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 Oggetto del messaggio: Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)
MessaggioInviato: 09/05/2017, 22:15 
ORSOGRIGIO ha scritto:
zakmck ha scritto:
ORSOGRIGIO ha scritto:
Più che un orticello, mi sembra una bella Repubblica CISALPINA.


Si, ma ti sei chiesto in quale percentuale queste persone vorrebbero appartenere a detta repubblica?

Quelle che ci sono nate o residenti da più di 10 anni senz'altro.


[:291]
...preparatevi ad una cocente delusione....



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"Se riesci a mantenere la calma quando tutti intorno a te hanno perso la testa, forse non hai afferrato bene la situazione" - Jean Kerr

"People willing to trade their freedom for temporary security deserve neither and will lose both" - Benjamin Franklin
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"Soltanto chi non ha approfondito nulla può avere delle convinzioni" - Emil Cioran

"Quanto piu' una persona e' intelligente, tanto meno diffida dell'assurdo" - Joseph Conrad

"Guardati dalla maggioranza. Se tante persone seguono qualcosa, potrebbe essere una prova sufficiente che è una cosa sbagliata. La verità accade agli individui, non alle masse." – Osho

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 Oggetto del messaggio: Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)
MessaggioInviato: 09/05/2017, 22:24 
zakmck ha scritto:
ORSOGRIGIO ha scritto:
zakmck ha scritto:
ORSOGRIGIO ha scritto:
Più che un orticello, mi sembra una bella Repubblica CISALPINA.


Si, ma ti sei chiesto in quale percentuale queste persone vorrebbero appartenere a detta repubblica?

Quelle che ci sono nate o residenti da più di 10 anni senz'altro.


[:291]
...preparatevi ad una cocente delusione....



Ringrazio, per la "gufata" ?.

Non pensiamo comunque di avere vita facile neanche dopo.
Ma dobbiamo almeno tentare, per rispetto verso i nostri figli e nipoti.
Voi regolatevi come vi pare.



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Comunque lo spessore delle persone alla fine viene fuori.
La carta NON È tutta uguale.
C'è chi è pergamena e chi carta igienica!
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 Oggetto del messaggio: Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)
MessaggioInviato: 09/05/2017, 22:34 
ORSOGRIGIO ha scritto:
zakmck ha scritto:
ORSOGRIGIO ha scritto:
zakmck ha scritto:
ORSOGRIGIO ha scritto:
Più che un orticello, mi sembra una bella Repubblica CISALPINA.


Si, ma ti sei chiesto in quale percentuale queste persone vorrebbero appartenere a detta repubblica?

Quelle che ci sono nate o residenti da più di 10 anni senz'altro.


[:291]
...preparatevi ad una cocente delusione....



Ringrazio, per la "gufata" ?.


Non e' una gufata, ma la semplice costatazione delle opinioni che sento in giro. Io tutti questi cisalpini proprio non li vedo e anzi ne trovo parecchi che la pensano proprio in senso opposto. Poi certo non conosco tutti, ma se a questo unisco i risultati elettorali delle varie tornate credo che il quadro sia piuttosto chiaro.



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 Oggetto del messaggio: Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)
MessaggioInviato: 09/05/2017, 22:49 
zakmck ha scritto:
...preparatevi ad una cocente delusione....

Appunto, già quando ci abitavo io che quelle regioni le ho girate in lungo e in largo era più facile sentir parlare in dialetto siciliano, pugliese e calabrese segno che quelle aree erano state già ampiamente colonizzate e parlo degli anni 90, cioè prima che arrivassero in massa le truppe cammellate e quando i cinesi e quelli dell'est erano ancora pochi. I Cisalpini quelli veri si contano sulle dita di una mano. Anch'io credo che sarà una cocente delusione anche se si base è un bel progetto ma è fuori dai tempi. La Lega doveva battere il ferro quand'era caldo e ne aveva l'opportunità ma ha preferito snaturarsi con Berlusconi per cui ringraziate il Senatur. Io l'ho sempre detto che la Lega quella vera è finita con Gianfranco Miglio il quale ruppe con Bossi proprio a causa della sua alleanza con Berlusconi e Fini. Ora è tardi, quei tempi sono finiti e non si può più tornare indietro.



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 Oggetto del messaggio: Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)
MessaggioInviato: 10/05/2017, 03:12 
A Roma nessuna emergenza rifiuti


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Guarda su youtube.com



di Pinuccia Montanari, Assessore alla Sostenibilità Ambientale di Roma
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In primo luogo è bene ricordare a tutti i cittadini romani che non c'è assolutamente emergenza rifiuti. Roma non ha mai avuto un Piano per la gestione sostenibile dei materiali post-consumo. Noi in pochi mesi abbiamo approvato e stiamo attuando un Piano che prevede l'obiettivo di raggiungere il 70% di raccolta differenziata.

Quindi la situazione attuale di criticità sarà risolta in pochi giorni. Abbiamo ereditato una situazione impiantistica assolutamente molto fragile e quindi dobbiamo, anche in termini di sistema, fare una programmazione seria. Ed è quello che stiamo facendo con il nostro Piano.

