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03/11/2013, 19:51

AgenteSegreto000 ha scritto:

Ma se veramente l'Europa e gli USA avessero voluto fermare le merci a bassissimo costo che arrivano dalla CINA non c'era bisogno di un piano nascosto e complicato per produrre a basso costo in europa.
Avrebbero potuto fermare le merci cinesi semplicemente reintroducendo dei dazi pesanti sulle merci provenienti dalla Cina, il fatto è semplicemente che "non le vogliono fermare".
Anzi ci sono molte imprese e industrie di padroni Europei e Americani che sono andati a produrre (per grossa convenienza) proprio in CINA... producono a basso costo e vendono ad alto costo in Europa e USA. Semplice strategia di sfruttamento degli sballati equilibri monetari tra Occidente e Oriente...
Forse bisogna considerare anche il fatto che le industrie Occidentali sono "sopravvissute" proprio sfruttando nel loro territorio gli "schiavi" Cinesi, Indonesiani, Vietnamiti, Filippini e Indiani.
Questo lo dico perchè il TurboCapitalismo è arrivato ormai al suo "stadio finale", andando a cercare schiavi sottopagati in tutto il mondo, per tenere in piedi un sistema Capitalistico insostenibile del Consumismo sfrenato.
Ovviamente il loro progetto (probabilmente) anche in Occidente è allargare di molto il numero dei poveri "schiavizzabili", che possano produrre (con lavoro a basso costo) quelle merci a basso costo, riportando l'Occidente in forte competitività con la Cina e l'Oriente in generale.
Questo piano porterà senza dubbio ad una riduzione pesante della "classe media" e portare ancora più soldi e potere nelle mani di pochi "SuperRicchi", questo perchè è l'unico modo che hanno per salvare il loro amatissimo TurboCapitalismo senza limiti...
Non fermano le merci provenienti dalla Cina proprio per questo, il loro sistema di Capitalismo senza limiti sfrutta anche l'anomalia del bassissimo costo di produzione Cinese...


Si ma è un piano assolutamente folle e a breve termine perchè più aumenti i lavoratori a basso costo e più diminuisci il potere d'acquisto, quindi chi cavolo compra la roba che producono??

04/11/2013, 17:23

AgenteSegreto000 ha scritto:

Ma se veramente l'Europa e gli USA avessero voluto fermare le merci a bassissimo costo che arrivano dalla CINA non c'era bisogno di un piano nascosto e complicato per produrre a basso costo in europa.
Avrebbero potuto fermare le merci cinesi semplicemente reintroducendo dei dazi pesanti sulle merci provenienti dalla Cina, il fatto è semplicemente che "non le vogliono fermare".
Anzi ci sono molte imprese e industrie di padroni Europei e Americani che sono andati a produrre (per grossa convenienza) proprio in CINA... producono a basso costo e vendono ad alto costo in Europa e USA. Semplice strategia di sfruttamento degli sballati equilibri monetari tra Occidente e Oriente...
Forse bisogna considerare anche il fatto che le industrie Occidentali sono "sopravvissute" proprio sfruttando nel loro territorio gli "schiavi" Cinesi, Indonesiani, Vietnamiti, Filippini e Indiani.
Questo lo dico perchè il TurboCapitalismo è arrivato ormai al suo "stadio finale", andando a cercare schiavi sottopagati in tutto il mondo, per tenere in piedi un sistema Capitalistico insostenibile del Consumismo sfrenato.
Ovviamente il loro progetto (probabilmente) anche in Occidente è allargare di molto il numero dei poveri "schiavizzabili", che possano produrre (con lavoro a basso costo) quelle merci a basso costo, riportando l'Occidente in forte competitività con la Cina e l'Oriente in generale.
Questo piano porterà senza dubbio ad una riduzione pesante della "classe media" e portare ancora più soldi e potere nelle mani di pochi "SuperRicchi", questo perchè è l'unico modo che hanno per salvare il loro amatissimo TurboCapitalismo senza limiti...
Non fermano le merci provenienti dalla Cina proprio per questo, il loro sistema di Capitalismo senza limiti sfrutta anche l'anomalia del bassissimo costo di produzione Cinese...


Certo, è un doppio evento ove probabilmente si è anche cambiata direzione:

Primo stadio esporti e delocalizzi fuori aumentando i tuoi introiti;
quando ti accorgi che dove hai delocalizzato stanno crescendo troppo, cerchi la soluzione per salvare capre e cavoli:
Ovvero continuare a produrre a basso costo e contemporaneamente affossare il principale avversario economico.

