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 Oggetto del messaggio: Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)
MessaggioInviato: 21/04/2017, 17:33 
sottovento ha scritto:
Sono d'accordo ma le larghe intese si fanno dopo il voto ciò significa che gli italiani si ritroverebbero con un governo composto da chi hanno rispettivamente votato e non potrebbero farci nulla se non bersi il calice amaro (come fanno da anni). La verità è che molti italiani sono poco informati sulla politica per cui probabilmente voteranno ignari di ciò che potrebbe accadere per poi lamentarsi dopo, infatti da anni si lamentano delle troppe tasse e di quei politici che hanno però votato loro stessi.



Possibile, ma sarebbe l' ultima volta.
Nel loro piccolo, anche le formiche si incazzano......
Il difetto di PD e FI, è quello di non avere minimamente idea del reale malcontento della gente. Vivendo solo nei palazzi dorati e in TV o nei circoli esclusivi, invece di frequentare noi umili cittadini, si stanno suicidando da soli, resteranno con le armi scariche. Unica alternativa, brogli e intimidazioni psicologiche.



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 Oggetto del messaggio: Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)
MessaggioInviato: 21/04/2017, 17:42 
Io mi baso su una semplice considerazione: in Italia ci sono più poveri o più ricchi? Ergo, c'è più gente che se la passa bene o più gente che se la passa male? Io propendo per la seconda quindi basterebbe ciò per prevedere una vittoria del M5S a meno che la gente che se la passa male non sia così masochista dal voler soffrire ancora.



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 Oggetto del messaggio: Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)
MessaggioInviato: 21/04/2017, 17:53 
Io condivido il tuo ragionamento, i poveri sono di piu, senza dubbio.
Però consideriamo anche che buona parte di queste persone credono ciecamente nell'Europa salvifica (nonostante le mazzate che si prendono in testa) continuando a votare PD, per questioni semplicemente ideologiche (sto in Toscana, e il PD qua é un'istituzione, nonostante gli scandali e le ruberie).

Poi non dimentichiamoci di una cosa fondamentale: i media!
Se in questo paese ci fosse un'informazione imparziale, i 5stelle sarebbero al 90%! Ma troppa gente ancora si fa ancora intortare dalla televisione e dalle chiacchere dei camerieri di turno...



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 Oggetto del messaggio: Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)
MessaggioInviato: 21/04/2017, 17:58 
sottovento ha scritto:
Io mi baso su una semplice considerazione: in Italia ci sono più poveri o più ricchi? Ergo, c'è più gente che se la passa bene o più gente che se la passa male? Io propendo per la seconda quindi basterebbe ciò per prevedere una vittoria del M5S a meno che la gente che se la passa male non sia così masochista dal voler soffrire ancora.


Se la gente "povera " vota chi più offre, allora siamo messi male.
Prima uno promette 80 euro, l' altro il reddito di cittadinanza a tutti. Il PD che fà altrettanto. Ma i soldi ?
Il reddito lo si costruisce se uno stato predispone leggi che favoriscono il lavoro, la dignità. Lo si costruisce valorizzando le peculiarità del proprio territorio, dando più autonomia alle regioni. Abbassando il costo del lavoro, evitando le guerre tra poveri. In poche parole, liberandosi di euro e Europa, limitando e controllando l' immigrazione clandestina, garantendo per legge il salario indispensabile ad una vita dignitosa.
Mi pare che ci sia una sola forza politica che nel programma prevede tutti questi punti e non è il movimento 5 Stelle ( vedi parole evidenziate ).



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 Oggetto del messaggio: Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)
MessaggioInviato: 21/04/2017, 19:59 
TheApologist ha scritto:
sto in Toscana, e il PD qua é un'istituzione, nonostante gli scandali e le ruberie

Però a Livorno governano (con successo) i 5 Stelle e Livorno è in Toscana e ora iniziano le nuove amministrative quindi vedremo quanto la Toscana è una roccaforte del Pd.
TheApologist ha scritto:
Poi non dimentichiamoci di una cosa fondamentale: i media!
Se in questo paese ci fosse un'informazione imparziale, i 5stelle sarebbero al 90%! Ma troppa gente ancora si fa ancora intortare dalla televisione e dalle chiacchere dei camerieri di turno...

