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 Oggetto del messaggio: Re: Mr. President Trump
MessaggioInviato: 22/01/2017, 19:34 
La dottrina Monroe e dintorni
Il discorso di Trump sulla "Nuova America"

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Dicono che il primo discorso di Trump è stato troppo aggressivo ma è normale sentirsi aggrediti dopo un decennio di soffusa quanto logora retorica obamiana tutto all'insegna della speranza e di un cambiamento che non è mai arrivato. Un’altra critica che è stata mossa al Don è di aver ripetuto anche stavolta gli slogan della campagna elettorale contro l’establishment e sull’America derubata dalla globalizzazione. Le classi dirigenti che mi hanno preceduto, ha detto Trump, hanno arricchito gli altri paesi e impoverito le famiglie americane, “hanno festeggiato i loro successi, ma non erano i vostri successi”. I curatori fallimentari, gli Obama, i Clinton, Bush figlio, erano dietro di lui e ascoltavano impietriti.


Ma perché Donald Trump nel suo discorso si è rifiutato di trovare qualsiasi soluzione di compromesso con le elite? E' presto detto: mentre scriviamo i grandi media mandano in onda entusiastiche immagini sulle manifestazioni di piazza contro il presidente, la versione americana del nostrano “Se non ora quando”, le donne contro Trump. Siamo in un contesto di aperta ostilità dei media, del potere costituito e dei gruppi di pressione nei confronti del presidente. Davanti a una situazione del genere, Trump aveva un’occasione imperdibile e l’ha sfruttata: rivolgersi direttamente in televisione a milioni di americani, senza filtri, per esporre il suo programma, che si può riassumere nella frase “merci americane per salari americani”.

Nel discorso ci sono stati anche importanti passaggi di riconciliazione che dovrebbero far riflettere i teorici del “pericolo nazionalista bianco”. L’America è forte quando è unita, ha spiegato il presidente, il sangue dei patrioti americani ha lo stesso colore, che sia stato versato dai bianchi o dai neri non fa differenza. Non sembra una tipica frase da Ku Klux Klan. Anche le perplessità sulle prossime mosse di Trump in politica estera dovrebbero indurre a più cautela sulla caricatura del “dittatore” pronto a fare a pezzi le regole della comunità internazionale. Trump ha parlato di “vecchi e nuovi” alleati degli Usa, non ha detto mandiamo al diavolo le relazioni internazionali. E’ questo il punto. Trump è un presidente realista in un’epoca multipolare. Si muove quindi sulla base di cosa è conveniente per l’interesse nazionale americano.

Il presidente non ha parlato della Nato né dei suoi alleati europei, dopo aver fatto capire in campagna elettorale agli americani che, mentre loro pagavano il prezzo delle guerre combattute per gli europei, la vecchia Europa difendeva a spada tratta il suo costoso welfare. Indicativo che il Messico lanci segnali di distensione; dopo la fulminea estradizione negli Usa del boss del narcotraffico El Chapo, è stata già fissata la data per l’incontro tra il Don e il presidente Nieto. Intanto la Russia, che viene annoverata tra i papabili nuovi alleati degli Usa, guarda con un po’ di apprensione all’invito rivolto dal Kazakistan all’amministrazione americana di partecipare alla conferenza di Astana sulla Siria, invito che è stato gentilmente declinato da Washington. Favore a Putin o messaggio cifrato?

Insomma che farà Trump? L’incertezza che aleggia a livello internazionale rafforza il presidente americano, che non appare molto più nazionalista del jeffersoniano "fai affari con tutti senza essere troppo amico di nessuno", una Dottrina Monroe rivisitata per un’America che non accetta intromissioni negli affari interni da parte di altre potenze. Gli odiatori di Trump o chi guarda al presidente Usa con la solita prevenzione non capiscono questo, che il Don è un prodotto spontaneo della storia americana, che il suo discorso attinge a temi utopici come la conquista della frontiera e la rivendicazione della propria identità. La “Nuova America”, dopo tutto.

https://www.loccidentale.it/articoli/14 ... va-america



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 Oggetto del messaggio: Re: Mr. President Trump
MessaggioInviato: 22/01/2017, 20:33 
Nel silenzio generale...

