05/08/2013, 00:24
Francia: Crisi; sempre piu' giovani vogliono andare via
Oltre un quarto dei diplomati intende cercare fortuna all'estero
(di Paolo Levi).
(ANSAmed) - PARIGI, 31 LUG - Giovani in fuga dalla Francia.
Mentre l'Italia deve far fronte ai dati record sulla disoccupazione giovanile e alla fuga massiccia dei cervelli, anche i giovani diplomati d'Oltralpe sembrano perdere fiducia nel proprio futuro, in un Paese - la seconda potenza economica della zona euro dopo la Germania - duramente colpito dalla perdita di competitivita' e dalle difficolta' di trovare un buon posto di lavoro.
A dare ampio risalto al fenomeno, e' il quotidiano Le Monde, che oggi dedica l'apertura a ''quei giovani francesi che vogliono andare via''. In particolare, secondo uno studio di Deloitte, più di un giovane francese diplomato su quattro, il 27%, ha dichiarato di voler andare a cercar fortuna altrove, contro il 15% nel 2012, aggiungendosi agli 1,6 milioni di francesi che hanno già lasciato la madre patria.
Un fenomeno spiegato in parte dalla crisi economica, che costituisce un ''acceleratore'' per tanti giovani francesi, tra cui molti figli di immigrati - precisa Le Monde - che non riescono a integrarsi professionalmente. Cosi', tanti di loro, sognano il Nordamerica, ma anche il Nordafrica, il Medio Oriente e i Paesi del Golfo.
Per Le Monde, i giovani sono la ''promessa dimenticata'' di Francois Hollande, il presidente socialista che governa il Paese da oltre un anno e che - durante la lunga campagna elettorale che lo porto' all'Eliseo nel maggio 2012 - aveva fatto di questo tema una delle priorita' del suo mandato. ''Se diventero' presidente - aveva detto il candidato socialista, durante un comizio elettorale a Le Bourget, nel gennaio 2012 - voglio essere giudicato solo su questo obiettivo: (...) i giovani vivranno meglio nel 2017 rispetto al 2012? Chiedo di essere giudicato solo su questo impegno, su questa unica verita', su questa unica promessa''. ''Non mi assumo un impegno alla leggera. Voglio mobilitare tutta la nazione rispetto a questa sfida'', aveva avvertito Hollande, parlando di una gioventu' ''tradita'', ''sacrificata'', ''abbandonata'' dalla precedente amministrazione di Nicolas Sarkozy. ''E' per la gioventu' del nostro Paese che voglio essere presidente della Francia'', aveva promesso.
Oggi, tra gli under 25, un francese su quattro non riesce a trovare lavoro. Ed e' anche per questo che tanti giovani, anche tra i super-diplomati, decidono di fare le valige. Anche se non si puo' parlare di fuga massiccia di giovani cervelli. E la crisi non e' l'unico motivo della loro partenza. Tra i vari fattori, c'e' anche il fascino della globalizzazione e la voglia di andare a scoprire qualcosa di nuovo. Ma questi dati, osserva Le Monde, ''devono suonare come un campanello d'allarme'' per l'attuale presidente socialista, a meno di un anno dalle elezioni amministrative del 2014. ''Nonostante le promesse, nulla e' cambiato per i giovani'', deplora il quotidiano.
Intanto in Francia si assiste a un nuovo fenomeno: il boom delle societa' di consulenza per l'emigrazione e il lavoro all'estero, che stanno riscuotendo sempre piu' successo.
Nonostante il pessimismo che dilaga nel Paese, oggi il ministro dell'Economia, Pierre Moscovici, si e' mostrato rassicurante.
''Il 2014 - ha pronosticato - sara' il primo anno di crescita vera'' dopo anni di stagnazione. (ANSAmed).
07/08/2013, 14:44
07/08/2013, 16:07
07/08/2013, 17:36
MaxpoweR ha scritto:
Sarebbe più corretto dire grazie ad un capitalismo deviato.
07/08/2013, 17:53
Thethirdeye ha scritto:MaxpoweR ha scritto:
Sarebbe più corretto dire grazie ad un capitalismo deviato.
Certo... ma poichè il capitalismo "puro" è un'utopia e poichè quello che è sotto gli occhi di tutti e che ha genereto solo disastri è, come dici tu, "deviato", possiamo affermare, senza sbagliare, che il concetto espresso da Jeff Sparrow sia la sacrosanta verità?
Io direi proprio di sì..... tu che dici?