Sono d'accordo ma non del tutto perchè i media possono raccontare ciò che gli pare ma quando non arrivi a fine mese, tuo figlio è disoccupato, ti aumentano la benzina, le sigarette e forse l'Iva beh ti girano.



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 Oggetto del messaggio: Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)
MessaggioInviato: 21/04/2017, 20:43 
Cita:
Di Maio vede la manina del Pd nel ridimensionamento di Cantone

http://www.huffingtonpost.it/2017/04/21 ... _22049036/

Cita:
Cantone depotenziato all'insaputa del governo

Il ministro Delrio: "È stato un errore tecnico grave. Ma nessun ministro ha dato l'ok"


http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 88285.html

Certo che questi errori tecnici sono davvero micidiali



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 Oggetto del messaggio: Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)
MessaggioInviato: 22/04/2017, 03:25 
Lega, difensori di ambulanti e mercatini solo a chiacchiere


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Scritto da M5S Camera News pubblicato il 21.04.17 11:08
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La Lega? Tutto fumo e niente arrosto, e lo dimostra il loro atteggiamento nei confronti degli ambulanti e della direttiva Bolkestein. In piazza si ergono a paladini di bancarelle e mercatini, ma poi, quando si tratta di arrivare al dunque, i leghisti tornano ad inginocchiarsi di fronte a quei poteri forti e quell'euro-burocrazia che già ossequiavano ai tempi in cui erano al governo con Berlusconi.

Cosa accade? Il Carroccio ha appena proposto una legge sulle concessioni per il commercio sulle aree pubbliche, tasto dolentissimo per tutti gli ambulanti onesti che combattono per il loro lavoro e ormai da anni, dato che l'Italia è l'unico Paese europeo ad averli inclusi nell'ormai famosa direttiva europea.

Ci si sarebbe aspettati fuoco e fiamme nel testo della Lega. Invece, con stupore scopriamo che non si fa neppure menzione dell'esclusione degli ambulanti dalla direttiva Bolkestein, che peraltro aprirebbe i bandi alle società di capitali che la Lega (come il M5S), dice di voler tenere lontane dal commercio su strada. Inoltre, il Carroccio dice esplicitamente che le concessioni devono durare, a regime, 9-12 anni: davvero una brutta sorpresa per i tanti lavoratori del settore, visto che si tratta di un periodo di sicuro non sufficiente per garantire il ritorno dell'investimento e degli sforzi fatti dalle tantissime micro-imprese.

Insomma, i leghisti sono difensori degli ambulanti solo a parole. Tra l'altro fu proprio il centrodestra al governo, nel 2010, a inserire il comparto nella Bolkestein, e la Lega ci stava dentro fino al collo. Dobbiamo quindi concludere che la proposta di legge che hanno presentato sia semplicemente coerente con la loro storia politica, e mostri alla fine ciò che pensano davvero.
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 Oggetto del messaggio: Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)
MessaggioInviato: 22/04/2017, 13:43 
Se gli argomenti di contrasto sono questi, siamo messi male.
Guarda la cosa globalmente.
Potrei citarti 1000 contraddizioni riguardanti i 5 Stelle, non lo faccio perchè credo che siano peccati di gioventù, o forse no ?
Ognuno è libero di difendere le sue convimzioni, ma i fatti sono sotto gli occhi di tutti, o almeno di chi vuole vederli.



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 Oggetto del messaggio: Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)
MessaggioInviato: 22/04/2017, 14:04 
E' relativo argomentare sui difetti di Lega e 5 Stelle perché esse rappresentano le due sole entità politiche in grado di contrastare il prossimo patto di ferro fra Renzi e Berlusconi.



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 Oggetto del messaggio: Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)
MessaggioInviato: 23/04/2017, 03:18 
L'Italia con Renzi a un passo dal baratro, il MoVimento 5 Stelle per uscire dall'austerità


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di Luigi Di Maio
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Fitch abbassa ancora il rating del debito italiano da BBB+ a BBB, appena due mesi dopo che un’altra agenzia di rating, la svizzera Dbrs, aveva retrocesso il nostro debito da A a BBB. È una lenta agonia che ci porterà nel baratro finanziario. Ma chi ci ha condotto fin qui? I "populisti" di cui parla la stessa Fitch nel suo rapporto o proprio i Governi ritenuti affidabili dalle istituzioni internazionali? La verità è che Monti, Letta e Renzi, al riparo dal voto popolare, hanno distrutto l’economia producendo l’esplosione del rapporto debito/Pil, oggi al 132,6%.

