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Video-appello dell’avv. Paola Musu ai cittadini
UE: Nigel Farage risponde


http://www.informarexresistere.fr/2012/ ... z1yzwBbIMC



Paola Musu, l’avvocato di Cagliari ormai celebre per aver denunciato Monti, Napolitano e i deputati lancia un video-appello in inglese ai cittadini dell’UE. L’amico Footam14 lo inoltra all’eurodeputato inglese Nigel Farage, che risponde.

Di seguito vi proponiamo il testo, tradotto in italiano da Footam 14, e l’originale.

Cara Paola Musu,
molte grazie per il vostro sostegno ed incoraggiamento e buona fortuna nella lotta per la democrazia nel vostro paese. In questo momento c’e’ un’emergenza notevole riguardo il proposito totalitario dell’elite’ UE che tenta di creare un governo mondiale dittatoriale ( cioe il ‘Nuovo Ordine Mondiale’). Nei paesi educati ad ignorare le responsabilita’ elettorali e costituzionali, fino a quando non si e’ evidenziato questo pericolo, i cittadini non erano interessati alla politica, ma ora che lo e’ diventato l’interesse si fa piu’ presente. Tutti i governi della UE si sono arresi nelle competenze fiscali alla non eletta commissione UE, governi in Grecia ed Italia sono stati apertamente licenziati e rimpiazzati da persone scelte dalla UE; il legame Francia-Germania ha preso il controllo dell’euro-zona, ed il potere della UE sta crescendo sempre piu’ rapidamente. Non e’ piu’ possibile ignorare la dittatura che sta prendendo forma ed occorre opporsi ad essa. Cio’ di cui abbiamo bisogno e’ di un partito democratico e patriottico in ogni nazione della UE ed in ogni paese del mondo per contrastare il potere della combriccola di Bruxelles ed i suoi sostenitori sovranazionalisti, vale a dire i governi e le istituzioni compresa l’Onu che sono guidate dal Council on Foreign Relations, il Royal Institute of International Affairs (Chatham House) e le loro numerose filiali e gruppi mercenari di pressione. Purtroppo ho a malappena le risorse per mandare avanti il partito (UKIP) nel Regno Unito.Tuttavia il movimento si sta risvegliando in tutto il mondo e spero che troverai il modo per mandare avanti i tuoi propositi in Italia.. Il cosiddetto ”parlamento” della UE e’ solamente un organo di propaganda della Commissione Europea e cammuffato per, essenzialmente, metodi totalitari di governo della UE. Non ci sono speranze per un uso del ”parlamento”.La sola via e’ azioni a livello nazionale. Quanti altri mesi o anni, oramai sono 60 anni, la UE durera’, e’ impossibile calcolare, perche’ gli eventi sono infinitamente variabili;il declino della UE e’ inconfutabile, (l’Unione Sovietica e’ durata solo 80 anni), ed i membri piu’ anziani ed i sostenitori sperano di vedere le nostre speranze realizzarsi.

Cordiali saluti.

Nigel Farage


- – -
Testo originale:


Dear Paola Musu
Many thanks for your support and encouragement, and good luck with the struggle for democracy where it matters most – in your own neighbourhood! A remarkable emergence is now taking place, into public view, of the totalitarian intentions of the EU-élite, which constitutes an important element of the forces now attempting to create a dictatorial world-government (i.e. ”the New World Order”) Until such a peril becomes as apparent as it has now become, there is no stimulus – in countries educated to ignore electoral and onstitutional responsibilities – to take an interest in politics; but that stimulus is now painfully present. All EU-governments have surrendered fiscal competences to the unelected EU- Commission; governments in Greece and Italy have been openly dismissed and replaced with EU-appointees; a Franco-German nexus has seized control of the euro-zone, and the EU’s will-to-power is growing ever more rapidly. It is no longer possible to ignore the dictatorship, which is taking shape, and the necessity of opposing it. What we need is a democratic, patriotic party, in every EU-captive nation, and, indeed, in every country around the world, to oppose the power of the Brussels-clique and its supra-nationalist backers elsewhere, namely the governments and institutions, including the United Nations Organisation, which are led by the Council on Foreign Relations, the Royal Institute of International Affairs (Chatham House) and their numerous branches and hireling pressure-groups. Unfortunately, I barely have the resources to organise such a party (UKIP) in the UK. Nevertheless, the movement is awakening everywhere, and I hope you will find a way of assisting its advance, where you are. The EU’s so-called “parliament” is, of course, no more than a propaganda- organ of the EU-Commission and camouflage for the EU’s essentially totalitarian method of government. There is no hope for it or use in it. National action is the only way. How many more months, or years, the now 60-year-old EU will last, is impossible to calculate, because events are infinitely variable; but the logic of EU-decline and fragmentation seems irrefutable – far more so, indeed, than did that of the collapse of the Soviet Union, which lasted only eighty years- and even our older members and supporters hope to see our hopes of it fulfilled.

Yours sincerely

Nigel Farage
- – -


Footam 14 per nocensura.com



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MessaggioInviato: 28/06/2012, 13:09 
Bersani/ Facciamo squadra e con Monti anch se vertice fallisse

Giovedi, 28 Giugno 2012 - 12:13

Il Pd continuera' a sostenere il governo Monti anche in caso di fallimento del vertice Ue, oggi e domani a Bruxelles. Lo ha detto il segretario deiDemocratici, Pier Luigi Bersani, a Bruxelles per parteciparealla riunione dei leader socialisti europei, prima dell'iniziodel Consiglio Ue. "Siamo qui a fare squadra" ha detto Bersani, secondo ilquale "abbiamo bisogno come Europa e come Italia di farequalcosa di significativo per abbassare i tassi sui debiti deiPaesi che sono in regola".

da affari italiani

bersani insiste nel dire che bisogna fare squadra.......certo x spennare in modo continuativo gli italiani,mentre lor signori continuano a danzare nel mentre la nave affonda.....come dal resto gli altri politucoli che sostengono un siffatto governo..... [:76] [:37] [:76]


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MessaggioInviato: 28/06/2012, 13:36 
L’Europa sta sgretolando le sovranità nazionali

Published on June 20, 2012 by AlbaKan in Uncategorized


(Un articolo di qualche mese fa purtroppo sempre più attuale)

Arriva dall’Economist l’ennesima conferma del grave attentato alla democrazia da parte dell’Europa nei confronti degli Stati membri: Corea del Sud, Costa Rica, Uruguay e Isole Mauritius sono tutti Paesi con un indice democratico maggiore del nostro. Ed il Botswana sta peggio di noi per molto poco. Per la precisione siamo al trentunesimo posto, con un peggioramento di 3 posizioni rispetto al 2010 e con una tendenza negativa consolidata negli ultimi anni.


L’Economist Intelligent Unit è una costola del “The Economist” e fornisce periodicamente una guida alla comprensione degli affari a livello mondiale, con analisi e previsioni sugli orientamenti politici, economici e di mercato di circa duecento nazioni, ed alla cui realizzazione collaborano alcune centinaia di esperti. La quarta edizione del report misura il livello di democrazia di oltre 165 Stati alla data di Dicembre 2011, attraverso l’esame di 5 categorie: processo elettorale e pluralismo, libertà civili, funzionamento del governo politico, partecipazione e cultura politica.


