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Re: Rinascita Sociale Globale

16/06/2015, 17:34

Sui trattati Ttp e Ttip Barack Obama è isolato Spettro Grexit, Alexis Tsipras incontra Putin

Il presidente americano è stato abbandonato anche dal suo partito e il trattato di libero scambio con l'Europa rallenta. Nel frattempo i greci guardano alla Russia, Bruxelles è preoccupata e i tedeschi intravedono la Grexit

http://espresso.repubblica.it/internazi ... 5?ref=fbpe


L'Impero sta crollando! O forse è già crollato!

Re: Rinascita Sociale Globale

17/06/2015, 14:13

Chissà che la grecia non sia il cavallo di troia per uscire dall'euro!

Lo stop al Ttp potrebbe comportare dei rallentamenti anche per il Ttip, suo trattato gemello che interessa l'Europa. L'Unione europea ha definito questo passo d'arresto come una “pessima notizia” ( Formiche.net ).


L'unione europea? E' una persona fisica che parla ed esprime opinioni adesso?

Perchè non fanno il nome del lacchè che ha detto questa cosa? :)

Re: Rinascita Sociale Globale

17/06/2015, 21:14

GLI HIPPIE, OVVERO GLI ULTIMI EUROPEI LIBERI

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A distanza di più di sei lustri dal periodo in cui emerse e scomparve la figura dell'hippie, oggi molti credono che su di lui sia stato detto tutto, ma così non è. In realtà, a quanto mi consta, buona parte di ciò che si è scritto in proposito non lo riguarda. L'hippie, nel suo significato più nobile ed essenziale, non aveva infatti nulla a che vedere con il contestatore di sinistra, studente od operaio, con il reazionario di destra, con l'intellettuale impegnato, con il "drogato" o con il barbone mendicante, e neppure con il presunto artista che, insieme all'acqua sporca dell'ipocrisia culturale dominante, gettava via il bambino della bellezza atemporale.

L'hippie, essendo un uomo del Tao, si muoveva (o, meglio, si muove) fuori dal tempo e da una visione dell'uomo e della vita irriducibilmente fondata sull'ignoranza (avidya). L'illusione della Storia, il moto ondoso dell'apparire e scomparire delle civiltà, la teoria dell'evoluzione, con i suoi derivati, e le varie dottrine evoluzionistiche non gli interessavano; i suoi punti di riferimento fondamentali e fonti di ispirazione erano la Natura e il sapere-saggezza

In questo scorcio di Kali-yuga, egli va pertanto considerato come una testimonianza dell'archetipo dell'uomo irrudicibilmente libero (l'Adam Kadmon, l'Uomo universale, il Purusha) o, quantomeno, dell'aspirante alla Liberazione.

LA FUGA DALLE CITTA' E DALLA VITA ARTIFICIALE MODERNA

Egli, innanzitutto, rifuggiva le città, considerandole un'espressione della grave malattia nella quale è andata gradatamente cadendo l'umanità; le mura, i grandi agglomerati di case, le strade senza asperità, la ricerca della comodità ad oltranza, un'organizzazione sociale negatrice di ogni dignità e libertà da che cosa nascono, infatti, se non dalla paura della Natura sia nel suo aspetto femminile, che in quello maschile?

Nelle città l'individuo, pur essendo circondato da migliaia o milioni di altri suoi simili, vive in una condizione di profondo isolamento ed alienazione che lo impossibilita a comunicare.

L'USO DI PIANTE PSICOTROPE PER ABBATTERE LE BARRIERE MENTALI DEL SISTEMA

Evadere dalla prigione-città non è però facile: per abbattere il muro interno ed esterno in cui il burattino-schiavo dell'Era Oscura si dibatte sono necessarie una grande forza ed una precisa conoscenza sovrasensibile che l'istruzione scolastica e quella religiosa, coadiuvate da un esercito di psichiatri, secondini della mente, hanno viepiù tentato di negare e cancellare, soprattutto in Occidente.

Ecco allora apparire provvidenzialmente all'orizzonte, insieme ad altre forme di iniziazione valide ma meno deflagranti e rapide, le medicine estreme delle sostanze psicotrope o "acque corrosive". Il fatto che siano "estreme" sottolinea subito la loro pericolosità, almeno dal punto di vista dell'identificazione nella soggettività. Esse, se utilizzate in senso liberatorio e sacrale, valgono infatti quali scorciatoie, esplosivi o veleni capaci di abbattere resistenze tenaci, corrodendo una coscienza di sé costipata nello spazio ristrettissimo di una visione di vita, quella moderna occidentale, secondo il cui falso sapere l'uomo si riduce ad essere soltanto un corpo ed una mente dicotomica.

Quanto sopra non dev'essere interpretato, si badi bene, come un incoraggiamento ad usare in modo superficiale le piante di potere, bensì quale argomentazione a sostegno dell'uso spiritualmente valido che ne fecero gli hippies. Le stesse, infatti, se usate soltanto a fini ludici, vanno né più né meno equiparate alle sigarette, all'alcool, alla televisione, agli psicofarmaci e alle numerose altre "droghe", più o meno nefaste, spacciate come lecite o illecite, a seconda del tornaconto, nella nostra società.

Gli hippies comunque non consideravano tutte le sostanze psicotrope valide ai fini della liberazione dall'ignoranza, ma tendevano a prediligere quelle naturali, le stesse usate dai sadhu indiani, con l'esclusione degli oppiacei (in particolare, morfina ed eroina) - che ottundono la coscienza invece di espanderla ed acutizzarla - e in genere di quelle che danno gravi effetti di dipendenza. Tra gli allucinogeni (naturali o sintetici) ebbero grande importanza l'LSD – sostanza semisintetica poiché per produrla è necessario partire sempre dall'alcaloide della segale cornuta –, la datura stramonium o, meglio, inoxia (la varietà più potente che cresce ai tropici) e il fungo psilocybe.

La morfina e l'eroina vennero introdotte negli ambienti dei giovani non omologati dall'establishment con il preciso intento di distruggere e vanificare dall'interno le loro istanze di liberazione. «We can change the world» faceva paura: non si poteva accettare che dal recinto degli schiavi produttori di energia qualcuno fuggisse. Molti caddero nella trappola, ma non tutti. Quei pochi che in India vennero iniziati da autentici Baba all'uso sacrale del chilum si sottrassero all'eccidio.

La consapevolezza che il chilum di ganja o l'LSD sono soltanto strumenti, il dito che indica e non la luna indicata, permise a costoro di non affondare nei pantani della dipendenza e di volare leggeri verso il Sole ineffabile.

GLI HIPPIE, OVVERO GLI ULTIMI EUROPEI LIBERI

Gli hippies furuno gli ultimi occidentali a poter calcare la via dell'Oriente in piena libertà. Essi amavano sia il viaggio interiore che quello fisico, considerandoli un tutt'uno. Percorsero il lungo tragitto dall'Europa all'India e al Nepal con treni, autobus, automobili o pulmini preparati in modo speciale, o altri mezzi di fortuna, spesso senza denaro e passaporto. I popoli islamici li guardarono con simpatia, intravvedendo in essi consonanze con la follia sufica. L'India del Sanatana-dharma li accettò e Shiva li prese sotto la sua protezione.

Per quanto mi riguarda, cominciai a "viaggiare" a diciott'anni, nel '65, allorché, dopo essermi fortunosamente diplomato, me ne andai a Roma in Piazza di Spagna, prima con una vespetta cinquanta e poi in autostop. Colà, i primi "capelloni" italiani cantavano le canzoni dei Rokes, solidarizzavano tra loro, bevevano vino e andavano a dormire a Villa Borghese, senza che Carabinieri o Polizia li disturbassero troppo.

