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MessaggioInviato: 24/12/2014, 16:02 
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mauro ha scritto:

cari amici,

New York Times: Obama metta in stato di accusa l’ex vicepresidente Cheney

http://www.iconicon.it/blog/2014/12/sta ... sa-cheney/

e
http://www.iconicon.it/blog/2014/12/amm ... to-accusa/

secondo altre fonti "ermetiche" la cabala sacrificherà queste pedine
per tirare ancora un po' avanti [8]

ciao
mauro

Caro Mauro....... [8D]
http://www.ufoforum.it/topic.asp?whichp ... _ID=357956



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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MessaggioInviato: 24/12/2014, 18:42 
Se si accorgono che sbagliano non stanno a guardare tanto per il sottilie ... (Per quello, l'11 Sett.) ........



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Immagine Operatore Radar Difesa Aerea (1962 - 1996)
U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
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MessaggioInviato: 26/01/2015, 16:09 
COSPIRAZIONISTI? NO, REALISTI!

Immagine

http://www.nocensura.com/2015/01/cospir ... listi.html

Una storia dimenticata?

Per chi ha la memoria corta ed ancora sostiene che le forze armate statunitensi (United States Armed Forces) della NATO, in specifico, siano lì per il bene dei cittadini e degli alleati.... forse non rammenta l'abominevole operazione Northwoods.

Il Pentagono aveva concepito un sistema di attacco a paesi nemici tramite la tecnica micidiale, affidata proprio ai servizi segreti ed a cellule paramilitari, documentata e datata 1962; attacchi terroristici programmati addirittura verso i propri cittadini per garantirsi, dunque, il pretesto assurdo di assalire paesi scomodi con poderose operazioni militari.

Questo documento è da anni che cuce la bocca a tutti gli starnazzatori negazionisti: perfetto esempio di come agiscono e si diffondono, sotto l'influsso Nato, operazioni militari di auto-terrorismo per gestire la politica di dominio in campo nazionale ed estero.

Il terrificante documento, concepito da alti dirigenti del Ministero della Difesa Statunitense e firmato dal capo degli stati maggiori riuniti, Lyman Lemnitzer, è stato da tempo declassificato, ma resta purtroppo ancora censurato nelle sue varie parti.

Scopo dell’operazione era quello di indurre l'opinione pubblica statunitense a sostenere un attacco militare contro Cuba e Fidel Castro. Il piano prevedeva chiaramente, come si evince dalla lettura del testo in questione, anche attacchi terroristici contro obiettivi civili all'interno del territorio nazionale degli Stati Uniti.

Ricordiamo, inoltre, che una parte dell'Operation Northwoods venne poi messa in atto proprio nei confronti del Vietnam del Nord con la provocazione nei confronti del golfo di Tonchino dell'agosto 1964, pretesto per il catastrofico evento americano nel Vietnam.

Sulla stessa linea di rotta, è stato rivelato ed accertato che le unità paramilitari stay-behind impiegate in azioni di sabotaggio, terrorismo e omicidi mirati, facenti capo a Nato e Cia negli anni 70, hanno operato attivamente contro i cittadini italiani (l'omicidio di Aldo Moro pilotato da Washington) ed interferito nella politica nazionale ed estera attraverso violenza, intimidazione e stragi impunite.


Allora, 11 settembre 2001 e strage al Charlie Hebdo?

Riferimenti:
http://www2.gwu.edu/~nsarchiv/news/2001 ... hwoods.pdf
http://whatreallyhappened.com/WRHARTICL ... woods.html
http://www.darkmoon.me/2015/madame-roth ... s-attacks/
http://abcnews.go.com/US/story?id=92662
http://www.ratical.org/ratville/CAH/Northwoods.html
http://www.archives.gov/press/press-rel ... 98-16.html
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=cuba

Fonte: sulatestagiannilannes.blogspot.it



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MessaggioInviato: 26/01/2015, 20:45 
Golpe in vista, gli Usa si preparano a rovesciare l’Ungheria

