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MaxpoweR ha scritto:

Lo spiega bene il fu nando ioppolo nella sua intervista il perchè :)

Fallo capire a una gran fetta di popolo Italiano ipnotizzato e tenuto ignorante dalle Fiction delle reti Mediaset e Rai .[:D]


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MessaggioInviato: 02/10/2013, 14:38 
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Atlanticus81 ha scritto:

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rmnd ha scritto:

... Per capire la solvibilità di un paese bisogna considerare il costo del debito e la crescita nominale del Pil...


L'unica cosa sensata di quell'articolo.

Quindi, domando, perchè esultiamo per lo spread che si è abbassato di qualche punto quando il nostro PIL è finito in recessione??? Significa forse che ci hanno preso per il culo fino ad adesso?! (domanda retorica)



[8)]




perchè due mali sono peggio di uno.
Se lo spread sale, sale anche il debito pubblico. E non te le devo insegnare certo io queste cose.



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MessaggioInviato: 02/10/2013, 15:14 
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rmnd ha scritto:

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Atlanticus81 ha scritto:

Cita:
rmnd ha scritto:

... Per capire la solvibilità di un paese bisogna considerare il costo del debito e la crescita nominale del Pil...


L'unica cosa sensata di quell'articolo.

Quindi, domando, perchè esultiamo per lo spread che si è abbassato di qualche punto quando il nostro PIL è finito in recessione??? Significa forse che ci hanno preso per il culo fino ad adesso?! (domanda retorica)



[8)]




perchè due mali sono peggio di uno.
Se lo spread sale, sale anche il debito pubblico. E non te le devo insegnare certo io queste cose.



Come al solito aggiri la questione. Quello che tu dici è vero, ma parziale. Se lo spread sale, sale anche il debito pubblico:
1) in un paese senza sovranità monetaria
2) se il PIL rimane allo stesso livello

Nessuno, e dico nessuno, ha mai proposto un'analisi approfondita del mix dei due indicatori:
- trend aumento/diminuzione spread
- trend di crescita/decrescita PIL

Potremmo magari scoprire che oggi, con un PIL negativo e uno spread intorno a 250 punti stiamo persino peggio di quando avevamo un PIL positivo con uno spread a 350 punti.

E volendo possiamo dimostrare che, se per assurdo avessimo un PIL del 4%-5% potremmo sostenere uno spread di x punti maggiore persino del livello ricordato come nefasto.

Se ho un trend di crescita del 5% posso finanziarmi anche a tassi nell'intorno del 5%. Se non cresco, anzi sono in recessione anche finanziarmi al 2% è rischioso nel lungo periodo.

Se poi godessimo di sovranità monetaria (ovvero il non dover ricorrere all'acquisto di moneta sui mercati finanziari come accade per l'euro) dello spread ce ne fregheremmo ampiamente.

L'errore in cui incorriamo in ogni tipo di ragionamento è prediligere l'attenzione allo spread che è un mero valore finanziario, invece di concentrarsi sul PIL che, con tutte le sue storture, è indicatore dell'andamento dell'economia reale.

Questo senza insegnare niente a nessuno...


Ultima modifica di Atlanticus81 il 02/10/2013, 15:20, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 02/10/2013, 15:21 
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Atlanticus81 ha scritto:

Cita:
rmnd ha scritto:

Cita:
Atlanticus81 ha scritto:

[quote]rmnd ha scritto:

... Per capire la solvibilità di un paese bisogna considerare il costo del debito e la crescita nominale del Pil...


L'unica cosa sensata di quell'articolo.

Quindi, domando, perchè esultiamo per lo spread che si è abbassato di qualche punto quando il nostro PIL è finito in recessione??? Significa forse che ci hanno preso per il culo fino ad adesso?! (domanda retorica)



[8)]




perchè due mali sono peggio di uno.
Se lo spread sale, sale anche il debito pubblico. E non te le devo insegnare certo io queste cose.



