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nemozero ha scritto:

Ma si aspettiamo ancora un giro di valzer tanto il paese va' a rotoli senza un governo decente a no scusa al governo ci va' grillo come presidente del senato mette il panettiere all'angolo e come presidente alle camere la parricchiera cosi' brava a fare la messa in piega e come presidente del consiglio ma diamine! l'amministratore del condominio di casa grillo!


tanto non c'e' fretta............

Figurati... mettiamoci Bersani....
Così siamo salvi.... evve? [:D]



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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Ci mettano anche il Papa anzi l'ex papa che adesso e' libero ma facciano un governo!



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MessaggioInviato: 06/03/2013, 22:12 
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nemozero ha scritto:

Ma si aspettiamo ancora un giro di valzer tanto il paese va' a rotoli senza un governo decente a no scusa al governo ci va' grillo come presidente del senato mette il panettiere all'angolo e come presidente alle camere la parricchiera cosi' brava a fare la messa in piega e come presidente del consiglio ma diamine! l'amministratore del condominio di casa grillo!


tanto non c'e' fretta............


Non ce ne è. Lo dicono i conti europei:
http://ec.europa.eu/economy_finance/pub ... ort_en.htm
Il debito pubblico italiano è sempre stato sostenibile. I conti sono in ordine


Alla riunione dell'Eurogruppo di Bruxelles, oggi si parlerà anche della situazione creatasi in Italia dopo le elezioni. La situazione di bilancio non è negativa e non ci sono questioni urgenti da risolvere entro poche settimane. "Se anche sarà necessario aspettare tre settimane in più o in meno del normale per avere un nuovo ministro delle Finanze, non fa niente», ha affermato una fonte dell'Eurogruppo.
http://www.contropiano.org/it/news-poli ... -bruxelles



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MessaggioInviato: 06/03/2013, 22:47 
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nemozero ha scritto:

Ci mettano anche il Papa anzi l'ex papa che adesso e' libero ma facciano un governo!

Il Papa potrebbe promettere più posti in Paradiso.
Berlusconi invece, uomo molto pratico, aveva promesso di restituire i soldi dell'IMU.
Grillo avrebbe anche potuto garantirci biglietti gratis per i suoi spettacoli, compreso il popcorn e una birretta.

La metto sul ridere che il futuro lo vedo piuttosto scuro e incerto, Grillo o non Grillo [:D]


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MessaggioInviato: 06/03/2013, 23:27 
Cita:
break ha scritto:

La metto sul ridere che il futuro lo vedo piuttosto scuro e incerto, Grillo o non Grillo [:D]





[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=3_PpMk5WNLY[/BBvideo]

[:D]


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MessaggioInviato: 07/03/2013, 00:34 
Giusto per non rischiare di far precipitare questo thread nella "spirale del silenzio" (che fa rima con consenso), come un attento lettore di un altro sito ha commentato sinteticamente ma lucidamente il fenomeno a tratti demenziale del Grillismo...



http://jimmomo.blogspot.it/2013/03/siamo-i-grillini-e-proponiamo-cose-un.html

Cita:
[color=blue]Siamo i grillini e proponiamo cose un sacco belle

La presentazione - innanzitutto tra di loro, dal momento che in pochi si conoscevano - degli eletti del Movimento 5 Stelle alla Camera e al Senato, ieri in un hotel romano (qui il video), è stata l'occasione per capire non tanto come sia stato possibile che 8,7 milioni di italiani li abbiano votati, ma la natura, l'identità politica del movimento, poiché forse mai come in questo caso tra eletti e militanti da una parte, ed elettori dall'altra, esiste una distanza abissale, a livello quasi antropologico. Dei candidati, infatti, prima di oggi non si sapeva nulla, totalmente oscurati dalle performance di Beppe Grillo. Presentazioni individuali brevi, va detto, poche parole per descrivere se stessi, la propria attività e i propri interessi, il settore di cui ci si vorrebbe occupare in Parlamento, il tutto in perfetto stile alcolisti anonimi ("Ciao, sono tizio, mi occupo di... potrei contribuire a...").

Premettiamo subito che il problema non è quanto siano apparsi ingenui ed inesperti i neo-parlamentari grillini. Probabilmente tutti i loro predecessori lo erano, la prima volta. A sorprendere in negativo è il modo in cui non sanno descrivere loro stessi, usando definizioni standardizzate da curricula scritti male. Per non parlare della quantità di banalità, di rimasticature ideologiche, presentate con le capacità espositive, le perifrasi e la mimica tipiche delle assemblee liceali, l'astrattezza di chi tanto non deve rendere conto a nessuno delle sue sparate, ma anche con la sicumera di chi è convinto di saperne più di tutti per il solo fatto di avere un pezzo di carta in tasca e di "occuparsi" - non si sa bene a che titolo, se per hobby o poco più - di quella tal materia.