Il clima è teso, a Budapest. Non è la prima volta che avvengono proteste contro il governo per le strade della capitale in cui tutti urlano in coro “Più democrazia!” e “Orban, vai via!”. L’ultima dimostrazione ha avuto luogo il 2 gennaio. La prossima è in programma per il 1° febbraio
– il giorno della visita di Angela Merkel. Gli oppositori di Viktor Orban dicono di voler mostrare al cancelliere tedesco che gli ungheresi scelgono l’Europa e non l’Asia (intendendo la Russia). Al di là dei fallimenti economici, l’opposizione accusa il primo ministro di “abuso geopolitico” per il suo legame con l’Est, includendo i piani intesi a sviluppare una cooperazione con la Russia e la Cina. La Russia è un importante punto di commercio per l’Ungheria e un partner economico fuori dall’Ue. Entrambi i paesi hanno firmato un accordo sulla struttura generale delle due nuove unità da costruire dell’impianto di energia nucleare Paks situato a 100 chilometri da Budapest. L’impianto è responsabile del 42% dell’energia totale prodotta nel paese.
L’Ungheria ha firmato un accordo dal credito di 10 miliardi di euro con la Russia per un potenziamento di Paks. Per la restituzione del prestito è stato stabilito un periodo di 21 anni. Dall’inizio l’Ungheria prese una posizione molto cauta riguardo alle sanzioni contro la Russia imposte dagli Stati Uniti e dall’Unione Europea. Secondo Orban, l’Europa «si è tirata la zappa sui piedi da sola» con le misure punitive. Il primo ministro ungherese ha appoggiato il South Stream. Ha espresso il suo pentimento riguardo al fatto che il progetto di conduttura del gas sia diventato preda dei meccanismi geopolitici in atto. Ha criticato duramente l’Ue: ad esempio, ha affermato che «il progetto che chiamiamo Unione Europea è in fase di stallo». Da fedele cattolico e padre di cinque figli, rifiuta la libertà di rapporti sessuali non tradizionali diffusi in Europa e si dichiara a favore dei valori della famiglia tradizionale.
Gli Stati Uniti non ci hanno messo tanto a rispondere. Il senatore John McCain ha detto che l’Ungheria è un «paese importante», in cui Orban ha concentrato troppo potere nelle sue mani. Successivamente, a sei individui ungheresi presumibilmente coinvolti nella corruzione e vicini al primo ministro, è stato vietato di entrare negli Stati Uniti. La riconciliazione di Budapest con Pechino ha causato una reazione negativa da parte di Washington. L’Ungheria è una zona strategica per la collaborazione tra Cina ed Europa, affermò il ministro degli esteri cinese Wang Yi quando incontrò la controparte ungherese Peter Szijjàrtò in ottobre. Budapest è la zona del Centro Europa più interessata dagli investimenti cinesi (attorno ai 4 miliardi di dollari). Il ministro degli esteri della Cina pose particolare attenzione sul fatto che il legame di Orban con l’Est corrisponde perfettamente alla diplomazia cinese “New Silk Road”. Il ricavo derivato dal commercio tra Cina e Ungheria è aumentato di 6 volte. Washington ha quindi deciso che Budapest stava andando fuori controllo e non stava rispettando le regole stabilite per i membri della comunità euro-atlantica.
I leader del movimento di opposizione al governo hanno affidato le loro speranze a Gyurcsàny Ferenc, il leader della cosiddetta Coalizione Democratica, che non ha mai cercato di rovesciare l’attuale governo: «Se questo regime non viene rovesciato, prima o poi ci seppellirà con sé», ha affermato. «La democrazia parlamentare ungherese è morta, tutto ciò che ci rimane è democrazia e resistenza diretta», disse alla festa post-conferenza tenutasi a Budapest a novembre. L’incaricato d’affari statunitense in Ungheria, Andrè Goodfriend, fu visto tra i rivoltosi. Quando gli fu chiesto un parere riguardo ai 6 ungheresi a cui fu vietato di entrare negli Stati Uniti, rispose che troppe persone appartenenti al partito di Orban erano coinvolte nella corruzione. Secondo lui, questo avvenimento ha avuto un impatto del tutto negativo sulle relazioni tra Stati Uniti e Ungheria. Gli organi di stampa occidentali affermano apertamente che l’Ungheria potrebbe seguire l’Ucraina e affrontare un cambio di regime vista la propensione di Orban in senso dittatoriale, vedendo abusi di potere diventare una moda allarmante.
La Germania aspira a una supremazia regionale nell’Europa centrale e orientale. Quando si tratta dell’Ungheria, infatti, la Germania gioca a tutt’un altro gioco. Forse la visita di Angela Merkel in Ungheria il 1° febbraio diventerà un passo in più per realizzare quel tipo di politica. La dottrina dell’Atlantismo che prevale negli Stati Uniti e in Europa ha fatto in modo che i paesi dell’Europa centro-orientale – Ungheria, Repubblica Ceca, Bulgaria, Serbia, Slovacchia – stessero lontani dalla cooperazione dell’Eurasia, nonostante la convenienza fosse più che ovvia. Questi Stati devono allineare le loro attività all’obiettivo di dominio statunitense in Europa. La “Transatlantic Trade and Investment Partnership” (Ttip) è il nuovo strumento per fare in modo che la missione vada a buon fine. L’Ungheria sta per assistere a drammatici eventi, che potrebbero prendere il sopravvento. Né la Nato e né i membri dell’Ue garantiscono agli Stati europei che non ci saranno attentati mirati a rovesciare il governo, in caso vadano oltre i limiti stabiliti per l’indipendenza politica.
(Vladislav Gulevic, “Ungheria: è possibile un colpo di Stato stile Ucraina in un paese membro della Ue e della Nato”, da “Strategic Culture” del 10 gennaio 2015, ripreso da “Come Don Chisciotte”).