'Bikers for Trump', la carica dei 200mila su Washington

Guarda su youtube.com
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Pubblicato il: 20/01/2017 14:02

Motociclisti per Trump. Il gruppo 'Bikers for Trump' ha organizzato una propria parata di sostegno, prima di quella ufficiale, per garantire una transizione pacifica.
Saranno circa 200mila, secondo quanto raccontato dal fondatore Chris Cox a 'Fox News', in quella che è una risposta alle proteste annunciate in attesa della cerimonia di insediamento del presidente eletto.
Tra queste, la principale è la 'Women March' di sabato 21 ma sono previste anche una marcia pacifista, a cui parteciperà la candidata verde Jill Stein, il 'DisruptJ20 - Festival of Resistance', e la 'Trump420 March' organizzata da sostenitori della marijuana libera che offriranno spinelli ai passanti, cosa legale a Washington.

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La VERA America! [:300]



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 Oggetto del messaggio: Re: Mr. President Trump
MessaggioInviato: 22/01/2017, 20:54 
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E' lui o non è lui? cerrrto che è lui [:)]



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 Oggetto del messaggio: Re: Mr. President Trump
MessaggioInviato: 22/01/2017, 20:58 
AHAHAH! Beccato!!! [:298]



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 Oggetto del messaggio: Re: Mr. President Trump
MessaggioInviato: 22/01/2017, 22:24 
Wolframio ha scritto:
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E' lui o non è lui? cerrrto che è lui [:)]


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 Oggetto del messaggio: Re: Mr. President Trump
MessaggioInviato: 23/01/2017, 11:14 
lunedì 23 gennaio 2017

Assassinato giornalista, che svela legami con la CIA, convocato per incontro
con Trump, avvelenato anche il braccio destro stratega delle elezioni presidenziali


Un'altro report sorprendente del Foreign Intelligence Service ( SVR ) ... sul golpe gestito dalla CIA sullo " Stato Profondo" per conto delle "elite e forze globaliste " , che combattono fino alla morte contro il presidente eletto Donald Trump, dice che la guerra civile interna degli Stati Uniti sta raggiungendo il suo " massimo momento di crisi ", le forze Trumpiane hanno sofferto due assassinii critici - Roger Stone , che ha agito come leader strategico di guerra di Trump, e Udo Ulfkotte, che l'anno scorso ha esposto come la Central Intelligence Agency ( CIA ) ha il controllo totale su tutti i principali media occidentali .

http://alfredodecclesia.blogspot.it/201 ... l?spref=fb



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 Oggetto del messaggio: Re: Mr. President Trump
MessaggioInviato: 23/01/2017, 11:46 
ho letto il link,
ma sta cosa che il corpo di ulfkotte
è stato cremato
è vera?
sconcertante..
ma non ha parenti, moglie e figli?
chi ha deciso??



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https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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 Oggetto del messaggio: Re: Mr. President Trump
MessaggioInviato: 23/01/2017, 14:48 
Wolframio ha scritto:
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E' lui o non è lui? cerrrto che è lui [:)]



E vai! (Magari ....!) [:304]



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 Oggetto del messaggio: Re: Mr. President Trump
MessaggioInviato: 23/01/2017, 15:16 
ennesima notizia fake con tanto di foto, inrealtà la foto è di una marcia del 1995.

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 Oggetto del messaggio: Re: Mr. President Trump
MessaggioInviato: 23/01/2017, 16:51 
All'elite Trump continua a non piacere neppure dopo che ha messo gli uomini della Goldman Sachs nei posti chiave del suo governo e così continua la buffonata delle manifestazioni a pagamento.....La chiara dimostrazione di come l'oligarchia può inscenare qualsiasi forma di protesta anche dal basso. Basta avere i soldi per finanziarla.... (Marco Pizzuti)

"Si cercano attivisti contro Trump, 15 dollari allʼora": lʼannuncio su un sito di offerte di lavoro online
Dopo un inquadramento iniziale sono previste agevolazioni sanitarie, dentistiche e giorni di ferie pagati

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Il quotidiano americano riporta che inizialmente l'annuncio assumeva protestatori "anti Trump", ma dopo delle segnalazioni il sito di annunci online ha rimosso l'inserzione. Allora il gruppo politico l'ha ripubblicata con una piccola modifica: ora si cercano attivisti per fermare l'agenda politica del tycoon.