Secondo l’analisi dall’EIU, la crisi economica ha contribuito a mettere in ginocchio i principi democratici soprattutto in Europa, attraverso il declino di alcuni comportamenti dei Governi, della partecipazione politica e della libertà dei media. Si pensi che nelle prime nove posizioni della classifica, solo la Finlandia risulta presente in qualità di Stato europeo. Tra il 2008 ed il 2010 Grecia, Italia e Francia sono usciti dalla zona della classifica dei Paesi ritenuti pienamente democratici.



La ragione principale del crollo degli indici democratici in Italia, Grecia, Portogallo, Spagna e Irlanda nel 2011 è dovuto alle erosioni della sovranità nazionale e della responsabilità democratica, associati con gli effetti e le risposte alla crisi della zona euro, come ad esempio l’insediamento di tecnocrati non eletti nei governi di Italia e Grecia.


In alcuni Paesi come l’Italia, denuncia l’EIU, le leggi non sono più stabilite dal legislatore nazionale e dai politici eletti, ma vengono impostate in modo efficace dai creditori ufficiali, dalla Banca Centrale Europea, dalla Commissione Europea e dal Fondo monetario internazionale. La gravità delle misure di austerità promulgate tende a indebolire la coesione sociale ed a diminuire ulteriormente la fiducia nelle istituzioni, che era già in declino con l’esplosione della crisi economica del 2008-09.


Ma chi c’è dietro l’Economist Intelligent Unit? L’EIU è una società controllata dalla The Economist Group che possiede l’omonimo settimanale, partecipato dalla potentissima famiglia Rotschild e notoriamente contrario alla Costituzione Europea. Questo potrebbe essere uno dei motivi (gli altri li vedremo più avanti) per cui il team dell’EIU ha potuto valutare con maggiore serenità l’indice democratico europeo. Si consideri, ad esempio, che la Freedom House, altra grande organizzazione che monitora costantemente le libertà degli stati di tutto il mondo e che risulta molto vicina alle lobby americane (leggi Fondo Monetario Internazionale), non segnala alcuna anomalia nel nostro Continente, ed in particolare in Italia.


Oltre agli attacchi esterni, fin qui denunciati dall’EIU, non si possono trascurare anche gli effetti deleteri della politica interna di questi ultimi anni. Ad esempio, il depotenziamento del reato di attentato alla costituzione voluto dal Governo Belusconi III (legge n° 85/2006) ha praticamente azzerato qualsiasi strumento giuridico atto a difendere l’identità nazionale. L’attuale legge prevede, infatti, che si possa essere condannati ad una reclusione di 5 anni solo se vengono commessi atti violenti finalizzati a mutare la Costituzione dello Stato o la forma di Governo.


Ad esempio, se un gruppo sovversivo o alcuni parlamentari decidessero da un giorno all’altro di attuare un colpo di Stato violando la costituzione, con mezzi non consentiti dall’ordinamento costituzionale dello Stato, ma senza l’impiego di violenza, allora nessun tribunale o forza di polizia potrebbe contrastarli. Le modifiche alla legge sul reato di attentato alla costituzione sono state, a suo tempo, pesantemente criticate nel dibattito politico, ponendo vigliaccamente l’accento sull’esigenza di sottrarre gli esponenti leghisti all’incriminazione, piuttosto che per aver reso inefficace qualsiasi tipo di tutela reale nei confronti della nostra democrazia.

In realtà, l’art.283 e tutti gli altri articoli correlati del codice penale sono stati modificati giusto in tempo per l’entrata in vigore del Trattato di Lisbona del 2007 che crea le basi legali per la nascita di un unico grande Stato europeo con poteri sovranazionali e leggi comunitarie superiori a qualsiasi legge degli Stati membri.


Il Trattato di Lisbona è un impianto volutamente complicatissimo di regole europee raccolte in 2800 pagine di migliaia di emendamenti; fu redatto per sostituire in modo subdolo la Costituzione europea bocciata dal ‘no’ dei referendum francese e olandese del 2005. Giuliano amato nel 2007 ha dichiarato “Fu deciso che il documento fosse illeggibile, poiché così non sarebbe stato costituzionale…Fosse invece stato comprensibile, vi sarebbero state ragioni per sottoporlo a referendum, perché avrebbe significato che c’era qualcosa di nuovo”


Secondo il Trattato:
•il potere legislativo della nuova Europa sarà demandato ad un organo non elettodirettamente dal Popolo, ovvero la Commissione Europea che proporrà leggi che verranno ratificate dal Consiglio dei Ministri (anch’esso non eletto direttamente). La Commisione Europea, inoltre, ha potere di legiferare per decreto e le sue decisioni saranno vincolanti sulle Costituzioni dei Paesi membri. Il Parlamento Europeo, l’unica istituzione europea ad essere eletta direttamente dai suoi cittadini, svolge solo una funzione di controllo e non avrà il potere di proporre o bocciare leggi, non potrà votare sul PIL dell’Unione, nè avrà diritti sulle decisioni in merito alle tasse. Qualora poi i parlamentari volessero contestare una legge proposta dalla Commissione dovrebbero ottenere una maggioranza qualificata nel Consiglio dei Ministri (il 55% degli Stati) o una maggioranza assoluta di tutti i deputati europei.
•Il potere giuridico della nuova Europa, contrastando il principio universale di separazione, sarà visceralmente vincolato dalla nomina dei Governi degli Stati membri. Di conseguenza, le sentenze sui nostri diritti fondamentali e sulle leggi che ci governano saranno nelle mani di magistrati del tutto fuori dal nostro controllo e secondo leggi emanateda burocrati non eletti. Le sentenze della Corte Europea, ad esempio, hanno una validità giuridica superiore rispetto a quelle emesse dai nostri tribunali.
•Il potere economico: l’Italia non è più uno stato a moneta sovrana, essendo costretta a chiedere prestiti agli speculatori finanziari per sostenere anche le spese essenziali di bilancio. L’Italia, con le sue stesse mani, ha predisposto l’intero apparato legislativo affinchè la Banca d’Italia diventasse un istituto privato autonomo ed indipendente. Conseguentemente, lo Stato non può più svalutare la moneta, non può alimentare il mercato interno e la produzione, non può stabilire quanto destinare alla spesa pubblica per il bene dei propri cittadini. L’Italia oggi è ostaggio dei mercati e della Banca Centrale Europea.

Ma se è vero come è vero che il drammatico epilogo a cui siamo giunti oggi non è frutto di interventi estemporanei di qualche folle presidente del Consiglio non eletto, ma il risultato di oltre un ventennio di politiche anticostituzionali di parlamentari corrotti e conniventi, come è possibile che non ce ne siamo accorti prima ? Perchè, invece, oggi certe informazioni vengono divulgate o quanto meno è possibile recuperarle ?


Il motivo è, purtroppo, che oramai non abbiamo più alcuno strumento legale per contrastare la perdita di sovranità a cui siamo e continueremo ad essere sottoposti. Riprendendo le parole di un importante giurista, esperto di diritto internazionale, Solange Manfredi “non siamo in una democrazia: le regole democratiche ci sono per fare credere che ci siano, ma quando cerchiamo di attivarle queste non ci sono più“. La politica estera italiana, ed in particolare la poltiica monetaria, negli ultimi trent’anni è stata condotta omettendo e segretando scentemente al popolo gli accordi e le leggi ratificate, con il preciso intento impedire l’innesco di eventuali processi democratici nella costituzione della futura Europa unita.