Renzi ha gettato al vento anche una congiuntura internazionale favorevole, con il prezzo del petrolio in forte calo e l’euro debole. Ha preferito usare la flessibilità concessa dall’Unione Europea per sostenere la sua campagna elettorale permanente invece che per agganciare la ripresa. L’Italia di Renzi è sempre stata agli ultimi posti in Europa per crescita perché al posto degli investimenti produttivi e del reddito di cittadinanza ha speso 10 miliardi l’anno per un bonus da 80 euro e 20 miliardi per sostenere il fallimentare Jobs Act.

Non ci sono scuse che tengano. È vero che le agenzie di rating sono in pieno conflitto di interessi con il mondo finanziario, è vero che l’Unione Europea ci soffoca con i vincoli del Fiscal Compact e dell’euro, ma che ha fatto il Governo Renzi per cambiare la situazione? La realtà è che il nostro debito pubblico sta diventando davvero insostenibile e che rischiamo un default, magari scatenato da una crisi bancaria nazionale.

Si poteva fare molto e ci ritroviamo con un Paese in macerie. Gli investimenti pubblici, gli unici in grado di far ripartire un ciclo virtuoso di occupazione e crescita, sono stati diminuiti anno dopo anno e il rapporto debito/Pil è aumentato sia per le spese insensate del Governo Renzi sia per l’austerità che ha distrutto il nostro tessuto industriale.

Paradossalmente, sono proprio i Paesi dove i cosiddetti “populismi” hanno vinto a soffrire meno sui mercati finanziari. L’America di Trump doveva crollare sotto i colpi della speculazione e gli indici di borsa sono cresciuti, la Brexit doveva scatenare una tempesta finanziaria sulla City di Londra e nulla di tutto ciò è successo. Non sarà forse che la ricetta dominante, i cui ingredienti sono l’austerità e i bonus per contenere il malcontento sociale, è alla radice dei nostri problemi?

Il debito pubblico può diventare sostenibile in due soli modi: facendo ripartire l’economia ed eliminando gli sprechi. Per il primo obiettivo servono gli investimenti che in questi anni tutti i Governi hanno abbattuto, per il secondo serve un Governo dalle mani libere.

Il MoVimento 5 Stelle ha già dimostrato nei Comuni amministrati che il debito si può abbattere. In nessuno dei Comuni 5 stelle il debito è aumentato e in molti di essi ha cominciato a scendere, con i risparmi reinvestiti nell’economia reale. Solo per fare qualche esempio, a Pomezia, Comune di 66.000 abitanti, il MoVimento 5 Stelle ha vinto nel 2012 quando il bilancio era in passivo di 7 milioni di euro e oggi il risultato è in attivo di 15 milioni. A Torino abbiamo immediatamente tagliato del 30% i costi dello staff, a Roma con una centrale unica per gli acquisti abbiamo risparmiato in un lampo 40 milioni di euro e Virginia Raggi spende oggi per il suo staff meno della metà di Marino e Alemanno. Potremmo continuare a lungo.

Meglio i “populisti” o chi ha fallito clamorosamente portandoci ad un passo dalla Grecia?
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 Oggetto del messaggio: Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)
MessaggioInviato: 24/04/2017, 03:54 
Sai perchè hanno paura dei 5 Stelle ? Ascolta Carmine Schiavone...

Guarda su youtube.com



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Petrolio in Basilicata, bugie dell’Eni sullo sversamento nei fiumi


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di Gianni Girotto
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Sversamento di petrolio e altri agenti chimici inquinanti nelle acque attorno all'area industriale di Viggiano in Basilicata hanno portato a tre mesi di chiusura del Centro Olio Val D'Agri (Cova) dell'Eni. Uno stop tardivo - ma benvenuto - da parte dei vertici regionali, che si sono fidati troppo delle rassicurazioni della multinazionale dell'energia. Lo stesso Ad Eni Claudio Descalzi ha più volte mentito sul reale stato delle perdite. Arrivando ad affermare l'8 marzo di fronte alla Commissione Industria del Senato che lo "sversamento è minimo".

