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Re: Una folle di meno!

22/03/2016, 13:22

Al contrario, io sono convinto che qualunque mia decisione sia condizionata, anzi IMPOSTA, da elementi esterni ma non relativi ai comportamenti delle altre persone, di cui non mi è mai interessato nulla, ma dal "database" dal quale viene trasmessa la mia coscienza. IO non avevo nessuna a intenzione di smettere di fumare, non l'ho pianificato, anzi mi piaceva e mi piace ancora molto, ma ho smesso, qualcuno ha inviato il comando al cervello E CLICK si è spento l'interruttore (è avvenuto lo stesso a delle persone con cui mi son trovato a parlare sul treno). Ma siamo ampiamente off-topic.

Re: Una folle di meno!

22/03/2016, 15:00

MaxpoweR ha scritto:Al contrario, io sono convinto che qualunque mia decisione sia condizionata, anzi IMPOSTA, da elementi esterni ma non relativi ai comportamenti delle altre persone, di cui non mi è mai interessato nulla, ma dal "database" dal quale viene trasmessa la mia coscienza. IO non avevo nessuna a intenzione di smettere di fumare, non l'ho pianificato, anzi mi piaceva e mi piace ancora molto, ma ho smesso, qualcuno ha inviato il comando al cervello E CLICK si è spento l'interruttore (è avvenuto lo stesso a delle persone con cui mi son trovato a parlare sul treno). Ma siamo ampiamente off-topic.


mi spiegeresti 'sta cosa del database che non ho capito cosa intendi?

Re: Una folle di meno!

22/03/2016, 16:08

"Mangiare carne senza uccidere gli animali è possibile. L’incredibile scoperta scientifica
La scienza compie continui passi da gigante e oggi, grazie alle nuove tecnologie, è possibile "coltivare" la carne in laboratorio

Un team composto da scienziati americani e indiani ha recentemente annunciato una scoperta sensazionale: è possibile creare carne in laboratorio. Non c’è da stupirsi dopotutto: in questi ultimi anni la ricerca ha introdotto numerose rivoluzioni in altrettanti ambiti della collettività. La scoperta, tuttavia, sta sollevando un gran polverone sotto diversi punti di vista, non solo morali ma anche economici, che coinvolgono, soprattutto, l’etica, i guadagni, la sicurezza e la salute.

Produrre carne in laboratorio significherebbe non essere più costretti ad uccidere animali per averla e, se si considera questo lato della scoperta, molte persone che si cibano quasi esclusivamente di frutta e verdura potrebbero riavvicinarsi a questa pratica. Il motivo principale per cui i vegetariani e i vegani non mangiano la carne, infatti, è legato al desiderio di salvaguardare gli animali, tutelandone i diritti: nutrendosi di questi prodotti di laboratorio, pertanto, non arrecherebbero alcun danno agli esseri viventi. Il team di studiosi, inoltre, ha affermato che la carne così prodotta non è assolutamente nociva per l’uomo: la salute è, infatti, uno dei temi fondamentali legati a questa sensazionale scoperta perché gli utilizzatori del prodotto devono vedersi garantita la propria incolumità.

Sono molti gli scettici a riguardo ma è naturale che sorgano dei dubbi in merito a un ritrovato scientifico talmente eclatante che potrebbe realmente rivoluzionare sia il mercato alimentare mondiale che le abitudini stesse delle persone. A parte i problemi di natura etica ed economica, tuttavia, è interessante capire come sia stato possibile riprodurre della carne in laboratorio. Gli scienziati hanno rivelato che tutto il progetto si basa su particolari cellule in grado di auto-rigenerarsi: queste, una volta coltivate per un periodo variabile dai 9 ai 21 giorni, danno origine ad altre unità biologiche similari, in grado di costituirsi in tessuto animale. Questo, di conseguenza, subisce lo stesso processo di crescita di un qualsiasi altro organismo, sviluppandosi al pari di un vegetale o di un frutto.