"Parlo tre lingue, studio la quarta e quindi mi candido automaticamente alla commissione esteri"; "Vorrei portare la mia passione per il web e anche per la musica"; "Sono sommelier, quindi mi occuperò di agricoltura"; "Mi vorrei occupare di trasporti pubblici e come concetto la manutenzione attuarla per l'acqua pubblica"; "Oltre a lavorare sul lavoro mi piace molto il settore dei servizi sociali e se c'è bisogno anche la sanità"; "Mi piacerebbe occuparmi sia di sociale sia di giustizia"; "Vado in bici e vorrei che si potesse andare dall'aeroporto a Montecitorio in bicicletta"; "Sono vegano, 'disiscritto' dalla Chiesa cattolica". Sono solo alcune delle perle che ci è capitato di ascoltare.

"Mi occupo di" è la frase standard utilizzata per presentarsi. Sintomatica di una certa faciloneria: questi eletti grillini non lavorano, non fanno, non sono, ma si "occupano di...". Si "occupano" tutti di un sacco di cose buone e belle, ma in pochi dicono che lavoro fanno, di cosa campano, citando un impiego, una mansione, una posizione o un profilo professionale. Della serie, "vogliamo fare cose un sacco buone e un sacco genuine". Già, sembrava di assistere alla famosa scena del film di Verdone "Un sacco bello", in cui il giovane neo-hippy Ruggero, al cospetto del papà Mario (Mario Brega) e di padre Alfio, prova a spiegare l'attività della sua comune:

«Cioè, siamo un gruppo di ragazzi no, che stanno fondando una comunità agricola no, cioè come alternativa all'inquinamento urbano, cioè inteso non soltanto come scorie eccetera, no, cioè inteso anche come inquinamento morale capito in che senso? (...) Cioè allora, mentre le ragazze provvedono alla raccolta dei frutti naturali della terra no, tipo carciofi, ravanelli, insalata, piselli no, tutta robbba vegetale un sacco bbuona no, noi ragazzi invece provvediamo così alla dimensione artigggianale no, cioè tutti lavoretti così in ceramica, in cuoio no, così eccetera no, per sentirci in noi stessi in quanto entità fisico psichica a contatto con gli altri no, cioè in questo mondo cosmico pantistico naturalistico no, cioè un mondo in cui è l'amore che vince e il male che perde no, cioè un modo in cui veramente domina la fratellanza no».


Ovviamente un paragone spiritoso, da non prendere alla lettera, ma il miscuglio di subculture politiche, proposte e teorie strampalate tra l'ingenuo e il complottistico, espresso dall'assemblea grillina rimanda all'idea di un mondo pre-industriale e fortemente comunitario, in piena armonia con la natura, proprio come veniva descritto dal mitico personaggio di Verdone nei lontani anni '80.

L'ambientalismo ideologico (niente discariche né inceneritori, no alle centrali a biomassa), l'antimilitarismo, l'animalismo, le energie alternative, il "Nimby", ma anche i concetti-chiave della sinistra statalista e politicamente corretta: scuola pubblica, sanità pubblica, acqua pubblica, lotta alla precarietà, reddito di cittadinanza, "il sociale" e il "bene comune", la giustizia. E' proprio questa una delle più grandi contraddizioni di fondo del movimento di Grillo: voler spezzare le catene dell'ingiustizia, estirpare la corruzione, la mala politica, con più Stato, più "pubblico", quindi inevitabilmente più politica, come in una sorta di sindrome di Stoccolma.

C'è il problema dei rifiuti? Semplice, si risolve non producendoli, non consumando. C'è il problema del debito? Si può non ripagarlo, o rinegoziarlo, e al limite uscire dall'euro, perché no? C'è il problema di come far ripartire l'economia? Ecco che viene in soccorso la teoria della "decrescita felice". Non vorremmo ricorrere a paragoni sotto molti aspetti inappropriati e certamente esagerati - ce ne rendiamo conto - ma come nei movimenti totalitari della prima metà del '900, anche nel M5S convivono da una parte il rifiuto del progresso, economico e tecnologico, il mito di uno stile di vita pre-industriale, anti-consumistico e anti-materialista, persino l'eco di valori contadini, e dall'altra un approccio fideistico alle tecnologie di ultima generazione - legate al web, alle energie alternative e alla tutela dell'ambiente - con le quali l'umanità sarebbe in grado di auto-rigenerarsi.

