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MessaggioInviato: 13/01/2012, 16:46 
Scusami sezione9, ma stiamo parlando di una teocrazia che si fonda IN PARTE (opinabilmente) sulla legge coranica, ora tu ti scandalizzi sul fatto che il potere religioso ha voce in capitolo? E' la natura stessa di quel regime che rende ovvio questo, per altrettanto ovvi motivi... se così non fosse potrebbero mettere ad esempio una guida laica, o un ebreo o un ateo.
Ma se i cittadini iraniani in maggioranza accettano e condividono questa impostazione, allora la discriminante religiosa non è più un limite (che non significa una discriminazione).
Quello che dico, ma mi sembra di parlare al vento, è che esistono meccanismi di controllo su chi fa cosa, come e perché.
Mi pare poi che qui ci sia un equivoco... io non dico che l'Iran sia una democrazia, intendiamoci bene, io dico che l'Iran non è una dittatura, almeno non ancora.

PS.
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[size=125]Iran: Russia, intervento militare minaccia a nostra sicurezza[/size]


AGI) - Bruxelles, 13 gen. - La Russia guardera' a ogni intervento militare legato al programma nucleare iraniano come a una minaccia alla propria sicurezza. Lo ha affermato l'ambasciatore alla Nato Dmitri Rogozin parlando con i giornalisti a Bruxelles. "L'Iran - ha detto Rogozin - e' un nostro vicino - qualora venga coinvolto in un'azione militare questo sarebbe una minaccia diretta alla nostra sicurezza".
Secondo il capo della sicurezza del Cremlino, Nikolai Patrushev, vicino a premier Vladimir Putin, Israele starebbe spingendo gli Usa a una guerra con l'Iran, secondo quanto riporta Interfax.
"Siamo in maniera decisa interessati alla non proliferazione della armi di distruzione di massa - ha detto Rogozin - ma crediamo che ogni paese abbia il diritto di muoversi nella direzione che crede, incluso l'Iran". E Giappone e Russia frenano sulle nuove sanzioni contro Teheran. Mosca ha avvertito che le nuove misure, "cosi' come un'operazione militare", saranno interpretate "come un tentativo di cambiare il regime in Iran".
La presa di posizione del viceministro degli Esteri Gannady Gatilov conferma che i russi, per i loro interessi economici e geolpolitici, non sono disposti ad assecondare la campagna di isolamento di Teheran avviata dall'Occidente.
Perplessita' sulle nuove sanzioni e' stata espressa da Tokyo che ha invitato a "un'estrema cautela su questa materia".
Il regime degli ayatollah ha ribadito che non fara' marcia indietro sul suo programma nucleare ma il via libera dato alla visita degli ispettori dell'Aiea, che dovrebbero arrivare in Iran a fine mese, ha portato acqua al mulino di chi sostiene il dialogo.
Nel frattempo Teheran ha dato un corale addio allo scienziato nucleare, Mostafa Ahmadi Roshan, ucciso due giorni in un attentato. La cerimonia funebre si e' svolta nel nord della capitale ed e' stata trasmessa in tv mentre i leader del Paese, con la Guida Suprema Ali Khamenei in testa, puntavano il dito contro il Mossad e la Cia, accusati del "codardo" e "abominevole" omicidio, come lo ha definito l'ayatollah. L'anatema di Khamenei, che non ha perso occasione per ribadire "determinazione" ed "energia" sulla via del nucleare, e' arrivato proprio mentre il quotidiano New York Times svelava un contatto sottotraccia tra gli Usa e la Guida Suprema. La Casa Bianca avrebbe usato un canale segreto per mettere in guardia il regime dalla chiusura dello Stretto di Hormuz, minacciata da Teheran. In caso di stop alla navigazione, e' stato il monito, Washington riterra' che sia stata superata la "linea rossa" e dovra' agire. Quanto alla visita degli ispettori dell'Aiea, rimangono ancora molti interrogativi. Fonti diplomatiche hanno reso noto che il team sara' guidato dal capo ispettore, Herman Nackaerts, e dal numero 2 dell'Agenzia, Rafael Grossi. Gli inviati dovrebbero trattenersi dal 28 gennaio alla prima settimana di febbraio ma non e' chiaro se avranno accesso ai siti nucleari, tra cui il nuovo impianto a Fordow, o si limiteranno a colloqui con le autorita'. "Lo scopo della missione e' di ottenere risposte una volta per tutte alle questioni sollevate dall'Aiea nel rapporto di novembre", ha spiegato una fonte.