Come al solito aggiri la questione. Quello che tu dici è vero, ma parziale. Se lo spread sale, sale anche il debito pubblico:
1) in un paese senza sovranità monetaria
2) se il PIL rimane allo stesso livello

Nessuno, e dico nessuno, ha mai proposto un'analisi approfondita del mix dei due indicatori:
- trend aumento/diminuzione spread
- trend di crescita/decrescita PIL

Potremmo valutare che oggi, con un PIL negativo e uno spread intorno a 250 punti stiamo persino peggio di quando avevamo un PIL positivo con uno spread a 350 punti.

E volendo possiamo dimostrare che, se per assurdo avessimo un PIL del 4%-5% potremmo sostenere uno spread di x punti maggiore del livello ricordato come nefasto.

Se ho un trend di crescita del 5% posso finanziarmi anche a tassi nell'intorno del 5%. Se non cresco, anzi sono in recessione anche finanziarmi al 2% è rischioso nel lungo periodo.

Se poi godessimo di sovranità monetaria (ovvero il non dover ricorrere all'acquisto di moneta sui mercati finanziari come accade per l'euro) dello spread ce ne fregheremmo ampiamente.

L'errore in cui incorriamo in ogni tipo di ragionamento è prediligere l'attenzione allo spread che è un mero valore finanziario, invece di concentrarsi sul PIL che, con tutte le sue storture, è indicatore dell'andamento dell'economia reale.

Senza insegnare niente a nessuno...


[/quote]

il tuo è un discorso ipotetico però, perchè nNon siamo un paese a sovranità monetaria ma per fortuna siamo agganciati al sistema euro, quindi come tu stesso affermi lo spread è importante.
Perchè più sono gli interessi da pagare ai creditori, meno soldi restano da investire, e quindi anche il PIL viene penalizzato.



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MessaggioInviato: 02/10/2013, 15:31 
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rmnd ha scritto:

Perchè più sono gli interessi da pagare ai creditori, meno soldi restano da investire, e quindi anche il PIL viene penalizzato.



Su questo sono perfettamente d'accordo con te!!! Il punto è che non ho visto nessuno uscire dal circolo vizioso del debito con altro debito...

Quello che non capisco è invece perchè, come Stato, abbiamo deciso di doverci mettere nelle mani di "creditori".

[8]

Ovvero il perchè sentiamo la necessità di dover accettare incondizionatamente e sottostare a questo sistema quando è lapalissiano che non porterà da nessuna parte se non alla dissoluzione totale degli asset nazionali e imprenditoriali.

E' come l'usura...

E il pensare che uno Stato non abbia la libertà di indebitarsi o svalutare la propria moneta quando necessita significa ridurre quella nazione al rango di colonia.

Indebitarsi o svalutare moneta dovrebbero essere considerate scelte POLITICHE per uno Stato e quindi soggette alla sovranità popolare esercitata con le libere elezioni.

Oggi consideriamo invece queste operazioni quali ineludibili scelte FINANZIARIE e pertanto al di fuori del potere politico di uno Stato, ma nelle mani di terze persone che nulla hanno a che vedere con gli interessi pubblici della nazione.

Questo non è complottismo, è un dato di fatto oggettivo evidente nel sistema Euro....


Ultima modifica di Atlanticus81 il 02/10/2013, 15:32, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 02/10/2013, 18:02 
http://www.wallstreetitalia.com/article ... anche.aspx

Da Draghi ancora liquidità alla lobby delle banche?

Appuntamento oggi con il meeting della Bce. In agenda prestiti che alla fine gli istituti non hanno mai tradotto in aiuti all'economia reale?


NEW YORK (WSI) - La Bce continuerà a sostenere le banche? Sembra proprio di sì. Stando a quanto riporta il Financial Times, dopo aver erogato prestiti alle banche europee per un valore di 1.000 miliardi di euro, attraverso le operazioni LTRO del 2011 e del 2012 nel sistema finanziario, Mario Draghi & company starebbero valutando la possibilità di continuare a finanziare di nuovo gli istituti.

E l'annuncio potrebbe arrivare già oggi, in occasione del meeting dell'Eurotower, che stavolta si terrà a Parigi.