Mettere i dazi non servirebbe, oltre che credo non più possibile negli accordi di commercio globale.
Ridurrebbe il potere di vendita delle multinazionali che producono li, che sono quelle poi che decidono le politiche nazionali.
Come giocarsela con i tassi di cambio svalutando euro e dollaro oltre misura non servirebbe, ridurrebbe l'introito complessivo della multinazionale

Da tenere conto in tutto questo che dico, che sto dando per scontato che i veri poteri in gioco non sono più gli stati ma le multinazionali.
Lo scacchiere va visto nell'ottica della multinazionale non dell'interesse di stato
Almeno è questa la mia opinione.

05/11/2013, 12:49

Credito: "Crisi finirà con una guerra mondiale"

A dirlo e' il manager di fondi Kyle Bass. Gli fa eco l'economista Charles Robertson. Grecia sara' la prima ad abbandonare la moneta unica, seguita dalla Spagna. Debito ha raggiunto 340% della produttività globale.

Immagine

http://www.wallstreetitalia.com/article ... diale.aspx

NEW YORK (WSI) - La Grecia sara' il primo paese a uscire dall'area euro: succedera' nel 2013, mentre l'anno dopo sara' la volta della Spagna. Ne e' convinto l'economista Charles Robertson di Renaissance Capital.

Se la previsione non e' certo delle piu' ottimiste, c'e' chi si e' spinto ancora piu' oltre: si tratta del gestore di fondi speculativi Kyle Bass, secondo cui il destino dell'Europa e' gia' segnato. Tanto che "solo una guerra potra' risolvere i problemi strutturali" dell'Eurozona.

A riportare le sue dichiarazioni shock e' Reuters. La recessione determinata dalo scoppio della crisi del debito non avra' un lieto fine. "Finira' con una guerra" mondiale", ha avvertito Bass, fondatore di Hayman Capital Management, con sede a Dallas, in Texas.

"Non so dire bene chi combattera' chi, ma sono sicuro che nei prossimi anni assisteremo allo scoppio di rivoluzioni e guerre, e non certo piccole", ha detto durante una conferenza stampa ieri.

Bass ha scomesso forte sul default dei paesi dell'area euro piu' in difficolta' finanziarie, come la Grecia, stimando che le autorita' della regione non faranno nulla per sbloccare la fase di stallo che dura da ormai tre anni.

Atene e' gia' stata scenario di proteste violente, ma per ora si sono limitate ai confini nazionali. Molti analisti si chiedono come mai altri in Europa non siano scesi in strada e come mai le proteste non siano degenerate in violenze, dopo la perdita di posti di lavoro, l'incremento del peso fiscale, la riduzione delle spese pubbliche e altre disposizioni drammatiche intraprese dai governi di Spagna, Italia, Portogallo e Grecia. La disoccupazione ad Atene e Madrid ha raggiunto il 25%, coinvolgendo un quarto della popolazione.

L'opinione a dir poco apocalittica di Bass si fonda su calcoli precisi e non su strambalate premonizioni. Il debito nei mercati credizi internazionali ha raggiunto il 340% della produttività globale e "il mondo - ha sottolineato l'esperto - non ha mai vissuto periodi di pace quando e' stato costretto a fare i conti con un tale fardello".

Prendendo il caso Spagna, si scopre che il sistema del Welfare ha un defict di 3 miliardi di euro e che in futuro il governo potrebbe non avere piu' i soldi per pagare le pensioni.

Alla fine del 2012 nella sua rubrica "Amaca", Michele Serra aveva condannato le falle del sistema produttivo, denunciando modelli di consumo e di organizzaione del lavoro sballati. L'unica via di uscita' e' riuscire a gettare le basi piantando "i semi della società futura e di una nuova economia", per usare le parole del comico e analista politico di lungo corso.

05/11/2013, 19:23

Secondo me questa situazione economica invece finirà con la trasformazione degli stati democratici in Dittature Finanziarie-Politiche-Militari.
Insomma una specie di dittatura a tutto spettro, è l'unico modo che hanno per mandare avanti il sistema Bancario per come lo intendiamo oggi.
Le Banche Private non cederanno mai il loro potere di controllo del flusso di capitali, e faranno pressioni nei governi del mondo per mantenere questo potere incontrastato.
Nella storia recente si è cercato di togliere potere alle Banche Private, ma nessuno c'è mai riuscito, anzi hanno assunto poteri inimmaginabili, ormai controllano il destino del mondo...
La soluzione c'è ma non la vogliono applicare, cioè creare Banche di Stato o Banche Pubbliche per equilibrare lo strapotere delle Banche d'affari Private.
Oppure concordare un trattato mondiale di ristrutturazione dei debiti delle Nazioni del G20, in modo da scaricare il peso dei debiti e ridare fiato all'economia globale.
Oppure la soluzione estrema di "nazionalizzare" le Banche Private confiscandole agli speculatori internazionali senza scrupoli, in modo da non poter più ricattare le nazioni in difficoltà.
Se la guerra mondiale si farà, è perchè non si sono volute applicare le soluzioni che tutti loro conoscono, una guerra mondiale per non togliere potere alle banche... terribile....