Diversamente dai comizi in campagna elettorale, in cui Grillo ha astutamente toccato il tema dell'oppressione fiscale e della burocrazia statale, ieri nelle autopresentazioni dei grllini non abbiamo mai udito pronunciare le parole "tasse" e "spesa pubblica", e molto pochi sono stati persino gli accenni ai vizi della casta, per esempio all'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti.

In generale il M5S - guardando agli eletti, non agli elettori - sembra il frutto della cultura anti-capitalista, antagonista, altermondista e assemblearista, no global, che la sinistra italiana, politica e intellettuale, ha coltivato e diffuso per decenni, vezzeggiandone leader e movimenti. Vi si ritrovano tutte le subculture impugnate – in sostituzione dell'ideologia comunista, ormai uscita sconfitta dalla storia – per combattere il capitalismo e qualsiasi sua "sovrastruttura", democrazia rappresentativa compresa.

Negli eletti grillini (quasi tutti laureati) vediamo probabilmente arrivare a maturazione i decenni di sfascio e fallimento del sistema educativo-universitario italiano così come la sinistra l'ha voluto e difeso. Molti, infatti, i laureati in materie tecnico-scientifiche – ingegneri ambientali, informatici, fisici, biologi – ma anche umanistiche, come lettere antiche, scienze dell'educazione e della comunicazione, psicologia. Ma colpisce di questo esercito di laureati la loro incapacità ad esprimersi, quasi al livello di disadattati, il loro totale analfabetismo economico e costituzionale, la frustrazione, probabilmente insopportabile, nel riscontrare come il loro campo di studi sia poco spendibile nel mercato del lavoro.

Ascoltandoli, ieri, veniva quasi da chiedergli, come lo strepitoso Mario Brega di "Un sacco bello": «Vabbè ma che sete... 'na setta, 'na tribbù, i carbonari, i masoni, ma che sete aho!?». Ci vuole qualcuno che abbia il coraggio di sfidare il politicamente corretto e dire "no, grazie, ci teniamo i politici che abbiamo, Scilipoti compresi".[/color]


Ultima modifica di rmnd il 07/03/2013, 00:35, modificato 1 volta in totale.


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«Way hay and up she rises, Way hay and up she rises, Way hay and up she rises, Early in the morning!»
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MessaggioInviato: 07/03/2013, 00:39 
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rmnd ha scritto:
Ci vuole qualcuno che abbia il coraggio di sfidare il politicamente corretto
e dire "no, grazie, ci teniamo i politici che abbiamo, Scilipoti compresi".


Perdona la franchezza.....
Quello che ha scritto questo articolo... è un idiota.



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MessaggioInviato: 07/03/2013, 00:46 
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Thethirdeye ha scritto:

Cita:
rmnd ha scritto:
Ci vuole qualcuno che abbia il coraggio di sfidare il politicamente corretto
e dire "no, grazie, ci teniamo i politici che abbiamo, Scilipoti compresi".


Perdona la franchezza.....
Quello che ha scritto questo articolo... è un idiota.


Nel vostro meraviglioso mondo, gli stolti diventano geni, i savi degli idioti...
[:(]

...e poi dov'è finito lo spirito goliardico? suvvia, siamo ancora rimasti ai tempi di Shakespeare, dove solo ai buffoni (nel senso nobile del termine) come Crozza è concesso dire: "il re è nudo?"


Ultima modifica di rmnd il 07/03/2013, 00:47, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 07/03/2013, 01:08 
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Ufologo 555 ha scritto:

[;)]


ANARCHIA E S**GA AL POTERE. I GRILLINI



Prendi uno che sì è no ha uno stipendio medio di 1000 euro al mese, mandalo in parlamento dove ne prenderà 5000 e vediamo se non obbedisce ai dettami del leader anarchico. La verità è che tutti gli elettori di Grillo sognano – chi più chi meno – di poter diventare essi stessi deputati o senatori. Sono iconoclasti innamorati delle loro icone. Le distruggono perché non possono averle hic et nunc. E’ in fondo il paradigma dell’anarchismo, teoria da frustrati con poche idee ma tutte rigorosamente confuse.



