#Decimoriparte: abbattiamo il lungomuro di Ostia
di Giuliana Di Pillo, presidente del Decimo Municipio di Roma
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Il #Decimoriparte con i cittadini e per i cittadini, all'insegna dell'onestà e della voglia di cambiamento. L'effetto MoVimento 5 Stelle sul territorio c'è stato e ci ha fatto vincere, così come l'effetto Raggi, che è stato determinante. Ora ci aspetta una grande responsabilità e un compito importante: ristabilire la fiducia dei cittadini nelle istituzioni, dopo lo scioglimento del Municipio per mafia e i due anni di commissariamento. Questa vittoria dimostra che, correndo da soli, uniti dall'esclusivo interesse per la collettività, si vince contro destra e sinistra.
Siamo la prima forza del territorio. I cittadini onesti si sono ripresi il governo locale e hanno scelto il nostro programma partecipato, l'unico serio, chiaro, semplice e credibile. Hanno compreso che il MoVimemto 5 Stelle non ha mai governato qui e ci hanno dato una chance. Ora, fra i primi atti della nostra amministrazione, ci impegneremo ad abbattere il lungomuro che impedisce la vista del mare ai cittadini e, idealmente, abbatteremo tutte le forme di malaffare, illegalità e abusivismo, che troveranno le porte del nostro Municipio sbarrate. Questo territorio, martoriato da anni di malapolitica, ha bisogno di normalità e di pacificazione, e di un programmazione per la sua completa rinascita sotto ogni punto di vista. Noi del MoVimento 5 Stelle abbiamo saputo bene incarnare questa speranza e trasmettere questo messaggio di cambiamento.
Lavoreremo sin da oggi con impegno per ripagare la fiducia che ci è stata concessa, in sinergia con Roma Capitale, per mettere in atto il nostro programma. Continueremo ad ascoltare le esigenze dei cittadini perché noi siamo cittadini nelle istituzioni. E ricordiamo che il Decimo non è solo Ostia e che, ogni quartiere, deve tornare al centro, con il miglioramento di servizi e collegamenti. Voglio ringraziare la sindaca Raggi, tutti gli attivisti, il mio staff, i miei assessori designati, i consiglieri capitolini, i parlamentari e tutti gli altri che mi hanno sostenuto in questo periodo, perché ognuno è stato un prezioso tassello che ci ha portato a vincere. Governeremo anche nell'interesse di chi non ci ha votato perché la buona gestione di un territorio non ha colore e deve essere nell'interesse di tutti.
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Fonte
domenica 19 novembre 2017"L'ordine è partito dall'alto, colpite la Raggi". Dichiarazione choc: il giornalista ha scoperto tutto. Condividete.¯
PS: anche se il video è di qualche mese passato, ricordare queste dichiarazioni nell'opinione pubblica è di assoluta importanza, sopratutto in giorni simili a questi in cui la Raggi viene attaccata per una presunta "Emergenza Rifiuti", smentita anche da un video del giornalista Franco Bechis.
Nella serata di martedì 20 dicembre è andata in onda su La7 la prima puntata di Terza Repubblica, il talk show politico condotto dal duo formato da David Parenzo e Luca Telese. Tra gli argomenti trattati non poteva mancare il cosiddetto ‘caso Roma’ che coinvolge, anche grazie al massiccio impegno dei mass Media, la Giunta M5S di #Virginia Raggi. Tra i ‘relatori’ della serata c’era Peter Gomez, direttore del fattoquotidiano.it, secondo il quale “buona parte dei giornali rappresentano l’establishment” e non apprezzano, quindi, la “rottura” rappresentata dai grillini. Bianca Berlinguer, ex direttore del Tg3, riporta un dato interessante: a Tor Bella Monaca, quartiere ghetto dove hanno trionfato i 5 Stelle, la gente rivoterebbe la Raggi nonostante tutto. Ma la testimonianza che ‘scassa’ arriva da #Maurizio Belpietro, direttore del quotidiano La Verità, convinto che sia stato #Matteo Renzi in persona ad ordinare a tv e giornali di colpire la Raggi “per dimostrare che i 5 Stelle sono incapaci di governare”.
Il video dell’attacco di Belpietro a Renzi
“L’attenzione che il circolo dell’informazione ha dedicato a Virginia Raggi e alla Giunta del M5S - questa l’accusa che Belpietro rivolge ai Media mainstream - è superiore a quella dedicata a tutte le altre giunte della Capitale. Io ricordo Ignazio Marino: sbagliò le nomine, faceva gaffe una dietro l’altra, nominò un capo dei vigili che non aveva i titoli, nominò un capo dell’Ama (anche quello senza titoli ndr)”. E questi fatti, ricorda il giornalista di fede berlusconiana, non finirono mai “come titolo di apertura dei principali giornali” e non furono “l’apertura dei tg nazionali”.
Insomma, prosegue Belpietro, “di fronte agli andamenti pessimi dell’economia italiana, i principali tg della Rai hanno scelto di raccontare il caso di Virginia Raggi che aveva sbagliato l’assessore”. Esempio fulgido di “inesperienza e incapacità”, ma che “si facessero le aperture su questo anziché su altro fa abbastanza sorridere”. Poi, ecco la bomba lanciata contro l’ex presidente del Consiglio. “Del resto era evidente - punta il dito Belpietro - il giorno dopo la vittoria del 5 Stelle è partito da Renzi un ordine che aveva questo significato: ‘Colpite la Raggi perché lì dobbiamo dimostrare che i 5 Stelle sono incapaci di governare’”.
“Ma quello che mi colpisce di più - prosegue - è l’esiguità dell’arretramento” nei sondaggi del M5S, calato di soli 1 o 2 punti nonostante la bufera politico-mediatico-giudiziaria che imperversa su di loro, soprattutto riguardo al caso Roma. “Io penso che tutto sommato, di fronte a quello che è successo a Roma, l’arresto di Marra, la Muraro che si dimette, che il M5S rimanga il primo partito italiano dovrebbe far riflettere”. Certo che “sull’onda dell’emozione qualche punto se ne va, ma il M5S conserva tutto quanto il proprio consenso o, comunque, la maggioranza, la stragrande maggioranza del proprio consenso”.
“Evidentemente i romani - questo il pensiero dell’ex direttore di libero - e anche forse gli italiani, a questo punto si rendono conto che Roma era gestita così male che nessuno poteva fare un miracolo, e quindi perdonano alla Raggi l’inesperienza e forse anche la presunzione. Ma sostanzialmente dicono: ‘Vabbè, sono lì da sei mesi, vediamo quello che combinano’”. Alla fine, “nonostante il fuoco di sbarramento che è stato messo in atto nei confronti del Movimento per questo caso - conclude Belpietro rimarcando la sua insospettabilità in quanto lontanissimo dal M5S – gli italiani pensano: ‘Peggio di quello finora non è successo, fra un po’ giudicheremo e tireremo le somme’”.

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Fonte“Colpite la Raggi”.
Ma gli incapaci non ce l'hanno fatta.
E ai rosiconi non resta che il gusto amaro in bocca.
Il sindaco Virginia Raggi è ancora lì.