Huw van Steenis, analista del settore bancario di Morgan Stanley afferma che, in un momento in cui la Bce si prepara a diventare l'organo di supervisione del settore bancario europeo, "esiste il bisogno plausibile di avere a disposizione una rete di salvataggio, in un momento in cui si darà il via al processo molto lungo di revisione di asset, e dunque di sostenere il sistema bancario dei paesi periferici, dove il rapporto tra prestiti/depositi ancora molto alti".

Tuttavia, sebbene la restituzione dei prestiti ricevuti dalla Bce sia stata di sopra alle stime di qualche analista, i timori sulla liquidità delle banche persistono.

Ma in questo modo Draghi non continuerà a promuovere una politica che fino a questo momento si è rivelata fallimentare come ha fatto notare proprio ieri il suo antagonista Jens Weidmann, numero uno della Bundesbank?

In un editoriale scritto sul Financial Times, Weidmann ha parlato di "abbraccio mortale" tra banche e bond e afferma che tale abbraccio, che vede le banche avere una esposizione eccessiva verso i debiti sovrani, deve essere spezzato attraverso l'introduzione di maggiori controlli.

Di fatto, a suo avviso, gli aiuti della Bce che sono stati utilizzati dal mondo delle lobby non per erogare prestiti e far ripartire le economie, ma per permettere alle banche di acquistare bond. Con il risultato che, nel caso in cui si dovesse verificare un attacco speculativo contro i debiti sovrani dei paesi periferici - Italia in primis - a soffrire sarebbero le stesse banche, che verrebbero trascinate a fondo.

A tal proposito, Wall Street Italia ha pubblicato l'articolo BTP in pancia a banche italiane al record di sempre, mettendo in evidenza che il valore dei BTP che le banche italiane detengono, stando alle fonti della stessa Banca d'Italia, è balzato al record di sempre, pari 400 miliardi di euro. Il valore è quattro volte tanto l'ammontare di titoli di stato italiani che gli istituti di credito detenevano prima dell'esplosione della crisi dei debiti sovrani.

Tuttavia, secondo diversi economisti intervistato da Bloomberg, Draghi potrebbe anche limitarsi alle parole.

"Draghi continuerà a parlare invece di agire, Dirà che i prestiti a lungo termine sono ancora una opzione e potrebbe far riferimento anche alla possibilità di lanciare un'altra operazione LTRO entro la fine dell'anno, ma non mi attendo alcun cambiamento oggi", ha detto Christian Schulz, economista senior presso Berenberg, a Londra.



Esatto prestiti di miliardi di euro (interesse 0,5%) sempre e solo alle banche, che non investono nelle imprese dell'eurozona,
soprattutto le Banche italiane (che addirittura rifiutano la maggior parte dei prestiti richiesti dalle imprese)...


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bleffort ha scritto:

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Ufologo 555 ha scritto:

Hai una tua radio ...? [:D]

Siii.. la mia testa!!! [^] capta sia le onde sincere e che dicono la verità che quelle fuorvianti. [:257] [:261]


ecco xke' stanno installando l'antenna muos in sicilia [:253] [:245] [:246]


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Atlanticus81 ha scritto:

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rmnd ha scritto:

... Per capire la solvibilità di un paese bisogna considerare il costo del debito e la crescita nominale del Pil...


L'unica cosa sensata di quell'articolo.

Quindi, domando, perchè esultiamo per lo spread che si è abbassato di qualche punto quando il nostro PIL è finito in recessione??? Significa forse che ci hanno preso per il culo fino ad adesso?! (domanda retorica)

Per il resto dell'articolo stendo un velo pietoso... un patetico tentativo di raccontare la favoletta che la situazione sia del tutto normale quando il mondo intero sta andando a pu**ane.

[8)]




Io il velo pietoso lo stendo per tutto l'articolo [:p]

Per capire la solvibilità di un paese bisogna considerare il costo del debito e la crescita nominale del Pil . Se il primo elemento supera il secondo iniziano i guai, ma gli Stati Uniti non corrono nessun rischio da questo punto di vista.


Se per esempio un terremoto distrugge un edificio, ricostruire l’edificio dà uno stimolo al Pil, meglio ancora se un uragano distrugge una intera città, meglio ancora se qualche catastrofe distrugge un intero stato.