Una bugia clamorosa, smentita dai fatti poco più di un mese dopo anche dai tecnici dell'Arpab, l'Agenzia regionale per la protezione ambientale. I risultati dicono che l'inquinamento è significativo e l'impianto va chiuso. Ma andiamo con ordine.

Già a febbraio ci sono i primi segni evidenti di sversamento di sostanze inquinanti. Si tratta - scopriranno i tecnici più tardi - di petrolio, manganese, ferro – definito “molto cospicuo” – e idrocarburi policiclici aromatici fuori dal recinto del Centro Olio. La situazione è perciò critica. Il Movimento 5 Stelle presenta un'interrogazione parlamentare chiedendo immediata verifica ed eventuale bonifica. Eni continua a rassicurare: la situazione è sotto controllo.

La stessa versione viene ribadita da Descalzi l'8 marzo in audizione al Senato. Il M5S chiede ulteriori chiarimenti. Quanto è concreto il rischio di chiusura dell'impianto? L'Ad Eni minimizza: "è un'ipotesi sfortunatissima" da escludere. E poi azzarda: "lo sversamento è minimo". Ma il 15 aprile, poco più di un mese dopo, la Regione Basilicata delibera la sospensione di tutte le attività del Centro Olio di Viggiano.

Nemmeno l'annuncio basta a Eni per fermare lo stabilimento. Passano ancora tre giorni. Il 18 aprile i vertici della multinazionale si arrendono all'evidenza e bloccano ogni attività. Lo stesso giorno la magistratura di Potenza rinvia a giudizio 47 persone e dieci società, tra cui anche Eni, nell'ambito dell'inchiesta sulle estrazioni petrolifere in Basilicata del 2016.

Quante bugie deve ancora sopportare chi vive il territorio? Non c'è più tempo da perdere, è necessario avviare subito la messa in sicurezza, la bonifica del territorio e l'accertamento delle responsabilità. Il 19 aprile il ministro dell'Ambiente Gianluca Galletti non ha ancora risposto alla nostra interrogazione parlamentare.

I cittadini hanno il diritto di sapere. Ora!
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 Oggetto del messaggio: Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)
MessaggioInviato: 25/04/2017, 03:24 
Il M5S propone al PD di firmare davanti a tutta la stampa un documento per abolire i vitalizi. Guardate la reazione


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++FIGURACCIA DELLA MORETTI++
Il M5S gli propone di firmare davanti a tutta la stampa un documento per abolire i vitalizi. Guardate la sua reazione. Questo è il PD. DIFFONDETE


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 Oggetto del messaggio: Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)
MessaggioInviato: 26/04/2017, 03:03 
No alla tassa sulla povertà: combattiamo l'azzardopatia


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La lettera di Virginia Raggi al Corriere della Sera
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Gentile direttore,
le scrivo per rilanciare un dibattito - mi auguro il più ampio e partecipato possibile - sull’azzardo. Questo fenomeno è diventato una vera e propria emergenza nazionale, tale da cambiare l’aspetto delle nostre città e periferie, spesso trasformate in luccicanti e desolate “Las Vegas” dove centinaia di cittadini sperperano stipendio e risparmi. Non userò mai la parola “gioco” perché nell'azzardopatia non c’è nulla di divertente: è una tassa sulla povertà.

Noi amministratori vediamo da vicino gli effetti di questa “miseria umana”: l’azzardo rende poveri non solo economicamente ma priva l’uomo della propria dignità. Negli anni scorsi si sono moltiplicati centri scommesse e sale slot machine. Per questo con Assemblea Capitolina e Giunta abbiamo avviato un iter per limitarne l’attività: una delibera che pone limiti a nuove aperture e regola drasticamente le sale esistenti. Questo lavoro rischia di essere vanificato.
Ogni romano brucia in media all’anno oltre 1.000 euro in azzardo. Le famiglie spendono per slot, “gratta e vinci” e scommesse tanto quanto impegnano per la spesa alimentare. Spesso sono più i soldi sperperati che quelli destinati alle cure mediche. Nella Capitale ci sono centinaia di sale e decine di migliaia di slot machine. In tutta Italia proliferano i luoghi dell’azzardo. Numeri impressionanti.