06/11/2013, 16:50

Silente ed occultata da tutti i mass media, la terza guerra mondiale è entrata nella fase conclusiva. Un tempo, le guerre si combattevano tra stati con armi sovvenzionate dai banchieri, che prestavano il denaro a tutti gli stati in guerra affinché si indebitassero con loro. Oggi, hanno affilato le loro armi prendendo il controllo di tutti gli stati – e quindi dei popoli – grazie al tradimento dei politici a loro asserviti. Vediamo se è vero e, in tal caso, come ci sono riusciti.

Prima degli accordi di Bretton Woods, le banche degli stati dovevano avere una quantità di oro nei loro forzieri pari al denaro che stampavano. Succedeva, però, che esse stampavano più denaro rispetto al controvalore in oro che possedevano. Perciò nel 1944 si decise che solamente il dollaro dovesse avere la controvertibilità in oro e le altre monete potessero essere scambiate con il dollaro che faceva da garante. Gli USA invece stamparono quasi 90 miliardi di dollari, creando un’inflazione globale, senza avere il controvalore in oro. Così, quando l’URSS e la Cina restituirono i dollari agli Usa chiedendo in cambio l’oro, costrinsero il presidente Nixon, il 15 agosto 1971, a far cadere la convertibilità del dollaro con l’oro, facendo sì che la moneta perdesse il suo effettivo valore ed il suo reale valore diventò indotto dalla sottomissione degli stati – e quindi delle persone – ad accettarlo come moneta di scambio per i beni e i servizi che le persone producevano. Nel 1971, il nostro debito pubblico era di 16 miliardi e 145 milioni milioni di euro, ma quel debito, nella realtà, non esisteva, in quanto la Banca d’Italia era, come previsto dall’articolo 3 del suo statuto, un ente di diritto pubblico a maggioranza pubblica, cioè dello stato, che poteva stampare così la moneta a suo piacimento, ripagando in questo modo i debiti che contraeva. A questo punto avviene il tradimento e, in barba alla costituzione italiana, inizia la cessione ad enti privati delle quote di Banca d’Italia, che verrà forzatamente legalizzata grazie al tradimento dei politici, verificatosi nel 1992 con la legge 35/1992 dal Ministro del Tesoro Guido Carli, ex governatore della banca in questione (quando si dice il caso!).

Ma procediamo con ordine. Dieci anni prima di questo tradimento, il Ministro del Tesoro Andreatta ed il governatore della Banca d’Italia Ciampi tolsero l’OBBLIGO alla banca di acquistare tutti i titoli di stato che venivano emessi e quindi di finanziare il debito pubblico, che passò così in soli dieci anni da 142 miliardi (dai 16 miliardi del 1971, perché lo stato finanziava la crescita attraverso l’emissione dei titoli) a ben 850 miliardi di debito – questa volta reale, in quanto contratto verso altri istituti bancari privati.

Nel 1992, solo il 5% delle quote di Banca d’Italia era rimasto di proprietà dello stato, mentre il restante 95% era andato in mano a banche private quali Comit, Credito Italiano e Banco di Roma. Gli acquirenti autorizzati a comprare i titoli di stato erano banche commerciali primarie ed istituzioni finanziarie private quali IMI, Monte dei Paschi, Unicredit, Goldman Sachs, Merryl Linch. Il gioco era fatto: in pochi anni il debito – ad oggi – ha superato i 2040 miliardi di euro, grazie al tradimento dei politici che iniziarono in maniera concertata con i banchieri a svendere il patrimonio dello stato e dei cittadini a prezzi da saldo e, non contenti ancora, legalizzarono, con l’ennesimo tradimento verso il popolo, la privatizzazione della Banca d’Italia, grazie al governo Prodi che, il 16.12.2006, modificò lo statuto della banca all’articolo 3, facendo sì che essa non fosse più un ente di diritto pubblico, come dovrebbe essere in uno stato democratico. Ma non è finita qui, in quanto in una guerra ci deve essere un vincitore – cioè le famiglie al comando delle banche centrali – ed uno sconfitto – ovvero i popoli dell’Euro-zona sotto la dittatura dell’oligarchia bancaria della BCE (banca privata) e della Commissione Europea, che ha potere decisionale sulle politiche sociali degli stati, mentre il parlamento europeo ha solo quello consultivo. Caduta la controvertibilità in oro, il denaro doveva essere non più addebitato ai cittadini, ma accreditato, in quanto esso è la misura del valore dei beni e servizi che noi cittadini produciamo e non certo dei parassiti banchieri che ci prestano la moneta a debito e che ora decidono le politiche sociali degli stati grazie al collaborazionismo dei politici loro asserviti. Questa moneta creata dal nulla viene trasferita dalla BCE alle grandi banche commerciali private che poi le prestano agli stati ad altissimi interessi, generando un debito pubblico inesigibile perché frutto di una frode poi legalizzata.