Quello che suggerisce Renzi è solo uno spot elettorale. I romani non vogliono più essere presi in giro come è stato negli ultimi venti anni. Buttino giù la maschera. Renzi, il Governo e la Regione Lazio dicano dove vogliono fare la discarica e l'inceneritore, perché è questo quello che vogliono.
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Fonte



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La verità sui rifiuti di Roma


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di Virginia Raggi
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Nessuno scarica barile sui rifiuti. Siamo impegnati per ripulire Roma con una task force straordinaria ed entro questa settimana la città tornerà alla normalità grazie alla apertura “24 ore su 24” degli impianti di Ama e al lavoro dei suoi dipendenti.
Non possiamo, però, soprassedere sulle responsabilità di chi ha permesso che si arrivasse a bloccare il sistema di gestione: le conseguenze sono disagi per i cittadini, immagini di cassonetti ricolmi ed un lavoro extra per l’azienda.

Roma Capitale raccoglie i rifiuti e li trasferisce negli impianti di trattamento Tmb. Da qui, non possono partire i camion di rifiuti trattati perché la Regione non ha previsto impianti sufficienti e, addirittura, non autorizza l'incremento della capienza di quelli esistenti.
Non lo diciamo noi ma il Governo: l’impiantistica del Lazio è sottodimensionata. E, inoltre, dal 2012 la Regione Lazio non ha ancora adottato un nuovo Piano Rifiuti Regionale, né ha approvato la tariffa per lo smaltimento.

Noi i rifiuti li raccogliamo ma non ci permettono di portarli via dalle strade. Renzi dove immagina di portarli? Magari farebbe bene a trasferirli davanti al palazzo della Regione. Piuttosto, intervenga sui suoi uomini e svegli il Pd del Lazio dal torpore nel quale si trova.
ps Stasera sarò ospite di Bruno Vespa su Rai Uno a Porta a Porta. Non mancate
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Fonte



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Per non dimenticare Peppino Impastato


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di Peppino Impastato (Cinisi, 5 gennaio 1948 – Cinisi, 9 maggio 1978)


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Io voglio scrivere che la mafia è una montagna di merd@! Noi ci dobbiamo ribellare. Prima che sia troppo tardi! Prima di abituarci alle loro facce! Prima di non accorgerci più di niente!
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 Oggetto del messaggio: Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)
MessaggioInviato: 10/05/2017, 11:04 
sentite questi figh.etti di harvard
come trattano di maio..
a partire dal prof
che bolla il movimento come populista,
anzi di destra populista..
questi si sentono padri eterni..
solo perchè pagano rette univeristarie da capogiro..
non certo per i poveri cristi,
da prendere A SCHIAFFI..


Guarda su youtube.com



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https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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 Oggetto del messaggio: Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)
MessaggioInviato: 10/05/2017, 11:09 


Allora, su radio3 ho appena sentito una trasmissione di un' ora sui rifiuti a Roma : diversi romani

hanno telefonato dicendo che da un po' di giorni , forse 10 + o meno , trovano di primissimo mattino

i cassonetti ribaltati ... ; poi , l' incendio in quel deposito ,

poi questa notte Radio1 in " tra poco in edicola " quas i2 hore a parlare di rifiuti a Roma

(Maria Etruria Boschi appena 5 minuti ... ).

La mala romana in movimento ,,,,, su ordine di chi ???

Questa montagna di rifiuti è poca cosa in confronto

a Raipd ...


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 Oggetto del messaggio: Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)
MessaggioInviato: 10/05/2017, 11:17 
barionu ha scritto:


Allora, su radio3 ho appena sentito una trasmissione di un' ora sui rifiuti a Roma : diversi romani

hanno telefonato dicendo che da un po' di giorni , forse 10 + o meno , trovano di primissimo mattino

i cassonetti ribaltati ... ; poi , l' incendio in quel deposito ,

poi questa notte Radio1 in " tra poco in edicola " quas i2 hore a parlare di rifiuti a Roma

(Maria Etruria Boschi appena 5 minuti ... ).

La mala romana in movimento ,,,,, su ordine di chi ???

Questa montagna di rifiuti è poca cosa in confronto

a Raipd ...


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si effettivamente tutto fa pensare
a un sabotaggio organizzato..



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https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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 Oggetto del messaggio: Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)
MessaggioInviato: 10/05/2017, 11:19 
zakmck ha scritto:
Giusto per confronto:

Cosa penso dopo aver visto Di Maio parlare ad Harvard
Perchè a me, italiano negli USA, Luigi Di Maio è parso maturo, equilibrato, aperto


Left Turn
di Francesco Erspamer

04 Mag 2017
Ho visto ad Harvard Luigi Di Maio e sono d'accordo con il collega Archon Fung che lo ha invitato: "Ciò che avete ascoltato è uno dei più interessanti e sensati tentativi di rinnovare la politica in questa contingenza storica (...) nuovi politici e nuovi candidati capaci di inventare nuovi metodi di azione politica per cercare di riprendere contatto con la gente e darle una voce”

