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Re: Collasso Economico Globale

31/08/2015, 17:03

A me il terzo punto convince,

ma gli altri non mi sembrano siano praticabili per una società che vuole la crescita per aumentare il benessere della popolazione...

...che infatti in quei Paesi è tanto alto che scappano tutti qui.

Re: Collasso Economico Globale

31/08/2015, 17:23

Aztlan ha scritto:Ma è sempre prestito a usura.

Che differenza c'è tra un interesse e una commissione? E' sempre una maggiorazione sul prezzo base.



No perché la banca non ti presta nulla... la proprietà della casa è la sua e te la concede sotto forma di affitto con riscatto.

Ora non so come funziona il trasferimento della proprietà nel corso del "contratto" ovvero se rimane di proprietà della banca al 100% fino al termine di cosiddetto affitto o se ogni volta si trasferisce quota parte della proprietà...

Ma intanto già per il fatto di non risultare proprietario in un sistema fiscale come quello nostrano le tasse collegate alla proprietà (attenzione, proprietà, non utilizzo/usufrutto) dell'immobile non sarebbero a carico del cittadino in regime di mutuo ma bensì della banca.

In secondo luogo vi è, nel caso di investimenti a carattere produttivo, una maggiore corresponsabilità tra banca e impresa dove la prima farà di tutto per fare aumentare il valore dell'impresa finanziata per ottenere un ritorno maggiore.

Ovviamente queste dinamiche non sono state oggetto dei miei studi universitari per cui quel che so l'ho appreso da approfondimenti personali. Certe dinamiche andrebbero analizzate più a fondo... forse ci vorrebbe un thread specifico per lasciare questo dedicato alle notizie di macroeconomia legate al collasso economico globale...

[:305]

Re: Collasso Economico Globale

31/08/2015, 17:35

Hai ragione.

Con l' aiuto di un mod si potrebbero trasferire gli ultimi messaggi che sono tutti legati all' approfondimento del funzionamento dell' economia da parte degli utenti e farne un topic ad hoc del tipo "Tutto quello che avete sempre voluto sapere sull' economia e non avete mai osato chiedere" [:D]

Re: Collasso Economico Globale

31/08/2015, 17:42

Aztlan ha scritto:Hai ragione.

Con l' aiuto di un mod si potrebbero trasferire gli ultimi messaggi che sono tutti legati all' approfondimento del funzionamento dell' economia da parte degli utenti e farne un topic ad hoc del tipo "Tutto quello che avete sempre voluto sapere sull' economia e non avete mai osato chiedere" [:D]


Ambizioso come titolo!

[:D]

Re: Collasso Economico Globale

01/09/2015, 18:25

Questo genere di vicende, secondo me, dimostra quanto sia scoordinato (e approssimativo) il governo cinese
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/08 ... a/1996610/
Raramente arrivano a noi queste vicende ...

Re: Collasso Economico Globale

04/09/2015, 19:54

"Necessario mix di politiche per accelerare la crescita" Crisi, Confindustria: "Il mondo è a rischio stagnazione secolare" Così in una nota il Centro Studi di Viale dell'Astronomia. Le cause, riferisce il Csc - sono il rallentamento demografico, minori investimenti e una più debole dinamica della produttività

L'economia mondiale rischia la "stagnazione secolare" e occorre un mix di politiche per accelerare la crescita. Lo riferisce in una nota il Centro Studi di Confindustria dove si afferma che la crescita mondiale è molto più lenta del passato e delle attese. Le cause della crescita lenta sono il rallentamento demografico, minori investimenti "Le previsioni correnti per il Pil globale - riferisce il centro Studi - sono +3,2% nel 2015 e +3,6% nel 2016, molto distanti dal +5,1% medio annuo pre-crisi e potrebbero rivelarsi ottimistiche". Le cause sono il "rallentamento demografico, minori investimenti, più debole dinamica della produttività". A rallentare maggiormente sono le economie emergenti: dall'inizio della crisi le prospettive di crescita sono diminuite di mezzo punto percentuale nei paesi avanzati (da +2,6% medio annuo nel 2008 a +2,1% nel 2015) e di quasi due punti in quelli emergenti (da +7,0% a +5,1%). E' necessario quindi "fare politiche per rilanciare la domanda, favorire la spesa in ricerca e sviluppo, procedere con le riforme strutturali, puntando sul manifatturiero, motore dello sviluppo". ùù "Sostenere la domanda, la ricerca e lo sviluppo" In base alla ricetta del Csc "è fondamentale sostenere la domanda, soprattutto di investimenti; stimolare l'attività di ricerca e sviluppo; procedere con le riforme strutturali; adottare una vera politica industriale coerente con la riscoperta del ruolo centrale del manifatturiero". Nel dettaglio, dal lato della domanda, occorre proseguire con gli stimoli monetari non convenzionali, dati i tassi di interesse nominali già ai minimi, e attuare significativi interventi di bilancio pubblico, soprattutto con spesa in investimenti e infrastrutture. Ciò vale particolarmente in Europa. Dal lato dell'offerta, è necessario favorire la spesa in R&S e puntare sulla qualità dell'istruzione, sul collegamento tra scuola e lavoro e sulla formazione permanente. E costruire una seria politica industriale per rafforzare il manifatturiero, settore ad alta dinamica della produttività e innovazione, con ricadute positive verso il resto dell'economia. In generale, conclude il Centro studi Confindustria, occorre accelerare lungo la strada delle riforme strutturali, per favorire un'efficiente riallocazione delle risorse e cogliere così le opportunità di crescita, là dove queste si presenteranno.


