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Re: CORONAVIRUS

03/06/2020, 15:05

Mah il patto è talmente segreto che è arrivato a milano finanza. a mio avviso ste cose si fanno senza sbandierarle, se fanno circolare la voce è solo per sventolare lo spauracchio oppure qualcuno l'ha fatta circolare per creare polemica e far saltare tutto. In ogni caso sarebbe un fallimento. Anzi lo è già, il solo fatto che siano filtrare queste cose con così tanto anticipo di fatto azzoppando il progetto.

Re: CORONAVIRUS

03/06/2020, 16:46

fa gola la polpa delle partecipate ed enti locali..
è lì che sta il grano..
si sa dai tempi di monti, ecc.

ed ecco il piano di colao..
che va in quella direzione..
tu guarda la coincidenza..


e lo pagano pure !!

Re: CORONAVIRUS

03/06/2020, 18:43

ogni tanto anche il corriere dà qualche segno di vitalità
sull'encefalogramma..

qualche neurone prende l'iniziativa..


https://www.corriere.it/esteri/20_giugn ... 4b9d.shtml

Coronavirus, «lo studio che ha affossato l’idrossiclorochina è basato su dati sospetti»
L’Oms e i governi di alcuni Paesi hanno cambiato strategia sull’idrossiclorochina in base a studi pubblicati su The Lancet e New England Journal of Medicine: ma l’azienda che li ha realizzati è molto discutibile, ha scoperto il Guardian. E l’Oms ora fa marcia indietro

alleluja, c sono arrivati anche loro....
(grazie al guardian.. fosse stato per loro, le dichiarazioni dell'oms oro colato, si capisce..)
bravi campioni !!

Re: CORONAVIRUS

03/06/2020, 21:27

Guarda su youtube.com

UN GRUPPO DI SCIENZIATI CONTRO IL GOVERNO: REVOCATE I PROVVEDIMENTI, SONO INUTILI #Byoblu24

Re: CORONAVIRUS

04/06/2020, 09:57

good news,
altro che vaccino..


stai a vedere che l'oms, cioè bill gates,
dopo la gaffe sulla clorochina,
c riprova con questo ennesimo nuovo farmaco
o forse no..
la clorochina col brevetto scaduto c mangiano poco,
qui invece ingrassano
quindi tutto ok..


https://www.ilgiornale.it/news/cronache ... 67657.html

Firefox_Screenshot_2020-06-04T07-54-08.183Z.png

Re: CORONAVIRUS

04/06/2020, 12:05

Intanto la coperta si sta accorciando troppo: https://it.businessinsider.com/bonus-60 ... ingegneri/

Re: CORONAVIRUS

04/06/2020, 12:41

Le chiusure a causa del Coronavirus sono state un errore! Un professore israeliano spiega che il virus segue un modello fisso

Immagine


Ricevuto da un carissimo amico americano, ex paparazzo a Roma negli anni della Dolce Vita, ex giornalista e condirettore della Syracuse Gazette.

Marina Medvin

Il professor Yitzhak Ben Israel dell’Università di Tel Aviv, che fa anche parte del comitato consultivo per la ricerca e lo sviluppo della Teva Pharmaceutical Industries, ha analizzato i tassi di nuove infezioni da coronavirus negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Svezia, Italia, Israele, Svizzera, Francia, Germania e Spagna.

I numeri raccontano una storia scioccante: indipendentemente dal fatto che il Paese sia stato messo in quarantena come Israele, o che sia andato avanti come al solito come la Svezia, il virus ha raggiunto l’apice e si è placato esattamente nello stesso modo. Nello stesso identico modo. I suoi grafici mostrano che tutti i Paesi hanno sperimentato modelli di infezione da coronavirus apparentemente identici, con il numero di infetti che ha raggiunto il picco nella sesta settimana e si è rapidamente ridotto entro l’ottava settimana.

Il Virus Wuhan segue il suo schema, ha detto a Mako, un’agenzia di stampa israeliana. È un modello fisso che non dipende dalla libertà o dalla quarantena. “C’è un calo nel numero di infezioni anche [nei paesi] senza chiusure, ed è simile ai paesi con chiusure”, ha scritto nel suo articolo.

“L’espansione del coronavirus è esponenziale? La risposta con i numeri è semplice: no. L’espansione inizia in modo esponenziale ma svanisce rapidamente dopo circa otto settimane”, ha concluso il professor Ben Israel. Il motivo per cui il coronavirus segue uno schema fisso è ancora sconosciuto. “Non ho una spiegazione”, ha detto a Mako, “Ci sono alcune speculazioni: forse è legato al clima, forse il virus ha un suo ciclo di vita”.

Ma che dire dell’Italia e del suo sconcertante tasso di mortalità del 12%?