È con parecchi pregiudizi che mercoledì sono andato alla Kennedy School (la scuola di scienze politiche di Harvard) ad ascoltare Luigi Di Maio, di cui peraltro sapevo pochissimo. Innanzi tutto non sono di quelli che credono che chi è giovane abbia automaticamente ragione, neppure nelle mode e nei consumi figuriamoci in politica. E poi sono ostile alla democrazia diretta, che era lo specifico tema dell’incontro organizzato dall’Ash Center for Democratic Governance and Innovation; è uno dei due o tre punti che finora mi hanno impedito di simpatizzare apertamente per il M5S, pur rendendomi conto che per l’Italia il pericolo di gran lunga più grave sia oggi rappresentato dal PD e che qualunque alternativa sia tatticamente preferibile a un protrarsi e consolidarsi del regime renziano. A indispettirmi ulteriormente, appena entrato nella sala dove si teneva l’incontro, la presenza di troppi italiani, parecchi dei quali palesemente senza alcun legame con Harvard o con gli Stati Uniti: giornalisti di quotidiani italiani e anche, pensavo, militanti del M5S. È una deplorevole usanza nazionale quella di andare all’estero solo per far notizia in patria e di portarsi dietro la claque.

Mi sbagliavo. Di grillini non ce n’erano, o almeno non si sono fatti notare; ben più numerosi i piddini, presenti non per capire o dialogare ma per attaccare il M5S. E Di Maio mi è parso maturo, equilibrato, aperto. Una sola occasione non basta per esprimere un giudizio definitivo; però sono restato positivamente sorpreso e non vedo perché non ammetterlo. Del resto potete farvi la vostra opinione ascoltando la registrazione integrale dell’evento sulla pagina facebook dell’Ash Center; io mi limiterò a poche considerazioni, volte in particolare a smentire i resoconti faziosi con cui i giornali filo-renziani (con in testa La Stampa e prevedibilmente La Repubblica e L’Unità) hanno cercato di trasformare in una débâcle il convincente discorso di Di Maio e le sue lucide risposte alle domande che gli sono state poste.

Significativa la conclusione di Archon Fung, professore di scienze politiche, direttore accademico della Kennedy School e moderatore della serata: “Ciò che avete ascoltato stasera è probabilmente uno dei più interessanti e sensati [la parola inglese che ha usato era mature] tentativi di rinnovare la politica in questa contingenza storica. Credo che nel prossimo futuro vedremo sempre di più emergere nuovi politici e nuovi candidati [e qui ha indicato Di Maio] capaci di inventare nuovi metodi di azione politica per cercare di riprendere contatto con la gente e darle una voce”. È un vero complimento, da parte di uno studioso che nella sua presentazione iniziale era stato cauto e aveva qualificato Di Maio come un rappresentante del “populismo di destra” (presumo che Di Maio avrebbe risposto subito se quell’introduzione fosse stata tradotta in italiano dall’interprete): chi davvero ama la democrazia, ha in sostanza detto Fung, non può snobbare gli sforzi per comprendere e trasmettere le esigenze del popolo – in altri tempi si sarebbe parlato di intellettuali organici.

Per motivi simili Di Maio ha positivamente sorpreso me. Del suo discorso non ho apprezzato l’accenno alla meritocrazia come valore (io penso che il merito non debba portare a una kratía, ossia al dominio, e che la supremazia dei migliori, ammesso e non concesso che sia possibile stabilirla oggettivamente, sarebbe altrettanto pericolosa di una supremazia fondata sulla razza o, mettiamo, sul QI o la prestanza fisica). Altrettanto poco mi è piaciuto il suo vantarsi del rifiuto di finanziamenti pubblici, come se il problema fosse lo Stato e non fossero i privati e le multinazionali. Se potessi dargli consigli, gli suggerirei infine di evitare di parlare di post-ideologia come se ancora vivessimo negli anni sessanta o settanta, quando sarebbe stata una posizione provocatoria (simile a quella del grandissimo Montale della Lettera a Malvolio contro la religione pasoliniana dell’impegno); oggi puzza di deriva liberista, di consumismo delle idee.

Anche perché poi, in realtà, erano anni che non sentivo un discorso così ideologico. Dopo vent’anni di narcisisti preoccupati solo di sembrare di successo (e, peggio, convinti che il successo sia l’unico valore), questo di Di Maio mi è finalmente sembrato un discorso politico, in cui si fanno proposte, si annunciano programmi, si ammettono le difficoltà che si incontreranno e lo stesso ci si sforza di andare avanti; il tutto esposto con competenza e una pacatezza ormai inconsueta in Italia.

Nette alcune precisazioni sul M5S, a smentire le troppe fake news: ha per esempio negato la loro opposizione alle vaccinazioni dei bambini; e ha spiegato che non intendono uscire dalla NATO a patto che la NATO si rinnovi e trovi nuovi equilibri, anche rispetto ai paesi a essa esterni; però ritirerebbero i soldati italiani dall’Afghanistan e non aumenterebbero i contributi finanziari, come invece chiesto da Trump a Gentiloni. Mi è piaciuta anche la sua difesa di un’Europa unita a livello di popoli e di cittadini, non di banche e corporation; “l’euro è diventato più importante dell’Europa” ha detto. Sull’immigrazione ha fatto una distinzione fra profughi e migranti economici; so che non piace a certa sinistra (che però retoricamente parla sempre e solo di scampati a guerre e fame) ma per me è ragionevole e realistica.