Fonte: http://qpotere.blogspot.it/2012/02/econ ... do-le.html

http://www.riconquistarelasovranita.it/?p=90

..cio' dovrebbe essere il futuro dell'europa? [}:)]


Ultima modifica di ubatuba il 28/06/2012, 13:37, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 28/06/2012, 21:01 
Vedrete lunedi quando sarà finito il Consiglio europeo, diranno che le hanno tentate tutte per rimettere in sesto l'Europa ma l'unica soluzione possibile è di sospendere la "democrazia" Ue e sostituirla con un direttorio “tecnico” di matrice finanziaria (si chiamerà Unione bancaria, nomignolo che è più digeribile per i boccaloni).


Ultima modifica di Wolframio il 28/06/2012, 21:03, modificato 1 volta in totale.


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lunedì 25 giugno 2012

Chi è il legittimo creditore?

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Ricevo spesso le interessanti mail di tale "Giorgio" (senza ulteriori riferimenti... per cui mi è impossibile identificare chi sia) che propone analisi molto logiche e sensate della situazione economica e politica.
Propongo ai frequentatori del blog la prima parte di una di queste analisi, in cui "Giorgio" scrive cose di assoluta ovvietà, ma che è bene tenere ben presenti in testa per non perdere la chiarezza delle idee. (Preciso doverosamente che, nel seguito dell'analisi che non posto solo per ragioni di lunghezza, si leggono dettagliatissimi approfondimenti tecnici ed economici.).

Maggio 2012. Il mondo sprofonda nel debito, caracollando sull’orlo di un Armageddon finanziario. Questo è il coro che si sente ripetere ovunque da mesi. Dopo la Grecia, anche Spagna, Italia e Portogallo sono ad un passo dalla catastrofe a causa di ciclopici fardelli di debiti che non potranno mai venire pagati. E i debiti dei PIIGS (Portogallo, Italia, Irlanda, Grecia, Spagna) sono nulla paragonati ai trilioni di debito accumulati da Stati Uniti e Giappone. Anche Francia e Inghilterra sono messe male e scavando scopriamo – sorpresa! Sorpresa! – che la stessa virtuosissima Germania sarebbe a rischio stritolamento da debiti, tanto che le famigerate agenzie di rating americane hanno ventilato anche per essa il possibile declassamento. Ma come? Uno dei paesi che meglio funziona al mondo viene giudicato potenzialmente insolvibile? Sorge a questo punto la domanda che tutti dovrebbero fare, ma che (quasi) nessuno osa formulare:
Ma se tutti i paesi del mondo sono così mostruosamente indebitati… chi è il legittimo creditore? Chi cavolo è il legittimo creditore ultimo di tutto questo ben di dio, al cui paragone i fantastiliardi di zio Paperone paiono noccioline? Ci si aspetterebbe che al mondo ci siano nazioni debitrici e nazioni creditrici – così ci è parso a lungo, il terzo mondo in debito ed il primo mondo in credito – ma d’un tratto ci viene raccontato che tutto il mondo si sia improvvisamente trasformato in terzo mondo indebitato – a parte la Cina oggi non se ne vedono molti creditori in giro. Anzi no, neppure la Cina si salva: http://m.linkiesta.it/allarme-moody-s-a ... -di-debito Moodys tiene a farci sapere che anche la Cina è nella ********** fino al collo con i debiti! Tutti, tutti debitori quindi, e debitori di cifre favolose, che sfidano l’umana immaginazione. Come è possibile?
Se tutte le nazioni sono indebitate, i debitori ultimi sono tutti i cittadini che costituiscono le nazioni. Esseri umani, quindi. Li possiamo vedere, li possiamo contare. In effetti siamo noi, oppure persone come noi. Siamo tutti, tutti, tutti indebitati. Ma se noi tutti, tutti, tutti siamo indebitati, chi diamine sono i creditori? Altri esseri umani? Impossibile. In quanto cittadini gli esseri umani sono tutti indebitati. Se tutte le nazioni del mondo sono debitrici ne consegue logicamente che tutti gli esseri umani del mondo sono indebitati. Ma il valore del mondo è generato proprio da tutti i miliardi di persone che nel mondo lavorano, faticano e così facendo producono valore. Come possono tutte le persone del mondo essere indebitate quando tutto ciò che vale è stato prodotto da esse? Com’è possibile che i debitori siano proprio quelli che il valore lo hanno creato? Verrebbe da dedurne che creditori non possono quindi essere umani. Che si tratti di extraterrestri?
Peggio, come ormai la gente sa, si tratta di banche. Ma cos’è in effetti una banca?
Nell’immaginario popolare, la banca è un posto dove ci si mettono i propri risparmi per scongiurare il rischio di perderli o che ci vengano rubati. A rigore di logica, le banche dovrebbero contenere solo i soldi che gli esseri umani hanno loro affidato. Quindi, come è possibile che le banche siano riuscite ad indebitare ogni singolo essere umano della terra usando i loro stessi soldi?


Fonte: http://albertocostanzo.blogspot.it/sear ... -results=7

http://risveglioglobale.blogspot.de/201 ... itore.html



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MessaggioInviato: 29/06/2012, 00:42 
Cita:
Wolframio ha scritto:

lunedì 25 giugno 2012

Chi è il legittimo creditore?

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Ricevo spesso le interessanti mail di tale "Giorgio" (senza ulteriori riferimenti... per cui mi è impossibile identificare chi sia) che propone analisi molto logiche e sensate della situazione economica e politica.
Propongo ai frequentatori del blog la prima parte di una di queste analisi, in cui "Giorgio" scrive cose di assoluta ovvietà, ma che è bene tenere ben presenti in testa per non perdere la chiarezza delle idee. (Preciso doverosamente che, nel seguito dell'analisi che non posto solo per ragioni di lunghezza, si leggono dettagliatissimi approfondimenti tecnici ed economici.).