Ora dal 2012 gli stati non potranno più decidere quanto spendere e in cosa grazie ai trattati del Fiscal Compact e del MES, o fondo salva stati, che è in realtà un istituto di speculazione finanziaria pronto a requisire gli ultimi beni patrimoniali del nostro già povero stato – beni demaniali e forestali e servizi locali di pubblico interesse. In Grecia hanno cominciato ad arrestare chi non ha la possibilità di pagare le tasse, portando i cittadini in campi militari in dismissione. Tra non molto la stessa sorte toccherà all’Italia. La terza guerra mondiale sta ormai per finire: la nostra ultima possibilità è che il Movimento5Stelle inizi a mandare alle trasmissioni pubbliche i suoi deputati a parlare della truffa del debito pubblico ed inserisca, come non fatto nel programma delle scorse elezioni, 1) la sovranità monetaria, 2) la nazionalizzazione della Banca d’Italia, 3) l’uscita dall’Euro e 4) l’inesigibilità del debito pubblico frutto di una frode legalizzata, altrimenti vuol dire che anche Grillo è stato messo in campo dai gestori del vero potere delle banche, per far sì che quella parte dell’elettorato che non sarebbe andata a votare portasse gli astensionisti a superare il 50%, di modo che gli italiani non si riconoscessero più nelle deleghe sociali verso i politici che ci hanno tradito. Ma siamo sicuri, o almeno vogliamo sperare, che di certo non sarà così.


N.B. – il popolo italiano ringrazia il governo Letta e il ministro Saccomanno per averci ricordato che non ci sono le risorse – ovvero il denaro – per non alzare l’aliquota dell’IVA, scordandosi furbescamente di dire che anche quest’anno sono stati sottratti al popolo, sottoforma di tassazione forzata, ben 90 miliardi di euro per pagare il debito derivante dal tradimento di averci venduto la sovranità monetaria ed altri 50,6 miliardi di euro con il MES, per un totale di oltre 140 miliardi, a fronte dei miseri 2 miliardi che occorrono per non alzare l’aliquota IVA. La storia ci insegna che, alla fine, ogni dittatura è destinata a cadere. Aiutateci quindi a divulgare questo articolo.

http://www.informarexresistere.fr/2013/ ... -ne-parla/

06/11/2013, 20:06

ubatuba ha scritto:



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N.B. – il popolo italiano ringrazia il governo Letta e il ministro Saccomanno per averci ricordato che non ci sono le risorse – ovvero il denaro – per non alzare l’aliquota dell’IVA, scordandosi furbescamente di dire che anche quest’anno sono stati sottratti al popolo, sottoforma di tassazione forzata, ben 90 miliardi di euro per pagare il debito derivante dal tradimento di averci venduto la sovranità monetaria ed altri 50,6 miliardi di euro con il MES, per un totale di oltre 140 miliardi, a fronte dei miseri 2 miliardi che occorrono per non alzare l’aliquota IVA. La storia ci insegna che, alla fine, ogni dittatura è destinata a cadere. Aiutateci quindi a divulgare questo articolo.

http://www.informarexresistere.fr/2013/ ... -ne-parla/



Quest'ultima parte bisogna stamparla e farla leggere ogni giorno a tutti i cittadini italiani, basta con la stronzata che lo stato italiano non ha soldi, LI HA REGALATI ALL' UE e alla BCE con il MES e altro! (decine di Miliardi di Euro)
E noi dovremmo stare a morire di austerity??? fregati e mazziati!

08/11/2013, 15:05

I padroni del mondo

"Come la cupola della finanza mondiale
decide il destino dei governi e delle popolazioni"

Il libro: http://www.chiarelettere.it/libro/princ ... 903906.php

08/11/2013, 15:21

AgenteSegreto000 ha scritto:

ubatuba ha scritto:



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N.B. – il popolo italiano ringrazia il governo Letta e il ministro Saccomanno per averci ricordato che non ci sono le risorse – ovvero il denaro – per non alzare l’aliquota dell’IVA, scordandosi furbescamente di dire che anche quest’anno sono stati sottratti al popolo, sottoforma di tassazione forzata, ben 90 miliardi di euro per pagare il debito derivante dal tradimento di averci venduto la sovranità monetaria ed altri 50,6 miliardi di euro con il MES, per un totale di oltre 140 miliardi, a fronte dei miseri 2 miliardi che occorrono per non alzare l’aliquota IVA. La storia ci insegna che, alla fine, ogni dittatura è destinata a cadere. Aiutateci quindi a divulgare questo articolo.

http://www.informarexresistere.fr/2013/ ... -ne-parla/



Quest'ultima parte bisogna stamparla e farla leggere ogni giorno a tutti i cittadini italiani, basta con la stronzata che lo stato italiano non ha soldi, LI HA REGALATI ALL' UE e alla BCE con il MES e altro! (decine di Miliardi di Euro)
E noi dovremmo stare a morire di austerity??? fregati e mazziati!