Iran: funerali scienziato ucciso, ancora accuse a Cia e Mossad



13 Gennaio 2012 - 16:35
(ASCA-AFP) - Tehran, 13 gen - Si sono svolti oggi a Tehran i funerali di Mostafa Ahmadi Roshan, lo scienziato nucleare ucciso in un agguato nella capitale per il quale sono stati accusati i servizi segreti americani e israeliani. Il leader supremo, l'Ayatollah Ali Khamenei, e' tornato a ribadire in un comunicato che ''l'abominevole'' e ''codardo'' omicidio e' stato commesso ''con la pianificazione e il sostegno dei servizi di intelligence della Cia e del Mossad''.

Ahmadi Roshan viaggiava a bordo di una vettura insieme ad altre due persone, quando due uomini in moto si sono avvicinati e hanno attaccato alla macchina un ordigno magnetico che e' esploso qualche secondo dopo.

Gli Stati Uniti hanno nettamente negato ogni coinvolgimento anche se il segretario alla Difesa, Leon Panetta, ha ammesso: ''Abbiamo qualche idea su chi possa essere coinvolto''.

Israele, come al solito, non commenta notizie che riguardano i propri servizi segreti. Alla Cnn che lo ha intervistato domandandogli se Israele fosse responsabile dell'omicidio, il presidente Shimon Peres ha risposto: ''Non per quanto ne sappia io''. red-uda/


Ultima modifica di AlessioLBG il 13/01/2012, 17:04, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 13/01/2012, 17:18 
Parte la visita del premier cinese nei paesi dell’area del Golfo persico
Wen Jiabao ha in programma incontri bilaterali in in Arabia Saudita, Qatar ed Emirati Arabi Uniti. Al centro dell'agenda le forniture di petrolio e le tensioni nella zona. Ma soprattutto a preoccupare Pechino è l'annunciato inasprimento delle sanzioni contro l'Iran
di Andrea Pira

estratto
Cita:
Secondo i dati della Energy Information Administration, la Cina è il principale importatore di petrolio dalla Repubblica islamica, comprando il 22 per cento del petrolio estratto nel 2010. “Le relazioni economiche e commerciali tra Cina e Iran non hanno niente a che fare con il programma nucleare”, aveva detto all’inizio di gennaio il viceministro degli Esteri cinese, Cui Tiankai, “Non possiamo mettere assieme problemi così diversi”. Da sempre Pechino si oppone a sanzioni unilaterali come quelle imposte lo scorso 31 dicembre da Washington che colpiscono chi fa affari con la Banca centrale iraniana e di fatto ostacolano i pagamenti per il greggio. All’inizio della settimana il segretario Usa al Tesoro , Timothy Geithner era a Pechino per convincere la dirigenza cinese ad allentare i propri rapporti con Teheran ricevendo tuttavia una fredda risposta. Secondo quanto riportato dall’agenzia finanziaria Bloomberg, tuttavia, la Cina potrebbe beneficiare delle sanzioni statunitensi e di quelle europee che dovrebbero essere approvate il 23 gennaio. Le sanzioni metteranno il Paese in una posizione di forza nelle trattative. Di conseguenza potrà ottenere prezzi e condizioni contrattuali migliori. Inoltre le petroliere cinesi potranno giovarsi della protezione delle pattuglie statunitensi che presidiano lo stretto di Hormuz senza pagare un centesimo.


http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/01 ... co/183645/


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MessaggioInviato: 13/01/2012, 17:22 
Cita:
AlessioLBG ha scritto:

[size=125]Iran: Russia, intervento militare minaccia a nostra sicurezza[/size]