http://www.libreidee.org/2015/01/golpe- ... lungheria/


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MessaggioInviato: 26/01/2015, 20:55 
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nemesis-gt ha scritto:

Golpe in vista, gli Usa si preparano a rovesciare l’Ungheria

Il clima è teso, a Budapest. Non è la prima volta che avvengono proteste contro il governo per le strade della capitale in cui tutti urlano in coro “Più democrazia!” e “Orban, vai via!”. L’ultima dimostrazione ha avuto luogo il 2 gennaio. La prossima è in programma per il 1° febbraio
– il giorno della visita di Angela Merkel. Gli oppositori di Viktor Orban dicono di voler mostrare al cancelliere tedesco che gli ungheresi scelgono l’Europa e non l’Asia (intendendo la Russia). Al di là dei fallimenti economici, l’opposizione accusa il primo ministro di “abuso geopolitico” per il suo legame con l’Est, includendo i piani intesi a sviluppare una cooperazione con la Russia e la Cina. La Russia è un importante punto di commercio per l’Ungheria e un partner economico fuori dall’Ue. Entrambi i paesi hanno firmato un accordo sulla struttura generale delle due nuove unità da costruire dell’impianto di energia nucleare Paks situato a 100 chilometri da Budapest. L’impianto è responsabile del 42% dell’energia totale prodotta nel paese.
L’Ungheria ha firmato un accordo dal credito di 10 miliardi di euro con la Russia per un potenziamento di Paks. Per la restituzione del prestito è stato stabilito un periodo di 21 anni. Dall’inizio l’Ungheria prese una posizione molto cauta riguardo alle sanzioni contro la Russia imposte dagli Stati Uniti e dall’Unione Europea. Secondo Orban, l’Europa «si è tirata la zappa sui piedi da sola» con le misure punitive. Il primo ministro ungherese ha appoggiato il South Stream. Ha espresso il suo pentimento riguardo al fatto che il progetto di conduttura del gas sia diventato preda dei meccanismi geopolitici in atto. Ha criticato duramente l’Ue: ad esempio, ha affermato che «il progetto che chiamiamo Unione Europea è in fase di stallo». Da fedele cattolico e padre di cinque figli, rifiuta la libertà di rapporti sessuali non tradizionali diffusi in Europa e si dichiara a favore dei valori della famiglia tradizionale.
Gli Stati Uniti non ci hanno messo tanto a rispondere. Il senatore John McCain ha detto che l’Ungheria è un «paese importante», in cui Orban ha concentrato troppo potere nelle sue mani. Successivamente, a sei individui ungheresi presumibilmente coinvolti nella corruzione e vicini al primo ministro, è stato vietato di entrare negli Stati Uniti. La riconciliazione di Budapest con Pechino ha causato una reazione negativa da parte di Washington. L’Ungheria è una zona strategica per la collaborazione tra Cina ed Europa, affermò il ministro degli esteri cinese Wang Yi quando incontrò la controparte ungherese Peter Szijjàrtò in ottobre. Budapest è la zona del Centro Europa più interessata dagli investimenti cinesi (attorno ai 4 miliardi di dollari). Il ministro degli esteri della Cina pose particolare attenzione sul fatto che il legame di Orban con l’Est corrisponde perfettamente alla diplomazia cinese “New Silk Road”. Il ricavo derivato dal commercio tra Cina e Ungheria è aumentato di 6 volte. Washington ha quindi deciso che Budapest stava andando fuori controllo e non stava rispettando le regole stabilite per i membri della comunità euro-atlantica.
I leader del movimento di opposizione al governo hanno affidato le loro speranze a Gyurcsàny Ferenc, il leader della cosiddetta Coalizione Democratica, che non ha mai cercato di rovesciare l’attuale governo: «Se questo regime non viene rovesciato, prima o poi ci seppellirà con sé», ha affermato. «La democrazia parlamentare ungherese è morta, tutto ciò che ci rimane è democrazia e resistenza diretta», disse alla festa post-conferenza tenutasi a Budapest a novembre. L’incaricato d’affari statunitense in Ungheria, Andrè Goodfriend, fu visto tra i rivoltosi. Quando gli fu chiesto un parere riguardo ai 6 ungheresi a cui fu vietato di entrare negli Stati Uniti, rispose che troppe persone appartenenti al partito di Orban erano coinvolte nella corruzione. Secondo lui, questo avvenimento ha avuto un impatto del tutto negativo sulle relazioni tra Stati Uniti e Ungheria. Gli organi di stampa occidentali affermano apertamente che l’Ungheria potrebbe seguire l’Ucraina e affrontare un cambio di regime vista la propensione di Orban in senso dittatoriale, vedendo abusi di potere diventare una moda allarmante.
La Germania aspira a una supremazia regionale nell’Europa centrale e orientale. Quando si tratta dell’Ungheria, infatti, la Germania gioca a tutt’un altro gioco. Forse la visita di Angela Merkel in Ungheria il 1° febbraio diventerà un passo in più per realizzare quel tipo di politica. La dottrina dell’Atlantismo che prevale negli Stati Uniti e in Europa ha fatto in modo che i paesi dell’Europa centro-orientale – Ungheria, Repubblica Ceca, Bulgaria, Serbia, Slovacchia – stessero lontani dalla cooperazione dell’Eurasia, nonostante la convenienza fosse più che ovvia. Questi Stati devono allineare le loro attività all’obiettivo di dominio statunitense in Europa. La “Transatlantic Trade and Investment Partnership” (Ttip) è il nuovo strumento per fare in modo che la missione vada a buon fine. L’Ungheria sta per assistere a drammatici eventi, che potrebbero prendere il sopravvento. Né la Nato e né i membri dell’Ue garantiscono agli Stati europei che non ci saranno attentati mirati a rovesciare il governo, in caso vadano oltre i limiti stabiliti per l’indipendenza politica.
(Vladislav Gulevic, “Ungheria: è possibile un colpo di Stato stile Ucraina in un paese membro della Ue e della Nato”, da “Strategic Culture” del 10 gennaio 2015, ripreso da “Come Don Chisciotte”).