...x fare si che cio non avvenga abbiamo ancora un modo,alle prox europee dare il ns voto a chi avversa l'euro,prima che le porte si chiudano ermeticamente,forse l'ultima possibilita'di liberazione......[;)]

08/11/2013, 15:45

altrimenti ... ibernazione! [8)]

11/11/2013, 07:09

Crisi persiste, ma mai prima d'ora tanti miliardari nel mondo

Con 2.170 miliardari nel mondo, il 2013 fa segnare un nuovo record.
Ubs: balzo in avanti dell'Asia, paperonii +0,5% in un anno.


http://www.wallstreetitalia.com/article ... mondo.aspx

NEW YORK (WSI) - Con 2.170 miliardari nel mondo, il 2013 fa segnare un nuovo record secondo l'ultima indagine "World Ultra Wealth" svolta dalla Ubs, la principale banca elvetica, e dal gabinetto di ricerche Wealth-X.

Salta subito agli occhi il balzo in avanti dell'Asia: è la crescita del numero dei miliardari in questo continente che ha permesso di veder aumentare il numero complessivo dello 0,5% rispetto al 2012. Ma l'America del Nord resta la regione del mondo dove la fortuna dei miliardari è la più elevata. L'Egitto detiene il record dei miliardari del continente africano.

Lo studio dimostra anche che la crisi finanziaria ha avuto un impatto molto limitato sulla fortuna dei Paperoni: tra il 2009 e il 2013, sono stati recensiti 810 nuovi miliardari - ricorda il sito di Le Matin - e le ricchezze accumulate hanno raggiunto i 6.500 milioni di miliardi di dollari, una cifra "sufficiente a finanziare il deficit di bilancio Usa fino al 2024", suggeriscono gli autori del rapporto.


Il 60% dei miliardari sono dei self-made-man, mentre il 40% ha ereditato la sua fortuna.

Sul continente europeo, al primo posto è la Germania (148), il Regno Unito (135), la Russia (108) e la Francia (64). Molti super ricchi hanno scelto come residenza St-Moritz, Gstaad e Verbier, notissime località sciistiche nelle Alpi svizzere. E la Svizzera (61) è al settimo posto nella classifica dei plurimilionari.

L'uomo più ricco d'Europa vive vicino a Losanna.

(TMNews)

27/11/2013, 15:52

Banchiere confessa: omicidi, attentati e
rivoluzioni del Bilderberg e del FMI



18 nov 2013 - Questa intervista ha avuto luogo il 30 maggio
tramite il settimanale russo “NoviDen”.Un whistleblower che l
avorava nel top management di una grande banca svizzera
vuota il sacco riguardo a ciò che ha visto o sentito durante lo
svolgersi della sua attività.Il panorama che viene tracciato
rispecchia tutto il peggio che la letteratura cospirazionisticaha
attribuito alla corrotta gestione del potere mondiale.


http://terrarealtime.blogspot.it/2013/1 ... l?spref=fb

05/12/2013, 01:40

Argentina, a Cordoba polizia in sciopero: saccheggi continui, ucciso un ragazzo

Cordoba - (Adnkronos/Dpa) - Gli agenti protestano per ottenere un aumento dei salari. Città impazzita: 130 feriti in seguito ai furti e agli scontri che ne sono seguiti

Cordoba, 4 dic. - (Adnkronos/Dpa) - E' di un morto e decine di feriti il bilancio degli scontri e dei saccheggi registrati a Cordoba, la seconda città più importante dell'Argentina, disordini avvenuti nel corso di uno sciopero della polizia per l'aumento dei salari che ha lasciato la regione senza sicurezza.

La vittima, riferisce l'agenzia di stampa DyN, citando l'ospedale San Roque, è un giovane tra i 18 ed i 20 anni, raggiunto alle spalle da un colpo di arma da fuoco.

Fino a mercoledì mattina, riporta il sito del quotidiano locale 'La Voz del Interior', sono stati circa 130 i feriti che si sono recati in diversi ospedali. I saccheggi a Cordoba, con oltre 1,3 milioni di abitanti, e nelle zone limitrofe sono continuati, paralizzando l'intera città.