AGI) - Bruxelles, 13 gen. - La Russia guardera' a ogni intervento militare legato al programma nucleare iraniano come a una minaccia alla propria sicurezza. Lo ha affermato l'ambasciatore alla Nato Dmitri Rogozin parlando con i giornalisti a Bruxelles. "L'Iran - ha detto Rogozin - e' un nostro vicino - qualora venga coinvolto in un'azione militare questo sarebbe una minaccia diretta alla nostra sicurezza".
Secondo il capo della sicurezza del Cremlino, Nikolai Patrushev, vicino a premier Vladimir Putin, Israele starebbe spingendo gli Usa a una guerra con l'Iran, secondo quanto riporta Interfax.
"Siamo in maniera decisa interessati alla non proliferazione della armi di distruzione di massa - ha detto Rogozin - ma crediamo che ogni paese abbia il diritto di muoversi nella direzione che crede, incluso l'Iran". E Giappone e Russia frenano sulle nuove sanzioni contro Teheran. Mosca ha avvertito che le nuove misure, "cosi' come un'operazione militare", saranno interpretate "come un tentativo di cambiare il regime in Iran".
La presa di posizione del viceministro degli Esteri Gannady Gatilov conferma che i russi, per i loro interessi economici e geolpolitici, non sono disposti ad assecondare la campagna di isolamento di Teheran avviata dall'Occidente.
Perplessita' sulle nuove sanzioni e' stata espressa da Tokyo che ha invitato a "un'estrema cautela su questa materia".
Il regime degli ayatollah ha ribadito che non fara' marcia indietro sul suo programma nucleare ma il via libera dato alla visita degli ispettori dell'Aiea, che dovrebbero arrivare in Iran a fine mese, ha portato acqua al mulino di chi sostiene il dialogo.
Nel frattempo Teheran ha dato un corale addio allo scienziato nucleare, Mostafa Ahmadi Roshan, ucciso due giorni in un attentato. La cerimonia funebre si e' svolta nel nord della capitale ed e' stata trasmessa in tv mentre i leader del Paese, con la Guida Suprema Ali Khamenei in testa, puntavano il dito contro il Mossad e la Cia, accusati del "codardo" e "abominevole" omicidio, come lo ha definito l'ayatollah. L'anatema di Khamenei, che non ha perso occasione per ribadire "determinazione" ed "energia" sulla via del nucleare, e' arrivato proprio mentre il quotidiano New York Times svelava un contatto sottotraccia tra gli Usa e la Guida Suprema. La Casa Bianca avrebbe usato un canale segreto per mettere in guardia il regime dalla chiusura dello Stretto di Hormuz, minacciata da Teheran. In caso di stop alla navigazione, e' stato il monito, Washington riterra' che sia stata superata la "linea rossa" e dovra' agire. Quanto alla visita degli ispettori dell'Aiea, rimangono ancora molti interrogativi. Fonti diplomatiche hanno reso noto che il team sara' guidato dal capo ispettore, Herman Nackaerts, e dal numero 2 dell'Agenzia, Rafael Grossi. Gli inviati dovrebbero trattenersi dal 28 gennaio alla prima settimana di febbraio ma non e' chiaro se avranno accesso ai siti nucleari, tra cui il nuovo impianto a Fordow, o si limiteranno a colloqui con le autorita'. "Lo scopo della missione e' di ottenere risposte una volta per tutte alle questioni sollevate dall'Aiea nel rapporto di novembre", ha spiegato una fonte.


Iran: funerali scienziato ucciso, ancora accuse a Cia e Mossad



13 Gennaio 2012 - 16:35
(ASCA-AFP) - Tehran, 13 gen - Si sono svolti oggi a Tehran i funerali di Mostafa Ahmadi Roshan, lo scienziato nucleare ucciso in un agguato nella capitale per il quale sono stati accusati i servizi segreti americani e israeliani. Il leader supremo, l'Ayatollah Ali Khamenei, e' tornato a ribadire in un comunicato che ''l'abominevole'' e ''codardo'' omicidio e' stato commesso ''con la pianificazione e il sostegno dei servizi di intelligence della Cia e del Mossad''.

Ahmadi Roshan viaggiava a bordo di una vettura insieme ad altre due persone, quando due uomini in moto si sono avvicinati e hanno attaccato alla macchina un ordigno magnetico che e' esploso qualche secondo dopo.

Gli Stati Uniti hanno nettamente negato ogni coinvolgimento anche se il segretario alla Difesa, Leon Panetta, ha ammesso: ''Abbiamo qualche idea su chi possa essere coinvolto''.

