#ProgrammaBanche: separazione bancaria 2.0Chi specula da una parte, chi raccoglie il risparmio per aiutare famiglie e imprese dall’altra. La separazione tra banche d’affari e istituti commerciali è una necessità primaria se si vuole ridare fiducia al settore del credito.
di Giulio Sapelli
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Il MoVimento 5 Stelle punta a instaurare un sistema bancario in cui operi una netta separazione tra banche d’affari che speculano sull’economia finanziaria e banche commerciali, le uniche autorizzate a raccogliere i depositi per finanziare famiglie e imprese.
Gli Stati Uniti risposero alla grande depressione del 1929 con il Glass-Steagall Act del 1933, poi abolito da Bill Clinton alla fine del suo secondo mandato. Pure in Italia esisteva una legge bancaria, datata 1936, che separava nettamente banca e industria e ribadiva la funzione pubblica dell’attività degli intermediari. Anch’essa fu smontata dalle riforme del 1993 e, dopo decenni di sostanziale stabilità del nostro sistema del credito, è accaduto quello che è sotto gli occhi di tutti.
Dunque, è necessario oggi separare i destini dei nostri risparmi e dei nostri depositi dalle perversioni degli speculatori che giocano con oscillazioni e volatilità dell’economia di carta. Bisogna ripristinare l’interesse pubblico dell’azione degli intermediari finanziari ed è necessario incentivare sia il ritorno a una vera “biodiversità” bancaria (evitando ad esempio di mortificare le popolari e le cooperative nel settore) sia un’omogenea distribuzione delle istituzioni bancarie sul territorio.
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FonteIl MoVimento 5 Stelle fa l'alleanza con gli italianidi Beppe Grillo
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Il MoVimento 5 Stelle ha un solo padrone: i cittadini, gli unici nostri alleati. La stella polare che ha sempre guidato il nostro programma politico è la volontà del popolo. Con Rousseau siamo la prima e unica forza politica al mondo che fa decidere online agli iscritti i propri candidati e il proprio programma. Ogni cittadino italiano che abbia compiuto 18 anni, non iscritto a partiti, può entrare nel MoVimento 5 Stelle e partecipare a questo straordinario progetto di democrazia diretta.
Il MoVimento 5 Stelle è nato da un'esigenza che viene dal basso, dalle liste civiche, dai cittadini che sono stati abbandonati dallo Stato, presi in giro e vessati per anni dai partiti. Partiti che sono sempre gli stessi e sempre guidati dalle stesse persone da 20 anni. Noi con questa gente, e lo abbiamo detto da quando siamo nati, non vogliamo avere nulla a che fare. Non faremo nessuna alleanza con i partiti, con nessun partito, né con quelli che si dicono di sinistra, né con quelli che si dicono di destra. Categorie antistoriche, che oggi non hanno alcun significato. Nella nostra attività parlamentare abbiamo sostenuto proposte di tutti i partiti, l'unico requisito necessario era che fossero buone idee. Quando saremo al governo chiederemo a tutti in maniera trasparente di sostenere le nostre buone idee che saranno state votate dagli italiani. Ma nessuna alleanza, nessun compromesso, nessun accordo segreto. Mai.
I media e i segretari di partito adesso fanno il gioco di tirarci da una parte. Sono arrivati addirittura ad inventarsi un incontro mai avvenuto pur di supportare questa teoria. Vogliono piegare la realtà alle loro fantasie più sfrenate. Tra due giorni faranno il gioco di tirarci dall'altra. Due giorni ci fa ci tiravano da un'altra ancora. Pensano che le idee abbiano il copyright. Concetti novecenteschi e stantii. Noi proponiamo soluzioni per i cittadini, non fuffa. Loro hanno paura di affrontare certe tematiche per ideologia o per affari. Noi no.
Quello dell'immigrazione è un problema serio e sentito da tutti gli italiani. Non parlarne e lasciare tutto come è, blaterando di xenofobia e populismo, conviene soltanto ai partiti che con le cooperative dell'immigrazione ci hanno lucrato per anni. La patina di buonismo sotto cui è nascosto questo business deve essere cancellata. L'immigrazione deve essere gestita, le leggi devono essere rispettate, chi sbaglia paga. E' buon senso. Chi è contrario non è di sinistra, è uno stupido o ci guadagna.
Sullo ius soli il MoVimento 5 Stelle si è astenuto alla Camera e come annunciato altrettanto farà, con coerenza, al Senato. Trattasi non di legge, ma di pastrocchio invotabile. E' vergognoso tenere il Parlamento in stallo per discutere di provvedimenti senza capo né coda, mentre non si fa nulla per dare una mano alle famiglie italiane che si trovano in grande difficoltà economica: secondo l'Istat sono l'11,9% del totale, ovvero 7 milioni e 209mila persone che nel 2016 si sono trovate nelle condizioni di “grave deprivazione materiale”. Il MoVimento 5 Stelle non si fa le pippe pensando alle alleanze, alle cadreghe, alle lobby o alle cooperative. Pensiamo ai problemi delle persone, se chi governa facesse altrettanto oggi non saremmo qui.
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