Ho sempre pensato che esista una differenza fondamentale fra un consenso ideologico e un consenso tattico; di questo secondo tipo è per esempio la mia convinzione che in assenza e in attesa di una vera sinistra nell’Italia attuale sia utile sostenere il M5S contro il PD, per impedire un totalitarismo liberista ma anche per prevenire l’affermazione di una destra sociale alla Le Pen. Ascoltando Di Maio mi sono però reso conto che esiste un altro tipo di consenso, che in mancanza di termini migliori chiamerei procedurale; in sostanza penso che, almeno per il modo in cui è stato descritto mercoledì sera, il M5S possa contribuire alla ricostruzione di uno spazio politico alternativo rispetto al gossip mediatico promosso da Berlusconi e Renzi. Uno spazio indispensabile per la rinascita della vera sinistra di cui sopra.

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 Oggetto del messaggio: Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)
MessaggioInviato: 11/05/2017, 03:20 
Il piano 5 Stelle per i rifiuti a Roma è rivoluzionario


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di Antonio Lumicisi, esperto di sviluppo sostenibile
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Da “romano” sono stato sempre indotto a pensare che la continua crescita dei rifiuti a Roma fosse un fatto dovuto, un prezzo da pagare per l’espansione e la crescita economica della città. Da “ambientalista praticante” non ho mai accettato questo connubio e osservo che, per la prima volta, un’amministrazione capitolina disegna un percorso diverso, indica una strada nuova, che peraltro altre amministrazioni locali stanno già percorrendo ma che, considerando la dimensione della città di Roma, desta curiosità, interesse e partecipazione per i tanti cittadini romani che vivono sulla propria pelle da anni l’emergenza rifiuti. Ma ci sono certamente altri portatori di interesse che si stanno preoccupando che stavolta le cose cambieranno veramente a Roma e che ciò che per anni è stato un vero e proprio business per pochi diventerà un bene per la collettività. Non sarà facile attuare il nuovo Piano che viene qui di seguito sintetizzato e sarà necessario il continuo supporto di tutti i cittadini romani in quanto quello che accadrà nei prossimi cinque anni decreterà il successo o meno dell’intera operazione. Raggiungere l’obiettivo finale “rifiuti zero” sarà possibile solo con una seria programmazione di cui la prima fase 2017-2021 risulta la più difficile e delicata, visto il pregresso e i continui “ammonimenti” che arrivano da istituzioni che dovrebbero plaudere e sostenere azioni come quella lanciata da Roma Capitale invece che suggerire, inadeguatamente, di percorrere altre strade, le solite vecchie strade che portano all’incenerimento dei rifiuti, bengodi dei pochi che ci guadagnano e croce per i cittadini che ne subiscono gli effetti socio-sanitari, ambientali ed anche economici.

Il Piano per la riduzione e la gestione dei materiali post-consumo 2017-2021

In estrema sintesi, gli obiettivi che il Piano quinquennale 2017-2021 si pone riguardano la riduzione annuale di 200mila tonnellate di rifiuti, la raccolta differenziata portata al 70% e l’adozione di una “tariffa puntuale”.

Queste linee programmatiche sono state ben esposte dalla sindaca di Roma, Virginia Raggi, e dall’Assessore alla Sostenibilità Ambientale, Pinuccia Montanari, nel corso di una conferenza stampa nella quale è stato evidenziato che il nuovo Piano prevede la riduzione entro il 2021 della produzione di rifiuti annuali di 200mila tonnellate (circa il 12% rispetto al totale), l’aumento della raccolta differenziata dal 44% al 70%, la realizzazione di nuovi impianti di riciclo e compostaggio e una nuova organizzazione di AMA Spa (l’azienda capitolina che gestisce i rifiuti) basata su unità di Municipio. Il tutto per avviare Roma verso un’economia circolare e a Rifiuti Zero.

Sulla base delle indicazioni fornite dall’Amministrazione capitolina, il Piano si basa su quattro importanti azioni: prevenire, riutilizzare, differenziare e valorizzare economicamente i materiali post-consumo, sviluppando un’economia fondata sul riciclo eco-efficiente ed il recupero di materia. Oggi la città di Roma produce circa 1 milione e 700mila tonnellate di rifiuti all’anno che già con l’identificazione della terminologia “materiali post-consumo” si fa capire che possono diventare nuovamente risorse in grado di creare nuovi posti di lavoro utili e sostenibili, sviluppando al contempo una vera economia circolare nel rispetto dell’ambiente. Il primo obiettivo della riduzione della produzione di rifiuti del 12% entro il 2021 potrebbe essere ampiamento superato se tutte le azioni previste saranno attuate con successo. E’ stimata una riduzione potenziale fino al 16,5% del totale, circa 280.000 tonnellate/anno (vedi Tabella).