“Il sistema sanitario in Italia ha i suoi problemi. Non ha niente a che vedere con il coronavirus. Nel 2017 è crollato anche a causa dell’influenza“, ha detto il professorel all’agenzia di stampa. In effetti, il tasso di mortalità del coronavirus in Italia è eccezionalmente alto e ricorda stranamente il loro tasso di mortalità influenzale insolitamente alto. A sostegno di questa teoria, la Germania ha bassi tassi di infezione e di mortalità influenzale e tassi di coronavirus altrettanto bassi.

Il professor Yitzhak Ben Israel conclude nel suo documento di sintesi dell’analisi che i dati degli ultimi 50 giorni indicano che le politiche di chiusura dei paesi in quarantena possono essere sostituite da politiche di distanziamento sociale più moderate. I numeri semplicemente non supportano la quarantena o la chiusura economica.

Sulla ragionevolezza della quarantena e della chiusura senza precedenti di Israele, ha commentato all’agenzia di stampa: “Penso che sia isteria di massa. Non ho altro modo per descriverlo. 4.500 persone muoiono ogni anno a causa dell’influenza in Israele a causa di complicazioni, quindi chiudere il Paese per questo? No, non vedo il motivo di farlo a causa di un’epidemia a basso rischio”.

Mentre le politiche americane rimangono meno restrittive di quelle di Israele, è importante capire le origini della nostra risposta di “isteria di massa”. Il presidente Trump ha sollecitato una forte risposta al coronavirus dopo essersi consultato con il dottor Fauci e il suo team, che si è basato su un modello britannico che prevedeva 2,2 milioni di morti negli Stati Uniti e 500.000 morti nel Regno Unito, ma quel modello è stato sviluppato dal professor Neil Ferguson, che aveva una storia di sopravvalutazione selvaggia dei tassi di mortalità attraverso i suoi modelli di previsione. Il Professor Ferguson era noto per la sua inaffidabilità, e il suo modello di malattia del 2001 è stato criticato come “non adatto allo scopo” dopo aver previsto che fino a 150.000 persone potevano morire nel Regno Unito per il morbo della mucca pazza (177 morti ad oggi). La previsione di morte del coronavirus di Ferguson nel Regno Unito è ora scesa a 20.000 persone, il 4% della previsione originale.

Il professor Yitzhak Ben Israel ha dimostrato matematicamente che le chiusure per coronavirus sono state un errore. È una dura realtà. Gli americani hanno perso il lavoro e le imprese sono fallite perché gli Stati Uniti, insieme alla maggior parte delle nazioni del primo mondo, hanno agito sulle agghiaccianti previsioni di un modello gravemente imperfetto, una lettura dei tarocchi del professor Ferguson. Il senno di poi è 100/100, quindi dobbiamo essere realistici con le nostre critiche. Il presidente Trump non voleva che 2,2 milioni di americani morissero e ha fatto ciò che riteneva necessario per salvarci la vita, affidandosi a un modello che i suoi consiglieri gli hanno detto essere affidabile. È fatta. È successo. Ma non significa che debba continuare il corso.

È passato un mese da quando il nostro Paese ha dichiarato un’emergenza nazionale di coronavirus e la vita come la conoscevamo è finita. Gli americani sono sempre più agitati, non vogliono continuare in questo modo, sapendo che c’è qualcosa che non va. Trump ha percepito che la sua base elettorale è scontenta della presa di potere autoritaria da parte dei nostri governatori e ha ripetutamente dichiarato di voler riaprire il Paese, ma che ha bisogno di più informazioni per prendere la decisione giusta. L’analisi dei dati del professor Yitzhak Ben Israel fornisce a Trump l’assicurazione che ha bisogno di riaprire l’America.

Signor Presidente, la prego di esaminare la ricerca del Professor Yitzhak Ben Israel e di prendere misure coraggiose per mitigare i danni alla nostra economia. Ora che vediamo i dati reali, continuare il corso di chiusura è un errore maggiore, un errore consapevole, che non può più essere giustificato dalle buone intenzioni.

Fonte: townhall.com

Link: https://townhall.com/columnists/marinamedvin/2020/04/15/israeli-professor-shows-virus-follows-fixed-pattern-n2566915

Fonte: https://comedonchisciotte.org/le-chiusure-a-causa-del-coronavirus-sono-state-un-errore-un-professore-israeliano-spiega-che-il-virus-segue-un-modello-fisso/

Re: CORONAVIRUS

05/06/2020, 08:50

Idrossiclorochina in Italia?
Vietata!
Qui la mafia farmaceutica spadroneggia..
L'oms ritira il divieto (ingiustificato)
l'Aifa no!
Nicchia..
Capito?