Maggio 2012. Il mondo sprofonda nel debito, caracollando sull’orlo di un Armageddon finanziario. Questo è il coro che si sente ripetere ovunque da mesi. Dopo la Grecia, anche Spagna, Italia e Portogallo sono ad un passo dalla catastrofe a causa di ciclopici fardelli di debiti che non potranno mai venire pagati. E i debiti dei PIIGS (Portogallo, Italia, Irlanda, Grecia, Spagna) sono nulla paragonati ai trilioni di debito accumulati da Stati Uniti e Giappone. Anche Francia e Inghilterra sono messe male e scavando scopriamo – sorpresa! Sorpresa! – che la stessa virtuosissima Germania sarebbe a rischio stritolamento da debiti, tanto che le famigerate agenzie di rating americane hanno ventilato anche per essa il possibile declassamento. Ma come? Uno dei paesi che meglio funziona al mondo viene giudicato potenzialmente insolvibile? Sorge a questo punto la domanda che tutti dovrebbero fare, ma che (quasi) nessuno osa formulare:
Ma se tutti i paesi del mondo sono così mostruosamente indebitati… chi è il legittimo creditore? Chi cavolo è il legittimo creditore ultimo di tutto questo ben di dio, al cui paragone i fantastiliardi di zio Paperone paiono noccioline? Ci si aspetterebbe che al mondo ci siano nazioni debitrici e nazioni creditrici – così ci è parso a lungo, il terzo mondo in debito ed il primo mondo in credito – ma d’un tratto ci viene raccontato che tutto il mondo si sia improvvisamente trasformato in terzo mondo indebitato – a parte la Cina oggi non se ne vedono molti creditori in giro. Anzi no, neppure la Cina si salva: http://m.linkiesta.it/allarme-moody-s-a ... -di-debito Moodys tiene a farci sapere che anche la Cina è nella ********** fino al collo con i debiti! Tutti, tutti debitori quindi, e debitori di cifre favolose, che sfidano l’umana immaginazione. Come è possibile?
Se tutte le nazioni sono indebitate, i debitori ultimi sono tutti i cittadini che costituiscono le nazioni. Esseri umani, quindi. Li possiamo vedere, li possiamo contare. In effetti siamo noi, oppure persone come noi. Siamo tutti, tutti, tutti indebitati. Ma se noi tutti, tutti, tutti siamo indebitati, chi diamine sono i creditori? Altri esseri umani? Impossibile. In quanto cittadini gli esseri umani sono tutti indebitati. Se tutte le nazioni del mondo sono debitrici ne consegue logicamente che tutti gli esseri umani del mondo sono indebitati. Ma il valore del mondo è generato proprio da tutti i miliardi di persone che nel mondo lavorano, faticano e così facendo producono valore. Come possono tutte le persone del mondo essere indebitate quando tutto ciò che vale è stato prodotto da esse? Com’è possibile che i debitori siano proprio quelli che il valore lo hanno creato? Verrebbe da dedurne che creditori non possono quindi essere umani. Che si tratti di extraterrestri?
Peggio, come ormai la gente sa, si tratta di banche. Ma cos’è in effetti una banca?
Nell’immaginario popolare, la banca è un posto dove ci si mettono i propri risparmi per scongiurare il rischio di perderli o che ci vengano rubati. A rigore di logica, le banche dovrebbero contenere solo i soldi che gli esseri umani hanno loro affidato. Quindi, come è possibile che le banche siano riuscite ad indebitare ogni singolo essere umano della terra usando i loro stessi soldi?


Fonte: http://albertocostanzo.blogspot.it/sear ... -results=7

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Questo articolo è un capolavoro [:D]



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Non c' è bisogno di aggiungere altro, nè ci riuscirei.

Purtroppo, la maggior parte delle persone ancora questo non lo sa e non lo vuole sapere.

Ancora per poco però....



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Per quanto possa essere buia la notte sulla Terra, il sole sorgerà quando è l' ora, e c' è sempre la luce delle stelle per illuminarci nel cammino.

Non spaventiamoci per quando le tenebre caleranno, perchè il momento più buio è sempre prima dell' alba.

Noi siamo al tramonto, la notte è ancora tutta davanti, ma alla fine il sole sorgerà anche stavolta. Quello che cambia, è quello che i suoi raggi illumineranno. Facciamo che domani sotto il Sole ci sia un mondo migliore.
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Ce lo danno loro il "progetto Europa"! [8D]

(Ecco perché si fanno sempre guerre: la gente DIMENTICA) [8D]


Germania-choc: Hitler? Un difensore dei diritti umani

Studio, la meta' degli studenti tedeschi non sa chi era il Fuhrer
30 giugno, 15:27



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ROMA - La metà dei liceali tedeschi non sa chi era Hitler, mentre un terzo di loro pensa che sia stato un protettore dei diritti umani. E' il risultato choc di un sondaggio condotto dai ricercatori della Free University di Berlino. Lo studio, dal titolo 'Vittoria tardiva delle dittature?', rivela una mancanza di conoscenza degli studenti tedeschi delle loro origini, secondo quanto riferisce il Daily Mail online.

"E' scioccante", ha commentato l'autore dello studio, Klaus Schroeder. In base alla ricerca, condotta intervistando più di 7.500 studenti intorno ai 15 anni, due terzi dei liceali non è in grado di dire se la Repubblica democratica tedesca, nata dopo la seconda guerra mondiale e crollata con la caduta del muro di Berlino, fosse uno Stato totalitario. Solo la metà è capace di affermare che l'ex Germania Occidentale era uno Stato democratico, mentre il 40% si dice incerto in quale tipo governo vive oggi. La ricerca rivela inoltre che il 40 per cento non sa distinguere fra nazismo, la Repubblica democratica tedesca e la repubblica federale prima e dopo la riunificazione della Germania.

"Questi studenti non hanno quasi nessuna conoscenza politica e non hanno nessuna idea di concetti come 'liberta' di parolà ('Meinungsfreiheit') o 'diritti umani. Le scuole dovrebbero prendere provvedimenti'', ha detto ancora Schroeder. Gli studenti in grado di dire la differenza fra dittatura e democrazia sono stati quelli degli ex stati dell'Est di Turingia e Saxony Halt mentre coloro che non avevano proprio idea provengono dall'Ovest, dal Nord Renania-Vestfalia, la più danneggiata, insieme a Berrlino, dai bombardamenti della seconda guerra mondiale

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 20738.html


Ultima modifica di Ufologo 555 il 30/06/2012, 18:46, modificato 1 volta in totale.


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Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
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Le guerre si nutrono anche di ignoranza.[:(]


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Segue articolo di Paolo Barnard “Monti di menzogne”.

Fonte: rinascita.eu * Trovato su: vocidallastrada.com


“Costi quel che costi, l’euro è un progetto irreversibile”; “Si allontana lo scenario del default e del crack”;#8200;“SuperMonti ha sconfitto la Merkel”. Così gli operatori finanziari – quelli che campano e ingrassano “consigliando” investimenti, fondi, speculazioni e scommesse su titoli e valute – hanno salutato nelle ultime ore il “grande accordo antispread” che, dicono, sia stato raggiunto a Bruxelles. Nel dopo-vertice, il delirio autocelebrativo del maggiordomo nostrano della Finanza, Mr. Monti, come sappiamo, è andato in onda praticamente a reti unificate su tutti gli organi di (dis)informazione di massa.



Articolo di Ugo Gaudenzi

Per tale genio anti-nazionale infatti il varo del Mes, il criminale Meccanismo Europeo di Stabilità ormai vigente, è in realtà “lo scudo” per salvare… l’economia. L’Italia, cioè, dovrà versare anno dopo anno, perennemente, la sua ingente quota di partecipazione a tale “fondo” – gestito sempre dalla troika dell’usura internazionale – che poi presterà “a chi ne ha bisogno” il denaro per pagare i debiti. Debiti da usura che si moltiplicano senza tregua e non finiranno mai.
Sintomatica poi, in particolare, la dichiarazione post-vertice, del Maggiordomo. Per Mr. Monti, “per ora l’Italia non ha intenzione di fruire degli strumenti (per riportare a quote accettabili il divario tra le sue obbligazioni pubbliche e quelle tedesche) perché ce la può fare da sola”.

