Vavilov Cita:
Paese Italia
Altezza 2700 (sommità: -800) m s.l.m.
Catena Mar Tirreno (seamount)
Coordinate 39°51#8242;30#8243;N 12°35#8242;24#8243;E
Scoperto nel 1950, battezzato in onore di Nikolai Ivanovi#269; Vavilov, questo vulcano sottomarino è stato studiato di recente nell'ambito di un progetto strategico del CNR per mezzo di un multibeam, un sonar multifascio che irradia il fondo marino con onde acustiche perpendicolari alla rotta della nave permettendo così di rilevare una fascia di fondale di larghezza circa 4 volte la profondità dell'acqua[3]. Esteso per 33 km in lunghezza e 17 km in larghezza, si eleva per circa 2700 metri dal fondo marino raggiungendo con la sommità la quota di circa 800 metri sotto la superficie del Tirreno. La base del Vavilov poggia sull'omonimo bacino a una profondità che varia 3500 m a Est, ai 3200 m a Ovest. Una caratteristica peculiare del vulcano è una forte asimmetria fra i due versanti, con una ripida inclinazione sul versante occidentale e una inclinazione più lieve sul fianco orientale. L'attività vulcanica associata all'Arco Eoliano è attribuita allo scivolamento della zolla africana sotto il Mar Tirreno. La sua origine viene datata a 6-7 milioni di anni.
Assieme al Magnaghi, al Marsili e al Palinuro, il Vavilov è viene inserito fra i vulcani pericolosi del Mar Tirreno.
Marsili
Cita:
Scoperta negli anni '20 del XX secolo e battezzata in onore dello scienziato italiano Luigi Ferdinando Marsili, questa montagna sottomarina è stata studiata di recente nell'ambito di progetti strategici del CNR per mezzo di un sistema multibeam [1] e di reti integrate di monitoraggio per osservazioni oceaniche[2]. È stato trovato che il Marsili costituisce il più grande vulcano d'Europa, essendo esteso per 65 km in lunghezza e 35 km in larghezza. Il monte si eleva per circa 3000 metri dal fondo marino, raggiungendo con la sommità la quota di circa 500 metri al di sotto della superficie del mar Tirreno. I fenomeni vulcanici sul monte Marsili sono tuttora attivi e sui fianchi si stanno sviluppando numerosi apparati vulcanici satelliti. I magmi del Marsili sono simili per composizione a quelli rilevati nell'arco Eoliano, la cui attività vulcanica è attribuita alla subduzione di antica crosta Tetidea (subduzione Ionica).Si stima che l'eta d'inizio dell'attività vulcanica del Marsili sia inferiore a 200 mila anni. Sono state inoltre rilevate tracce di collassi di materiale dai fianchi di alcuni dei vulcani sottomarini i quali potrebbero aver causato maremoti nelle regioni costiere tirreniche dell'Italia Meridionale. Assieme al Magnaghi, al Vavilov e al Palinuro, il Marsili è inserito fra i vulcani sottomarini pericolosi del Mar Tirreno.
http://www.wikipedia.it