http://www.libreidee.org/2015/01/golpe- ... lungheria/


queste canaglie andrebbero messe al muro..

parlano di abuso di potere in ungheria
quando in ucraina metà governo
è composto da stranieri scelti da soros....

INDECENTI.....



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https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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 Oggetto del messaggio: Re:
MessaggioInviato: 06/02/2015, 22:38 
L'ultima minchiata USA: "Putin soffre di problemi mentali" [:302]

Disordine comportamentale sintomo di problemi sociali: porta a tenere atteggiamenti ripetitivi, avere ossessioni e interessi ristretti.

Vladimir Putin soffre di una forma di autismo comportamentale che influenza tutte le decisioni che prende.

Lo rivela uno studio di uno dei think thank del Pentagono, che dopo averne studiato il linguaggio del corpo ha diagnosticato al presidente russo la sindrome di Asperger, un disordine comportamentale che comporta problemi sociali e porta a tenere comportamenti ripetitivi, così come ad avere ossiessioni e interessi ristretti.

"Lo sviluppo neurologico di Putin è stato interrotto improvvisamente nella sua infanzia", scrive nel rapporto citato da Usa Today Brenda Connors, un'esperta dell'analisi dei movimenti fisici delle persone che lavora presso l'istituto di ricerca americano Naval War College di Newport, nello stato di Rhode Island.

Per Connors i gesti di Putin rivelano che un'anormalità neurologica" nel presidente russo. La sindrome diagnosticata rientra nello spettro autistico. Ovviamente, non avendo potuto effettuare un esame del cervello di Putin, i ricercatori non possono dare per certa la loro teoria.

I risultati della ricerca risalgono al 2008 e sono stati forniti a Usa Today nell'ambito di una richiesta fatta dal giornale che ha fatto appello al Freedom of Information Act.

Fonte: Usa Today
http://informatitalia.blogspot.it


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 Oggetto del messaggio: Re:
MessaggioInviato: 06/02/2015, 22:42 
[:302]

Ma basta BASTA!

Ormai la soglia del ridicolo é stata ampiamente superata!

[:297]

Cosa gli rimane da dire ancora? Alla prossima diranno che Putin é uno zombie cannibale???