Il prodotto così ottenuto può riprodurre tutte le caratteristiche delle carni più comuni (manzo, maiale e pollo). L’obiettivo principale del team è ora quello di trovare gli acquirenti disposti a consumare il prodotto e un mercato florido in cui iniziare a venderlo. Attualmente, la Cina è il paese favorito, in quanto mostra evidenti segni di interesse. Non è detto, però, che in un futuro prossimo non sia possibile trovare nei supermercati della carne avente la dicitura “Coltivata in laboratorio”. La scienza avrà fatto una scoperta positiva o avrà tentato, come molti accusano, di ricoprire il ruolo di Dio?"


http://dilei.it/notizie/mangiare-carne- ... refresh_ce

Re: Una folle di meno!

23/03/2016, 10:21

Massimo Falciani ha scritto:
Produrre carne in laboratorio significherebbe non essere più costretti ad uccidere animali per averla e, se si considera questo lato della scoperta, molte persone che si cibano quasi esclusivamente di frutta e verdura potrebbero riavvicinarsi a questa pratica.



Non oso neanche immaginare che razza di abominio OGM stanno tentando di creare.... [xx(]

Re: Una folle di meno!

23/03/2016, 11:22

Thethirdeye ha scritto:
Massimo Falciani ha scritto:
Produrre carne in laboratorio significherebbe non essere più costretti ad uccidere animali per averla e, se si considera questo lato della scoperta, molte persone che si cibano quasi esclusivamente di frutta e verdura potrebbero riavvicinarsi a questa pratica.



Non oso neanche immaginare che razza di abominio OGM stanno tentando di creare.... [xx(]


credo che invece sia più simile alla creazione di organi per trapianti fatti con le cellule staminali.
preferirei comunque un ammasso di cellule "animali" create apposta come cibo, senza centri nervosi, cervello, vita, piuttosto che un animale realmente vivo e cosciente nato ed allevato con il medesimo scopo...

Re: Una folle di meno!

23/03/2016, 16:47

Un mondo veg risparmierebbe la vita a oltre 8 milioni di persone l'anno

Secondo un nuovo studio del'università di Oxford, se entro il 2050 abbandonassimo gli alimenti di origine animale risparmieremmo milioni di decessi, di emissioni di gas-serra e di dollari in costi sanitari.

Uno studio dell’università di Oxford ha fatto una stima dell’impatto dell’alimentazione a base vegetale su clima e salute. “Ciò che mangiamo ha forti conseguenze sulla nostra salute e sull’ambiente” ha detto Marco Springmann, autore principale della ricerca.

Per ottenere questa stima, sono stati calcolati gli effetti di 4 tipi diversi di alimentazione esistenti dalla metà del secolo scorso:

• uno che riflette le tendenze alimentari degli ultimi decenni;
• uno che segue le linee guida globali, con consumi consigliati di frutta e verdura e limitazioni su carne rossa, zucchero e calorie;
• alimentazione vegetariana;
• alimentazione 100% vegetale.

http://www.animalequality.it/notizie/50 ... sone-lanno

Re: Una folle di meno!

31/03/2016, 12:38

Thethirdeye ha scritto:Come dissi tempo fa... i vegani hanno ragione da vendere.

Ora se n'è accorto pure L'OMS..... [:246]

Oms, carni lavorate cancerogene: dall'hot dog al prosciutto
Inserite nel gruppo delle sostanze a maggior pericolo


43839223014a9df45d69c576703ebb81.jpg


http://www.ansa.it/saluteebenessere/not ... ?idPhoto=1

Le carni lavorate come i wurstel ''sono cancerogene'', e vanno inserite nel gruppo 1 delle sostanze che causano il cancro a pericolosità più alta come il fumo e il benzene. Lo afferma l'International Agency for Research on Cancer (IARC) dell'Oms. Meno a rischio quelle rosse non lavorate, inserire fra le 'probabilmente cancerogene'.

La decisione è stata presa, si legge nel documento, dopo aver revisionato tutti gli studi in letteratura sul tema. "Il gruppo di lavoro ha classificato il consumo di carne lavorata nel gruppo 1 in base a una evidenza sufficiente per il tumore colorettale. Inoltre è stata trovata una associazione tra consumo e tumore allo stomaco. La possibilità di errore non può invece essere esclusa con lo stesso grado di confidenza per il consumo di carne rossa".

