28/02/2012, 20:02
28/02/2012, 21:12
28/02/2012, 21:26
28/02/2012, 21:43
sezione 9 ha scritto:
Gambero, deduco che tu sei dalla parte dei violenti. Non sviare il discorso, come al solito. Tu, e altri, quando si arriva al centro della questione svicoli. Fa' un po' di fatica pure tu, ragiona, e fa un po' di autocritica. Ma caspita, chi non condanna la violenza vuol dire che la ammira? Su, dillo, "io non sto coi violenti". Se non lo fai, vuol dire che tu li appoggi. Che appoggi dei CRIMINALI.
28/02/2012, 21:49
Blissenobiarella ha scritto:
Io direi che in Italia quello che ci ha potato dove siamo è il vizio di spartirsi il denaro degli italiani anziché investirlo in opere di interesse pubblico. Esattamente quello che si vorrebbe fare ancora una volta in val susa, spartirsi le mazzette con la scusa di finanziare un'opera completamente inutile, cercando di far passare per violenti quelli che alla violenza più becera stanno cercando di opporsi.
Ma venite qui a guardare in faccia quelli che stanno protestando e chiedetegli perchè non stanno zitti e accettano di subire la violenza che gli viene imposta dallo stato, perchè non accettano buoni buoni di lasciare che la loro valle venga distrutta così che i soliti noti possano intascarsi il denaro degli italiani...
28/02/2012, 21:52
iLGambero ha scritto:Blissenobiarella ha scritto:
Io direi che in Italia quello che ci ha potato dove siamo è il vizio di spartirsi il denaro degli italiani anziché investirlo in opere di interesse pubblico. Esattamente quello che si vorrebbe fare ancora una volta in val susa, spartirsi le mazzette con la scusa di finanziare un'opera completamente inutile, cercando di far passare per violenti quelli che alla violenza più becera stanno cercando di opporsi.
Ma venite qui a guardare in faccia quelli che stanno protestando e chiedetegli perchè non stanno zitti e accettano di subire la violenza che gli viene imposta dallo stato, perchè non accettano buoni buoni di lasciare che la loro valle venga distrutta così che i soliti noti possano intascarsi il denaro degli italiani...
Sì però non crediamo che negli altri paesi invece le mazzette non se le spartiscano, o che non costruiscano opere inutili, gonfiando magari a dismisura i costi.
In Iraq e Afghanistan le Corporation USA si sono drenate centinaia di miliardi (e dico CENTINAIA) di dollari di soldi pubblici per opere mai realizzate e servizi mai offerti, per non parlare della corruzione dilagante con la quale si ottengono appalti a livello internazionale.
28/02/2012, 21:53
iLGambero ha scritto:
Questo è il sistema economico dominante.
La Val di Susa e i suoi abitanti immolati per interessi che sfuggono ai più (almeno a chi è disinformato, per dolo o per colpa e responsabilità) sono solo la punta di tanti iceberg... il problema oggi è che i ghiacci si stanno sciogliendo... le acque si ritirano... e di iceberg in giro per il mondo ne avremo sempre di più e quando di acqua ne sarà rimasta poca, altro che punte, allora affioreranno gli interi iceberg e tutte le montagne (di balle) una volta sommerse.
28/02/2012, 22:03
28/02/2012, 22:14
28/02/2012, 22:20
28/02/2012, 22:22
Blissenobiarella ha scritto:
La vedo come te Gambero...non a caso ho parlato di sfacciataggine. In italia, più che in altri paesi, quel che accade è relativamente ben visibile, non ci si preoccupa di occultare più di tanto...è deprimente. Come se si sapesse che tanto le persone non reagiranno, si abitueranno a tutto e magari se la prenderanno con quelli che giustamente si indignano di fronte all'ingiustizia...deprimente, sconfortante, perchè è così?
28/02/2012, 23:25
29/02/2012, 00:04
jean ha scritto:
@sezione 9 e @tutti
Violenza!! Cosa ne sapete?
Il dolore è l'alimento principale della paura, quando ne hai provato tanto nel fisico e nell'animo non vivi bene, sei come un animale della savana sempre con le "recchie drizzate"
La mia esperienza è quella di aver vissuto l'adolescenza negli anni 70/80 in un quartiere governato da bande criminali dove le forze dell'ordine le vedevi solo quando un crimine si era gia' consumato, un quartiere che quando uscivi e incrociavi determinate famiglie dovevi abbassare lo sguardo perche' un eventuale incrocio di sguardi poteva essere inteso come un gesto di sfida , un quartiere che quando vedevi gente in moto col casco.. era megllio cercare un portone dove rifugiarsi, dove nel 1996 un TV nazionale fece uno dei tanti servizi di cronaca nera su Taranto per l'omicidio di 2 adolescenti e naturalmente si criminalizzava l'omicida mentre per tutti nel quartiere Dio aveva guidato la sua mano e aveva liberato il quartiere dal giogo di 2 efferati criminali che avevano insidiato ripetutamente la moglie e le figlie della vittima oltre ad aver scassato quotidianamente le palle tutti.