Ce la può fare da sola? E allora che diamine è andato a fare Mr. Monti a Bruxelles? Non abbiamo già notoriamente un divario tra le nostre obbligazioni e quelle germaniche di oltre 400/450 punti? Le notizie quotidiane che ci giungono dai Templi della Speculazione (le borse) sono dunque false, sono uno scherzetto facilmente risolvibile? E come farà questo governo a togliere, almeno 200 punti di divario di quello “spread”, da solo?

Ci prende, tutto il popolo italiano, per un gregge drogato e rincoglionito?

E, Mr. Monti, Lei lo sa come mai sia nata questa crisi monetarista? Certo: ne è ben cosciente. Prima di essere unto “senatore a vita” e inviato per procura a Palazzo Chigi (per pagare subito un debituccio usuraio con la banca di riferimento di suo figlio…) era o no “consulente” – come l’altro Mario, quello che siede sulla Bce – di banche d’affari che speculano sui debiti pubblici e ingrassano sulle insolvenze degli Stati nazionali? E di altre emerite “fondazioni” di economisti e politici, mecenati di se stessi?
Certo, Le è ben noto. Ma vogliamo rammentarlo lo stesso.
La crisi è nata negli Stati Uniti d’America. Sa, quella “federazione” di ex colonie di Londra, dall’altra parte dell’Atlantico. Da lì, da due decenni, una “bolla speculativa” aveva infettato, con i suoi derivati, le sue speculazioni usuraie, mezzo pianeta, Italia della lira inclusa. E nel 2008 è proprio lì che è esplosa: sui mutui su cui banche e finanziarie allegre avevano razziato denaro e dividendi. Da lì si è diretta qui da noi, dove istituzioni magnanime come la sua Goldman  Sachs avevano “investito” sulla crisi finanziaria degli Stati nazionali, in particolare i maiali, i “pigs”…

Ah, Lei dice che qui da noi è un’altra storia? Che le “nostre” (sic) banche sono “forti e immuni da un tale contagio”? Che hanno soltanto bisogno di un po’ di sangue dei popoli (le sue tasse) per sopravvivere?
E di che sono composte le “garanzie” di queste banche?
Già. Forse, Lei, lo ignora. Va bene, La aiutiamo.

Se un capofamiglia, un lavoratore, un imprenditore, va in banca per essere “affidato”, qui in Italia deve dare in garanzia le sue proprietà immobiliari. Le case, appunto, o libere o sottoposte a mutuo. Con “fidejussioni” e “ipoteche”.

Ecco, Mr. Monti. Le banche che Lei dichiara “solide” – e che allora chissà perché continua ad aiutare – sono piene zeppe di immobili, mutui, ipoteche.

Se crolla il mercato immobiliare crollano pure loro.

Ah: se lei metterà i suoi artigli sugli immobili pubblici per fare cassa, provocherà un patatrac: troppa offerta ergo valori generali in ribasso ergo sofferenze bancarie. Ergo crack.
Altro che “Mes”. Altro che “scudo”. Neanche la sua cura da cavallo (con l’economia e il lavoro giunti al lumicino) di tasse e controtasse lo eviterà.





Monti di menzogne

Fonte: paolobarnard.info

Il cosiddetto successo di Mario Monti al vertice europeo di venerdì scorso è una montagna di menzogne che questo indecente tecnocrate dell’economicidio italiano vende a un’intera nazione a rischio, e a imprese al collasso, solo perché i miei colleghi giornalisti sono spazzatura. E solo per calmierare la giusta esasperazione che serpeggia fra noi italiani minacciati oggi nella sopravvivenza economica e dunque democratica.

Basta studiare quello che si dovrebbe conoscere se si fa questo mestiere per smascherare ogni singola strombazzata di Monti e l’intero racconto teatrale che ne hanno fatto i giornali, Repubblica in testa. Ed è dagli strilli di questo foglio che parto:


Repubblica: L’intesa prevede che il fondo salva-stati dell’Unione (MES) intervenga in maniera automatica nel caso in cui gli spread di una nazione virtuosa superino una determinata soglia ancora da stabilire. Sul piano tecnico ottiene che lo scudo scatti dopo la firma di un apposito memorandum con Bruxelles, ma senza obblighi di riforme lacrime e sangue in stile Grecia monitorate dalla famigerata troika Ue-Bce-Fmi. Una umiliazione che Monti non vuole in nessun caso subire.



Barnard: Questo è tutto falso. Ma prima ci sbarazziamo della vittoria-pagliacciata numero uno ottenuta da Monti, che cioè il MES (Meccanismo Europeo di Stabilità, o fondo salva Stati) da oggi interverrà a comprare titoli di Stato di un Paese i cui spread e tassi superino il livello di guardia. Monti dice che questo avverrà se il Paese ha i conti in ordine. Nulla di nuovo, tutto era già previsto dal Trattato MES da mesi, dove si legge che “Il MES può comprare i titoli di Stato del Paese in difficoltà direttamente all’emissione (mercato primario). O sul mercato secondario (titoli già emessi)”, nell’Art. 17-18, e anche qui solo se il Paese ha i conti in ordine. Monti vi dice di aver vinto una concessione che era già scontata.

Ora sull’automatismo dell’intervento del MES e sulla millantata esclusione per l’Italia dalle “umilianti” condizioni della Troika sui prestiti eventuali. L’intervento non è automatico se prima va firmato un memorandum. Il memorandum di cui si parla era già specificamente previsto nel testo del MES da tempo, e dice cose precise: Lo Stato che chiede soccorso finanziario deve scrivere, in accordo con la Commissione Europea, col FMI e con la BCE (Troika), un Memorandum dove si vincola a obbedire a tutto ciò che il MES e FMI gli richiederanno, a tutti i Trattati, a tutte le condizioni del prestito, persino a critiche e suggerimenti dei sopraccitati (Art. 13-3). Il MES è già stato firmato dai capi di governo dell’Eurozona il 2/2/2012 e sarà ratificato questo mese. Come si legge nel testo del MES, l’intervento della Troika è assolutamente previsto, e per evitarlo i leader dell’Eurozona dovrebbero riscrivere e ri-firmare l’intero Trattato europeo che ha creato il MES. Impossibile entro questo mese. Ciò che Monti ci ha venduto come una vittoria dell’orgoglio italiano è una menzogna ad uso dell’opinione pubblica che lo stava abbandonando.

Ma c’è molto di più e di peggio.

L’umiliazione di cui parla Mario Monti è già stata inflitta all’Italia, via Trattati europei sovranazionali e vincolanti come il Patto di Stabilità, Il European Semester, il Preventing Macro Economic Imbalances, l’Europact, il Fiscal Compact ecc. di cui ho già scritto. Il MES dice specificamente che gli Stati firmatari sono obbligati al rispetto di questi Trattati. Il Fiscal Compact, un Trattato firmato da Monti il 2 marzo scorso, e che entrerà in vigore il primo gennaio prossimo, stabilisce che:

1) La sovranità di spesa dell’Italia è soppressa. Ogni sua decisione di spesa sarà giudicata, e correzioni possono essere imposte dall’esterno. Le correzioni saranno dettate dalla Commissione Europea di tecnocrati non eletti (che, come ampiamente dimostrato, rispondono alle lobby finanziarie di Bruxelles, nda). Sancito dal Fiscal Compact nel TITOLO III art. 3/1 e) – 3/2.