Fondamentale sarà l’azione di rinnovo di AMA Spa, che, con il completamento della due diligence, permetterà di stabilire il punto di partenza della nuova gestione ed attuare un nuovo piano industriale coerente con il Piano quinquennale lanciato dall’Amministrazione capitolina. In particolare, risulta interessante l’idea della realizzazione delle AMA di Municipio (il territorio di Roma è suddiviso in quindici Municipi, ex Circoscrizioni), al fine di rendere l’Azienda più vicina ai cittadini e più efficace nei suoi servizi.

Il Piano che porterà Roma Capitale verso l’obiettivo "rifiuti zero", consta di 12 azioni e 5 progetti che, con il coinvolgimento della cittadinanza e del tessuto delle imprese della città, hanno lo scopo di far diventare Roma una delle città più virtuose in termini di riduzione della produzione pro-capite di materiali post-consumo. Le azioni e i progetti riguardano, tra gli altri, la Green Card per premiare i comportamenti virtuosi al programma contro lo spreco alimentare, il compostaggio domestico, la realizzazione di Centri di riparazione e riuso, il progetto Scuole Rifiuti Zero e quello dei Mercati rionali ad impatto zero fino all’adozione della tariffa puntuale che si basa sul principio del “più riciclo meno pago”. (L’elenco completo delle azioni e dei progetti nelle tabelle che trovate qui).

A monte di tutto vi è quindi il concetto di prevenzione e riduzione della produzione dei rifiuti che si attua attraverso interventi di carattere programmatico, con conseguenti vantaggi sia per il territorio che per i cittadini. Attraverso il Piano non solo si ridurranno i quantitativi di materiali post-consumo, ma si svilupperà un'importante innovazione tecnologica del sistema di raccolta basato sulla raccolta domiciliare, da estendere gradualmente a tutta la città - entro il 2021 - valutando, insieme ai 15 Municipi, specifiche modalità contestualizzate rispetto alle diverse realtà territoriali. È prevista la costruzione di Isole Ecologiche di Municipio, integrando e migliorando i Centri di Raccolta attualmente esistenti, introducendo per specifiche realtà, sia private che pubbliche, le Domus Ecologiche: piccole aree per la raccolta differenziata riservate a utenze specifiche (circa 50.000 nuove utenze raggiunte). Il piano di ampliamento della raccolta differenziata domiciliare prevede un incremento di 100.000 nuove utenze ogni anno iniziando dal VI Municipio. Attualmente, oltre 900.000 abitanti sono serviti dal porta a porta.

TARIFFA PUNTUALE: MENO PRODUCI, MENO PAGHI

L’obiettivo finale, per cittadini e utenze non domestiche, è applicare la tariffa puntuale per tutti, attraverso l’innovazione tecnologica ed un capillare programma di informazione. Varie esperienze hanno già dimostrato che, nei Comuni in cui è stata adottata la tariffa a volume, i rifiuti residui sono diminuiti in media del 15-20% mentre la sola raccolta domiciliare, unita sempre ad una efficace azione di comunicazione con il concreto coinvolgimento di tutti i cittadini, realtà associative ed imprese, potrà portare ad una riduzione della produzione di materiali post-consumo pari ad almeno al 10%.

In base ai dati forniti da AMA Spa, nell’arco dell’ultimo bimestre (Febbraio-Marzo 2017), risulta una riduzione di materiali post-consumo del 3% con un conseguente risparmio in termini di costi di smaltimento e costi di raccolta pari a 3 milioni di euro. Meno materiali post-consumo si producono, attraverso buone pratiche e nuovi stili di vita e abitudini, più risorse si possono risparmiare, con conseguenti benefici ambientali ed economici. Questo è il concetto che l’Assessore Montanari e la sindaca Raggi hanno più volte sottolineato nel corso dell’avvio del Piano.

IMPIANTI DI COMPOSTAGGIO – SELEZIONE MULTIMATERIALE

Il Piano prevede anche la costruzione, da parte di AMA Spa, di impianti per la valorizzazione della frazione organica, causa spesso di problemi ambientali se non raccolta, conferita e trattata correttamente. È in corso l’individuazione di aree per la costruzione di impianti di compostaggio aerobico che possano trattare almeno 120.000 tonnellate di organico. Grazie al compostaggio di comunità, saranno installate 120 micro-compostiere a servizio della collettività. Per le esigenze della città di Roma, è allo studio la realizzazione di un impianto di selezione per multi-materiale (imballaggi di metallo e di plastica). Il sistema impiantistico previsto sarà flessibile e innovativo, e basato su impianti di recupero di materia e riciclo eco-efficiente.

PIANO PARTECIPATO

Per un approccio partecipativo alle Politiche Ambientali, è stato convocato per la prima volta il Forum Ambiente di Roma Capitale con la partecipazione di oltre 50 associazioni che contribuiranno attivamente alle strategie per Roma sostenibile. Uno dei quattro tavoli di lavoro è specificatamente dedicato al tema della gestione sostenibile dei materiali post-consumo. Le realtà coinvolte potranno approfondire lo studio del Piano, divulgarlo tra i loro associati e suggerire anche dei miglioramenti.