LA LISTA OMS DELLE CARNI CANCEROGENE
Carni in scatola, hot dogs, prosciutto: sono solo alcuni esempi di carni trattate, considerate cancerogene per l'uomo dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Sono invece considerate 'probabilmente cancerogene' le carni rosse: questa categoria, spiega l'Oms, ''si riferisce a tutti i tipi di carne di muscolo di mammifero, come ad esempio manzo, vitello, maiale, agnello, montone, cavallo e capra''.Le carni trattate o lavorate sono quelle indicate come più pericolose per l'uomo, essendo state inserite dall'Oms nel gruppo 1 per rischio cancerogeno. Le carni lavorate, spiega l'Oms, includono le carni che sono state trasformate ''attraverso processi di salatura, polimerizzazione fermentazione, affumicatura, o sottoposte ad altri processi per aumentare il sapore o migliorare la conservazione''. La maggior parte delle carni lavorate contiene maiale o manzo, ma le carni lavorate è possono anche contenere altri tipi di carni rosse, pollame, frattaglie o prodotti derivati dalla carne come il sangue. Esempi di carni lavorate includono dunque, avverte l'Oms, gli hot dogs, prosciutto, salsicce, carne in scatola, preparazioni e salse a base di carne.

"La decisione della International Agency for Research on Cancer (IARC) dell'Oms di inserire carni lavorate e carni rosse nella lista delle sostanze cancerogene - commento 'a caldo' di Carmine Pinto, presidente dell'Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) - è un invito a tornare alla dieta mediterranea. La Iarc conferma dati che conoscevamo da tempo - spiega Pinto - ovvero che la presenza di conservanti o di prodotti di combustione in questi alimenti è legata ad alcuni tipi di tumore. Per quanto riguarda le carni rosse è una questione di modalità e di quantità, non esiste una 'soglia di esposizione' oltre la quale ci si ammala sicuramente. Il messaggio che dobbiamo dare è che la carne rossa va consumata nella dovuta modalità, una o due volte a settimana al massimo. Il messaggio principale è invece un invito a tornare alla dieta mediterranea, che ha dimostrato invece di poter diminuire il rischio di tumore". Secondo uno studio Aiom il 9% degli italiani nel 2010 mangiava carne rossa o insaccati tutti i giorni, il 56% 3-4 volte a settimana. Per il ministero della Salute il cancro del colon-retto, quello di cui si è trovata la maggiore associazione con il consumo di carne lavorata, è in assoluto il tumore a maggiore insorgenza nella popolazione italiana, con quasi 55.000 diagnosi stimate per il 2013.

- Coldiretti: consumo Italia 78 kg a testa, in Usa +60%

L'associazione tra consumo di carne rossa e maggior rischio di insorgenza del cancro è stata osservata principalmente per il tumore del colon-retto, ma un'associazione si è rilevata anche per il cancro del pancreas e della prostata. Ad affermarlo è l'International Agency for Research on Cancer (IARC) dell'Organizzazione mondiale della Sanità, che ha rilevato la cancerosità della carne rossa e di quella lavorata o trattata. Proprio quello al colon è il tumore a maggior insorgenza tra gli italiani.

Lorenzin, chiesto parere Comitato Sicurezza Alimentare Oms - Sulla questione della cancerogenicità delle carni lavorate il ministero della Salute ha già chiesto il parere del Comitato Nazionale per la Sicurezza Alimentare. Lo ha detto il ministro della Salute Beatrice Lorenzin a margine dell'inaugurazione dell'anno accademico dell'università Link Campus. "Premetto che le considerazioni dell'Oms sono preliminari, non servono allarmismi - ha affermato-. "Sulla questione abbiamo comunque chiesto parere alla commissione presieduta dal professor Calabrese", ha precisato Lorenzin.



Dieta vegetariana modifica Dna, aumenta rischio cancro
30 marzo 2016, di Mariangela Tessa

NEW YORK (WSI) – Seguire una dieta vegetariana fa davvero bene alla salute? No, secondo quanto emerge da una nuova indagine condotta dalla Cornell University e pubblicata su ‘Molecular Biology and Evolution‘, che si è avvalsa dei dati dello studio ‘1000 Genomes Project‘.