Israele, come al solito, non commenta notizie che riguardano i propri servizi segreti. Alla Cnn che lo ha intervistato domandandogli se Israele fosse responsabile dell'omicidio, il presidente Shimon Peres ha risposto: ''Non per quanto ne sappia io''. red-uda/



ogi ho seguito per cso il tg1 delle 13.30

sullo scienziato ammazzato
"il regime accusa bla bla,
abbiamo intervistato la moglie
che dice che era molto vicino
ai suoi studenti..alle rivolte studentesche (forse)
bla bla.."
lasciando alludere..
ma senza dirlo esplicitamente,
forse forse lo hanno ammazzato loro..

siamo ai livelli del cinegiornale luce del ventennio..
roba da goebbels..
ma ormai il 99% dei tg
sono, in politica estera, allineati e coperti
(una marea di balle..)



_________________
https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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MessaggioInviato: 13/01/2012, 18:36 
Cita:
iLGambero ha scritto:

Scusami sezione9, ma stiamo parlando di una teocrazia che si fonda IN PARTE (opinabilmente) sulla legge coranica, ora tu ti scandalizzi sul fatto che il potere religioso ha voce in capitolo? E' la natura stessa di quel regime che rende ovvio questo, per altrettanto ovvi motivi... se così non fosse potrebbero mettere ad esempio una guida laica, o un ebreo o un ateo.
Ma se i cittadini iraniani in maggioranza accettano e condividono questa impostazione, allora la discriminante religiosa non è più un limite (che non significa una discriminazione).
Quello che dico, ma mi sembra di parlare al vento, è che esistono meccanismi di controllo su chi fa cosa, come e perché.
Mi pare poi che qui ci sia un equivoco... io non dico che l'Iran sia una democrazia, intendiamoci bene, io dico che l'Iran non è una dittatura, almeno non ancora.

PS.
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Tratto da Limes.

L’architettura istituzionale rivoluzionaria pre e post-riforma del 1989 è imperniata su un sistema bi-livello, equamente ripartito tra organi eletti dal popolo e altri di diretta emanazione religiosa. La struttura è presieduta all’apice, ma non necessariamente governata, dall’ufficio della Guida suprema della rivoluzione e da due organi non eletti, il Consiglio dei guardiani e il Consiglio per i pareri di conformità. Il primo è composto da sei giuristi e sei teologi, questi ultimi nominati direttamente dalla Guida suprema, i primi nominati dal vertice del potere giudiziario e ratificati dal parlamento.

Il ruolo del Consiglio dei guardiani è di approvare le leggi, successivamente alla verifica di conformità con le norme costituzionali e con quelle islamiche, nonché di esprimere il gradimento sui candidati alle elezioni politiche, presidenziali e dell’Assemblea degli esperti. Il Consiglio per i pareri di conformità è un organo consultivo della Guida suprema della rivoluzione soprattutto nel deliberare sulle dispute legislative tra il parlamento ed il Consiglio dei guardiani. È composto da un numero variabile di membri (oggi 27, oltre a 5 cariche istituzionali di diritto), nominati direttamente dalla Guida suprema.

Gli organi eletti a suffragio universale, invece, sono il parlamento, il presidente della Repubblica e l’Assemblea degli esperti, un consesso di 86 membri il cui principale scopo è di eleggere la Guida suprema della rivoluzione e di riunirsi una volta l’anno per verificarne l’operato e approvarlo.

Completano il nerbo del sistema istituzionale il potere giudiziario, di diretta espressione della Guida suprema della rivoluzione, e le Forze armate (sia l’Artesh che i pasdaran) i cui vertici sono nominati dalla stessa Guida suprema.


Penso che sia chiaro che la parte non eletta è direttamente o indirettamente sotto il controllo della Guida Suprema, la parte eletta invece deve passare prima al vaglio di un organo sotto il controllo della Guida Suprema.

