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 Oggetto del messaggio: Re: La guerra in Siria
MessaggioInviato: 12/04/2018, 10:01 
spero che ne buttino giù un pò di sti aerei,
poi vediamo..
pagliacci..

sentite qua..


http://www.corriere.it/esteri/18_aprile ... c092.shtml
Dunque equilibrismo politico, tattico e diplomatico. Più tagliente Gerusalemme, secondo segmento della crisi: «Se l’Iran agisce dalla Siria contro Israele, Assad e il suo regime pagheranno il prezzo… Scompariranno dalla mappa».

capito?
se lo dice ahkmadinajad
sull'entità sionista,
strali, latrati, crimine galattico,
lo dicono i sionisti,
tutto ok..

normale no?

ormai i propagandisti con la qualifica di giornalisti
non c fanno neanche più caso..



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https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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 Oggetto del messaggio: Re: La guerra in Siria
MessaggioInviato: 12/04/2018, 10:53 
Loro possono perché sono "eletti"...

Comunque ho idea che la "coalizione di volenterosi" faccia sul serio, evidentemente si aspettano che i siriani si lascino massacrare come un Gheddafi qualunque.

Almeno sono saltate fuori le vere intenzioni, ovvero distruggere Siria e Iran, dell'Isis non gli è mai importato, anzi... Adesso che i loro alleati jihadisti sono volati in cielo hanno deciso di intervenire in prima persona...



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 Oggetto del messaggio: Re: La guerra in Siria
MessaggioInviato: 12/04/2018, 12:04 
è ovvio che le intenzioni sono quelle, è palese sotto gli occhi di tutti, mi sembra di essere in matrix nessuno vede o se ne accorge. pure qua sul forum l'ho scritto decine di volte. sono tre gli stati nel mondo senza banca centrale rothschild e amici: korea del nord, siria e iran punto. guarda caso lo erano pure libia, cuba e sudan tutte e tre addomesticate con la forza o con le buone vedesi cuba.
è palese che saranno le prossime vittime questi tre stati, non si vogliono arrendere con le buone? allora sarà guerra non si scampa. poi petrolio, gas ecc.. sono solo un contorno, ma l'obiettivo principale è quello sottometterle all'nwo, finanza deviata,1%, illuminati chiamateli come volete. lo dimostrano i fatti non sono robe da cospirazione.


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 Oggetto del messaggio: Re: La guerra in Siria
MessaggioInviato: 12/04/2018, 12:11 
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Il Regno Unito è pronto ad attaccare la Siria. Secondo quanto riportato dai media britannici, il governo di Londra avrebbe deciso nelle ultime ore di accettare la proposta degli Stati Uniti di colpire il territorio siriano. Ancora ignote le modalità con cui avverrà questo attacco, ma dai movimenti dei mezzi militari del Regno, è possibile intuire alcune linee.

Come riportato dal quotidiano britannico The Times, gli aerei della Royal Air Force (Raf) sono a Cipro pronti a svolgere un’azione militare contro la Siria, non appena il governo britannico darà il semaforo verde all’operazione. I jet della Raf sono già in stato di allerta nella base aerea di Akrotiri, che il Regno Unito ha usato per lanciare operazioni aeree nel quadro della coalizione internazionale a guida Usa contro lo Stato islamico. E che ora potrebbe cambiare radicalmente scopo.

“Abbiamo degli aerei sulla pista di Akrotiri. Siamo pronti”, ha detto una fonte britannica a Cipro. Qui la presenza militare britannica è aumentata sensibilmente nelle ultime settimane. Per molti sarà una delle principali basi da cui potrebbe partire l’attacco alla Siria da parte delle potenze occidentali.

Il primo ministro britannico Theresa May terrà oggi una riunione d’emergenza con il suo gabinetto per la sicurezza per discutere la risposta di Londra al presunto attacco chimico di sabato nella città di Douma, alla periferia di Damasco. May ha già espresso la sua disponibilità a partecipare a un intervento militare che gli Stati Uniti e la Francia hanno promesso di lanciare in risposta al presunto attacco chimico da parte dell’esercito siriano.

Secondo quanto riportato dal The Telegraph, il primo ministro britannico avrebbe inoltre ordinato l’invio di sottomarini britannici verso la costa siriana. L’ordine è di tenersi distanti a tal punto da poter colpire il territorio siriano senza essere facile bersaglio. Gli attacchi, secondo il quotidiano britannico, potrebbero partire già oggi.