Dalla ricerca emerge infatti che, nel corso del tempo il Dna umano si adatta alla dieta. Così per esempio l’abitudine a un’alimentazione vegetariana ha portato, nel corso dell’evoluzione, a un cambiamento del Dna di alcune popolazioni. Cambiamenti che, a quanto pare, aumentano il rischio di infarti e cancro.
Mettendo a confronto un campione di popolazione prevalentemente vegetariana ovvero quella di Pune, in India, con l’altra prettamente carnivora, in Kansas, negli Stati Uniti, gli studiosi hanno dunque rilevato una maggiore suscettibilità all’infiammazione, nonche’ e un aumento del rischio di malattie del cuore e dei tumori del colon, nelle popolazioni in cui si rlevano variazioni genetiche legate alla dieta vegetariana.

I ricercatori hanno stabilito che la dieta vegetariana, seguita per molte generazioni dagli indiani, sarebbe responsabile appunto della frequenza più alta di una particolare mutazione del Dna nella popolazione dell’India.

Tra questi, in particolare, l’acido arachidonico che è un obiettivo chiave di molte terapie farmacologiche quando si tratta di persone a rischio di malattie cardiache, cancro del colon e molte altre condizioni di infiammazione.

Di qui l’importanza, secondo i ricercatori, di trattare questi soggetti tenendo conto della mutazione.


http://www.wallstreetitalia.com/dieta-v ... io-cancro/

Re: Una folle di meno!

31/03/2016, 12:52

vimana131 ha scritto:
Dieta vegetariana modifica Dna, aumenta rischio cancro
30 marzo 2016, di Mariangela Tessa

NEW YORK (WSI) – Seguire una dieta vegetariana fa davvero bene alla salute? No, secondo quanto emerge da una nuova indagine condotta dalla Cornell University e pubblicata su ‘Molecular Biology and Evolution‘, che si è avvalsa dei dati dello studio ‘1000 Genomes Project‘.

Dalla ricerca emerge infatti che, nel corso del tempo il Dna umano si adatta alla dieta. Così per esempio l’abitudine a un’alimentazione vegetariana ha portato, nel corso dell’evoluzione, a un cambiamento del Dna di alcune popolazioni. Cambiamenti che, a quanto pare, aumentano il rischio di infarti e cancro.
Mettendo a confronto un campione di popolazione prevalentemente vegetariana ovvero quella di Pune, in India, con l’altra prettamente carnivora, in Kansas, negli Stati Uniti, gli studiosi hanno dunque rilevato una maggiore suscettibilità all’infiammazione, nonche’ e un aumento del rischio di malattie del cuore e dei tumori del colon, nelle popolazioni in cui si rlevano variazioni genetiche legate alla dieta vegetariana.

I ricercatori hanno stabilito che la dieta vegetariana, seguita per molte generazioni dagli indiani, sarebbe responsabile appunto della frequenza più alta di una particolare mutazione del Dna nella popolazione dell’India.

Tra questi, in particolare, l’acido arachidonico che è un obiettivo chiave di molte terapie farmacologiche quando si tratta di persone a rischio di malattie cardiache, cancro del colon e molte altre condizioni di infiammazione.

Di qui l’importanza, secondo i ricercatori, di trattare questi soggetti tenendo conto della mutazione.


http://www.wallstreetitalia.com/dieta-v ... io-cancro/



Come al solito c'e' sempre modo e modo di riportare le notizie e l'articolo che riporti suggerisce una correlazione che non e' assolutamente presente nello studio citato.

L'avvertenza e' sempre la stessa: NON FACCIAMO FREGARE DALLE MANIPOLAZIONI MEDIATICHE.