GLI HIPPIE SFIDANO IL SISTEMA RIFIUTANDO PASSAPORTO E DENARO

Fu quindi nell'ottica di un superamento della dicotomia esterno-interno che il passaporto e il denaro - i quali, pur essendo in sé e per sé solo carta straccia o semplici strumenti per nutrirsi e viaggiare, simboleggiavano l'attaccamento ad una identità artificiosa - vennero rifiutati.

Basta un attimo di riflessione impersonale per realizzare, almeno intellettualmente, che, prima di essere un nome e cognome (l'onda), siamo l'Io Sono Vita onnipervadente (l'oceano), in sanscrito l'Atman. Non si semina denaro per produrre grano, riso o frutta, e non abbiamo chiesto noi di vivere e di essere quello che siamo; perciò, se esiste uno stomaco preposto a precise funzioni, esisterà necessariamente un cibo adatto a lui

Prima di cacciare o di faticare, coltivando la terra, l'uomo si sostentava raccogliendo quello che la Natura gli offriva.[19] Il concetto di lavorare per vivere è dunque assurdo e sbagliato e contrassegna l'Era Oscura nella quale stiamo annaspando. Ne consegue che l'hippie, rigettando passaporto, denaro e lavoro, aspirava, in pieno Kali-yuga, a vivere nel Satya-yuga, l'Era della Verità e della spontaneità.

Parrà strano e persino crudele, ma il mio Maestro mi insegnò che l'attuale genere umano si divide sinteticamente in due categorie: quelli che, essendo soggetti all'ignoranza principiale (avidya), pagano la vita, e quelli che, essendosene liberati coll'abbandonarsi a Shiva - la Realtà indescrivile e intelligente che si prende cura di se stessa -, ottengono ricchezza e beatitudine senza compiere il minimo sforzo. I sadhu vanno però distinti dai mendicanti e infatti, nell'India tradizionale, offrire loro cibo costituisce un privilegio e fonte di meriti spirituali, non un'elemosina.

Segue su
http://ilnuovomondodanielereale.blogspo ... iberi.html
http://altrarealta.blogspot.it/

Re: Rinascita Sociale Globale

18/07/2015, 18:32

UBUNTU, un mondo senza denaro. Contribuzionismo e Libertà

Un altro contributo da Michael Tellinger. Una risposta al perché siamo qui, in questi turbolenti tempi…

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Nel seguito traduco e sintetizzo, da fonte anglosassone, alcuni commenti e recensioni dell’opera di Tellinger (di cui avevo già parlato qui).

Michael Tellinger, sudafricano, è autore ancora poco noto in Italia; le recensioni che seguono sono di due donne, che collaborano con Zen Gardner, di cui spesso traduco su questo sito.

Se mai un libro arrivasse nella giusta stagione, in perfetto tempismo e in modo sincronico, questo è il caso di Ubuntu, di Michael Tellinger. E’ un’opera che si colloca in prima linea nella comprensione del perché siamo qui, in questi tempi turbolenti ed indica anche come cambiare il corso delle maree… in questo costante attacco contro l’umanità

Leggere e studiare ripetutamente il manoscritto di Michael Tellinger, Ubuntu, è stato come fare una doccia: mi sono resa conto di quanto in profondità vada la programmazione alla schiavitù, dalla culla alla tomba. Il suo lavoro di ricerca durato 8 anni, illustra le macchinazioni della elite e del suo sistema di controllo . E questo mi ha ribaltato la visione del mondo.

Per esempio la tavoletta d’argilla, di ca il 2460 aC, è l’evidenza del sistema bancario, dell’usura, della cambiale come lignaggio rivelatore, se non la prova, che i re sacerdoti furono i banchieri delle origini

Le tavolette sumeriche sono le testimonianze piu’ antiche, mai state ritrovate ad oggi, di un linguaggio scritto. Questi documenti mostrano l’aspetto misterioso della famiglia reale dei re-sacerdoti , portati qui per controllare l’umanità e l’ ”improvviso” arrivo del denaro e della lingua sumerica . Credo sia importante rilevare che solo i reali e l’elite erano alfabetizzati. Il resto della umanità era tenuta nell’ignoranza della lingua e delle meccaniche del sistema monetario, per mantenere il controllo. 4500 anni dopo… nulla è cambiato

Non c’è un aspetto delle nostre vite fisiche che non sia controllato dalla elite bancaria. I governi, i militari, i tribunali, le scuole il cibo, l’aria e persino il vostro libero arbitrio è manipolato, mentre vi offrono una serie di opzioni, dandovi cosi l’illusione della scelta.

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Citando Tellinger: “Il denaro non si è evoluto da migliaia di anni di baratto e commercio come siamo portati a credere. ” E continua: “Perchè se pensiamo che il denaro sia in qualche modo legato alla evoluzione della umanità, crederemo che il denaro sia parte di un processo naturale di evoluzione che, come specie, ci ha accompagnato dove siamo oggi.”

Il viaggio attraverso il capitolo dell’Impero dei Banchieri dell’Elite collega in modo sconvolgente il passato con il presente … nulla è cambiato

Tellinger , nominando alcune delle famiglie piu’ potenti che oggi controllano l’intero flusso di denaro sul pianeta, svela non solo chi lo controlla e la sua distribuzione, ma anche chi paga la sua protezione presso governi e militari.

Già… l’evoluzione della specie. Ma in che cosa ci siamo evoluti? Desideriamo status sociale e ricchezza, che crediamo ci libereranno ma che invece servono solo a tenerci separati gli uni dagli altri e chiusi dentro nella matrix.

Combattiamo, non solo chi a noi si oppone ma anche per proteggere cio’ che abbiamo acquisito, sono i nostri ego insaziabili e le menti inconsce alimentate ogni giorno dai giganti dei media dell’impero. Rincorriamo il “Sogno Americano” che è proprio solo quello, un sogno.

E’ qui che Tellinger ci introduce l’alternativa … ci mostra un’altra via. Una via di cooperazione anziché conflitto, che sarà a beneficio di tutta l’umanità e non solo dei pochi prescelti”.”

Il potere e controllo che esercitano queste elite bancarie è oltre ogni misura. Il loro strumento piu’ potente sono i media, che possiedono e controllano. Non fate errori: ogni parola pronunciata o scritta, ogni orrenda immagine proiettata è stata attentamente calcolata per l’impatto che eserciterà sulla mente umana.

Non c’è più bisogno di un controllo mentale che si basi su traumi fisici. Per parafrasare Tellinger: con l’ultima tecnologia satellitare il processo del controllo mentale può essere trasmesso alla velocità della luce con estremo successo.

E’ umiliante comprendere che il controllo mentale della umanità, viene cosi facilmente diretto da un mostro audio-visivo… la televisione. Proprio come la bestia finanziaria del sistema bancario, questi due danzatori, operano 24 ore al giorno: l’uno controlla ogni aspetto delle nostre vite, l’altro controlla l’attività mentale o la sua mancanza.