Il governo punta ad avocare a sé la materia con il rischio di rendere nullo il lavoro delle amministrazioni locali. Il 3 maggio ci sarà un tavolo tecnico tra Mef, Anci e Regioni, in vista della Conferenza unificata del 4 maggio. Da sindaco di Roma lancio un appello all’Anci richiamando l’associazione alla responsabilità: faccia sentire la propria voce nel modo più chiaro e forte possibile. La dignità delle persone non è in vendita.

In questi anni il governo ha agito centralizzando le decisioni politiche a scapito delle amministrazioni locali, che sono più a contatto con le esigenze dei cittadini. La direzione in cui vanno gli ultimi governi nazionali è palese: le trivellazioni in mare, il nuovo gasdotto in Salento o l’intervento sull’area archeologica di Roma. “Politiche d’importanza strategica per l’interesse del Paese”, si legge nei dispositivi ma non c’è alcun coinvolgimento locale. E’ fortissimo il timore che questo centralismo non tenga nel giusto conto le richieste che partono dal basso. Non vorremmo che, in questo caso, ad avvantaggiarsene fossero le lobby dell’azzardo. Siamo di fronte ad una politica di governo silente che non ascolta e manovra.

Sull’azzardo è il momento di far sentire la voce nostra e quella dei più deboli.
Roma non starà a guardare.
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 Oggetto del messaggio: Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)
MessaggioInviato: 27/04/2017, 03:24 
BISOGNA AVERE MEMORIA!! ECCO COME SI SONO RIFIUTATI DI TAGLIARSI GLI STIPENDI QUESTI POLITICANTI

Guarda su youtube.com





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FANTASTICA Paola Taverna DISTRUGGE MATTEO RENZI IN 1MINUTO!!!

Guarda su youtube.com





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E' tutta colpa di Beppe Grillo


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di Beppe Grillo
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Oggi ho scoperto di essere io la causa del problema di libertà di stampa in Italia. Lo afferma il rapporto di Reporters Sans Frontieres appena pubblicato. Mi ha aperto gli occhi. Io pensavo che fosse perché i partiti politici con la lottizzazione si sono mangiati la Rai piazzando i loro uomini nel management e nei telegiornali e dicendo loro che cosa dire e che cosa non dire. Pensavo che fosse per i giornalisti cacciati dai programmi RAI o per le minacce del partito di governo a quelli che sono indipendenti, come Report. Pensavo che fosse perchè in Italia non ci sono editori puri e metà delle tv generaliste le controlla il capo di Forza Italia e perchè la tessera numero uno del Pd controlla il secondo giornale più diffuso in Italia. No, la colpa è mia.

Se i TG e i giornali non vi danno le notizie o vi danno notizie false o vi danno notizie non verificate è perchè hanno paura di me. Reporter Senza Frontiere dice che diffondo "l'identità" dei "giornalisti sgraditi". Forse non sono stati informati bene dai direttori dei giornali italiani che li hanno contattati per cambiare la classifica (vi hanno contattato, vero?). Non viene pubblicata l'identità dei giornalisti sgraditi, viene smentita la balla che diffondono o viene risposto alle loro offese gratuite. Sono andato a ripescare i post del 2016, anno a cui si riferisce il report, in cui si parla di giornalisti. Eccoli:

Gennaio 2016: quando Orfeo, direttore del tg1, censurò la carrellata di indagati del pd
Aprile 2016: quando il direttore de l'Unità D'Angelis pubblicò la bufala di Virginia Raggi nel video di propaganda di Berlusconi e neppure chiese scusa
Ottobre 2016: Federica Angeli che sminuiva le minacce mafiose arrivate a un nostro consigliere
Ottobre 2016: Rondolino che dà del cretino a Gianroberto Casaleggio, cofondatore del MoVimento 5 Stelle, poco dopo la sua scomparsa
Novembre 2016: la bufala cosmica di Jacopo Iacoboni pubblicata da La Stampa su Beatrice Di Maio e ripresa da tutti i media senza alcuna verifica