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di Francesco Colafemmina
In origine fu V per Vendetta. Ricordate quello strano film ambientato in una Londra neo-fascista dove islamici e omosessuali vengono messi al bando. Dove la politica dominante, guidata da neri crociati, si fonda sul false flag, sul terrorismo quale mezzo di controllo sociale, e naturalmente sulla corruzione. In questa realtà interviene un umile eroe senza volto, il cui segno, una V inserita in un cerchio, diventa sempre più simbolo di redenzione popolare dalla “corruzione” dilagante nella pseudo-democrazia britannica.
Ebbene, V per Vendetta ha quasi tutto in comune con il moVimento 5 stelle. Il film fu prodotto dalla Anarchos Production, più che una casa cinematografica, una sorta di programma fantapolitico. E quel famoso logo è entrato nel movimento di Grillo a partire dal V-day del 2007. Lì la V stava per “*********” e non per Vendetta (quasi per omaggiate il futuro destino pecoreccio del movimento) ma il significato era identico. Basta capovolgere la A inserita nel cerchio, simbolo dell’anarchismo, per capire il significato di quella V tuttora fondamentale nell’immagine del grillismo. Alla V si univa anche il numero 5, ricordo del 5 novembre 1605, data della congiura delle polveri ordita dal simpatico Guy Fawkes, cospiratore cattolico che intendeva far saltare in aria il Parlamento assieme al Re. Guy Fawkes, la cui maschera era indossata dal protagonista del film, è tornato naturalmente in auge grazie ad Anonymous o agli indignados: tutti hanno calzato quella maschera pur ignorandone la storia.
Insomma non si tratta di “gombloddismo” di quart’ordine, bensì della reale portata di quel fantasioso personaggio. V for Vendetta fu infatti creato nel 1982 dall’occultista, mago e anarchico scrittore di fumetti Alan Moore. Anarchico? Ma cos’è l’anarchia? ”La gente pensa che sia una pessima idea perché in un mondo anarchico la gang più grossa è quella che comanda”. Così Moore che in realtà sostiene un anarchismo organizzato in modo tale da poter combattere questo disordine capitalistico dove la gang più grossa arraffa tutto per sé.


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Il pensiero di Grillo è analogo. Il MoVimento non si richiama ufficialmente all’anarchismo. Piuttosto ama soffocare l’anarchismo in una ricerca di facciata della democrazia diretta. Ne parlavo una volta con un tecnico informatico – guardacaso l’intero establishment del MoVimento è fatto di tecnici informatici, non hacker, ma per lo più s****toni di provincia. Lui mi portava come esempio di democrazia diretta quello ateniese… Lo bloccai subito. Un tecnico informatico che mi parla di Pericle – per dire – già mi sembrava una eccessiva anomalia. E volli per un attimo educarlo in merito.
La democrazia diretta ateniese si basava anzitutto su quella che noi chiameremmo “discriminazione sociale”. Niente donne, niente meteci, niente figli di meteci, niente schiavi. Eh già, c’erano pure gli schiavi! In più era una democrazia diretta formalmente. La maggior parte dei cittadini tuttavia si dedicava agli affari propri (mandare avanti la bottega, curare l’uliveto, potare i vigneti, contrattare i viaggi delle navi mercantili, etc. etc.). Solo pochi ricchi latifondisti potevano dedicarsi notte e giorno alla “politica”. E gli altri cittadini li rispettavano perché sapevano che l’aristocrazia sapeva ben amministrare (Solone – un aristocratico – era stato in grado di risollevare anche le sorti dei derelitti, abolendo quella che nel medioevo tornerà sotto forma di “servitù della gleba”).
Quando arrivò invece il demagogo Pericle e introdusse lo stipendio (certo minimo) per i funzionari pubblici eletti (ad esempio i giudici) ciò modificò la struttura della democrazia ateniese. Se prima si dava ascolto all’aristocratico illuminato e sapiente, ora si trattava di guidare folle di banderuole che erano state caricate di una responsabilità inusitata ma che non sapevano mai che pesci pigliare perché tutto sommato di amministrazione della cosa pubblica non capivano un tubo. E nacquero i demagoghi. E l’oratoria si fece politica perché chi meglio parlava, o chi convinceva di più, avrebbe poi ottenuto provvisori successi politici.
Questo non certo per negare la bellezza della democrazia, ma per mettere in discussione l’idiozia della “democrazia diretta”. Un autentico falso storico.