Nelle prime ore di mercoledì, il governatore di Cordoba, Juan Manuel de la Sota, rientrato da un viaggio all'estero, ha chiesto un aiuto "urgente" al governo nazionale, che per il momento non ha inviato forze di sicurezza per frenare i disordini. Anzi, secondo il capo del gabinetto argentino Jorge Capitanich, quello che sta succedendo in città è "una situazione che ha a che fare unicamente con richieste salariali e compete in modo esclusivo" alla provincia di Cordoba.


http://www.adnkronos.com/IGN/News/Ester ... 86408.html

09/12/2013, 17:45

Un filmato da vedere, se non lo avete già fatto o se non già stato pubblicato in questo topic

21/12/2013, 13:09

"I padroni del mondo":

3 edizioni per libro di Luca Ciarrocca
su capitalismo, bankster, debito, euro

Immagine

http://www.wallstreetitalia.com/article ... -euro.aspx



Un libro da regalare a Natale..... [:o)]

21/12/2013, 13:37

ERT EUROPE, ecco la cupola che governa l’Europa

Immagine

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Ecco tutti i nomi della cupola che governa l’Europa. Ci sono anche 5 Italiani. Rilanciamo un interessante articolo al riguardo.

ImmagineSergio Di Cori Modigliani (*)

Parliamo di cose serie e cominciamo a fare i nomi. Veri. Quali sono le personalità più influenti nel mondo politico-economico, in Italia?

Berlusconi? Letta? Alfano? Cicchitto? D’Alema? Casini? Monti?….Nessuno di questi.
Sono tutti intercambiabili.
Sono tutte persone di seconda fila il cui compito consiste nell’imbonire gli italiani, ciascuno secondo le proprie competenze, per far loro credere di vivere sotto una democrazia e quindi eseguire gli ordini dei loro veri padroni.

Chi decide in Europa?

Merkel? Van Rompuy? Olli Rehn? Barroso? Draghi? Nessuno di questi. Sono tutti intercambiabili.
Sono tutte persone di seconda fila il cui compito consiste ecc., ecc.

Se io vi dicessi che, oggi come oggi, la persona più importante, più influente, e decisiva, nel campo delle tematiche sociali in Italia -tanto per fare un esempio- è un certo Carlo Bozotti, il 99,99% dei lettori si metterebbe a dire sostenendo “ma chi lo conosce a questo?”. Infatti.

Qui sta il punto.

Chi decide in Europa è un pugno di uomini, ben allenati, amici tra di loro di lunga data.

Sono una cinquantina. Costoro, sono la vera cupola che sovrintende ai destini degli europei.

Loro decidono chi governa e chi non lo fa. Loro stabiliscono se l’Italia avrà le larghe intese, se la Germania avrà la grossekoalition e se è il caso che il Belgio abbia o non abbia un governo.

Loro decidono quali Leggi far passare in Italia e nel resto d’Europa.

Loro decidono quanti disoccupati ci devono essere o non essere e se le imprese italiane devono o non devono essere pagate.

Sono tutti membri del più potente club del pianeta Terra. In confronto, il Bilderberg è folclore per nuovi ricchi a caccia di status sociale da esibire.

Ecco, qui di seguito, tutti i nomi suddivisi per nazionalità e ordine alfabetico.
Chairman Leif Johansson Ericsson Sweden Vice-Chairmen Benoît Potier Air Liquide France Peter Löscher Siemens Germany Members Gerhard Roiss OMV Austria Jean-Pierre Clamadieu Solvay Belgium Thomas Leysen Umicore Belgium Nils S. Andersen A.P. Moller – Maersk Denmark Antti Herlin Kone Finland Pierre-André de Chalendar Saint-Gobain France Christophe de Margerie TOTAL France Bruno Lafont Lafarge France Gérard Mestrallet GDF SUEZ France Jim Snabe SAP Germany Tom Enders EADS Germany Marijn Dekkers Bayer Germany Heinrich Hiesinger ThyssenKrupp AG Germany Kasper Rorsted Henkel Germany René Obermann Deutsche Telekom Germany Norbert Reithofer BMW Group Germany Johannes Teyssen E.ON Germany Kurt Bock BASF Germany Dimitri Papalexopoulos Titan Cement Greece Zsolt Hernádi MOL Hungary Gary McGann Smurfit Kappa Group Ireland Franco Bernabè Telecom Italia Italy John Elkann Fiat Italy Carlo Bozotti STMicroelectronics Italy Rodolfo De Benedetti CIR Italy Paolo Scaroni Eni Italy Svein Richard Brandtzaeg Norsk Hydro Norway Jacek Krawiec PKN Orlen Poland Paulo Azevedo SONAE Portugal Ignacio S. Galán Iberdrola Spain Antonio Brufau Repsol Spain Pablo Isla Inditex Spain César Alierta Izuel Telefónica Spain Olof Persson Volvo Sweden Jacob Wallenberg Investor AB Sweden Severin Schwan F. Hoffmann-La Roche Switzerland Paul Bulcke Nestlé Switzerland Ton Büchner AkzoNobel The Netherlands Jean-François van Boxmeer Heineken The Netherlands Frans van Houten Royal Philips Electronics The Netherlands Peter R. Voser Royal Dutch Shell The Netherlands Güler Sabanci Sabanci Holding Turkey Jan du Plessis Rio Tinto United Kingdom Vittorio Colao Vodafone Group United Kingdom Ian Davis Rolls-Royce United Kingdom Carl-Henric Svanberg BP United Kingdom Willie Walsh IAG United Kingdom
11/11/2013