Essere vegetariani? E' scritto nei geni

Nel corso del tempo il genoma umano si adatta alla dieta. Così l'abitudine a un'alimentazione vegetariana ha portato, nel corso dell'evoluzione, a un cambiamento del Dna di alcune popolazioni. Un adattamento che consente di sfruttare al meglio questo tipo di regime. In pratica, la 'dieta verde' è ormai scritta nei geni di alcuni popoli, come quelli dell'India. E' quanto ha stabilito una nuova indagine condotta dalla Cornell University e pubblicata su 'Molecular Biology and Evolution', che si è avvalsa dei dati dello studio '1000 Genomes Project'. Si tratta del primo lavoro investigativo-evolutivo che ha messo a confronto alcune popolazioni: una prevalentemente vegetariana (a Pune, in India), l'altra prettamente carnivora (in Kansas, Usa).

Lo studio ha rilevato anche una maggiore suscettibilità all'infiammazione, e un aumento del rischio di malattie del cuore e del cancro del colon, quando nella popolazione portatrice delle variazioni genetiche legate alla dieta vegetariana viene messo in discussione l'equilibrio tra Omega-6 (da frutta secca e legumi) e Omega-3 (pesce). In pratica, se si comincia a cambiare regime alimentare, potrebbero manifestarsi dei problemi.

I ricercatori hanno stabilito che la dieta vegetariana, tradizionale per molte generazioni di indiani, sarebbe responsabile appunto della frequenza più alta di una particolare mutazione del Dna nella popolazione dell'India. Un'anomalia utile nelle persone che seguono questo regime alimentare, ma che potrebbe generare un problema nella codifica dei grassi polinsaturi a catena lunga.

Tra questi, in particolare, l'acido arachidonico che è un obiettivo chiave di molte terapie farmacologiche quando si tratta di persone a rischio di malattie cardiache, cancro del colon e molte altre condizioni di infiammazione. Trattare questi soggetti tenendo conto della mutazione può essere un passo importante per la medicina precisione e nutrizione, spiegano i ricercatori.

Ma la 'mutazione vegetariana' - secondo gli studiosi - non è unica dell'India: si presenta con maggior frequenza in varie popolazioni del pianeta che hanno basato la loro sussistenza soprattutto sull'alimentazione vegetariana, e in quelle che hanno accesso limitato alle fonti di grassi polinsaturi, in particolare quelli che derivano dal pesce. "Si tratta di un lavoro che punta l'attenzione sul tema del genoma che si adatta alla dieta - commenta all'AdnKronos Salute Sara Farnetti, medico internista specializzato in nutrizione - Si è visto che la dieta vegetariana seleziona una mutazione nel genoma di tipo adattativo, una inserzione", cioè una variazione genetica che codifica per un enzima (Fads 1 e 2) "correlato con il metabolismo degli acidi grassi a lunga catena, quelli essenziali, Epa e Dha, perché solitamente derivano da un dieta carnea, pescivora in particolare".

Sempre lo stesso studio mostra che nelle popolazioni che seguono una dieta marina, come gli Inuit, "è stata selezionata una mutazione di tipo adattativo, una delezione: il gene non serve più perché l'assunzione di Epa e Dha con la dieta è più abbondante", aggiunge Farnetti. "La genetica dunque ci può aiutare a scegliere o 'disegnare' una dieta su misura. Ma questo studio ci dice anche che se chi ha l''inserzione vegetariana' in modo ipotetico cambiasse dieta, potrebbe incappare in uno squilibrio degli acidi grassi perché ne sintetizza di più. Quindi - conclude - bisogna stare attenti al tipo di acidi grassi che si introdurrebbero con il nuovo stile alimentare".

Fonte

Re: Una folle di meno!

31/03/2016, 15:21

Diciamo anche, però, che una cosa è l'alimentazione vegetariana (che prevedere latte, formaggio, uova)
e una cosa è quella vegana (che elimina completamente ogni alimento di derivazione animale).

Infatti... essere vegetariani, non permette, se vediamo la cosa
esclusivamente dal punto di vista salutistico, di preservare la propria salute....