[:302]



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 Oggetto del messaggio: Re:
MessaggioInviato: 07/02/2015, 00:31 
Non fargli venire strane idee...



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 Oggetto del messaggio: Re:
MessaggioInviato: 13/02/2015, 18:18 
Cita:
Riforma sanitaria Usa: si torna indietro



Il beneficio di “Obamacare” – come viene chiamata la riforma sanitaria di Barack Obama – per me è durato un anno solo. Alla vigilia dell’entrata in vigore della nuova legge, nel 2013 la mia polizza sanitaria individuale – indispensabile per avere qualsiasi tipo di assistenza medica – mi costava uno sproposito: 1.000 dollari al mese. In cambio di cosa? Facendo tutti gli scongiuri e toccando il toccabile, nel 2013 ebbi solo bisogno di alcune visite di routine dal medico di famiglia e poche visite specialistiche (oculista, dermatologo). Con ticket sui 50 dollari a mio carico per ogni visita, e poi rimborsi erratici, imprevedibili, arbitrari, spesso avari, su analisi o medicinali. Il primo gennaio 2014, grazie a Obama, il costo della mia polizza scese a 800 dollari. Le prestazioni restavano scadentissime, ma almeno ho risparmiato un bel po’ di soldi. E mi son detto che finalmente il presidente aveva messo sotto controllo l’avidità delle compagnie assicurative private. Ahimé, è durato poco. Dal primo gennaio di quest’anno la mia compagnia mi ha comunicato la nuova tariffa: 1.000 dollari. Torniamo al punto di partenza. Questo aumento del 25% annuo non è giustificato da una particolare rischiosità individuale: sempre facendo scongiuri e vari atti scaramantici, anche nel 2014 non sono stato ricoverato in ospedale, i miei incontri con la classe medica sono stati piuttosto di routine. Obamacare, in teoria, avrebbe dovuto introdurre una serie di calmieri e di controlli, per la verità delegati a livello locale. Nel mio caso, lo Stato di New York, dove sono residente, dovrebbe passare al vaglio le richieste di aumenti nei premi assicurativi, per verificare se siano giustificati. Ed eventualmente bocciarli. Il meno che si possa dire, è che evidentemente l’authority di New York è la bella addormentata nel bosco. Le compagnie assicurative fanno quello che gli pare, i cittadini subiscono, lo Stato si volta dall’altra parte. Obamacare sta per subire una nuova offensiva, un altro ricorso alla Corte suprema per invalidarla. Di questa legge, probabilmente l’aspetto più positivo è l’aver esteso l’assistenza sanitaria a milioni di americani che non l’avevano. Non è il caso mio. Io rientro nell’altra categoria: quelli che erano già assicurati prima, e da questa legge si aspettavano delle tutele contro un capitalismo sanitario da rapina. La destra accusa Obamacare di essere un sistema “socialista”. La mia esperienza concreta dice il contrario: un difetto di questa riforma è la sua timidezza, l’aver lasciato al centro di tutto il sistema le assicurazioni private