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Il capitolo di Tellinger, The Muscle Behind the Bankers (Il muscolo dietro i banchieri) espone il centro di controllo, ovvero come questo sistema , apparentemente fuori controllo, è controllato. L’epicentro è nello stato sovrano della City of London, creata dai Cavalieri Templari nel 1185. Fu chiamata poi Temple Church nella City of London, nota come la Corona. Tellinger evidenzia che questa “Corona” è diversa dalla corona regale della Regina, che molti pensano sia dietro i controlli. La “Corona” a cui Tellinger ci fa fare riferimento è il Tempio della Corona, ovvero il Templare della Corona

Parafrasando, questa Temple Church (Chiesa del Tempio ) è fuori da ogni giurisdizione canonica, senza governo o autorità che abbiano controllo o potere su di essa. Il Maestro del Tempio è nominato, ha sede ed è sotto sigillo con un brevetto non pubblico, senza istituzione. Inoltre sia il governo che i sistemi giudiziari all’interno degli Usa, sia a livello federale che dello stato locale, sono di proprietà della Corona. Le operazioni di questo centro di controllo non sono circoscritte alla UK, dato che il suo controllo si estende sia al Vaticano che a Washington DC

Il sistema bancario e quello legislativo sono controllati dall’interno di questo “chilometro quadrato di Londra”. La City of London Corporation (a cui non possono essere rivolte accuse) ha lavorato con pazienza per 800 anni usando le sue politiche legali e bancarie, creando guerre e mai smettendo di procurare debito come mezzo per completare la dominazione globale.

Dalla Svizzera, la Corona controlla la Federal Reserve, dove sono stati noleggiati l’ONU, il FMI e il W.T.O. e dove il B.I.S. [Bank for International Settlements] controlla le banche centrali di tutti i paesi G7 ed oltre; è così centrale per il sistema di controllo bancario in questo paese , che Hitler si rifiutò di bombardarlo. “Chi controlla l’oro controlla il mondo" .

Definizione di sudditanza: adesione fedele di un locatario o vassallo, al superiore (padrone) di cui tiene la terra; Da qui arriva la parola inglese “landlord”, padrone di casa.

“Firmando la Carta (atto costitutivo) del 1213, per la sudditanza, King John (Re Giovanni) dichiarò che la Corona inglese-britannica e i suoi possedimenti dell’epoca, incluse tutte le future proprietà, beni, fiduciarie, brevetti, sarebbero stati per sempre legati al Papa e alla Chiesa Romana, come padrone.” Il tempio della Corona possiede il titolo per tutta la terra e le proprietà terriere in Nord America, ma , cosa piu’ importante, il Papa controlla il tempio della Corona perché fu creato sotto i suoi ordini.

Tellinger ha delineato magistralmente e descritto in dettaglio shockante, la grandezza e la scala, sia nella storia che nel presente, di come funziona questo sistema di prigione planetaria.

Il “ladro non dorme mai” e “nascondersi agli occhi di tutti” sono concetti che risuonano. Tellinger inizia a descrivere i suoi capitoli sul costrutto della schiavitù, in questo modo:

“Proprio come la pace non puo’ mai essere ottenuta con la violenza o il conflitto, il denaro non potrà mai diventare un beneficio per la società, perchè nella sua essenza esso è uno strumento di controllo che causa divisione tra la umanità”

Egli poi si inoltra nei concetti di Contribuzionismo, proiettando un modo utopistico, con la legge dell’attrazione. In breve: se vogliamo il cambiamento dobbiamo proiettare il cambiamento. E in questo caso si tratta di rompere il ciclo del controllo mentale che ci tiene in servitù attraverso le nostre azioni.

Ubuntu parla di unità nella consapevolezza conscia, unità nel nostro coraggio di allontanarci dal vecchio paradigma che non ci serve, di abbandonare l’avidità e tutti i suoi prodotti collaterali e riunirci nella cooperazione e nella prosperità che ne ha per tutti.

Bisogna fare esperienza di un nuovo concetto che accomuna e rinnova gli esseri umani, gli animali e la Terra. Bisogna immaginare un mondo dove siamo liberi di creare e imparare.

Il pensiero avvelenato dell’emisfero sinistro continua a complicare le cose, dato che la piu’ parte di noi, non puo’ immaginare che una cosa cosi semplice possa funzionare. Ci sono molte domande a cui va data una risposta ed è per questo che a fine libro c’è un FAQ

Tu sei nato libero. Nessuna persona, nulla puo’ darti o toglierti la libertà, ma con menzogne e inganni la nostra libertà è stata totalmente violata.

Siamo creatori e solutori di problemi, che fanno accadere le cose. Per l’umanità, i banchieri sono la maggiore resistenza verso idee di cooperazione, ma il risveglio è appena cominciato e le persone possono vedere come sono soggiogate.

Nel capitolo “Trasformazione” , Tellinger descrive la via dalla schiavitù capitalista alla liberazione e spiega: “L’aspetto piu’ bizzarro di tutta questa trappola del denaro, è che siamo tutti sospesi in un vortice di promesse di pagamento, perché nessuno in realtà viene pagato”.

Egli afferma che solo pochi banchieri comprendono veramente il processo del signoraggio o persino cosa è una riserva frazionaria bancaria ed è molto raro che ce ne sia uno che li comprende tutti e tre.

Tellinger ci porta ad alcune soluzioni realizzabili, nel capitolo: Le Risposte Sono in Piccole Città Rurali e successivamente nella Implementazione.

Il libro Ubuntu offre soluzioni e non solo critica del sistema attuale. Tellinger parte dal rendere autosostenibili le piccolo comunità rurali. Semplicemente rimuovendo il “costo” dalla equazione produttiva, si sradica la competizione e la si sostituisce con l’abbondanza. E’ cosi che comincia l’effetto domino.

Queste città di frontiera offrirebbero cosi abbondanza e libertà mettendo sulla stessa linea le comunità confinanti, dove le persone contribuiscono con i talenti che Dio ha dato loro, piuttosto che sprecare questi doni lavorando senza passione per denaro e per pagare i conti.

Grandi menti ed idee come la energia libera sarebbero condivise tra le persone per fare progredire tutta la civiltà sul pianeta.

Di questo si parla nella parte del libro che indica una guida passo dopo passo per transitare in un mondo senza denaro. Inizia riprendendo il nostro controllo attraverso un Consiglio degli Anziani che operano secondo leggi e regole di natura, basate sulla geometria sacra

Il capitolo “The Structure of Things” La Struttura Delle Cose”- è di grande interesse per tutti coloro che hanno un profondo credo nella sacralità della Vita e del pianeta. Da questo punto Tellinger inizia a rispondere all’annosa questione che è nella mente di tutti: sovvenzionare le Foundations of Transition (Fondazioni di Transizione), ossia far funzionare il Contribuzionismo.

Tellinger sottolinea che nel Consiglio degli Anziani (Council of Elders -COE) non è necessario di ci siano persone anziane, ma coloro che hanno lavorato idealmente entro i confini del sistema esistente. I COE sono i coordinatori amministrativi di ogni comunità sovrana. La sua definizione dei COE è “Saggi di Integrità” (Wise Humans of Integrity).

Tellinger : serve essere efficienti nel muovere della sostanza umana “direttamente” dalla fattoria alla tavola”; cio’ catturerà l’attenzione di tutti coloro che stanno a guardare. E continua: “benvenuti nel nostro meraviglioso mondo utopico, fatto di persone consapevolmente evolute che vivono in armonia ed unità con il nostro pianeta e con tutta la vita. Solo da una unità potremo avere la diversità infinita, quindi che essa sia.”

Conclude il suo libro con il capitolo, The New Freedom Charter – La Carta della Nuova Libertà- creata con il lancio del sistema Ubuntu del Contribuzionismo - Ubuntu Contribution System- il 3 Novembre 2010 ed inizia con queste parole “La Libertà non è il nostro diritto, ma il nostro dono dal divino creatore. Nessuno ha il diritto di alienarla, o di schiavizzarci in alcun modo e forma.”
La Libertà, amico mio è l’idea Ubuntu in una sola parola.