Il Piano per la riduzione e la gestione dei materiali post-consumo 2017-2021 di Roma Capitale sarà parte integrante del nuovo Piano di Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima (PAESC) che sarà annunciato a breve dall’Amministrazione Capitolina e che punterà a ridurre le emissioni di gas climalteranti del proprio territorio di oltre il 40%.

Tutte le informazioni di dettaglio e le schede tecniche delle azioni e progetti previsti nel Piano per la riduzione e la gestione dei materiali post-consumo 2017-2021 di Roma Capitale sono disponibili sul sito http://www.comune.roma.it/pmpc.
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 Oggetto del messaggio: Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)
MessaggioInviato: 12/05/2017, 12:19 
Mi permetto : copio ed incollo da LUOGOCOMUNE



Categoria: Politica Italiana C Pubblicato: 09 Maggio 2017 < Letture: 5339

Se vanno avanti così i 5 stelle non vinceranno mai le elezioni (con margini sufficienti per andare al governo, intendo) perchè non hanno più il coraggio delle proprie idee. Prendiamo ad esempio la posizione ambigua, e sostanzialmente contraddittoria, che hanno assunto di recente riguardo al problema dei vaccini.

Ospite della Gruber un paio di settimane fa, Alessandro Di Battista si è sentito fare una domanda-trabocchetto da una giornalista di Sky-TV: "Lei vaccinerà suo figlio [che sta per nascere, ndr]?" "Certamente" ha risposto Di Battista senza esitazioni, e dimenticandosi di aggiungere una qualunque obiezione rispetto all'obbligatorietà dei vaccini. In altre parole, Di Battista ha voluto far passare il messaggio che "per i 5 stelle i vaccini, così come sono somministrati oggi, non rappresentano un problema".

Peggio di lui ha fatto Luigi Di Maio, che pochi giorni dopo ad Harvard ha dichiarato: "I vaccini in Italia sono obbligatori per legge. Noi non abbiamo nessuna intenzione di eliminare questa obbligatorietà. Per noi sono fondamentali, e vogliamo promuovere il più possibile la cultura dell'informazione".

Ma scusa un attimo, caro Di Maio, che cosa ce ne facciamo noi dell'"informazione", se poi tanto i vaccini restano obbligatori?

Questa lampante contraddizione nasconde una evidente paura che ha assalito i 5 Stelle da quando è esplosa la polemica sui vaccini. Messi sotto attacco da ogni angolo (compreso il New York Times, che non è poco), e accusati di essere anti-vax in modo categorico, i 5 Stelle non hanno trovato di meglio che fare una violenta retromarcia, per andare a nascondersi dietro ad una posizione palesemente allineata con il pensiero mainstream.

La stessa cosa è successa con l'Euro. Inizialmente i 5 Stelle denunciavano apertamente la moneta unica come evidente strumento per tenere in schiavitù le diverse economie nazionali, ma da un po' di tempo a questa parte le loro posizioni si sono progressivamente annacquate, al punto da non essere più distinguibili dal pensiero mainstream.

Il problema dei 5 Stelle è molto chiaro: quando sentono di poter diventare vulnerabili su un certo argomento, o fanno una netta marcia indietro (come nel caso dei vaccini) oppure annacquano talmente le loro posizioni (come nel caso dell'Euro) da finire per assomigliare a tutti gli altri.

Ma a questo punto a cosa servono i 5 Stelle? Se da partito di rottura stanno diventando lentamente allineati con gli altri su tutte le questioni più importanti, tanto vale votare Berlusconi oppure Matteo Renzi, no?

Purtroppo i 5 Stelle seguono questa strategia convinti di poter conquistare più voti "fra gli indecisi", ovvero fra coloro che sarebbero magari disponibili a votare per loro, ma che ne temono alcune posizioni troppo estreme. Ma in realtà avviene l'esatto contrario: l'indeciso rimane comunque indeciso (a causa delle posizioni poco chiare dei 5 Stelle), mentre chi prima li appoggiava apertamente rischia di sentirsi tradito dai loro voltafaccia, e di disamorarsi di questo movimento.

Prendiamo ancora l'esempio dei vaccini: quante madri credono di aver conquistato, dicendo che "l'obbligo delle vaccinazioni non verrà messo in discussione"? Pochissime, in realtà, perchè comunque le madri che già sono favorevoli all'obbligo sono certamente persone che non votano 5 Stelle. E quante invece ne avranno perse? Moltissime, a mio parere, e cioè tutte quelle madri che speravano in una rimozione dell'obbligo vaccinale, proprio per poter decidere in piena libertà sul futuro e sulla salute dei propri figli.

Quando ci si trova di fronte ad argomenti controversi non bisogna arretrare "per paura del nemico", ma bisogna andargli incontro sostenendo con coraggio le proprie idee, in modo documentato ed informato.

Io voglio poter votare per un movimento che sostiene apertamente e coraggiosamente quello che è giusto, documentando e argomentando in modo adeguato le proprie posizioni. Non me ne faccio nulla invece di un movimento che ha paura di tutto e di tutti, nascondendosi dietro ad un filo d'erba ogni volta che rischia di essere attaccato.

