio qui, perchè merita davvero....

DarthEnoch ha scritto:

così, solo per ricordarci chi ci dà consigli, ecco come rispose Julius Nyerere, primo presidente della Tanziana indipendente:

"Perché avete fallito?" - gli chiesero.

«L’impero britannico - replicò il Mwalimu dall’alto della sua dignità - ci consegnò un paese con l’85% di analfabeti, due ingegneri e dodici medici. Quando ho lasciato la mia carica, gli analfabeti erano il 9% e c’erano migliaia di ingegneri e di medici. Quando, tredici anni fa, io ho lasciato, il reddito pro capite era il doppio di quello attuale, mentre oggi abbiamo un terzo di bambini in meno nelle scuole, e la sanità e i servizi sono in rovina. In questi tredici anni, la Tanzania ha fatto tutto quello che la Banca Mondiale e l’Fmi le hanno imposto di fare». E ritorcendo la domanda: «Perché voi avete fallito?».

09/03/2013, 18:35

sabato 9 marzo 2013

Draghi: L’Italia proseguirà le riforme come se fosse inserito ”il pilota automatico”

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Non devono neanche più fare finta. Grazie al pareggio di bilancio, MES, Fiscal Compact, Euro, e tutte quelle cose che ci hanno spacciato per buone e giuste negli ultimi vent'anni. Quello che si fa in Italia (e in Europa) non è più deciso dai cittadini. Infatti i risultati delle elezioni non influiscono minimamente sul percorso verso il superstato orwelliano europeo. Perchè orwelliano? Perchè non c'è alcun segno di democrazia nell'attuale Europa Unita. Perchè decidono tutto in pochi, appartenenti tutti agli stessi circoli gesuitico-massonici.
Quelli, per intenderci che gestiscono finanza, industria e religioni. E non sono previsti meccanismi in cui le persone comuni possano dire la propria. Abbiamo trasferito la nostra sovranità, andando dietro a Prodi&Co, mentre eravamo accecati dallo schifo del berlusconismo. Siamo finiti nel recinto, anche grazie alla divisione dell'opinione pubblica. Persino Grillo non dice nulla contro l'Euro e l'Europa, anzi, dice che lui ne vorrebbe una con una lingua sola, parla solo di referendum di referendum sull'Euro, ma evidentemente, le persone tipo Draghi, non temono certe cose. Basterà mettere paura al punto giusto, al momento giusto. In un certo senso, il berlusconismo è stato sostituito dal grillismo. Tutti divisi, a rinfacciarci cose, case, banche, nani e ballerine. E come vedete, Draghi, invece, è tranquillissimo. - E.C.

http://www.coscienzeinrete.net/politica/item/1154-draghi-l%E2%80%99italia-proseguir%C3%A0-le-riforme-come-se-fosse-inserito-%E2%80%9Dil-pilota-automatico%E2%80%9D

"L'Italia prosegue sulla strada delle riforme", indipendentemente dall'esito elettorale. Lo ha detto il presidente della Bce Mario Draghi, sottolineando che il processo delle riforme continua come se fosse inserito "il pilota automatico".

Il programma 'Omt' "c'é, ma la palla è nel campo dei governi e le condizioni le conosciamo". Per quanto riguarda le elezioni ha poi affermato Draghi: "E' la democrazia, è qualcosa che ci sta a cuore e i mercati lo sanno".

E Draghi ha sottolineato come l'esito delle elezioni italiane, e altri fattori come la spinta francese a una monetizzazione del debito da parte della Bce, non abbiano alcun impatto sull'unità di intenti dell'Europa verso le riforme.

Il programma 'Omt' con cui la Bce può aiutare gli Stati in difficoltà "c'é, ma la palla è nel campo dei governi e le condizioni le conosciamo", ha aggiunto il presidente della Bce, sempre in merito al voto in Italia.

La debolezza economica nell'Eurozona si è protratta e la ripresa ci sarà "più avanti" nel 2013. Lo ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi.

La politica monetaria della Bce resterà "accomodante" di fronte a uno scenario di inflazione contenuta, ha spiegato Draghi. Il consolidamento fiscale deve essere parte di un pacchetto di misure strutturali che rilancino la crescita.

Il consolidamento fiscale deve essere parte di un pacchetto di misure strutturali che rilancino la crescita, ha affermato Draghi.