Il quotidiano del Regno , che cita fonti del governo di Londra, ha spiegato che Londra sta “facendo tutto il necessario” per essere in grado di lanciare missili da crociera Tomahawk dai suoi sottomarini, contro posizioni militari in Siria. E Theresa May, come riporta la Bbc, Theresa May sarebbe pronta ad autorizzare l’attacco anche senza previo passaggio in parlamento. Il primo ministro ha affermato che i funzionari del governo ritengono che sia necessaria una risposta immediata e urgente. Senza passare per il consenso del parlamento.

Il tweet di Donald Trump di ieri, in cui avvertiva la Russia dell’arrivo di missili “intelligenti”, sembra dunque aver raggiunto anche gli alleati occidentali. Francia e Regno Unito sembrano aver sciolto le riserve. E ci sono alcuni governi arabi che avrebbero dato l’ok a un loro supporto. Per la Siria sono ore di altissima tensione. E non a caso nelle ultime ore l’aeronautica siriana ha spostato molti mezzi in varie basi del Paese.

http://www.occhidellaguerra.it/gran-bretagna-siria/



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 Oggetto del messaggio: Re: La guerra in Siria
MessaggioInviato: 12/04/2018, 12:13 
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La Francia sembra effettivamente pronta a colpire la Siria. Le ultime notizie riportate da Le Figaro, confermano che Parigi è prossima all’intervento. Secondo il quotidiano francese, i caccia Rafale dell’aeronautica francese sono giù pronti in pista nella base di Saint-Dizier, nell’Alta Marna. Tutti in attesa dell’ordine del presidente Emmanuel Macron di partire alla volta dei cieli siriani.

Tra i vari scenari previsti dalla Difesa francese, l’invio di Rafale armati di missili Scalp sembra il più credibile. La loro gittata dichiarata è superiore ai 250 km, il che consentirebbe ai piloti di rimanere al di fuori dalla portata della difesa aerea siriana. Non un dato irrilevante: Parigi non vuole rischiare. L’intervento francese, secondo Macron, deve essere assolutamente in grado di evitare perdite all’Armée de l’air.
Da dove decollerebbero i Rafale

La Francia ha due basi relativamente vicine, alla Siria. Una in Giordania, utilizzata per la guerra contro lo Stato islamico, l’altra negli Emirati Arabi Uniti. I due Paesi dovrebbero però autorizzare Parigi all’utilizzo delle basi. Per la Giordania, tutto dipenderà da come si pone nei confronti degli Stati Uniti, ma vorrebbe evitare di avere il suo territorio utilizzato per attacchi in Siria. Rischierebbe di diventare, ovviamente, un obiettivo. Oltre che minare i rapporti con le potenze coinvolte alleate di Damasco.

Gli Emirati potrebbero effettivamente autorizzare l’intervento ma è anche vero che Abu Dhabi ha sempre assunto una sua posizione peculiare nello scacchiere mediorientale. Gli Emirati sono troppo vicini all’Iran e sono molti gli interessi economici che li legano. Inoltre, gli Emirati non vorrebbero dare un aiuto all’Arabia Saudita, a cui competono la supremazia sulla Penisola Arabica.

La portaerei Charles-de-Gaulle è in porto a Tolone per riparazioni che dureranno diversi mesi. Impossibile dunque pensare all’utilizzo della portaerei considerata il fiore all’occhiello della marina francese.

Rimane l’opzione di un decollo dalla Francia. Molti esperti considerano questa l’opzione più attuabile nell’immediato. E infatti i Rafale sono già pronti a Saint-Dizier in attesa del semaforo verde. Ma c’è una grosso limite: la distanza. Come scritto su Liberation, la distanza fra Francia e Siria che richiederebbe comunque diversi rifornimenti in volo. Sinonimo di un’operazione molto più complessa, molto più costosa e potenzialmente più lunga per la sua realizzazione. Di certo, un decollo dalle basi francesi non comporterebbe l’effetto sorpresa. Ma potrebbero poi usare le portaerei americane come base, essendo i Rafale perfettamente compatibili con i mezzi Usa, come ricordato ieri.
Anche la Marina è in stato di allerta

Anche i mezzi della Marina potrebbero essere messi a disposizione per un eventuale raid contro obiettivi dell’esercito siriano. La fregata Aquitaine è posizionata da qualche giorno nel Mediterraneo orientale.

La fregata, ua delle più moderne della flotta di Parigi, è equipaggiata con 16 missili da crociera e 16 missili terra-aria. Attualmente sta operando al largo delle coste libanesi accanto alle navi statunitensi come parte del contingente francese che combatte i terroristi dello Stato islamico in Siria e in Iraq. Ma è evidente che potrebbe essere utilizzata anche per l’attacco contro il governo di Bashar al Assad.