E come l’amore, anche la libertà appassirà sul vitigno, se non ne viene esercitato il suo pieno potenziale. Il cambiamento che diventi influente, nasce da una auto realizzazione su chi siamo veramente, e sul fatto di impegnare quel dono di “chi siamo”, con un approccio pratico, secondo fasi di transizione ricostitutiva.

Abbiamo tutti gli incentivi di cui necessitiamo per andare oltre, in questa iniziativa di contribuzionismo. Siamo nati con tutte le componenti spirituali necessarie, con la destrezza ben informata, per riconoscere i nostri nemici, per comprendere che siamo noi stessi i nostri liberatori e che possiamo riposizionarci nella nostra casa-pianeta.

Tellinger ha eloquentemente ed intelligentemente definito i mezzi che già ora abbiamo, dobbiamo solo raccoglierli ed iniziare ad usarli per il beneficio di ogni individuo, anziché vendere le nostre abilità e talenti sul mercato delle corporations per acquisire “denaro”

Il viaggio del pendolare , compiuto ogni giorno dallo schiavo per andare in azienda, è un testamento verso la destinazione del “nulla”, che indica come abbiamo nutrito loro anzichè noi stessi. Immaginate che significhi e sia, avere tutti quei talenti condivisi reciprocamente!

Ma come si dovrebbe cominciare e.. devo farlo da solo?

Esistono dei siti web che sono già coinvolti nella ricostruzione cooperativa.

Per esempio: Timebanking.org, alt-mkt.com di Brandon Smith e la Universal Community Trust sono buoni esempi di questo movimento in crescita.

Potresti unirti a queste comunità per familiarizzare con il loro lavoro e le loro linee guida ed avere anche un incoraggiamento su come far partire la tua micro-comunità.

Timbri il cartellino ogni giorno, ogni singolo minuto della tua giornata viene gestito, fai funzionare le macchine senza gioia o passione, fino a che stanco ed esausto torni a casa, consumi sostanze senza vita, senza amore e senza energia e pronunci insignificanti parole alle persone che ti stanno a cuore.

Il contribuzionismo di Ubuntu riguarda la libertà, la scelta, l’abbondanza e la condivisione con gli altri. Dobbiamo conoscere la bellezza della libertà, perché non volerla?

Molti sono entrati nel risveglio o si trovano sulla soglia del risveglio, dove sono avvenuti profondi cambiamenti personali. Ora queste persone stanno cercando di attuare questi cambiamenti fuori da se stessi , congedando coloro che esercitano con forza autorità su di noi, attraverso trucchi ed illusioni; in questo modo si puo’ riprendere il proprio potere personale e proclamare la sovranità.

http://www.thelivingspirits.net/michael ... berta.html

Re: Rinascita Sociale Globale

18/07/2015, 18:39

MaxpoweR ha scritto:Chissà che la grecia non sia il cavallo di troia per uscire dall'euro!

Lo stop al Ttp potrebbe comportare dei rallentamenti anche per il Ttip, suo trattato gemello che interessa l'Europa. L'Unione europea ha definito questo passo d'arresto come una “pessima notizia” ( Formiche.net ).


L'unione europea? E' una persona fisica che parla ed esprime opinioni adesso?


Eh già!

Fra 5000 anni ci si interrogherà su quale elemento della natura rappresentasse questo nostro Elohim moderno ricordato con il nome di UE

[^]

Re: Rinascita Sociale Globale

19/07/2015, 02:51

una tempesta :)

Re: Rinascita Sociale Globale

23/07/2015, 10:20

La Finlandia dice addio al lavoro. Reddito di cittadinanza per tutti ! - Forma di reddito universale: sarebbe la prima volta in Europa.

Potrebbe anche arrivare a mille euro al mese, rendendo l’impiego una “scelta di vita“.

Juha Sipila, politico e imprenditore finlandese, è salito alla carica di primo ministro dal 29 maggio di quest’anno.

Dovete sapere che nei paesi scandinavi chi si trova disoccupato e senza impiego, viene aiutato da un piccolo reddito di cittadinanza, di fame quindi non si muore mai, né tanto meno si rischia di vedersi decine di agenti antisommossa venuti a sfrattarti da casa perchè non riesci a pagare l’affitto, come succede ormai quotidianamente in Italia…

Ma ora la Finlandia, guidata da un governo di centro destra, vuole di più per i suoi cittadini, il primo ministro Juha Sipila, in carica da fine maggio ha appena presentato un piano per garantire a tutti un reddito universale di circa 1000 euro, che si lavori o no.

Questo progetto di legge è unico in Europa.

Un reddito che renderebbe finalmente il lavoro una scelta di vita, e non più un’assurda costrizione sociale che fa sgobbare le persone fino alla vecchiaia, otto ore al giorno, cinque giorni su sette, per cinquanta settimane l’anno su cinquantadue…

Un reddito che, se usato saggiamente, permetterebbe ad ogni cittadino di vivere una vita modesta, dedicata quasi totalmente al tempo libero, alle proprie passioni, insomma, tutte quelle cose che a noi italiani sono gentilmente concesse dagli apparati di potere solo nel weekend.

Perché tutto questo? Grazie al suo petrolio.

Helsinki infatti ha un Pil pro capite superiore a quello della Germania o della Francia. Il rapporto tra debito e Pil è del 59,3%. Nove anni prima invece era del 41,7%. La Finlandia ora si può considerare uno di quelli ricchi e virtuosi dell’area euro.

Insomma, se il petrolio fa guadagnare al paese così tanti soldi da garantire a tutti una vita dignitosa, che senso ha far lavorare i propri cittadini fino alla vecchiaia? Questo in sintesi è il pensiero di Juha Sipila.

All’inizio questo reddito reddito di cittadinanza sarebbe introdotto nelle regioni con i tassi di disoccupazione più alti, ma nel caso di successo, l’iniziativa sarebbe esportata altrove.

http://iodubito.altervista.org/la-finla ... per-tutti/


Il problema è che può farlo grazie ai proventi del petrolio... per essere pienamente soddisfatto dell'iniziativa, personalmente, bisognerebbe trovare formule che prescindano dalla disponibilità economica del paese.

Ma comunque è un primo passo per introdurre il principio del reddito di cittadinanza, in sostanza uno degli elementi necessari per liberare l'uomo dalla schiavitù del lavoro che si proponeva di fare l'utopia socialista ottocentesca.

Sono passi verso l'istituzione (o meglio il ritorno) di un sistema socio-economico basato sul dono?!

Voglio sperarlo...

... il dono è stata proprio la prima, la più antica e seducente forma di scambio che l’uomo abbia conosciuto. Come ha dimostrato David Graeber e ne abbiamo già parlato qui l’economia non è nata dal baratto, né tantomeno dalla moneta: ben prima era nato il debito e la finanza. Prima ancora il dono...

http://www.doppiozero.com/materiali/che ... a-del-dono

Re: Rinascita Sociale Globale

23/07/2015, 12:11

Per quanto un sistema socio-economico basato sul dono mi piacerebbe molto, l'iniziativa finlandese è già destinata a fallire.
Possono avere quanto petrolio e quanti soldi vogliono, ma prima o poi finiranno, e quando questo succederà non sapranno più cosa fare, perchè non saranno neanche più abituati a lavorare.
L'unica soluzione sarebbe questa:

Atlanticus81 ha scritto:Il problema è che può farlo grazie ai proventi del petrolio... per essere pienamente soddisfatto dell'iniziativa, personalmente, bisognerebbe trovare formule che prescindano dalla disponibilità economica del paese.