2) Se l’Italia disobbedisce sarà multata dalla Corte Europea di Giustizia per 2 miliardi di euro. Sancito dal Fiscal Compact nel TITOLO III art. 5/1 a) – art. 8/1 – 8/2.

3) Dalla firma di questo Fiscal Compact in poi, uno Stato della zona Euro, come l’Italia, dovrà chiedere un’approvazione alla Commissione Europea e al Consiglio Europeo prima di emettere i propri titoli di Stato. Qui la funzione primaria di autonomia di spesa dello Stato sovrano è cancellata, con una umiliazione indicibile. Sancito dal Fiscal Compact nel TITOLO III art. 6.

4) Se uno Stato dovesse aver bisogno di sostegno finanziario europeo attraverso un salvataggio da parte del Meccanismo Europeo di Stabilità, non avrà un singolo Euro se prima non avrà firmato il Fiscal Compact e non lo avrà obbedito in toto in tutte le clausole di perdita di sovranità umiliante di cui sopra. Sancito dal Fiscal Compact nella premessa a pag. 4

Il teatro a uso e consumo dell’opinione pubblica continua sul giornale di Scalfari in toni da soap.


Repubblica: La giornata è stata lunghissima. Monti ha negoziato dalle nove del mattino, prima al telefono, poi di persona. Contatti anche con la Merkel e i vertici delle istituzioni europee. Ma da Berlino fino alla svolta è stato sempre e solo un “nein”… Ce n’è abbastanza per puntare i piedi. E infatti lo fanno. Mentre a Varsavia si gioca la semifinale tra Italia e Germania, Monti pone il veto sull’intero pacchetto Europa… Rajoy lo segue a ruota. Il francese Hollande li appoggia, ma senza tirare troppo la corda. La Merkel resta comunque di stucco, spiazzata… La Cancelliera è nell’angolo… Uno smacco. Quando anche lei lascia il palazzo della Ue è terrea in volto.

Barnard: Sembra una partita di calcio, ed è commedia. Questi leader sanno alla perfezione cosa hanno già firmato, e sanno di aver venduto al disegno Neomercantile e Neoliberista europeo – per mezzo di Trattati europei sovranazionali e vincolanti – tutte le sovranità primarie che erano degli Stati prima della creazione dell’Eurozona, da quella parlamentare (Trattato di Lisbona) a quella monetaria (Trattati Maastricht –Eurozona). Infatti…


Repubblica: La frenata di Merkel – Arrivando questa mattina al Consiglio europeo per la ripresa dei lavori, Angela Merkel aveva rilasciato una dichiarazione in apparente contraddizione con le conclusioni riassunte alla stampa da Monti: i Paesi i cui bond verranno acquistati dai fondi Esm/Efsf, aveva detto la cancelliera tedesca, dovranno rispettare condizioni che saranno verificate dalla troika Ue-Bce-Fmi.

Barnard: Non si tratta di contraddizione o di incomprensione, ma della verità che la Merkel ha incisa nella sua memoria dei Trattati già approvati, come setto sopra. E’ stata una gaffe, cioè la verità detta per sbaglio.

Uscendo dalla ‘vittoria’ da teatro dei burattini (noi) di Mario Monti, va specificato che neppure la tanto strombazzata novità del MES che da ora potrà ricapitalizzare le banche europee è una novità. Tutto già scritto e firmato nel MES a febbraio nell’ Art. 15. In particolare la novità per la Spagna non esiste, o meglio, esiste e sarà una trappola ancora peggiore della condizione presente. Cioè: le banche spagnole saranno ricapitalizzate oggi con lo stesso metodo già previsto dal MES nell’Art. 15, dove il MES presterà al governo spagnolo e questo ricapitalizzarà le banche, con più debito per Madrid, ma salvataggio banche fraudolente. L’idea che il MES ricapitalizzi le banche spagnole direttamente, senza quindi aggiungere debito su debito a Mariano Rajoy*, sarà possibile solo dopo che si sarà istituita un’Unione Bancaria europea con poteri ancor più sovranazionali di quelli presenti. Quindi, in sostanza, una concessione da 5 soldi contro una da un miliardo. (* a dire il vero, anche con la seconda opzione si tratterebbe di debito spagnolo che si aggiunge al debito, ma questo è troppo complicato per questo articolo)


Repubblica: Squinzi e l’abisso. “La recessione c’è, il debito in crescita c’è, l’abisso…”. Non prosegue Monti replicando alle parole del presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi. Poi aggiunge: “Mi sto imponendo una moderazione interpretativa sul linguaggio del presidente della Confindustria”. Per poi aggiungere: “Siamo sulla strada per un avanzo strutturale nel 2013”.

Barnard: Come già scritto ieri in questo sito, la cosa tragica è il balletto dell’inconsapevole e del distruttore. Squinzi ignora la macroeconomia più elementare, e pur lamentando i mali veri delle imprese italiane giunge alle medesime terapie dell’economicidio di Monti. Troppo desolante per continuare.

Conclusione: ho già detto infinite volte che rimedi come quello sbandierato dal vertice europeo di venerdì sono concime biologico sparso su orti all’ombra di Seveso. La struttura monetaria dell’Eurozona significa che ogni singolo euro speso dagli Stati membri per qualsiasi cosa, dalla Funzione Pubblica alla crescita nazionale, deve essere poi restituito a mercati di capitali privati da cui questi Stati sono oggi costretti ad approvvigionarsi di moneta (cosa che non era prima dell’euro), e che applicano tassi usurai a loro (truffaldina) discrezione. Quindi lo Stato di Monti se vuole ripagare i debiti dovrà venire poi a trovare gli euro uno dopo l’altro nella tasche di cittadini e aziende con tasse da economicidio e tagli alla spesa pubblica. Quindi crollo dell’economia, deflazione dei redditi, dei consumi, fallimenti di aziende… ecc. ecc. Il resto l’ho già scritto tante volte.

http://www.stampalibera.com/?p=48491


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La bufala dello “scudo antispread”

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http://www.informarexresistere.fr/2012/ ... z1za5nY3OF

- di Ugo Gaudenzi -
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“Costi quel che costi, l’euro è un progetto irreversibile”; “Si allontana lo scenario del default e del crack”; “SuperMonti ha sconfitto la Merkel”. Così gli “operatori finanziari – quelli che campano e ingrassano “consigliando” investimenti, fondi, speculazioni e scommesse su titoli e valute – hanno salutato nelle ultime ore il “grande accordo antispread” che, dicono, sia stato raggiunto a Bruxelles.

Nel dopo-vertice, il delirio autocelebrativo del maggiordomo nostrano della Finanza, Mr. Monti, come sappiamo, è andato in onda praticamente a reti unificate su tutti gli organi di (dis)informazione di massa.

Per tale genio anti-nazionale infatti il varo del Mes, il criminale Meccanismo Europeo di Stabilità ormai vigente, è in realtà “lo scudo” per salvare… l’economia. L’Italia, cioè, dovrà versare anno dopo anno, perennemente, la sua ingente quota di partecipazione a tale “fondo” – gestito sempre dalla troika dell’usura internazionale – che poi presterà “a chi ne ha bisogno” il denaro per pagare i debiti. Debiti da usura che si moltiplicano senza tregua e non finiranno mai.