Non a caso, come riportato da Reuters, un aereo da guerra russo ha sorvolato la Aquitaine a bassa quota nel Mediterraneo orientale. Le fonti della Marina francese hanno parlato di una “deliberata violazione dei regolamenti internazionali”. L’aereo russo, stando a quanto dichiarato dal ministero, sembra fosse carico di bombe.

http://www.occhidellaguerra.it/siria-francia-attacco/



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 Oggetto del messaggio: Re: La guerra in Siria
MessaggioInviato: 12/04/2018, 12:17 
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La Russia ha definitivamente scelto il MiG-31 come piattaforma aerea per lanciare la nuova arma ipersonica che terrorizza la Nato. Il missile antinave Kh-47M2 Kinzhal, secondo quanto riportano gli analisti militari intervistati dall’agenzia Tass, è “l’arma adeguata” da schierare nel distretto militare meridionale data la necessità di “tenere sotto controllo l’area del Mar Nero, [e altre aree] dove le navi da guerra della Nato armate di missili da crociera a lungo raggio Tomahawk entrano regolarmente”, rappresentando una minaccia per i sistemi missilistici strategici nella parte europea della Russia. Il sistema Kinzhal è stato progettato proprio per dissuadere queste intrusioni e “devono saperlo”, ha aggiunto l’esperto militare Viktor Litovkin.

In prossimità dell’area del Mer Nero si trova la Siria, “Dove i nostri interessi si affacciano sulla costa orientale del Mar Mediterraneo, e dove si trovano le basi militari di Hmeymim e Tartus.” hanno ricordato gli analisti russi, “Non è escluso che il Kinzhal possa anche tornare utile in questa regione, tanto più che la distanza dalla regione di Krasnodar alla Siria non è molta: ad un jet da combattimento come il Mig-31 basta mezz’ora di volo”.

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Secondo quanto riportato dal Ministero della Difesa russo gli equipaggi degli intercettori Mig-31 – designazione Nato “Foxhound” – convertiti per trasportare i sistemi d’arma ipersonici aerotrasportati Kinzhal (BM) schierati nel distretto militare meridionale hanno già eseguito all’incirca 250 voli diurni e notturni in varie condizioni meteorologiche dall’inizio del 2018: ossia da quando il missile è stato testato con successo innescando la preoccupazione della Nato. Nel marzo 2018 il mondo ha appreso che la Russia possedeva il sistema missilistico Kinzhal, missile ipersonico trasportabili e lanciabile da un vettore aereo, progettato per distruggere bersagli terrestri e marittimi. Il Mig-31, piattaforma prescelta per portare il Kinzhal, può salire fino ad un’altitudine di 25 km con un’accelerazione di 3.000 km / h. Una volta lanciato, il missile ipersonico a bassa firma radar inizia il suo volo autonomo per ‘consegnare’ il suo carico convenzionale o nucleare e convenzionali a obiettivi sita a una distanza di oltre 2.000 km, ingannando le difese anti-aeree avversarie. Secondo i report russi il Kinzhal non avrebbe rivali nel mondo.
L’invulnerabilità del Kinzhal

Sganciato da un MiG-31BM il Kinzhal raggiunge la velocità ipersonica – oltre 10 volte la velocità del suono/ Mach 10 – e manovra autonomamente in tutte le sezioni della sua traiettoria di volo. Secondo il parere del viceministro della Difesa russo Yuri Borisov “Ciò consente di avvicinarsi a un obiettivo abbastanza rapidamente rispetto, ad esempio, ai missili cruise che volano ad una velocità di crociera media di circa 850-900 km / h, cioè la specificità primaria è la velocità”. Come seconda caratteristica specifica, è in grado di manovrare durante il suo volo con l’aiuto del controllo aerodinamico, dunque di bypassare le reti di difesa antiaerea poste a protezione dell’obiettivo che s’intente eliminare. Qualunque scudo antimissile, secondo le parole del viceministro russo, diventa permeabile. Ciò rende al contempo il missile Kinzhal un’arma invulnerabile.”Nella sezione finale della traiettoria di volo, viene attivata una testata homing, per garantire l’accuratezza e la selettività richieste per l’innesto dell’obiettivo in qualsiasi momento del giorno o della notte”. Il Kinzhal non avrebbe possibilità di non andare a segno una volta lanciato.
Il MiG-31 “Segugio”