https://www.repubblica.it/salute/medici ... 68634/amp/

putiferio. L'Oms, il 25 maggio, blocca di punto in bianco le sperimentazioni avviate sulla scorta di un articolo (autore Mandeep Mehra) che, pubblicato sulla prestigiosa rivista britannica The Lancet, sottolinea la pericolosità del farmaco, soprattutto dal punto di vista cardiologico. L'Aifa si allinea, si rifà alla rivista e, a sua volta, ne limita la somministrazione ai soli studi già in corso, ma ne vieta la prescrivibilità: il medico che decidesse di somministrarlo se ne assumerebbe in proprio la responsabilità.
Il dietrofront
Un alt dunque generale a cui però seguono vari dietrofront. In primis quello di Lancet che ritratta con un audit alcune discrepanze colte nel lavoro pubblicato in precedenza. Una marcia indietro, persino degli stessi autori dello studio che hanno chiesto nelle ultime ore di ritirarlo. Li segue a ruota l'Oms che riammette le sperimentazioni intraprese, mentre non recede dal suo veto l'Aifa. Un'intransigenza che fa esplodere la rabbia dei medici. Così scrivono nell'istanza: "Atteso il rilevante impatto che tale sospensione ha e potrebbe avere nella gestione dell'epidemia da Covid-19, alla luce dell'assenza di valide alternative terapeutiche, contestiamo la decisione adottata superficialmente e in contrasto con le preliminari evidenze scientifiche, tra cui i rilevanti dati provenienti dal territorio (Novara, Piacenza, Alessandria, Milano e Treviso)".

Criminali assassini..

Re: CORONAVIRUS

05/06/2020, 11:19

https://notizie.virgilio.it/coronavirus ... ref=libero



Andrea Crisanti,



il virologo dei tamponi di massa in Veneto, nonché professore di microbiologia all’Università di Padova, è tornato a esprimere la sua opinione sull’emergenza coronavirus in occasione di un’intervista concessa al ‘Corriere della Sera’.

Dopo la frecciata già lanciata a Zangrillo, che aveva detto che “il coronavirus clinicamente non esiste più“, Crisanti ha ribadito: “L’epidemia non è come un terremoto o un’inondazione. È un evento dinamico, si muove nel tempo e non si possono trarre delle conclusioni definitive da una singola osservazione. Non ha senso dire che il virus non esiste più, a tutti i livelli: è una follia. Per me esiste”.

E poi: “Se il professor Zangrillo fosse andato a Vo’ Euganeo la prima settimana di gennaio probabilmente avrebbe detto che il virus clinicamente non esisteva. E poi si è visto quello che ha fatto. La verità è che sappiamo troppo poco sui suoi comportamenti per arrivare a una determinazione”.

In merito alla possibilità che il coronavirus abbia ora una “minor capacità penetrativa”, Crisanti ha dichiarato: “Su questo concordo ma è un discorso diverso. Se noi usiamo le mascherine e il distanziamento, si abbassa la carica virale e la capacità penetrativa scende”.

Il virologo ha poi affermato: “Tutti i virus mutano. Esistono delle varianti che si impongono sulle altre e si moltiplicano. Il problema è che non abbiamo ancora abbastanza conoscenze per dire quali siano”.

Per le prossime settimane, Crisanti prevede che “assumendo che ci sia buonsenso da parte di tutti, con il fatto che il virus è sensibile alla temperatura, dovremmo avere un’estate relativamente tranquilla“.

All’orizzonte, però, si profila una possibile seconda ondata di coronavirus in autunno. L’opinione di Crisanti: “La possibilità è elevata e non mi farei trovare impreparato. Bisognerà avere la capacità di intervenire anche nelle parti più remote d’Italia in maniera estremamente aggressiva, stile Vo’ Euganeo. Ci vogliono laboratori mobili che possano fare tamponi. Ogni piccolo focolaio, una zona rossa”.

Crisanti ha poi commentato il negazionismo dei Gilet arancioni che sostengono l’inesistenza del virus: “È gente che vuole dare una chance al virus. Mi fanno pena e anche paura per lo sprezzo del lavoro fatto finora. Direi irresponsabili“.

Re: CORONAVIRUS

05/06/2020, 12:06

Idrossiclorochina, 140 medici contro Aifa.


E Lancet ritira lo studioIdrossiclorochina,



Tre degli autori del paper sul farmaco utilizzato anche per Covid-19 decidono di rivedere la loro posizione. Ma in Italia un gruppo di medici fa un'istanza legale all'Agenzia del farmaco per chiedere di poterlo utilizzare di nuovo per trattare la fase precoce della malattia

di GIUSEPPE DEL BELLO

Idrossiclorochina "vietata": 140 medici insorgono e attaccano l'Aifa. Sì, poi no, adesso non si sa. Regna incertezza e serpeggiano le ipotesi più disparate (anche maligne per eventuali interessi commerciali) sul farmaco che, da decenni in uso per la profilassi della malaria e nel trattamento di patologie reumatologiche, si sarebbe dimostrato efficace a contrastare gli effetti del coronavirus. "Ma decidere se un protocollo terapeutico può essere prescritto o meno non è come sfogliare una margherita per sapere se lui o lei ti ama", premette Serafino Fazio, ex professore di Medicina interna alla Federico II di Napoli che, insieme ad altri colleghi, ha sottoscritto, mettendo con le spalle al muro l'Agenzia del Farmaco, la richiesta di "annullamento della nota del 26 maggio". La nota che sospese "l'autorizzazione all'utilizzo dell'idrossiclorochina per il trattamento del Covid-19 al di fuori degli studi clinici".