Sintomatica poi, in particolare, la dichiarazione post-vertice, del Maggiordomo. Per Mr. Monti, “per ora l’Italia non ha intenzione di fruire degli strumenti (per riportare a quote accettabili il divario tra le sue obbligazioni pubbliche e quelle tedesche) perché ce la può fare da sola”.

Ce la può fare da sola? E allora che diamine è andato a fare Mr. Monti a Bruxelles? Non abbiamo già notoriamente un divario tra le nostre obbligazioni e quelle germaniche di oltre 400/450 punti? Le notizie quotidiane che ci giungono dai Templi della Speculazione (le borse) sono dunque false, sono uno scherzetto facilmente risolvibile? E come farà questo governo a togliere, almeno 200 punti di divario di quello “spread”, da solo?

Ci prende, prende tutto il popolo italiano, per un gregge drogato e rincoglionito?

E, Mr. Monti, Lei lo sa come mai sia nata questa crisi monetarista? Certo: ne è ben cosciente. Prima di essere unto “senatore a vita” e inviato per procura a Palazzo Chigi (per pagare subito un debituccio usuraio con la banca di riferimento di suo figlio…) era o no “consulente” – come l’altro Mario, quello che siede sulla Bce – di banche d’affari che speculano sui debiti pubblici e ingrassano sulle insolvenze degli Stati nazionali? E di altre emerite “fondazioni” di economisti e politici, mecenati di se stessi?

Certo, Le è ben noto. Ma vogliamo rammentarlo lo stesso.

La crisi è nata negli Stati Uniti d’America. Sa, quella “federazione” di ex colonie di Londra, dall’altra parte dell’Atlantico. Da lì, da due decenni, una “bolla speculativa” aveva infettato, con i suoi derivati, le sue speculazioni usuraie, mezzo pianeta, Italia della lira inclusa. E nel 2008 è proprio lì che è esplosa: sui mutui su cui banche e finanziarie allegre avevano razziato denaro e dividendi. Da lì si è diretta qui da noi, dove istituzioni magnanime come la sua Goldman & Sachs avevano “investito” sulla crisi finanziaria degli Stati nazionali, in particolare i maiali, i “pigs”…

Ah, Lei dice che qui da noi è un’altra storia? Che le “nostre” (sic) banche sono “forti e immuni da un tale contagio”? Che hanno soltanto bisogno di un po’ di sangue dei popoli (le sue tasse) per sopravvivere?

E di che sono composte le “garanzie” di queste banche?

Già. Forse, Lei, lo ignora. Va bene, La aiutiamo. Se un capofamiglia, un lavoratore, un imprenditore, va in banca per essere “affidato”, qui in Italia deve dare in garanzia le sue proprietà immobiliari. Le case, appunto, o libere o sottoposte a mutuo. Con “fidejussioni” e “ipoteche”.

Ecco, Mr. Monti. Le banche che Lei dichiara “solide” – e che allora chissà perché continua ad aiutare – sono piene zeppe di immobili, mutui, ipoteche. Se crolla il mercato immobiliare crollano pure loro. Ah: se lei metterà i suoi artigli sugli immobili pubblici per fare cassa, provocherà un patatrac: troppa offerta ergo valori generali in ribasso ergo sofferenze bancarie. Ergo crack.

Altro che “Mes”. Altro che “scudo”. Neanche la sua cura da cavallo (con l’economia e il lavoro giunti al lumicino) di tasse e controtasse lo eviterà.


Fonte: Rinascita.eu

http://ilupidieinstein.blogspot.it/2012 ... pread.html



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MessaggioInviato: 05/07/2012, 20:00 
Sorpresa: la sinistra europea vince con i voti dei musulmani

Il Giornale, 1 giugno 2012

Via via che le analisi sul voto europeo si fanno più accurate, si affaccia un’ipotesi innovativa e piuttosto inquietante. Secondo lo studioso di politiche europee Soeren Kern, del think tank de “Estudios Strategicos” di Madrid, il voto di cambiamento a sinistra è ormai legato inscidibilmente alla componente musulmana dei paesi in cui si è andati alle urne.

Prendiamo Francoise Hollande: spiega Kern che un sondaggio condotto dal ****ro su 10mila votanti francesi, dimostra che il 93 per cento dei musulmani francesi ha votato Hollande, lasciando un misero 7 per cento a Sarkozy. Sono circa due milioni i musulmani francesi che hanno partecipato alle elezioni, quindi da loro Hollande ha avuto un milione e 700mila voti, parecchio se si pensa che Hollande ha preso solo 1milione e 100mila voti in più del suo avversario. Ed è logico: la “costituency” islamica è stata attratta dalla promessa del candidato socialista di promulgare un’amnistia ai 400mila immigrati musulmani illegali che Kern calcola risiedano in Francia, e di cambiare la legge elettorale per permettere ai residenti senza cittadinanza di votare alle elezioni del 2014. In generale, la popolazione musulmana, in continua e verticale crescita demografica, ha molta più simpatia per i partiti di sinistra che per i moderati, ricambiata con sostegno all’immigrazione, disponibilità a un wellfare che comprende sussidi, abitazioni, insomma sostegno pratico. Le ragioni demografiche, socio economiche, ideologiche, che tutti conoscono, si uniscono spesso all’antipatia per Israele e gli ebrei, e spesos anche per i cristiani.

Dunque, se si guarda ad altre situazioni la questione si ripresenta eguale: in Danimarca il Primo Ministro Socialista Helle Thorning Schmidt vinse le elezioni parlamentari nel settembre del 2011 con un margine di 8500 voti. Secondo un sondaggio i musulmani dichiararono che avrebbero votato socialista o comunque a sinistra per l’ 89,1 per cento. Così possiamo certo dedurre che dei 200mila musulmani residenti in Danimarca, i 100mila che possono votare abbiano scelto Helle.

In Inghilterra, una nuova ricerca intitolata “Gradi di separazione: i votanti delle minoranze e i partiti conservatori”, dimostra che il 47 per cento dei fedeli islamici dichiarano la loro simpatia va al partito laburista, e solo il 5 per cento si identifica con i Conservatori. Così, a Londra nel distretto della Torre di Amleto Luftur Rahman, del Bangladesh, è stato eletto sindaco. E’ legato all’Islamic Forum of Europe, che ha come programma “il cambiamento di ogni infrastruttura della società, le sue istituzioni, la sua cultura, il suo ordine politico e il suo credo.. dall’ignoranza all’Islam”.

Ma un laburista,il parlamentare Jim Fitzpatrick a un certo punto ha lamentato pubblicamente un’infiltrazione integralista nel suo stesso partito, perchè, comunque, fra il secolarismo del Labour e in genere di sinistra e il fanatismo religioso islamista c’è una contraddizione, che prima o poi azzannerà i partiti “liberal”. Accadrà anche in Belgio: qui i musulmani sono un quarto della popolazione, in Brussels sono 300mila, più dei cattolici, e nel 2030 la popolazione islamica sarà il 60 per cento nel Paese. In Norvegia, nel 2040 saranno la metà della popolazione di Oslo, e nel Paese gli immigrati passeranno dal 12 al 24 per cento, ovvero da 600mila a un milione e mezzo. C’è una vicenda spagnola che spiega molto bene il senso della tendenza che abbiamo descritto basandosi sui dati di Soeren Kern: in Spagna, il partito socialista aveva presentato una legge in parlamento che avrebbe dato a circa 500mila musulmani di provenienza marocchina il diritto di votare alle elezioni municipali. Senza entrare nel merito delle ragioni e dei torti, di fatto quello che sarebbe accaduto se la legge fosse passata, è che il partito socialista avrebbe conquistato il controllo di una quantità di città a forte presenza musulmana. La cosa non è accaduta perchè come tutti sanno i socialisti hanno perso le elezioni del novembre 2011.