Primo aereo da combattimento di quarta generazione sovietico, sviluppato negli anni ’70 dal Design Bureau 155 (oggi il MiG della Russian Aircraft Corporation), il Mig-31 ‘Foxhound’ (Микояна и Гуревича МиГ-31) è un caccia intercettore biposto sviluppato per essere più veloce e ‘risolutivo’ del suo predecessore: il Mig-25 ‘Foxbat’. Sviluppato per contrastare incursioni di bombardieri strategici e missili da crociera, è considerato dalla Difesa russo tuttora ‘unico’ per le sue capacità di velocità e altitudine – due anni fa ha stabilito un nuovo record di volo non-stop di 7 ore e 4 minuti (con due operazioni di rifornimento in volo). Dei circa 280 i MiG-31 in forza alle divisioni aerospaziali ed aeronautiche navali russe, potrebbero essere oltre 50 i velivoli convertiti della versione multiruolo BM che permetterebbe il trasporto e il lancio dei Kinzhal.

http://www.occhidellaguerra.it/la-rispo ... ella-nato/



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 Oggetto del messaggio: Re: La guerra in Siria
MessaggioInviato: 12/04/2018, 12:28 
Immagine

L'escalation potrebbe riguardare anche le dieci basi iraniane già individuate da Israele sul territorio siriano. Improbabile che nel mirino finiscano direttamente i russi con almeno 3000 uomini, forze aeree e navali. Però saranno comunque coinvolti grazie alle «bolle» di difesa con il sistema antiaereo S-400 Triumf, che hanno creato nelle zone strategiche del paese. Missili o caccia alleati verranno intercettati in uno scenario da prove generali di terza guerra mondiale.

Il piano minimo di rappresaglia, come lo scorso anno, potrebbe colpire la base militare di Al Dumayr, ad est di Douma, da dove sarebbero partiti gli elicotteri siriani con i barili di cloro. Accusa tutta da provare, ma basterebbe il lancio della cinquantina di missili Tomawak a bordo delle due navi da guerra Usa, Donald Cook e Porter. Per non parlare del sottomarino nucleare presente nell'area con 154 missili.

Un secondo livello dell'escalation è ridurre in cenere i resti dell'aviazione siriana rimessa in piedi dai russi colpendo più basi aeree contemporaneamente. Gli attacchi agli aeroporti militari potrebbero allargarsi ai centri di comando e controllo spesso misti con esperti iraniani e russi. In cima alla lista, soprattutto dal punto di vista simbolico, ci sarebbe il palazzo presidenziale di Assad a Damasco, che Donal Trump ha definito «animale». Non a caso il presidente siriano sarebbe già stato trasferito in un luogo più sicuro. E pure le forze governative stanno evacuando le basi nel mirino.

Per colpire un numero così ampio di obiettivi gli americani avrebbero bisogno di centinaia di caccia bombardieri e degli alleati francesi e inglesi. Non solo: i raid, per essere efficaci, dovrebbero durare per giorni. Però la prima portaerei, Uss Harry Truman, arriverà a fine mese. Nessuno vorrebbe rischiare i propri piloti sui cieli della Siria, che lancerebbero missili da crociera a 500 chilometri di distanza.

Il terzo livello di escalation prevede un attacco alle basi iraniane, che coordinano almeno 50mila uomini fra Guardie rivoluzionarie, Hezbollah e volontari sciiti dall'Iraq e dall'Afghanistan. L'intelligence israeliana ne ha individuate una decina disseminate in tutto il paese. Il 9 aprile Israele ha bombardato la base di Tayfur, meglio nota come T 4, nella provincia di Homs. Il centro di comando iraniano si trova all'aeroporto di Damasco in un edificio conosciuto come «il palazzo di cristallo».

Il livello estremo di rappresaglia, che scatenerebbe la terza guerra mondiale, è colpire alcuni dei numerosi obiettivi russi. In Siria ci sono ancora ufficialmente 2954 militari di Mosca, ma il numero sarebbe più alto. In gran parte impegnati nelle forze aeree, che dispongono di una grande base a Khmeimim nel nord ovest del paese vicino a Latakia. I caccia russi che bombardano i terroristi in Siria decollano soprattutto da questa base. Anche i raid su Ghouta, l'enclave appena persa dai ribelli vicino a Damasco, sarebbero partiti da Khmeimim. Elicotteri d'attacco e di trasporto sono disseminati in tutto il paese in appoggio ad almeno un migliaio di uomini che operano sul terreno. Da domani a Douma entrerà la polizia militare russa, dopo l'evacuazione dei ribelli. La Russia sta ampliando la base navale di Tartus sul Mediterraneo dove mantiene una flotta, che può contrastare le navi americane che si preparano a colpire la Siria. Sul terreno operano pure 2-3mila contractor russi della società di sicurezza Wagner. I caccia Usa li hanno già pesantemente bombardati in febbraio a Deir Ezzor, ultima roccaforte Isis, quando cercarono di avanzare nel territorio curdo assieme all'esercito siriano.

http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 14683.html



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 Oggetto del messaggio: Re: La guerra in Siria
MessaggioInviato: 12/04/2018, 12:33 
Una cosa è sicura: non organizzi una missione congiunta, così in due giorni, con due tweet!