Mi pare che in America queste cose sono la prassi.

Quindi ci si domanda come mai i complottisti dicono che l'America ha i mezzi per controllare gli uragani e non fanno nulla per evitare le distruzioni sul proprio territorio?. Già...... [8] questo dimostra che i complottisti sono degli idioti perchè se l'America possiede questi mezzi e non li usa per evitare le disgrazie in casa propria vuol dire che questi mezzi non ce li ha.


ma gli Stati Uniti non corrono nessun rischio da questo punto di vista

Interessante il rapporto debito/Pil americano no?
Anche la produzione di armamenti aumenta il prodotto interno lordo.
Per produrre armi bisogna anche consumarle, poveracci non fanno mai guerre come fanno a consumare se inoltre hanno anche come presidente un Nobel per la pace?? [:p] [:p]
Che peccato...avevano un urgente bisogno di bombardare la Siria e gli abbiamo tolto l'occasione per tirare a campare qualche anno in più.
Ma ce la possono sempre fare a mantenere quel buon rapporto debito/Pil, basta resistere fino a che arrivi una provvidenziale catastrofe "naturale"

Pensa come potrebbe salire anche il PIL Italiano in caso di un grosso terremoto considerando che lo stato ha deciso di non versare un centesimo ai cittadini per danni da terremoto ed i soldi per la ricostruzione li devono tirare fuori i privati. [8]


Ultima modifica di Wolframio il 02/10/2013, 21:24, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 02/10/2013, 21:03 
Spread falso problema, put...ata pazzesca, invenzione patetica e senza costrutto.
Ha ragione Atlanticus e solo questione di sovranità.
Se ce la riprendiamo le cose miglioreranno.



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MessaggioInviato: 03/10/2013, 02:51 
Da quanto ho capito il problema dello shutdown USA non ha nulla a che fare con rapporto debito/PIL e spread ...
Si teme il default tecnico per il 17 ottobre quando il congresso dovrà concordare un nuovo aumento al tetto del debito pubblico statunitense.
Se non ci fosse tale accordo gli USA vanno in default, in pratica non hanno i soldi per pagare i titoli del debito pubblico.
Questo porterebbe una enorme sfiducia nelle borse, prima quella USA e di riflesso in tutte le altre. In poche parole gli investitori comincerebbero a non considerare più sicuri i titoli pubblici dei paesi troppo indebitati (come il nostro).
Inutile dire cosa accadrebbe ... la crisi per come l'abbiamo vista fino ad ora sarebbe una sciocchezza.
Non accadrà nulla di di tutto questo, le ricchezze ci sono e gli americani non sono così scellerati.


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MessaggioInviato: 03/10/2013, 17:20 
Tesoro Usa:se default recessione come'08

(ANSA) - NEW YORK, 3 OTT - Un default degli Stati Uniti ha il ''potenziale di essere catastrofico''. Lo afferma il Tesoro americano, sottolineando che un default è senza precedenti e potrebbe dar vita a una crisi finanziaria e una recessione che potrebbe far eco agli eventi del 2008, se non addirittura peggio.

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 02822.html


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MessaggioInviato: 03/10/2013, 17:38 
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Ronin77 ha scritto:

Tesoro Usa:se default recessione come'08

(ANSA) - NEW YORK, 3 OTT - Un default degli Stati Uniti ha il ''potenziale di essere catastrofico''. Lo afferma il Tesoro americano, sottolineando che un default è senza precedenti e potrebbe dar vita a una crisi finanziaria e una recessione che potrebbe far eco agli eventi del 2008, se non addirittura peggio.

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 02822.html


Esatto e c'è ancora gente e giornalisti che dicono che non succede niente di grave...
Ma dannazione lo dice anche il tesoro americano che si rischia una nuova crisi finanziaria anche peggiore del 2008 se non si mette a posto subito la questione del tetto del debito, e poi in seguito far arrivare i soldi delle banche all'economia reale...
Il congresso sta scherzando con il fuoco sono tutti impazziti???


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