Idrossiclorochina, il farmaco che piace ai populisti



DI PIETRO DEL RE


L'istanza di revoca



Molto più di un appello. L'istanza dei camici bianchi (quasi tutti impegnati come medici di medicina generale nell'emergenza Sars-Cov2, soprattutto nel nord del Paese), redatta dagli avvocati Erich Grimaldi e Valentina Piraino e indirizzata al ministero della Salute oltre che all'Aifa, parte dalla confusione scaturita dalle possibili conseguenze negative dell'idrossiclorochina. E mira alla revoca della nota, per consentirne la prescrizione precoce sotto controllo medico.



La storia



Clinici e farmacologi sapevano che l'idrossiclorochina, come tanti altri della sua classe, va somministrato con cautela ai soggetti il cui elettrocardiogramma rivela il cosiddetto "tratto Qt" più lungo del normale. Un'anomalia (spesso genetica) che, se non monitorata durante il trattamento, può sfociare in un'aritmia cardiaca. Agli inizi della pandemia, tra i tanti farmaci già utilizzati per altre patologie, si iniziò a somministrare anche il Plaquenil (nome commerciale dell'idrossiclorochina). Il risultato si dimostrò spesso positivo: se assunto nei primi giorni dall'insorgenza dei sintomi, riusciva a bloccare la progressione della malattia e, soprattutto, a evitare la conseguenza peggiore, cioè l'approdo in Terapia intensiva.

MEDICINA E RICERCA


Perché Trump mette a rischio la sua salute assumendo idrossiclorochina


DI IRMA D'ARIA


I contrasti


La comunità scientifica subito si spaccò: da una parte i sostenitori della validità terapeutica ottenuta sui pazienti trattati, dall'altra gli scettici che esprimevano seri dubbi su casi ritenuti "aneddotici". Torto e ragione per entrambe le fazioni, di fatto l'idrossiclorochina sarà autorizzata dall'Aifa il 17 marzo, permettendo anche l'avvio della sperimentazione clinica e consentendo la somministrazione territoriale e ospedaliera.

Poi, il putiferio. L'Oms, il 25 maggio, blocca di punto in bianco le sperimentazioni avviate sulla scorta di un articolo (autore Mandeep Mehra) che, pubblicato sulla prestigiosa rivista britannica The Lancet, sottolinea la pericolosità del farmaco, soprattutto dal punto di vista cardiologico. L'Aifa si allinea, si rifà alla rivista e, a sua volta, ne limita la somministrazione ai soli studi già in corso, ma ne vieta la prescrivibilità: il medico che decidesse di somministrarlo se ne assumerebbe in proprio la responsabilità.


Il dietrofront


Un alt dunque generale a cui però seguono vari dietrofront. In primis quello di Lancet che ritratta con un audit alcune discrepanze colte nel lavoro pubblicato in precedenza. Una marcia indietro, persino degli stessi autori dello studio che hanno chiesto nelle ultime ore di ritirarlo. Li segue a ruota l'Oms che riammette le sperimentazioni intraprese, mentre non recede dal suo veto l'Aifa. Un'intransigenza che fa esplodere la rabbia dei medici.

Così scrivono nell'istanza: "Atteso il rilevante impatto che tale sospensione ha e potrebbe avere nella gestione dell'epidemia da Covid-19, alla luce dell'assenza di valide alternative terapeutiche, contestiamo la decisione adottata superficialmente e in contrasto con le preliminari evidenze scientifiche, tra cui i rilevanti dati provenienti dal territorio (Novara, Piacenza, Alessandria, Milano e Treviso)".



L'uso precoce è utile


Osserva Pietro Luigi Garavelli, direttore di Malattie infettive dell'ospedale universitario Maggiore della Carità di Novara: "Il Plaquenil si è rivelato efficace nel curare i pazienti nelle fasi inziali della malattia. Mi riferisco ai soggetti che da poco tempo presentano febbre accompagnata da tonsillite e/o tosse secca e/o dispnea e, talvolta, da diarrea. Non altrettanto efficace si è dimostrato nelle fasi più avanzate dell'infezione, quindi in pazienti ricoverati. Insomma, il Plaquenil è valido se somministrato all'inizio e non successivamente.