Ma credo che prima di ciò dovranno passare ancora centinaia di anni. Ma sono sicuro che prima o poi, anche il cosi tanto lavoro verrà dimezzato grazie a qualche idea innovativa.

Re: Rinascita Sociale Globale

05/08/2015, 19:41

La sovrappopolazione mondiale, tra mito ideologico e realtà

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Al giorno d'oggi si fa un gran parlare del problema della "sovrappopolazione". Stando alla teoria più in voga del momento, l'umanità non sarebbe più sostenibile per il pianeta e occorre fare in modo che venga dimezzata.

Questa teoria non è nient'altro che una nuova variante delle idee di Thomas Malthus, il quale affermava che la crescita della povertà e della fame nel mondo è dovuta quasi solamente alla crescita demografica mentre non indagava gli aspetti relativi alle contraddizioni economiche e sociali del problema.

Malthusianesimo e eugenetica

Il malthusianesimo è stata un'ideologia molto popolare nell'Ottocento e nel primo Novecento e influenzò profondamente Herbert Spencer, il fondatore del darwinismo sociale, ideologia che costituì un fondamentale supporto teorico alla teoria e alla pratica dell'eugenetica.

A partire dal 1899, negli USA furono avviate politiche eugenetiche che consistevano perlopiù nella sterilizzazione coatta delle persone considerate deboli o " inadatte " : sopratutto disabili fisici o mentali, persone affette da disturbi psichici, appartenenti a minoranze etniche e addirittura epilettici.

In seguito le pratiche eugenetiche si diffusero sempre di più oltre i confini statunitensi e raggiunsero l'apice in Germania con il famigerato programma dell' Aktion T4 , basato sulla sterilizzazione coatta e sull'uccisione sistematica di individui disabili fisici e mentali e affetti da problematiche psichiche e sociali...

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Finita la II guerra mondiale l'eugenetica era ormai caduta in disuso, ma nonostante ciò continuò ad essere applicata nella Svezia sino al 1975 e gli ultimi esperimenti diretti di tal tipo furono eseguiti in Svizzera nel 1985.

Questione ambientale

Tra i cosiddetti neomalthusiani è molto diffusa l'idea che l'essere umano rappresenta in quanto tale un pericolo per l'ambiente nel suo insieme e per questo bisogna al più presto dimezzarne radicalmente la diffusione, e ambire alla "crescita zero" demografica. Alcuni sostengono che bisogna adottare politiche radicali di controllo delle nascite per questo, anche di stampo autoritario prendendo esempio della "politica del figlio unico" cinese .

Queste proposte, tanto semplicistiche quanto pericolose, non rappresentano la soluzione al problema, le quali cause vanno ricercate perlopiù negli estremi squilibri e danni causati dal modello di sviluppo economico attuale, incentrato sulla crescita economica sregolata e sul disprezzo verso la natura e l'ecosistema nel suo complesso. Inquinamento, urbanizzazione selvaggia, deforestazione, specie animali in via di estinzione e molto altro sono l'altra faccia dello sviluppo e del progresso economico ottenuto a scapito del benessere ecologico e della stabilità ambientale.

Questione economica

Ultimamente con l'avvento della cosiddetta " rivoluzione verde ", che al di là del nome portò a un'aumento vertiginoso di sfruttamento ambientale, inquinamento e distruzione delle biodiversità, e sopratutto con l'adozione su vasta scala dello stile di vita consumista la situazione è gravemente peggiorata.

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E qua entra in gioco anche la stessa sovrappopolazione: infatti dall'adozione dell'attuale modello di sviluppo in soli cent'anni la popolazione mondiale è aumentata di quasi 6 miliardi.

Vista in quest'ottica il problema stesso della sovrappopolazione risulta diverso e la sua versione ideologica corrente si dimostra un mito. Il problema non è tanto o solo la crescita demografica in sé, ma è l'attuale modello di sviluppo che è del tutto instostenibile e che sta distruggendo l'ambiente e gli equilibri ecologici .

Sarebbe troppo facile dare la colpa di tutto questo a tutti gli esser umani indistintamente e non menzionare per esempio il ruolo delle multinazionali e dei poteri economici in generale.

Infatti, dalla metà del XX secolo in poi, il potere delle corporations si è fatto praticamente assoluto e onnipresente, ed è stata avviata una gigantesca campagna propagandistica ( la pubblicità commerciale con cui siamo "bombardati" ogni giorno ) per giustificare e imporre lo stile di vita consumista in Occidente, e oggi sempre di più nel mondo intero.


Conflitti d'interesse

Un fatto interessante è che ora le stesse corporations che per anni e anni hanno devastato, inquinato, sfruttato l'ambiente e contributo al massacro di animali e alla deforestazione selvaggia, propagandato l'uso di energie non rinnovabili e dannose come il carbone, il petrolio e il nucleare e tanto altro, ora si "tingano" di verde e propongano una forma molto ambigua di "sviluppo sostenibile".

Interessante anche il fatto che il gruppo dei Rockfeller, proprietario della compagnia petrolifera più inquinante e distruttiva del mondo, la Exxon ( un tempo chiamata " Standard Oil " ) e finanziatore della rivoluzione verde ( che contribuì ad aumentare la popolazione mondiale ), sia impegnato da tempo sulla lotta alla sovrappopolazione mondiale, e sia arrivato negli anni 70 a finanziare il Club di Roma.

Oggi più che mai David Rockfeller, uno tra gli uomini più ricchi e potenti del mondo, è uno dei principali sostenitori della teoria della sovrappopolazione (su Youtube si può vedere un suo "memorabile" discorso all'ONU su questo tema) ... molto interessante la sua "carriera": un passato come amministratore della Chase Manhattan Bank, azionista della già citata Exxon e della General Elettric, e infaticabile lobbista e membro fisso di organizzazioni elitarie come il Council on Foreign Relations, la Trilateral Commision e il Bilderberg.

La decrescita economica come soluzione

Il modello di sviluppo economico selvaggio oltre ad aver portato a innumerevoli danni ambientali, ha contribuito enormemente alla diffusione di malattie fisiche ( diabete e obesità in primis ) e al malessere in generale. Oggi come non mai viviamo in uno stato di opulenza, ma d'altro canto il cancro è diffuso come non mai (e la sua causa principale al giorno d'oggi è l'inquinamento), le diseguaglianze economiche e sociali son diventate enormi, l'insoddisfazione e lo stress regnano sovrani, le dipendenze ( da fumo, alcool, cibo, gioco d'azzardo, prodotti tecnologici, sostanze stupefacenti ecc ) son aumentate vertiginosamente, ed inoltre ci si è imbarcati in un circolo vizioso di guerre combattute per il controllo delle risorse.

Questo sistema basato sull'illusione della crescita economica illimitata è totalmente insostenibile e urge un forte cambiamento del sistema economico e sociale dominante, e di conseguenza degli stili di vita dipendenti da esso .

La soluzione è la decrescita economica, la teoria elaborata dall'economista e filosofo Serge Latouche secondo cui la società deve transitare dal modello attuale di sviluppo economico basato sulla quantità, sullo spreco e sulla massificazione totale a uno basato sull'abbondanza frugale, la qualità e il benessere umano nel rispetto dell'ecosistema e dei suoi limiti.