Il Club della Cupola Europea del Business (2^parte)

di Sergio Di Cori Modigliani

Il Club è nato nel 1982 e fortemente voluto, allora, da Ronald Reagan che ne affidò l’iniziale cura a Licio Gelli; costituisce lo zoccolo duro delle persone che prendono ogni decisione in Europa. Complessivamente è stato calcolato che hanno a disposizione un budget intorno a 1,28 miliardi di euro, utili per pagare (e soprattutto coloro) che si dimostra necessario mettere nella lista della spesa per far varare leggi, dispositivi, spostare capitali, lanciare leader politici, ecc.

Il club si chiama ERT EUROPE – European Round Table of Industrialists

Tranquilli! ecco il link: http://ert.eu/

E’ ufficiale. Non sono più clandestini. Lo erano fino a pochi mesi fa.

Ormai, convinti di aver vinto, si sono aperti il loro bravo sito dove si presentano per ciò che essi sono, suddivisi per segmenti, settori di competenze, segmenti di mercato.

I fondatori, circa 30 anni fa, sono le persone che vedete nella fotografia in bacheca. Loro sono davvero orgogliosi (e lo comprendo) delle loro origini. Le persone che vedete nella immagine sono:

Karl Beurle (Thyssen), Carlo De Benedetti (Olivetti), Curt Nicolin (ASEA), Harry Gray (United Technologies), John Harvey – Jones (ICI), Wolfgang Seelig (Siemens), Umberto Agnelli (Fiat), Peter Baxendell (Shell), Olivier Lecerf (Lafarge Coppée), José Bidegain (Cie de St Gobain), Wisse Dekker (Philips)Antoine Riboud (BSN), Bernard Hanon (Renault), François-Xavier Ortoli (EC), Pehr G. Gyllenhammar (Volvo), Etienne Davignon (EC), Louis von Planta (Ciba-Geigy), Helmut Maucher (Nestlé).

Questo era il nucleo storico. Alcune di queste persone non esistono più, decedute, come Umberto Agnelli, Harry Gray e altri ancora. Alcune aziende sono state incorporate da altre e quindi i rappresentanti sono cambiati. Ma il progetto, la strategia e la finalità del 1982 rimane la stessa: gestire l’Europa Occidentale come piace a loro.

Controllano il 75% della produzione mediatica europea. Mediaset la controllano attraverso gli incroci azionari trasversali e Berlusconi non lo hanno mai voluto dentro perchè lo considerano inattendibile e inaffidabile, troppo individualista per i loro gusti, gli danno ordini dall’esterno. Controllano le borse, i mercati, gli investimenti industriali. Stabiliscono le assunzioni nelle corporation, nelle aziende statali strategiche, le commesse militari, chi deve andare su, chi deve andare giù, chi deve andare a dirigere i canali televisivi, i giornali, le banche.

Le persone di questa lista, tutte insieme, hanno 1.500 uffici (perfettamente legali) a Bruxelles nei quali si dedicano e si occupano di lobby gestendo i rapporti con le apposite e specifiche commissioni europee.

Parlare quindi di Berlusconi o di Letta è inutile; sono persone che non contano nulla.

Questi sono quelli che decidono.

La loro attività è stata spulciata, monitorizzata e analizzata nell’ultimo anno da un migliaio circa di folli internauti (tra cui il sottoscritto) disseminati in Europa e California e dalla prossima settimana, partendo dalla Francia, inizia il processo di presentazione pubblica della cupola. Un gruppo di giornalisti investigativi anglo-americani, in accordo con un gruppo di intellettuali francesi e austriaci, hanno prodotto un documentario nel quale raccontano le gesta dei 15.650 impiegati a pieno regime che lavorano a Bruxelles per questa organizzazione al fine di fare business. Puro business. Loro sono i monarchi, noi siamo i loro sudditi. Per queste persone noi non esistiamo come esseri umani, siamo -come ha ben sintetizzato il grande sociologo Zygmunt Bauman- un danno collaterale.

Il loro obiettivo strategico, in questa fase attuale, consiste nel distruggere ogni tentativo di costruire modelli di cittadinanza attiva e di opposizione ai partiti che loro controllano e finanziano in Europa. Dalla prossima settimana, inizia la diffusione in diverse città di Europa del documentario intitolato “The Brussels Bussiness” e diretto da Friedrich Moser e Mathieu Lieuthert che verrà proiettato in diverse città europee e poi diffuso anche in rete. Successivamente, comunicherò dove e quando è possibile vederlo a Roma, Milano, Palermo, Bologna.