Quanto al secondo punto ("se va bene allora non possiamo dire nulla"), mi spiace, ma è un concetto che condanno nella maniera più assoluta. Lo Stato tale permette cose che per me (e anche per te, a quanto sembra) sono crimini gravissimi? Vabbè, sono a casa loro e possono fare quello che vogliono. Quindi, anche gli israeliani possono discriminare gli arabi israeliani, tanto sono a casa loro... Anche i Russi possono sterminare i ceceni, tanto, sono a casa loro... Su Guantanamo, non possiamo dire nulla: gli Americani sono a casa loro e possono fare quello che vogliono.

Bel discorso, complimenti. A parte il lato morale della questione (che per carità non metto in discussione), che per me porta a considerare profondamente ingiusto e ipocrita il tuo ragionamento (se io credo in una cosa e un mio simile subisce violenza perchè crede nella mia stessa idea, non serve tirare in ballo teorie internazionalistiche per dire che un minimo di empatia dovrei provarla), c'è anche un lato più "generale".

Tu pensi che sia sinonimo di alto spirito liberale consentire a qualunque popolo di fare quello che vuole, a casa sua. A scuola di diritto, ti ricordano che Gesù è stato lasciato condannare per libera scelta del popolo, ma vabbè. Il tuo non è un discorso di libertà, anzi, è allo stesso tempo egoista e menefreghista. Io, prima di essere italiano, sono un essere umano, per cui i confini degli Stati contano solo come finzione geografica. Non c'è differenza tra me e un iraniano. Non posso lavarmi le mani se in un Paese si commettono crimini contro l'umanità. Il relativismo culturale non può e non deve essere assenza di principi: significa accettare la possibilità di avere torto, non accettare qualunque idea. Col tuo ragionamento, si arriva a dire che la Germania nazista era a casa sua e poteva sterminare gli ebrei. Certo, non condividi questa idea, ma lasci fare. Bello spirito liberale...

Poi, e solo poi, viene il discorso del come rapportarsi con situazioni del genere. Certo che non vorrei mai una guerra, ma neanche una rivolta interna. Ma questo vuol dire che devo lasciar crepare in galera gli iraniani che la pensano come me?


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MessaggioInviato: 13/01/2012, 19:40 
E Bradley Manning lo lasciano invece crepare in galera, torturandolo magari, o forse lui non la pensa come te?
Sul resto ti ripeto, vedo che ognuno vuole insistere a sostenere la sua tesi, del resto lo scritto che hai citato di Limes evidenzia come il sistema non era cosi granitico come dicevi tu ed altri all'inizio, basta approfondire un po' alle volte.
E su quel "non va bene a me" allora gli facciamo la guerra che io non condivido assolutamente, ma se sei coerente con le tue idee, come diresti tu a me, allora arruolati e vai a in prima persona in Iran come spia, e rendi il tuo servizio all'umanità... ma attento che potresti scoprire cose molto poco piacevoli.
E comunque "gli iraniani" che crepano (tua opinione) in galera come dici tu, guarda che non la pensano esattamente come te, dato che nella quasi totalità dei casi, lo ripeto allo sfinimento, sostengono la repubblica islamica, mentre chiedono la cacciata di Ahmadinejad e di alcuni leader religiosi.
Ma quale relativismo culturale, quello è tutto tuo, ed è con quello che si vanno a fare i massacri in giro per il mondo.
Io ho detto che ogni stato può massacrare e fare quello vuole in casa propria? Ma per piacere, io ho semplicemente detto che l'Iran ha tutti i mezzi per riformare alcuni aspetti del suo regime politico, dal suo interno, e se vuole la maggioranza anche per modificarlo, senza che io o tu dobbiamo fargli la morale magari con la coscienza sporca.
Scegliere una visione teocratica, per quanto a me a te possa fare schifo, rientra nella libera autodeterminazione di un popolo, se poi tu vuoi paragonare questo a cose come il nazismo, fai pure tu.
Il NAZISMO era una dittatura, l'IRAN non lo è, poi continua pure a ripetere a ritornello la cosa.
E comunque Alessio ci ha gentilmente invitato, a ragione, di finirla con la diatriba in questa discussione, perché stiamo andando pesantemente OT, quindi se per te va bene io chiuderei qui (ti lascio anche il diritto di replica se vuoi) o aprirei altrove.