http://www.rainews.it/dl/rainews/artico ... 7eb1a.html

Re: Collasso Economico Globale

09/09/2015, 15:50

Perché l'elite globale sta comprando compound estremamente remoti dotati di piste di atterraggio private​ nel bel mezzo del nulla dall'altra parte del pianeta? E perché hanno iniziato a vendere come pazzi sui mercati all'inizio di quest'anno? Sanno qualcosa che il resto di noi non sa? Le cose che sto per condividere con voi sono piuttosto allarmanti. Sembra che l'élite globale abbia un’idea precisa di ciò che sta arrivando, e ha già preso misure importanti per prepararsi. Purtroppo, la maggior parte della popolazione generale è assolutamente all'oscuro circa il collasso finanziario che sta per avere luogo, e quindi la maggior parte di noi arriverà al collasso completamente in maniera impreparata.


Come ho scritto l'altro giorno, l'unico modo per fare soldi nel mercato azionario è quello di uscirne in tempo. L'elite lo ha capito molto bene, ed è per questo che sta buttando giù i listini azionari. Ciò è qualcosa che è stato riportato anche nelle notizie mainstream. Ad esempio, questa viene da un articolo che è stato pubblicato da CNBC il 16 giugno…:

“Il cosiddetto smart money (l’insieme degli operatori più “intelligenti” del mercato) si sta tirando indietro dal rischio di mercato, con i gestori dei fondi che abbattono l’esposizione ai titoli, aumentando la disponibilità di cassa e acquistando le protezioni contro il rischio di un crollo generalizzato.”

Circa due settimane prima, ho discusso lo stesso fenomeno sul mio sito. L'articolo che ho pubblicato il 30 maggio si intitolava "Perché la Smart Money sta uscendo improvvisamente dall’azionario e dall’immobiliare?" (qui)

Lo sapeva la "smart money" ciò che stava per accadere? Dal momento di picco del mercato, il Dow ha già perso più più di 2200 punti. Tutti i guadagni a partire dalla fine dell'anno civile 2013 sono già stati completamente spazzati via.

E, naturalmente, la verità è che non avevi realmente bisogno di informazioni riservate per vedere che era il momento di uscire. Ho messo in guardia i miei lettori per mesi su quello che sarebbe successo. I segnali sono stati chiari come un campanello se erano disposti a guardarli. Basta considerare il seguente estratto da un recente brano di Michael Pento… ...

“All'inizio dell’anno il debt margin era salito di oltre $ 30 miliardi arrivando a toccare i 507 miliardi di dollari, pari a una cifra record (circa il 2,87% del PIL degli USA). Questo supera il precedente massimo storico del 2,78% fissato a marzo 2000 – quando eravamo al picco della bolla Nasdaq.

E nonostante ogni gestore di fondi comuni garantisca in TV che hanno barche di denaro contante da distribuire a livelli "scontati", nei primi di agosto i livelli di liquidità presenti nei fondi comuni di investimento sono affondati fino al loro livello più basso nella storia, del 3,2% (vedi tabella sotto). In percentuale della capitalizzazione del mercato azionario, i livelli di liquidità si stanno avvicinando anche al minimo storico del 2000, quando il Nasdaq raggiunse il picco e poi si schiantò di circa l'80%."

I mercati finanziari sono assolutamente pronti a un arresto importante, e quando ciò accadrà molti tra quelli dell'elite saranno da qualche parte a scialarsi.

All'inizio di quest'anno, il Mirror ha pubblicato un articolo con questo titolo "I ricchi presi dal panico acquistano rifugi di lusso nel caso di crollo generalizzato dell’economia" (qui). Ecco un breve estratto ...