Tra l'altro, sotto controllo del medico è un farmaco maneggevole che ci ha consentito di trattare i pazienti a domicilio, evitandone il ricovero e il tracollo del sistema sanitario. È questa la base del protocollo "Covid a casa" definito nell'alessandrino.


Con la sospensione dell'Aifa è stata tolta un'alternativa. C'è il Remdesivir (circa 1000 euro a fiala, ndr), che inibisce alcuni meccanismi di replicazione del virus, ma è limitato all'uso ospedaliero, a pochi centri selezionati e non disponibile in grande quantità. Il meccanismo del Plaquenil? Da un lato rende l'ambiente cellulare ostile alla replicazione virale, dall'altro esercita un'azione immunomodulante, ben sapendo che gli effetti dell'infezione da Covid-19 in fase avanzata sono dovuti alla disregolazione del sistema immunitario".



https://www.repubblica.it/salute/medici ... 258468634/

Re: CORONAVIRUS

05/06/2020, 16:14

Covid-19 è un ibrido, ricombinazione di due coronavirus diversi


Quando ci si mette Madre Natura fa sembrare i nostri migliori ingegneri genetici dei pivellini. Un nuovo studio di un team di esperti statunitensi supporta l’ipotesi che il nuovo coronavirus Sars-Cov-2 sia un ibrido frutto di un esperimento naturale: un coronavirus dei pipistrelli e uno dei pangolini avrebbero infettato lo stesso organismo e durante la replicazione del loro genoma per caso, per un errore del macchinario molecolare, pezzi di rna di origine diversa si sarebbero fusi insieme, generando quella chimera che ha infettato il mondo. La ricerca è stata pubblicata su Science Advances.
Somigliante ma non troppo

Le migliaia di sequenze genomiche di Sars-Cov-2 oggi disponibili continuano a dirci la stessa cosa: il nuovo coronavirus assomiglia tantissimo a diversi coronavirus dei pipistrelli, ma a nessuno abbastanza (nessuno infatti è in grado di infettare l’essere umano); e assomiglia anche tantissimo a un coronavirus dei pangolini ma solo nella regione che codifica per la proteina spike (quella che usa per infettare le cellule anche umane) e per il resto è abbastanza diverso.

Se all’inizio questi dati mandavano in confusione, ora invece, almeno secondo il nuovo vasto studio statunitense, possiamo essere ragionevolmente sicuri che siano affidabili. Confrontando il genoma di Sars-Cov-2 con quello di 43 coronavirus conosciuti in diverse altre specie – pipistrelli, pangolini e essere umano compreso – i ricercatori hanno individuato i siti di ricombinazione, confermando che Sars-Cov-2 è probabilmente un ibrido naturale, in cui pezzi di un virus si sono fusi con i pezzi di un altro.
Come nasce un virus ibrido

Il processo si chiama ricombinazione ed è possibile se due virus diversi infettano lo stesso ospite nello stesso momento e sequestrano l’apparato molecolare della cellula per replicarsi. In questi casi per i virus a rna come i coronavirus può succedere che l’enzima (l’rna-polimerasi cellulare) che sta copiando un filamento di rna di uno dei due virus si blocchi e si stacchi, ma poi si leghi a un’altra molecola di rna, simile ma magari dell’altro virus, e riprenda a lavorare in coda alla copia precedente. Così genera una nuova molecola di rna virale in cui i geni di due virus diversi sono uniti tra loro.
Non tutto è possibile

Lo studio corrobora le ipotesi avanzate in precedenza, e allo stesso tempo identifica i limiti della ricombinazione (ci sono fusioni che non generano nulla), mettendo in luce quei geni che sono essenziali per ottenere un virus funzionante e che dunque non ammettono cambiamenti nella propria sequenza. Informazioni importanti per noi perché forniscono indizi sui punti deboli del virus, che potrebbero essere sfruttati per sviluppare strategie preventive e terapeutiche.
Nuove pandemie: non se ma quando

Il nuovo studio, però, ci conferma anche una storia inquietante: all’interno di un organismo ospite (che sia un pipistrello, un pangolino, un pollo o un maiale) Madre Natura fa continuamente esperimenti con i virus (alcuni li conosciamo, molti altri di certo no) sottoponendoli a una pressione selettiva i cui risultati sono difficili da prevedere. Sars e Mers avrebbero dovuto metterci sul chi vive e i governi avrebbero dovuto prestare orecchio agli avvertimenti della comunità scientifica e delle autorità sanitarie sulla misteriosa malattia X. Ora abbiamo avuto la prova che nuove pandemie non sono questione di se ma di quando.



https://www.galileonet.it/coronavirus-i ... -naturale/


Vorrei sottolineare che questi processi in natura sono rari (forse impossibile)


Un esempio come il frumento selvatico è diventato il grano che conosciamo oggi, sicuramente non è stata madre natura