Un quartiere che quando venivi fermato dalla polizia dovevi subire pesanti provocazioni senza poter fiatare.
Una realta' familiare che quando rientravi a casa pestato a sangue prendevi il resto dai genitori, e quando (poche volte) le davi , le prendevi ugualmente perchè ti eri comportato da delinquente.
Questa è violenza.
Manifestare per salvaguardare il territorio o i presunti diritti in qualsiasi forma avvenga è RESISTENZA!!
Ammiro quella gente!!!
29/02/2012, 00:33
29/02/2012, 09:45
http://www.corriere.it/cronache/12_febbraio_29/ehi-pecorella-vuoi-sparare-giangiacomo-schiavi_2028862a-62ad-11e1-8fe6-00ac974a54fa.shtml
IL FILMATO: IL LUNGO FACCIA A FACCIA SULL’AUTOSTRADA BLOCCATA
[color=blue]«Ehi pecorella, vuoi sparare?»
Insulti al carabiniere immobile
In un video di Corriere Tv offese e scherno di un manifestante
Guardateli bene il No Tav e il carabiniere, fissate quel video di Corriere Tv, ascoltate le parole intrise di arroganza e disprezzo.
«Ehi, pecorella, sei venuto a sparare? Per quello che guadagni non ne vale la pena... ». Arrivano come uno sputo sulla visiera dell'uomo in divisa, provocano, irridono, sono la gratuita offesa di chi si ritiene impunito nei confronti di un servitore dello Stato chiamato a compiere il proprio dovere.
Non domandatevi nient'altro, adesso, non pensate all'Alta velocità o alla difesa della valle, fermatevi su una sequenza che più di ogni altra mostra dove può sfociare la cieca cattiveria di questi giorni in val di Susa. «Che Pecorella sei?», ripete il giovane manifestante appoggiato a un guard rail. «Hai un numero, un nome? Mi sa che sei illegale... Sei venuto per sparare, vuoi sparare?.. », chiede con una certa tracotanza al giovane carabiniere che lo fissa davanti.
E' difficile non riandare ad altri tempi, alle inquietudini di altre stagioni, agli incubi, alla violenza, alla gratuità di certe minacce, e non si può evitare di pensare a Pierpaolo Pasolini, alla sua invettiva in difesa di altri uomini in divisa, quei poliziotti che più di quarant'anni fa a Valle Giulia, a Roma, vennero presi a botte dai sessantottini con le facce di figli di papà e lo stesso occhio cattivo. Oggi, quarant'anni dopo, facciamo nostre le parole del poeta davanti a questo tracotante no Tav che si abbandona all'insulto nei confronti del giovane carabiniere: «Quando ieri a valle Giulia aveva fatto a botte con i poliziotti, io simpatizzavo per i poliziotti. Perché i poliziotti sono figli di poveri. Vengono dalle periferie, contadine o urbane che siano... ».
Non c'è Pasolini oggi a difendere i poliziotti e i carabinieri schierati sui ponti di un'autostrada o davanti ad un cantiere in difesa della libertà di altri cittadini, ma bastano pochi frammenti del filmato di Corriere tv per capire da che parte stare. Perché è violenza a senso unico quella che si sente e si vede nelle immagini che adesso viaggiano su Internet. E va elogiata la calma del giovane militare, ripetutamente provocato. «Pecorella, ascolta, io pago anche per te. Vi siete divertiti, eh». Silenzio. «Fatti riconoscere. Io non so chi sei. Parla. Noi ci divertiamo un sacco a guardare voi stronzi... ». Ancora silenzio. E' difficile trattenere il fiato, lasciandosi scorrere addosso la lunga sequela di accuse. Il giovane militare ci riesce, e gli va detto pubblicamente grazie, per non aver fatto precipitare una situazione incandescente in un nuovo incidente, in uno scontro.
Era come se qualcuno non aspettasse altro. Gli animi sono surriscaldati in val di Susa. La tensione è alta. Ma certe scene di scherno i no Tav se le potevano risparmiare. Con gli insulti, con le scritte brigatiste nei confronti del giudice Caselli, con la tracotanza esibita in questo modo, si isolano da soli.
Giangiacomo Schiavi
29 febbraio 2012 | 9:28
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