Altrimenti, davvero, evviva la Democrazia Cristiana.

Massimo Mazzucco



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 Oggetto del messaggio: Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)
MessaggioInviato: 12/05/2017, 15:04 
Cita:
La stessa cosa è successa con l'Euro. Inizialmente i 5 Stelle denunciavano apertamente la moneta unica come evidente strumento per tenere in schiavitù le diverse economie nazionali, ma da un po' di tempo a questa parte le loro posizioni si sono progressivamente annacquate, al punto da non essere più distinguibili dal pensiero mainstream.

Non sono d'accordo con questa affermazione. Tutte le ultime interviste che ho visto ai vari Di Maio e Di Battista sull'euro le loro risposte sono state molto chiare: istituire un referendum per dare ai cittadini la possibilità di decidere se rimanere o uscire dalla moneta unica. Mi sembra un pensiero altamente democratico che lascia al popolo gli strumenti per decidere.

Poi onestamente al di la dei difetti dei 5 Stelle che sono persone ed anche loro possono sbagliare, qui il punto è che il M5S rappresenta l'unica alternativa a quella politica fallimentare che ha ridotto l'Italia nello stato in cui è. Mi sono illuso fino alla fine della rinascita di un centrodestra forte e compatto ma più passano i mesi e più mi accorgo che oramai l'unico scopo di una certa politica è quello di fare fronte comune contro l'avanzata dei 5 Stelle. Per me la politica non è una rincorsa alle poltrone e al potere ma è uno strumento per migliorare la società. e gli altri fino ad ora non ci sono riusciti, è quindi ora che si dia questa possibilità a qualcun altro e se deluderà pazienza, avremo corso il rischio.



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 Oggetto del messaggio: Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)
MessaggioInviato: 12/05/2017, 15:38 
sottovento ha scritto:
Cita:
La stessa cosa è successa con l'Euro. Inizialmente i 5 Stelle denunciavano apertamente la moneta unica come evidente strumento per tenere in schiavitù le diverse economie nazionali, ma da un po' di tempo a questa parte le loro posizioni si sono progressivamente annacquate, al punto da non essere più distinguibili dal pensiero mainstream.

Non sono d'accordo con questa affermazione. Tutte le ultime interviste che ho visto ai vari Di Maio e Di Battista sull'euro le loro risposte sono state molto chiare: istituire un referendum per dare ai cittadini la possibilità di decidere se rimanere o uscire dalla moneta unica. Mi sembra un pensiero altamente democratico che lascia al popolo gli strumenti per decidere.

Poi onestamente al di la dei difetti dei 5 Stelle che sono persone ed anche loro possono sbagliare, qui il punto è che il M5S rappresenta l'unica alternativa a quella politica fallimentare che ha ridotto l'Italia nello stato in cui è. Mi sono illuso fino alla fine della rinascita di un centrodestra forte e compatto ma più passano i mesi e più mi accorgo che oramai l'unico scopo di una certa politica è quello di fare fronte comune contro l'avanzata dei 5 Stelle. Per me la politica non è una rincorsa alle poltrone e al potere ma è uno strumento per migliorare la società. e gli altri fino ad ora non ci sono riusciti, è quindi ora che si dia questa possibilità a qualcun altro e se deluderàpazienza, avremo corso il rischio.

Pazienza????
Non possiamo più permetterci di averne, siamo alla frutta, anzi al torsolo della mela.
Con la scusa che abbiamo un sacco di politici e comprimari che non fanno nulla da una vita, qualche altro milione di itaGliani si sente autorizzato a non fare una mazza, a campare una vita, loro ed i lro famigliari, senza fare nulla e vivendo sempre alle spalle, sulle spalle dei soliti fessi.
Poi dobbiamo anche seguire il "VOLEMOSE BENE" ed intanto ci avviciniamo alla tomba.
E' proprio la patria di CHI HA AVUTO; HA AVUTO(i furbi), e di CHI HA DATO; HA DATO(noi fessi).
Finirà che siccome hanno campato belli tranquilli e sereni, in punto di morte, non essendo impegnati a fare nulla come sempre , SI RICORDERANNO di frasi perdonare da nostro SIGNORE, mentre invece quelli incaxxati come il sottoscritto, se va bene si beccheranno l'inferno o qualche miliardata di anni in Purgatorio.

Se fossimo veramente liberi in itaGlia, potrei anche esprimere la mia soluzione ma...



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 Oggetto del messaggio: Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)
MessaggioInviato: 12/05/2017, 16:32 
sottovento ha scritto:
Cita:
La stessa cosa è successa con l'Euro. Inizialmente i 5 Stelle denunciavano apertamente la moneta unica come evidente strumento per tenere in schiavitù le diverse economie nazionali, ma da un po' di tempo a questa parte le loro posizioni si sono progressivamente annacquate, al punto da non essere più distinguibili dal pensiero mainstream.