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Tuttavia ciò che il MoVimento di Grillo vuole attuare è in verità un governo anarchico. Spiace che non voglia chiamarlo con il suo vero nome.
Scopo dell’anarchismo non è infatti la conquista del potere, ma la sua distruzione. Sostituire il “potere” con il mutuo contratto fra individui che non delegano nulla, che aderiscono piuttosto a delle idee di cambiamento e possono diventare protagonisti del cambiamento.
Si dirà: “ma Grillo è un dittatore!”. No, il suo sistema-movimento è organizzato secondo i dettami dell’anarchismo. Non vi è un Capo-padrone, ma un leader, un portavoce, un catalizzatore del sogno/sentimento diffuso che gli aderenti al movimento possono cambiare, modificare, aggiornare in maniera condivisa. La massima benthamiana “everyone counts for one” è d’altro canto una chiara indicazione di come in Grillo convivano due anime: quella anarchica e quella libertaria/utilitaristica. I diritti del singolo non possono essere pretermessi, ma vanno esaltati fino a fare di ciascuno il governante di sé. An-archia, senza un comando. Ognuno comanda se stesso e non ha un capo.
Questo nella teoria… Nella pratica invece questo anarchismo socialistizzante ma con qualche tocco di sano utilitarismo rischia di trasformarsi nella conclamata decadenza della cultura occidentale, in una oclocrazia terminale e confusa. Anzi è già – con ogni certezza – il regno delle capre, nel senso sgarbiano del termine. Antipolitico, ma anche anticulturale, il movimento grillino è il luogo in cui pascolano miti greggi di italiani portatori di una subcultura sovversiva, quella del web.
Quando Grillo e Casaleggio lanciarono i meetup avevano ben chiaro in testa che per creare un movimento anarchico serve radunare gruppi che non solo siano privi di un reale potere (anche culturale), ma che abbiano la presunzione di ottenerlo così su due piedi, senza mediazione culturale o politica. Il cittadino deve “rivendicare” i propri diritti ma avere anche una dose di superbia, di presunzione in più per abbattere il sistema ordinato (sebbene spesso malfunzionante) nel quale dovrebbe esercitare i suddetti diritti. E i due fondatori del movimento capirono che solo il web avrebbe potuto offrirgli questo genere di adepti.



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L’esercito dei bimbominkia e dei bamboccioni
Il web infatti per la tipica discrasia fra fini e mezzi è per molti non semplicemente un mezzo potente ma un autentico fine. E’ un’armatura adamantina in grado di proteggere la fragilità dell’ignoranza, una spada più diretta e grosseur, ma anche più efficace della cultura. Chi la detiene, chi conosce le chiavi di decrittazione del web, è come se possedesse Excalibur. E’ soprattutto un mezzo più “democratico” della tv. Perché se al telegiornale dici pistolinate non torni più in video, se invece le scrivi sul tuo blog diventi più famoso di Carlo Rubbia e quindi anche più saggio di lui. Grillo col suo blog ha dato l’esempio. Non è importante chi egli sia, quale cultura abbia, quale capacità imprenditoriale o amministrativa. E’ importante che abbia séguito. Che sia famoso. La fama è strumento di autorevolezza sul web. Così il movimento ha radunato le copiose vittime dell’impotenza culturale informatica. Periti informatici ne hanno costituito la spina dorsale. Poi sono arrivati i laureati a costituirne il volto o forse il belletto elettorale (giacché il programma del movimento prevede l’abolizione del valore legale delle lauree). E da un esercito di capre il movimento si è presto trasformato in quello dei sacerdoti del “voglio anche se non posso”, paradigma non solo proprio della società dei consumi contemporanea, ma massimamente dell’italiano medio.
Prendi uno che sì è no ha uno stipendio medio di 1000 euro al mese, mandalo in parlamento dove ne prenderà 5000 e vediamo se non obbedisce ai dettami del leader anarchico. La verità è che tutti gli elettori di Grillo sognano – chi più chi meno – di poter diventare essi stessi deputati o senatori. Sono iconoclasti innamorati delle loro icone. Le distruggono perché non possono averle hic et nunc. E’ in fondo il paradigma dell’anarchismo, teoria da frustrati con poche idee ma tutte rigorosamente confuse.
A questo punto non vale la pena aggiungere altro. Il film V per Vendetta terminava con una gloriosa esplosione del parlamento col sottofondo dell’Ouverture 1812 di Tchaikovsky. Personalmente non avrei alcuna obiezione rispetto a questo finale. Aspetterei soltanto che il parlamento si riempia di soli grillini, magari dopo un’ulteriore tornata elettorale. Avremmo ottenuto così da un lato la purificazione della politica tradizionale e dall’altro l’ordalia solenne del grillismo che, bruciando, non farebbe altro che attestare la propria natura di mistica menzogna.

http://www.papalepapale.com/develop/ana ... ditoriale/


Guarda... è francamente agghiacciante e ci vorrebbe una settimana per rispondere alla mole di forzature e inesattezze di questo articolo. Ma la cosa più inquietante è che questo Dottore in Lettere Classiche, vaticanista (come viene definito sul Blog Papalepapale) di 33 anni trasuda una supponenza e un classismo inverosimili nella loro enormità. Per fortuna la Chiesa non è solo questo...