Era tutto PIANIFICATO! E "l'attacco chimico" è stato solo il pretesto per dare il via alla propaganda pro-guerra, vedere Saviano... Bisogna commuovere la gente in qualche modo, quei quattro imbecilli rimasti che ancora credono a queste buffonate!



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 Oggetto del messaggio: Re: La guerra in Siria
MessaggioInviato: 12/04/2018, 13:14 
attacco chimico inventato, quelle immagini amatoriali sono state girate come su un set, come già successo altre volte con i caschi bianchi.


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 Oggetto del messaggio: Re: La guerra in Siria
MessaggioInviato: 12/04/2018, 13:21 
Trump: «Non ho mai detto - scrive- quando si verificherà un attacco alla Siria. Potrebbe accadere molto presto o al contrario non così presto.
In ogni caso, gli Stati Uniti, sotto la mia amministrazione, hanno fatto un grande lavoro per liberare la regione dall’Isis. Dov’è il nostro “Thank you America?»
https://www.google.it/amp/amp.ilsole24o ... a/AEyIg6WE



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 Oggetto del messaggio: Re: La guerra in Siria
MessaggioInviato: 12/04/2018, 13:23 
Ecco...ve lo dicevo che era tutto teatro...

Cita:
GIOVEDÌ 12 APRILE 2018

L'aviazione di Erdogan abbatte un Mirage greco sopra l'isola di Skyros!! Disperso il pilota!!

La situazione intorno alla Siria si é notevolmente raffreddata: le 48 ore entro cui "sicuramente" sarebbe scattato l'attacco sono trascorse da un pezzo, Cipro nega l'uso delle proprie basi aeree agli Inglesi, il 'Donald Cook' è tornato verso Creta e il parrucchino feroce della Casa Bianca ha appena emanato un 'tweet' in cui dice che "l'attacco alla Siria potrebbe arrivare presto oppure non molto presto".

Poteva anche aggiungere "mai" e sarebbe stato più sincero.


Intanto però arriva una notizia veramente grave.
Sopra l'isola di Skyros, nell'Arcipelago delle Sporadi l'Aviazione Turca ha abbattuto un Mirage 2000-5 dell'Aeronautica Greca.

Il jet sarebbe precipitato in mare e il suo pilota risulterebbe tuttora disperso.

Ricerche sarebbero attualmente in corso.

Ci troviamo di fronte all'incidente definitivo per il distacco della Turchia dalla NATO?

Suleiman Kahani a 13:12
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 Oggetto del messaggio: Re: La guerra in Siria
MessaggioInviato: 12/04/2018, 13:24 
Sui depositi di armi chimiche trovati in un deposito in mano ai "RIBELLI MODERATI" non si è detto nulla però... Questo attacco col gas è più farlocco del precedente

https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-siria_a_douma_una_messinscena_dei_white_elmets/82_23675/



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 Oggetto del messaggio: Re: La guerra in Siria
MessaggioInviato: 12/04/2018, 13:47 
La mia opinione è che questo attacco alla Siria sarà solo un pretesto per far scattare il prossimo conflitto mediorientale tra Arabia Saudita e Iran, infatti i sauditi dovrebbero partecipare ai bombardamenti http://sicurezzainternazionale.luiss.it ... are-siria/ e certamente prenderanno di mira le basi iraniane presenti in Siria. La Nato si tirerà fuori dai casini per evitare di confrontarsi con la Russia e alla fine se la vedranno sauditi e iraniani. Nascerà quindi l'ennesima guerra per procura tra Usa e Russia tramite i sauditi armati dagli americani e gli iraniani sostenuti dai russi con ennesimo giro di soldi per gli armamenti.



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 Oggetto del messaggio: Re: La guerra in Siria
MessaggioInviato: 12/04/2018, 14:01 
Hai dimenticato gli "unti dal signore"... Sono loro che tirano le fila in medioriente.



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 Oggetto del messaggio: Re: La guerra in Siria
MessaggioInviato: 12/04/2018, 14:17 
[ [8]
Guarda su youtube.com

Fatelo vedere a Trumpo...



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