"Robert Johnson, presidente dell'Institute of New Economic Thinking, ha detto alla gente presente al World Economic Forum di Davos che molti gestori di hedge fund stanno progettando la loro fuga.

Egli ha detto: "So che i gestori di hedge fund di tutto il mondo stanno acquistando piste di atterraggio e aziende agricole in posti come la Nuova Zelanda perché pensano che avranno bisogno di una via di fuga."

Tenete a mente che queste non sono solo alcune voci che ha sentito Robert Johnson. Si tratta di persone che conosce personalmente e con cui interagisce con regolarità.

E Robert Johnson non è il solo a dirci questo. Proseguiamo con la lettura del Mirror….

I suoi commenti sono stati sostenuti da Stewart Wallis, direttore esecutivo della New Economics Foundation, che ha detto letteralmente : "Le automobili fantasma, le piste di atterraggio in Nuova Zelanda e tutto quel genere di cose sono sostanzialmente un modo per prepararsi al peggio.

"Se potessero scendere su un altro pianeta, alcuni di loro lo farebbero".

Per qualche ragione, l'élite globale sembra avere una particolare affinità con la Nuova Zelanda. Forse è a causa della grande bellezza naturale della nazione unita al fatto che è in mezzo al nulla. Leggiamo il Daily Mail…...

“La Nuova Zelanda, che ha all’incirca le dimensioni del Regno Unito, ma ha una popolazione di appena 4,4 milioni, offre loro tutti i lussi moderni che si aspettano - ma a miglia da qualsiasi paese che possa implodere nel caos.

Il paese è a 11.658 miglia di distanza dal Regno Unito, mentre il suo vicino più prossimo è Fiji - 1.612 miglia di distanza, più del doppio della distanza tra Lands End e John O'Groats (Lands End e John O’Groats sono posti alle estremità est ed ovest della Gran Bretagna, ndr).

Le case di fascia alta del mercato sono dotate di campi da tennis, piscine e sale multimediali - e alcune addirittura vantano moli personali in cui una famiglia può ormeggiare la barca.

Ma la ciliegina sulla torta per coloro che cercano di fare una rapida fuga si presenta sotto forma di eliporti privati ​​o, meglio ancora, di una propria pista di atterraggio."

Per la maggior parte di noi, l'acquisto di un rifugio di lusso con una pista d'atterraggio privata in Nuova Zelanda non è una possibilità.

Ma tutti noi dovremmo essere sempre preparati.

Ho un contatto nel settore alimentare che mi ha detto che le vendite della sua azienda sono letteralmente esplose nel corso degli ultimi 10 giorni a causa delle persone che fanno scorte di cibo. In realtà, ha anche usato la parola "panico" per descrivere ciò che stava accadendo.

E gli americani hanno acquistato un numero record di pistole e ...

“Dati appena rilasciati, concernenti il mese di agosto, mostrano che l'FBI ha registrato 1,7 milioni di necessarie verifiche degli acquirenti di pistole presso i rivenditori autorizzati federali, il numero più alto registrato in ogni agosto da quando sono iniziati i controlli nel 1998. I numeri agostani confermano i nuovi massimi mensili di giugno (1,5 milioni) e luglio (1,6 milioni), un periodo in cui sono avvenuti una serie di attacchi mortali da armi - da Charleston a Roanoke - e in cui il Presidente Obama ha proposto nuove limitazioni per le armi da fuoco."

Per molto tempo, ho messo in guardia la gente affinchè si preparasse.

Bene, ora stiamo siamo così vicini al punto di rottura che la gente si sta preparando.

Speriamo che voi lettori siate ben preparati per quello che sta per accadere. In caso contrario, è necessario che vi sbrighiate, non rimane più tempo.

I prossimi mesi cambieranno tutto. Preparatevi ora che è ancora possibile.



Michael Snyder

Fonte: http://theeconomiccollapseblog.com

Link: http://theeconomiccollapseblog.com/arch ... e-have-you

6.09.2015
http://www.comedonchisciotte.org/site/m ... &sid=15534

Re: Collasso Economico Globale

10/09/2015, 01:57

questo è un altro di quegli articoli che periodicamente viene fuori, l'ho già letto un pò di tempo fa ma non saprei dirti quando...