http://rampini.blogautore.repubblica.it ... -indietro/

Cita:
Usa. Dove la Difesa spende un milione di dollari in Viagra


soldati usaNegli Stati Uniti d’America esiste un sito “ufficiale” in cui sono riportate le spese sostenute o autorizzate dal governo. Un servizio esemplare, ma che ha messo in luce qualcosa che non era stato così evidente. Almeno fino ad ora.
Dalla banca dati risulta che il governo americano ha speso oltre un milione di dollari, 1.105.342 per essere precisi, in Viagra, la famosa “pillola blu”. La cosa strana è che la quasi totalità di questa somma, 1,028 milioni di dollari, sono stati spesi in un solo stato, l’Ohio, e, come se non bastasse, concentrati in due anni: il 2013 e il 2014. A prima vista potrebbe sembrare che tutti gli abitanti del piccolo Stato americano, 11,59 milioni di persone includendo donne, bambini e anziani, sono stati colpiti da un’epidemia devastante di impotenza (a questo dovrebbe servire il Viagra, il farmaco creato “accidentalmente” dalla Pfizer agli inizi degli anni ‘90). Poi, scorrendo i dati, ci si accorge che le cose stanno diversamente.
Ad aver commissionato una spesa tanto cospicua, 426.700 dollari nel 2013 e più di mezzo milione di dollari solo lo scorso anno, è stato quasi esclusivamente un solo soggetto: il Dipartimento della Difesa Usa. Il governo americano ha acquistato, dalla Cardinal Healt Inc., decine e decine di lotti di Viagra da destinare, così è riportato nei documenti ufficiali, a “troop support”, ovvero “supporto delle truppe”. In realtà, già nel lontano 1998, lo stesso ministero aveva deciso di fornire il Viagra ai soldati come “beneficio medico”. Quello che sorprende, però, è la crescita esponenziale degli acquisti degli ultimi anni, un vero e proprio boom: negli ultimi due anni la spesa è aumentata di oltre il 5mila per cento rispetto agli anni precedenti.
Eppure “le linee guida della Difesa permettono ai medici militari di prescrivere il Viagra solo dopo che una attenta valutazione indichi il farmaco come il regime ottimale per il paziente,” è riportato in un comunicato del Pentagono. Tanto più che si tratta di una cura dai costi esorbitanti. Il prezzo della “pillola blu”, infatti, è lievitato: dai 10 dollari a pillola di qualche anno fa, ai 25 dollari dello scorso anno. Costi enormi, specie se si considera che gli Stati Uniti d’America non offrono un sistema di assistenza sanitaria che copra le spese mediche. Fa eccezioni proprio il Tricare, il programma di assistenza sanitaria del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti. Proprio nel 2013, anno in cui sono iniziati gli acquisti di quantità spaventose di Viagra, il Tricare è stato trasferito ed inglobato in un nuovo soggetto, il Defense Health Agency (DHA), creato proprio, come riportato sul sito del ministero della Difesa americano, per “ottenere tempestività degli interventi medici, migliorare la salute della nostra gente (ovvero i militari, ndr.), migliorare l’esperienza nelle terapie e ridurre i costi di assistenza sanitaria”.


http://www.notiziegeopolitiche.net/?p=49668


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 Oggetto del messaggio: W la democrazia, o mi sono perso qualcosa??
MessaggioInviato: 15/02/2015, 02:21 
w la democratica america



http://www.agi.it/estero/notizie/usa_ag ... st-rt10221

Washington, 12 feb. - Negli Stati Uniti bufera sulla polizia di Pasco, nello stato nord-orientale di Washington, dopo l'uccisione di un senzatetto di 35 anni da arte di tre agenti. Il capo della polizia ha difeso i suoi uomini sostenendo che l'uomo, Antonio Zambrano-Montes, "aveva un comportamento minaccioso" e "ha colpito due agenti con i sassi". Ma un video diffuso su YouTube mostra le immagini degli agenti che sparano verso il 35enne, il quale prima scappa, ma successivamente, inseguito, si gira con le mani alzate e viene ucciso con 7-8 colpi di pistola. Dal filmato si vede qualcosa che cade dalle mani di Zambrano mentre l'"homeless" si accascia sotto i colpi di pistola dei poliziotti. Il capo della polizia, Bob Metzger, ha affermato in conferenza stampa che gli agenti hanno cercato prima di immobilizzare la vittima usando una pistola taser.
Metzger ha aggiunto che l'uomo aveva colpito due poliziotti lanciando sassi, e si era rifiutato di gettare a terra altre pietre. Testimoni hanno pero' confermato quanto si puo' osservare nel video diffuso su YouTube.
Secondo il quotidiano "Tri-City Herald", Zambrano-Montes lavorava in un frutteto, era originario dello stato messicano del Michoacan, viveva a Pasco da una decina di anni ma non parlava l'inglese. La polizia era stata allertata dalla telefonata di un uomo secondo il quale il 35enne stava lanciando sassi verso le auto di passaggio. Il video diffuso su YouTube e' stato registrato da un 21enne di Pasco, Dario Infante, che ha ripreso la scena da una ventina di metri. Infante ha dichiarato di aver deciso di filmare quando ha visto gli agenti utilizzare la pistola taser senza ottenere risultati. Il testimone ha visto inoltre Zambrano-Montes lanciare diversi sassi contro gli agenti, ma secondo la sua versione nessun testimone e' stato colpito.
Prima che Zambrano appaia nel filmato, si sentono cinque colpi d'arma da fuoco e si vedono i poliziotti che sparano. (AGI) .


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 Oggetto del messaggio: Re:
MessaggioInviato: 15/02/2015, 09:12 
(Sono 50 Stati, qualcuno può fare delle scemenze; noi le facciamo TUTTUI i giorni) [:(]



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 Oggetto del messaggio: Re: Re:
MessaggioInviato: 15/02/2015, 11:16 
Editorialista del New York Times muore dopo aver intervistato l’informatore dell’NSA Edward Snowden

nytimes-journalist-dead-snowden.jpg


(Intellihub) NEW YORK – David Carr, 58 anni, editorialista del New York Times, è morto nel suo ufficio Giovedi poco dopo aver intervistato l’informatore dell’NSA Edward Snowden in un episodio della trasmissione “Times Talks”, che è stato catturato in video tramite Google Hangout.