Un nuovo paradigma

Latouche da anni sostiene che la decrescita deve essere volontaria e sopratutto felice, e come questa sia l'alternativa maggiormente praticabile alle inevitabili crisi economiche e finanziarie su cui il nostro sistema attuale è basato.

Decrescita felice e consapevole quindi piuttosto che decrescita traumatica e infelice come avverrà se non si cambia paradigma e si rimette in discussione l'intero sistema dominante a partire dalle sue basi.

Tutto ciò non significa assolutamente tornare al Medioevo, ma anzi proiettarsi verso un futuro migliore dove il benessere umano conterrà più degli standard economici e dell'avidità commerciale eretta a norma.

La società prospettata da Latouche e dai sostenitori della decrescita è basata sulla valorizzazione dell'essere umano in quanto tale, sulla tutela dell'ambiente e degli animali non umani e la difesa delle biodiversità, e non sulla demonizzazione della tecnologia o dello sviluppo umano in sé, come spesso si pensa.

Difatti la tecnologia e lo sviluppo economico non verrebbero cancellati ma, anzi, migliorati e portati a un'indispensabile maturazione dove non ci sia più spazio per la cultura dello spreco, che è stata la base del modello di sviluppo moderno e a cui ci siamo abituati dopo anni e anni di "lavaggio del cervello" da parte della pubblicità commerciale.

Il modello di sviluppo moderno che viene criticato dai sostenitori della decrescita si è basato totalmente sulla promozione di tutto ciò che è dannoso per l'ambiente e per lo stesso essere umano.

Il cambio di paradigma dovrà essere prima di tutto un cambiamento individuale del proprio stile di vita : ad esempio , optare qualche volta per un'alimentazione sana e naturale invece del classico cibo spazzatura, optare per una scelta etica e sana dal punto di vista alimentare come il vegetarianismo o il veganismo, non farsi ipnotizzare dalle illusioni vendute dalle pubblicità commerciali e dai mass media in generale e tanto altro .

La questione è un po' più complicata e da approfondire, comunque è chiaro che il problema principale non è amputabile alla crescita demografica o solo ad essa, ma sopratutto al modello di sviluppo o alla degenerazione di esso portata, cose che tra l'altro anche lo stesso Latouche ha affermato .

http://crepanelmuro.blogspot.it/2015/08 ... -mito.html

Re: Rinascita Sociale Globale

15/09/2015, 15:21

Resilienze - La resilienza è la capacità di un territorio, di una comunità di adattarsi positivamente al cambiamento.

Tutto è nato da conferenze sulle moneta, di cui la gente al 99% non sa nulla. Dopo molto, abbiamo trovato la soluzione. Ci siamo messi a zappare. Siamo matti ? Il salto logico è grosso, in effetti. Ma la scelta è molto, molto ponderata. I nostri nemici non sono la Merkel, Renzi, Draghi, Prodi, D’Alema, la Gruber, Olly Rehn, Junker. ecc.ecc.

Questi sono gli scagnozzi, senza potere proprio, senza nulla, figure di una recita, spesso ben fatta: sono bravi attori. Il nostro nemico è il grandissimo capitale. Le multinazionali, siano esse del denaro, intente a farcelo mancare, della farmaceutica, intente a farci ammalare, delle armi, produttrici di guerre, delle sementi, fautrici di sterilità, di menzogna, si son comprate i media ecc.ecc. Dobbiamo agire dove non se l’aspettano, dove fa loro male. Non comprando più da loro.

Autoproducendo il più possibile. Loro hanno i cannoni, ma non sono attrezzate per i moscerini. Dobbiamo rimanere piccoli, ma diventare tantissimi. Non ci vedranno, non capiranno. Sono già morti. Noi invece vogliamo la vita. Una vita di fiori, di fatica felice, di comunità, di orti, di scienza applicata, di scambi locali, di qualità, di silenzi e di risate, di paese, di bellezza, di amore, di libri, di legno, di profumi, di musica, di rapporti, di vecchi e di bambini, di verdure e animaletti, di alberi, di invenzioni, di attrezzi e conserve, di piantine che germogliano, di calli, di freddo e di caldo, di acqua e camino, di vino, di piccoli progetti e grandi risa, di salute e abbracci.

Insomma, il piano è questo: — Da un lato produrremo cibo in quantità, e in questa direzione le scadenze sono dettate dai tempi dell’agricoltura, quindi semenzai, serre, preparazione terreni, piantinai,ecc.ecc. — L’energia, il calore, è il secondo dei bisogni primari: facciamo e insegniamo a produrre stufe con pochissimi soldi, efficienti ed economicissime da gestire. Presto studieremo nuove tecnologie nel campo delle rinnovabili e dell'efficienza energetica: c’è molta gente che non può più permettersi energia da fonti fossili. Neanche il pianeta può ancora per molto. — Il tutto gestito, insieme a ogni altra competenza, bisogno, lavoro, necessità, scambio, con un'economia basata su buoni di rete.

Cioè crediti che ognuno può acquisire fornendo la sua opera: dall’idraulico alle uova, dal muratore al giardiniere, dal tenere i bambini all’accompagno, dalle lezioni di inglese al mettere le guaine sul tetto. Faremo degli errori all’inizio, molte cose le facciamo per la prima volta, ma le competenze ci sono. — Per il quarto, e forse primo, bisogno, cioè il senso di comunità e di solidarietà, noi, oltre a divertirci, non lasceremo indietro nessuno. Questo è sicuro. Questo è il nostro dovere. Vogliamo questo e faremo questo. Avete un’idea migliore ?

http://www.resilienze.info/


Non male che ne dite?!

[:p]

Re: Rinascita Sociale Globale

16/09/2015, 10:36

sarebbero utili spunti pratici però invece che sterile teoria :)

Re: Rinascita Sociale Globale

17/10/2015, 23:00

"Un fronte per la liberazione delle nazioni e dei popoli dell'Europa meridionale"
Un fronte per la liberazione delle nazioni e dei popoli dell'Europa meridionale

La risoluzione approvata dall’incontro “Eurostop. Popoli dell’Europa solleviamoci” di Barcellona, 10-11 ottobre 2015

Da Contropiano

Il cosiddetto "piano di salvataggio" imposto dall’ Eurogruppo alla Grecia, ha messo a nudo davanti ai cittadini ed ai popoli europei la vera natura dell'Unione europea posta al servizio delle banche e sotto l'egemonia del governo tedesco. Questo episodio di guerra economica e di cospirazione per impedire la volontà sovrana del popolo greco, per destabilizzare il governo greco e ottenere la sua resa è stato, per i suoi metodi ed i suoi risultati, un vero e proprio colpo di stato orchestrato dal centro stesso del potere europeo.

Il sogno di un'Unione europea garante del benessere sociale e della democrazia, che avrebbe superato i conflitti tra gli stati, solidale con i cittadini più umili e le nazioni meno sviluppate, è svanito di fronte alla realtà degli eventi che hanno colpito la Grecia.

La logica neoliberista ad oltranza dei Memorandum imposta dalla Troika, non si è limitata alla Grecia, anche il Portogallo, l’Italia, la Spagna, l’Irlanda, la Francia, ecc. hanno sofferto la brutalità delle politiche di aggiustamento e di austerità che hanno innescato una regressione diffusa dei diritti sociali e del lavoro, l'aumento della disoccupazione, la povertà e la disuguaglianza, e la crescente delegittimazione delle istituzioni di governo e delle rappresentanze politiche di questi paesi rispetto ai popoli ed ai loro cittadini, la destabilizzazione interna degli Stati che compongono la Ue, l'emergere di nuove tensioni interstatali, ed hanno intensificato l'aggressione imperialista verso i paesi più vicini.