Re: Collasso Economico Globale

10/09/2015, 20:05

Brasile, da locomotiva dei Brics a fanalino di coda

Da locomotiva dei Brics (Brasile, Russia, India, Cina, Sud Africa) a fanalino di coda. Il Brasile di Dilma Rousseff vive una stagione di crisi più acuta di quanto gli economisti immaginassero. Il downgrade di Standard & Poor's rilancia preoccupazioni interne e qualche timore di contagio internazionale.Il ministro dell'Economia Joaquim Levy ha parlato chiaro e non ha dissimulato le sue inquietudini: «Se la nostra affidabilità viene considerata in declino, sarà più difficile recuperare, risalire la china».

Il Brasile dell'ex presidente Lula è un ricordo lontano, il Paese che per 15 anni ha inanellato record su record è tutto diverso da quello attuale, in recessione economica ma, quel che è peggio, stordito da una crisi politica che ha inabissato il consenso per Rousseff, sceso sotto il 10 per cento.
Il Pil rallenta, nel 2015 subirà una contrazione del 2%, l'inflazione sfiora il 9% e le autorità monetarie hanno portato il tasso di riferimento al 14,25% , con il sesto aumento consecutivo. Che succede ? Due considerazioni: a) La crisi del Brasile si è acuita soprattutto dopo gli scandali politici che l'hanno scossa. Le mazzette al Pt (Partito dei lavoratori) cui Rousseff appartiene hanno gettato un'ombra sulla moralità del governo; b) Dopo una lunga galoppata l'economia brasiliana patisce un rallentamento ciclico, inevitabile.

La diminuzione del prezzo delle materie prime internazionali, di cui è esportatore, ha aggravato il quadro. Tuttavia, vi sono ragioni per credere che la crisi venga superata: le grandi dimensioni del mercato interno, i 200milioni di abitanti, e la forza di un Paese che è già potenza economica, agroindustriale, e soprattutto esportatore di materie prime sono fattori che, nel lungo periodo, dovrebbero garantire un ritorno alla stabilità.


http://www.ilsole24ore.com/art/mondo/20 ... id=ACBthNv

Re: Collasso Economico Globale

10/09/2015, 20:28

mi sembra abbastanza ovvio che vengano considerati inaffidabili visto che vogliono fuoruscire da questo sistema; è un normale attacco; mi chiedo come facciano ad essere tanto stupidi da farsi loro stessi influenzare dalle opinioni delle agenzie di rating colluse e mafiose che dovrebbero contrastare. Bah... io davvero certe cose stento a capirle, invece di contrattaccare questo china il capo e quasi piagnucola... Booohhh

Re: Collasso Economico Globale

11/09/2015, 08:38

MaxpoweR ha scritto:mi sembra abbastanza ovvio che vengano considerati inaffidabili visto che vogliono fuoruscire da questo sistema; è un normale attacco; mi chiedo come facciano ad essere tanto stupidi da farsi loro stessi influenzare dalle opinioni delle agenzie di rating colluse e mafiose che dovrebbero contrastare. Bah... io davvero certe cose stento a capirle, invece di contrattaccare questo china il capo e quasi piagnucola... Booohhh


Quando imprigioneremo a Guantanamo broker, speculatori, banchieri e compagine cantante allora il mondo sarà più libero.

Re: Collasso Economico Globale

16/09/2015, 15:52

Il taglio della seguente analisi non è propriamente macroeconomica ma più di analisi finanziaria, quella utilizzata dai trader e dai broker per pianficare i propri investimenti/speculazioni sul breve periodo

Su siamo ottimisti: di qualcosa si deve morire…… Il crollo prossimo venturo

Visto che ultimamente sembra che tiri una brutta aria, soprattutto visti i timori (che saranno sciolti domani) di un aumento dei tassi da parte della FED, timoreche si è già fatto sentire sui rendimenti dei treasuries 2 yrs che han raggiunto il massimo dal 2011.

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Vediamo gli indizi previsionali di questa prossima crisi finanziaria. Effettivamente alcuni elementi potrebbero non farci dormire sonni tranquilli. Bisogna dire che la voce di crolli di borsa si susseguono ormai da mesi, soprattutto sulla scia del crollo di Shanghai e ,soprattutto, della grande quantità di liquidità presente sul mercato che, invece di ricadere sull’economia reale, continua a produrre sussulti sui mercati finanziari. Perfino Schaeuble ha parlato della possibilità di una grossa bolla, ed effettivamente il valore dei prezzi immobiliari in Germania non scherza…

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Nel 2014 la crescita è proseguita, anche grazie alla maggiore liquidità garantita dal QE della BCE

Però una caduta dei mercati può non essere un evento istantaneo, ma solitamente richiede del tempo, con anche dei movimenti correttivi notevoli. A questo proposito un analista piuttosto conosciuto negli USA, John Hussman degli Hussman funds, ha fatto alcune comparazioni interessanti, anche se non assolutamente decisive, valutando l’andamento delle borse durante alcune crisi finanziarie degli anni precendenti

Ad esempio:

1987

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A settembre 1987 la crisi sembrava lontana, anzi un lieve ritocco precedente appariva superato.