L'Italia, come altri Paesi, "deve continuare il percorso delle riforme strutturali, unico modo per riportare la crescita, e capitalizzare sul consolidamento di bilancio ottenuto". Lo ha detto Mario Draghi, che non ha voluto rispondere a una domanda sull'ipotesi di referendum in Italia per uscire dall'euro.

Fonte: http://www.imolaoggi.it/?p=43642

Pubblicato da terrarealtime a 17:58

Source: TERRA REAL TIME: Draghi: L’I...ito ”il pilota automatico”

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Che drago il Draghi [:p] Immagine ma quando si spegne?
Ultima modifica di Wolframio il 09/03/2013, 18:44, modificato 1 volta in totale.

18/03/2013, 12:56

http://www.bbc.co.uk/news/world-europe-21825981
Accadra` anche in italia.....

18/03/2013, 13:35

http://www.wallstreetitalia.com/article ... conti.aspx
Pare che il prelievo forzoso sui conticorrenti ciprioti sarà il seguente:

"Prove tecniche di default nell'isola: lo Stato in bancarotta impone un'imposta addizionale del 10% su tutti i depositi superiori a 100.000 euro e del 15% su chi ne ha 500 mila; 3% per tutti gli altri. L'annuncio dell'Eurogruppo, la Spectre che con Ue e Fmi ha varato un salvataggio di emergenza da 10 miliardi. Coinvolti capitali italiani e russi. Schiaffo a Putin. Banche chiuse fino a mercoledì. Merkel voleva misure piu' severe. Moody's: aumenta rischio fuga dai depositi nei paesi periferici. 71% ciprioti: Parlamento deve rifiutare bailout."

La manovra andrà a integrare i 10 miliardi che offrirà l'europa.
La cosa folle è che non mi sembra venga effettuato tramite iniezioni di liquidità.
E' una situazione pazzesca...
[:(]

18/03/2013, 14:02

superza ha scritto:

http://www.wallstreetitalia.com/article ... conti.aspx
Pare che il prelievo forzoso sui conticorrenti ciprioti sarà il seguente:

"Prove tecniche di default nell'isola: lo Stato in bancarotta impone un'imposta addizionale del 10% su tutti i depositi superiori a 100.000 euro e del 15% su chi ne ha 500 mila; 3% per tutti gli altri. L'annuncio dell'Eurogruppo, la Spectre che con Ue e Fmi ha varato un salvataggio di emergenza da 10 miliardi. Coinvolti capitali italiani e russi. Schiaffo a Putin. Banche chiuse fino a mercoledì. Merkel voleva misure piu' severe. Moody's: aumenta rischio fuga dai depositi nei paesi periferici. 71% ciprioti: Parlamento deve rifiutare bailout."

La manovra andrà a integrare i 10 miliardi che offrirà l'europa.
La cosa folle è che non mi sembra venga effettuato tramite iniezioni di liquidità.
E' una situazione pazzesca...
[:(]


Tutto vero purtroppo
La gente fa file chilometriche per ritirare quel poco che gli rimane.....

24/03/2013, 12:45

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La previsione dell'Ocse, che si scontra con chi ha dubbi sulla solidità dell'economia e chi pronostica bolle sul mercato immobiliare. E invece gli Stati Uniti perderanno il primato tra tre anni appena.


Secondo l'Ocse la Cina sarà la prima economia del mondo già nel 2016.


ROMA (WSI) - Che la Cina prima o poi supererà gli Stati Uniti e diventerà la prima economia al mondo non è una novità. Ma che ciò avverrà tra tre anni, stupisce, soprattutto dopo i diversi alert che da mesi sono lanciati riguardo alla solidità della sua economia, o al rischio di bolle immobiliari.

Una prova di fiducia è invece arrivata dall'Ocse: "In una prospettiva di lungo periodo, la Cina ha sopravanzato l'eurozona ed è in corsa per diventare l'economia più grande del mondo intorno al 2016"

"L'economia cinese - specifica lo studio - ha resistito alla crisi virtualmente meglio di qualsiasi paese Ocse, e oggi é ben piazzata per godere di un quarto decennio di avanzamento e miglioramento degli standard di vita. Restano vari rischi", legati al contesto globale "fragile", a squilibri interni e agli eccessi nei "finanziamenti extra bilancio" nel pubblico e nel privato.

