L'Isis punta al confine USA-MessicoÈ 'giallo' sulla presunta decapitazione di un soldato libanese - Ammonizione dai monarchi del Golfo

NEW YORK / IL CAIRO - I jihadisti dell'Isis guardano con "crescente attenzione" al confine fra Stati Uniti e Messico per un eventuale attacco sul suolo americano. Il Dipartimento per la sicurezza pubblica del Texas, citato da FoxNews, afferma che "un esame dei messaggi sui social media dell'Isis durante la settimana che si è chiusa il 26 agosto mostra il crescente interesse sul potersi infiltrare clandestinamente nel confine sud occidentale degli Stati Uniti per un attacco terroristico.
Gli account sui social media che si ritengono essere di militanti dell'Isis hanno indicato una non specificata operazione al confine e la loro consapevolezza di una possibile entrate illegale tramite il Messico". L'informativa è contenuta in un documento di tre pagine datato 28 agosto, che fa eco ai timori nello stesso senso espressi dal governatore del Texas, Rick Perry, nei giorni scorsi.
Il presidente americano, Barack Obama, poprio sabato ha affermato che "il mondo è sempre stato caotico", ora è più visibile perché ci sono i social media. Lo ha detto sottolineando che le minacce geopolitiche di oggi sono meno pericolose di quelle della Guerra Fredda.
Obama, intervenendo ad alcuni incontri di raccolta fondi per i democratici, affronta direttamente la preoccupazione pubblica, dicendosi consapevole che molti americani si sentono "ansiosi" per il loro paese e per il suo ruolo nel mondo.
Intanto è mistero in Libano su un video postato sui social media da un sedicente jihadista sulla presunta decapitazione di uno dei soldati libanesi catturati da milizie dello Stato islamico (Isis) e dal Fronte al Nusra durante scontri avvenuti all'inizio di agosto nell'est del Paese, al confine con la Siria. Diversi media libanesi hanno messo in dubbio l'autenticità delle immagini, mentre le autorità finora non si esprimono. Nel video viene mostrata la decapitazione di un giovane in abiti civili e con la barba.
A postare le immagini sul suo account Twitter è un sedicente Abu Mussab Hafid al Baghdadi, che afferma di essere un membro dell'Isis. Il volto del boia è coperto ma non è vestito di nero, come avvenuto in precedenti esecuzioni postate in rete. La vittima viene presentata come il sergente Ali el Sayyed, "appartenente all'esercito della Croce", cioè le forze armate libanesi. Fonti della sicurezza citate oggi dal quotidiano Al Hayat affermano che non vi è alcuna conferma sull'autenticità del video e sostengono che invece il sottufficiale ha fatto defezione dall'esercito durante i combattimenti di alcune settimane fa.
Ad ogni modo l'Isis, dal canto suo, è attualmente in possesso di "almeno 50 tank da battaglia", tra cui i M1A1 americani e i T-72 russi, rastrellati nelle basi irachene nella regione irachena di Mosul e "250-400 missili terra-aria SA-24", dalla base dell'esercito siriano a Tabqa. Lo stimano esperti citati dai media arabi. I sistemi SA-24 sono considerati più micidiali degli Stinger, e in grado di colpire diversi bersagli anche di notte.
Le monarchie del Golfo - Arabia Saudita, Bahrain, Emirati arabi, Kuwait, Oman e Qatar - hanno fatto sapere sabato, condannano il terrorismo che imperversa nei Paesi arabi vicini e fa appello garantire l'unità dell'Iraq. Lo afferma una nota al termine del summit di oggi a Gedda, citato dall'egiziana Mena. Il consiglio delle monarchie ha accolto con favore la mediazione egiziana a Gaza e la risoluzione Onu sulle armi alla Libia. Sarebbero poi state "risolte" le dispute interne con il Qatar, con gli ambasciatori pronti a tornare a Doha.
[align=right]Source:
CdT.ch - Mondo - L'Isis punta al confine USA-Messico [/align]
Potrebbe essere che mentre si crede che gli uomini dalla grande barba puntino negli USA, ce li troviamo qui a sorpresa a colpire il Vaticano.
Propaganda o strategia del terrore che sia, qualcosa accadrà.