A Torino con il MoVimento 5 Stelle gli interessi dei cittadini prima di tutto #GentiloniFuoriISoldi
di Chiara Appendino
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Ieri con la mia Giunta abbiamo approvato il bilancio previsionale della Città di Torino per il 2017 che sarà discusso in consiglio comunale nelle prossime settimane. E' stato un lavoro lungo, impegnativo e, non lo nego, doloroso.
A causa della difficile situazione in cui versano i conti della Città, nonostante una manovra sulle entrate, l’utilizzo, come previsto per legge, degli oneri di urbanizzazione per finanziare le manutenzioni, siamo stati costretti ad attuare dei tagli che avremmo voluto evitare e che ci impegneremo con tutte le nostre forze a ripristinare.
Siamo già al lavoro e anche per questo abbiamo chiesto in maniera ufficiale, attraverso un ricorso, che il Governo ottemperi a due sentenze del 2015, che prevedono la restituzione alla Città di Torino degli importi previsti dalla legge per il Fondo Perequativo Imu-Ici risalenti al 2012. Per dare una cifra, stiamo parlando di circa 61 milioni di euro.
61 milioni che sono nelle casse dello Stato, ma che sono un diritto dei torinesi già certificato da due sentenze. Quella non la vedo solo come una cifra: per me quei 61 milioni hanno la forma di scuole ristrutturate, strade riparate, incentivi al lavoro, assistenza alle famiglie in difficoltà, trasporti, rinnovo di aree-verdi, contributi alla cultura.
Oggi la Città di Torino sta chiedendo al Governo di onorare i suoi debiti. Non nei confronti della sindaca Chiara Appendino o della sua Giunta, ma nei confronti di tutti i cittadini.
Si tratta di un’azione nell’interesse esclusivo dei torinesi per i quali sto rivendicando un diritto.
Ps: Vorrei smentire l'articolo de Il Giornale riguardo le ipotesi della mia candidatura a premier. Sono stata eletta per fare il sindaco di Torino e intendo portare a termine il mio ultimo mandato come prevedono le regole del MoVimento 5 Stelle.
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Legato a
questo postIl punto più basso (poi resta da grattare il fondo) del Tg1 che censura il sindaco di Roma #LicenziareOrfeo
Qui sopra il video di Virginia Raggi censurato dal Tg1
di Beppe Grillo
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Oggi il Tg1 ha censurato l'intervento del sindaco di Roma, Virginia Raggi, mentre dava il benvenuto ai capi di Stato e di governo europei arrivati al Campidoglio per celebrare il 60esimo anniversario dei trattati di Roma. Il suo intervento è stato tagliato e canagliescamente sostituito dalla pubblicità. Un lavoretto di censura degno del nostro 77esimo posto nella classifica della libertà di stampa, magari di un rialzo per oltrepassare a marcia indietro i centesimi... o di più! Per spedire a casa la Perego e' bastato il politically scorrect e adesso, per mandare a pulire i bagni di Viale Mazzini Orfeo, il direttore del TG1, dovrebbe essere uno scherzo. Ma non lo sarà. Sono succubi lingue come se ne trovano poche, difficile riportarci Minzolini, dovranno tenere duro questi eroici vigliacchi.
Le parole di Virginia Raggi, rappresentante dei cittadini romani e della principale forza politica del Paese, che esortano a un'Europa dei popoli, in cui siano i cittadini al centro del potere decisionale, dove nessuno possa essere lasciato indietro; e la sua esortazione alla revisione dei trattati, a partire dal Regolamento di Dublino (che ci costringe a tenere per anni sul nostro territorio migliaia di immigrati non identificati) non cadranno nell'oblio per questo atto di censura zerbinistica. Il suo intervento è stato recuperato e caricato integralmente sulla sua pagina Facebook. Vi invito a guardarlo e diffonderlo.
Diamo uno schiaffo alla censura di regime e usiamoli come meritano questi zerbini: Orfeo ha voluto superare tutti gli altri camerieri per fare bella figura con il logoro potere bancario europeo ed i suoi sodali italiani, non lasciate che un individuo del genere possa credere di avercela fatta. Meritano di essere sommersi di mail, fax e tweet, telex, cablo o e pure telegrammi in alfabeto morse: cacciatelo! Quello è il modo in cui ha imparato a fare censura, il suo modo di intendere l'informazione.
L'illusione che questa censura non passerà alla storia dipende dal basso profilo di chi la interpreta e quindi dalla sua speranza che la gravità di fatti del genere, appunto, non sarà un giorno storica! Per quanto sia triste, la storia si incendia spesso per opera di figure meschine come questa, grazie al cielo poi chi spegne questi cumuli di stabbio in fiamme è destinato a prenderne il posto, prima o poi.
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