L'annuncio dichiara: "Il nostro programma di formazione è il migliore in circolazione. Ti insegneremo le abilità di cui avrai bisogno. Il nostro team di gestione ha un'esperienza combinata che supera i 50 anni. Al Washington Can! potrai lavorare presso la nostra sede principale a Seattle."

"Incontrerai regolarmente gli organizzatori, i lobbisti e i direttori esecutivi avendo davvero l'impressione di essere direttamente coinvolto nel nostro lavoro. Garantiamo agevolazioni mediche, dentali, oculistiche, piano pensionistico, vacanze pagate, giorni di malattia pagati, vacanze e permessi di assenza. Possibilità di avanzamento e di viaggio. La paga media è 15-22 dollari all'ora".

Lo staff di Trump: "Obama e Clinton parlino" - Sulla questione è intervenuta anche Kellyanne Conway, campaign manager di Donald Trump. "E' davvero ora che il presidente Obama e l'ex segretario di Stato Clinton dicano a questi manifestanti 'quest'uomo è il nostro presidente'", ha detto alla Nbc.



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 Oggetto del messaggio: Re: Mr. President Trump
MessaggioInviato: 23/01/2017, 17:14 
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Chi c’è dietro la marcia delle donne?

Più di 50 associazioni che hanno organizzato e aderito alla Women’s March svoltasi a Washington D.C e in molte città del mondo contro il presidente eletto Donald Trump, sono finanziate dalla Open Society Foundations di George Soros. A sostenerlo non è una testata conservatrice statunitense o qualche tesi “complottista”, bensì la giornalista Asra Q. Nomani sul New York Times, musulmana, femminista e nota attivista dei movimenti liberali nell’Islam. La saggista di origine indiana non crede affatto alla “spontaneità” della manifestazione: “Non è una marcia delle donne – osserva – è una marcia delle donne contro Trump. Essendo un’elettrice del presidente, ho passato notti insonni al fine di analizzare i finanziatori e i sostenitori di alcuni dei 403 partner della marcia. Davvero si tratta di una manifestazione apolitica

Focus sugli organizzatori

La politica invece c’entra, eccome: “Roy Speckhardt, direttore esecutivo dell’American Humanist Association, uno dei partner della marcia, mi ha confermato che la sua organizzazione è ‘apolitica’ ma nutre molte preoccupazioni riguardo l’amministrazione Trump, incluso quella di un approccio misogino verso le donne. Nick Fish, presidente degli American Atheists, anch’essi coinvolti nella manifestazione, mi ha ribadito che si tratta di un evento ‘apolitico’. Dennis Wiley, pastore della Covenant Baptist United Church of Christ, ha insistito nel dirmi che la politica non c’entra nulla. Davvero è così? UnitedWomen.org ha caricato molti video con gli hashtag #ImWithHer, #DemsInPhily e #ThanksObama. Seguendo il flusso del denaro – scrive Asra Q. Nomani – mi sono documentata sul miliardario George Soros e l’attività filantropica della sua Open Society Foundations, dunque mi sono chiesta: quali sono i collegamenti tra uno dei maggiori finanziatori di Hillary Clinton e la marcia delle donne? Ho scoperto che sono moltissimi”.

La regia di George Soros dietro la marcia

Le ricerche della giornalista, già corrispondente del Wall Street Journal, del Washington Post e del Time, dimostrano la regia occulta dello speculatore dietro la Women’s March: “Attraverso le mie indagini, che ho pubblicato in un file su GoogleDocs, ho scoperto che Soros ha finanziato, o ha sostenuto in passato, almeno 56 associazioni partner della marcia, incluse quelle principali come Planned Parenthood, che si oppone alle politiche anti-abortiste di Trump, e il National Resource Defense Council, che si occupa invece di ambiente. Altri collegamenti tra Soros e le organizzazioni che hanno aderito all’iniziativa, includono associazioni politiche come MoveOn.org e il National Action Network . Altri beneficiari di Soros presenti alla manifestazione sono: American Civil Liberties Union, Center for Constitutional Rights, Amnesty International e Human Rights Watch. Le organizzazioni finora citate non sono intervenute per smentire il fatto”.