Non sono d'accordo con questa affermazione. Tutte le ultime interviste che ho visto ai vari Di Maio e Di Battista sull'euro le loro risposte sono state molto chiare: istituire un referendum per dare ai cittadini la possibilità di decidere se rimanere o uscire dalla moneta unica. Mi sembra un pensiero altamente democratico che lascia al popolo gli strumenti per decidere.

Poi onestamente al di la dei difetti dei 5 Stelle che sono persone ed anche loro possono sbagliare, qui il punto è che il M5S rappresenta l'unica alternativa a quella politica fallimentare che ha ridotto l'Italia nello stato in cui è. Mi sono illuso fino alla fine della rinascita di un centrodestra forte e compatto ma più passano i mesi e più mi accorgo che oramai l'unico scopo di una certa politica è quello di fare fronte comune contro l'avanzata dei 5 Stelle. Per me la politica non è una rincorsa alle poltrone e al potere ma è uno strumento per migliorare la società. e gli altri fino ad ora non ci sono riusciti, è quindi ora che si dia questa possibilità a qualcun altro e se deluderà pazienza, avremo corso il rischio.



Se sei contro i vaccini o qualsiasi altra cosa, lo sei sempre e comunque, sia che tu abbia come platea degli italiani piuttosto che degli americani, idem per la questione euro. Devi essere sempre coerente con le tue posizioni e non cambiarle in base al tuo interlocutore o alla tua platea
Dall' euro si può uscire per decreto in una notte, basta la volontà politica, un referendum non serve.
Considerando come regna la confusione nelle menti di molti italiani, non credo sia il caso di chiedere loro di decidere su argomenti così cruciali. La democrazia, funziona se un popolo a coscienza di sè e non credo che sia il nostro caso.
In politica, gli errori li paghi salati, in termini di tempo e credibilità.


Attualmente, le vaccinazioni per l'infanzia obbligatorie per legge sono quattro:

antidifterica (Legge 6 giugno 1939, n. 891),
antipoliomielitica (Legge 4 febbraio 1966, n. 51),
antitetanica (Legge 5 marzo 1968, n. 292),
antiepatite virale B (Legge 27 maggio 1991, n. 165).

Le vaccinazioni contro pertosse, morbillo, parotite, rosolia e infezioni da Haemophilus Influenza b (Hib), sono fortemente raccomandate dalla legge, ma non imposte.

Ma quali sono le conseguenze per la mancata vaccinazione obbligatoria?

A quanto pare nessuna.

Da una parte, l’art.9 del Decreto Legge 273/1994 (convertito con legge 490//1995) prevede che “l'esecuzione delle vaccinazioni obbligatorie su minori non può essere coercitivamente imposta con l'intervento della forza pubblica”.

Dall’altra, il DPR 355/1999 prevede un obbligo da parte delle scuole di accertare se siano state effettuate le vaccinazioni obbligatorie e, nel caso in cui non siano effettuate, di informare le ASL per i “tempestivi interventi”, ma al contempo, lo stesso decreto recita: “La mancata certificazione delle vaccinazioni non comporta il rifiuto di ammissione dell’alunno alla scuola dell’obbligo o agli esami”. Il che è come dire “non è obbligatorio vaccinarsi, ma la scuola può intervenire” (come e in che modo non si sa e la legge non lo specifica).



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 Oggetto del messaggio: Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)
MessaggioInviato: 13/05/2017, 03:28 
Non toccate De Benedetti!


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di MoVimento 5 Stelle
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Perché al solo sentire il nome di Carlo De Benedetti i giornalisti vanno in cortocircuito? È successo ieri con Corrado Formigli, ma non è la prima volta. Mentre Alessandro Di Battista spiegava a Piazzapulita come è fallita la Banca Etruria legata alla famiglia Boschi, Formigli è intervenuto all’improvviso tentando di censurare una semplice verità: tra i crediti in sofferenza dell’Etruria c’era anche un finanziamento da 8 milioni di euro a Sorgenia, che fino al marzo 2015 è stata controllata dalla holding dei De Benedetti (Cir). È un fatto, che Formigli non poteva smentire, ma un fatto che riguarda De Benedetti evidentemente non merita di essere ascoltato dai telespettatori. Le banche, come ha detto Di Battista, non falliscono “perché cade un asteroide dal cielo” ma perché fanno credito a chi poi, per varie ragioni, non lo restituisce.

De Benedetti il vizietto ce l’ha. Non sono solo gli 8 milioni con Etruria a macchiare il suo curriculum, ma anche e soprattutto gli 1,8 miliardi di euro che sempre Sorgenia ha accumulato nei confronti di 21 banche italiane. Un terzo di questi soldi, 600 milioni di euro, gli sono stati prestati da un’altra banca riconducibile al Pd, la disastrata Monte dei Paschi di Siena. Lo avevamo visto proprio su questo blog, e anche al tempo fu un fiorire di smentite e di minacce più o meno velate di querela. Chi tocca De Benedetti muore? Siamo disposti a correre il rischio, per amor di verità.
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Fonte






Alessandro Di Battista a Piazzapulita (INTEGRALE) 11/5/2017

Guarda su youtube.com



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