Nelle origini di diverse piante attuali si può ipotizzare una ricerca genetica, svolta in periodi molto antichi. Il frumento, per esempio, apparve misteriosamente nello stesso periodo dell’esplosione agricola in Armenia e in Anatolia (moderna Turchia) verso il 8000 a.C. Prima, il frumento era soltanto un’erba selvatica, ma come risultato non di uno, ma tre “accidenti genetici” – come li definiscono gli storici tradizionalisti – la pianta fu improvvisamente trasformata in una ricca e nutriente fonte di cibo.
Innanzitutto, il frumento selvatico fu incrociato con un’erba da pascolo naturale, e i quattordici cromosomi dell’uno si combinarono con i quattordici dell’altra a produrre una nuova pianta, più robusta, chiamata emmer, con ventotto cromosomi. Poi, in breve tempo, l’ibrido emmer fu nuovamente incrociato con un’altra “erba da pascolo” per creare una pianta con spighe molto più grandi, con quarantatue cromosomi.
Infine, si ebbe una terza mutazione. Uno dei quarantadue cromosomi subì una mutazione. Se ciò non fosse accaduto, il frumento che oggi conosciamo, che nutrì i primi contadini armeni e tutti i loro successori, non sarebbbe mai esistito. Il fatto che queste combinazioni e alterazioni genetiche siano avvenute tutte casualmente, in un periodo piuttosto breve, è in contrasto con tutte le leggi della probabilità.



viewtopic.php?t=8492

Re: CORONAVIRUS

05/06/2020, 18:16

vimana131 ha scritto:
Covid-19 è un ibrido, ricombinazione di due coronavirus diversi


Quando ci si mette Madre Natura fa sembrare i nostri migliori ingegneri genetici dei pivellini. Un nuovo studio di un team di esperti statunitensi supporta l’ipotesi che il nuovo coronavirus Sars-Cov-2 sia un ibrido frutto di un esperimento naturale: un coronavirus dei pipistrelli e uno dei pangolini avrebbero infettato lo stesso organismo e durante la replicazione del loro genoma per caso, per un errore del macchinario molecolare, pezzi di rna di origine diversa si sarebbero fusi insieme, generando quella chimera che ha infettato il mondo. La ricerca è stata pubblicata su Science Advances.
Somigliante ma non troppo

Le migliaia di sequenze genomiche di Sars-Cov-2 oggi disponibili continuano a dirci la stessa cosa: il nuovo coronavirus assomiglia tantissimo a diversi coronavirus dei pipistrelli, ma a nessuno abbastanza (nessuno infatti è in grado di infettare l’essere umano); e assomiglia anche tantissimo a un coronavirus dei pangolini ma solo nella regione che codifica per la proteina spike (quella che usa per infettare le cellule anche umane) e per il resto è abbastanza diverso.

Se all’inizio questi dati mandavano in confusione, ora invece, almeno secondo il nuovo vasto studio statunitense, possiamo essere ragionevolmente sicuri che siano affidabili. Confrontando il genoma di Sars-Cov-2 con quello di 43 coronavirus conosciuti in diverse altre specie – pipistrelli, pangolini e essere umano compreso – i ricercatori hanno individuato i siti di ricombinazione, confermando che Sars-Cov-2 è probabilmente un ibrido naturale, in cui pezzi di un virus si sono fusi con i pezzi di un altro.
Come nasce un virus ibrido

Il processo si chiama ricombinazione ed è possibile se due virus diversi infettano lo stesso ospite nello stesso momento e sequestrano l’apparato molecolare della cellula per replicarsi. In questi casi per i virus a rna come i coronavirus può succedere che l’enzima (l’rna-polimerasi cellulare) che sta copiando un filamento di rna di uno dei due virus si blocchi e si stacchi, ma poi si leghi a un’altra molecola di rna, simile ma magari dell’altro virus, e riprenda a lavorare in coda alla copia precedente. Così genera una nuova molecola di rna virale in cui i geni di due virus diversi sono uniti tra loro.
Non tutto è possibile

Lo studio corrobora le ipotesi avanzate in precedenza, e allo stesso tempo identifica i limiti della ricombinazione (ci sono fusioni che non generano nulla), mettendo in luce quei geni che sono essenziali per ottenere un virus funzionante e che dunque non ammettono cambiamenti nella propria sequenza. Informazioni importanti per noi perché forniscono indizi sui punti deboli del virus, che potrebbero essere sfruttati per sviluppare strategie preventive e terapeutiche.
Nuove pandemie: non se ma quando