Prima della morte di Carr si diceva che lui fosse riuscito ad avere un colloquio franco con l’informatore Snowden circa il rilascio di documenti segreti e che il dialogo avesse anche riguardato il nuovo film “Citizenfour”.

Durante l’intervista Snowden ha dato informazioni a Carr su un programma segreto di crittografia dell’NSA. Pochi istanti dopo è stato mostrato un frammento di Citizenfour nel quale Snowden, seduto sul letto in una camera d’albergo, al momento dell’intervista con un giornalista mentre l’allarme antincendio continuava a andare fuori uso, allertando immediatamente Snowden di staccare il suo telefono in camera.

Carr si è unito al New York Times nel 2002, dove la sua rubrica “Media Equation” era sempre pubblicata il Lunedi.

I colleghi di Carr sono scioccati della sua morte e dicono che era “speciale”, un giornalista “dotato” di tanto “talento”.

Carr ha anche pubblicato un libro nel 2008, al quale ha lavorato per tre anni, dal titolo “La notte di una pistola”, che ha parlato delle suoi precedenti lotte con la cocaina e come è diventato un buon padre per le sue figlie e un giornalista per il Times .

La morte di Carr sarà ora probabilmente sarà un tema caldo nella comunità della cospirazione dal momento che Snowden è stato anche responsabile della fuga di informazioni sensibili su almeno un “disco volante” o incidente UFO.


Guarda l’intervista finale di Carr qui:

http://new.livestream.com/nytimes/event ... s/76929642

Altre fonti:

NEW YORK TIMES MEDIA COLUMNIST David Carr muore all’età di 58 – AP
http://hosted.ap.org/dynamic/stories/U/ ... 2-23-39-47

David Carr, Times Critico e Campione di media, muore a 58 – New York Times
http://www.nytimes.com/2015/02/13/busin ... .html?_r=0

Rieder: la morte di David Carr l’ultimo shock per il giornalismo – USA Today
http://www.usatoday.com/story/money/col ... /23336497/

David Carr fuori misura ‘Tempi’ Legacy – The Daily Beast
http://www.thedailybeast.com/articles/2 ... egacy.html

Tratto da: theeventchronicle
http://www.theeventchronicle.com/news/n ... rettyPhoto



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

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 Oggetto del messaggio: Re: Re:
MessaggioInviato: 19/02/2015, 01:32 
L’ONG “Human Rights Watch” ha pubblicato un rapporto che mostra
che l’FBI ha manipolato i musulmani americani al fine di commettere
attentati terroristici


http://www.informarexresistere.fr/2015/ ... roristici/

Human Rights Watch (HRW), una ONG americana molto famosa e molto apprezzata, ha appena pubblicato, una relazione sorprendente e ben documentata di 214 pagine che dimostrano come l’FBI abbia “incoraggiato, spinto e talvolta pagato” musulmani americani per incoraggiarli a compiere attacchi terroristici, durante le operazioni montate da zero, dopo l’11 settembre.

Secondo il rapporto, nella maggior parte dei più di 500 casi di attentati terroristici andati a processo dai giudici americani dopo l’11 settembre 2001 “, il Dipartimento di Giustizia e l’FBI hanno preso utilizzato musulmani americani in operazioni clandestine di contro-terrorismo abusivo, fondate sull’appartenenza religiosa ed etnica “. Ricordiamo che l’FBI (“Federal Bureau of Investigation”, che può essere tradotto come “Federal Bureau of Investigation”) è il servizio di polizia federale giudiziario degli Stati Uniti ed è anche uno dei servizi principali di intelligence nazionale.

Per arrivare a questa conclusione – oh che scandalo per il paese, che sostiene di essere il difensore dei diritti umani e della democrazia nel mondo – l’ong Human Rights Watch ha voluto sostanziare il suo rapporto con molti esempi.

L’ONG HRW, con la complicità dell’Istituto dei Diritti Umani della Facoltà di Giurisprudenza della Columbia University, in particolare ha studiato 27 casi, dall’indagine fino al processo, passando inoltre per l’atto di accusa fino alle condizioni di detenzione. Ha inoltre ascoltato ben 215 persone, tra accusati, condannati (oltre ai loro parenti ed amici), avvocati, giudici e pubblici ministeri.