Secondo le stime Ocse, il pil cinese crescerà dell'8,5% nel 2013 e dell'8,9% nel 2014.

Il paese deve comunque affrontare i problemi ambientali prima che il loro costo per lo sviluppo economico diventi eccessivo.

"Alcune forme di inquinamento stanno calando ma la qualità dell'aria e dell'acqua sono spesso carenti, e impongono costi considerevoli", scrive l'organizzazione. Per questo, "é necessario portare avanti un ampio mix di politiche per contribuire al raggiungimento degli obiettivi ambientali in modo efficiente sul fronte dei costi, tra cui approcci di mercato ben implementati e migliore applicazione delle regole esistenti".

In particolare, "per incoraggiare ulteriormente il progresso nell'uso efficiente dell'energia, la tassazione del diesel e del gasolio dev'essere aumentata, mentre il prezzo di elettricità, carbone, gas e acqua deve meglio riflettere i costi".

http://www.wallstreetitalia.com/article ... -2016.aspx

probabilmente le gerchie che dominano il mondo in un futuro quanto mai vicino saranno soggetto a cambiamenti non indifferenti.......[;)]

26/03/2013, 01:16

Conti correnti: "Scappate subito da questi paesi"

JP Morgan fa notare che la fetta di grandi depositi non assicurati è probabilmente
vicina alla metà circa dei depositi totali dell'Unione europea. Guarda altro grafico sull'Italia.


http://www.wallstreetitalia.com/article ... paesi.aspx

NEW YORK (WSI) - "Unsecured Depositors Of The World, Unite... And Get The Hell Out Of These Countries": depositanti non assicurati di tutto il mondo, unitevi...e scappate subito da questi paesi".

Non lascia margini di dubbio l'alert di JP Morgan. Riferendosi ad alcuni dati recenti, la banca americana fa notare che la fetta di grandi depositi non assicurati è probabilmente vicina alla metà circa dei depositi totali dell'Unione europea.

Con i depositi che si stanno già spostando dai paesi periferici verso mete più sicure, la fragilità dell'intero sistema bancario è evidente. Da quali paesi bisogna scappare? Per JPM la risposta è ovvia: dai paesi periferici dell'Eurozona, dunque da Italia, Cipro, Irlanda, Portogallo, Grecia e Spagna.


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Secondo JPM, nonostante i nostri politici e le varie autorità di borsa e mercati assicurino che Cipro è un fatto a sé, e che l'Italia in nessun modo rischia di trovarsi nella stessa situazione, per chi ha depositi presso i conti correnti italiani, la situazione non è assolutamente tranquilla.

"Abbiamo ritenuto appropriato mettere in evidenza quali nazioni hanno la maggior fetta di depositi non assicurati (e al contempo non sono anche sotto i controlli di capitali della Bce). Sembra, tra molti altri, che nonostante la Francia abbia deciso di rinunciare alla tassa del 75% sui più ricchi, esiste una buona ragione per i benestanti di andare via".


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Ma non si tratta di un problema solo per "i ricchi", ovviamente: nel momento in cui si dovesse innescare una fuga di capitali da parte dei più ricchi, ovviamente lo stesso, anzi, con maggiore panico, farebbero la classe media e quella ad ancor più a basso reddito.

Già in Italia, parlando con la gente comune, il timore è vivo. Il problema è che il caso Cipro è senza precedenti, in quanto ha introdotto il prelievo forzoso.

L'accordo per evitare il peggio è stato raggiunto, ma sempre di prelievo forzoso si tratta.


Con il rischio, nonostante le rassicurazioni, che tale manovra verrà applicata prima o poi ad altri paesi dell'Eurozona - e l'allarme è stato già lanciato, su Spagna, Grecia, Francia, Irlanda e Italia e l'ammontare di depositi che non sono assicurati -, come farà il sistema bancario europeo a evitare la fuga dei capitali?

Come dimostra il caso di Abn Amro, la corsa all'oro è già iniziata. Logico: i cittadini ora vogliono ritirare tutti gli asset sicuri visto che temono prima o poi il sequestro dei loro conti in banca. Ma le banche stanno impedendo, ora, anche questo.

Robert Henriques, esperto di JP Morgan: "per le prossime crisi potremmo assistere a una fuga dei depositi.
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