Il nuovo studio, però, ci conferma anche una storia inquietante: all’interno di un organismo ospite (che sia un pipistrello, un pangolino, un pollo o un maiale) Madre Natura fa continuamente esperimenti con i virus (alcuni li conosciamo, molti altri di certo no) sottoponendoli a una pressione selettiva i cui risultati sono difficili da prevedere. Sars e Mers avrebbero dovuto metterci sul chi vive e i governi avrebbero dovuto prestare orecchio agli avvertimenti della comunità scientifica e delle autorità sanitarie sulla misteriosa malattia X. Ora abbiamo avuto la prova che nuove pandemie non sono questione di se ma di quando.


https://www.galileonet.it/coronavirus-i ... -naturale/

Vorrei sottolineare che questi processi in natura sono rari (forse impossibile)

Un esempio come il frumento selvatico è diventato il grano che conosciamo oggi, sicuramente non è stata madre natura

Nelle origini di diverse piante attuali si può ipotizzare una ricerca genetica, svolta in periodi molto antichi. Il frumento, per esempio, apparve misteriosamente nello stesso periodo dell’esplosione agricola in Armenia e in Anatolia (moderna Turchia) verso il 8000 a.C. Prima, il frumento era soltanto un’erba selvatica, ma come risultato non di uno, ma tre “accidenti genetici” – come li definiscono gli storici tradizionalisti – la pianta fu improvvisamente trasformata in una ricca e nutriente fonte di cibo.
Innanzitutto, il frumento selvatico fu incrociato con un’erba da pascolo naturale, e i quattordici cromosomi dell’uno si combinarono con i quattordici dell’altra a produrre una nuova pianta, più robusta, chiamata emmer, con ventotto cromosomi. Poi, in breve tempo, l’ibrido emmer fu nuovamente incrociato con un’altra “erba da pascolo” per creare una pianta con spighe molto più grandi, con quarantatue cromosomi.
Infine, si ebbe una terza mutazione. Uno dei quarantadue cromosomi subì una mutazione. Se ciò non fosse accaduto, il frumento che oggi conosciamo, che nutrì i primi contadini armeni e tutti i loro successori, non sarebbbe mai esistito. Il fatto che queste combinazioni e alterazioni genetiche siano avvenute tutte casualmente, in un periodo piuttosto breve, è in contrasto con tutte le leggi della probabilità.



viewtopic.php?t=8492

lasciando stare se sia un caso fortuito la ricombinazione del virus covid con gli esiti, negativi, accaduti,
mi sembra di capire che il suggerimento, riguardo al frumento, è che devono essere stati gli alieni a fare apparire il frumento con l'utilizzo nutritivo...
dato che i contadini sicuramente non potevano improvvisare dal basso della loro conoscenza una simile apparizione di una nuova pianta con il valore nutritivo
questi alieni devono essere degli autentici benefattori dell'umanità
[:297]

Re: CORONAVIRUS

05/06/2020, 19:23

ma si può?!?
questi mafiosi dell'aifa, altro che messina denaro e provenzano...
andrebbero messi al gabbio..
praticamente stragisti..


Firefox_Screenshot_2020-06-05T17-21-39.324Z.png

Re: CORONAVIRUS

06/06/2020, 17:07

Zelman ha scritto:
vimana131 ha scritto:
Covid-19 è un ibrido, ricombinazione di due coronavirus diversi


Quando ci si mette Madre Natura fa sembrare i nostri migliori ingegneri genetici dei pivellini. Un nuovo studio di un team di esperti statunitensi supporta l’ipotesi che il nuovo coronavirus Sars-Cov-2 sia un ibrido frutto di un esperimento naturale: un coronavirus dei pipistrelli e uno dei pangolini avrebbero infettato lo stesso organismo e durante la replicazione del loro genoma per caso, per un errore del macchinario molecolare, pezzi di rna di origine diversa si sarebbero fusi insieme, generando quella chimera che ha infettato il mondo. La ricerca è stata pubblicata su Science Advances.
Somigliante ma non troppo

Le migliaia di sequenze genomiche di Sars-Cov-2 oggi disponibili continuano a dirci la stessa cosa: il nuovo coronavirus assomiglia tantissimo a diversi coronavirus dei pipistrelli, ma a nessuno abbastanza (nessuno infatti è in grado di infettare l’essere umano); e assomiglia anche tantissimo a un coronavirus dei pangolini ma solo nella regione che codifica per la proteina spike (quella che usa per infettare le cellule anche umane) e per il resto è abbastanza diverso.