Poi ci sono centinaia di denunce di bufale generiche e di censure più o meno velate. Ma cari reporter senza frontiere, denunciare un fatto (l'oggettiva inesistenza di libertà di stampa) e chiedere smentita alle notizie false non può essere considerata un'intimidazione. Noi ci battiamo per un'informazione libera, indipendente e accessibile a tutti come ci ha riconosciuto Julian Assange, intervenuto a Italia 5 Stelle a Palermo: "Avete ottenuto un risultato straordinario, squarciando il velo dei filtri, che sono molto forti in Italia, della vecchia stampa mainstream corrotta. Penso che questo sia probabilmente il vostro successo più importante".

Ma anche Assange ha preso un abbaglio. La colpa di questo sistema informativo marcio è mia. In un Paese in cui un ex premier condannato tiene in mano tre televisioni da oltre 20 anni, dove molti giornali nazionali sono amministrati da editori impuri iscritti a partiti politici o, peggio ancora, dove alcuni quotidiani sono persino proprietà diretta di partiti politici, il problema sono io, che scrivo su un blog. Ma... sarà.
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MessaggioInviato: 29/04/2017, 03:19 
Lo scandalo derivati


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di Elio Lannuti
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Mentre il rapporto di Reporters Sans Frontieres appena pubblicato, addebita a Beppe Grillo ed al M5S la causa del problema della libertà di stampa in Italia, incurante della lottizzazione Rai, la censura sistematica dei quotidiani spesso utilizzati come manganelli mediatici, le intimidazioni di Bankitalia, Consob ed altri potentati verso i rarissimi giornalisti ed associazioni di consumatori che hanno denunciato anni prima l’omessa vigilanza ed i crac bancari che hanno azzerato oltre 1 milione di famiglie per 108 miliardi di euro, si occultano notizie scomode per i governi ed il potere, in merito alle politiche di austerità del primo governo non eletto di Mario Monti, costate 300 miliardi di euro di Pil, ed i derivati tossici, il cui impatto disastroso sul bilancio pubblico ha avuto un costo di 8,3 miliardi di euro solo nel 2016, ben 24 miliardi di euro in 4 anni, tra il 2013 ed il 2016.

Secondo le ultime statistiche di Eurostat, i derivati (scommesse rischiose, in grado di generare guadagni elevati e perdite consistenti per assicurare strumenti finanziari, come ad esempio un titolo di debito a un prezzo prefissato, flussi di cassa, un tasso di interesse fisso con uno variabile, o un importo in una valuta con una diversa), hanno avuto sul bilancio pubblico italiano un impatto negativo di oltre 8,3 miliardi nel 2016.

Gli esborsi pari a 4,250 miliardi, aggiunti agli aggiustamenti contabili che incidono sul debito pubblico, hanno raggiunto 8,324 miliardi, che cumulati tra il 2013 ed 2016 sono costati ben 24 miliardi (13,7 i soli esborsi), in media 6 miliardi di euro l’anno, mentre negli altri Stati europei, gli stessi strumenti derivati hanno un impatto negativo inferiore in Germania, di 4,5 miliardi tra 2013 e 2016, in Francia di 293 milioni, mentre hanno ridotto l'indebitamento di 11,8 miliardi in Olanda.

Il ministero dell’Economia, che ha sostenuto di aver utilizzato i derivati come assicurazione contro il rischio di aumento dei tassi, ha contratti derivati per 161 miliardi di euro, il cui ‘market to market’ negativo a fine 2016 era di 37,8 miliardi (-36,7 miliardi di fine 2015), ha pagato oneri per circa 1 miliardo di euro l’anno scorso, per l'esercizio di una clausola di estinzione anticipata da parte di una banca controparte in derivati, che si aggiunge a 3,1 miliardi di euro versati all’inizio del 2012 dal governo Monti a Morgan Stanley, che fece appello a un codicillo che le consentiva di chiudere in anticipo il contratto Isda Master Agreement sottoscritto nel 1994 con il Tesoro (di cui all’epoca era direttore generale Mario Draghi) facendosi restituire l’intero importo.