08/08/2013, 17:26
15/08/2013, 16:22
15/08/2013, 18:28
Atlanticus81 ha scritto:
Bce: "L'economia registra una lenta ripresa" - Non solo segnali positivi per l'area euro: "Il mercato del lavoro resta debole". Tassi bassi a lungo
Quindi ci sono segnali positivi e la disoccupazione e il PIL continuano a peggiorare... ma chi volete prendere in giro
PAGLIACCI, BUFFONI, CRIMINALI!!!
17/08/2013, 11:24
17/08/2013, 11:36
17/08/2013, 11:57
Atlanticus81 ha scritto:
[b]
...
Quindi ci sono segnali positivi e la disoccupazione e il PIL continuano a peggiorare... ma chi volete prendere in giro
PAGLIACCI, BUFFONI, CRIMINALI!!!
...
17/08/2013, 12:04
superza ha scritto:
è chiaro quindi che le dichiarazioni sentite ultimamente ci lasciano intendere che chi sta al governo nazionale ed europeo NON E' PIU' un nostro rappresentante delegato ad agire per il benessere complessivo della specie ma è di fatto di fatto il rappresentante del Nwo sovranazionale che sta soppiantando la rappresentanza democratica...
17/08/2013, 12:04
superza ha scritto:
è chiaro quindi che le dichiarazioni sentite ultimamente ci lasciano intendere che chi sta al governo nazionale ed europeo NON E' PIU' un nostro rappresentante delegato ad agire per il benessere complessivo della specie ma è di fatto di fatto il rappresentante del Nwo sovranazionale che sta soppiantando la rappresentanza democratica...
Grossi guai se la massa non apre gli occhi.. ma proprio grossi...
Il prossimo step a cui saranno costretti gli stati è la privatizzazione di tutto, e il potere del mondo passerà in maniera irreversibile a quei pochi oligarchi padroni delle multinazionali
17/08/2013, 23:56
Atlanticus81 ha scritto:superza ha scritto:
è chiaro quindi che le dichiarazioni sentite ultimamente ci lasciano intendere che chi sta al governo nazionale ed europeo NON E' PIU' un nostro rappresentante delegato ad agire per il benessere complessivo della specie ma è di fatto di fatto il rappresentante del Nwo sovranazionale che sta soppiantando la rappresentanza democratica...
Esattamente. E quindi non è forse una ragionevole soluzione spazzarli via dalle nostre istituzioni democratiche?!
Come cittadini di uno stato ove vige un sistema democratico o pseudo-tale abbiamo due vie: una democratica.. e una meno democratica.
E io sono convinto che quella più temuta dal "Sistema" sia proprio quella democratica!!! Soprattutto poiché potrebbe diffondersi con un devastante, ma positivo, effetto domino!
La rivolta armata non è efficace a livello globale e spesso, oltre a inutili spargimenti di sangue, non porta i risultati sperati poichè facilmente strumentalizzabile dal "Potere".
18/08/2013, 00:33
superza ha scritto:Atlanticus81 ha scritto:superza ha scritto:
è chiaro quindi che le dichiarazioni sentite ultimamente ci lasciano intendere che chi sta al governo nazionale ed europeo NON E' PIU' un nostro rappresentante delegato ad agire per il benessere complessivo della specie ma è di fatto di fatto il rappresentante del Nwo sovranazionale che sta soppiantando la rappresentanza democratica...
Esattamente. E quindi non è forse una ragionevole soluzione spazzarli via dalle nostre istituzioni democratiche?!
Come cittadini di uno stato ove vige un sistema democratico o pseudo-tale abbiamo due vie: una democratica.. e una meno democratica.
E io sono convinto che quella più temuta dal "Sistema" sia proprio quella democratica!!! Soprattutto poiché potrebbe diffondersi con un devastante, ma positivo, effetto domino!
La rivolta armata non è efficace a livello globale e spesso, oltre a inutili spargimenti di sangue, non porta i risultati sperati poichè facilmente strumentalizzabile dal "Potere".
Certamente è come dici te ma secondo c'è un problema ancora più alla base; rivoluzione democratica o armata che noi volessimo fare, se il 65% delle persone crede che quella dei partiti è democrazia e che Letta Alfano Monti siano i propri rappresentanti, rimani dal loro punto di vista una minoranza "fascista" che sta togliendo loro la democrazia!
Tocca trovare il modo di togliere di mano all'establishment attuale i media, e progressivamente "educare e risvegliare" la massa.
Ma dopo questi ultimi 20 anni di rincoglionimento mediatico, la vedo molto dura molto dura