E non è finita: “Un altro beneficiario del magnate e partner della manifestazione è l’Arab-American Association di New York, il cui direttore esecutivo, Linda Sarsour, è una delle promotrici della marcia. Inoltre, almeno 33 delle 100 Women of color che inizialmente hanno protestato contro l’elezione di Trump, hanno lavorato per organizzazioni sponsorizzate da Soros”.
L’Open Society smentisce, ma la realtà è un’altra

Un portavoce della Open Society Foundations, in un comunicato citato da Asra Q. Nomani, smentisce i rapporti con le associazioni organizzatrici della marcia delle donne e nega il coinvolgimento diretto dell’organizzazione filantropica, supportando altresì “il diritto di protestare pacificamente contro il governo”. Tuttavia, la conclusione a cui giunge Nomani, è ben diversa: “Così come molte proteste post-elezioni non erano spontanee, anche la Women’s March fa parte di quella strategia che ha distrutto e diviso l’America, dai campus alle università. Che sia di destra o di sinistra ciò è sbagliato”.

L’Open Society Foundations di George Soros è stata accusata anche di aver fomentato e sponsorizzato le associazioni – come MoveOn.org – scese nelle strade a protestare contro il presidente eletto. Lo stesso speculatore, recentemente, era tornato ad attaccare a viso aperto Donald Trump durante il World Economic Forum: “Un impostore, un imbroglione e un potenziale dittatore. Il Congresso Usa deve fare fronte comune e l’Europa reagire” – aveva dichiarato. Ed è solo l’ultima delle prese di posizione critiche espresse dal magnate nei confronti del presidente repubblicano. Tra George Soros e Donald Trump è guerra aperta.

http://www.occhidellaguerra.it/ce-soros ... tro-trump/



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 Oggetto del messaggio: Re: Mr. President Trump
MessaggioInviato: 23/01/2017, 20:47 
lunedì 23 gennaio 2017


Donald Trump, un uomo nel mirino


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Craig Roberts: la Dichiarazione di Guerra di Trump

Saint Simon


Dal suo blog, riportiamo il commento del famoso analista Paul Craig Roberts al discorso di insediamento di Donald Trump, 45° Presidente degli Stati Uniti: Trump ha chiaramente individuato il nemico interno, ma le sue aperture non impediranno che la lista dei suoi oppositori si allunghi – dal complesso militare e della sicurezza capeggiato dalla CIA, a Wall Street e alla Fed, alle multinazionali, ai politici statunitensi ed europei legati all’establishment euro-atlantico della NATO, ai leader dei gruppi per i diritti delle minoranze nere, ispaniche, omosessuali e transgender. Craig Roberts non esclude nemmeno che Trump possa essere il bersaglio di un assassinio.

di Paul Craig Roberts, 20 gennaio 2017

Il breve discorso inaugurale del presidente Trump è stato una dichiarazione di guerra contro tutto l’establishment americano al potere. Tutto.

Trump ha reso abbondantemente chiaro che i nemici degli americani sono proprio qui in casa: globalisti, economisti neoliberisti, neoconservatori e altri unilateralisti abituati ad imporre gli Stati Uniti nel mondo, che ci coinvolgono in costose guerre senza fine, e politici che servono l’establishment al potere piuttosto che gli americani; a dirla tutta, l’intera cupola di interessi privati ​​che ha portato l’America allo sfinimento mentre gli interessati si arricchivano.

Se si può dire la verità, il Presidente Trump ha dichiarato guerra a se stesso, una guerra per lui molto più pericolosa che se avesse dichiarato guerra alla Russia o alla Cina.