Questo studio, The China Study, è tra i più clamorosi mai eseguiti nella storia...
Fosse solo per il numero di anni per il quale si è protratto..... [:305]

Thethirdeye ha scritto:
‘La sostanza cancerogena più significativa mai rilevata’
Si tratterebbe della caseina, una proteina presente nel latte fresco

Pubblicato il 28/11/2014

Guarda su youtube.com


http://www.lafucina.it/2014/11/28/sostanza-cancerogena/

La sostanza cancerogena più significativa mai rilevata

Ci sarebbe una sostanza cancerogena che più di altre provocherebbe i tumori ed è una proteina presente principalmente nel latte di mucca, la caseina: “All’inizio pensavo che i prodotti caseari fossero l’alimento per eccellenza. In famiglia abbiamo sempre bevuto tanto latte per generazioni e invece ho appreso che la proteina principale del latte attiva il cancro. Abbiamo provato le proteine della soia, del grano, anche al 20%, e non attivavano il cancro. Due proteine vegetali, considerate di bassa qualità, non attivavano il cancro, che invece era attivato da una proteina animale, cosiddetta di alta qualità. Le proteine vegetali, anche se somministrate ad alto dosaggio non attivavano il cancro, ecco la differenza: l’effetto delle proteine animali è indesiderato. Quello delle proteine vegetali è l’opposto. La caseina è il più significativo agente cancerogeno ai identificato,“, ha spiegato il nutrizionista T. Colin Campbell.

Caseina, sostanza cancerogena più significativa mai rilevata. La provocazione di T. Colin Campbell

Campbell ha continuato dicendo che la sua “è una frase provocatoria”. Il medico ha anche detto: “Potete immaginare la reazione dell’industria casearia. Dire che la proteina del latte, generalmente è considerata la parte più importante, può favorire il cancro è un’idea molto provocatoria. Sono stato contattato molte volte a riguardo. Più tardi abbiamo appreso che la caseina attiva un cosiddetto ormone. Si tratta di un agente di crescita simile all’insulina, un ormone della crescita. Somministrando la caseina o altre proteine animali si attiva quell’ormone o altri ormoni. Attivare l’ormone significa stimolare la crescita delle cellule, comprese le cellule del cancro“.

T. Colin Campbell è autore del The China Study, un libro che riporta i risultati del Progetto Cina, prendendo in esame “la relazione tra cibo e malattie cardiovascolari, cancro e diabete e la possibilità di ridurre il rischio di sviluppare queste patologie o arrestare e invertire un loro sviluppo in corso attraverso l’alimentazione“. Secondo Campbell uno dei fattori principali dell’aumento del colesterolo nel sangue è l’assunzione delle proteine animali e “i risultati del Progetto Cina indicano che più è bassa la percentuale di cibi animali consumati, maggiori sono i vantaggi per la salute“.

Non tutti sono d’accordo con T. Colin Campbell (il servizio delle Iene sul suo studio aveva suscitato aspre polemiche), per cui riportiamo le dichiarazioni di Andrea Ghiselli dell’Inran in merito al China Study: “È lo studio di un ricercatore – spiega Ghiselli – e va contro tantissimi altri studi condotti nel mondo. È uno contro tutti, un pazzo che va contromano in autostrada. Il consumo di latte – che secondo il China Study sarebbe responsabile dell’insorgenza di tumori per colpa della caseina – è invece ufficialmente riconosciuto come un fattore protettivo verso le più importanti malattie cardiovascolari, il diabete, l’ipertensione e molti tipi di tumore“.

Il dottor Franco Berrino dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, invece, afferma che gli studi sul latte sono ‘molto confusi’: “Due anni fa c’è stata una grande pubblicazione sulla principale rivista di pediatria Pediatrics, che fa revisione della letteratura sui bambini, che mostra che non c’è nessuna prova che il latte faccia bene alle ossa dei bambini. Il latte fa bene ai bambini per farli crescere“, ha detto.

Caseina, sostanza cancerogena più significativa mai rilevata. Latte: i risultati di uno studio svedese

Secondo un nuovo studio bere molto latte potrebbe essere dannoso per la nostra salute. In passato le ricerche hanno dimostrato che il calcio contenuto nel latte rinforza le ossa e aiuta a prevenire l’osteoporosi. I presunti benefici che il latte porterebbe alle ossa hanno indotto le autorità competenti a raccomandare questo alimento come parte di una dieta sana. Ma un nuovo studio ha rilevato che berne in grandi quantità non protegge uomini e donne da fratture alle ossa e, anzi, è stato associato ad un maggior rischio di morte nel lungo periodo. Karl Michaelsson, autore dello studio e professore all’Università svedese di Uppsala, ha detto che i risultati della ricerca, per quanto gli riguarda, sono bastati a fargli smettere di bere latte. È anche vero, però, che lo studio deve essere considerato con cautela.