2000

vediamo la famosa bolla delle .com del 2000.. (quanti bei ricordi..)

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Anche in questo caso un periodo di fluttuazioni temporanee sembrava superato… ed invece venne la caduta.

2007

ed ecco il 2007…

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Anche in questo caso un aumento temporaneo è stato seguito dal crollo repentino.

Tutto questo per dire che, semplicemente, una caduta della borsa può richiedere tempo, e può essere nascosta dal superamento di lievi variazioni precedenti. La fine può essere dietro l’angolo.

Il pericolo di bolla ha colto anche la Deutsche Bank, che nella sua analisi acquisisce una visione oggettivamente storica, analizzando l’andamento dei valori immobiliari, dei titoli di stato e dei valori azionari di 16 stati nel corso degli ultimi 200 anni, e quindi facendo una interpolazione di questi andamenti.

Presentiamo il grafico frutto di questo studio

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Come vediamo siamo nella posizione di picco, ma l’esperienza storica insegna che non è purtroppo prevedibile quanto possa durare e quale sia l’effettivo picco massimo.

Sicuramente le decisioni di questa settimana della FED e della Bank of England potranno influenzare l’entità di questi picchi e quando potrà iniziare una eventuale discesa

http://scenarieconomici.it/su-siamo-ott ... o-venturo/

Re: Collasso Economico Globale

29/09/2015, 12:25

Deutsche Requiem (morì d’ingordigia)
A cura di Maurizio Blondet - 25 settembre 2015 - www.maurizioblondet.it

Lehman Brothers collassò il 15 settembre 2008, innescando la catena di depressione globale da cui non siamo usciti. Il collasso fu “improvviso”, ci dissero. Non proprio. Era stato preceduto da massicci licenziamenti della stessa banca. Il New York Times ne riferiva in agosto. CNBC, la tv, ne aveva già parlato in marzo.

Ora, da Reuters, apprendiamo:
“Deutsche Bank punta a tagliare circa 23 mila dipendenti, circa un quarto del personale totale (…) Il personale sarebbe ridotto quindi a 75 mila addetti a tempo pieno, in base ad una riorganizzazione, condotta dal chief executive John Cryan, che ha preso il controllo della maggior banca tedesca a luglio con la promessa di tagliare i costi”.

Come ricorda Zero Hedge, la colossale Deutsche Bank ha dovuto pagare negli ultimi tre anni oltre 9 miliardi di dollari in multe, ammende e transazioni per tacitare accuse di manipolazioni di tassi d’interesse, ed altri trucchi da far sembrare le Volkswagen col software taroccato modelli di onestà commerciale. In aprile, Deutsche ha concordato con Dipartimento di Giustizia americano, per mettere una pietra sopra la faccenda dei tassi Libor ed Euribor manipolati, di pagare 2,5 miliardi di dollari, ossia 25.474 per dipendente. Poi ha sborsato 55 milioni alla SEC per aver diramato rapporti deliberatamente “travisati” alterando le misure di rischio che prendeva sui certe speculazioni in derivati per 5 miliardi di dollari (e facendolo credere coperto dalla compra di protezioni finanziarie). E non è finita, altre indagini sono in corso.

Perché Deutsche Bank negli ultimi anni ha condotto i suoi affari in modo che sarà riduttivo dire spericolato e senza scrupoli, anche sui mercati finanziari più corrotti della storia. E il ridicolo, è che ci ha perso invece di stravincere. Come dice l’analista Michael Snyder, “se sei spericolato e guadagni, allora sei OK. Purtroppo per DB, s’è trovata sempre più dalla parte perdente….”. Ed elenca, Snyder, l’accumularsi di segni premonitori e sinistri a carico del gigante: la ricerca affannosa di liquidità, con svendita di 8 miliardi di titoli al 30% di sconto a maggio 2014; il mancato superamento degli stress test nel marzo 2015; le enigmatiche dimissioni dei due CEO: Jurgen Fischen e il misterioso CEO Anshu Jain, un jainista indiano ma allevato tra Wall Street e Londra, che il consiglio d’amministrazione aveva messo alla testa del gigante perché era grandemente esperto di finanza spericolata: dimissioni immediatamente (il 6 giugno) e seguenti all’annuncio della Grecia di mancare il pagamento del suo debito al Fondo Monetario; e solo un mese dopo che il Consiglio d’amministrazione aveva conferito a Jain poteri straordinari (un chiaro segno di crisi terminale); il rating delle obbligazioni DB ridotto da S&P, il 9 giugno, a BBB+, vicino a spazzatura; le azioni dimezzate di valore (-40%) in un anno.

