Ira Faggioli: "Silvio non si fa trovare"
Ecco le telefonate con Nicole Minetti
Da metà ottobre 2010, quando esplode il caso Ruby, la vita di Barbara Faggioli cambia. di ANTHONY MURONI LEGGI L'ARTICOLO SU L'UNIONE SARDA
Da metà ottobre 2010 (da quando, cioé, il caso Ruby è esploso mediaticamente) la vita di Barbara Faggioli (la studentessa di 25 anni, originaria di Cagliari, che secondo la Procura di Milano avrebbe avuto una relazione col premier Berlusconi) cambia definitivamente. Nel senso che la giovane si sente assaltata dai media e mostra preoccupazione per il suo futuro. Iniziando anche a manifestare insofferenze per le scarse attenzioni che il premier le riserverebbe, troppo impegnato con le questioni di governo e, nei momenti liberi, accompagnato da altre ragazze.
Le prime avvisaglie i magistrati le riscontrano in una conversazione del 26 ottobre dell'anno scorso, quando la Faggioli parla al telefono con il consigliere regionale lombardo Nicole Minetti. È proprio la giovane cagliaritana ad avviare l'amica dell'articolo uscito quel giorno sul Fatto Quotidiano , nel quale si dà conto delle loro deposizioni in Questura. La Minetti non ha letto il giornale e promette di uscire per acquistarlo.
Il giorno successivo sull'etere i poliziotti catturano il contenuto di alcuni sms: la Minetti avvisa Barbara che «sono usciti il mio, il tuo, quello di Mary, di nomi sul quotidiano».
La Faggioli risponde subito: «Mi mandi il numero di Ghedini? Noi possimo denunciare di essere state citate?». La Minetti frena: «Che devo stare attenta, che non dovremmo più parlare al telefono tra noi, perché siamo super-controllate».
Passano i giorni e le due ragazze abbandonano la prudenza e riprendono a sentirsi al telefono. Il 5 novembre, ad esempio (annotano gli agenti), si lamentano dell'atteggiamento del premier Berlusconi.
Faggioli: «Lui non si fa sentire, nonostante i problemi».
Minetti: «Probabilmente perché non è ancora uscito nulla».
Faggioli: «Non è il modo di comportarsi, solo perché noi siamo fidate. Lui sa che non diremo niente ai giornali che non faremo scoppiare nessun casino. Appena lo vedrò lo dirò anche a lui e gli dirò che se la nostra amicizia dev'essere basata solo sull'opportunismo d'ora in poi mi comporterò anch'io così».
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