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Falso eletto 5 Stelle nel salotto di Canale 5. E’ un’attivista iscritto 10 giorni fa

Matteo De Vita era in collegamento da Bari durante la trasmissione di Barbara D'Urso e ha dialogato con deputati e senatori

E’ apparso da Barbara D’Urso su Canale 5 come attivista del Movimento 5 Stelle, ma il signore pugliese che si è prestato al gioco del grillino in televisione si è iscritto al Meet Up giusto il 24 febbraio scorso proprio durante la trionfante campagna elettorale.

A ricavarne dall’affannosa caccia al grillino di queste giornate post elettorali è stato, in modo del tutto volontario, il signor Matteo De Vita che si è materializzato nel contenitore della tv privata spacciandosi per un pentastelluto di lunga data in collegamento da Bari. La D’Urso l’ha poi fatto dialogare e confrontare con deputati della Lega ed altri colleghi facendo fare una pessima figura al Movimento 5 Stelle. Una scenetta da degna del Grande Fratello (quello di Orwell) con una chiusura finale della D’Urso: “Venga pure in studio la prossima volta a parlare sempre che non venga espulso”.

De Vita si è iscritto al Meet Up il 24 febbraio 2013. E, a quanto pare, non rappresenta nessuno se non se stesso.




http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/03 ... fa/522908/


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Rmnd ha postato un articolo chiave i grillini si presentavano come dei venditori di marketing tipico dopo la presentazione l'applauso e ma quanto siamo bravi noi del marketing - catena di sant'antonio e questi vanno in parlamento? In parlamento ci sono senatori e onorevoli almeno formati dal sindacato dove ti fai le ossa con le riunioni e studi le leggi del lavoro almeno oltre la tutela del lavoratore e quindi delle famiglie ma i grillini? E Grillo dice formiamo noi il governo e con chi? con il Guru presidente del consiglio? Avete una vaga idea visto che appoggiate il movimento chi andra' nei posti chive come ministri? Signori nessuno o gente con esperienza o mettiamo alla Difesa la casalinga di Voghera? Io capisco l'entusiasmo dell'ultima ora ma un po' di serieta' e non ipocrisie ci vuole altrimenti veramente andiamo a picco.............



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Rmnd ha postato un articolo chiave i grillini si presentavano come dei venditori di marketing tipico dopo la presentazione l'applauso e ma quanto siamo bravi noi del marketing - catena di sant'antonio e questi vanno in parlamento? In parlamento ci sono senatori e onorevoli almeno formati dal sindacato dove ti fai le ossa con le riunioni e studi le leggi del lavoro almeno oltre la tutela del lavoratore e quindi delle famiglie ma i grillini? E Grillo dice formiamo noi il governo e con chi? con il Guru presidente del consiglio? Avete una vaga idea visto che appoggiate il movimento chi andra' nei posti chive come ministri? Signori nessuno o gente con esperienza o mettiamo alla Difesa la casalinga di Voghera? Io capisco l'entusiasmo dell'ultima ora ma un po' di serieta' e non ipocrisie ci vuole altrimenti veramente andiamo a picco.............


nn c'è niente da fare...ormai è diventato inutile scrivere in questo topic.
vi meritate davvero che l'itaglia vada a fondo del tutto e basta.
che schifo...