Ora, dice Snyder, le mie fonti mi avvertono di un “evento” catastrofico che si produrrà in autunno…ed è bene ricordare che ancora l’anno scorso, si riteneva che la Deutsche Bank fosse esposta in derivati per 73 mila miliardi di dollari, 73 trilioni: ora, “l’intero PIL tedesco di un anno è di solo 4 trilioni di dollari. Quando alla fine anche la Deutsche Bank crollerà, né in Europa e né nel mondo ci saranno abbastanza soldi per tappare questa falla. Crollerebbe letteralmente l’intero sistema finanziario europeo provocando un panico finanziario mai visto prima d’ora, su scala mondiale. A quel punto, sarà meglio se terrete il vostro denaro con voi, piuttosto che tenerlo in banca”.

http://theeconomiccollapseblog.com/arch ... e-imminent

Un’amica da Berlino mi comunica che la Germania è sotto attacco, è vittima del complotto. Sì, certo, ci sarà anche la volontà americana di impedire che il suo mercato venga invaso da auto diesel, che l’industria nazionale Usa non sa produrre; sì, dappertutto nel capitalismo terminale il “mercato” è falsato da ogni sorta di giochi sleali e di trucchi sporchi. Ma è più tentatore puntare il dito sulla natura di “contrappasso” che le sciagure rovesciatesi sulla Germania rivelano.

Perché Deutsche Bank è stata la banca più spericolata nei derivati? Perché era piena di soldi. Come le altre banche tedesche, strapiene di depositi degli esportatori tedeschi, che devono investire perché rendano ancor di più. E nel gelo economico-industriale, dove investirli, se non nella fiannza più rischiosa ed avventata?
Erano i soldi che la Germania avrebbe dovuto usare per attenuare le divergenze fra stati europei, che la sua politica di “austerità” ha divaricato: se Francia, Spagna, Italia, Grecia hanno deficit della bilancia che non riescono a chiudere, è perché Berlino ha il suo enorme surplus; e invece di ridurlo, lo ha aumentato. Gridandoci: “Fate come noi! Tirate la cinghia come i nostri lavoratori! Esportate! Pagate i debiti! Noi siamo i migliori, i più virtuosi ed onesti, fate i compiti a casa, voi!”.

Poteva, la Germania, condonare il debito greco, che ammontava a 30-40 miliardi. No, niente: ha voluto che tutti noi dessimo alla Grecia altri prestiti, perché la Grecia pagasse i suoi debiti alle banche – tedesche anzitutto, e poi francesi. Il risultato è che oggi, il debito greco ammonta a 400 miliardi, e la Germania insiste: lo paghi! Invece di aver pietà, s’è sequestrata gli aeroporti greci redditizi; la ricca Germania ha portato via alla povera Grecia i pochi cespiti su cui poteva far leva per riprendersi. I profitti andranno non ad Atene, ma ai lander ricchissimi (azionisti della ditta tedesca) che i soldi non sanno dove metterli.

Ora, cari lettori, non vi scandalizzate se vi cito alcune lezioni di economia che non s’insegnano nelle università monetariste, ma si insegnavano nel Medio Evo. Sono verità semplici che si riducono a semplici aforismi:

“Il denaro mal guadagnato finisce in sterco”.

Perché, come si diceva in quell’economia, il denaro “è” sterco – sterco del demonio – e quando se ne ha molto, troppo, la cosa più sana è “liberarsene” come lo stitico si libera il ventre, con gran sollievo. Tenerselo tutto, è malsano e schifoso.
Già sento i tedeschi e i filo-tedeschi che protestano: Come osi? Come sarebbe, “denaro mal guadagnato”?! Ce lo siamo guadagnato noi tedeschi, con il nostro duro lavoro, i nostri sacrifici, la nostra virtù.

Già, la virtù. La Germania ha posto altissimi traguardi di virtù ecologica, ha imposto agli altri paesi gli standard dei “motori non inquinanti”… standard così alti, che poi lei stessa, l’ottima valorosa industria tedesca, li violava di nascosto. Avrebbe fatto meglio a riconoscere: ragazzi, qualunque motore è poco o tanto inquinante. I motori ad acqua non esistono, se non nelle fantasie malate di Beppe Grillo e di qualche grillino. Il diesel emette “particolati”, ma è sempre meglio del motore a benzina che emette benzene. Il diesel è inquinante, la benzina è velenosa. Ammettete con noi la realtà e godetevi i nostri solidi motori diesel che consumano poco, e per questo sono meno inquinanti, perché il gasolio ha più potenza specifica della benzina, evapora meno, eccetera.