L'architettura della UE è stata progettata per servire gli interessi delle élite e del capitale transnazionale, e contro le classi popolari, senza una politica di redistribuzione fiscale per evitare i potenziali squilibri economici e la prevedibile crisi del debito dei suoi Stati membri. Anche alcuni dei cosiddetti "padri" dell'Unione europea hanno riconosciuto il “peccato originale” del Trattato di Maastricht e l'errore fatale dell’euro. Infatti, l'introduzione della moneta unica ha esacerbato le disuguaglianze e gli squilibri economici tra gli stati e rafforzato l'egemonia di chi, come la Germania, ha notevolmente beneficiato dalla loro attuazione.

Attualmente l'Unione europea è divisa tra vincitori e vinti. Le nazioni dell'Europa meridionale sono nel campo di perdenti, destinate ad attuare politiche di aggiustamento e di austerità per i prossimi decenni allo scopo di rimborsare il debito ai creditori, con ciò provocando una spirale di politiche recessive che trasformano quei debiti insolvibili. I trattati dell'Unione europea, in particolare il "Patto euro plus" e il "Trattato sulla stabilità, il coordinamento e la governance nell'Unione economica e monetaria", sono diventati strumenti giuridici che sanciscono una relazione di dominio semicoloniale tra i paesi creditori e quelli debitori. La barbara dialettica tra il creditore ed il debitore è stata trasformata in quella tra padrone e schiavo — ciò che abbiamo già visto nella storia riappare in tutta la sua crudezza nel funzionamento dell'Ue.

Questo dominio non si esprime solo nei Memoranda e nei "piani di salvataggio", ha prodotto la controriforma della Costituzione spagnola all'Art.135, ed ha portato alla caduta di capi di governo per sostituirli con i servi di turno voluti dal "palazzo" della Ue.

L'egemonia delle potenze vincitrici in seno all'UE non sarebbe stata possibile senza la cecità, l'irresponsabilità, la collusione e la corruzione, delle élite economiche e politiche all'interno dell'UE. Le oligarchie vincenti hanno costruito la loro egemonia non solo attraverso alleanze economiche ed i matrimoni d’interesse con le banche ed i settori esportatori del grande capitale dei diversi paesi europei, hanno costruito la loro egemonia anche con mezzi ideologici e l'imposizione del mito della Ue come crogiuolo di una nuova nazione-potenza garante del progresso, della pace e della democrazia, fuori dalla quale ci sarebbe stata la condanna al sottosviluppo ed alla dipendenza. Nella costruzione di questo mito l'Euro è stato la chiave di volta, senza la quale l’edificio di interessi e di dominio della presente Ue sarebbe crollato, il che spiega l'aggressività del discorso pseudo-religioso neoliberista imperante quando afferma che per gli stati, fuori dall'euro, non ci sarebbe salvezza.

Nel corso della storia, i popoli, le nazioni, i cittadini, le classi lavoratrici, oppressi dalle potenze imperiali, coloniali, o da governi autoritari e classi sfruttatrici, hanno subito, al fine di ottenere la loro rassegnazione e sottomissione, una narrazione simile; ma essi non si piegarono e si organizzarono per liberarsi dalla schiavitù, dalla tirannia e dal dominio. Le rivoluzioni democratiche e popolari negli ultimi secoli hanno inciso col ferro e col fuoco una verità: senza sovranità popolare sugli strumenti e le risorse dell'economia, non c'è democrazia.

La Ue esistente è la negazione dei principi della democrazia e della sovranità dei popoli. L’Unione europea delle oligarchie, protetta dal nuovo impero tedesco, non è riformabile dall'interno. Non rinunceranno ai privilegi accumulati dopo il Trattato di Maastricht e l'introduzione dei benefici acquisti con l'euro. Nemmeno ascoltano gli avvertimenti del loro "amico americano" e il suo strumento, il Fondo monetario internazionale, i quali temono che la continuazione delle prevalenti politiche economiche, consustanziali alla moneta unica, finiscano per pregiudicare la ripresa economica globale e scatenino o favoriscano una nuova crisi economica internazionale.


Le nazioni ei popoli del Sud Europa, a causa del loro condizione speciale di oppressi a causa del debito, sono chiamati a guidare la rivolta contro l'Ue oppressora, antidemocratica e antisociale, e ad indicare la via per la libertà e la giustizia sociale al resto delle nazioni e dei popoli europei, per costruire nuove relazioni basate sul rispetto reciproco, il patto tra pari e la solidarietà.

L'emancipazione delle nazioni e dei popoli dell'Europa meridionale richiede come precondizione l'uscita dall'euro e una vera indipendenza dall'Unione europea realmente esistente, il ripristino della democrazia e della sovranità popolare, garantendo il diritto di auto-determinazione, quindi l’attuazione di politiche economiche e sociali che permettano di superare la spirale recessiva delle politiche di aggiustamento e di austerità neoliberiste, per promuovere la trasformazione della società.

Ma ogni strategia di emancipazione richiede strumenti organizzativi che la rendano la reale.

Le organizzazioni politiche, gli attivisti sociali ed i partecipanti allo Incontro Internazionale per l'uscita di Euro, riuniti nella città di Barcellona, hanno deciso di convocare il processo costituente di un fronte delle nazioni e dei popoli dell'Europa del Sud, allo scopo di agire insieme ad altri movimenti di paesi della Ue con obiettivi e valori simili, che renda possibile l'uscita dell'Euro e l'emancipazione dalla Ue, lo sganciamento dalla NATO, e per costruire un nuovo progetto di collaborazione e coordinamento tra gli stati, le nazioni e popoli basato sul rispetto reciproco, la collaborazione tra pari e un’effettiva solidarietà.

A partire da adesso svilupperemo il lavoro di preparazione verso un coordinamento permanente, con la massima volontà inclusiva per organizzare il prossimo incontro dove verranno intraprese iniziative concrete per formare il fronte per la liberazione delle nazioni e dei popoli dell'Europa meridionale.

Barcellona 11 ottobre 2015

http://www.lantidiplomatico.it/dettnews ... 2&pg=13024

..una notizia che nessun fonte informativaha portato a conoscenza dell'opinione pubblica

Re: Rinascita Sociale Globale

19/10/2015, 14:28

In questo testo dedicato all'ecosofia, a quella saggezza della Terra che l'uomo ha purtroppo dimenticato di ascoltare, Panikkar offre una cornice interculturale-ermeneutica globale ai fini di instaurare rapporti equilibrati tra il sé e la Natura.

Oggi il pericolo non viene dagli Dèi né dalla Natura, bensì da un mondo "arte-fatto" e fuori controllo che ha squilibrato l'intera Natura. In misura maggiore che in qualsiasi epoca del passato, le diverse culture hanno assoluto bisogno l'una dell'altra.

Nessuna cultura, da sola - e le religioni, filosofie, scienze naturali sono fenomeni culturali - può pretendere di fornire la risposta ai problemi dell'esistenza. Non che vi siano universali culturali, tuttavia si trovano costanti antropologiche di base e visioni omeomorfiche della realtà. Nella sua globalità, la realtà si presenta in tre dimensioni reciprocamente irriducibili, ma ognuna delle quali presuppone l'altra: sono indicate dai termini Cosmo (materia/energia, Mitwelt cioè co-mondo), Uomo (consapevolezza, io/sé), Dio (abisso insondabile, energia, mistero inaccessibile).