I gruppi di interesse designati da Trump come “Il Nemico” sono ben radicati e abituati a stare al potere. Le loro potenti reti di relazioni sono ancora al loro posto. Anche se ci sono maggioranze repubblicane sia alla Camera che al Senato, la maggior parte dei rappresentati del Congresso è tenuta a rispondere ai gruppi di interesse al potere che finanziano le loro campagne, e non al popolo americano e al Presidente. Il complesso militare/della sicurezza, le multinazionali che delocalizzano, Wall Street e le banche, non cederanno a Trump. Né lo faranno i media prezzolati, che sono di proprietà dei gruppi di interesse il cui potere viene sfidato da Trump.

Trump ha chiarito che sta dalla parte di ogni americano, nero, marrone e bianco. Pochi dubbi sul fatto che la sua dichiarazione di inclusività e apertura verrà ignorata dagli odiatori della sinistra, che continueranno a chiamarlo razzista, come già stanno facendo, mentre scrivo, i manifestanti pagati 50 dollari all’ora.

In effetti, la leadership nera, per esempio, è educata al ruolo della vittima, ruolo al quale le sarebbe difficile sfuggire. Come si fa a mettere insieme persone alle quali per tutta la vita è stato insegnato che i bianchi sono razzisti e che loro sono vittime dei razzisti?

Lo si può fare? Ho partecipato ad un breve programma su Press TV, nel quale avremmo dovuto commentare il discorso inaugurale di Trump. L’altro commentatore era un nero americano, da Washington, DC. Il carattere inclusivo del discorso di Trump non gli ha fatto nessuna impressione, e l’ospite della trasmissione era interessato solo a mostrare le proteste dei manifestanti al fine di screditare l’America. Così tante persone hanno un interesse economico a parlare in nome delle vittime e a dire che l’apertura di Trump toglie loro lavoro.

Quindi insieme ai globalisti, alla CIA, alle multinazionali che delocalizzano, alle industrie degli armamenti, all’establishment NATO in Europa, e ai politici stranieri abituati a essere pagati profumatamente per sostenere la politica estera interventista di Washington, si schiereranno contro Trump anche i leader dei gruppi vittimizzati, i neri, gli ispanici, le femministe, i clandestini, gli omosessuali e i transgender. Questa lunga lista ovviamente include anche i bianchi liberal, convinti che l’America da una costa all’altra sia abitata da bianchi razzisti , misogini, omofobi, e svitati amanti delle armi. Per quanto li riguarda, questo 84% della geografia degli Stati Uniti dovrebbe essere messo in quarantena o seppellito.

In altre parole, rimane abbastanza buona volontà nella popolazione per consentire a un Presidente di riunire il 16% che odia l’America con l’84% che la ama?

Considerate le forze che Trump si trova contro:

I leader neri e ispanici hanno bisogno del vittimismo, perché è quello che conferisce loro reddito e potere. Guarderanno con sospetto all’apertura di Trump. La sua inclusività è un bene per i neri e gli ispanici, ma non per i loro leader.

I dirigenti e gli azionisti delle multinazionali sono arricchiti dalla delocalizzazione del lavoro che Trump dice che riporterà a casa. Se tornano i posti di lavoro, se ne andranno i loro profitti, i bonus e le plusvalenze. Ma tornerà la sicurezza economica della popolazione americana.

Il complesso militare/della sicurezza ha un bilancio annuale di 1.000 miliardi che dipende dalla “minaccia russa”, minaccia che Trump dice di voler sostituire con una normalizzazione dei rapporti. L’assassinio di Trump non può essere escluso.

Molti europei devono il proprio prestigio, il proprio potere, e i propri redditi alla NATO, che Trump ha messo in discussione.

I profitti del settore finanziario derivano quasi interamente dalla schiavitù del debito cui sono sottoposti gli americani e dal saccheggio delle loro pensioni private e pubbliche. Il settore finanziario con il suo agente, la Federal Reserve, può distruggere Trump con una crisi finanziaria. La Federal Reserve di New York ha una sala operativa completa. Può mandare nel caos qualsiasi mercato. O sostenere qualsiasi mercato, perché non vi è alcun limite alla sua capacità di creare dollari.

L’intero edificio politico degli Stati Uniti si è completamente isolato dal volere, dai desideri e dalle esigenze del popolo. Ora Trump dice che i politici risponderanno al popolo. Questo, naturalmente, significherebbe un forte colpo alla continuità dei loro incarichi, al loro reddito e alla loro ricchezza.