Ma questa ammissione richiedeva umiltà. Invece: Noi siamo i migliori! Noi stiamo affamando tutti gli europei-cicale, perché noi formiche! Noi vi diamo il motore pulito, americani! Noi supereremo Toyota sul mercato USA!
Denaro mal guadagnato. Un rospo che s’è voluto gonfiare per farsi toro. E violazione della legge economica che non viene insegnata più, ma si trova nel Vangelo:

“Fatevi degli amici con la ricchezza disonesta”.

E’ la conclusione della parabola dove un amministratore che rubava al padrone, viene chiamato da questo: rendimi conto. Sapendo che sarà licenziato, il furbone che fa? Chiama i debitori del suo padrone, che gli devono tanto meno di lui, e gli condona i debiti, glieli dimezza. E il Padrone “lodò quell’amministratore”, perché gli aveva rubato sì dei soldi, ma rovesciandone il corso: non più accumulo ma dono, condono, grazia. E amicizia, un bene che non è sul mercato…

Matteo narra di un altro amministratore: anche a lui il Padrone condona un debito enorme (10 mila talenti), e lui, appena uscito, prende per il collo un suo debitore che gli doveva 100 denari, un nulla. “Lo prese per il collo e lo soffocava, dicendo: “Restituisci quello che devi!”. Il suo compagno, prostrato a terra , lo pregava dicendo: “Abbi pazienza con me e ti restituirò”. Ma egli non volle, andò e lo fece gettare in prigione, fino a che non avesse pagato il debito”.

Non è forse questo il comportamento di Berlino verso la povera Grecia? Non l’ha presa per il collo e gettata in carcere?
Ebbene: ha violato una legge economica primaria, fondamentale: il Giubileo.
Le ricchezze vanno periodicamente dilapidate nel dono, nel giubileo, altrimenti vanno in **********. Qualunque cosa facciate, vanno in **********. Ed è persino meglio per voi che ve le troviate in ********** qui, perché se vi presentate come creditori ingordi e spietati dopo la morte, finite dove “non è che pianto e stridor di denti”.

E non è forse la stessa cosa che la Germania fa’ con gli immigrati? “Venite tutti, ne prendo 800 mila all’anno!”. Un modello di virtù dietro cui c’è il noto calcolo: per diventare ancor più grosso, gonfio e ricco, io – che non faccio figli – devo incamerare lavoratori da fuori. Da fuori Europa, agli europei sfavoriti infatti non voglio dar niente…chiedono diritti altrimenti, invece i profughi saranno grati.

Ebbene: si scopre che anche qui c’era un trucco. Ricordate i cittadini tedeschi che festanti salutavano i profughi nelle stazioni, distribuendo loro cibo e vestiario, spinti da una irrefrenabile generosità?

Ebbene: a quanto pare erano manifestanti pagati. Fra i minjob aperti ai poco produttivi, infatti, c’è anche questo. Il dimostrante a paga oraria.

Karl Richter, consigliere municipale di Monaco, ha denunciato gli strani annunci postati nei giorni del grande afflusso da un’agenzia di lavoro interinale austriaca, «Easystaff human & ressources GmbH»: questa cercava gente per distribuire alimentari nelle stazioni. “Paga: 10 euro l’ora. Pausa non pagata:1 ora”.

Un’altra agenzia tedesca, la Erento, noleggia apertamente manifestanti per qualunque causa a 10 e 30 euro l’ora. L’associazione sindacale dei medici tedeschi (KVB) ne ha noleggiati 173 nel 2006, per mandarli davanti al parlamento a protestare contro la riforma sanitaria in discussione allora. Costo, lieve: 5 mila euro in tutto. Un medico tedesco ha meglio da fare che andare di persona in piazza, guadagna di più, e risparmia tutto.

Mi correggo: ho detto che i manifestanti sono noleggiabili per qualunque causa? No. La Erento non affitta i suoi dimostranti per “manifestazioni xenofobe e razziste”.
http://www.humanite.fr/node/368186

E’ la virtù. Ancora la virtù tedesca, politicamente corretta, bottegaia e furba, piccina ed ingorda. “Tedeschi lurchi”, li chiamò Dante: ghiottoni e beoni, mai ne hanno abbastanza, non dividono il bendiddio con nessuno. Erano già così.
E adesso avranno la crisi economica che si sono procurati con la loro ingordigia. E li voglio vedere come saranno generosi coi “profughi” che continuano ad arrivare a centinaia di migliaia, sempre meno integrabili (adesso arrivano masse dall’Afghanistan) quando la crisi creerà disoccupazione anzichè posti di lavoro.
Anzi, so già cosa farà Berlino: “Prendeteveli voi”, ingiungerà a Ungheria, Grecia, Italia, “teneteveli!”.