E’ intorno a questo club che si gioca la partita d’Europa; è fondamentale, quindi, conoscerne la genesi, la modalità di comportamento, la strategia di impiego. In tal modo sarà utile poter cominciare a parlare delle questioni vere sapendo chi sono gli interlocutori veri, di cui in televisione e sul cartaceo non sentirete mai neppure una parola al riguardo.

Sono suddivisi in settori:

Competition Policy

Chairman: Jacob Wallenberg Convenor: Wolfgang Kopf Contact: Roeland Van der Stappen

Competitiveness

Chairman: Peter Löscher Convenor: Contact: Roeland Van der Stappen

Energy & Climate Change

Chairman: Bruno Lafont Convenor: Vincent Mages Contact: Kimberley Lansford

Raw Materials

Chairman: Convenor: Gunnar S. Jungk Contact: Roeland Van der Stappen

Societal Changes

Chairman: Carlo Bozotti Convenor: Tjerk Hooghiemstra Contact: Kimberley Lansford

Trade and Market Access

Chairman: Nils S. Andersen Convenor: Anders Würtzen Contact: Roeland Van der Stappen

CFO Task Force

Chairman: Peter R. Voser Convenor: Simon Henry Contact: Roeland Van der Stappen

(n.d.r: per CFO si intende tutta la normativa europea che riguarda finanza pubblica, suo impiego, sua tassazione, sua normativa)

Il nostro bravo Bozotti che dirige e coordina tutti gli aspetti legati alle politiche sociali in Europa è uno dei più importanti imprenditori italiani, leader nella produzione dei semi-conduttori, che ha il compito di assumere il controllo di tutta la produzione elettronica imbavagliando la rete. L’importanza del suo nome e della sua posizione è venuta fuori grazie al pragmatismo anglo-sassone. Un blogger, infatti, che si occupa di finanza, è rimasto colpito dal fatto che per ben tre volte il nostro concittadino entrasse dentro importanti aziende, le facesse fallire, e quando erano decotte poi venisse saldato con parcelle principesche. In una pubblicazione on line di cui avete qui il linkhttp://www.electronicsweekly.com/mannerisms/shenanigans/bozottis-bonus-2012-05/ si chiedeva come mai ciò avvenisse, e poi si è dato da fare e ha costruito per noi la biografia di questo imprenditore, gentilmente condivisa con il popolo della rete http://www.leadersmag.com/issues/2012.1_Jan/ROB/LEADERS-Carlo-Bozotti-STMicroelectronics.html

Qui di seguito c’è la biografia del nostro sconosciuto imprenditore:

Carlo Bozotti has held his current position since March 2005. He is the sole member of the Management Board and chairs the company’s Corporate Executive Committee and Corporate Strategic Committee. Bozotti also serves as Vice-Chairman of the Board of Directors at ST-Ericsson SA. He joined SGS-ATES (later renamed SGS Microelettronica), a predecessor company to STMicroelectronics, in 1977. Ten years later, SGS Microelettronica of Italy merged with Thomson Semiconducteurs of France and is today STMicroelectronics, which is among the leading semiconductor companies worldwide, Bozotti became General Manager of the Telecom Product Division and, subsequently, he was promoted to Director of Corporate Strategic Marketing and Key Accounts, and later, to Corporate Vice President, Marketing and Sales, Americas. In 1994, Bozotti was appointed Corporate Vice President for Europe and the Headquarters Regions. From 1998 to 2005, he served as Corporate Vice President and General Manager of the Memory Products Group. In 2011, Bozotti began a second (nonconsecutive) term as the President of the European Semiconductor Industry Association (ESIA). He graduated with a degree in Electronic Engineering from the University of Pavia, Italy.

Queste sono le persone che “stanno facendo oggi l’Europa e hanno fatto l’Europa così come oggi essa è”

E’ compito di ogni europeo pensante, di ogni professionista della comunicazione, di ogni intellettuale, di ogni libero cittadino, diffondere i nomi e ogni mansione e caratteristica pertinente di questi personaggi. Sapere chi sono e che cosa fanno e come lo fanno è fondamentale per aumentare le possibilità statistiche di poter vincere la battaglia europea per fermare questo massacro e avviare un processo di rifondazione dell’Europa dei Diritti Civili, della Cultura, della Civiltà.

Se non sappiamo neppure chi sono come possiamo minimamente pensare di essere in grado di poterli contrastare?

12/11/2013

(*) FONTE: http://sergiodicorimodiglianji.blogspot.it/

Pubblicazioni: http://alfredodecclesia.blogspot.it/2013/11/seconda-parte-il-club-della-cupola.html?spref=fb

[align=right]Source: ERT EUROPE, ecco la cupola che... l’Europa « La Nuova Italia [/align]
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