Fonti: Wired; Wikipedia La Fucina

Re: Una folle di meno!

31/03/2016, 20:35

Azzzzz..... sono spacciato, sono piu di 60 anni che bevo latte, mangio molto formaggio, formaggini,yougourt, gelati, luganighe, salami e prosciutti.
Se lo avessi saputo prima... oramai è troppo tardi per cambiare alimentazione.
Pace all'anima mia [:)] [:)] [:)] . Si arrangino quelli che mi porteranno in cassa, va bè che 110 Kg divisi per 4 sono poca roba.

Re: Una folle di meno!

31/03/2016, 20:45

Wolframio ha scritto:Azzzzz..... sono spacciato, sono piu di 60 anni che bevo latte, mangio molto formaggio, formaggini,yougourt, gelati, luganighe, salami e prosciutti.
Se lo avessi saputo prima... oramai è troppo tardi per cambiare alimentazione.
Pace all'anima mia [:)] [:)] [:)]


Tu scherzaci pure! [;)] [:D]
Anche io coi formaggi e latticini in genere gli do giù un casino..Non mangiando carne ricorro molto spesso ai formaggi, cerco di mangiare quelli freschi perchè un poco più magri ma contengono comunque caseina, per non parlare della mia forte compulsione per il latte
..Wolfy è inutile nasconderci siamo drogati di latte! [:287]

Re: Una folle di meno!

31/03/2016, 20:55

Ascolta i compatrioti nel primo video, ma guarda anche l'altro :-)

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Re: Una folle di meno!

31/03/2016, 21:02

Teniamo comunque a mente che si tratta di uno studio epidemiologico, tra l'altro svolto negli anni Ottanta su un campione della popolazione cinese.

Stiamo dunque parlando di correlazioni su base statistica.

Lo studio e' tra l'altro molto controverso sia per le modalita' con cui e' stato effettuato sia per le metodologie statistiche utilizzate.

Non voglio dire che si tratti di spazzatura, ma quando si parla di correlazioni occorre dimostrare che vi sia realmente un nesso di casusa/effetto, la sola base statistica non e' sufficiente.

A titolo di esempio questa e' la correlazione tra la gente che annega in piscina e il numero di film nell'anno recitato di Nicolas Cage


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Re: Una folle di meno!

31/03/2016, 21:34

Wolframio ha scritto:Ascolta i compatrioti nel primo video, ma guarda anche l'altro :-)

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Il latte non solo non protegge le ossa da fratture, bere latte è quasi come fare una trasfusione, siamo l'unico animale che beve latte di altri animali, favorisce il cancro della prostata, delle ovaie...
(Sono un consumatore consapevole per cui doppiamente stro.nzo)

Re: Una folle di meno!

31/03/2016, 22:30

shighella ha scritto:
Wolframio ha scritto:Ascolta i compatrioti nel primo video, ma guarda anche l'altro :-)

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Il latte non solo non protegge le ossa da fratture, bere latte è quasi come fare una trasfusione, siamo l'unico animale che beve latte di altri animali, favorisce il cancro della prostata, delle ovaie...
(Sono un consumatore consapevole per cui doppiamente stro.nzo)


siamo l'unico animale che beve latte di altri animali
[:)]

Chissà perchè....
l'uomo è l'unico a bere il latte di un'altra specie perchè è l'unico animale che conosce il concetto di allevamento e mungitura.
Dai parte del latte che hai munto ad un animale e vedrai se non se lo beve volentieri [:p]

Il mio micione per esempio appena vede che ho in mano la confezione di latte mi miagola insistentemente fino a quando non glie ne verso un goccio nella ciottola.
Non mi lascia nemmeno mangiare uno yougourt in pace, stà li a fissarmi e farmi le moine aspettando che l'ultima cucchiaiata glie la dia a lui.
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