Berlino ordina, e noi eseguiremo. Ci fa’ mangiare la sua ********** da anni, e noi non abbiamo mai reagito. Adesso ci trascinerà con sé nell’abisso in cui l’ha precipitata la sua ingordigia, e continuerà a darci ordini: fate i compiti a casa!
Mi si conceda almeno il mite ricordo dell’altra legge dell’economia che non viene mai ricordata, anche perché si trova in un testo aborrito dall’uomo moderno, ingordo, liberato e stitico.
“Rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori”.

C’è un complotto contro la virtuosa Germania? Forse. Ma non gli sono rimessi i suoi debiti, perché non li ha rimessi ai debitori suoi.


http://www.disinformazione.it/Deutsche_Bank.htm

Re: Collasso Economico Globale

29/09/2015, 12:27

Effetto immigrazione: in Europa disoccupazione giovanile alle stelle



Disoccupazione giovanile europeaPiù istruiti della generazione precedente, i giovani europei sono senza lavoro.

È il quadro che emerge da un rapporto della Commissione Europea, secondo il quale l’82% dei ragazzi in Ue, tra i 20 e i 24 anni, ha completato il ciclo scolastico, eppure 8,7 milioni di ragazzi tra i 18 e i 29 anni non hanno lavoro e 13,7 milioni non solo sono disoccupati, ma non seguono alcuna attività di formazione o training, facendo parte dei così detti, con un penoso anglicismo, Neet.

Deve essere per questo, che invece di rimpatriare i giovani clandestini, la Ue li ‘ricolloca’. Andranno ad ingrossare le fila dell’immigrazione, peggiorando la situazione.

Il rischio povertà o esclusione riguarda quasi 27 milioni di giovani in Europa.

Contratti a tempo parziale non per libera scelta o permanenza prolungata in posti di lavoro temporanei, espongono questa generazione a un rischio povertà di lungo termine, come sottolinea la Commissione Ue.

Le conseguenze si riscontrano anche nella partecipazione alla vita sociale: i ragazzi inattivi partecipano sempre meno al voto e ripongono scarsa fiducia nelle istituzioni. Ma questo è quello che la UE spera: non votate, lasciateci governare.

Non solo. A dare un’altra ‘botta’ alla bufala dell’immigrazione come risorsa, il fatto che i giovani che provengono da un contesto migratorio hanno una più alta possibilità di diventare Neet: la disoccupazione di giovani con genitori immigrati supera di quasi del 50% quella degli altri giovani nei paesi Ue.

Francia docet: lungi dal rappresentare una risorsa, le seconde e terze generazioni rappresentano un peso sociale enorme.

Mentre tra il 2011 e il 2014 si registrano significativi aumenti nel tasso di attività in paesi come la Croazia, il Lussemburgo e l’Ungheria, è invece diminuito particolarmente in Spagna, Belgio, Estonia e Portogallo.

La mancanza di un lavoro rende difficile per i giovani potersi permettere l’affitto di una casa, il pagamento di servizi e di beni basilari come anche il cibo e l’assistenza sanitaria.

Stanno distruggendo una generazione, importando manodopera low-cost dal terzo mondo.

È diventato difficile permettersi attività culturali, andare al teatro, ai concerti e visitare musei , limitando così lo sviluppo di capacità creative, artistiche o semplicemente dei propri interessi. La fascia più colpita dalla disoccupazione è quella tra i 15 e i 24 anni soprattutto in Grecia (52,4%) e in Spagna (52.2%).

Ma anche in paesi come Germania, Norvegia e Islanda il tasso di disoccupazione per questo stesso gruppo di età è comunque molto elevato: intorno al 10%.

Questi dati, cozzano con la litania che l’Europa continua a invecchiare e quindi manca manodopera che va importata. Una bufala.

Ma se non riuscite a dare lavoro ai giovani europei, che senso ha, importarli, se non fare un favore a chi vuole schiavi da sfruttare invece di lavoratori?


http://www.ecplanet.com/node/4782

Re: Collasso Economico Globale

29/09/2015, 14:35

“Tedeschi lurchi”, li chiamò Dante: ghiottoni e beoni, mai ne hanno abbastanza, non dividono il bendiddio con nessuno. Erano già così.


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