Le stesse politiche di austerità e di macelleria sociale del governo tecnico di Mario Monti, insediatosi a fine novembre 2011, invece di salvare l’Italia con la riforma delle pensioni, il dramma degli esodati ed altre misure salva banche, non hanno fatto ripartire l’economia, ma ammazzato la crescita economica, aggravando la crisi con un costo di circa 300 miliardi di euro sul Pil, come annotato dal ministero dell’Economia, in una paginetta a pagina 17 del Piano nazionale di riforma (Pnr), del Def approvato dal governo il 12 aprile, dal titolo (link allegato): "Una valutazione del 'Salva Italia' con la nuova variante del modello Igem con frizioni finanziarie".

La stima degli economisti del Tesoro, pubblicata a pag 17 (pag.407 del Def, come è stato riportato oggi da un raro articolo del Fatto Quotidiano firmato Carlo Di Foggia e Marco Palombi), ha deteriorato le condizione di offerta di credito, causando un aumento medio del rapporto tra le sofferenze (i crediti inesigibili) e il capitale bancario pari al 6,2% tra 2011 e 2015", aggravando col decreto "Salva Italia" gli effetti recessivi del consolidamento fiscale sia sul Pil sia sulle principali componenti della domanda (consumi e investimenti). L'austerità imposta dal Fiscal Compact ai Paesi Ue e realizzata in Italia dal governo Monti, ha ridotto di quasi il 10% gli investimenti e del 3,6% i consumi tra il 2012 e il 2015, riducendo gli effetti sulla ricchezza prodotta in Italia (il Pil) del 4,7% in media, cioè circa 75 miliardi l'anno per quattro anni, vale a dire circa 300 miliardi di euro. La stretta fiscale ammontava a 26 miliardi nel 2012, per poi salire a 31 nel 2013 e a 33 miliardi nel 2014, divisi nel triennio tra 65 miliardi di "maggiori entrate" (Imu, Tares, aumento dell' addizionale Irpef regionale, 25 miliardi di "minori spese" (cioè tagli). Invece di ridurre il deficit pubblico e far calare il rapporto debito/Pil rassicurando i mercati, provocò un aumento dello spread, in precedenza attestato sotto i 400 punti, fino a 515 punti del 23 dicembre 2011 quando il testo fu approvato dal Parlamento”.
Il Mef ha confermato che le politiche di austerità imposte dal fiduciario scelto dalla Troika, di tagli, tasse e stretta sulle pensioni, invece di salvare l’Italia dalla bancarotta nel dicembre 2011, con il piano di lacrime e sangue, (lacrime gratis della ministra Elsa Fornero, sangue a pagamento di esodati, pensionati,famiglie saccheggiate ed impoverite), hanno ammazzato la crescita, aumentato disuguaglianze e povertà, compresso i consumi, finito di distruggere l’economia con una minor crescita per circa 300 miliardi di euro dal 2012 al 2015, aggravando una crisi economica, politica e sociale, che è ancora tutta da risolvere.
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#RispettoPerZuccaro


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di Luigi Di Maio
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Sul caso ONG il sistema sta reagendo in modo scomposto. Evidentemente si è aperto un vaso di Pandora. Ora dobbiamo capire fino in fondo cosa sia stato nascosto ai cittadini italiani sulle operazioni nel Mediterraneo.

Gli scafisti hanno contatti con alcune ONG?
Le finanziano?
Dei 180.000 migranti entrati in Italia nel 2016, quanti sono stati traghettati in Italia e quanti invece sono stati salvati?

Il Procuratore Zuccaro di Catania che ha lanciato questo allarme insieme a Frontex, va sostenuto. Non isolato. Ieri il Ministro della Giustizia lo ha attaccato vergognosamente. Oggi il Consiglio superiore della Magistratura ha addirittura deciso di avviare una procedura nei suoi riguardi.

Assurdo!

Io sto con chi cerca la verità.
Da oggi il Movimento 5 Stelle è al lavoro per una modifica della legge.
La procura di Catania ha certezze sui contatti tra ong e scafisti, ma non può usarle nel processo.
Cambiamo la legge e permettiamogli di aprire un fasciolo.
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