Insomma il rischio odierno, in questa Europa già resa un patchwork di divisioni politiche e di estremismi, è che la divisione fra destra e sinistra di dipinga in modo sostanziali dei colori della differenza etnica. Lo fa vedere bene su PJMedia Michel Gurfinkel: basta pensare, dice, che al primo turno Hollande prese il 43 per cento nel 18esimo arrondissement di Parigi, un quartiere in cui i “neo francesi” come si chiamano adesso, sono la super maggioranza, mentre nazionalmente aveva preso il 28 per cento; con lui il candidato di ultrasinistra Jean Luc Melenchon, arrivò al 15 per cento contro l’11 per cento nazionale.A Sarkozy toccò il 19 (27 per cento nazionalmente) e alla Le Pen il 6,5 (18 per cento nazionale). Qui siamo a Montmartre e a Pigalle. Invece nel 17esimo, quale che sia l’etnia degli abitanti, si conserva una stile vecchio francese, non “globalizzato” anche se ci sono immigrati desiderosi tuttavia di perfetto inserimento, e qui è notevole che nè la sinistra estrema nè la destra estrema abbiano avuto successo. E qui Hollande si era dovuto contentare del 26 e Sarkozy aveva preso il 44 per cento dei voti.

Ma poi, non gli è servito a molto. La storia è stata più forte.

http://www.fiammanirenstein.com/articol ... =3&Id=2888



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MessaggioInviato: 07/07/2012, 20:39 
Un governo per fare fallire l'Italia

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Che cosa si siano detti ieri a Roma Monti e Merkel non è dato sapere. La batteria massmediatica del regime registra dichiarazioni generiche e tronfie di Monti e gentili ma assolutamente asettiche della Merkel. I comuni mortali non siamo abilitare a sapere con chiarezza su che cosa discutono. Magari sul piano di demolizione della pubblica amministrazione in Italia che comincia con il licenziamento di 10 mila persone ed una drastica riduzione dei servizi sanitari. Si parla di rigore e crescita ma il rigore è parziale e sarà pagato solo dalla popolazione e dai lavoratori e la crescita non c'è, non esiste, non rientra neppure nella forma mentis dei governanti italiani. Tutta la politica italiana è concentrata sulla riduzione della spesa pubblica e della massa salariale dei lavoratori e dei pensionati e sulla eliminazione dei loro diritti a cominciare dall'art.18 e dal diritto a un equo salario ed ad un contratto di lavoro.

Tutto il contrario di quello che ci vorrebbe per aiutare l'Italia a liberarsi dalla recessione e fare ricominciare a crescere il PIL.Ma l'unica cosa che interessa i nostri governanti è una radicale riforma ideologica dell'Italia e della sua cultura sociale. L'Italia deve abbandonare e lo sta facendo la cultura solidaristica e dei diritti sancita dalla Costituzione ed abbracciare una visione anglosassone utilitaristica asociale e disumana che dovrà tradursi anche in un ulteriore drenaggio di risorse da una parte all'altra della società.

La politica del rigore porterà fatalmente l'Italia al fallimento perchè nel giro di pochi anni allargherà la forbisce tra debito e prodotto interno lordo fino al punto di rottura.

Vorrei ricordare come il Presidente americano Roosevelt affrontò la grande crisi del 29 con un programma diventato famoso denominato NIRA (National Industrial Rdecovery Act). Questo programma di governo stabiliva i salari minimi, l'orario di lavoro, i prezzi minimi (specie per l'agricoltura). Aumentave le paghe e riduceva le ore di lavoro e stabiliva che quanto più americani avessero avuto lavoro e salario tanto più alto sarebbe stato il potere di acquisto dell'America. "Per questo si diede vita ad un grande programma di opere pubbliche specialmente nella Valle del Tennessee

Le crisi recessive si fronteggiano aumentando l'occupazione, i salari, i servizi, i diritti dei lavoratori, la spesa pubblica. In Italia si sta facendo deliberatamente tutto il contrario. Monti ed i suoi collaboratori non possono non sapere che la politica suggerita dalla Unione Europea porterà l'Italia al collasso per anemia.

Perchè lo fanno? Quale è il progetto generale che l'autocrazia euroatlantica non ci è dato sapere. Una cosa è certa: l'Europa ne uscirà irriconoscibile. Gli economisti onesti concordato tutti nel diagnosticare questo risultato alle politiche che vengono imposte con l'autoritarismo e continui voti di fiducia che impediscono al Parlamento ricattato dal timore del salto nel buio di analizzare la situazione e magari elaborare linee differenti. (ammesso che ce ne fosse la voglia) Siamo in pieno fascismo anche si chiama liberismo. Ma perchè l'Italia deve morire?

Pietro Ancona

Fonte: http://medioevosociale-pietro.blogspot



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DRAGHI HA ESAURITO ANCHE LA CARTA JOLLY
Dopo che ieri Mario Draghi ha deciso di tagliare i tassi al minimo storico dello 0,75% e portato a zero il tasso sui depositi, ormai il presidente della BCE ha esaurito le sue munizioni. Nemmeno quei cocainomani degli investitori finanziari gli danno più fiducia.
I risultati sono:
- l'euro è in ribasso sul dollaro
- lo spread sia italiano che spagnolo è salito
- le borse crollano a picco
- i rendimenti decennali sui titoli di stato spagnoli salgono al 7% e quelli italiani al 6,04% (quindi significa maggiori interessi che pagheremo sul debito)
Inoltre mentre tutti vorrebbero un'Unione bancaria che renderebbe collettivi i debiti delle banche, la Merkel e tutti gli economisti tedeschi restano fermamente contrari. Il loro pensiero è: "siccome abbiamo un sistema bancario solido e regoliamo tutta la politica monetaria nazionale ed europea, perchè dovremmo mai accettare la spazzatura finanziaria di cui sono portatori i paesi PIIGS?"
Dice bene la Finlandia per bocca della sua ministra delle Finanze Jutta Urpilainen: «la Finlandia non resterà legata all'euro a qualsiasi costo e ci prepariamo a tutti gli scenari possibili».
Qualche ministro, non totalmente servo della Troika (Ue-BCE-FMI), ogni tanto avanza un briciolo di coraggio nel lanciare certe affermazioni; poi restano sempre i fatti da valutare.
Il progetto "euro", amministrato dai gangster delle banche, criminali dediti al crimine del signoraggio e portatori di una cultura fatta di disonestà gratuita, si rivela un fallimento totale, capace di generare solo disoccupazione, nessuna crescita economica, privatizzazioni con risorse pubbliche che finiscono nelle mani di multinazionali straniere, lacerazione delle costituzioni nazionali per far spazio a regolamenti internazionali non approvati da alcun cittadino europeo.
Di Salvatore Tamburro


http://www.vocidallastrada.com/2012/07/ ... jolly.html


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