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MessaggioInviato: 07/03/2013, 09:08 
scusate se insisto..
riposto
quello che ho detto sopra..

il ragionamento di grillo
è il seguente:
"ci alleiamo di volta in volta con
chi propone disegni di legge
condivisi dal movimento
..senza appoggiare nessuno.."

ma io mi chiedo..
se sono all'opposizione,
è c'è una maggioranza autosufficiente,

quali sarebbero queste leggi
che approverebbero ?
cioè una maggioranza autosufficiente
perchè mai dovrebbe cercare
i voti di grillo..??


boh..

per contare qualcosa
devi allearti con qualcuno,
devi essere indispensabile,
no ?

in sicilia hanno portato a casa qualcosa
perchè i voti di grillo
erano necessari per avere la maggioranza..


qui la logica è andata in vacanza..


qualcuno mi spiega l'arcano ?
il senso di tutto questo?

poi ho visto il nuovo video di dario fo..
dopo quello d'appoggio al pd,
è come se avesse dovuto farlo
per abiurare da sè stesso
ed evitare la crocifissione pubblica
per quanto aveva detto l'altra volta
"mai col pd..!"

ma voi dite che votano la linea?
c'è una dissidenza interna?
o chi dissente
viene "licenziato" ??

non vorrei che
dopo 20 anni di berlusconismo
grillo (e renzi) fossero
il colpo di grazia..



_________________
https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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Nemozero il problema è che la maggior parte della gente SA chi ha occupato le poltrone fino ad ora. Gente che nel migliore dei casi si è fatti gli affari propri e nel peggiore ci ha venduto ai mercati. E oi Figli idioti, cognati, belle gnocche, mogli, amici, parenti e servi. Queste sono le persone che fino ad oggi abbiamo pagato per amministrare gli affari di tutti, gente che a volta non è nemmeno in grado di articolare un discorso in italiano corretto.
Ci vuole coraggio ora ad accusare dei ragazzi colti e volenterosi (il movimento ha la percentuale più alta di laureati fra tutti i partiti), prima che abbiano potuto assumere il ruolo che i voti della gente gli hanno assegnati, di essere solo dei venditori. Memoria corta e una buona dose di incoscienza a pensare che tutto sommato è meglio tenersi quello che abbiamo.



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nemozero ha scritto:

Rmnd ha postato un articolo chiave i grillini si presentavano come dei venditori di marketing tipico dopo la presentazione l'applauso e ma quanto siamo bravi noi del marketing - catena di sant'antonio e questi vanno in parlamento? In parlamento ci sono senatori e onorevoli almeno formati dal sindacato dove ti fai le ossa con le riunioni e studi le leggi del lavoro almeno oltre la tutela del lavoratore e quindi delle famiglie ma i grillini? E Grillo dice formiamo noi il governo e con chi? con il Guru presidente del consiglio? Avete una vaga idea visto che appoggiate il movimento chi andra' nei posti chive come ministri? Signori nessuno o gente con esperienza o mettiamo alla Difesa la casalinga di Voghera? Io capisco l'entusiasmo dell'ultima ora ma un po' di serieta' e non ipocrisie ci vuole altrimenti veramente andiamo a picco.............


Abbiamo un caso patologico: Grillo

Non ha la minima idea di come potrebbe essere costituito il suo governo anarchico (antitesi voluta). Come i suoi eventuali ministri potrebbero mai relazionarsi con i loro omologhi esteri. Come il presidente del consiglio eletto dalla rete (così si è espresso ieri sera dopo un panegirico un esponente m5s di Firenze a una domanda diretta di un giornalista in studio).

L'idea di Grillo è di distruggere i partiti attuali (e in questo potremmo anche essere d'accordo, eccetto che sulla distruzione fine a se stessa) e la forma di governo parlamentare, per sostituirla con non si sa che cosa. Ma a Grillo questo poco importa.

Un caso patologico. Grillo ha un chiodo fisso: vendicarsi dello schiaffo ricevuto anni fa quando fu cacciato dalla RAI per mano di Craxi.

Lui salva solo Vendola e Di Pietro (che lo ha proposto come presidente della Repubblica, prima ancora di lanciare FO).

Un Di Pietro che guarda caso aveva rapporti con Casaleggio.
Un Vendola, guarda caso, co-partecipe della vittoria numerica del PD alle elezioni nazionali, ma che ieri si è sfilato dall'appoggio a un eventuale governo rinunciando al seggio in parlamento (ma prima non avrebbe dovuto dimettersi da governatore? per coerenza?) per restare alla guida della sua regione.

A Grillo interessa principalmente prendersi delle rivincite e soddisfare la sua voglia di vendetta, è devo dire che ci è quasi riuscito (non dimentichiamo l'ultima sparata infelice di Fassino del 2007 mi pare che riferendosi a Grillo disse sprezzante : " fondi partito, vediamo quanto prende".
Grillo l'ha presa molto sul personale e grazie a Casaleggio ha indirizzato le sue energie distruttive in qualcosa di costruttivo, sfruttando la crisi, il malcontento, le deviazioni mentali complottiste della rete, i rimasugli delle estreme sinistre, e anche delle destre, è si è creato il suo esercito di NERD(**).
Un esperimento sociale tra "V x Vendetta" e "L'onda" (*)"

Quindi visto in quest'ottica, sarà davvero difficile che alla fine l'M5S potrà votare la fiducia al PD. Se alla fine la voteranno, quasi certamente contro la stessa volontà di Grillo.




