Thethirdeye ha scritto:
E' proprio vero... siamo tutti talmente rincoglioniti dalle TIVVU',
che pure i ragionamenti più ovvi e semplici, rischiano di non
essere elaborati.
Grandissimo Roberto Quaglia...
![Approvazione [^]](./images/smilies/UF/icon_smile_approve.gif)
letto stamattina..
io non sono convinto del tutto su codesti..
c'entrano o li hanno messi in mezzo
per dare un pò di sangue ai francesi?
esisterà sicuramente un elenco/registro della polizia
di estremisti, islamisti, ecc.
con tanto di indirizzo, cellulare,
ecc. ecc.
questo va bene, questo no, questo può andare,
(x la messainscena..)
bah..
http://www.corriere.it/esteri/15_novemb ... e338.shtmlagente immobiliare Amel Alla, una ragazza di origine marocchina nata in questa periferia,
racconta all’inviato di Skynews di aver visto Abdelhamid Abaaoud, il cui corpo è stato identificato ieri mattina.
Era la domenica dopo la strage, lei stava andando a trovare l’anziana madre.
L’uomo che per una settimana i giornali hanno definito come la mente degli attacchi a Parigi era su un marciapiede in rue Sadi Carnot, la strada che attraversa Saint Denis, al centro di un gruppetto formato da una decina di ragazzi che bevevano birra e fumavano spinelli. «L’ho notato perché era l’unico vestito alla musulmana, con la tunica e il tipico copricapo. Gli altri li conosco quasi tutti, lui era una faccia nuova. Sono sicura al 99,9 per cento che fosse lui».
La prefettura del 93, il Dipartimento di Saint Denis, non ha invece alcun dubbio.eh beh..
non avevo dubbi che
la prefettura non avesse dubbi;
a me pare un koglionazzo da periferia
piuttosto che un bin laden operativo..
cioè uno che ammazza 100 persone,
invece di acquattarsi da qualche parte,
stare tranquillo, al riparo, sparire dalla circolazione
(almeno per un pò)
va in giro a fumare spinelli e bere birra?
mah..
Era ufficialmente un latitante, e pure di un certo spessore. A soli 27 anni, possedeva una risorsa di inestimabile valore per l’Isis. Aveva un gruppo di amici e di contatti francesi e belgi che la pensavano come lui, reduci dalla Siria desiderosi di esportare la Jihad a casa propria. Gli attentati che gli sono stati attribuiti, quattro sui sei avvenuti in Francia soltanto nel 2015, sono stati una prova generale della strage di venerdì 13, la più grande, l’unica alla quale ha partecipato direttamente.
Poteva muoversi come voleva, e lo ha fatto molto spesso, godendo di una libertà che è quasi una sentenza per la prevenzione europea del terrorismo. Il numero 1 dei cattivi non c’è più, ma c’è poco da festeggiare.
ecco..fate voi..
ufficialmente era ricercato,
ma se lo si voleva trovare
stava a casa sua o dei parenti..
bastava fare un colpo di telefono..
forse
quando andava a combattere assad
faceva comodo..ora ha fatto comodo in altro modo..
da morto..