Se all’inizio questi dati mandavano in confusione, ora invece, almeno secondo il nuovo vasto studio statunitense, possiamo essere ragionevolmente sicuri che siano affidabili. Confrontando il genoma di Sars-Cov-2 con quello di 43 coronavirus conosciuti in diverse altre specie – pipistrelli, pangolini e essere umano compreso – i ricercatori hanno individuato i siti di ricombinazione, confermando che Sars-Cov-2 è probabilmente un ibrido naturale, in cui pezzi di un virus si sono fusi con i pezzi di un altro.
Come nasce un virus ibrido

Il processo si chiama ricombinazione ed è possibile se due virus diversi infettano lo stesso ospite nello stesso momento e sequestrano l’apparato molecolare della cellula per replicarsi. In questi casi per i virus a rna come i coronavirus può succedere che l’enzima (l’rna-polimerasi cellulare) che sta copiando un filamento di rna di uno dei due virus si blocchi e si stacchi, ma poi si leghi a un’altra molecola di rna, simile ma magari dell’altro virus, e riprenda a lavorare in coda alla copia precedente. Così genera una nuova molecola di rna virale in cui i geni di due virus diversi sono uniti tra loro.
Non tutto è possibile

Lo studio corrobora le ipotesi avanzate in precedenza, e allo stesso tempo identifica i limiti della ricombinazione (ci sono fusioni che non generano nulla), mettendo in luce quei geni che sono essenziali per ottenere un virus funzionante e che dunque non ammettono cambiamenti nella propria sequenza. Informazioni importanti per noi perché forniscono indizi sui punti deboli del virus, che potrebbero essere sfruttati per sviluppare strategie preventive e terapeutiche.
Nuove pandemie: non se ma quando

Il nuovo studio, però, ci conferma anche una storia inquietante: all’interno di un organismo ospite (che sia un pipistrello, un pangolino, un pollo o un maiale) Madre Natura fa continuamente esperimenti con i virus (alcuni li conosciamo, molti altri di certo no) sottoponendoli a una pressione selettiva i cui risultati sono difficili da prevedere. Sars e Mers avrebbero dovuto metterci sul chi vive e i governi avrebbero dovuto prestare orecchio agli avvertimenti della comunità scientifica e delle autorità sanitarie sulla misteriosa malattia X. Ora abbiamo avuto la prova che nuove pandemie non sono questione di se ma di quando.


https://www.galileonet.it/coronavirus-i ... -naturale/

Vorrei sottolineare che questi processi in natura sono rari (forse impossibile)

Un esempio come il frumento selvatico è diventato il grano che conosciamo oggi, sicuramente non è stata madre natura

Nelle origini di diverse piante attuali si può ipotizzare una ricerca genetica, svolta in periodi molto antichi. Il frumento, per esempio, apparve misteriosamente nello stesso periodo dell’esplosione agricola in Armenia e in Anatolia (moderna Turchia) verso il 8000 a.C. Prima, il frumento era soltanto un’erba selvatica, ma come risultato non di uno, ma tre “accidenti genetici” – come li definiscono gli storici tradizionalisti – la pianta fu improvvisamente trasformata in una ricca e nutriente fonte di cibo.
Innanzitutto, il frumento selvatico fu incrociato con un’erba da pascolo naturale, e i quattordici cromosomi dell’uno si combinarono con i quattordici dell’altra a produrre una nuova pianta, più robusta, chiamata emmer, con ventotto cromosomi. Poi, in breve tempo, l’ibrido emmer fu nuovamente incrociato con un’altra “erba da pascolo” per creare una pianta con spighe molto più grandi, con quarantatue cromosomi.
Infine, si ebbe una terza mutazione. Uno dei quarantadue cromosomi subì una mutazione. Se ciò non fosse accaduto, il frumento che oggi conosciamo, che nutrì i primi contadini armeni e tutti i loro successori, non sarebbbe mai esistito. Il fatto che queste combinazioni e alterazioni genetiche siano avvenute tutte casualmente, in un periodo piuttosto breve, è in contrasto con tutte le leggi della probabilità.



viewtopic.php?t=8492

lasciando stare se sia un caso fortuito la ricombinazione del virus covid con gli esiti, negativi, accaduti,
mi sembra di capire che il suggerimento, riguardo al frumento, è che devono essere stati gli alieni a fare apparire il frumento con l'utilizzo nutritivo...
dato che i contadini sicuramente non potevano improvvisare dal basso della loro conoscenza una simile apparizione di una nuova pianta con il valore nutritivo
questi alieni devono essere degli autentici benefattori dell'umanità
[:297]



Senza scomodare gli alieni esiste anche la teoria ex-terrestre

viewtopic.php?f=3&t=3384&p=533029#p533029

Re: CORONAVIRUS

06/06/2020, 17:44

Covid-19 è un ibrido, ricombinazione di due coronavirus diversi


Quando ci si mette Madre Natura fa sembrare i nostri migliori ingegneri genetici dei pivellini. Un nuovo studio di un team di esperti statunitensi supporta l’ipotesi che il nuovo coronavirus Sars-Cov-2 sia un ibrido frutto di un esperimento naturale:
...............bla bla bla.........


Ma il laboratori di armi biologiche lavorano sotto copertura solo per far concorrenza a:
Immagine

Sperimentano nuovi ingredienti da inserire nei tortellini ??????
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