------------------------

(*)

Durante la settimana a tema, un insegnante di una scuola superiore tedesca, Reiner Wenger, si trova a dover affrontare il tema dell'autocrazia, benché egli avesse preferito quello dell'anarchia, più vicino ai suoi ideali. Gli studenti, inizialmente annoiati dall'argomento, non credono possibile che una nuova dittatura possa essere instaurata nella moderna Germania, poiché la gente ha imparato dagli errori del passato. L'insegnante decide allora di organizzare un esperimento, in modo tale da dimostrare agli allievi come le masse possano essere facilmente manipolate.
L'esperimento coinvolge la classe stessa e ha inizio con la scelta di un leader, il quale viene individuato nell'insegnante, e l'imposizione di alcune regole basilari. Wenger per far sì che la classe cominci ad essere più unita, cambia la disposizione dei banchi, in modo tale che i gruppetti di amici vengano stravolti e gli studenti meno bravi possano trovarsi vicino a quelli più preparati, insegnandosi l'un l'altro e migliorando nel complesso i risultati della classe. Infine, quando gli studenti vogliono dire qualcosa ad alta voce, devono alzarsi in piedi e dare risposte brevi e concise. Wenger mostra inoltre ai suoi studenti come l'effetto di marciare all'unisono possa farli sentire un'unica entità.
Il passo successivo all'identificazione del gruppo, è quello di dargli un nome, scelto tra varie proposte degli studenti e selezionato tramite votazione. Viene scelto "L'onda" ("Die Welle"). Viene ideato anche un apposito logo. Ogni studente dovrà poi indossare una sorta di divisa, costituita da camicia bianca e jeans, in modo tale da rimuovere le distinzioni individuali e di classe. Inoltre viene inventato un saluto, ovvero la simulazione, fatta con il braccio destro, di un'onda. Due ragazze, Karo e Mona, non accettano le decisioni del gruppo e abbandonano l'esperimento, disgustate da come la classe abbia abbracciato in modo acritico gli ideali dell'Onda.
I ragazzi del gruppo iniziano a diffondere nell'intera città il logo dell'Onda per mezzo di adesivi e bombolette spray, verniciando addirittura le impalcature che nascondono il municipio. Iniziano, inoltre, a tenere feste in cui solo i membri del movimento sono autorizzati a partecipare, osteggiando e discriminando tutti gli altri. Un giovane in particolare, Tim, un ragazzo che sin dall'inizio del film si capisce essere insicuro, sottomesso al più forte e anche psicolabile, inizia a identificarsi in modo ossessivo col gruppo, visto che soltanto al suo interno riesce a sentirsi finalmente accettato. Egli si propone perfino di diventare la guardia del corpo di Wenger.
La forza dell'Onda è sempre più dirompente e ben presto il progetto sembra sfuggire di mano al suo stesso ideatore, il quale non riesce a porvi fine (Wenger, infatti, soffrendo di un complesso di inferiorità rispetto agli altri professori, si sentirà estremamente coinvolto dal gruppo, rendendosi "cieco" a quello che il gruppo sta in realtà diventando) prima che esso conduca a tragiche conseguenze. Alla fine, quando il professore deciderà di sciogliere il movimento, Tim, vedendo distrutta l'unica cosa in cui credeva, prima spara ad un membro dell'Onda, poi si uccide. L'iniziale convinzione degli studenti sull'impossibilità della nascita di una nuova dittatura in Germania risulta così clamorosamente e dolorosamente smentita dai fatti. Wenger, responsabile dell'accaduto, viene arrestato dalla polizia.


-------------------------------

(**)



p.s.: si ...poi l'onorevole cittadino sopra si è scusato per la brutta figura fatta fare al M5S, incolpando i giornalisti per aver montato il servizio in modo da farlo apparire uno stupido...[8]


Ultima modifica di rmnd il 07/03/2013, 09:50, modificato 1 volta in totale.


_________________
[^]The best quote ever (2013 Nonsense Award Winner):
«Way hay and up she rises, Way hay and up she rises, Way hay and up she rises, Early in the morning!»
© Anonymous/The Irish Rovers
http://tuttiicriminidegliimmigrati.com/
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