Ultima modifica di iLGambero il 13/01/2012, 19:49, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 14/01/2012, 11:18 
Non ho detto che si debba fare la guerra, anzi. Io dico che si deve sostenere chi la pensa allo stesso modo. Per cui, non vedo perchè dovrei andare a far la guerra, o a fare altre cose per cui è necessaria una competenza specifica. Dire "che bella la Libia, ci sarei voluto andare a vivere, anche perchè ha un regime migliore dell'Italia" non necessita di una competenza, solo del coraggio di prendere le proprie cose e partire. E se non lo si fa, sospetto che oltre a mancare il coraggio (e vabbè, scelte difficili) ci sia anche la convinzione che tanto meglio di noi certi Paesi non sono. Una volta si diceva che l'Urss era meglio, ma nessuno se ne andava dall'Italia...

La mia condotta è invece diversa. E credo più fattiva. Cambio Paese, così chissà che ci si capisca meglio. Sicuramente saprai del Sahara Occidentale (o Repubblica Saharawi). Ecco, io non sono favorevole alla violenza, oltretutto, non so sparare, non so usare esplosivi, non sono esperto di pratiche che tu citi. Però so fare altro: metter da parte soldi, parlare della questione, partecipare (e organizzare, anche) incontri sulla cosa. Vuoi che parliamo invece di Birmania? Mi sono rotto le scatole a parlare di Aung San Suu Kyi, fin da quando parlarne era ancora da "anticomunisti"... E se vuoi andiamo avanti. Ovvio che se fossi presidente o capo di qualcosa, agirei diversamente. Ma in ogni caso, quel poco che posso fare lo faccio. Sono coerente, io. Anche se a certi congressi ci si prendeva del filoamericano imperialista a criticare Castro...

Se vuoi restare all'Iran, invece, due cose devo dirtele: la prima, che la rivoluzione "islamica" non è nata come tale, anzi, è stata fatta dalla sinistra socialista e comunista e poi (anche per colpe loro) trasformata in islamica. La rivoluzione islamica è una rivoluzione "tradita". La seconda, riguarda necessariamente il concetto di democrazia.

Applichiamo la (considerata da te) democrazia iraniana all'Italia. Ci mettiamo il Papa a capo dello stato, nominato da un consiglio di teologi eletti ma le cui candidature possono essere escluse da un consiglio fatto per metà da persone scelte dal Papa e per metà da magistrati (col Papa che è a capo della magistratura). Consiglio che può bocciare leggi, che può escludere candidature al parlamento e che quindi ha il controllo diretto sull'attività legislativa. Dittatura è quando tutto il potere è sotto il controllo di una persona (o un gruppo di persone). Secondo te, uno Stato in cui il Papa ha il diretto controllo del potere legislativo, esecutivo e giudiziario, oltre che religioso, cos'è, democrazia? Poi, vabbè, anche in Iran ci sono fazioni contrapposte. Anche nell'Impero Romano c'erano, ma non era una democrazia. Anche nell'Urss c'erano "destra" e "sinistra".


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27/apr/2010




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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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Hai travistato tutto quello che ho scritto (il che rende inutile replicare) attribuendomi inoltre cose che non ho mai detto-scritto, ma RIPETO, torniamo in topic.


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Cita:
iLGambero ha scritto:

Hai travistato tutto quello che ho scritto (il che rende inutile replicare) attribuendomi inoltre cose che non ho mai detto-scritto


Meno male... non sono l'unico a dirlo allora... [8]

Cita:
ma RIPETO, torniamo in topic.


Si dai... torniamo in topic



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

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Per riflettere senza pregiudizi e tare mentali.

http://www.washingtonpost.com/opinions/ ... story.html
Why do we ignore the civilians killed in American wars?
By John Tirman (MIT), Published: January 6

Non riporto il testo perché non mi è chiaro se il WP lo permetta o meno

Se avete difficoltà a leggerlo sul sito del WP cercate su google, mettendolo tra virgolette, il titolo
"Why do we ignore the civilians killed in American wars?"


Ultima modifica di iLGambero il 14/01/2012, 12:06, modificato 1 volta in totale.