Qual è quindi il valore di questa intuizione cosmoteandrica del nostro rapporto con la Natura, basato sulla percezione della Realtà nel suo complesso e nelle sue parti, che fa tesoro della sapienza di tutte le epoche e le culture? Nella prima parte l'autore intende rispondere a tale domanda sviluppando nove tesi.

Ecosofia. La saggezza della terra
http://www.amazon.it/Ecosofia-saggezza- ... 0&sr=1-484

Re: Rinascita Sociale Globale

23/10/2015, 15:12

Economia del dono: Alain Caillé

Il sociologo francese Alain Caillé ripropone in questa intervista la questione del «dono», la critica all'homo oeconomicus, all'utilitarismo esasperato, alla visioni degli esseri umani come "animali interessati"... E ribadisce un concetto chiave: il dono è un gesto decisivo per lo sviluppo della società umana.

Contro la logica dello sfrenato utilitarismo che oggi sembra trionfare in molti campi prende forma una forte opposizione da parte della filosofia e dell’antropologia.

Ad alzare il vessillo della rivolta è stato, nel 1992, il sociologo francese Alain Caillé con il suo Lo spirito del dono – scritto a quattro mani con il collega canadese Jacques T. Godbout – un libro tradotto in cinque lingue che gli ha assicurato fama internazionale.

Ma Caillé aveva già dato fuoco alla santabarbara con la "Critica della ragione utilitaristica" del 1989, che assestava un primo colpo all’assioma dell’egoismo, secondo il quale in ogni azione e relazione sociale non si può che mirare al soddisfacimento del proprio interesse. Ora, in un’epoca ancora dominata dal consumismo, il messaggio di Alain Caillé si rivolge ai sudditi dell’impero neoliberistico: «Quanta parte delle attività dell’uomo, sia personali che sociali, deve essere impiegata per soddisfare il puro e semplice utilitarismo, e quanta invece dovrebbe essere dedicata a produrre significati, pensieri, a dare un senso alla vita, cioè al simbolico, al rituale, al politico, insomma al non utilitario?».

L’individuo obbedisce automaticamente al sempre più pervasivo modello dell’homo oeconomicus, imposto da certa pubblicità: massimizzare utilità e piacere, respingere senza indugio non solo ciò che fa soffrire ma anche, e soprattutto, ciò che non è utile. Eppure – obietta Caillé – uomini e donne non sono venuti sulla terra per agire da «animali interessati», che desiderano soltanto avere sempre più cose; anche se non lo sanno, l’oggetto principale della loro brama non è comunque la ricchezza quanto «l’essere riconosciuti».

Alla 14° sessione plenaria della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, apertasi ieri in Vaticano, la nuova filosofia e sociologia, incardinata sul paradigma del dono e dell’altruismo, è stata illustrata dai suoi massimi rappresentanti: Alain Caillé, professore all’Università di Parigi Nanterre e Jacques T. Godbout, professore emerito al National Institut of Scientific Research dell’università di Montreal.

Professor Caillé, in un mondo soggiogato dall’etica dell’utilitarismo, la rivendicazione di una nuova economia, fondata sul dono e sull’altruismo, non sembra velleitaria?

«La gente crede che il dono e la generosità siano inutili fronzoli, sentimenti polverosi gettati in soffitta. Questa idea viene fatta valere con un bombardamento quotidiano dal modello economico dominante, secondo il quale non solo il mercato e gli scambi monetari ma anche l’apprendimento, il matrimonio, la fede religiosa, l’amore e l’odio, la giustizia e il delitto, sono regolati dalla logica egoistica. E invece il dono ha un ruolo oggi come lo aveva nel passato delle società umane. La grande scoperta è merito dell’antropologo Marcel Mauss, nipote ed erede intellettuale di Emile Durkheim, uno dei fondatori della sociologia. Nel 1923-1924, Mauss pubblica i risultati della sua indagine sulla pratica del dono cerimoniale. Però lui non si riferiva soltanto alle società arcaiche e primitive. La pratica di dare, prendere e ricambiare, cioè il principio della reciprocità, è stata posta da Claude Lévi-Strauss alla base della ricerca antropologica».

Sarà duro il lavoro di persuasione per la nuova sociologia.

«Dal 1982 c’è un Movimento Anti Utilitaristico nelle Scienze Sociali, che prende nome da Mauss. E’ nata una scuola di pensiero la quale ha prodotto una rivista (che ho diretto); la tesi del movimento è stata illustrata in oltre mille articoli e più di trenta libri. L’idea che ne scaturisce è che bisogna dare meno importanza all’ homo oeconomicus e più spazio all’homo politicus, all’homo ethicus e all’homo religiosus ».

Che cosa ha scoperto, in pratica, l’inchiesta di Marcel Mauss?

«Ha dimostrato che i doni, nelle società primitive, non avevano alcun valore materiale. Contavano come simboli della relazione sociale, e comunque non avevano nulla a che vedere con la carità. Talvolta esprimevano anche spirito aggressivo e agonismo. Il dono è un simbolo e rispetta la legge della reciprocità. È la circolazione di un debito che può essere invertita ma non fermata».

Che cosa resta del dono arcaico nella società di oggi?

«Prendiamo il caso dei donatori di sangue o di organi. Fanno un dono che potenzialmente è destinato a tutti, alla famiglia, ai vicini, ai concittadini come agli stranieri. L’obbligo di dare rimane una regola della socialità primaria. Esprime amore o amicizia? Secondo me esprime simpatia o meglio quella che io chiamo aimance, cioè più esattamente 'l’interesse per gli altri'. Si tenga conto che la teoria dell’estremo utilitarismo era stata già emendata dalla corrente anglosassone della filosofia morale. L’individuo persegue la duratura soddisfazione del suo interesse personale se riesce anche a massimizzare la soddisfazione degli interessi del maggior numero di persone. Un egoismo altruistico».

Come convertire l’egoista in altruista?

«C’entra la costruzione dell’identità, individuale e collettiva. L’egoista non vuole tanto possedere, quanto 'essere riconosciuto'. Intendiamoci: anche il dono può essere interessato ma le indagini sociologiche mostrano che 'è interessante essere disinteressati'. Il disinteresse paga».

Lo studioso, che partecipa al summit in Vaticano sul bene comune: «Ormai è chiaro che i gesti gratuiti sono un dato decisivo nello sviluppo delle società. Bisogna uscire dall’utilitarismo esasperato»


(Luigi Dell'Aglio - 03/05/2008 Avvenire)

http://economiadeldono.blogspot.ch/2009 ... aille.html

Re: Rinascita Sociale Globale

28/10/2015, 15:57

Consiglio la lettura del seguente articolo

Eco-moral Tribalism for Progressive Sustainability
http://fractalenlightenment.com/25948/s ... ainability

Molto bello il video all'interno dell'articolo, video intitolato "Enoughness", che mette a confronto le visioni del mondo dal punto di vista occidentale, verticistico, piramidale, competitivo, con quello "indigeno", orizzontale, cooperativo... quando ci accorgeremo che l'evoluzionismo di Darwin oltre a essere una teoria antropologica è stata, e forse soprattutto, forma pensiero filosofica dell'attuale sistema socio-economico dominante in occidente... con tutti i danni collaterali che ha portato applicato al capitalismo

Guarda su youtube.com


Vedendo il video non posso che non tornare a sottolineare come quanto sancito nel video corrisponda (e ci ricordi) alla necessità di ridefinire molti canoni socio-economici e di "pensiero" che ormai diamo per scontati e consolidati come se fossero granitici... penso per esempio alla necessità di ragionare sui principi di decrescita felice e di economia del dono che il video porta a pensare
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