C’è un gran numero di gruppi, finanziati da non-sappiamo-chi. Ad esempio, oggi RootsAction ha risposto al forte impegno di Trump di stare al fianco di tutto il popolo contro l’Establishment al Potere, con la richiesta al Congresso “di incaricare la Commissione Giustizia della Camera per un’iniziativa di impeachment” e di inviare denaro per l’impeachment di Trump.

Un altro gruppo di odio, human right first, attacca la difesa di Trump dei nostri confini in quanto chiude “un rifugio di speranza per coloro che fuggono dalle persecuzioni“. Pensateci per un minuto. Secondo le organizzazioni liberal-progressiste di sinistra e i gruppi di interesse razziali, gli Stati Uniti sono una società razzista e il presidente Trump è un razzista. Eppure, le persone soggette al razzismo americano fuggono dalle persecuzioni verso l’America, dove subiranno persecuzioni razziali? Non ha senso. I clandestini vengono qui per lavoro. Chiedete alle imprese di costruzione. Chiedete ai mattatoi. Chiedete ai servizi di pulizia nelle aree turistiche.

La lista di quelli a cui Trump ha dichiarato guerra è abbastanza lunga, anche se se ne potrebbero aggiungere degli altri.

Dovremmo chiederci perché un miliardario di 70 anni con imprese fiorenti, una bella moglie, e dei figli intelligenti, sia disposto a sottoporre i suoi ultimi anni alla straordinaria pressione di fare il Presidente con il difficile programma di riportare il governo nelle mani del popolo americano. Non c’è dubbio che Trump ha fatto di sé stesso un bersaglio. La CIA non ha intenzione di mollare il colpo e andare via. Perché una persona dovrebbe farsi carico dell’imponente ricostruzione dell’America che Trump ha dichiarato di voler fare, quando poteva invece trascorrere i suoi ultimi anni godendosela immensamente?

Qualunque sia la ragione, dovremmo essergli grati per questo, e se è sincero lo dobbiamo sostenere. Se viene assassinato, dobbiamo prendere le armi, radere al suolo Langley [sede centrale della CIA, ndt] e ucciderli tutti.

Se avrà successo, merita il titolo: Trump il Grande!

La Russia, la Cina, l’Iran, il Venezuela, l’Ecuador, la Bolivia, e qualsiasi altro paese sulla lista nera della CIA dovrebbe capire che l’ascesa di Trump non basta a proteggerlo. La CIA è una organizzazione a livello mondiale. I suoi redditizi affari forniscono delle entrate indipendenti dal bilancio degli Stati Uniti. L’organizzazione è in grado di intraprendere azioni indipendentemente dal Presidente o anche dal proprio Direttore
.
La CIA ha avuto circa 70 anni per consolidarsi. Ed esiste ancora.


Fonte diretta:

http://vocidallestero.it/



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 Oggetto del messaggio: Re: Mr. President Trump
MessaggioInviato: 23/01/2017, 20:52 
Trump ha appena bloccato il TTP (vuole bloccare anche il TTIP nostro), un primo passo verso la libertà.


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 Oggetto del messaggio: Re: Mr. President Trump
MessaggioInviato: 23/01/2017, 21:15 
xfabiox ha scritto:
Trump ha appena bloccato il TTP (vuole bloccare anche il TTIP nostro), un primo passo verso la libertà.


Bravo Trump!

Beh mi sembra logico che lo abbia bloccato, su quel trattato (che ci avrebbe invaso di cibi non a norme come i nostri), Trump dice: "l TTIP, così come lo conosciamo, darebbe un colpo fatale all’industria americana. (…) L’ondata di mondializzazione ha annientato la classe media. La mondializzazione non deve necessariamente svolgersi in questo modo, possiamo raddrizzarci in poco tempo.”

https://blognews24ore.com/stati-uniti/t ... satlantico



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 Oggetto del messaggio: Re: Mr. President Trump
MessaggioInviato: 23/01/2017, 21:41 
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Ed ecco servita la prevedibile marcia delle donne radical chic contro Trump. Anche a Milano

https://www.milanopost.info/2017/01/22/ ... -a-milano/




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