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LA GUERRA ECONOMICA TRA USA E IRAN
di Pepe Escobar

NEW YORK – Ecco qui un corso accelerato su come mandare a picco l'economia globale.
Un emendamento al National Defense Authorization Act firmato dal Presidente degli Stati Uniti Barack Obama nell'ultimo giorno del 2011 – quando nessuno prestava attenzione – impone sanzioni a chiunque (stati o aziende private) acquisti petrolio da Teheran attraverso la banca centrale iraniana. Pena l'esclusione, a partire dall'estate prossima, da ogni rapporto commerciale con gli Stati Uniti.
L'emendamento – a tutti gli effetti una dichiarazione di guerra economica - è un regalino della Commissione per gli Affari Israelo-statunitensi (AIPAC) su commissione del governo israeliano e del suo primo ministro Benjamin "Bibi" Netanyahu.
Si è cercato in mille salse di farlo passare come il "piano B" dell'amministrazione Obama: l'alternativa? Lasciare i guerrafondai israeliani liberi di condurre un attacco unilaterale contro l'Iran e i suoi presunti programmi nucleari.
La verità è che la strategia israeliana era, se possibile, ancor più folle: impedire a qualunque Paese – a eccezione di Cina e India, forse – di acquistare il petrolio iraniano. Per di più, i sionisti americani hanno cercato di convincere tutti che ciò non avrebbe dato luogo a impennate sfrenate dei prezzi nei listini.
Intanto anche i governi dell'Unione Europea, con la loro impareggiabile capacità di tirarsi la zappa sui piedi, si sono messi a discutere se comprare o no il petrolio di Teheran. Il dubbio esistenziale è se smettere da subito o aspettare ancora qualche mese. Il risultato inevitabile, come la morte e le tasse – poteva essere altrimenti? - è stata l'ennesima impennata dei prezzi. Il greggio si aggira attorno ai 114 dollari al barile, e non accenna a diminuire.

il resto, tradotto, su
http://www.comedonchisciotte.org/site/m ... e&sid=9679


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MessaggioInviato: 14/01/2012, 15:55 
Infatti. Le sanzioni non sono mai servite, perchè le adottano solo i tuoi alleati e il potere del "nemico" può benissimo parlare di complotti eccetera. Come da noi con le sanzioni sull'Etiopia... Inoltre, visto che la Cina non ce la vedo a marciare assieme agli Usa, Teheran non potrà fare altro che avvicinarsi ancora di più ai cinese (e alla Russia, che fin dagli zar considerano la Persia territorio di interesse russo). Insomma, bel capolavoro, come sempre. Le sanzioni servono solo, nel migliore dei casi, a ridurre la qualità di vita della gente, che vivendo in un regime a stampa controllata darà subito la colpa alle potenze estere, aumentando l'odio verso l'Occidente e rendendo più difficile il lavoro delle opposizioni interne, nel peggiore dei casi invece non fanno altro che avvicinare la guerra. Mah. Uno pensa che in teoria ci siano esseri razionali che agiscono razionalmente, ma se tutte le volte dicono che le sanzioni non servono e ti rifanno sempre le sanzioni, vuol dire che ci sono tanti scemi al governo oppure che sono molto intelligenti e sanno ben perseguire i loro interessi (solo che questi interessi non coincidono più con la volontà di risolvere la crisi con il minor spreco di risorse possibile)...


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MessaggioInviato: 15/01/2012, 01:54 
TGCOM Usa: "Teheran rifornisce Assad"
"Iran Fornisce armi al regime siriano"
foto Afp06:31 - L'Iran fornisce armi al regime siriano per aiutarlo a reprimere la rivolta. Lo hanno reso noto alti responsabili americani. Il generale iraniano Qassem Soleimani, comandante dell'unità Qods (forza speciale dei Guardiani della rivoluzione - pasdaran) era questo mese nella capitale siriana, secondo gli americani, che considerano questa visita come il segno più concreto che l'aiuto iraniano alla Siria comprende il materiale militare. http://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/ar ... ssad.shtml


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MessaggioInviato: 16/01/2012, 13:39 
IRAN, NETANYAHU: NECESSARIE SANZIONI PIÙ EFFICACI
Roma - Secondo il primo ministro israeliano fino a che non saranno prese misure che riguardano il petrolio e la banca centrale Teheran non fermerà il suo programma nucleare

http://www.ilvelino.it/agv/news/articol ... u_efficaci


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