Conclusione?

“In alcuni casi, l’FBI avrebbe manipolato persone in buona fede e rispettosi della legge per farli diventare terroristi”. Per riassumere, più della metà degli attacchi terroristici avvenuti nel suolo americano sarebbero una montatura. Inoltre nel 30% dei casi (!), L’agente sotto copertura ha svolto un ruolo attivo nel tentativo di attacco.

Da notare che non stiamo parlando di un fenomeno marginale ma di enormi percentuali in cui degli individui sono stati manipolati al fine di commettere un atto terroristico!

Il rapporto di condanna, pubblicato sul sito inglese di Human Rights Watch:
GDE Error: Error retrieving file - if necessary turn off error checking (404:Not Found)

La relazione è disponibile QUI

Le forze dell’ordine degli Stati Uniti hanno utlizzato dei mussulmani americani con personalità fragile o instabile per spingerli a compiere atti terroristici o fornire la logistica per gli attentati

Andrea Prasow, uno degli autori del rapporto, ha riassunto la situazione come segue: “È stato detto agli americani che il loro governo garantsce la loro sicurezza per prevenire e punire il terrorismo negli Stati Uniti. Ma guardando più da vicino ci si rende conto che molte di queste persone non avrebbero mai commesso un reato, se la polizia non li avesse incoraggiati, manipolando, e addirittura pagando per commettere atti terroristici “.

Lo studio cita quattro imputati di Newburgh, accusati di aver pianificato attacchi contro le sinagoghe e contro una base militare degli Stati Uniti, secondo il giudice, il governo “ha fornito l’idea di commettere l’attentato, il supporto oltre che aperto la strada” trasformando così in terroristi uomini la cui buffoneria era shakespeariana”.

Secondo HRW, l’FBI ha spesso preso di mira persone vulnerabili con disturbi mentali e intellettuali. Il rapporto cita anche il caso di Rezwan Ferdaus, condannato a 17 anni di carcere, all’età di 27 anni per aver tentato di attaccare il Pentagono e il Congresso con mini-drone imbottito di esplosivo. Un agente dell’FBI aveva detto di Ferdaus che aveva “ovviamente” problemi mentali, ma il piano era stato interamente progettato dal poliziotto sotto copertura.



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 Oggetto del messaggio: Re:
MessaggioInviato: 19/02/2015, 11:46 
La CIA incolpa la Russia per i disastri naturali negli USA
Gli Stati Uniti, gli avvelenatori del pianeta attraverso la geoingegneria e le scie chimiche, incolpano la Russia degli sconvolgimenti climatici in atto...
La CIA ha trovato il colpevole dei disastri climatici che si sono verificati negli Stati Uniti. Secondo i dati della CIA le tempeste di neve e le piogge torrenziali è la macchinazione di qualcuno
La CIA nel corso degli ultimi anni si chiesta se un altro stato possa manipolare il clima negli Stati Uniti. Di questo ha raccontato ai giornalisti il professore della Rutgers University, Alan Robok. Secondo lui i servizi americani hanno posto al professore la questione se fosse possibile una manipolazione del' clima. In particolare alla CIA interessava il,fatto se altri paesi potessero di causare siccità o inondazioni.
Nel frattempo, negli Stati Uniti sono emerse ipotesi che la Russia utilizzi attivamente un'arma climatica contro gli americani.
Secondo Robok a lui non è stato chiesto se vi fosse un intervento russo nel clima degli Stati Uniti. Ma il servizio d'intelligence ha chiesto al professore se gli Stati Uniti potranno controllare il clima di qualcuno sul pianeta. A questa domanda Robok ha risposto sì.
In una delle sue lezioni Alan Robok ha raccontato agli studenti come gli Stati Uniti, durante la guerra del Vietnam, siamo stati in gradi di aumentare le precipitazioni piovose grazie allo spruzzo di prodotti chimici sulle nuvole. In questo modo, secondo il professore, gli americani sono stati i primi a manipolare il tempo.

http://tvzvezda.ru/news/vstrane_i_mire/ ... 2-rpav.htm

http://comunicati.russia.it/la-cia-inco ... i-usa.html


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 Oggetto del messaggio: Re: Re:
MessaggioInviato: 19/02/2015, 12:22 
nemesis-gt ha scritto:
La CIA incolpa la Russia per i disastri naturali negli USA
Gli Stati Uniti, gli avvelenatori del pianeta attraverso la geoingegneria e le scie chimiche, incolpano la Russia degli sconvolgimenti climatici in atto...


Buahahahahahaha..... [:297]



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